Le best practices di Trend dalla governance al progetto. Quale futuro nella nuova programmazione europea?
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- Giordano Grandi
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1 Le best practices di Trend dalla governance al progetto. Quale futuro nella nuova programmazione europea? Bruxelles, 10 luglio 2007
2 Obiettivi di Trend Diffondere la logica e la cultura della programmazione economica ascendente e l abitudine alle procedure concertate (meta obiettivo) (C1+C5) Promuovere delle azioni di scambio e di formazione tra i funzionari regionali, valorizzando le esperienze sviluppate da ognuno per stimolare una cultura dell apprendimento reciproco (C2+C3) Sperimentare congiuntamente nuovi approcci/strumenti di programmazione regionale per favorire l orientamento dei programmi regionali e locali allo sviluppo tecnologico e allo sviluppo ambientale sostenibile (C4)
3 Risultati attesi Rafforzare l efficacia delle azioni regionali nelle politiche rivolte al territorio locale, valorizzando il ruolo e la partecipazione del partenariato territoriale (espressione di interessi pubblici e privati, economici e sociali, etc.) Migliorare la partecipazione dei Paesi candidati al processo di cooperazione interregionale e al loro sviluppo nell UE Sperimentare nuove modalità di coordinamento finanziario ed amministrativo, al fine di semplificare ed aumentare l efficacia nell utilizzo dei FS nella programmazione
4 Obiettivi composante 2 Reti (Regione Toscana) Stimolare il confronto reciproco Scoprire le reciproche affinità ed interessi Facilitare la scelta di soggetti e tematiche per realizzare future attività Sviluppare la riflessione sulle esigenze e sulle future innovazioni nella programmazione regionale Strumenti: 3 Forum sviluppo locale
5 Obiettivi composante 3 - Twinnings (Regione Isole Baleari - FUAC) Favorire l integrazione fra partner regionali e locali e fra diversi livelli di programmazione sulle tematiche dei Consigli europei di Lisbona e Goteborg Sviluppare nuovi modelli di programmazione e governance locale nell ambito delle tematiche suddette Costituire uno strumento di scambio reale operativo delle esperienze tra gli di Trend Strumenti: seminari formativi e FAD (100 ore)
6 Obiettivi composante 4 - Sottoprogetti (Regione Siciliana) Favorire la sperimentazione di nuove soluzioni per strumenti e progetti innovativi Favorire lo scambio di esperienze e know how relativo a metodologie e procedure per un integrazione multilevel Costituire reti durevoli nei territori coinvolti (Nuova programmazione UE ) 2013) Strumenti: bando per selezione sottoprogetti
7 Obiettivi composante 5 - Comunicazione (Ag Sviluppo Eraklion -Creta e FUAC) Predisposizione strategia di comunicazione pubblicazione e divulgazione risultati ottenuti Promozione costante animazione/informazione tra i partners di Trend Sviluppo sezioni tematiche e funzionali al supporto della altre composantes Strumenti: Piano di comunicazione, newsletters e sito web (portaltrend.com)
8 Criticità. Difficoltà iniziali formazione partenariato Difficoltà gestionale del progetto (eccessiva macchinosità delle procedure di rendicontazione) Difficoltà di coinvolgimento di soggetti privati nel partenariato locale (inclusivo) Intangibilità dei risultati dei sottoprogetti (valutazione)
9 ..f di successo Arricchimento professionale dei soggetti regionali e locali Diffusione buone pratiche e soluzione di problematiche comuni Creazione di valore aggiunto e idee per la definizione di politiche regionali/locali Creazione di partenariati forti nuova programmazione UE 2007/2013
10 Quali prospettive per il 2007/2013? Stare in Europa con le proprie scelte e radici oltre la politica dei cento fiori la necessità della selezione degli e dei progetti
11 Dal piano al programma al progetto e viceversa I diversi livelli della programmazione Il locale in Europa attraverso gli stati e le regioni Quale futuro per Trend nel nuovo Interreg
12 Il ciclo della programmazione - corsi e ricorsi DAL PIANO, AL PROGRAMMA, AL PROGETTO La programmazione ridotta a selezione del progetto migliore (?) Dal fondo e dai suoi obiettivi alla ricerca delle risorse attraverso i progetti IL PIANO COME SCELTA DELLE PRIORITA LOCALI La programmazione come scelta degli obiettivi dal basso di ogni livello L incontro delle priorità ai diversi livelli, il programma prova di coerenza IL PROGRAMMA SCELTA INTEGRATA DEI PROGETTI La programmazione come ricerca di coerenza fra i progetti e gli strumenti disponibili ai diversi livelli espressione delle scelte condivise
13 I diversi livelli della programmazione POLITICO-PROGRAMMATICO (Il valore politico di indirizzo del piano di ogni comunità) PROGRAMMATICO-PROGETTUALE (Il valore programmatico del progetto integrato fra i soggetti) PROGETTUALE-OPERATIVO (Il valore operativo dell incontro con le forze attive locali)
14 Il locale in Europa attraverso gli stati e le regioni VALORIZZARE LO SVILUPPO LOCALE SENZA PERDERE L IDENTITA DELLA DIMENSIONE REGIONALE NEL RAPPORTO FRA IL LIVELLO NAZIONALE E LA DIMENSIONE EUROPEA creare le reti locali Ma! framework regionale europeo
15 Quale futuro per Trend nel nuovo Interreg ASSUMERE LE PRIORITA DELLA COOPERAZIONE TERRITORIALE EUROPEA NELLE SUE TRE FORME E PROGRAMMI: MIX DIVERSO VERIFICARE L INTERESSE REALE E OPERATIVO DELLE REGIONI PARTECIPANTI A TREND1 A PROPORRE TREND2 SELEZIONARE PROGETTI AL CENTRO DELLE SCELTE PROGRAMMATICHE DELLE REGIONI PARTECIPANTI AL PROGETTO PROGETTI NEI QUALI ASSUME UN RUOLO CENTRALE IL PARTENARIATO ATTIVO FRA REGIONI E SISTEMI LOCALI INDIVIDUARE NEI SOGGETTI LOCALI GLI ATTUATORI DEL PROGETTO IN UNA LOGICA DI PARTENARIATO
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