CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA
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2 CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA Settore Assetto e Tutela del Territorio Oggetto: Lavori di miglioramento sismico dell ex convento di San Biagio Importo intervento ,00 PROGETTO ESECUTIVO RELAZIONE TECNICA DELLE OPERE EDILI Articolo 35 del Regolamento approvato con D.P.R.207/2010 Sommario Premessa Intervento di consolidamento delle murature (IS.01) Tiranti in acciaio (IS.03) Nuovi setti in muratura (IS.04) Consolidamento della colonna del portico con fibre aramidiche pretensionate (IS.06) Ripresa della muratura (IS.08) Sostituzione degli architravi (IS.09) Caratteristiche degli intonaci e delle tinteggiature
3 RELAZIONE TECNICA DELLE OPERE EDILI Premessa. Gli interventi previsti nel progetto in oggetto sono esclusivamente di natura edilizia, suddivisi tra interventi di rafforzamento dei componenti strutturali, opere di demolizione preliminari ed opere di finitura per il ripristino delle condizioni iniziali. Discorso a parte va fatto per quanto attiene l operazione di demolizione del balcone sito nel cortile interno, evidente aggiunta moderna, da demolire per i possibili effetti che ha sulla sicurezza statica dell edificio. 1. Intervento di consolidamento delle murature (IS.01). Tale intervento interessa le murature del piano terra dei blocchi 1 e 2 ed è finalizzato all aumento della resistenza delle murature nei riguardi delle sollecitazioni di pressoflessione e taglio, tenendo conto che, utilizzando i parametri presenti in letteratura tecnica, la variazione è dal valore di τ 0d =0.038 N/mmq per la muratura di pietrame allo stato attuale al valore di τ 0d =0,052 N/mmq per la muratura consolidata. L esecuzione dell intervento prevede lo svolgimento delle fasi che si descrivono di seguito, successivamente alle operazioni di demolizione necessarie, comprendenti la rimozione degli infissi interni e la spicconatura dell intonaco su entrambe le facce del muro da consolidare. Essa prevede inizialmente la pulizia e messa a vivo dei conci con spazzola a fili di acciaio e lavaggio della superficie, la scarnitura profonda dei giunti evitandone la scalpellinatura. Le iniezioni di miscela consolidante a base di calce saranno praticate entro un reticolo di fori costituito mediamente da n. 4 fori per ogni metro quadrato, utilizzando le cavità presenti nei giunti o praticando i fori con il trapano elettrico a sola rotazione, il cui diametro di perforazione sia di almeno mm 20, su cui saranno fissati boccagli di rame con impiego di idonea malta o, se necessario, con legante puro e colatura di acqua, al fine anche di inumidire le cavità da iniettare. La miscela da iniettare sarà costituita da materiali in sospensione in acqua, con base legante di calce; si utilizzeranno pompe a funzionamento manuale capaci di erogare pressioni di bassa entità. Al termine dell intervento, le condizioni di salubrità degli ambienti saranno ripristinate mediante il rifacimento dell intonaco, e della tinteggiatura. 2. Tiranti in acciaio (IS.03). L intervento in oggetto interesserà le colonne del porticato, il corpo di fabbrica lungo via Saffi al piano sottotetto e il corpo di fabbrica lungo via Cavallotti, sempre al piano sottotetto. L intervento viene attuato per contrastare la tendenza al ribaltamento dei setti murari e per fronteggiare la spinta orizzontale sulle murature sommitali esercitata dalle travi spingenti dei tetti. Le catene saranno costituite da profili tondi pieni di acciaio S 275, a tratto unico o giuntati mediante manicotti filettati, del diametro di mm 20, con piastre di contrasto anch esse in acciaio, costituite da piastre quadrate delle dimensioni di cm 30 x 30, dello spessore di 10 mm opportunamente irrigidite. Le piastre dovranno essere allettate sopra ad uno strato di malta, dopo aver provveduto a sigillare i fori in cui le catene saranno state inserite. Le perforazioni, da eseguire con trapano, potranno essere svolte sia dall interno sia dall esterno, laddove sarà approntato il ponteggio. Le previsioni progettuali prevedono che per il montaggio delle piastre lungo via Saffi sarà possibile impiegare un ponteggio mobile, mentre lungo via Cavallotti, in considerazione della maggiore altezza da terra, occorrerà allestire un ponteggio, che alle quote inferiori sarà aderente alla parete e superiormente sarà in aggetto. 2
