TERRORISMO INTERNAZIONALE, PRIVACY E PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI

Transcript

1 MICHELE NINO TERRORISMO INTERNAZIONALE, PRIVACY E PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI EDITORIALE SCIENTIFICA NAPOLI

2 Tutti i diritti sono riservati 2012 Editoriale Scientifica srl Via San Biagio dei Librai Napoli info@editorialescientifica.com ISBN

3 INDICE-SOMMARIO PARTE PRIMA LA TUTELA DELLA PRIVACY E DEI DATI PERSONALI NEL QUADRO DELLA NORMATIVA INTERNAZIONALE E LA LOTTA AL TERRORISMO INTERNAZIONALE CAPITOLO I IL RAPPORTO TRA TERRORISMO E DIRITTI UMANI 1. Cenni storici e introduttivi 3 2. Il nesso diretto tra terrorismo e diritti umani e i conseguenti obblighi internazionali per gli Stati 8 3. Il nesso indiretto: la lotta al terrorismo e la erosione dei diritti umani La possibilità di derogare ai diritti umani in situazioni emergenziali causate dalla minaccia terroristica I diritti umani limitati nella lotta al terrorismo internazionale: considerazioni di carattere generale Il nesso indiretto tra esigenze di contrasto al terrorismo e tutela della privacy e dei dati personali Le ragioni alla base della scelta di trattare il rapporto indiretto tra terrorismo e privacy Piano e obiettivi dell indagine 25 CAPITOLO II IL DIRITTO ALLA PRIVACY E IL DIRITTO ALLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI NELLA NORMATIVA INTERNAZIONALE 1. Introduzione: il diritto alla privacy e il diritto alla protezione dei dati personali Organizzazione delle Nazioni Unite Patto Internazionale ONU sui Diritti Civili e Politici 38

4 VIII INDICE-SOMMARIO 2.2. Il contenuto dell articolo 17 del Patto ONU: l ampia nozione di privacy e la protezione dei dati personali La limitazione del diritto alla privacy: il generale criterio dell interesse della società e i requisiti di legittimità e di non arbitrarietà Incompletezza del dettato normativo e misure antiterrorismo Consiglio d Europa L articolo 8 della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell uomo e delle libertà fondamentali Introduzione La nozione di vita privata ex articolo 8 della Convenzione e la interpretazione evolutiva della Corte Europea La problematica della estensione del campo di applicazione dell articolo 8 CEDU alla protezione dei dati personali L ammissibilità della deroga al diritto alla vita privata: i requisiti di legittimità e di necessità democratica previsti dall articolo 8 della CEDU Il rapporto tra privacy e sicurezza nella giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti Umani La Convenzione per la protezione degli individui relativamente al trattamento automatizzato di dati personali Introduzione L incapacità della Convenzione n. 108 di colmare le lacune dell articolo 8 della Convenzione Europea e di armonizzare le legislazioni degli Stati membri L influsso esercitato dalla Convenzione 108 sulla normativa dell Unione Europea La necessità di adattare le disposizioni della Convenzione 108 alla evoluzione tecnologica al fine di tutelare i dati personali nella lotta al terrorismo internazionale Unione Europea Il contesto normativo vigente prima dell entrata in vigore del Trattato di Lisbona La Direttiva 95/46/CE relativa alla tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali La incapacità strutturale dell Unione Europea di proteggere il diritto alla protezione dei dati personali nel secondo e terzo pilastro prima dell entrata in vigore del Trattato di Lisbona La Decisione Quadro 2008/977: un miglioramento par-

5 INDICE-SOMMARIO IX ziale della tutela dei dati personali nel settore della cooperazione giudiziaria e di polizia in materia penale Il contesto normativo successivo all entrata in vigore del Trattato di Lisbona L articolo 16 del Trattato sul Funzionamento dell Unione Europea e gli articoli 7 e 8 della Carta dei Diritti Fondamentali Il complesso rapporto tra la normativa preesistente al Trattato di Lisbona e la normativa attualmente vigente: i riflessi sulla tutela della privacy e dei dati personali Organizzazione degli Stati americani La Convenzione americana dei diritti dell uomo Conclusioni: il rapporto tra l attuale quadro normativo internazionale concernente la tutela della privacy e dei dati personali e la lotta al terrorismo internazionale 104 CAPITOLO III LE SANZIONI INDIVIDUALI ADOTTATE DALL ONU E DALL UNIONE EUROPEA, IL DIRITTO ALLA PRIVACY E IL DIRITTO ALLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI SEZIONE I IL SISTEMA ANTITERRORISMO DELLE NAZIONI UNITE E LE PROBLEMATICHE CONCERNENTI LA TUTELA DELLA PRIVACY E DEI DATI PERSONALI 1. Il regime istituito dalla Risoluzione 1267 e il Comitato delle Sanzioni Le caratteristiche del sistema e le limitazioni dei diritti delle entità individuali colpite dalle sanzioni mirate I miglioramenti proposti dal Consiglio di Sicurezza volti a riconoscere i diritti individuali delle persone destinatarie delle smart sanctions: dalla predisposizione del Focal Point alla istituzione dell Ombudsperson La incapacità dell Ombudsperson di assicurare un ricorso effettivo e di soddisfare il test della protezione equivalente dei diritti umani La Risoluzione 1373 e l istituzione del Comitato antiterrorismo Il sistema antiterrorismo basato sulla Risoluzione 1373: la non adeguata attenzione alla tutela dei diritti umani e i riflessi sul piano nazionale e regionale Il sistema onusiano di contrasto al terrorismo internazionale, la pri-

