COMUNE DI BRENTA PROVINCIA DI VARESE

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1 COMUNE DI BRENTA PROVINCIA DI VARESE ^^^^^^^^ DISCIPLINA DEGLI ALLACCIAMENTI ALLA FOGNATURA COMUNALE =========================================== REGOLAMENTO Allegato alla deliberazione del Consiglio Comunale n. 38 del

2 TITOLO I - PRINCIPI GENERALI ARTICOLO 1 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Il presente Regolamento ha per oggetto la disciplina dei permessi di allacciamento alla fognatura comunale e delle autorizzazioni degli scarichi da abitazioni civili o da immobili destinati ad attività commerciali o alla produzione di beni. ARTICOLO 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Le norme contenute nel presente Regolamento fanno riferimento alle seguenti normative statali e regionali: D. Lgs.n.152 del , modificato ed integrato dal D.Lgs.n.258 del L.R.n.62 del Regolamento Comunale di Igiene approvato con Deliberazione Consiliare n. 16 del e successive modifiche ed integrazioni. ARTICOLO 3 DEFINIZIONE GENERALE DEGLI SCARICHI Ai fini del presente regolamento si individuano le seguenti definizioni: ACQUE REFLUE DOMESTICHE : acque reflue provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività domestiche. ACQUE REFLUE INDUSTRIALI : qualsiasi tipo di acque reflue scaricate da edifici o installazioni in cui si svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle acque meteoriche di dilavamento. ACQUE REFLUE URBANE : acque reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali ovvero meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato. ACQUE METEORICHE E DI DILAVAMENTO : acque derivanti da fenomeni meteorici e da agenti atmosferici. ACQUE METEORICHE DI PRIMA PIOGGIA : sono considerate acque di prima pioggia quelle corrispondenti per ogni evento meteorico ad una precipitazione di 5 mm uniformemente distribuita sull intera superficie scolante servita dalla rete di drenaggio. Ai fini del calcolo delle portate, si stabilisce che tale valore si verifichi in 15 minuti. ACQUE METEORICHE DI SECONDA PIOGGIA : sono considerate acque di seconda pioggia quelle corrispondenti ad ogni evento meteorico, per il periodo di precipitazione successivo a quello considerato di prima pioggia.

3 ARTICOLO 4 SCARICHI IN FOGNATURA DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE E ASSIMILATI 1. Gli scarichi in fognatura di acque reflue domestiche e assimilati sono sempre ammessi nel rispetto del presente regolamento. 2. Gli scarichi in fognatura di acque reflue domestiche e assimilati, provenienti da insediamenti produttivi(servizi igienici, mense, ecc.) devono essere convogliati in fognatura tramite canalizzazione separata da quelli derivanti dall attività produttiva soggetti ad autorizzazione. 3. Il convogliamento degli scarichi delle acque reflue domestiche e assimilate, deve avvenire con le modalità di seguito indicate, in relazione al tipo di rete fognaria esistente nella zona di ubicazione dell immobile: 3.1. Zona servita da rete fognaria di tipo nero I reflui devono essere convogliati, direttamente in fognatura, con idonea canalizzazione dotata di pozzetto di ispezione (l accesso al campionamento può essere garantito da sifone tipo Firenze )collocato in posizione adeguata, immediatamente prima del punto di recapito finale Zona servita da rete fognaria di tipo misto I reflui devono essere convogliati, con idonea canalizzazione, in fossa di decantazione di tipo Imhoff e successivamente scaricati in fognatura tramite canalizzazione dotata di pozzetto d ispezione realizzato in conformità con quanto disposto dall'art del Regolamento Comunale di Igiene, collocato in posizione adeguata, immediatamente prima del punto di recapito finale Acque meteoriche di prima pioggia Nelle zone dove sia previsto, il convogliamento delle acque di prima pioggia dovrà avvenire con canalizzazione separata da quella dei reflui domestici, con la quale potrà collegarsi immediatamente prima del punto di recapito finale, a condizione che ogni singola rete sia dotata di pozzetto di ispezione autonomo Acque meteoriche in generale e acque meteoriche di seconda pioggia Le acque meteoriche di dilavamento in generale e quelle di seconda pioggia, nelle zone dove previsto, non possono essere convogliate in fognatura, ma dovranno, di norma, essere smaltite con sistemi idonei sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo delle proprietà interessate. Dette acque ove possibile potranno essere scaricate in corpi d acqua superficiali. In caso di situazioni particolari, il Comune potrà dettare specifiche prescrizioni. ARTICOLO 5 SCARICHI SUL SUOLO O NEGLI STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO DI ACQUE REFLUE DOMESTICHE E ASSIMILATE Gli scarichi di acque reflue domestiche sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo, nei casi previsti dall art. 27 del D.Lgs.n.152/99 come modificato dal D.Lgs.n.258/2000, nonché dagli artt.4 e 5 della L.R.n.62/1985, sono autorizzati in conformità alle norme tecniche della Delibera del Comitato Interministeriale per la tutela delle acque del , e in particolare devono avvenire con le seguenti modalità: Le acque reflue domestiche devono essere preventivamente decantate-sedimentate in vasca Imhoff o in fossa settica e successivamente smaltite in pozzo perdenteassorbente di profondità, ove le caratteristiche del suolo lo permettano, non superiori a 2,5 metri dal piano di campagna e, ove possibile preferibilmente per sub - irrigazione con eventuale pozzo perdente-assorbente di troppo pieno.