4 3. Nuovi setti in muratura (IS.04). L inserimento di nuovi setti in muratura portante al piano terra del blocco 1 e del blocco 3, è proposto per ricostituire la regolarità della maglia muraria e per aumentare quindi la capacità di resistenza globale dell edificio, sia alle forze verticali sia a quelle orizzontali. I muri di nuovo inserimento saranno in muratura di mattoni pieni e malta cementizia, e avranno spessore di cm 30 o cm 50, secondo le necessità. Saranno dotati della resistenza media a taglio τ 0d = 0,150 N/mmq. Essi dovranno essere opportunamente ammorsati, per tutta l altezza, ai muri ortogonali, mediante l inserimento di elementi laterizi in brecce in essi praticate, in modo da ricostituire la continuità delle connessioni. Saranno inoltre appoggiati su fondazioni continue di conglomerato cementizio armato, realizzate entro uno scavo largo cm 80 e profondo cm 40, da eseguire a mano. Esse, a sezione rettangolare, saranno armate con barre di acciaio tipo B450C, posate in correnti e staffe, a costituire una gabbia regolare, opportunamente chiusa. I lati delle fondazioni saranno regolarizzati grazie all utilizzo di casseforme di legno, mentre sul fondo sarà realizzato uno strato di cm 10 di calcestruzzo magro non armato per la pulizia dello scavo. Il conglomerato cementizio sarà di classe C28/35, classe di esposizione XC2. 4. Consolidamento della colonna del portico con fibre aramidiche pretensionate (IS.06). Questo intervento riguarderà una delle colonne in mattoni del porticato del cortile interno, evidenziata negli elaborati grafici, interessata da una grave lesione verticale dell ampiezza di oltre un centimetro, nella parte alta per circa metà dell altezza, dovuta alle azioni verticali. Per prima cosa si procederà alla riparazione della lesione con la tecnica del cuci-scuci, eseguita con mattoni pieni e malta cementizia. Successivamente, come riportato nella tavola grafica n. 14 dedicata ai particolari costruttivi, esso sarà realizzato seguendo le seguenti fasi: - esecuzione di fori nelle murature del diametro di mm 16, avendo cura di aspirare completamente la polvere residua all interno dei fori, disposti a coppie alternate su facce contrapposte per mezzo di trapano a rotazione; - l inserimento entro i fori, delle barre di fibra aramidica, di lunghezza eccedente rispetto alla larghezza della colonna, a sezione tonda, del diametro di mm 10; - l applicazione su ogni barra di una testina di acciaio inox S 235, del diametro di mm 45 e lunghezza di mm 85, con guance di bloccaggio in alluminio, per eseguire il pretensionamento di ogni barra; - l esecuzione del pretensionamento con l ausilio di una pompa e di un martinetto idraulico; - il bloccaggio delle barre mediante l inserimento di resine epossidiche in pasta; - il colaggio, mediante iniezione, di resina epossidica fluida per l intasamento completo dei fori; - lo smontaggio delle testine di acciaio e il taglio delle parti di barre eccedenti. Al termine delle operazioni si provvederà alla pulizia delle eventuali colatura, alla stilatura superficiale dei ricorsi con malta a base di calce e alla tamponatura dei fori con malta di colore simile agli elementi di laterizio. 3
5 5. Ripresa della muratura (IS.08). L intervento di ripresa delle muratura (IS.08), da eseguire con mattoni pieni e malta di caratteristiche uguali a quella esistente, costituisce un intervento di riparazione delle lesioni, di rafforzamento della muratura e di miglioramento delle connessioni murarie quando utilizzato a ripristinare gli incroci tra i setti. Nel presente progetto esso viene utilizzato con tutte e tre le valenze sopra riportate, nei vari ambiti del piano terra riportati nella tavola grafica appositamente elaborata (Tav. 7). L intervento, come noto, prevede la ricostruzione a tratti della muratura demolita, da eseguire per il completo spessore del muro interessato, facendo attenzione ad ammorsare accuratamente la muratura di nuova realizzazione con quella preesistente. A conclusione dell intervento, si provvederà alla ricostruzione dell intonaco, con spessori uguali a quello adiacente. 6. Sostituzione degli architravi (IS.09). L intervento di sostituzione degli architravi (IS.09) interessa solo il piano terra, nel blocco 2. Esso è finalizzato al ripristino della condizione di danneggiamento e al miglioramento del comportamento della parete sia alle sollecitazioni verticali sia a quelle di taglio. L esecuzione dell intervento prevede, in seguito alla rimozione degli infissi esistenti, la rimozione dell intonaco nella parte interessata, la rimozione dell architrave lesionato e la puntellatura della muratura soprastante, la posa in opera di un architrave prefabbricato in conglomerato cementizio armato, da ammorsare con cura alla muratura laterale, da demolire localmente e ricostituire con l impiego di mattoni pieni e malta di caratteristiche simili a quella presente. 7. Caratteristiche degli intonaci e delle tinteggiature. Le pareti interne dei locali interessati dagli interventi strutturali sopra trattati, attualmente rifinite a intonaco, dovranno essere di nuovo intonacate e tinteggiate. L intonaco da realizzare dovrà essere a base di calce, in tre strati (rinzaffo, abbozzo e ultimo strato) l ultimo dei quali lisciato con fratazzo metallico o pezza, sopra al quale sarà eseguito lo strato di colletta, dello spessore di due millimetri, perfettamente levigata e idonea a supportare la tinteggiatura, a latte di calce, data a pennello in tre mani successive. 4
CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA
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