Nozione di forza La forza Effetti delle forze Forze localizzate e forze ripartite Una forza è detta localizzata
|
|
- Aurelia Durante
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ozione di forza La forza La nozione di forza nasce dall esperienza che proviamo col nostro corpo: chiamiamo forza lo sforzo che in ogni istante dobbiamo compiere per curvare un asta, per sollevare un peso, per lanciare una pietra, per fermare un oggetto in movimento, Col termine forza intendiamo per esempio l azione che provoca la deformazione di un palloncino pieno di aria schiacciato dalla mano; diciamo che viene esercitata una forza sia quando il pallone è calciato durante un rigore, sia quando lo stesso pallone è bloccato dal portiere; viene applicata una forza quando si fa ruotare la manovella della pompa che solleva l acqua da un pozzo, acqua che poi cade al suolo per effetto del proprio peso; una forza è esercitata dalla mano che sorregge l ombrello che ci ripara dalla pioggia; sono forze quelle che tengono insieme gli atomi e le molecole di cui sono formati i corpi. Effetti delle forze La forza che viene esercitata su un solido può quindi contribuire: a deformarlo; a metterlo in movimento o a modificare il suo moto; a mantenerlo in equilibrio; a metterlo in rotazione intorno a un asse. Le forze si manifestano, dunque, sia attraverso i loro effetti dinamici (azione sul movimento dei corpi), sia attraverso gli effetti statici (azioni che si equilibrano su un corpo fermo). Forze localizzate e forze ripartite La cordicella esercita sul giocattolo una forza che lo mette in movimento. Questa forza agisce precisamente nel punto di aggancio tra la cordicella e il giocattolo. Si dice che la forza prodotta dalla cordicella sul giocattolo è localizzata. Una forza è detta localizzata se la si esercita su una porzione dell oggetto di dimensioni molto più piccole di quelle dell oggetto stesso, altrimenti è detta ripartita. L azione del vento è esercitata su tutta la superficie della vela e non su un solo punto. Diciamo che la forza è ripartita sulla superficie. Forze di contatto e forze a distanza Durante un calcio di rigore il piede del calciatore preme direttamente sul pallone: in questo caso si tratta di una forza di contatto. La forza di attrazione della Terra sulla Luna determina la traiettoria quasi circolare della Luna intorno alla Terra; è una forza esercitata su tutti i punti della Luna alla distanza media di km, quindi è una forza ripartita e a distanza. La stessa forza è responsabile della caduta dei corpi in prossimità della superficie terrestre. Questa forza di attrazione tra gli oggetti è detta forza di gravità. Altri esempi di forze a distanza sono: - la forza che si manifesta tra una calamita e i chiodi di ferro; - l attrazione tra la biro strofinata sul maglione e pezzetti di carta. Questa forza è la forza elettrostatica.
2 La forza a distanza è di fatto ripartita, perché non è applicata ad un punto particolare del corpo, ma è distribuita su tutti i punti del corpo. Per esempio una mela cade sotto l azione del proprio peso; il peso è la forza di attrazione terrestre: ciascun piccolo elemento della mela è attratto dalla Terra. In questo modo la forza peso è ripartita in tutto il volume della mela e, per semplificare lo studio del fenomeno, tale forza può essere immaginata applicata a un unico punto interno alla mela stessa detto baricentro G o centro di gravità; la forza peso, quindi, è pari alla somma dei pesi di tutte le varie parti della mela su cui è ripartita. Rappresentazione di una forza La forza della cordicella si esercita: - lungo la direzione della cordicella stessa; - con un verso tale da tirare il giocattolo; - con una certa intensità. Questa intensità è espressa da un numero che dipende dalla scelta dell unità di misura. La forza inoltre è applicata al gancio, punto in cui la cordicella è attaccata al giocattolo. La direzione, il verso e l intensità inducono a rappresentare la forza della cordicella per mezzo di una grandezza vettoriale o vettore, con un determinato punto di applicazione: il vettore forza. Elementi del vettore forza F : direzione: la retta su cui è disegnato il vettore verso: indicato dalla freccia intensità: valore numerico determinato dall unità di misura punto di applicazione: punto dell oggetto su cui agisce la forza Il simbolo utilizzato per rappresentare l intensità del vettore forza è: F o, più semplicemente, F. L unità di misura della forza el Sistema Internazionale di misura l unità di misura della forza è il newton, indicato anche con la lettera stampatello maiuscolo. In passato il sistema di misura utilizzato era il Sistema Pratico, che prevedeva come unità di misura della forza il kilogrammo-peso (kg p ), cioè la forza con cui la Terra attira sulla sua superficie la massa di un kilogrammo. Questa unità, però, presenta l inconveniente di non essere costante lungo la superficie terrestre in quanto dipende dalla altezza e dalla latitudine. Dipende dall altezza perché l attrazione che la Terra esercita sui corpi diminuisce aumentando la distanza dal suo centro, e dipende dalla latitudine, perché, essendo la Terra schiacciata ai poli, il peso aumenta man mano che ci si avvicina ad essi. Pertanto, per evitare questi inconvenienti, si è derivata l unità di forza dalle unità di grandezze costanti nel tempo e nello spazio, quali la massa, il tempo e lo spostamento. La Terra esercita su un kg la forza di 9,8 newton, quindi la forza peso di un kilogrammo è di 9,8 newton. Per esempio, una bottiglia di plastica da un litro, piena d acqua, trascurando il peso della plastica, pesa 9,8 newton. La percezione fisica del newton è, quindi, quella che si prova sostenendo un peso di un decimo circa di kilogrammo, per esempio un etto di prosciutto. Esempio 1 Rappresentazione in scala di un vettore forza Vogliamo rappresentare la forza di tensione esercitata dalla catena con cui un rimorchiatore traina una nave da carico. L intensità della forza è T = ; la scala con cui si vuol disegnare il vettore forza vale: La forza considerata è l associazione del punto di applicazione A e del