4 Prima dello smaltimento in pozzo perdente-assorbente o per sub - irrigazione deve essere previsto un idoneo manufatto a perfetta tenuta per l accessibilità al campionamento dello scarico. La vasca Imhoff o fossa settica deve essere regolarmente mantenuta e svuotata almeno una volta l anno. I pozzi perdenti-assorbenti ed i manufatti di sub - irrigazione devono essere periodicamente controllati per verificare che non ci siano accumuli di sedimenti e/o di fanghi, nonché intasamento a causa del pietrisco e dei terreni limitrofi, verificando inoltre che non ci siano impaludamenti del terreno circostante. ARTICOLO 6 SCARICHI IN FOGNATURA DI ACQUE REFLUE INDUSTRIALI Gli scarichi in fognatura di acque reflue industriali sono autorizzati nel rispetto delle norme tecniche, delle prescrizioni del presente regolamento, con le modalità di seguito riportate e dei limiti stabiliti dall Ente Gestore dell impianto di depurazione o di collettamento: Acque reflue industriali Lo smaltimento degli scarichi provenienti da insediamenti produttivi deve avvenire tramite reti separate rispettivamente per le acque reflue industriali, acque reflue domestiche e acque meteoriche di dilavamento Le acque reflue industriali, prima di essere immesse in fognatura, devono essere sottoposte ai trattamenti richiesti per garantire il rispetto dei valori limite prescritti dal D.Lgs n. 152, modificato ed integrato dal D.Lgs n Gli scarichi devono essere opportunamente campionabili in base alle caratteristiche dei reflui. Prima del punto di recapito finale la canalizzazione di scarico dei reflui industriali deve essere dotata di pozzetto di ispezione campionabile. Le condutture delle reti di scarico e tutti i pozzetti, nonché le eventuali vasche di trattamento devono essere costruiti in materiale sicuramente impermeabile, resistente alla corrosione, a perfetta tenuta. I pozzetti di prelievo per il campionamento devono avere un apertura minima di cm. 40x40 essere a perfetta tenuta e consentire un accumulo anche estemporaneo di acque di scarico per una profondità di almeno cm. 50. Acque meteoriche di prima pioggia e acque di lavaggio delle aree esterne Le acque meteoriche di prima pioggia e le acque di lavaggio delle aree esterne devono essere convogliate in fognatura tramite canalizzazione separata, dotata di pozzetto ispezionabile per il campionamento, posizionato prima del punto di recapito finale. Acque reflue domestiche e assimilate provenienti da insediamenti produttivi. Le acque reflue domestiche e assimilate (servizi igienici, mense, ecc.) provenienti da insediamenti produttivi devono essere convogliate in fognatura con le modalità indicate agli artt.4 e 5 del presente Regolamento. Nei casi in cui sia previsto il convogliamento in unico recapito finale degli scarichi provenienti da canalizzazioni separate, prima dell innesto, ogni scarico dovrà essere dotato di pozzetto campionabile autonomo. Nei casi di insediamenti esistenti in cui le acque reflue domestiche confluiscano in reti interne miste a scarichi industriali e/o altri scarichi soggetti ad autorizzazione ed al rispetto di specifici limiti, e non sia tecnicamente ed economicamente possibile realizzare la separazione, le stesse devono essere opportunamente decantate/sedimentate al fine di permettere l accessibilità al campionamento finale,

