La valutazione dei rischi nelle PMI: un nuovo sistema integrato di gestione. Benedetti Fabrizio INAIL CONTARP centrale

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1 La valutazione dei rischi nelle PMI: un nuovo sistema integrato di gestione

2 In ITALIA Ogni giorno INAIL riceve 2500 denunce di infortunio 3-4 persone muoino al lavoro Ogni anno INAIL riceve denunce di malattia professionale 18 milioni di giornate lavorative perse per infortuni ed MP 45,5 miliardi di Euro e il costo sociale di infortuni ed MP

3 SSL: 3,21% PIL italiano 12 miliardi di Euro: costi assicurativi (26% dei costi sociali) 14 miliardi di Euro: costi di prevenzione e protezione 19 miliardi di Euro: costi aziende 40% del costo sociale totale Costi assicurati frazione di quelli non assicurati 98% PMI Legislazione ponderosa ma poco applicata Ca. il 40% degli infortuni si potrebbero evitare migliorando l organizzazione del lavoro e l approccio gestionale

4 La strategia di risposta La SSL è elemento di competitività Integrare la SSL nella gestione complessiva delle organizzazioni Sviluppare approccio manageriale alla SSL per Tramutare criticità e costi in vantaggi economici per le organizzazioni e per il sistema In un ottica di Responsabilità sociale Attraverso modelli condivisi e partecipati tra le parti interessate

5 Il Processo di Analisi e Valutazione dei rischi Art. 28 del D. Lgs. 81/2008 Risorse: RSPP/ASPP/MC MISURAZIONI PROCESS OWNER: DL OUTPUT: INPUT: DATI SUL PROCESSO PRODUTTIVO ORGANIZZ. LAVORO LEGGI PERSONALE APPALTATORI ECC. IDENTIF. FONTI PERICOLO IDENTIF. PERSONALE ESPOSTO DETERMINAZIONE ENTITA RISCHIO DEFINIZIONE E PIANIFICAZIONE AZIONI DI RIDUZIONE DEL RISCHIO VINCOLI: tempo ATTUAZIONE VERIFICA ADEGUATEZZA MISURE E DETERMINAZIONE RISCHIO RESIDUO RIDUZIONE DEL RISCHIO RISCHI RESIDUI DOCUMENTO VALUTAZIONE REQUISITI PER: -strutture, -Bisogni formazione -Sviluppo procedure e controlli operativi leggi

6 Riesame complessivo miglioramento Azioni correttive Analisi delle cause Non conformità Comportamenti pericolosi Incidenti Infortuni RACCOLTA DATI Monitoraggio VdR Misure di prevenzione e protezione Procedure di controllo operativo delle attività Informazione Formazione

7 QUADRO LEGISLATIVO PRIMA del 1994 Approccio Command and control UE QUADRO LEGISLATIVO Dir. 89/391 (d. Lgs. 626/94 e s. m.) Approccio Gestionale organizzativo - LINEE GUIDA SGSL La gestione della sicurezza è parte integrante della gestione generale dell azienda e il SGSL integra obiettivi e politiche per la SSL nella progettazione e gestione di sistemi di lavoro e di produzione di beni o servizi; per: ridurre progressivamente i costi complessivi della SSL minimizzando i rischi cui possono essere esposti i dipendenti o i terzi aumentare l efficienza e le prestazioni dell organizzazione contribuire a migliorare i livelli di SSL migliorare l immagine interna ed esterna. Integrazione Condivisione Volontarietà S G S L

8 89/391 (D. Lgs. 81/2008) SGSL 1. Nomine 13. Registrazione infortuni 12. manutenzione 11. segnaletica 2. V. d. R. 3. Misure di Prev/prot. 4. Procedure sicurezza VdR SGSL 10. Controllo sanitario 9. Emergenza 8. formazione 5. Gestione appalti 6. Riunioni periodiche 7. Informazione