3 vettore forza T. La scala fa sì che il vettore sia lungo Lunghezza del vettore = = 1, La forza peso Possiamo ora definire la forza peso: come abbiamo detto è la forza con cui la Terra attira i corpi verso il proprio centro ed è rappresentata da un vettore le cui caratteristiche sono: direzione: verso: intensità: punto di applicazione: la retta verticale tracciata rispetto alla superficie terrestre dall alto al basso P = m.g baricentro dell oggetto La direzione definita dalla retta verticale tracciata rispetto alla superficie terrestre è individuata dal filo a piombo. L intensità della forza peso è data dal prodotto della massa m misurata in kg per la costante g che esprime il valore della forza che agisce su un kg e che vale, sulla superficie terrestre, 9,81 kg. Esempio 2 Calcolo della forza peso di un corpo data la sua massa Una persona afferma di pesare 52 kg. Quant è la sua forza peso? Evidentemente il valore di 52 kg si riferisce alla massa della persona, pertanto l intensità della forza peso varrà: P = m.g = 52 kg. 9,8 kg = 509,6 Esempio 3 Calcolo della massa di un corpo data la sua forza peso La forza peso di un automobile è di Quant è la sua massa? P La massa dell automobile è data dalla formula inversa: m = = g 9,8 kg = 1500 kg Misura delle forze Poiché le forze non si vedono, ma se ne sperimentano gli effetti, la loro misura avviene misurandone appunto gli effetti. Un metodo per misurare una forza è quello di valutare la deformazione che essa provoca su un corpo. Si tratta di un metodo di misura statica o di equilibrio. Per poter quindi misurare una forza mediante la deformazione di un oggetto, analizziamo il fenomeno dell allungamento elastico di una molla. Una molla, soggetta a una forza che la tira, si allunga; se la forza aumenta, la molla si allunga maggiormente. Se la forza cessa, la molla, generalmente, ritorna alla sua lunghezza iniziale. Sfruttiamo questo fatto per realizzare la seguente esperienza. Esempio 4 Verifica sperimentale della legge di Hooke e calcolo della costante elastica di una molla Appendiamo una molla a un gancio e, dopo averne misurato la lunghezza, per esempio di 20, appendiamo un peso di 1. La molla si allunga fino a 21,3. Ponendo un peso di 2, la molla raggiunge la lunghezza di 22,6 ; con un peso di 3, arriva a 23,9, mentre con 4 la lunghezza della molla è di 25,2. Raccogliamo i dati in una tabella:
4 Peso () Lunghezza () 20,0 21,3 22,6 23,9 25,2 Dalla tabella osserviamo che le lunghezze della molla non sono proporzionali ai pesi applicati; lo sono invece gli allungamenti, ottenuti per differenza tra la lunghezza della molla con un certo peso e la lunghezza della molla senza pesi. Peso () Allungamento () 0,0 1,3 2,6 3,9 5,2 Riportando in un grafico cartesiano i dati dell ultima tabella si ottiene una retta. Analizzando i dati della tabella scopriamo che i rapporti tra i pesi e gli allungamenti sono costanti: 1 1,3 = 0,77 2 2,6 = 0,77 3 3,9 = 0,77 4 5,2 = 0,77 Vi è quindi una proporzionalità diretta tra pesi e allungamenti, cioè, detto P il peso applicato e d l allungamento corrispondente a quel peso, si può scrivere l uguaglianza: P 1 : d 1 = P 2 : d 2 = P 3 : d 3 = P 4 : d 4. Otteniamo quindi che il rapporto tra il valore del peso P e l allungamento d corrispondente è costante; tale rapporto è detto costante elastica o coefficiente di elasticità della molla; la costante P elastica della molla viene indicato con il simbolo k: k = d el Sistema Internazionale di misura k risulta data in newton fratto metro pari al rapporto tra m l unità di misura della forza, il newton, e l unità dell allungamento, il metro; nell esempio 1 precedente la costante elastica della molla vale k = 77. k esprime pertanto, nel Sistema 0,013 m Internazionale, quanti newton occorrono per produrre l allungamento di un metro. La forza applicata alla molla determina l allungamento, quindi la forza è proporzionale all allungamento, non alla lunghezza della molla. L allungamento è dato dalla differenza tra la lunghezza della molla con la forza applicata, e la lunghezza della molla senza forza applicata (lunghezza a riposo). La formula matematica che descrive la relazione tra l intensità F della forza applicata a una molla e il conseguente allungamento d si chiama Legge di Hooke. La Legge di Hooke afferma che l allungamento subito da una molla è direttamente proporzionale alla forza che lo produce: F = k d Vogliamo ora presentare graficamente la costante elastica della molla. Per far questo riportiamo i dati degli allungamenti della tabella precedente sull asse delle ascisse di un grafico cartesiano, e i pesi che li hanno prodotti sull asse delle ordinate. Il grafico che si ottiene è il seguente:
5 La pendenza della retta del grafico è data dal rapporto tra l ordinata e l ascissa di uno qualunque dei punti della retta stessa. D altra parte l ordinata rappresenta il peso applicato alla molla, e l ascissa è il corrispondente allungamento, quindi il loro rapporto è il valore della costante elastica della molla. Pertanto la pendenza della retta del grafico visualizza la costante elastica k della molla. Una molla può essere più o meno rigida di un altra, cioè, sottoponendo due molle alla stessa forza, quella più rigida si allunga di meno rispetto all altra; inoltre, per allungare allo stesso modo le due molle, dobbiamo applicare alla molla più rigida una forza maggiore che alla molla più debole. Pertanto la costante elastica della molla più rigida ha un valore maggiore di quella meno rigida. Questa differenza si riscontra sul grafico Forza/Allungamento delle due molle: per la molla più rigida (Molla 1) la retta di proporzionalità è più inclinata rispetto alla retta dell altra molla (Molla 2). Esempio 5 Determinazione del peso di un oggetto mediante l allungamento di una molla nota la sua costante elastica Determinare il peso di un oggetto che allunga la molla dell Esempio 4 fino a 23,1. Scriviamo i dati Lunghezza della molla allungata l = 23,1 lunghezza della molla a riposo l 0 = 20,0 costante elastica della molla k = 77 m Incognita Peso P x dell oggetto che provoca l allungamento della molla Analisi e soluzione Il peso considerato determina un allungamento pari a d = l l 0 = 23,1 20,0 = 3,1 = 0,031 m Possiamo ora calcolare l intensità del peso sconosciuto P x applicato alla molla, moltiplicando il valore della costante elastica della molla per l allungamento ottenuto: P x = k. d = 77 0,031 m = 2,4 m Otteniamo così l intensità del peso: P x = 2,4.
