Dott.ssa Roberta Nuvoloni

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Dott.ssa Roberta Nuvoloni"

Transcript

1 Dott.ssa Roberta Nuvoloni

2 Il muscolo scheletrico: conformazione Il citoplasma della fibra muscolare è detto sarcoplasma. In esso si riscontrano numerosi organelli: apparati di Golgi, gocciole lipidiche, particelle di glicogeno, molti mitocondri ed una struttura di notevole importanza, il reticolo sarcoplasmatico L unità strutturale e funzionale del muscolo è il sarcomero,costituito da miofilamenti di actina e miosina

3 Il muscolo scheletrico: conformazione I componenti peptidici principali del sarcomero sono: miosina(filamenti spessi disposti lungo il sarcomero) actina(filamenti sottili disposti lungo il sarcomero) altre proteine strutturali che permettono e favoriscono il mantenimento della struttura (ad esempio la distrofina).

4 Il muscolo scheletrico: conformazione sarcomero linee Z Al microscopio si possono riconoscere alcune microstrutture, cioè: la banda I (regione in cui troviamo solo filamenti sottili) la banda A (regione in cui troviamo entrambi i filamenti) la zona H (regione in cui troviamo solo filamenti di miosina) la linea M (una linea scura che corre al centro del sarcomero, su cui si inseriscono i filamenti miosinici) la linea Z (inizio e fine del sarcomero, linea su cui si inseriscono i filamenti di actina). banda I banda A sarcomero filamento spesso (miosina) filamento sottile (actina) linea M banda I linea Z

5 Ultrastruttura dei miofilamenti Filamenti sottili (actina) 2 filamenti ad elica (F-actina) costituiti da unità globulari in serie (Gactina) 2 filamenti di tropomiosina complessi globulari di troponina Tropomiosina Complesso della Troponina G-actina

6 Ultrastruttura dei miofilamenti Filamenti spessi (miosina) Ciascun filamento e costituito da 2 catene polipeptidiche ad α-elica Ciascuna catena comprende: una coda (meromiosina leggera) una testa e un collo (meromiosina pesante) Più filamenti di miosina si aggregano a formare un fascio bipolare in cui le teste sono sfasate tra di loro di alcuni nm Molecola di miosina testa coda Filamento di miosina Teste della miosina

7 La contrazione muscolare Il meccanismo di contrazione muscolare può essere riassunto nei seguenti punti: - le linee Z si avvicinano - - la banda I si riduce per l'avvicinamento fra banda A e linea Z - - la zona H scompare. Perché questo avvenga è necessario che i filamenti sottili scivolino su quelli spessi; questo processo si verifica dopo una serie di processi cellulari ben coordinati, che si possono dividere in fase preparatoria e fase di contrazione. sarcomero miosina actina Disco Z RILASSAMENTO CONTRAZIONE Disco Z

8 La contrazione muscolare Lo stimolo alla contrazione, propagato attraverso le fibre nervose, giunge al bottone sinaptico dove determina il rilascio del neurotrasmettitore (solitamente acetilcolina). L'acetilcolina causa l'apertura di alcuni canali del Na + e determina una depolarizzazione della membrana plasmatica della fibra. I recettori dei tubuli T sono attivati dalla variazione di potenziale elettrico. Essi sono connessi con i recettori delle cisterne del reticolo sarcoplasmatico. La depolarizzazione causa quindi l'apertura di canali ionici per il Ca 2+ che diffonde attraverso i miofilamenti.