5 prima dell innesto in fognatura, fatte salve particolari prescrizioni da parte dell ente gestore dell impianto di depurazione o di collettamento ARTICOLO 7 CORSI IDRICI SUPERFICIALI E ACQUE DI FALDA E fatto divieto di immettere acque di falda e di corsi d acqua superficiali nella rete di fognatura nera e mista.dette acque potranno essere recapitate in corsi idrici superficiali, in condutture per acque bianche e, solo nel caso di acque di falda, disperse opportunamente nel terreno nella specifica fascia di soggiacenza. ARTICOLO 8 VALORI LIMITE DI EMISSIONE DEGLI SCARICHI 1. Gli scarichi dei reflui in fognatura, oggetto del presente regolamento,devono rispettare i valori limite e le caratteristiche di emissione prescritti dal D.Lgs.n.152 del , modificato ed integrato dal D.Lgs.n.258 del Valori limite degli scarichi non possono, in alcun caso, essere conseguiti mediante diluizione con acque prelevate esclusivamente allo scopo. 3. Per scarichi parziali contenenti arsenico, cadmio, cromo totale, mercurio, piombo, rame, selenio o zinco è vietata la diluizione anche con acque di lavaggio, raffreddamento ovvero impiegate per la produzione di energia. 4. L Autorità competente,con l autorizzazione, può prescrivere la separazione delle acque di lavaggio, di raffreddamento e per la produzione di energia. 5. In questi casi è rilevante la relazione tecnica dell ASL e/o ARPA. ARTICOLO 9 COMPETENZA IN MATERIA DI RILASCIO DEL PERMESSO DI ALLACCIAMENTO ALLA FOGNATURA COMUNALE E DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO. Il permesso di allacciamento alla fognatura comunale per gli scarichi domestici e l autorizzazione allo scarico dei reflui provenienti da insediamenti produttivi aventi recapito nella fognatura comunale nonché degli scarichi di acque reflue domestiche sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo, nei casi consentiti, sono di competenza comunale e sono rilasciate dal Responsabile del Settore. ARTICOLO 10 TITOLARITA DEL PERMESSO DI ALLACCIAMENTO ALLA FOGNATURA E DELL AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO - RESPONSABILITA 1. Il permesso di allacciamento alla fognatura delle acque reflue domestiche è rilasciato al proprietario dell immobile. 2. L autorizzazione allo scarico di acque reflue domestiche sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo, nei casi consentiti, è rilasciata al proprietario dell immobile. 3. L autorizzazione allo scarico in fognatura di acque reflue industriali è rilasciato al titolare dell attività da cui ha origine lo scarico stesso.