6 Il dinamometro Il dinamometro è lo strumento che misura l intensità delle forze e si basa sulla proporzionalità tra la forza applicata a una molla e l allungamento prodotto. Il suo principio di funzionamento è descritto nell esperienza presentata nell Esempio 4 e, per non dover ogni volta calcolare la forza da misurare con la costante elastica della molla, deve essere tarato. Per tarare un dinamometro si applicano alla molla successivamente pesi noti e si segnano ogni volta sulla scala graduata, solidale alla molla, i tratti corrispondenti all allungamento dei rispettivi pesi. Una forza sconosciuta produrrà un certo allungamento: la posizione dell indice della scala determinerà il peso Il dinamometro misura l intensità non solo della forza peso, ma di qualsiasi altra forza che provoca lo spostamento dell indice della scala mediante l allungamento della molla. In figura, per esempio, è misurata la forza che trattiene il carrello sul piano inclinato. Fin qui abbiamo considerato il fatto che gli allungamenti subiti da una molla sono direttamente proporzionali alle forze che li producono. Questo risultato è valido entro certi limiti. Infatti, se la forza applicata supera un certo limite, la molla perde la propria elasticità e non ritorna alla lunghezza iniziale quando si toglie la forza applicata, rimanendo così deformata. Questo fatto determina la forza massima che ogni dinamometro può misurare, oltre la quale la molla perde la propria elasticità e non serve più a nulla. La bilancia a molla Come abbiamo visto, gli allungamenti sono proporzionali alla forza che tira la molla. La stessa proporzionalità si manifesta anche tra gli accorciamenti della molla e le forze che la comprimono. Su questo fatto si basa il principio di funzionamento della bilancia a molla. La forza nel quotidiano In natura possiamo riconoscere la forza dagli effetti che si manifestano in modo spontaneo e incontrollato, come per esempio la stessa forza di gravità, la forza del vento o dell acqua. Tuttavia possiamo utilizzare la forza in modo programmato e mirato, producendo oggetti di uso quotidiano. Il portapenne che sta sulla scrivania, i vassoi o alcuni recipienti che usiamo in cucina, alcuni tipi di ripiani o di gradini in ferro, sono prodotti mediante l applicazione diretta delle forze. Il procedimento per ottenere tali oggetti è il seguente. Una lamina di ferro viene fatta passare sotto una pressa che, premendo su questa lamina mediante un pistone sagomato, conferisce alla lamina la forma desiderata. elle due illustrazioni vengono presentate le immagini di due presse. ella prima si può osservare a sinistra il nastro arrotolato della lamina che verrà tagliata e sagomata dalla pressa. La pressa è contenuta nella parte chiusa della macchina. ella parte centrale della seconda fotografia si può notare il pistone che, scendendo su comando dell operatore, premerà sulla lamina di ferro dandole la forma voluta. La forma è predefinita da una sagoma in rilievo posta nella parte inferiore del pistone. Sui moschettoni utilizzati dagli scalatori per collegare la fune al chiodo in parete sono incisi i limiti massimi di peso sopportati dal moschettone stesso: 23 k lungo l asse longitudinale e 17 k lungo l asse trasversale.
7 Verifiche di comprensione 1. Descrivi i principali effetti possibili esercitati da una forza su un oggetto. 2. Che tipo di forza viene esercitata per mezzo di un filo attaccato a un solido? 3. Presenta due esempi di forza ripartita. 4. Che tipo di grandezza viene utilizzata per rappresentare una forza applicata a un oggetto? 5. Enuncia le caratteristiche del vettore forza. 6. Il peso di un solido è una forza o una massa? L azione del peso è localizzata o ripartita? 7. Indica quali delle seguenti sono forze localizzate e quali ripartite: a. Forza applicata al gancio di traino di una roulotte Localizzata Ripartita b. Forza impressa al pallone di volley durante una battuta Localizzata Ripartita c. Forza del vento che agisce sull acqua creando le onde Localizzata Ripartita d. Forza esercitata dalla punta di un chiodo sul muro Localizzata Ripartita e. Forza di attrazione del pianeta Terra su un satellite in orbita Localizzata Ripartita 8. Quali sono la direzione e il verso della forza peso? 9. Che cos è il baricentro di un corpo? 10. Scrivi la relazione matematica fra il peso di un oggetto e la sua massa sulla superficie terrestre. omina correttamente le grandezze scritte e le loro unità di misura. 11. Descrivi qual è l unità di misura della forza nel Sistema Internazionale di misura. 12. Calcola il peso di un corpo di 65 kg. 13. Descrivi perché si può definire la costante elastica della molla. 14. Enuncia la Legge di Hooke. 15. Descrivi il fenomeno dell elasticità della molla, le sue caratteristiche e il suo limite. 16. Descrivi come è costituito un dinamometro e in che cosa consiste la sua taratura. Verifiche di conoscenza Vero-falso 1. La forza con cui il giocatore di biliardo, per mezzo della stecca, colpisce la biglia è una forza a distanza. FalsoڤVeroڤ 2. Il peso di un oggetto su una strada in salita ha sempre direzione perpendicolare alla strada stessa. FalsoڤVeroڤ 3. Il dinamometro serve per misurare forze anche diverse dalla forza peso. FalsoڤVeroڤ Quesiti 1. La forza che mette in rotazione un mulino a vento è localizzata o ripartita? Viene esercitata a distanza? Spiega le risposte. 2. Un righetto di plexiglas, strofinato sulla manica e avvicinato a un piccolo oggetto ricoperto di carta d alluminio, appeso a un filo, lo attira. L oggetto appeso è sottoposto a una forza di contatto o a distanza? 3. Descrivi le caratteristiche degli effetti prodotti dalla forza esercitata dalla mano nelle due situazioni a e b; rappresenta il vettore forza in ogni caso. 4. Per entrare in porto una petroliera deve essere trainata da un rimorchiatore. Elenca le forze che agiscono sulla nave e le loro caratteristiche. Problema svolto Calcolo della massa di un oggetto dal suo peso misurato con una molla Consideriamo una molla di costante elastica k = 49,0 m. Applichiamo alla molla appesa in verticale un oggetto che, a causa del suo peso, determina un allungamento della molla d = 3,0. Quant è la massa dell oggetto?