9 La contrazione muscolare Inassenzadi Ca 2+ latropomiosina bloccaisitiattivisull actina. Quandoil Ca 2+ si legaallatroponina: il complesso della troponina cambia configurazione la troponina sposta la tropomiosina, esponendo i siti di binding dell actina per la miosina l actina e la miosina possono interagire testa tropomiosina miosina troponina sito di legame actina

10 La contrazione muscolare Un estremità dei filamenti di actina è ancorata al disco Z. I fasci di filamenti di miosina sono bipolari. Durante la contrazione i filamenti di actina e miosina scorrono gli uni sugli altri senza accorciarsi. Il movimento di scorrimento è guidato dalle teste di miosina che si muovono verso l estremità ancorata al disco Z del filamento di actina adiacente. sarcomero miosina actina Disco Z RILASSAMENT O CONTRAZION E Disco Z

11 La contrazione muscolare Attraverso la defosforilazione di ATP legato ai siti sulle teste della miosina, viene liberata energia libera per lo slittamento relativo dei filamenti sottili sui filamenti spessi La contrazione continua finché resta ATP o finché il reticolo sarcoplasmatico riesce a recuperare gli ioni Ca 2+ liberati mediante una pompa ATP-dipendente, attivata dall aumento degli ioni Ca 2+ nel sarcoplasma. sarcomero miosina actina Disco Z RILASSAMENT O CONTRAZION E Disco Z

12 La contrazione muscolare Nel muscolo vivente l ADP ha due importanti funzioni: - Fonte immediata e diretta di energia per il metabolismo cellulare - Azione diretta per la dissociazione dell interazione actinamiosina Nel muscolo vivente l ATP può essere ottenuto sia dal metabolismo aerobico che da quello anaerobico.

13 Metabolismo aerobico La contrazione muscolare Comprende i processi della glicolisi e della respirazione. E un processo che utilizza ossigeno. La presenza in un substrato di una quantità sufficiente di glucosio e di ossigeno permette la produzione di ATP. Nella miofibrilla il glucosio è conservato come glicogeno. (glicogeno)n+ 9ADP+9Pi (fosfatoinorganico) (glicogeno) n-1 + 9ATP+2piruvato 2piruvato+ 30ADP+30 Pi 6CO2 + 30ATP Nel muscolo a riposo ATP è defosforilato lentamente a ADP, producendo energia libera per le varie necessità metaboliche(atp ADP + Pi)

14 Fase di pre-rigor Dopo la morte i muscoli restano morbidi, pieghevoli ed estensibili per un certo periodo fino a che non si stabilisce il rigor mortis. Continua una lenta rifosforilazione dell ATP, accompagnata da una rigenerazione mediante due sistemi: Prima fase di latenza - attraverso la creatina (presente nel muscolo e fondamentale in momenti di alta richiesta energetica) Creatina-P + ADP Creatina + ATP

15 Fase di pre-rigor Finché durano le riserve di creatin-fosfato, la defosforilazione e la risintesi restano bilanciate, poi si passa alla glicolisi anaerobia (seconda fase di latenza). In questa fase rapida il substrato è il glicogeno (glicogeno)n + 3 ADP + 3 Pi (fosfato inorganico) (glicogeno) n-1 + 3ATP + 2 piruvato 2 piruvato 2 lattato + 2 H H 2 O La diminuzione di ATP non è accoppiata ad un accumulo di ADP, perché questo è convertito a AMP e ATP da una fosfo-transferasi, la miochinasi 2 ATP ATP + AMP L AMP è poi perso con una reazione rapida ed irreversibile di deaminazione ad ammoniaca ed inosin-monofosfato mediante l enzima AMP-deaminasi AMP IMP + NH3

16 Fase di pre-rigor La risentesi di ATP attraverso la glicolisi anaerobia, meno efficiente di quella aerobia (cessata con la morte dell animale) non riesce a lungo a tener fronte alla scissione. Esaurito il glicogeno ed il creatin-fosfato, la rifosforilazione dell'adp è insufficiente a mantenere il muscolo rilassato, il reticolo sarcoplasmatico perde la sua capacità di sequestrare il Ca 2+ e si formano ponti permanenti tra i filamenti di actina e miosina a formare actinomiosina Quando tutto l ATP è finito, i ponti actina-miosina sono tutti formati e il muscolo diviene rigido, inestensibile e inerte RIGOR MORTIS