9 GESTIONE PER PROCESSI LA CATENA DEL VALORE AGGIUNTO ED I RUOLI NELL'ORGANIZZAZIONE Contabilità delle prestazioni delle risorse umane Controllo di gestione Processi Direzionali S.S.L. Gestione infrastrutture dell impresa Gestione delle risorse umane Sviluppo della tecnologia e del know-how Gestione amministrativa e finanziaria ASSISTENZA MARKETING LOGISTICA ATTIVITA LOGISTICA IN OPERATIVE IN PROGET- DI USCITA TAZIONE PRODUZIONE ENTRATA ED ACQUISTI MARKETING E VENDITE QDM Stato patrimoniale e flussi finanziari Conto Economico Attivo Passivo Costi per il futuro Costi Ricavi Impieghi di Fonti di risorse finanziarie risorse finanziarie TUTTO È FINALIZZATO AD UN AUMENTO DELLA QDM (QUOTA DI MERCATO) E DEL PROFITTO ATTRAVERSO L'AUMENTO DELLA CAPACITÀ DI RISPONDERE CONCRETAMENTE E VELOCEMENTE ALLE SFIDE DI MERCATO

10 SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA - SGSL parte del sistema complessivo di gestione che facilita la gestione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro associati al business dell organizzazione. Include la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse necessarie per sviluppare, implementare, raggiungere, riesaminare e mantenere la politica dell organizzazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro. OHSAS 18001:1999

11 Modello di organizzazione e gestione idoneo per esimente della responsabilità amministrativa delle imprese di cui al D. Lgs. 231/ Sistema aziendale per l adempimento di tutti gli obblighi giuridici relativi: a) al rispetto degli standard tecnico-strutturali di legge relativi a attrezzature, impianti, luoghi di lavoro, agenti chimici, fisici e biologici; b) alle attività di valutazione dei rischi e di predisposizione delle misure di prevenzione e protezione conseguenti; c) alle attività di natura organizzativa, quali emergenze, primo soccorso, gestione degli appalti, riunioni periodiche di sicurezza, consultazioni dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza; d) alle attività di sorveglianza sanitaria; e) alle attività di informazione e formazione dei lavoratori; f) alle attività di vigilanza con riferimento al rispetto delle procedure e delle istruzioni di lavoro in sicurezza da parte dei lavoratori; g) alla acquisizione di documentazioni e certificazioni obbligatorie di legge; h) alle periodiche verifiche dell applicazione e dell efficacia delle procedure adottate. 2. deve prevedere idonei sistemi di registrazione dell avvenuta effettuazione delle attività di cui sopra. 3. deve prevedere un articolazione di funzioni che assicuri le competenze tecniche ei poteri necessari per la verifica, valutazione, gestione e controllo del rischio, nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello. 4 deve prevedere un idoneo sistema di controllo sull attuazione del medesimo modello e sul mantenimento nel tempo delle condizioni di idoneità delle misure adottate. Il riesame e l eventuale modifica devono essere adottati, quando siano scoperte violazioni significative delle norme relative alla prevenzione degli infortuni e all igiene sul lavoro, ovvero in occasione di mutamenti nell organizzazione e nell attività in relazione al progresso scientifico e tecnologico.

12 Le Linee Guida SGSL System improvement New policy New targets and goals New planning ACT Risk assessment Policy Targets and goals Planning PLAN monitoring Audit reporting CHECK DO Procedures and operative instructions implementation Process, plants and work places improvement Information and training of workers Registration of data Documentation management..

13 Il sistema impresa in Italia 98% PMI Funzione manageriale concentrata sull imprenditore Inserite in catene di fornitura (distretti/filiere) Difficoltà accesso al credito Difficoltà accesso alle professionalità Condizionate dalla situazione macroeconomica Difficoltà a comunicare IL SGSL NON SOLO E POSSIBILE NELLE PMI IN MOLTE E ANCHE OPPORTUNO, IN ALCUNE FORSE ADDIRITTURA NECESSARIO MA OCCCORRE USCIRE DA SCHEMI CONSOLIDATI

14 ELEMENTI CENTRALI DI UN CONFORMITA SGSL ALLE LEGGI VIGENTI Impostazione politica e strategica in materia di prevenzione del lavoro Definizione dei compiti e delle responsabilità Pianificazione Organizzazione del coinvolgimento: flusso informativo, comunicazione, formazione, consultazione Gestione della documentazione Integrazione fra le misure di sicurezza e i processi aziendali Monitoraggio Audit Rilevamento e analisi dei risultati Perfezionamento (correzione e miglioramento) del sistema