8 Scriviamo i dati k = 49,0 m d = 3,0 (costante elastica della molla) (allungamento della molla provocato dal peso applicato alla molla) Incognita La massa m dell oggetto Analisi e soluzione Per determinare la massa dell oggetto dobbiamo conoscerne il peso, in modo da poter poi utilizzare la P formula: m =. g Innanzitutto trasformiamo l allungamento d = 3 in unità del Sistema Internazionale di misura: d = 0,03 m. Ricaviamo il peso sfruttando il valore della costante elastica della molla e il suo allungamento per mezzo della formula: P = k. d = 49,0 0,030 m = 1,47. m A questo punto, riprendendo la formula sopra scritta, otteniamo: P 1,47 m = = = 0,150 kg. g 9,81 kg Problemi 1. Quanto pesa una persona di massa 72 kg? 2. Quant è il peso di un chilogrammo di pane? 3. Una molla, sottoposta alla forza di 50, si allunga di 0,02 m. Quanto vale la sua costante elastica k? 4. Una molla, di lunghezza a riposo 0,25 m, viene tirata da una forza di 500 raggiungendo la lunghezza di 0,35 m. Quanto vale la sua costante elastica k? 5. La costante elastica di una molla vale k =50. Che forza occorre applicare per allungare la m molla di 20? 6. La seguente figura rappresenta gli allungamenti prodotti da una forza su una molla. a. Determinare la costante elastica della molla. b. Quant è l allungamento della molla tirata da una forza di 15. c. Quant è la forza necessaria per produrre un allungamento di Un dinamometro indica la forza di 5,0 quando è allungato di 8,0. a. Quant è l allungamento quando l indicazione del dinamometro è di 3,5? b. Per determinare la massa di un oggetto lo si sospende al dinamometro. Si trova che l allungamento vale 7. Determina la massa dell oggetto. 8. Una bilancia a molla pesapersone ha la costate elastica di m. Di quanto si abbassa la bilancia se su di essa sale un uomo di 68 kg?
4. LE FORZE E LA LORO MISURA
4. LE FORZE E LA LORO MISURA 4.1 - Le forze e i loro effetti Tante azioni che facciamo o vediamo non sono altro che il risultato di una o più forze. Le forze non si vedono e ci accorgiamo della loro presenza
DettagliFORZE. introduzione. Approssimativamente possiamo dire che una forza è: una spinta. o un tirare
introduzione Le forze sono grandezze fisiche che non sono una caratteristica di un oggetto ma riguardano il modo con cui gli oggetti interagiscono tra di loro 1 introduzione Approssimativamente possiamo
DettagliLE FORZE. Il mondo che ci circonda è costituito da oggetti che esercitano azioni gli uni sugli altri Queste azioni sono dette forze
LE FORZE Il mondo che ci circonda è costituito da oggetti che esercitano azioni gli uni sugli altri Queste azioni sono dette forze Le forze possono agire: Per contatto a distanza Effetto delle forze Le
DettagliFISICA. STATICA Le forze. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica
FISICA STATICA Le forze Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica L EFFETTO DELLE FORZE Una forza applicata a un oggetto fermo può fare aumentare la sua velocità; mentre applicata
DettagliF, viene allungata o compressa di un tratto s rispetto alla sua posizione di equilibrio.
UNIÀ 4 L EQUILIBRIO DEI SOLIDI.. La forza elastica di una molla.. La costante elastica e la legge di Hooke. 3. La forza peso. 4. Le forze di attrito. 5. La forza di attrito statico. 6. La forza di attrito
DettagliI vettori e forze. Prof. Roma Carmelo
I vettori e forze 1. Grandezze scalari e grandezze vettoriali 2. La massa 3. Relazione tra massa e forza-peso 4. Gli spostamenti e i vettori 5. La scomposizione di un vettore 6. Le forze 7. Gli allungamenti
DettagliLe forze. Problemi di Fisica
Problemi di Fisica Riconosci quali delle seguenti tabelle rappresentano grandezze direttamente proporzionali e quali no. X 2 4 6 8 Y 1/2 1 3/2 2 X 2 4 8 16 Y 3 6 9 16 X 0,1 0,2 0,3 0,4 Y 1/2 1 3/2 2 Due
DettagliGRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI
GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI Una grandezza scalare è definita da un numero reale con dimensioni. (es.: massa, tempo, densità,...) Una grandezza vettoriale è definita da un modulo (numero reale non negativo
DettagliGRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI
GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI Una grandezza scalare è definita da un numero reale con dimensioni. (es.: massa, tempo, densità,...) Una grandezza vettoriale è definita da un modulo (numero reale non negativo
DettagliGRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI
GRANDEZZE SCALARI E VETTORIALI Una grandezza scalare è definita da un numero reale con dimensioni (es.: massa, tempo, densità,...) Una grandezza vettoriale è definita da un modulo (numero reale non negativo
DettagliLaboratorio FISICA. La direzione della forza di gravità. Hai bisogno di: filo a piombo; asta di sostegno; cartoncino.
La direzione della forza di gravità Hai bisogno di: filo a piombo; asta di sostegno; cartoncino. la forza di gravità è diretta verso il centro della Terra; il filo a piombo si dispone secondo la verticale
DettagliVisione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ
Visione d insieme DMANDE E RISPSTE SULL UNITÀ Come si sommano gli spostamenti? Lo spostamento è una grandezza vettoriale: due o più spostamenti consecutivi si sommano algebricamente se sono sulla stessa
DettagliVisione d insieme DOMANDE E RISPOSTE SULL UNITÀ
Visione d insieme DMANDE E RISPSTE SULL UNITÀ Come si sommano gli spostamenti? Lo spostamento è una grandezza vettoriale: due o più spostamenti consecutivi si sommano algebricamente se sono sulla stessa
DettagliFORZE E PRINCIPI DELLA DINAMICA (1/29)
FORZE E PRINCIPI DELLA DINAMICA (1/29) una forza applicata ad un corpo, libero di muoversi, lo mette in movimento o lo arresta (effetto dinamico della forza); una forza, applicata ad un corpo vincolato,
DettagliPrincipio di inerzia
Dinamica abbiamo visto come si descrive il moto dei corpi (cinematica) ma oltre a capire come si muovono i corpi è anche necessario capire perchè essi si muovono Partiamo da una domanda fondamentale: qual
DettagliUniversità Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria. C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2012/2013, Fisica
Unità di misura - misurare oggetti -grandezze fisiche: fondamentali: lunghezza, tempo, massa, intensità di corrente, temperatura assoluta, quantità di sostanza derivate: velocità, accelerazione, forza,
DettagliCosa succede se ad un corpo applichiamo una forza?