17 Fase di rigor Il rigor mortis è un processo che avviene durante la glicolisi post-mortem, caratterizzato da un progressivo irrigidimento del muscolo In anaerobiosi il prodotto finale del glicogeno è l acido lattico che, con l arresto del circolo dopo la morte, si accumula nel muscolo (ph 7 da vivo arriva a ph 5.5 da morto). Nell animale macellato non affaticato e ben nutrito, i depositi di glicogeno sono tali da produrre acido lattico in eccesso; mentre nell animale denutrito e stressato, la concentrazione di glicogeno muscolare è bassa e la glicolisi si arresta presto: insorge il rigor precocemente, c è poca acidificazione e il ph non scende a sufficienza.

18 Fase di rigor Il tempo di insorgenza del rigor mortis è variabile, in muscoli di animali ben nutriti e a riposo, secondo la specie animale, la temperatura, il tipo di macellazione, il muscolo stesso. Al momento della morte la temperatura del muscolo da carne è ai valori fisiologici dell animale (38-40 C). Dopo il trattamento della carcassa, questa viene raffreddata in cella a 4 C. La velocità di raffreddamento influenzerà il grado di rallentamento delle reazioni glicolitiche ed il periodo di insorgenza del rigor.

19 Fase di rigor La presenza del mantello o della pelle o di uno spesso strato di grasso, agiscono da isolanti del freddo (es. in ovicaprini e suini): si avrà un rallentamento del raffreddamento e quindi una maggiore velocità di glicolisi. I muscoli più esterni presentano una glicolisi più lenta, quelli più profondi più veloce.

20 Fase post-rigor Con il rigor l attività metabolica del muscolo non è terminata e le proteine muscolari iniziano a denaturare divenendo sensibili alle proteasi endogene. Le proteasi coinvolte sono: - calpaine(attivate dal Ca) - catepsine, presenti nei lisosomi

21 Fase post-rigor Lecatepsinesono attive a ph più bassi e provocano idrolisi delle proteine sarcoplasmatiche con aumento di ph Le calpaine, che hanno ph ottimale a 6, agiscono sulla linea Z, facendo staccare i filamenti di actina, che così collassano su quelli di miosina. Il muscolo diviene nuovamente pieghevole: risoluzione del rigor

22 Fase post-rigor Collagene ed elastina non vengono denaturati, ma il collagene si rigonfia per rottura dei legami tra le catene polipeptidiche L aumento della tenerezza è legato all aumento di azoto solubile dovuto alla formazione di peptidi e aminoacidi derivanti dall idrolisi delle proteine sarcoplasmatiche

23 Fase post-rigor Il processo che porta alla scomparsa del rigor mortis e all acquisizione delle caratteristiche della carne, viene detto FROLLATURA. Durante la frollatura la carne acquista caratteristiche organolettiche (sapore, aroma e colore di carne), tenerezza e una maggiore capacità di trattenere acqua.

24 Fase post-rigor Nella carne bovina la frollatura raggiunge l'optimum dopo circa giorni a 0 C; dopo questo periodo si sono sviluppate le sostanze aromatiche della degradazione delle proteine e dei grassi, come idrogeno solforato, ammoniaca, acetaldeide, acetone, diacetile, inosina, ipoxantina ecc.

25 Fase post-rigor Nel muscolo l acqua libera si trova negli spazi tra le proteine ed è molto sensibile alle variazioni che intervengono durante la frollatura. La capacità delle carni a trattenere acqua è elevata negli animali appena macellati; si riduce con l acidificazione e con il rigor mortise poi risale nella fase di maturazione.

