ITINERARIO 6. LE MARINE DI GAGLIANO DEL CAPO Baia del Ciolo, Marina di Novaglie

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Marcella Molteni
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1 ITINERARIO 6 LE MARINE DI GAGLIANO DEL CAPO Baia del Ciolo, Marina di Novaglie

2 LA BAIA DEL CIOLO La Baia del Ciolo è un piccolo fiordo molto frequentato durante il periodo estivo. Affacciandosi dall alto del ponte e guardando in basso, l insenatura appare come tinteggiata da tratti di pennello dai colori più svariati, formati dai teli da mare stesi al sole, mentre gli spiaggianti si rinfrescano nelle acque e i più temerari si lanciano in tuffi spericolati dalla sommità del ponte. Il nome della località deriva dalla parola dialettale Ciola che significa gazza, una razza di uccello tipica della zona che nidifica proprio nelle numerose insenature della scogliera, in particolare, nella grotta sottostante il ponte. Esso misura 36m di altezza, da qui, è possibile ammirare da un lato, un panorama mozzafiato che discende a picco sul mare, dall altro, un irto sentiero che si addentra tra imponenti pareti rocciose. Pomte Ciolo, vista su Grotta del Ciolo

spiaggianti si rinfrescano nelle acque e i più temerari si lanciano in tuffi spericolati dalla sommità del ponte.

3 Per accedere al sentiero, basta prendere la lunga scalinata che inizia al lato del ponte, che conduce fin già nella piccola cala, molto affollata nel periodo estivo. Giunti ai piedi di essa, lasciandosi il mare alle spalle, si può intraprendere il ripido sentiero che porta fin su nel paese di Gagliano, tra le rupi rocciose che nascondono grotte preistoriche e la caratteristica macchia mediterranea, di cui fanno parte piante molto rare come l Alisso di Leuca, la Vicia Giacominiana, l Anagyris fetida e diverse specie di orchidee. Esattamente sotto al ponte si trova la Grotta del Ciolo, accessibile solo via mare, superando il lembo di roccia che esclude dalla visuale parte dell orizzonte marino. Al suo interno, nel 1973, fu avvistato un esemplare di Foca Monanca Una leggenda racconta che, nel XVI secolo, l esercito Turco approfittò della comoda insenatura per nascondervi le proprie imbarcazioni. Dalla cala, risalì poi per il sentiero arrivando nell antico centro abitato senza essere notato. Gli abitanti furono colti di sorpresa e non poterono opporsi alla violenza dell invasore. I Turchi saccheggiarono e derubarono il paese, perfino delle campane della chiesa. Raccolto il bottino ripresero il sentiero in discesa, salirono sulle loro navi, fissarono le campane con delle funi, ma non furono forti abbastanza da resistere alla forte ondata che colpì l imbarcazione che le trasportava. Essa s inclinò, le funi cedettero e le campane caddero in mare. Alcuni anziani pescatori, raccontano che da quel giorno, le campane risuonano dagli abissi per ricordare l assalto, era la vigilia di Natale. Scalinata al lato del ponte che conduce giù nella piccola insenatura

caratteristica macchia mediterranea, di cui fanno parte piante molto rare come l Alisso di Leuca, la Vicia Giacominiana, l Anagyris fetida e diverse specie di orchidee.

4 MARINA DI NOVAGLIE Il territorio di Marina di Novaglie è suddiviso fra tre Comuni: Alessano, Corsano e Gagliano del Capo. La zona che ricade sul territorio gaglianese giunge fino al vecchio porticciolo. Il tratto di costa si presenta irregolare con imponenti e suggestivi strapiombi sul mare. Dal punto più alto, guardando in direzione nord-est, si sovrasta la piccola insenatura dentro cui è stato ricavato il vecchio porto. Non a caso, proprio in questo punto che gode di un ampia visuale sul mare aperto, sorgeva la Torre di Novaglie di cui oggi è visibile solo qualche rudere delle fondamenta (foto a destra). Fu realizzata nel 1560 da un tal Giovanni Vincenzo Spalletta di Nardò, su progettazione dell ingegnere Fontana. ossia lavatoio pubblico, perché un tempo, qui si deponevano per ore i capi in lana per il trattamento con l acqua salamastra del mare, ma non solo era il luogo in cui si portavano anche pecore e capre per lavarle. Tre sono le grotte principali: la grotta Azzurra, la grotta dell Elefante e la grotta del Presepio. Il porto Vecchio (foto in basso) oggi è un piccolo specchio d acqua con qualche imbarcazione. Gli anziani del posto lo chiamano quatisciaturu

