2 - gli esperti selezionati saranno appositamente formati per dare una corretta attuazione a tutti gli interventi previsti dal Programma
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- Uberto Colella
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4 2 - gli esperti selezionati saranno appositamente formati per dare una corretta attuazione a tutti gli interventi previsti dal Programma
5 3 - il Programma intende coinvolgere tutte le classi prime di Scuola Primaria della regione sulla base delle autonome adesioni espresse dalle Istituzioni Scolastiche 61/69 provincia di Perugia 20/22 provincia di Terni
6 4 - il Programma essendo inserito nel Piano Regionale della Prevenzione prevede una valutazione dei risultati conseguiti con delle misurazioni che utilizzano parametri molto semplici e saranno effettuate ad inizio e fine anno scolastico tale aspetto sarà gestito con rigore scientifico a cura dell Università e nel rispetto delle necessarie procedure formali
7 5 - necessità di programmare e calendarizzare assieme ai Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche coinvolte gli incontri previsti con gli insegnanti ed i genitori sui temi dell alimentazione; incontri che saranno gestiti dagli esperti delle Reti della Promozione della Salute Aziende USL
8 6 - gli interventi saranno attivati nelle Scuole a partire dal mese di ottobre 2015 e si attueranno nel corso dell intero anno scolastico -/-/-/-
9 Dagli interventi dei presenti emergono i seguenti elementi: A - si chiarisce che la conduzione didattica delle 2 ore settimanali di Educazione Fisica sarà affidata all esperto in copresenza con il Docente di classe
10 B - l esperto dovrà anche assolvere l impegno di progettare e verificare assieme al Docente di classe poiché l azione didattica oltre ad essere coerente con le finalità del Programma regionale dovrà essere rispondente ai contenuti delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo di Scuola Primaria sia nello specifico dell Educazione Fisica che nelle sue connessioni interdisciplinari e valenze trasversali e questo esige una piena condivisione e coprogettazione con il Docente di classe
11 C - consapevolezza che le 2 ore settimanali scolastiche di attività motoria sono insufficienti rispetto ai parametri necessari per il mantenimento di uno stato di buona salute la valenza formativa delle 2 ore scolastiche se correttamente gestite sul piano didattico è rappresentata dal messaggio educativo veicolato ossia l importanza del movimento e del benessere che ne consegue
12 D - il Programma presentato viene apprezzato nei suoi contenuti e si auspica che si traduca effettivamente nelle prassi enunciate Si ritiene inoltre che possa essere uno strumento per razionalizzare la variegata e non sempre coerente presenza delle tante iniziative esistenti nelle scuole come emerso dal monitoraggio effettuato dall USR a novembre 2014
13 Monitoraggio USR novembre 2014 La Scuola ha aderito e/o prevede di aderire a particolari Progetti di Educazione Fisica/Sport proposti da Soggetti esterni?
14 Denominazione Progetti
15 Altri Progetti Atletica Ippoterapia CrescereinForma Tennis Scherma Orienteering TennisTavolo Pattinaggio Karate Judo Danzamovimentoterapia Educazione Stradale
16 E - una criticità forte è legata alla difficoltà di destinare 2 ore settimanali all Educazione Fisica nei curricoli di 27 ore attualmente, nella maggior parte dei casi, risulta solo 1 ora a settimana; viene evidenziato il ruolo strategico del Dirigente Scolastico con il Collegio Docenti nel promuovere una condivisione delle finalità educative del Programma e di una conseguente e coerente progettazione didattica
17 ore curricolari di Educazione Fisica 1 h/sett. 73% 2 h/sett. 26% altra strutturazione dell'orario 1%
18 F viene evidenziata la criticità legata alla persistente carenza di palestre o altro spazio adeguato
19 Dotazione spazi nelle sedi/plessi dotati di sala adibita ad attività motoria 33% dotati di Palestra 61% privi di palestra/sala 6%
20 G - la difficoltà registrata nella prassi scolastica legata al coinvolgimento dei genitori; molta attenzione dovrà essere dedicata all individuazione di strategie appropriate
21 H - esigenza di rispettare i tempi di progettazione delle scuole per consentire l inserimento del Programma nel POF non come semplice adempimento formale ma come coerente integrazione ed arricchimento dell offerta formativa -/-/-/-/-