26 Patologie della frollatura Lo stress derivato da un trattamento improprio degli animali o condizioni ambientali avverse può causare una perdita di qualità della carne. Patologie della frollatura: Carni DFD Carni PSE

27 Carni DFD Carni bovine (specialmente toro) e suinecaratterizzate da una scarsissima acidificazione (ph>6) Hanno un'alta capacità a trattenere acqua, presentandosi asciutte e di consistenza compatta. Risultano scureper scarsa tendenza della mioglobina ad ossidarsi in ossimioglobina; tale colore tende ad accentuarsi per ritenzione idrica e per la struttura chiusa a scarsa riflettanzadella luce incidente. Si conservano male perché vanno incontro più facilmente ad alterazioni microbiologiche. Prendono male il sale (bassa conducibilità elettrica).

28 Carni DFD Sono dovute ad un stress prolungato prima della macellazione (24 ore o più), con una riduzione di gran parte delle riserve di glicogeno prima della morte. Il metabolismo anaerobio post-mortemè ridotto e le carni non vanno incontro ad acidificazione, mancando il lattato.

29 Carni DFD Sono adatte per la produzione di prodotti salati cotti o di tipo emulsione (es. wurstel), mentre non sono adatte per gli insaccati e i prodotti crudi. Non sono adatte per la conservazione sottovuoto o in atmosfera modificata. Per l identificazione delle carni DFD viene effettuata la misura del ph a 24 ore: se è > 6,2 sono DFD

30 Carni DFD

31 Carni PSE Sono carni suineo più raramente bovine (razze a doppia muscolatura). E stata appurata la predisposizione genetica in soggetti di alcune razze suine come Landracee Pietrain. Le carni PSE sono molli, cedevoli, con superfici acquose e chiare. Perdono liquido, sono pallide, presentano un aumentato rischio di sviluppo della rancidità, ridotta resa del prodotto, tessitura più soffice.

32 Carni PSE Secondo alcuni Autori l eccitamento nervoso in soggetti geneticamente stress sensibili, sarebbe responsabile della rapida conversione del glicogeno ad acido lattico. Si hanno in animali in cui è presente un rapido calo del ph dopo la morte (dopo 45 minuti dalla morte raggiunge valori inferiori a 5,8-5,9) per conversione rapida del glicogeno, presente in riserve adeguate, ad acido lattico

33 Carni PSE Il tasso di glicolisi è estremamente alto dopo la macellazione e le reazioni biochimiche possono provocare un innalzamento della temperatura, che può superare, a livello muscolare, quella fisiologica dell animale. Il verificarsi contemporaneo di alte temperature e basso valore di ph, inferiore al punto isoelettrico delle proteine, è responsabile di fenomeni di denaturazionedelle proteine sarcoplasmatichee miofibrillari, che portano ad una marcata riduzione della capacità di ritenzione idrica della carne.

34 Carni PSE L aspetto chiaro è dovuto invece al basso volume miofibrillare, che ha un alta capacità di disperdere la luce. Può contribuire al colore chiaro anche la precipitazione delle proteine

35 Carni PSE La condizione PSE ha vari gradi di gravità. La misurazione del ph a 45 minuti deve essere effettuata in modo puntuale, perché una seppur piccola variazione di tempo potrebbe dare un risultato incerto.

36 Carni PSE Nel suino la PSE è più evidente negli arti e nei lombi, con problemi gravi per la produzione del prosciutto. Simile è il cosiddetto edema da trasporto, rinvenuto in agnelliche hanno subito trasporti in pessime condizioni Nel bovino il difetto si evidenzia nelle parti interne della muscolatura della coscia, interessando anche solo parzialmente i muscoli.