6 X INDICE-SOMMARIO vacy e la protezione dei dati personali delle entità individuali destinatarie delle misure sanzionatorie Il sistema antiterrorismo ONU e le problematiche connesse alla limitazione del diritto alla privacy e del diritto alla protezione dei dati personali L attenzione degli organi dell ONU e della giurisprudenza internazionale alla tematica della limitazione del diritto alla privacy e del diritto alla protezione dei dati personali conseguente alla attuazione del sistema antiterrorismo La interpretazione dei miglioramenti predisposti dal Consiglio di Sicurezza nel quadro della tutela del diritto alla privacy e del diritto alla protezione dei dati personali La giurisprudenza del Comitato ONU sui Diritti Umani relativa agli effetti del sistema antiterrorismo ONU sul diritto alla privacy: il caso Sayadi e Vinck La Corte Europea dei Diritti Umani e il caso Zollmann: il riconoscimento implicito della possibile violazione del diritto alla privacy da parte del sistema sanzionatorio onusiano Le prospettive di modifica del sistema onusiano per garantire la tutela dei diritti fondamentali, in particolare del diritto alla privacy e del diritto alla protezione dei dati personali Gli standard sui diritti umani applicabili al regime sanzionatorio dell ONU e le teorie prospettate dalla dottrina per assicurare la protezione dei singoli destinatari delle smart sanctions La costruzione del sistema antiterrorismo ONU sulla base dei modelli predisposti dal diritto internazionale dell economia L Inspection Panel della Banca Mondiale La necessità di modellare il sistema antiterrorismo ONU sulla falsariga dell Inspection Panel della Banca Mondiale e sui principi di tutela dell individuo affermatisi nel diritto internazionale dell economia 142 SEZIONE II IL SISTEMA ANTITERRORISMO PREDISPOSTO DALL UNIONE EUROPEA, LA TUTELA DELLA PRIVACY E DEI DATI PERSONALI DEI SOGGETTI DESTINATARI DELLE SMART SANCTIONS 1. L attuazione del sistema antiterrorismo ONU nell ordinamento giuridico dell Unione Europea 147

7 INDICE-SOMMARIO XI 1.2. Le problematiche concernenti la limitazione del diritto alla protezione dei dati e del diritto alla privacy sollevate dalla applicazione dei Regolamenti 2580/2001 e 881/ La giurisprudenza dell Unione Europea concernente il sistema antiterrorismo europeo La prima fase: la deferenza del Tribunale verso il sistema ONU e la mancanza di un rimedio giurisdizionale effettivo per gli individui La seconda fase: il riconoscimento da parte della giurisprudenza europea dei diritti fondamentali ai destinatari delle sanzioni mirate Gli effetti della evoluzione della giurisprudenza comunitaria sul diritto alla privacy e sul diritto alla protezione dei dati personali e il suo inquadramento nell ambito delle novità introdotte dal Trattato di Lisbona Prospettive di modifica dei sistemi antiterrorismo dell Unione Europea al fine di proteggere la privacy e i dati personali La proposta di modifica del Regolamento 881/2002: un passo importante ma non ancora tale da assicurare la tutela del diritto alla protezione dei dati e del diritto alla privacy La individuazione di soluzioni volte a garantire il rispetto da parte del sistema antiterrorismo europeo del diritto alla privacy e del diritto alla protezione dei dati personali 169 PARTE SECONDA IL TRASFERIMENTO E LA CONSERVAZIONE DEI DATI PERSONALI PER FINALITÀ DI CONTRASTO AL TERRORISMO INTERNAZIONALE CAPITOLO IV IL TRASFERIMENTO DEI DATI RELATIVI AI PASSEGGERI AEREI NELLALOTTAALTERRORISMOEIRIFLESSI SULLA TUTELA DELLA PRIVACY E DEI DATI PERSONALI 1. Introduzione Il trasferimento e il trattamento dei dati PNR nell Unione Europea prima dell entrata in vigore del Trattato di Lisbona Gli accordi conclusi tra l Unione Europea e gli Stati Uniti sul trasferimento dei dati dei passeggeri aerei 181