6 4. Qualora esista un consorzio di imprese per la depurazione delle acque di scarico, l autorizzazione è rilasciata al consorzio, ferme restando le responsabilità di ogni impresa e del gestore dell impianto. 5. In tali casi il Consorzio può prevedere dei limiti da non superare per gli scarichi in arrivo e dei periodici autocontrolli da tenere a disposizione dell autorità competente al controllo in caso di superamento dei valori ammessi allo scarico depurato. 6. Le spese occorrenti per eseguire i controlli, gli accertamenti e i sopralluoghi necessari per l istruttoria delle domande di autorizzazione sono a carico del richiedente. ARTICOLO 11 CONTROLLO DEGLI SCARICHI 1. Il controllo degli scarichi in fognatura è svolto dall Area Gestione del Territorio ed il Comune può organizzare un servizio di controllo integrativo nel rispetto delle direttive che verranno impartite dal gestore dell impianto di depurazione o secondo le modalità previste nella convenzione di gestione dell impianto stesso. 2. Restano salve le competenze di enti sovra-comunali previste dalle normative sopra citate. 3. Oltre i succitati controlli, il gestore dell impianto di trattamento delle acque reflue urbane deve assicurare un sufficiente numero di autocontrolli sia sui reflui in arrivo all impianto, sia sulle acque depurate in uscita. 4. Il numero e la tipologia degli autocontrolli sono basati sulla potenzialità dell impianto e devono conformarsi allo schema previsto nell allegato 5 al D.Lgs.n.152/ L Autorità competente al controllo deve altresì verificare, allo scarico delle acque depurate, il rispetto dei limiti indicati alla tabella 3 del citato allegato 5 con la frequenza prevista nello stesso. ARTICOLO 12 INOSSERVANZA DELLE PRESCRIZIONI DELL AUTORIZZAZIONE L inosservanza delle prescrizioni dell autorizzazione determina l applicazione dei provvedimenti di cui all art. 51 del D.Lgs.n.152 del , modificato ed integrato dal D.Lgs.n.258 del , e in particolare: 1. diffida stabilendo un termine entro il quale devono essere eliminate le irregolarità. 2. diffida e contestuale sospensione dell autorizzazione per un tempo determinato, ove si manifestano situazioni di pericolo per la salute pubblica e per l ambiente. 3. Revoca dell autorizzazione in caso di mancato adeguamento alle prescrizioni imposte con la diffida e in caso di reiterate violazioni che determinano situazione di pericolo per la salute pubblica e per l ambiente. ARTICOLO 13 SANZIONI AMMINISTRATIVE E DANNO AMBIENTALE La contravvenzione alle specifiche norme del D.Lgs n. 152,modificato ed integrato dal D.Lgs.n.258 del , recepite dal presente Regolamento, determina, fatto salvo che il fatto non costituisca reato, l applicazione delle sanzioni previste dal Titolo V Capo I articoli del citato Decreto Legislativo.

7 ARTICOLO 14 SANZIONI PENALI La contravvenzione alle specifiche norme del D.Lgs.n.152 del , modificato ed integrato dal D.Lgs.n.258 del , recepite dal presente Regolamento, nei casi di cui all art. 59 del citato Decreto, determina l applicazione delle sanzioni penali previste dallo stesso articolo e l eventuale imposizione degli obblighi previsti dal successivo articolo 60. ARTICOLO 15 CIRCOSTANZE ATTENUANTI Ai sensi dell art. 61 del D.Lgs.n.152 del , nei confronti di coloro che prima del giudizio penale o dell ordinanza ingiunzione, abbiano riparato interamente il danno, le sanzioni penali e amministrative previste dagli articoli 13 e 14 del presente Regolamento sono diminuite dalla metà a due terzi. TITOLO II PERMESSO DI ALLACCIAMENTO ALLA FOGNATURA COMUNALE PER LO SCARICO DELLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE E ASSIMILIATE - AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DELLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE E ASSIMILATE SUL SUOLO E NEGLI STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO. ARTICOLO 16 DOMANDA DI RILASCIO DEL PERMESSO DI ALLACCIAMENTO ALLA FOGNATURA 1. La domanda del permesso di allacciamento alla fognatura comunale per lo scarico dei reflui domestici,predisposta su apposito modello (Allegato A al presente Regolamento) e sottoscritta dal proprietario dell unità immobiliare, deve essere presentata al protocollo comunale. 2. Unitamente alla domanda devono essere presentati, in triplice copia, gli elaborati tecnici, in scala adeguata, firmati da tecnico abilitato, contenenti i seguenti elementi: 1.1. tracciato della rete di adduzione; 1.2. esatto recapito; 1.3. posizione e caratteristiche della fossa di decantazione(nei casi previsti); 1.4. posizione e caratteristiche del pozzetto di ispezione (l accesso al campionamento delle acque reflue domestiche, può essere garantito dal sifone tipo Firenze ); 1.5. dimensione e caratteristiche della tubazione; 1.6. modalità di innesto nella rete fognaria; 1.7. sistema di smaltimento e dispersione delle acque meteoriche. ARTICOLO 17 PROCEDIMENTO DI RILASCIO DEL PERMESSO DI ALLACCIAMENTO ALLA FOGNATURA E DELL AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO SUL SUOLO O NEGLI STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO 1. La pratica viene assegnata per l istruttoria all Area Gestione del Territorio.