Dal punto più alto, guardando in direzione nord-est, si sovrasta la piccola insenatura dentro cui è stato ricavato il vecchio porto.

5 ACCESSI AL MARE Da Punta Meliso, a ridosso del faro di Santa Maia di Leuca, a Marina di Novaglie la costa presenta diverse piccole insenature e accessi al mare. Alcuni di essi sono facili da raggiungere, grazie anche all intervento dell Amministrazione Comunale in collaborazione con il nucleo di Protezione Civile di Gagliano del Capo, che ha messo a punto dei piccoli percorsi con staccionate e gradinate che seguono l andatura naturale dei sentieri. Altri, invece, sono più nascosti e aspri, e richiedono più impegno e attenzione per essere raggiunti. ASPRO E una piccola insenatura su cui si affaccia l omonima grotta. Il nome stesso anticipa la difficoltà del percorso per raggiungere il mare. L accesso dalla strada inizia con un sentiero naturale in pendenza. Pochi metri più in basso, sono stati ricavati dei gradini dalla roccia per facilitare la discesa verso il mare. Al termine del percorso, sul livello del mare si apre un piccolo largo che consente l accesso al mare. Durante la discesa, sulla destra si può ammirare l imponente apertura della Grotta dell Aspro. (foto in alto) MATTARA L accesso al mare è preceduto da un percorso che si alterna tra gradini ricavati dalla roccia e sentiero sterrato. Il sentiero è semplice ma richiede comunque impegno e attenzione. Al termine dei gradini, tra due piccoli costoni rocciosi, è stato realizzato uno slargo da cui si accede direttamente alle acque fresche e cristalline del mare. (foto in basso) Aspro e Mattara si trovano a circa 200 m dal Ciolo in direzione Santa Maria di Leuca.

dei piccoli percorsi con staccionate e gradinate che seguono l andatura naturale dei sentieri. Altri, invece, sono più nascosti e aspri, e richiedono più impegno e attenzione per essere raggiunti.

6 CHIANCAREDDHA Per giungere chiancareddha careddha occorre prendere il percorso adiacente all ufficio IAT, situato sullo spiazzale in Località Ciolo. Si percorre un tratto stretto e sterrato, ma facilmente percorribile, al termine del qual quale ci si affaccia su un ampia zona rocciosa irregolare, dove il sentiero si dirama in due direzioni: proseguendo a destra, direzione sud-ovest i gradini in pietra conducono giù al mare; a sinistra, direzione nord-est, invece, inizia il Sentiero delle Cipolliane che, passando per l accesso denominato giulicchio, conduce quasi alle porte della Marina di Novaglie. Il nome chiancaredda deriva dalla forma dello scoglio che permette l ingresso sull acqua, simile ad una chianca, che in dialetto indica una pietra di forma piatta. GIULICCHIU L insenatura è così chiamata per la sua forte somiglianza con la Baia del Ciolo, ma leggermente più piccolo. L accesso dalla litoranea è situato a pochissimi metrio da località Ciolo, in direzione Marina di Novaglie. Vista dal sentiero che conduce a Chiancareddha

proseguendo a destra, direzione sud-ovest i gradini in pietra conducono giù al mare; a sinistra, direzione nord-est, invece, inizia il Sentiero delle Cipolliane che, passando per l accesso denominato

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