LE FORZE Cosa succede se ad un corpo applichiamo una forza? Se ad un corpo applichiamo una forza, essa può: 1. mettere in moto il corpo se è fermo 2. modificare il movimento del corpo se è già in moto
DettagliCorso di Fisica tecnica e ambientale a.a. 2011/ Docente: Prof. Carlo Isetti
ELEMENTI DI DINAMICA 3.1 GENERALITÀ Mentre la cinematica si occupa della descrizione del moto dei corpi senza occuparsi delle cause che lo determinano, la dinamica prende in considerazione anche le cause
DettagliIl punto materiale e il corpo rigido
5_L'equilibrio dei solidi Pagina 15 di 21 Il punto materiale e il corpo rigido Per punto materiale intendiamo un qualsiasi corpo le cui dimensioni sono trascurabili rispetto all ambiente in cui si trova.
DettagliProgrammazione modulare
Programmazione modulare 2016-2017 Indirizzo: BIENNIO Disciplina: FISICA Classe: I a D - I a E - I a F Ore settimanali previste: 3 (2 ore di teoria 1 ora di Laboratorio) Titolo Modulo Contenuti Conoscenze
DettagliLe grandezze vettoriali e le Forze
Fisica: lezioni e problemi Le grandezze vettoriali e le Forze 1. Gli spostamenti e i vettori 2. La scomposizione di un vettore 3. Le forze 4. Gli allungamenti elastici 5. Le operazioni sulle forze 6. Le
DettagliChe cos è una forza? 2ª lezione (21 ottobre 2006): Idea intuitiva: forza legata al concetto di sforzo muscolare.
2ª lezione (21 ottobre 2006): Che cos è una forza? Idea intuitiva: forza legata al concetto di sforzo muscolare. L idea intuitiva è corretta, ma limitata ; le forze non sono esercitate solo dai muscoli!
DettagliPIANO DI STUDIO D ISTITUTO
PIANO DI STUDIO D ISTITUTO Materia: FISICA Casse 1 1 Quadrimestre Modulo 1 - LE GRANDEZZE FISICHE Saper descrivere le grandezze del S.I., i simboli e le unità di misura. Riconoscere le grandezze fisiche
DettagliDOCENTE:Galizia Rocco MATERIA: Fisica
COMPITI PER LE VACANZE ESTIVE E INDICAZIONI PER IL RECUPERO DEL DEBITO FORMATIVO DOCENTE:Galizia Rocco MATERIA: Fisica CONTENUTI Teoria CLASSE 1 BL3 Anno scolastico 2016-2017 INTRODUZIONE AL METODO SCIENTIFICO
DettagliLe Forze.
Le Forze www.fisicaxscuola.altervista.org Le Forze Definizioni Le Forze sono Vettori La Forza Peso Densità e Peso Specifico La Forza Elastica La Forza di Attrito Le 4 Interazioni Fondamentali 2 Definizioni
DettagliUniversità Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria. C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2010/2011, Fisica
Unità di misura - misurare oggetti -grandezze fisiche: fondamentali: lunghezza, tempo, massa, intensità di corrente, temperatura assoluta, quantità di sostanza derivate: velocità, accelerazione, forza,
DettagliDINAMICA Corso d i Fisi i ca Fisi p er CT r F, F Facoltà d i Farm i acia, Univ e Univ rsità rsi G. D A D nnunzio, z Cosim io, o Del Grat Del ta 2 006
DINAMICA INTRODUZIONE La Dinamica è lo studio quantitativo del moto dei corpi in relazione alle interazioni tra i corpi stessi Ad esempio uno dei problemi della Dinamica è quello di stabilire in modo quantitativo
DettagliIIS Moro Dipartimento di matematica e fisica
IIS Moro Dipartimento di matematica e fisica Obiettivi minimi per le classi prime - Fisica Poiché la disciplina Fisica è parte dell Asse Scientifico Tecnologico, essa concorre, attraverso lo studio dei
DettagliFISICA. La Dinamica: le forze e il moto. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica
FISICA La Dinamica: le forze e il moto Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica LA FORZA PESO Come anticipato nella Cinematica, in assenza di attrito con l aria, un oggetto in caduta
Dettagli1) Fare il diagramma delle forze, cioè rappresentare graficamente tutte le forze agenti sul corpo o sui corpi considerati.
Suggerimenti per la risoluzione di un problema di dinamica: 1) Fare il diagramma delle forze, cioè rappresentare graficamente tutte le forze agenti sul corpo o sui corpi considerati. Forza peso nero) Forza
DettagliLe forze. 2. Sono forze a distanza la forza elettrostatica, la forza magnetica e la forza peso.
1 La forza è una grandezza fisica che può causare la deformazione di un corpo vincolato o modificare la velocità di un corpo libero di muoversi. La forza è una grandezza vettoriale in quanto per poterla
DettagliMODULO ACCOGLIENZA : 4 ORE
MODULO ACCOGLIENZA : 4 ORE Matematica Richiami di aritmetica algebra e geometria Fisica Osservazione ed interpretazione di un fenomeno Conoscersi; riconoscere e classificare il lavoro svolto negli altri
DettagliPremessa: Si continua a studiare il moto degli oggetti in approssimazione di PUNTO MATERIALE
Leggi della Dinamica Premessa: Si continua a studiare il moto degli oggetti in approssimazione di PUNTO MATERIALE Fisica con Elementi di Matematica 1 Leggi della Dinamica Perché i corpi cambiano il loro
DettagliCAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE. 9.1 Introduzione.
CAPITOLO 9: LA GRAVITAZIONE 9.1 Introduzione. Un altro tipo di forza piuttosto importante è la forza gravitazionale. Innanzitutto, è risaputo che nel nostro sistema di pianeti chiamato sistema solare il
DettagliModulo D Unità 1 I principi della dinamica. Il Primo principio della dinamica. La Dinamica. Il primo principio della dinamica
Pagina 1 Il Primo principio della dinamica La Dinamica La dinamica studia il movimento dei corpi in relazione alle cause che lo determinano. La dinamica del punto materiale è costituita da tre principi:
DettagliFISICA: Le Forze. Giancarlo Zancanella (2014)
FISICA: Le Forze Giancarlo Zancanella (2014) 1 Cos è una forza 2 Il Principio D inerzia Un corpo mantiene inalterato il suo stato di quiete o di moto fino a quando non si gli applica una forza che ne cambia
DettagliAutomobile in corsa Volo di un gabbiano. Passeggero in aereo MOTO. Sole. Acqua dei fiumi. Treno in movimento
IL MOTO dei CORPI Automobile in corsa Volo di un gabbiano Sole MOTO Passeggero in aereo Treno in movimento Acqua dei fiumi Libro sul banco Alberi Sole QUIETE Passeggero in aereo Treno in stazione Acqua
DettagliUniversità Politecnica delle Marche, Facoltà di Agraria. C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1
C.d.L. Scienze Forestali e Ambientali, A.A. 2009/2010, Fisica 1 Unità di misura - misurare oggetti - grandezze fisiche: fondamentali: lunghezza, tempo, massa, intensità di corrente, temperatura assoluta,
DettagliLa Forza. Quando sei al banco, una forza chiamata gravità ti mantiene seduto sulla sedia.
