Nell ambito dei lavori scientifici che hanno analizzato l epidemiologia dell ipotiroidismo, riveste particolare importanza lo studio della
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- Rachele Vacca
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2 Nell ambito dei lavori scientifici che hanno analizzato l epidemiologia dell ipotiroidismo, riveste particolare importanza lo studio della popolazione della contea di Whickham in Gran Bretagna, condotto per due decenni a partire dalla metà degli anni 70. Lo studio ha fornito alcuni dati di riferimento per i Paesi occidentali, evidenziando una prevalenza di ipotiroidismo spontaneo nel sesso femminile pari al 7,7% e nel sesso maschile pari all 1,3%. 2
3 Una sostanziale conferma è giunta da un altro lavoro epidemiologico significativo, lo studio NHANES III, condotto su oltre abitanti degli Stati Uniti negli anni , che ha evidenziato una prevalenza di ipotiroidismo pari al 4,6% nell intera popolazione considerata. Questo studio ha inoltre chiaramente dimostrato che la grande maggioranza degli ipotiroidismi riscontrati è rappresentata in realtà da forme subcliniche (4,3% dei casi), cioè paucisintomatiche e caratterizzate biochimicamente dalla sola elevazione del TSH. Solo una minoranza degli ipotiroidismi riscontrati risulta invece clinicamente significativa (0,3% dei casi) e in particolare caratterizzata dall elevazione del TSH e dalla riduzione di FT3 e FT4. 3
4 Secondo le stime più recenti, si calcola che l incidenza dell ipotiroidismo in Europa si attesti a 226,2 per per anno, considerando complessivamente la popolazione di entrambi i sessi. L incidenza risulta però appare di gran lunga maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Effettuando un estrapolazione per l Italia (circa 50 milioni di adulti) si stimano nuovi casi all anno. 4
5 Nelle forme primarie, congenite o acquisite, che rappresentano il 95% dei casi, vi è una ridotta secrezione di ormoni tiroidei (T3, T4) con conseguente aumento compensatorio del TSH. Le forme acquisite o secondarie comprendono la tiroidite di Hashimoto, le forme conseguenti a tiroidectomia totale o terapia radiometabolica o irradiazione esterna del collo, deficit (ma anche eccesso) di iodio, uso di farmaci tireotossici, più raramente malattie infiltrative (tiroidite di Riedel, emocromatosi, sclerodermia ecc.). L ipotiroidismo centrale, che rappresenta meno dell 1% dei casi totali, è dovuto a una ridotta secrezione del TSH (ipotiroidismo secondario) o a una ridotta secrezione ipotalamica del TRH (terziario). Rare le forme di ipotiroidismo da resistenza generalizzata agli ormoni tiroidei. 5
6 L ipotiroidismo è una malattia molto frequente nel modo occidentale, con una prevalenza della forma primaria del 3,5/100 circa nelle donne e dello 0,6/100 negli uomini tra gli assistiti dei Medici di Medicina Generale (dati riportati dalla Società Italiana di Medicina Generale).
7 L ipotiroidismo congenito (IC), noto anche come deficit dell ormone tiroideo presente alla nascita, interessa circa 1/ nati vivi (nei Paesi che adottano lo screening neonatale). Le cause dell IC primitivo sono la disgenesia tiroidea (85% dei casi) e i difetti congeniti della biosintesi dell ormone tiroideo (disormonogenesi, 10-15% dei casi). Nei Paesi in cui si attuano programmi di screening neonatale (con il test per la tiroxina [T4] e per il TSH), la diagnosi viene posta alla nascita in presenza di livelli sierici elevati di TSH e bassi di T4 o di T4 libera. La levotiroxina è il trattamento di prima scelta; la dose iniziale raccomandata è mg/kg/die. L obiettivo immediato del trattamento è aumentare la T4 sierica oltre 130 nmol/l (10 ug/dl) nel minore tempo possibile; con queste dosi iniziali, il TSH sierico di solito si normalizza entro 2-4 settimane. L endemia di cretinismo ha una prevalenza >1% e interessa ancora oggi le persone che vivono lungo le catene montuose più importanti del mondo in condizioni di sottosviluppo economico. Tuttavia in Italia l ipotiroidismo congenito è sporadico, con una prevalenza di 1 caso su neonati. 7
8 Le donne hanno maggiori probabilità di soffrire della condizione rispetto agli uomini. Negli studi di popolazione, le donne hanno dimostrato di avere sette volte più probabilità, rispetto agli uomini, di presentare livelli di TSH superiori a 10 mu/l. 8
9 Nelle persone anziane (età 65 anni), la prevalenza dell ipotiroidismo manifesto varia tra il 2% e il 5%. Un altro 5-10% degli ultrasessantacinquenni ha un ipotiroidismo subclinico (aumento isolato del TSH con T4 e T3 normali, con o senza sintomi). La prevalenza aumenta con l età, è molto più alta nelle donne che negli uomini a tutte le età ed è più elevata nei pazienti anziani istituzionalizzati rispetto a quelli che vivono nella collettività. Secondo lo studio di Framingham in soggetti ultrasessantenni la prevalenza si attesta al 4,4% (ma con una percentuale maggiore nelle donne). La preminenza nel sesso femminile è sostanzialmente confermata in studi successivi. 9
10 L ipotiroidismo subclinico è una condizione molto frequente, con una prevalenza del 4-10% nella popolazione generale che può raggiungere il 20% nelle donne in età geriatrica. Non si tratta di una mera entità laboratoristica e può associarsi a ipertensione arteriosa, dislipidemia e aumento del rischio di cardiopatia ischemica. Da proiezioni epidemiologiche 10
11 L ipotiroidismo non rappresenta una manifestazione costante della tiroidite di Hashimoto ma compare quando il processo autoimmunitario ha causato una distruzione parziale o totale della ghiandola tiroidea tale da comprometterne la funzione ormonale. Si calcola che la prevalenza dell ipotiroidismo nei soggetti adulti sia di 4 casi su 1000 nel sesso femminile e di 1 caso su 1000 nel sesso maschile. Il rischio di sviluppare progressivamente ipotiroidismo nei pazienti con tiroidite di Hashimoto aumenta progressivamente con l età e la progressione della malattia autoimmune. Il rischio, variabile, è calcolato in media sul 4%. 11
12 Da ricordare poi che la tiroidite di può colpire sia la popolazione pediatrica che gli adolescenti. 12
13 Nella popolazione generale, il riscontro di positività degli anticorpi antitireoperossidasi (TPO) è presente in circa il 5% degli adulti e nel 15% delle donne in post-menopausa. La frequenza dell ipotiroidismo subclinico è la medesima, mentre quella dell ipotiroidismo manifesto varia dallo 0,1 al 2%. L ipotiroidismo è di gran lunga più comune (circa 5-8 volte) nelle donne rispetto agli uomini. 13
14 In queste ultime due slide si offre un quadro riepilogativo degli aspetti principali emersi. 14
15 In queste ultime due slide si offre un quadro riepilogativo degli aspetti principali emersi. 15
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