37 Carni PSE Si possono ridurre gli effetti della PSE abbassando subito a valori adeguati la temperatura della carcassa. Il problema della PSE è nato da razze con scarsa % di grasso, e con indici di conversione elevati ed in genere selezionate per il commercio della carne. Valori di ph del muscolo longissimus dorsi Tempo dalla PSE normali DFD morte 45' <5,8 >5,8 24 h <5,8 <5,8 >6,2

38 Carni PSE Se venduta fresca, la carne PSE presenta perdite di essudato finoal 10%,oltreadesserediaspettonongradevole. Se cotta è dura e asciutta e dà poca resa. La sua utilizzazione nei prodotti cotti è limitata dalla poca capacità di trattenere acqua. Buona attitudine alla salagione, ma l essiccazione è troppo veloce(prosciutti e insaccati di qualità mediocre)

39 Carni PSE

MUSCOLO. Muscolo striato scheletrico. FGE aa

MUSCOLO. Muscolo striato scheletrico. FGE aa MUSCOLO Muscolo striato scheletrico FGE aa.2015-16 Tipi di muscoli Muscolo scheletrico Muscolo liscio Muscolo cardiaco Tipi di muscoli Muscolo scheletrico Muscolo liscio Muscolo cardiaco Tipi di muscoli

Dettagli

La funzione fondamentale del tessuto muscolare è la contrazione, durante la quale il muscolo sviluppa forza e si accorcia spostando un carico e

La funzione fondamentale del tessuto muscolare è la contrazione, durante la quale il muscolo sviluppa forza e si accorcia spostando un carico e Il Muscolo La funzione fondamentale del tessuto muscolare è la contrazione, durante la quale il muscolo sviluppa forza e si accorcia spostando un carico e producendo lavoro meccanico. I muscoli sono responsabili

Dettagli

L apparato muscolare: tessuto muscolare scheletrico. Cattedra di Fisiologia Umana

L apparato muscolare: tessuto muscolare scheletrico. Cattedra di Fisiologia Umana L apparato muscolare: tessuto muscolare scheletrico Cattedra di Fisiologia Umana 1. Organizzazione dei muscoli scheletrici Un muscolo scheletrico è composto da fasci di fibre muscolari racchiusi dall epimisio.

Dettagli

BIOCHIMICA e BIOTECNOLOGIE degli ALIMENTI

BIOCHIMICA e BIOTECNOLOGIE degli ALIMENTI Seconda Università degli Studi di Napoli DiSTABiF Anno Accademico 2015-16 Corso di Laurea Magistrale in SCIENZE DEGLI ALIMENTI E DELLA NUTRIZIONE UMANA Insegnamento di BIOCHIMICA e BIOTECNOLOGIE degli

Dettagli

AGR-VET 2 - Il MUSCOLO COME ALIMENTO Meccanismo della contrazione muscolare. Cambiamenti del muscolo dopo la morte Docente Patrizia Cattaneo

AGR-VET 2 - Il MUSCOLO COME ALIMENTO Meccanismo della contrazione muscolare. Cambiamenti del muscolo dopo la morte Docente Patrizia Cattaneo AGR-VET 2 - Il MUSCOLO COME ALIMENTO Meccanismo della contrazione muscolare. Cambiamenti del muscolo dopo la morte Docente Patrizia Cattaneo Riferimenti bibliografici Muscle as food, Bechtel, Academic

Dettagli

AGR- VET 18 - IL PROSCIUTTO CRUDO

AGR- VET 18 - IL PROSCIUTTO CRUDO AGR- VET 18 - IL PROSCIUTTO CRUDO docente Patrizia Cattaneo Bibliografia: C. Cantoni, S. d Aubert: Il prosciutto San Daniele. Eurocarni, Parti I, II, III: 1987, 5, 46-61; 6, 52-55; 7, 52-57 Prosciutto

Dettagli

È lo spostamento attivo (consumo di energia) da un luogo all altro. Comporta un dispendio di energia per vincere attrito e gravità

È lo spostamento attivo (consumo di energia) da un luogo all altro. Comporta un dispendio di energia per vincere attrito e gravità IL MOVIMENTO La locomozione È lo spostamento attivo (consumo di energia) da un luogo all altro Comporta un dispendio di energia per vincere attrito e gravità E dato dalla collaborazione di due apparati:

Dettagli

IL TESSUTO MUSCOLARE MUSCOLO LISCIO, STRIATO E CARDIACO

IL TESSUTO MUSCOLARE MUSCOLO LISCIO, STRIATO E CARDIACO IL TESSUTO MUSCOLARE MUSCOLO LISCIO, STRIATO E CARDIACO Il muscolo striato presenta cellule polinucleate (con nuclei periferici) con caratteristiche bande chiare e scure MUSCOLO VOLONTARIO, MUSCOLO SCHELETRICO

Dettagli

TESSUTO E SISTEMA MUSCOLARE

TESSUTO E SISTEMA MUSCOLARE TESSUTO E SISTEMA MUSCOLARE Panoramica del tessuto muscolare Ci sono tre tipi di tessuto muscolare Scheletrico (striato) : è attaccato alle ossa e muove parti dello scheletro; movimenti volontari e alcuni

Dettagli

Laura Condorelli 2014 Pagina 1. Figura 1 controllo del sistema nervoso autonomo sui muscoli lisci

Laura Condorelli 2014 Pagina 1. Figura 1 controllo del sistema nervoso autonomo sui muscoli lisci SISTEMA MUSCOLARE Esistono 2 tipi differenti di muscoli: - Muscoli lisci - Muscoli striati I muscoli lisci sono quelli viscerali, cioè quelli attaccati agli organi interni (come l apparato digerente e

Dettagli

3 SISTEMI ENERGETICI NEL MUSCOLO SCHELETRICO

3 SISTEMI ENERGETICI NEL MUSCOLO SCHELETRICO 24-04-2013 3 SISTEMI ENERGETICI NEL MUSCOLO SCHELETRICO 1. METABOLISMO OSSIDATIVO (GLICOLISI AEROBICA) CONSUMO DI OSSIGENO 2. M. ANAEROBICO LATTACIDO (FERMENTAZIONE LATTICA) ACIDO LATTICO 3. M. ANAEROBICO

Dettagli

Il Tessuto nervoso. E costituito da cellule (chiamate. neuroni) specializzate nella. generazione e nella conduzione di. particolari segnali.

Il Tessuto nervoso. E costituito da cellule (chiamate. neuroni) specializzate nella. generazione e nella conduzione di. particolari segnali. Il Tessuto nervoso E costituito da cellule (chiamate neuroni) specializzate nella generazione e nella conduzione di particolari segnali. Il Tessuto nervoso Funzione - integrazione tra i diversi organi

Dettagli

Muscolo Scheletrico. Anatomia funzionale, eccitazione, contrazione. FGE aa

Muscolo Scheletrico. Anatomia funzionale, eccitazione, contrazione. FGE aa Muscolo Scheletrico Anatomia funzionale, eccitazione, contrazione FGE aa.2016-17 Obiettivi Anatomia funzionale del muscolo (cenni) Struttura della fibra muscolare; l unità funzionale del muscolo striato-scheletrico:

Dettagli

Formazione di una fibra muscolare scheletrica

Formazione di una fibra muscolare scheletrica Formazione di una fibra muscolare scheletrica I mioblasti derivano da cellule del midollo osseo. Queste in determinate condizioni di necessità (stress chimico, traumatico etc.) vengono mobilizzate dalla

Dettagli

I sistemi muscolare e scheletrico

I sistemi muscolare e scheletrico I sistemi muscolare e scheletrico Il sistema muscolare Esistono tre tipi di muscoli con caratteristiche strutturali e funzionali diverse: o il muscolo striato o scheletrico; o il muscolo liscio; o il muscolo

Dettagli

CARNE E DERIVATI 6.3

CARNE E DERIVATI 6.3 6. CARNE E DERIVATI 6.1 6.2 6.3 anatomia e fisiologia del muscolo la produzione di energia la contrazione muscolare le tipologie di fibre muscolari trasformazione del muscolo in carne. La frollatura qualità

Dettagli

Connessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction

Connessioni. Le cellule cardiache sono unite tra loro da parti più ispessite del sarcolemma dette: Gap - junction Muscolo cardiaco Le fibrocellule cardiache sono simili alle fibrocellule muscolari di tipo I (fibre rosse), ma si differenziano, infatti: Sono più piccole Non sono polinucleate Minor massa fibrillare (50%

Dettagli

E presente nella parete di organi interni cavi (arterie, vene, canale digerente, vescica).