Le Forze La Forza Quando sei al banco, una forza chiamata gravità ti mantiene seduto sulla sedia. La Forza Le gocce d acqua sono tenute insieme da una forza detta tensione superficiale. La Forza L attrito
DettagliESERCIZI PER IL RECUPERO DEL DEBITO di FISICA CLASSI PRIME Prof.ssa CAMOZZI FEDERICA
ESERCIZI PER IL RECUPERO DEL DEBITO di FISICA CLASSI PRIME Prof.ssa CAMOZZI FEDERICA NOTAZIONE ESPONENZIALE 1. Scrivi i seguenti numeri usando la notazione scientifica esponenziale 147 25,42 0,0001 0,00326
Dettagli4. I principi della meccanica
1 Leggi del moto 4. I principi della meccanica Come si è visto la cinematica studia il moto dal punto di vista descrittivo, ma non si sofferma sulle cause di esso. Ciò è compito della dinamica. Alla base
DettagliDinamica. Relazione tra forze e movimento dei corpi Principi della dinamica Conce4 di forza, inerzia, massa
Dinamica Relazione tra forze e movimento dei corpi Principi della dinamica Conce4 di forza, inerzia, massa Cinematica Moto rettilineo uniforme s=s 0 +v(t-t 0 ) Moto uniformemente accelerato v=v 0 +a(t-t
DettagliLE FORZE E IL MOTO. Il moto lungo un piano inclinato
LE FORZE E IL MOTO Il moto lungo un piano inclinato Il moto di caduta lungo un piano inclinato un moto uniformemente accelerato in cui l accelerazione è diretta parallelamente al piano (verso il basso)
DettagliDinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori.
Dinamica del punto materiale: problemi con gli oscillatori. Problema: Una molla ideale di costante elastica k = 300 Nm 1 e lunghezza a riposo l 0 = 1 m pende verticalmente avendo un estremità fissata ad
DettagliIL MOTO ARMONICO QUALCHE RIMANDO ALLA FORZA CENTRIPETA E AL MOTO CIRCOLARE
www.aliceappunti.altervista.org IL MOTO ARMONICO QUALCHE RIMANDO ALLA FORZA CENTRIPETA E AL MOTO CIRCOLARE Nel moto circolare uniforme, il moto è generato da una accelerazione centripeta, diretta verso
DettagliMassa, temperatura, volume, densità sono grandezze scalari. La forza è una grandezza vettoriale
Le forze (2 a parte) Massa, temperatura, volume, densità sono grandezze scalari La forza è una grandezza vettoriale Scalari e vettori Si definiscono SCALARI le grandezze fisiche che sono del tutto caratterizzate
DettagliPOLITECNICO DI MILANO Facoltà di Ingegneria Industriale Fondamenti di Fisica Sperimentale, a.a I a prova in itinere, 10 maggio 2013
POLITECNICO DI MILANO Facoltà di Ingegneria Industriale Fondamenti di Fisica Sperimentale, a.a. 2012-13 I a prova in itinere, 10 maggio 2013 Giustificare le risposte e scrivere in modo chiaro e leggibile.
DettagliLe forze. Cos è una forza? in quiete. in moto
Le forze Ricorda che quando parli di: - corpo: ti stai riferendo all oggetto che stai studiando; - deformazione. significa che il corpo che stai studiando cambia forma (come quando pesti una scatola di
DettagliLE FORZE. Grandezze Vettoriali.
1 LE FORZE Grandezze Vettoriali. Grandezze vettoriali sono quelle determinate dall'insieme di un numero, una direzione, un verso. Gli spostamenti sono esempi di grandezze vettoriali. Le grandezze come
DettagliDinamica del punto ESERCIZI. Dott.ssa Elisabetta Bissaldi
Dinamica del punto ESERCIZI Dott.ssa Elisabetta Bissaldi Elisabetta Bissaldi (Politecnico di Bari) A.A. 2018-2019 2 Esercizio 3.1 Si consideri un punto materiale di massa m = 50 g che si muove con velocità
DettagliUnità didattica 3. Terza unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia
Unità didattica 3 Elasticità dei materiali Deformazione di un solido..2 Legge di Hooke.. 3 Forza elastica.. 4 Deformazione elastica di una molla... 5 Accumulo di energia attraverso la deformazione elastica..6
Dettagli1 Fisica 1 ( )
1 Fisica 1 (08 01-2002) Lo studente risponda alle seguenti domande (2 punti per ogni domanda) 1) Scrivere il legame tra la velocità lineare e quella angolare nel moto circolare uniforme 2) Un punto materiale
DettagliDinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton
Dinamica: Forze e Moto, Leggi di Newton La Dinamica studia il moto dei corpi in relazione il moto con le sue cause: perché e come gli oggetti si muovono. La causa del moto è individuata nella presenza
Dettaglistudia il moto dei corpi date le forze che agiscono su di essi:
3-SBAC Fisica 1/16 DINAMICA : studia il moto dei corpi date le forze che agiscono su di essi: Forze r(t) Galileo (1546-1642) metodo sperimentale caduta libera principio relativita pendolo astronomia, telescopio
Dettaglicircostanze che lo determinano e lo modificano. Secondo alcuni studi portati avanti da Galileo GALILEI e Isac
La DINAMICA è il ramo della meccanica che si occupa dello studio del moto dei corpi e delle sue cause o delle circostanze che lo determinano e lo modificano. Secondo alcuni studi portati avanti da Galileo
DettagliCompiti estivi per coloro che non hanno l insufficienza nella materia. Libro di Testo: Parodi Ostili, Fisica Misure e Statica, LINX
ISO 9001 CERTIFIED ORGANISATION ISTITUTO Di ISTRUZIONE SUPERIORE MINISTERO dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE Carlo Alberto Dalla Chiesa 1018 Sesto Calende
DettagliL energia potenziale gravitazionale di un oggetto di massa m che si trova ad un altezza h rispetto ad un livello scelto come riferimento è: E PG = mgh
Lezione 15 - pag.1 Lezione 15: L energia potenziale e l'energia meccanica 15.1. L energia potenziale gravitazionale Consideriamo quello che succede quando solleviamo un oggetto, applicando un forza appena