15 UNI 10999:2002 Titolo Indice Scopo/contenuti Identificazione Definizione degli scopi e degli obiettivi Definizione di dove si applica e delle aree dell organizzazione escluse Scopo Campo di applicazione Responsabilità ed autorità Identificare le responsabilità e l autorità assegnata alle funzioni ed alle persone nell ambito dei processi e delle attività descritte (chi fa le cose da fare) Descrizione delle attività 1. Descrivere le attività da svolgere con grado di dettaglio appropriato alla loro complessità, riportando i metodi da seguire e le capacità e le competenze del personale necessarie a svolgerle. 2. Definire le esigenze dell organizzazione che devono essere soddisfatte attraverso lo svolgimento delle attività descritte. 3. Specificare e descrivere i controlli, e le relative misure, da svolgere durante e/o sulle attività, specificando i limiti di riferimento, gli strumenti ed i metodi Descrizione delle risorse Registrazioni Appendici (se necessarie) di misura. Identificare le risorse (personale, addestramento, attrezzature, materiali, ecc.) necessarie a svolgere le attività specificandone le relative caratteristiche. Definire le registrazioni correlate con le attività e i moduli utilizzati, nonché le modalità di compilazione, archiviazione, conservazione. Specificare informazioni di supporto o di dettaglio di elementi specifici (tabelle, grafici, diagrammi di flusso, modelli dei moduli di registrazione, ecc.)

16 1 Mortale Infortuni 1 33 Inabilità permanente Incidenti minori Inab. temporanea > 3 gg Quasi Incidenti ? Lievi Incidenti senza danno a persone Comportamenti a rischio 1000 Errata percezione del rischio/ confusione tra approccio preventivo e correttivo. Scarso utilizzo di tecniche di rilevazione ed analisi delle cause di: infortuni, incidenti e quasi incidenti non conformità, comportamenti pericolosi.

17 Tipologia d impresa Le strategie d impresa d per la SSL Motivazione all azione Passiva Normativa Pressione pubblica Adattativa Normativa Pressione parti interessate Reattiva Regolamentazione Attiva Sensibilità mercato Opinione pubblica Opportunità competitive Responsabilità sociale Sviluppo di medio periodo Aree di intervento Messa a norma ove indispensabile evasione Messa a norma Tecnologie consolidate di processo Processi e prodotti Tecnologie di sicurezza Tecnologie pulite Tutte le aree Marketing, comunicazio ne e R&S Trasformazioni Necessarie Responsabilità tecniche Responsabili di SSL in produzione Sistema di comunicazione interna/esterna Funzione di SSL in staff Responsabilizzazio ne a tutti i livelli Specialisti nelle diverse attività chiave Livelli di Sensibilità e consapevolezza verso la SSL Livello di organizzaz. Funzioni di SSL Rischi verso il business e la competitività d impresa Nulla Nullo Da molto alti a alti Bassa Basso Da alti a medi Bassa Medio Da medi a medio bassi Alta Alto Da bassi a molto bassi

18 IL SOSTEGNO: NECESSITA E STRUMENTI Difficoltà nel disporre/accedere alle conoscenze ed alle competenze necessarie per l implementazione. Problematicità finanziarie nel mettere in campo gli investimenti economici connessi con: a) l implementazione del sistema; b) i mutamenti strutturali, organizzativi e procedurali necessari per attuare la politica e raggiungere gli obiettivi fissati. NECESSARIO SOSTENERE L APPLICABLITA APPLICABLITA DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE ORGANIZZAZIONI: DISPONIBILITA FINANZIARIE PROFESSIONISTI MODELLI APPLICATIVI QUALIFICATI NUOVI SCHEMI

19 Strategie Sostenere lo sviluppo della SSL in particolare nelle PMI Collaborazione con le Parti Sociali e le altre istituzioni e le associazioni professionali Promuovere la sicurezza come elemento di sviluppo Approccio manageriale alla SSL e la sua integrazione con la gestione complessiva dell organizzazione Accrescere il livello delle professioni per la SSL Regolamentazione (su base volontaria) Le Linee Guida per un Sistema di Gestione della SSL Collaborazione con il SINCERT e le Parti sociali RT 12 SCR Gruppo UNI per la norma italiana per il SGSL in corso Obiettivi Accrescere le competenze professionali in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro FORMAZIONE PROFESSIONALE: PROGETTISTI/AUDITOR SGSL RSPP e ASPP secondo il D. Lgs. 195/03 COLLABORAZIONE CON IL MIUR per lo sviluppo delle professionalità Consulenza SOSTEGNO ECONOMICO ALLE IMPRESE: Sconto prevenzionale tariffa dei premi assicurativi Incentivi prevenzionali alle PMI ex D. Lgs. 38/2000 CONSULENZA DIRETTA: PARTNERSHIP TERRITORIALI GESTIONE DELLA SICUREZZA MODELLI CONDIVISI SPERIMENTAZIONE