8 XII INDICE-SOMMARIO La legislazione americana sulla sicurezza del trasporto aereo: i problemi di compatibilità con il diritto comunitario sollevati dalle istituzioni europee L accordo del 2004 tra gli Stati Uniti e la Comunità Europea sui dati PNR La conclusione dell accordo in base all articolo 25 della Direttiva 95/46/CE La problematiche causate dalla riconduzione del trattato nell ambito del primo pilastro Le questioni relative alla compatibilità dell accordo con i principi europei concernenti la protezione dei dati personali e della privacy La sentenza della Corte di Giustizia UE relativa all accordo USA-UE sul trasferimento dei dati dei passeggeri L accordo del 2007: il concreto rischio della violazione della privacy dei passeggeri aerei La conclusione dell accordo e le problematiche giuridiche emerse I problemi di conformità con i principi internanazionali e europei posti a protezione dei dati personali sollevati dall accordo del L accordo del 2005 tra l Unione europea e il Canada sul trattamento dei dati API/PNR e le negoziazioni in corso per un nuovo trattato L accordo del 2008 tra l Unione Europea e l Australia sul trattamento e trasferimento dei dati PNR originari dell Unione Europea Il trasferimento e il trattamento dei dati PNR nell Unione Europea successivamente alle novità introdotte dal Trattato di Lisbona La strategia esterna adottata dalla Commissione sul trasferimento dei dati PNR ai paesi terzi La creazione del sistema europeo di conservazione e trattamento dei dati PNR Le ragioni alla base della istituzione di un sistema europeo concernente i dati PNR e la presentazione della prima proposta La proposta del 2011: la creazione di un sistema di sorveglianza di massa incompatibile con la normativa europea sulla protezione dei dati personali e con la Convenzione

9 INDICE-SOMMARIO XIII La necessità di apportare modifiche alla proposta per garantire il giusto equilibrio tra terrorismo e privacy L accordo del 2011 tra l Unione europea e l Australia sul trattamento e sul trasferimento dei dati PNR da parte dei vettori aerei all agenzia australiana delle dogane e della protezione di frontiera L accordo del 2011 tra Stati Uniti e Unione Europea sull uso e sul trasferimento dei dati PNR Le prospettive degli strumenti PNR nella lotta al terrorismo internazionale: la necessità di assicurare un effettivo equilibrio tra la lotta al terrorismo e la tutela della privacy e dei dati personali 241 CAPITOLO V IL TRASFERIMENTO E IL TRATTAMENTO DEI DATI FINANZIARI PER FINALITÀ DI TERRORISMO E LE CONSEGUENZE NEGATIVE SUL DIRITTO ALLA PRIVACY E SUL DIRITTO ALLA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI 1. Introduzione La legislazione americana sul controllo del flusso di informazioni bancarie e finanziarie Il trasferimento dei dati dall Unione Europea agli Stati Uniti in base al programma SWIFT La compatibilità del sistema SWIFT con la Costituzione USA e le leggi federali statunitensi Le questioni giuridiche emerse nel caso SWIFT e la illegittimità del doppio trasferimento La differenza tra la trasmissione dei dati finanziari e il trasferimento dei dati dei passeggeri aerei per finalità di terrorismo L Impegno Unilaterale del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, l adesione di SWIFT al sistema di Safe Harbor e le modifiche al sistema di messaggistica finanziaria L accordo del 2009 tra l Unione europea e gli Stati Uniti d America sul trattamento e il trasferimento di dati di messaggistica finanziaria La cooperazione tra gli Stati Uniti e l Unione Europea quale ratio ispiratrice dell accordo La previsione di un trasferimento di dati finanziari non fondato sul rispetto dei principi comunitari sottesi alla protezione dei dati personali e della privacy Il rigetto dell accordo da parte del Parlamento Europeo sulla base dei nuovi poteri conferiti dal Trattato di Lisbona 274