DettagliRiassunto. Moto di caduta libera 2D: moto di un proiettile Moto relativo 1 / 68
Riassunto Moto di caduta libera 2D: moto di un proiettile Moto relativo 1 / 68 Moto di caduta libera: Accelerazione di gravità: Equazioni del moto: g = 9.8 m/s 2 y = y 0 + v 0 t 1 2 gt2 v = v 0 gt 2 /
DettagliEquilibrio statico sul piano inclinato
Esperienza 3 Equilibrio statico sul piano inclinato Obiettivi - Comprendere la differenza tra grandezze vettoriali e grandezze scalari attraverso lo studio delle condizioni di equilibrio statico di un
DettagliLavoro estivo per studenti con giudizio sospeso. Libro di Testo: Parodi Ostili, Fisica Misure e Statica, LINX
ISO 9001 CERTIFIED ORGANISATION ISTITUTO Di ISTRUZIONE SUPERIORE MINISTERO dell Istruzione, dell Università e della Ricerca ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE Carlo Alberto Dalla Chiesa 1018 Sesto Calende
DettagliEsame di Fisica con Laboratorio Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Università degli Studi di Udine 29 gennaio 2010 Mario Paolo Giordani
Esame di Fisica con Laboratorio Corso di Laurea in Scienze dell Architettura Università degli Studi di Udine 29 gennaio 2010 Mario Paolo Giordani Soluzioni Teoria Enunciare sinteticamente chiarendo il
DettagliMeccanica del punto materiale
Meccanica del punto materiale Princìpi della dinamica. Forze. Momento angolare. Antonio Pierro @antonio_pierro_ (https://twitter.com/antonio_pierro_) Per consigli, suggerimenti, eventuali errori o altro
DettagliNote a cura di M. Martellini e M. Zeni
Università dell Insubria Corso di laurea Scienze Ambientali FISICA GENERALE Lezione 4 Dinamica Note a cura di M. Martellini e M. Zeni Queste note sono state in parte preparate con immagini tratte da alcuni
DettagliLez. 9 Moto armonico
Lez. 9 Moto armonico Prof. 1 Dott., PhD Dipartimento Scienze Fisiche Università di Napoli Federico II Compl. Univ. Monte S.Angelo Via Cintia, I-80126, Napoli mettivier@na.infn.it +39-081-676137 2 1 Un
DettagliQUANTITA DI MOTO Corso di Fisica per Farmacia, Facoltà di Farmacia, Università G. D Annunzio, Cosimo Del Gratta 2006
QUANTITA DI MOTO DEFINIZIONE(1) m v Si chiama quantità di moto di un punto materiale il prodotto della sua massa per la sua velocità p = m v La quantità di moto è una grandezza vettoriale La dimensione
DettagliEsercizi. Diagrammi delle forze (di corpo singolo) per sistemi in equilibrio
Esercizi Diagrammi delle forze (di corpo singolo) per sistemi in equilibrio Per ciascun esercizio disegnare su ciascun corpo del sistema il diagramma delle forze, individuando e nominando ciascuna forza.
DettagliEsercizi. Diagrammi delle forze (di corpo singolo) per sistemi in equilibrio
Esercizi Diagrammi delle forze (di corpo singolo) per sistemi in equilibrio Per ciascun esercizio disegnare su ciascun corpo del sistema il diagramma delle forze, individuando e nominando ciascuna forza.
DettagliUnità didattica 2. Seconda unità didattica (Fisica) 1. Corso integrato di Matematica e Fisica per il Corso di Farmacia
Unità didattica 2 Dinamica Leggi di Newton.. 2 Le forze 3 Composizione delle forze 4 Esempio di forza applicata...5 Esempio: il piano inclinato.. 6 Il moto del pendolo.. 7 La forza gravitazionale 9 Lavoro
DettagliMeccanica parte seconda: Perche' i corpi. si muovono? la Dinamica: studio delle Forze
Meccanica parte seconda: Perche' i corpi si muovono? la Dinamica: studio delle Forze Il concetto di forza Le forze sono le cause del moto o meglio della sua variazione Se la velocita' e' costante o nulla
DettagliCOMPITI PER LE VACANZE ESTIVE E LA PREPARAZIONE PER LA VERIFICA DELLA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO. CLASSE 1 BL3 Anno scolastico
COMPITI PER LE VACANZE ESTIVE E LA PREPARAZIONE PER LA VERIFICA DELLA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO DOCENTE: Galizia Rocco MATERIA: Fisica CONTENUTI Teoria CLASSE 1 BL3 Anno scolastico 2015-2016 INTRODUZIONE
DettagliSTATICA Equilibrio dei solidi
FISICA STATICA Equilibrio dei solidi Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica EQUILIBRIO DI UN PUNTO MATERIALE Un corpo è in equilibrio quando è fermo e continua a restare fermo.
DettagliTaratura di una bilancia dinamometrica
Laboratorio di Fisica 1 Modulo 1 Anno Accademico 2018/2019 Esperienza di laboratorio n 2 Taratura di una bilancia dinamometrica GRUPPO 10 Alfano Roberto Broccolo Rita Di Gregorio Giusy Adriana Ingrasciotta
DettagliEnergia e Lavoro. In pratica, si determina la dipendenza dallo spazio invece che dal tempo
Energia e Lavoro Finora abbiamo descritto il moto dei corpi (puntiformi) usando le leggi di Newton, tramite le forze; abbiamo scritto l equazione del moto, determinato spostamento e velocità in funzione
DettagliTavola di programmazione di FISICA Classe 1 1 Quadrimeste
Tavola di programmazione di FISICA Classe 1 1 Quadrimeste Modulo 1 - LE GRANDEZZE FISICHE Competenze Abilità/Capacità Conoscenze Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale
DettagliUNIVERSITÀ DEL SALENTO
UNIVERSITÀ DEL SALENTO FACOLTÀ DI SCIENZE MMFFNN Corso di Laurea in Fisica CORSO DI LABORATORIO I MISURA DELLA COSTANTE ELASTICA DI UNA MOLLA E VERIFICA DELLA LEGGE DI HOOKE Scopo dell esperienza Misura
DettagliCAPITOLO 7: ESEMPI PRATICI: 7.1 Esempi di dinamica.