22 In relazione ai contenuti degli interventi la Dott.ssa Giaimo: condivide l auspicio dell effettiva attuazione delle prassi enunciate, poiché la Regione lavora da 4 anni alla definizione di questi interventi ed il percorso di progettazione è stato molto complesso, soprattutto per arrivare alla condivisione interistituzionale, sistemica e intersettoriale, per far sì che non si trattasse di un ennesimo progetto estemporaneo ma di un Programma inserito strutturalmente nel Piano Regionale della Prevenzione, che potrà arricchire i POF delle scuole se adottato sulla base di una convinta condivisione delle finalità educative, una sorta di patto tra Sanità e Scuola
23 Rileva che ci troviamo nei tempi corretti per consentire alle Scuole di aderire al Programma in fase di elaborazione del POF per l anno scolastico 2015/2016. L adesione alle Scuole verrà richiesta con apposita nota dell USR prima della fine del corrente anno scolastico anche perché i dati concreti di adesione (numero di classi e collocazione territoriale dei plessi) sono necessari per l organizzazione e programmazione degli interventi;
24 Afferma di conoscere bene il problema legato al coinvolgimento dei genitori e ritiene che tale difficoltà potrà essere affrontata con maggior efficacia solo con una rete di interventi coerenti tra loro. La Sanità Regionale ha coinvolto una molteplicità di servizi, a partire dalle Ostetriche, ai Pediatri di base, agli Psicologi e Psichiatri, è necessario che anche la Scuola eserciti il proprio fondamentale ruolo di relazione con i genitori.
25 Nota USR prot. n del 12/05/2015 Oggetto: adesioni delle Istituzioni Scolastiche al Programma di interventi per migliorare gli stili di vita dei bambini umbri anno scolastico 2015/2016
26 Caratteristiche principali del Programma considerate condizioni irrinunciabili di attuazione coinvolgimento delle classi 1^ di Scuola Primaria l adesione al Programma da parte dell Istituzione Scolastica comporta l inserimento di tutte le classi 1^ di tutti i plessi/sedi dotati di palestra e/o adeguata sala adibita ad attività motorie
27 in particolare, gli interventi previsti nel Programma riguardano: - l inserimento, nell orario curricolare delle classi 1^, di 2 ore settimanali di Educazione Fisica, da svolgere in due giorni distinti della settimana (1 ora + 1 ora) a distanza di almeno 48 ore, nel corso di tutto l anno scolastico; - l organizzazione, in collaborazione con il Dirigente Scolastico, di 4 incontri della durata di 2 ore ciascuno, nel corso dell anno e al di fuori dell orario scolastico, con genitori e insegnanti, sul tema della sana alimentazione e del corretto rapporto con il cibo;
28 conduzione didattica delle 2 ore settimanali curricolari di Educazione Fisica da parte di un Esperto, laureato in Scienze Motorie/diplomato ISEF, in raccordo con il Docente di classe, selezionato tramite procedura con avviso pubblico, a cura del Comitato Regionale CONI Umbria, ed appositamente formato per dare una corretta attuazione a tutti gli interventi previsti dal Programma
29 il Programma, essendo inserito e finanziato nel Piano Regionale della Prevenzione , prevede una valutazione dei risultati conseguiti, con delle misurazioni che, utilizzando parametri molto semplici, saranno effettuate ad inizio e fine anno scolastico; tale aspetto sarà gestito con rigore scientifico, a cura dell Università, e nel rispetto delle necessarie procedure formali;
30 l inserimento del Programma nel POF 2015/2016 dell Istituzione Scolastica, non come mero adempimento formale ma come convinta condivisione degli obiettivi in esso contenuti e, di conseguenza, come una coerente integrazione ed arricchimento dell offerta formativa -/-/-/-
31 Non solo «obiettivo sanitario» ma anche e soprattutto obiettivi educativi Indicazioni Nazionali per il Curricolo Educazione Fisica settembre 2012
32 CULTURA SCUOLA PERSONA La scuola nel nuovo scenario Centralità della persona Per una nuova cittadinanza Per un nuovo umanesimo
33 FINALITÀ GENERALI Scuola, Costituzione, Europa Profilo dello studente Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione otto competenze-chiave Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE)
34 L ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Dalle Indicazioni al curricolo Aree disciplinari e discipline Continuità ed unitarietà del curricolo Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi di apprendimento Valutazione Certificazione delle competenze Una scuola di tutti e di ciascuno Comunità educativa, comunità professionale, cittadinanza
35 LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO Il senso dell esperienza educativa L alfabetizzazione culturale di base Cittadinanza e Costituzione L ambiente di apprendimento
36 Educazione Fisica Nel primo ciclo l educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l ambiente, gli altri, gli oggetti. Contribuisce, inoltre, alla formazione della personalità dell alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura costante della propria persona e del proprio benessere.