8 2. Il permesso di allacciamento o l autorizzazione allo scarico, con le relative prescrizioni, sono emessi dal Responsabile dell'area Gestione del Territorio, entro 60 giorni dal ricevimento della domanda e comunque, ricorrendone il caso, prima del rilascio della concessione/autorizzazione edilizia. 3. Il permesso o l autorizzazione vengono trasmessi al titolare, a cura dell'area Gestione del Territorio. 4. Lo stesso Ufficio, per gli adempimenti conseguenti, trasmetterà copia del provvedimento all Ufficio Entrate. ARTICOLO 18 VALIDITA DEL PERMESSO DI ALLACCIAMENTO ALLA FOGNATURA Il permesso di allacciamento alla fognatura per gli scarichi di acque reflue domestiche ha validità permanente e, comunque, fino a quando lo scarico non verrà modificato, salvo revoca da parte del Comune, con provvedimento motivato. ARTICOLO 19 DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DELLE ACQUE REFLUE DOMESTICHE SUL SUOLO E NEGLI STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO 1. La domanda di autorizzazione allo scarico delle acque reflue domestiche sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo, nei casi previsti dall art. 27 del D.Lgs.n.152/99 come modificato dal D.Lgs.n.258/2000, nonché dagli artt.4 e 5 della L.Rn.62/1985, predisposta su apposito modello (Allegato B al presente Regolamento) e sottoscritta dal proprietario dell unità immobiliare deve essere presentata al protocollo comunale 2. Unitamente alla domanda deve essere presentata, la documentazione indicata dal comma 2 dell art. 16 del presente Regolamento, contenente gli elementi di cui alle lettere a) b) c) d) e) g), con l indicazione delle caratteristiche del pozzo perdenteassorbente e/o del sistema di sub - irrigazione. ARTICOLO 20 VALIDITA DELL AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO 1. L autorizzazione allo scarico sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo ha validità di anni quattro dalla data del rilascio. 2. La domanda di rinnovo deve essere presentata sei mesi prima della scadenza del termine di validità. TITOLO III AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO DELLE ACQUE REFLUE INDUSTRIALI ARTICOLO 21 DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE 1. La domanda di immissione dei reflui industriali nella rete fognaria, predisposta su apposito modello (Allegato C al presente Regolamento) e sottoscritta dal titolare dell attività da cui ha origine lo scarico, deve essere presentata al protocollo comunale.

9 2. Nella domanda devono essere indicati il tipo di scarichi oggetto di autorizzazione e il sistema di approvvigionamento idrico con la quantità di acqua prelevata per anno solare. 3. Alla domanda dovranno essere allegati gli elaborati tecnici, di seguito indicati, a firma di un tecnico abilitato: 3.1. relazione tecnica completa e dettagliata con indicazione delle lavorazioni che danno origine allo scarico, delle materie prime utilizzate nel ciclo produttivo, delle caratteristiche qualitative e quantitative dello scarico, del sistema di misurazione della portata degli scarichi(ove richiesto). Nel caso di scarichi contenenti sostanze di cui alla tabella 3/A dell allegato 5 al D.Lgs.n.152/99, la relazione tecnica dovrà indicare anche la capacità del ciclo produttivo che comporta la trasformazione e/o l utilizzo di tali sostanze, nonché il fabbisogno orario di acqua per ogni specifico processo produttivo(la capacità del ciclo produttivo deve essere riferita alla massima capacità oraria moltiplicata per il numero massimo delle ore lavorative giornaliere e per il numero massimo dei giorni lavorati annui) Planimetria, in scala adeguata,(in triplice copia) riportante la rete di fognatura interna dell immobile dall origine al recapito finale, con indicazione di tutti i manufatti, con precisa individuazione dell ubicazione e delle caratteristiche dei pozzetti di ispezione e di prelievo ai fini del campionamento e del controllo, ed esatta individuazione del punto di recapito finale Schema degli impianti di depurazione, modalità di funzionamento e manutenzione(solo nei casi in cui sia previsto). ARTICOLO 22 PROCEDIMENTO DI AUTORIZZAZIONE 1. La pratica viene assegnata per l istruttoria all'area Gestione del Territorio. 2. L Ufficio eseguirà le verifiche necessarie e provvederà ad acquisire i pareri richiesti. 3. Il provvedimento di autorizzazione verrà rilasciato dal Responsabile dell'area Gestione del Territorio, entro 90 giorni dal ricevimento della domanda e comunque, ricorrendone il caso, prima del rilascio della concessione/autorizzazione edilizia. 4. Lo stesso Ufficio, per gli adempimenti conseguenti, trasmetterà copia del provvedimento all Ufficio Entrate. ARTICOLO 23 TERMINI DI VALIDITA E RINNOVO DELL AUTORIZZAZIONE 1. L autorizzazione allo scarico in fognatura di acque reflue industriali è valida per quattro anni dalla data del rilascio. 2. La domanda di rinnovo deve essere presentata un anno prima della scadenza. 3. Se la domanda di rinnovo è stata tempestivamente presentata, fino all adozione di un nuovo provvedimento, lo scarico potrà essere mantenuto in funzione nel rispetto delle prescrizioni contenute nella precedente autorizzazione. 4. Per gli scarichi contenenti sostanze pericolose di cui all art. 34 del D.Lgs.n.152 del e successive modificazioni, il rinnovo deve essere concesso con provvedimento espresso entro e non oltre sei mesi dalla data di scadenza. 5. Trascorso inutilmente tale termine lo scarico dovrà cessare immediatamente.