CAPITOLO 7: ESEMPI PRATICI: 7.1 Esempi di dinamica. Questo capitolo vuole fornire una serie di esempi pratici dei concetti illustrati nei capitoli precedenti con qualche approfondimento. Vediamo subito
DettagliISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO I.P.S.I.A. L. B. ALBERTI
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO I.P.S.I.A. L. B. ALBERTI Via Clotilde Tambroni, RIMINI ( RN ) Anno scolastico 2016-2017 Classe I A Materia: FISICA Insegnante : Prof. GIUSEPPE
DettagliESERCIZI PER L ATTIVITA DI RECUPERO CLASSE III FISICA
ESERCIZI PER L ATTIVITA DI RECUPERO CLASSE III FISICA 1) Descrivi, per quanto possibile, il moto rappresentato in ciascuno dei seguenti grafici: s a v t t t S(m) 2) Il moto di un punto è rappresentato
DettagliLezione 7: Prima e seconda legge del moto
Lezione 7 - pag.1 Lezione 7: Prima e seconda legge del moto 7.1. Salita, discesa, pianura Abbiamo visto, nella lezione precedente, che un corpo che scende per un piano inclinato acquista velocità lungo
DettagliProva Parziale 2 Su un piano inclinato con un angolo θ = 60 rispetto all orizzontale è posto un blocco di peso P = 1.0 N. La forza di contatto F che i
Su un piano inclinato con un angolo θ = 60 rispetto all orizzontale è posto un blocco di peso P = 1.0 N. La forza di contatto F che il piano esercita sul blocco vale in modulo: F = 9.8 N F = 0.5 N F =
DettagliFisica per Farmacia A.A. 2018/2019
Fisica per Farmacia A.A. 208/209 Responsabile del corso: Prof. Alessandro Lascialfari Tutor (6 ore): Matteo Avolio Lezione del 04/04/209 2 h (3:30-5:30, Aula G0, Golgi) - SOLUZIONI ESERCITAZIONI LAVORO
Dettagli(4 π 2 /kt) m t / r 2 = (4 π 2 /ks) m s / r 2
Le leggi di Keplero Lo studio del moto dei pianeti, tramite accurate misure, permise a Keplero tra il 1600 ed il 1620 di formulare le sue tre leggi: I legge: I pianeti percorrono orbite ellittiche intorno
Dettagliattrito2.notebook March 18, 2013
Proviamo a tirare una tavoletta di legno, appoggiata su un piano, mediante un dinamometro e aumentiamo lentamente l'intensità della forza applicata fino a quando la tavoletta inizia a muoversi. Indichiamo
DettagliL ENERGIA E LA QUANTITÀ DI MOTO
L ENERGIA E LA QUANTITÀ DI MOTO Il lavoro In tutte le macchine vi sono forze che producono spostamenti. Il lavoro di una forza misura l effetto utile della combinazione di una forza con uno spostamento.
DettagliDINAMICA (Leggi di Newton)
DINAMICA (Leggi di Newton) DINAMICA (Leggi di Newton) I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA DINAMICA (Leggi di Newton) I corpi interagiscono fra di loro mediante azioni, chiamate forze, che costituiscono le cause
DettagliANNO SCOLASTICO 2015/2016 IIS VENTURI (MODENA) PROGRAMMA SVOLTO PER FISICA E LABORATORIO (INDIRIZZO PROFESSIONALE GRAFICA)
ANNO SCOLASTICO 2015/2016 IIS VENTURI (MODENA) PROGRAMMA SVOLTO PER FISICA E LABORATORIO (INDIRIZZO PROFESSIONALE GRAFICA) CLASSE 1N Prof.ssa Chiara Papotti e prof. Giuseppe Serafini (ITP) Libro di testo:
DettagliLICEO SCIENTIFICO ELISABETTA RENZI Via Montello 42, Bologna. Compiti di Fisica per le vacanze estive a.s. 2016/2017 Classe I
Indicazioni per lo svolgimento dei compiti estivi: LICEO SCIENTIFICO ELISABETTA RENZI Via Montello 42, Bologna Compiti di Fisica per le vacanze estive a.s. 2016/2017 Classe I Prima di svolgere gli esercizi
DettagliPERCORSO DIDATTICO : FORZE, EQUILIBRIO, MACCHINE SEMPLICI
PERCORSO DIDATTICO : FORZE, EQUILIBRIO, MACCHINE SEMPLICI PREREQUISITI parte 1 forze ed equilibrio statico essere capaci di riferire su osservazioni e di riferire con descrizioni. Saper operare nel piano
DettagliCos è la forza? Agisce lungo una direzione precisa. Può agire per contatto o anche no. Più forze si possono sommare (o sottrarre)
Cos è la fora? Agisce lungo una direione precisa Più fore si possono sommare (o sottrarre) Può agire per contatto o anche no Si applica ad un corpo Può cambiare la elocità di un corpo (accelerarlo o decelerarlo)
DettagliNome..Cognome.. Classe 4D 18 dicembre VERIFICA DI FISICA: lavoro ed energia
Nome..Cognome.. Classe 4D 8 dicembre 008 EIFICA DI FISICA: lavoro ed energia Domande ) Forze conservative ed energia potenziale: (punti:.5) a) Dai la definizione di forza conservativa ed indicane le proprietà.
DettagliEsercizi di dinamica
Esercizi di dinamica Esercitazioni di Fisica LA per ingegneri - A.A. 2003-2004 M F1, m v0 α F2, M α F3 Esercizio 1 Un blocco di massa M = 1.20 kg (figura F1) si trova in equilibrio appoggiato su una molla
Dettagli4 FORZE FONDAMENTALI
FORZA 4! QUANTE FORZE? IN NATURA POSSONO ESSERE OSSERVATE TANTE TIPOLOGIE DI FORZE DIVERSE: GRAVITA' O PESO, LA FORZA CHE SI ESERCITA TRA DUE MAGNETI O TRA DUE CORPI CARICHI, LA FORZA DEL VENTO O DELL'ACQUA
DettagliDinamica. Giovanni Torrero maggio 2006
Dinamica Giovanni Torrero maggio 006 1 I sistemi di riferimento inerziali Nello studio della dinamica sono molto importanti i sistemi di riferimento rispetto ai quali vengono studiati i fenomeni. L esperienza
DettagliCorrezione del compito del 15/11/2010 e ampliamenti relativi
Correzione del compito del 15/11/2010 e ampliamenti relativi EX 1 Sono state determinate le seguenti misure espresse in kilogrammi U 1 U 2 U 3 U 4 U 5 U 6 26,15 25,96 26,19 25,83 26,22 25,88 Elaborando
Dettagli