37 In particolare, lo stare bene con se stessi richiama l esigenza che il curricolo dell educazione al movimento preveda esperienze tese a consolidare stili di vita corretti e salutari, come presupposto di una cultura personale che valorizzi le esperienze motorie e sportive, anche extrascolastiche, come prevenzione di ipocinesia, sovrappeso e cattive abitudini alimentari, involuzione delle capacità motorie, precoce abbandono della pratica sportiva e utilizzo di sostanze che inducono dipendenza.
38 Le attività motorie e sportive forniscono agli alunni le occasioni per riflettere sui cambiamenti del proprio corpo, per accettarli e viverli serenamente come espressione della crescita e del processo di maturazione di ogni persona; offrono altresì occasioni per riflettere sulle valenze che l immagine di sé assume nel confronto col gruppo dei pari. L educazione motoria è quindi l occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive.
39 Attraverso il movimento, con il quale si realizza una vastissima gamma di gesti che vanno dalla mimica del volto, alla danza, alle più svariate prestazioni sportive, l alunno potrà conoscere il proprio corpo ed esplorare lo spazio, comunicare e relazionarsi con gli altri in modo adeguato ed efficace.
40 La conquista di abilità motorie e la possibilità di sperimentare il successo delle proprie azioni sono fonte di gratificazione che incentivano l autostima dell alunno e l ampliamento progressivo della sua esperienza, arricchendola di stimoli sempre nuovi. L attività motoria e sportiva, soprattutto nelle occasioni in cui fa sperimentare la vittoria o la sconfitta, contribuisce all apprendimento della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni. Attraverso la dimensione motoria l alunno è facilitato nell espressione di istanze comunicative e disagi di varia natura che non sempre riesce a comunicare con il linguaggio verbale.
41 L attività motoria praticata in ambiente naturale rappresenta un elemento determinante per un azione educativa integrata, per la formazione di futuri cittadini del mondo, rispettosi dei valori umani, civili e ambientali
42 Partecipare alle attività motorie e sportive significa condividere con altre persone esperienze di gruppo, promuovendo l inserimento anche di alunni con varie forme di diversità ed esaltando il valore della cooperazione e del lavoro di squadra. Il gioco e lo sport sono, infatti, mediatori e facilitatori di relazioni e incontri. L attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile. I docenti sono impegnati a trasmettere e a far vivere ai ragazzi i principi di una cultura sportiva portatrice di rispetto per sé e per l avversario, di lealtà, di senso di appartenenza e di responsabilità, di controllo dell aggressività, di negazione di qualunque forma di violenza.
43 L esperienza motoria deve connotarsi come vissuto positivo, mettendo in risalto la capacità di fare dell alunno, rendendolo costantemente protagonista e progressivamente consapevole delle competenze motorie via via acquisite.
44 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l importanza di rispettarle
45 Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Salute e benessere, prevenzione e sicurezza
46 Educazione Fisica
47 Ipotesi formazione Docenti classi 1^ sviluppo competenze professionali per una didattica dell Educazione Fisica nelle sue valenze «trasversali»?!?
48 Grazie per l attenzione e.. a voi la parola!!
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