10 6. Il Titolare dello scarico è obbligato a presentare nuova domanda in caso di diversa destinazione dell insediamento, ampliamento del ciclo produttivo, ristrutturazione o trasferimento dell attività. 7. In caso di variazione della titolarità e/o ragione sociale della Ditta deve essere presentata nuova domanda di autorizzazione allo scarico. ARTICOLO 24 DISCIPLINA TRANSITORIA DEGLI SCARICHI 1. Gli scarichi esistenti, autorizzati in data antecedente al devono essere adeguati ai limiti ed alle prescrizioni del D.Lgs.n.152 del e successive modificazioni, recepite dal presente Regolamento, entro il 13 Giugno L adeguamento ai limiti di cui sopra, nei casi previsti, comporta l obbligo della regolarizzazione dell autorizzazione. 3. I titolari di scarichi già autorizzati, fatto salvo quanto indicato al punto 2, devono richiedere l autorizzazione allo scadere di quella già posseduta e, comunque non oltre il 13 Giugno 2004, fermo restando l obbligo di adeguamento degli scarichi stessi entro il 13 Giugno In questi casi si applica quanto prescritto ai punti 3 e 4 dell art. 18 del presente Regolamento. O:\PC1\fognatura\regolamento fognatura.doc

11 ALLEGATO "A" Al Comune di Brenta OGGETTO: Richiesta permesso di allacciamento alla fognatura comunale Destinato a residenza - SCARICO DI REFLUI DOMESTICI. Il Sottoscritto, nato a. il.., residente in. Tel... Fax... C.F. proprietario dell immobile sito in Via..sui mapp. n.ri Censuario di. destinato a.. PRESA VISIONE DEL REGOLAMENTO COMUNALE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N DEL.., RESA ESECUTIVA DALL ORGANO DI CONTROLLO NELLA SEDUTA DEL. ATTI N. CHIEDE AI SENSI DELL ART.16 DEL REGOLAMENTO SUCCITATO, IL PERMESSO DI ALLACCIAMENTO ALLA FOGNATURA COMUNALE DELL UNITA IMMOBILIARE DI CUI SOPRA. A TAL FINE ALLEGA: Tre copie degli elaborati tecnici, a firma di un tecnico diplomato o laureato, contenente i seguenti elementi essenziali; a) tracciato della rete di adduzione; b) esatto recapito; c) posizione e caratteristiche della fossa di decantazione(nei casi previsti); d) posizione e caratteristiche del pozzetto di ispezione (l accesso al campionamento delle acque reflue domestiche, può essere garantito dal sifone tipo Firenze ); e) dimensione e caratteristiche della tubazione; f) modalità di innesto nella rete fognaria; g) sistema di smaltimento e dispersione delle acque meteoriche. Cordiali saluti. Addì Firma.. O:\PC1\fognatura\regolamento fognatura.doc