E presente nella parete di organi interni cavi (arterie, vene, canale digerente, vescica). Il muscolo liscio E presente nella parete di organi interni cavi (arterie, vene, canale digerente, vescica). E formato da cellule piccole (lunghezza 20-600 µm, diametro 2-5 µm), con singolo nucleo, che

Dettagli

Muscolo, un sistema a cilindri

Muscolo, un sistema a cilindri Muscolo, un sistema a cilindri Motilità La motilità è una caratteristica fondamentale della materia vivente Dagli organismi unicellulari a quelli più evoluti, la motilità si manifesta nelle forme più svariate

Dettagli

Tessuto muscolare. La possibilità di compiere movimenti e di mantenere la stazione eretta è affidata alla capacità contrattile della cellula muscolare

Tessuto muscolare. La possibilità di compiere movimenti e di mantenere la stazione eretta è affidata alla capacità contrattile della cellula muscolare Tessuto muscolare La possibilità di compiere movimenti e di mantenere la stazione eretta è affidata alla capacità contrattile della cellula muscolare Le proprietà fondamentali delle cellule muscolari sono:

Dettagli

Citoscheletro, matrice extracellulare e giunzioni cellulari

Citoscheletro, matrice extracellulare e giunzioni cellulari Citoscheletro, matrice extracellulare e giunzioni cellulari Le distrofie muscolari Malattie come la distrofia muscolare di Duchenne determinano la mancanza di proteine (come la distrofina) coinvolte nei

Dettagli

Fisiologia. ISTRUTTORI ARTI MARZIALI Roma, 8 Maggio 2016

Fisiologia. ISTRUTTORI ARTI MARZIALI Roma, 8 Maggio 2016 ISTRUTTORI ARTI MARZIALI Roma, 8 Maggio 2016 Fisiologia Ivan Cirami Istituto di Medicina e Scienza dello Sport C.O.N.I. - Roma Resp. Regionale Pallavolo Csain Lazio ASD Fisio&Sport - Decimo Roma Pallavolo

Dettagli

Funzione Insieme al tessuto osseo è responsabile della locomozione e del movimento delle varie parti del corpo. Origine Deriva dal mesoderma

Funzione Insieme al tessuto osseo è responsabile della locomozione e del movimento delle varie parti del corpo. Origine Deriva dal mesoderma TESSUTO MUSCOLARE www.slidetube.it Funzione Insieme al tessuto osseo è responsabile della locomozione e del movimento delle varie parti del corpo. Origine Deriva dal mesoderma Caratteristiche E costituito

Dettagli

I TRE TIPI DI CELLULE MUSCOLARI MICROSCOPIO OTTICO: SEZIONE LONGITUDINALE DI FIBRE MUSCOLARI STRIATE

I TRE TIPI DI CELLULE MUSCOLARI MICROSCOPIO OTTICO: SEZIONE LONGITUDINALE DI FIBRE MUSCOLARI STRIATE I TRE TIPI DI CELLULE MUSCOLARI MICROSCOPIO OTTICO: SEZIONE LONGITUDINALE DI FIBRE MUSCOLARI STRIATE 1 2 3 SEZIONE TRASVERSALE DI UN MUSCOLO SCHELETRICO: IN NERO LE FIBRE MUSCOLARI, I SETTI CONNETTIVALI