10 XIV INDICE-SOMMARIO 9. L accordo del 2010 tra l Unione Europea e gli Stati Uniti d America sul trattamento e il trasferimento di dati di messaggistica finanziaria Introduzione: le finalità dell accordo, il principio di reciprocità e la non corretta identificazione del fondamento giuridico Il trasferimento reciproco dei dati finanziari tra l Unione Europea e gli Stati Uniti: differenze sostanziali e rischi di abusi L attribuzione di nuovi e controversi poteri ad Europol nel trasferimento reciproco dei dati tra l Unione Europea e gli Stati Uniti La non conformità dell accordo con principi europei sulla protezione dei dati personali Il riconoscimento dei diritti dei soggetti interessati al trattamento dei dati: un miglioramento più formale che sostanziale rispetto al precedente accordo L incapacità delle norme dell accordo di assicurare l indipendenza delle autorità di protezione dei dati personali Prospettive e conclusioni: la modifica dell accordo tra Stati Uniti e Unione Europea e l istituzione di un sistema europeo sul controllo dei dati finanziari per finalità di terrorismo conformi ai principi europei sulla protezione della privacy e dei dati personali La identificazione degli standard e dei criteri ispiratori della modifica dell accordo tra Unione Europea e Stati Uniti sul controllo delle transazioni finanziarie dei terroristi L istituzione del sistema europeo sul controllo delle transazioni finanziarie per finalità di contrasto al terrorismo internazionale 299 CAPITOLO VI LA CONSERVAZIONE DEI DATI DELLE TELECOMUNICAZIONI PER FINALITÀ DI TERRORISMO E I RISCHI DI VIOLAZIONE DELLA PRIVACY INDIVIDUALE 1. Introduzione: la data retention nel settore delle telecomunicazioni e i problemi di compatibilità con la normativa internazionale ed europea La problematica della necessità e della proporzionalità della data retention nel settore delle telecomunicazioni La data retention nella lotta al terrorismo internazionale: da misura nazionale a misura regionale La Direttiva 2006/24 e la creazione di un sistema di sorveglianza di

11 INDICE-SOMMARIO XV massa incompatibile con la normativa internazionale ed europea sulla protezione della privacy Il controverso iter normativo della direttiva sulla data retention La Direttiva 2006/24 e i rischi di violazione dei principi alla base della protezione dei dati personali e della privacy Introduzione La non conformità delle disposizioni della direttiva con i principi internazionali e europei alla base del diritto alla privacy e del diritto alla protezione dei dati personali La direttiva come espressione di un cambiamento epocale nel rapporto sicurezza vs. privacy L approccio della giurisprudenza europea e nazionale nei confronti del sistema istituito dalla direttiva sulla data retention La decisione della Corte di Giustizia dell Unione Europea resa nel caso C-301/ La discutibile interpretazione della Corte concernente il centro di gravità della direttiva sulla data retention Le decisioni delle Corti nazionali degli Stati membri relative alle leggi di attuazione della Direttiva 2006/ La sentenza della Corte bulgara sulla misura nazionale di attuazione della direttiva sulla data retention La decisione della Corte rumena sulla legge di attuazione della Direttiva 2006/ La decisione della Corte costituzionale tedesca sulla compatibilità della legislazione attuativa della Direttiva 2006/24 con il diritto alla riservatezza I problemi concernenti l attuazione negli Stati membri della direttiva europea sulla data retention La Conferenza del 2010 sullo stato di applicazione della direttiva sulla conservazione dei dati di traffico Conclusioni e prospettive sulla data retention per finalità di terrorismo nell Unione Europea 350

12 XVI INDICE-SOMMARIO PARTE TERZA CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE CAPITOLO VII CONCLUSIONI SEZIONE I CONCLUSIONI RELATIVE AI SETTORI OGGETTO DI INDAGINE DEL PRESENTE LAVORO 1. Conclusioni relative ai sistemi sanzionatori antiterrorismo Conclusioni concernenti il settore del trasferimento e della conservazione dei dati per finalità di contrasto al terrorismo 361 SEZIONE II CONCLUSIONI E PROSPETTIVE RIGUARDANTI LA NORMATIVA INTERNAZIONALE E REGIONALE IN MATERIA DI PRIVACY E DI DATI PERSONALI 1. Introduzione L esigenza di rafforzare le tutele del diritto alla privacy e del diritto alla protezione dei dati personali contenute nell articolo 17 del Patto ONU sui diritti civili e politici La incapacità della attuale normativa dell Unione Europea a proteggere i dati personali e la privacy dalla evoluzione tecnologica e dalla invasività delle misure antiterrorismo. La necessità di perfezionare i criteri normativi preesistenti nell ottica di una riforma normativa La modifica congiunta della Direttiva 95/46, della Decisione Quadro 2008/977 e della Convenzione I principi ispiratori della riforma normativa dell Unione Europea sulla protezione dei dati personali e della privacy Sulla Convenzione regolante la protezione dei dati tra Stati Uniti e Unione Europea: la necessità di una previa modifica della normativa statunitense pertinente Sugli altri strumenti di carattere regionale 385 Bibliografia 387