12 ALLEGATO "B" Al Comune di Brenta OGGETTO: Domanda di autorizzazione allo scarico sul suolo o negli strati superficiali del sottosuolo immobile destinato a residenza SCARICO DI REFLUI DOMESTICI. Il Sottoscritto, nato a. il.., residente in. Tel... Fax... C.F. proprietario dell immobile sito in Via..sui mapp. n.ri Censuario di. destinato a residenza. PRESA VISIONE DEL REGOLAMENTO COMUNALE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N DEL.., RESA ESECUTIVA DALL ORGANO DI CONTROLLO NELLA SEDUTA DEL. ATTI N. CHIEDE AI SENSI DELL ART.19 DEL REGOLAMENTO SUCCITATO, L AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO SUL SUOLO O NEGLI STRATI SUPERFICIALI DEL SOTTOSUOLO DELL UNITA IMMOBILIARE DI CUI SOPRA. A TAL FINE ALLEGA: Tre copie degli elaborati tecnici, a firma di un tecnico diplomato o laureato, contenente i seguenti elementi essenziali; a) tracciato della rete di adduzione; b) esatto recapito; c) posizione e caratteristiche della fossa di decantazione(nei casi previsti); d) posizione e caratteristiche del pozzetto di ispezione (l accesso al campionamento delle acque reflue domestiche, può essere garantito dal sifone tipo Firenze ); e) dimensione e caratteristiche della tubazione; f) sistema di smaltimento e dispersione delle acque meteoriche. Cordiali saluti. Addì Firma.. O:\PC1\fognatura\regolamento fognatura.doc

13 ALLEGATO "C" Al Comune di Brenta OGGETTO: Domanda di autorizzazione allo scarico delle acque reflue industriali. SCARICO DI REFLUI INDUSTRIALI. Il Sottoscritto,nato a. il, TITOLARE DELLA DITTA.. con sede in. Tel. Fax esercente attività di C.F DELLA DITTA.. proprietario dell immobile sito in Via..sui mapp.n.ri Censuario di ; PRESA VISIONE DEL REGOLAMENTO COMUNALE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE N DEL.., RESA ESECUTIVA DALL ORGANO DI CONTROLLO NELLA SEDUTA DEL. ATTI N. CHIEDE AI SENSI DELL ART.21 DEL REGOLAMENTO SUCCITATO, L AUTORIZZAZIONE ALLO SCARICO IN FOGNATURA DELLE ACQUE REFLUE INDUSTRIALI. A TAL FINE ALLEGA: Tre copie degli elaborati tecnici, a firma di un tecnico diplomato o laureato, contenente i seguenti elementi essenziali: a) relazione tecnica completa e dettagliata con indicazione delle lavorazioni che danno origine allo scarico, delle materie prime utilizzate nel ciclo produttivo, delle caratteristiche qualitative e quantitative dello scarico, del sistema di misurazione della portata degli scarichi(ove richiesto). Nel caso di scarichi contenenti sostanze di cui alla tabella 3/A dell allegato 5 al D.Lgs.n.152/99, la relazione tecnica dovrà indicare anche la capacità del ciclo produttivo che comporta la trasformazione e/o l utilizzo di tali sostanze, nonché il fabbisogno orario di acqua per ogni specifico processo produttivo(la capacità del ciclo produttivo deve essere riferita alla massima capacità oraria moltiplicata per il numero massimo delle ore lavorative giornaliere e per il numero massimo dei giorni lavorati annui). b) Planimetria, in scala adeguata,(in triplice copia) riportante la rete di fognatura interna dell immobile dall origine al recapito finale, con indicazione di tutti i manufatti, con precisa individuazione dell ubicazione e delle caratteristiche dei pozzetti di ispezione e di prelievo ai fini del campionamento e del controllo, ed esatta individuazione del punto di recapito finale. c) Schema degli impianti di depurazione, modalità di funzionamento e manutenzione(solo nei casi in cui sia previsto). Cordiali saluti. Addì Firma..

14 Il presente regolamento è stato approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 38 del 27 Novembre Brenta, IL SEGRETARIO GENERALE Di Gregorio Dott. Sandro A seguito della esecutività della deliberazione, il regolamento è stato pubblicato all Albo Pretorio del Comune per 15 giorni consecutivi decorrenti dal , e pertanto è entrato in vigore il Brenta, Il SEGRETARIO GENERALE Di Gregorio Dott. Sandro

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