L. 12 MARZO 1999, N. 68 NORME PER IL DIRITTO AL LAVORO DEI DISABILI APPLICATIVO PER LA GESTIONE DEI PROSPETTI INFORMATIVI

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1 L. 12 MARZO 1999, N. 68 NORME PER IL DIRITTO AL LAVORO DEI DISABILI APPLICATIVO PER LA GESTIONE DEI PROSPETTI INFORMATIVI

2 SOMMARIO Riferimenti normativi 1ª fase: l analisi 2ª fase: definizione degli obiettivi 3ª fase: progettazione e realizzazione 4ª fase: implementazione e verifica

3 RIFERIMENTI NORMATIVI Art. 9 c. 6, legge 12/3/1999 n. 68, prima sostituito dall'art. 40, D.L. 25 giugno 2008, n. 112, come modificato dalla relativa legge di conversione 6 agosto 2008, n. 133, e poi così modificato dal comma 5 dell art. 6, L. 23 luglio 2009, n. 99. «I datori di lavoro pubblici e privati, soggetti alle disposizioni della presente legge sono tenuti ad inviare in via telematica agli uffici competenti un prospetto informativo dal quale risultino il numero complessivo dei lavoratori dipendenti, il numero e i nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva di cui all'articolo 3, nonché i posti di lavoro e le mansioni disponibili per i lavoratori di cui all'articolo 1. (.) I prospetti sono pubblici. (...)»

4 RIFERIMENTI NORMATIVI Art. 40 c. 1, D.Lgs. 7/3/2005 n. 82, modificato dall art. 27, D.Lgs. 30 dicembre 2010, n (Codice dell'amministrazione digitale) Le pubbliche amministrazioni formano gli originali dei propri documenti con mezzi informatici secondo le disposizioni di cui al presente codice ( ) Il comma 2 dello stesso articolo ( Fermo restando quanto previsto dal comma 1, la redazione di documenti originali su supporto cartaceo, nonché la copia di documenti informatici sul medesimo supporto è consentita solo ove risulti necessaria e comunque nel rispetto del principio dell'economicità ) è stato abrogato dal D.Lgs. 30/12/10 n.235

5 RIFERIMENTI NORMATIVI Art. 60, D.Lgs. 30/6/2003 n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali Quando il trattamento concerne dati idonei a rivelare lo stato di salute o la vita sessuale, il trattamento è consentito se la situazione giuridicamente rilevante che si intende tutelare con la richiesta di accesso ai documenti amministrativi è di rango almeno pari ai diritti dell'interessato, ovvero consiste in un diritto della personalità o in un altro diritto o libertà fondamentale e inviolabile.

6 RIFERIMENTI NORMATIVI DECRETO 2 novembre 2010 del MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Disposizioni riguardanti il prospetto informativo disabili Art. 3 - Adozione del modulo di comunicazione 1. E' adottato il modulo «Prospetto Informativo» (...) 2. Il modulo di cui al comma precedente sostituisce ogni altro modello utilizzato per le comunicazioni di cui al presente provvedimento. Art. 4 - Modalita' di trasmissione 1. Il modulo di cui al precedente art. 3 deve essere trasmesso esclusivamente per il tramite dei servizi informatici resi disponibili dai servizi competenti.(...)

7 1ª fase : ANALISI SITUAZIONE DI PARTENZA ANNO 2008 GESTIONE MANUALE L intero ciclo deve essere ripetuto per ogni singolo documento. PROTOCOLLO GENERALE UFFICIO DISABILI

8 1ª fase : ANALISI CONSULTAZIONE ANNO 2008 In ottemperanza all'articolo 9 c. 6 Legge 68/99, sono messe a disposizione dell'utenza le fotocopie dei prospetti ricevuti, dopo aver opportunamente oscurato l etichetta del protocollo e i dati sensibili dei disabili in forza.

9 2ª fase : DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI Eliminazione di tutte le fasi manuali nel flusso documentale Abbattimento dei tempi di elaborazione Eliminazione della probabilità di errori materiali Conversione di un processo di DMS ( gestione documentale ) in CMS ( gestione dei contenuti ) Gestione integrata tramite un solo applicativo Possibilità di creazione contemporanea di più versioni (output multipli) in base alle diverse esigenze da soddisfare (Cod. Amm.ne Digitale + Cod. Prot.ne Dati Personali)

10 3ª fase : PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE CONVERSIONE DEL PROSPETTO IN PDF 1. Si sfrutta la possibilità di interrogare i file di backup del S.I.L.E.R. 2. Si individua la posizione e la denominazione dei dati necessari. 3. Si elabora una query SQL. 4. Si estraggono i dati e si impaginano nel formato stabilito a livello regionale, attraverso un applicativo Access. 5. Si converte l ouput ottenuto in formato PDF.

11 3ª fase : PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE PROTOCOLLAZIONE AUTOMATICA IN IRIDE 1. Il Servizio Sistema Informativo mette a disposizione il codice del Web Service già utilizzato per l Ufficio Turismo. 2. Il Codice viene adattato e integrato per utilizzare i dati già estratti dal S.I.L.E.R. 3. Il Protocollo Generale indica e verifica i requisiti necessari per la protocollazione (classifica, tipo documento, anagrafica mittenti, etc.) 4. Viene creata una interfaccia Access per il monitoraggio delle operazioni automatiche di protocollazione.

12 3ª fase : PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE PUBBLICAZIONE DEI PROSPETTI ATTRAVERSO INTERNET 1.Si modifica il lay-out utilizzato per la conversione in formato PDF dei prospetti, in modo da ottenere altrettante copie dove i dati sensibili sono sostituti da caratteri neutri ( xxxxx ) 2.Si inviano le copie dei prospetti in una cartella dedicata del server provinciale. 3.Nel sito Internet dell Ente (portale Lavoro) si crea una sezione per la consultazione on-line dei prospetti.

13 4ª fase : IMPLEMENTAZIONE E VERIFICA ANNO 2010 S.A.R e. UFFICIO DISABILI PDF PROSPETTO COMPLETO PDF PROSPETTO SENZA DATI SENSIBILI

14 NUMERO DEI PROSPETTI RICEVUTI - ANNI

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17 Impegno delle risorse umane nella gestione dei Prospetti Informativi espresso in ore (confronto 2008/2009/2010)

18 VANTAGGI OTTENUTI I dati contenuti nei prospetti estratti dal S.I.L.E.R. sono disponibili per analisi immediate e complessive (es: uso filtro automatico in Open Office per evidenziare obblighi pendenti, figure professionali ricercate, inadempienze, etc..) La pubblicità dei prospetti è realizzata nella modalità più aderente al disposto combinato della normativa in materia (accesso immediato, in forma digitale, senza diffusione di dati sensibili). Si assicura la gestione razionale ed adeguata del flusso documentale con minimo impegno delle risorse umane, evitando attività prive di valore aggiunto.

19 Riferimenti Rita Nappa Responsabile Ufficio per il Diritto al Lavoro dei Disabili Andrea Papi Ufficio Coordinamento Linee di Servizio Roberto Burnacci Ufficio per il Diritto al Lavoro dei Disabili