20 Oscillazione del tasso..quale strumento di incentivazione alla prevenzione Riforma sistema tariffario (DM 12/12/2000 art.24 comma 1 modalità di applicazione delle tariffe) dopo due anni dalla data di inizio attività l INAIL può applicare una riduzione del tasso medio di tariffa nella misura del:

21 Oscillazione del tasso MOT24 5% per le aziende di rilevanti dimensioni (oltre 500 lavoratori-anno) 10% per le altre aziende (fino a 500 lavoratori-anno) SE DICHIARA 1. di essere in regola con gli obblighi contributivi ed assicurativi; 2. che sono rispettate le disposizioni in materia di prevenzione infortuni e di igiene nei luoghi di lavoro; 3. sono stati effettuati, nell anno solare precedente, i seguenti interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza ed igiene sul lavoro. A - INTERVENTI PARTICOLARMENTE RILEVANTI a) L azienda ha adottato o mantiene un comportamento socialmente responsabile secondo i principi della CSR (Responsabilità Sociale delle Imprese), sinteticamente evidenziato dalle dichiarazioni rilasciate dall impresa stessa nel questionario allegato alla guida, ed ha conseguentemente attuato interventi migliorativi delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. b) L azienda ha implementato o mantiene un sistema di gestione della sicurezza che risponde ai criteri definiti in standard, linee guida, norme, riconosciute a livello nazionale e internazionale (con esclusione di quelle aziende a rischio di incidente rilevante che siano già obbligate per legge all adozione ed implementazione del sistema). c) L azienda ha implementato o mantiene un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro certificato da organismi specificatamente accreditati presso il Sincert (comprese le aziende certificate secondo la Norma UNI 10617).

22 IL SOSTEGNO: NECESSITA E STRUMENTI Revisione Oscillazione per prevenzione tariffa dei premi assicurativi Istituzionalizzazione Incentivi finanziari per il miglioramento delle condizioni di sicurezza OSCILLAZIONE TASSO MEDIO PER ANDAMENTO INFORTUNISTICO +/ %

23 Results on OH&S Productive sector Enterprises with OH&S MS Certified Italy If Ig If Ig Services 10,76 1,07 14,12 1,18 Agricultural and food industry 30,77 3,86 50,10 3,85 Chemical industry 22,04 2,33 41,02 3,10 Construction industry 41,87 8,12 50,80 8,47 Energy, petroleum and utility 43,17 2,34 23,01 2,49 Mechanic, metal mechanic, metallurgy industry 25,94 1,41 46,21 3,93 Mining industry 22,03 2,14 57,95 6,27 Textile industry 19,28 5,63 45,26 6,39 Transport industry 22,42 2,57 41,19 5,87 tot 20,67 2,07 24,43 2,65 If - Frequency index (x 1000 workers): ratio between injures and number of workers Ig - Gravity index: is given by the following ratio: Ig=D/N. Where D is the number of working days lost due to professional accidents and illnesses and N is the number of workers employed in the productive sector. Dr. Fabrizio Benedetti

24 60,00 Indici di frequenza Frequency Index Indici di gravità Gravity index 50,00 40,00 30,00 20,00 10,00-9,00 8,00 7,00 6,00 5,00 4,00 3,00 2,00 1, Industrial sector Grande gruppo di tariffa campione Variazione degli indici di gravità Certified company italia Italy 0. Services 1. Agriculture and food industry 2. Chemical industry 3. Construction industry 4. Energy, petroleum and utility 6. Mechanic, metal mechanic metallurgy industry 7. Mining industry 8. Textile industry 9. Transports Industrial sector Grande gruppo di tariffa campione italia

25 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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