Dettagli

Muscolo. Fascicolo. Fibra muscolare. Miofibrilla. Miofilamenti

Muscolo. Fascicolo. Fibra muscolare. Miofibrilla. Miofilamenti Muscolo Fascicolo Fibra muscolare Miofibrilla Miofilamenti MECCANISMO DELLA CONTRAZIONE MUSCOLARE Giunzione neuromuscolare Giunzione neuromuscolare Attivazione del complesso molecolare acto-miosina nella

Dettagli

Apparato muscolo scheletrico. Zootecnica generale e nutrizione animale, aa. 2015/16

Apparato muscolo scheletrico. Zootecnica generale e nutrizione animale, aa. 2015/16 Apparato muscolo scheletrico Zootecnica generale e nutrizione animale, aa. 2015/16 Il sistema muscolare Classificazione dei muscoli: Volontari Involontari Il sistema muscolare Muscoli

Dettagli

Glicogenolisi e Glicolisi Fosfocreatina e ATP. 5 6 sec tempo

Glicogenolisi e Glicolisi Fosfocreatina e ATP. 5 6 sec tempo Inizio esercizio Lo stimolo nervoso a livello della placca neuro-muscolare determina l inizio della contrazione: il muscolo comincia a contrarsi e utilizza ATP (quello già disponibile) ha la durata 1-2

Dettagli

Accoppiamento eccitazione-contrazione

Accoppiamento eccitazione-contrazione Accoppiamento eccitazione-contrazione Potenziale d'azione motoneurone Potenziale d'azione muscolo Contrazione muscolo Ricordate cosa c è alla giunzione muscolare? Anni 30 40: Heilbrun ipotizza un ruolo

Dettagli

Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare respiratorio. Svolge quindi

Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare respiratorio. Svolge quindi Esercizio aerobico L esercizio aerobico migliora la funzionalità dell apparato cariovascolare e respiratorio. Svolge quindi un ruolo particolarmente rilevante nella prevenzione delle patologie cerebrovascolari,

Dettagli

Contrazione muscolare

Contrazione muscolare Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Contrazione muscolare I muscoli hanno due funzioni: generare movimento generare forza I muscoli scheletrici generano anche calore

Dettagli

METABOLISMO DEL GLICOGENO

METABOLISMO DEL GLICOGENO METABOLISMO DEL GLICOGENO GLICOGENO: Polisaccaride di riserva del regno animale Organi principali: FEGATO MUSCOLO SCHELETRICO Glicogeno Glucosio Glucosio-6P Via del pentoso fosfato Glucosio Fruttosio-6P

Dettagli

I Tessuti muscolari. scheletrico -tessuto muscolare striato: cardiaco. -tessuto muscolare liscio

I Tessuti muscolari. scheletrico -tessuto muscolare striato: cardiaco. -tessuto muscolare liscio I Tessuti muscolari scheletrico -tessuto muscolare striato: cardiaco -tessuto muscolare liscio CLASSIFICAZIONE DEI TESSUTI MUSCOLARI: 1. T.M. STRIATO SCHELETRICO 2. T.M. STRIATO CARDIACO 3. T.M.LISCIO

Dettagli

LE BASI ANATOMO FISIOLOGICHE DELL ALLENAMENTO SPORTIVO

LE BASI ANATOMO FISIOLOGICHE DELL ALLENAMENTO SPORTIVO LE BASI ANATOMO FISIOLOGICHE DELL ALLENAMENTO SPORTIVO I principali sistemi organici connessi al movimento Nervoso centrale e periferico Respiratorio Cardiocircolatorio Osteoarticolare Muscolare Il sistema

Dettagli

Epimisio. Ventre muscolare

Epimisio. Ventre muscolare Endomisio Mitocondri Miofibrilla Cellula satellite Sarcoplasma Perimisio Fibra muscolare Nucleo Fibra muscolare Endomisio Epimisio Fascio muscolare Vasi sanguigni Epimisio Fibre muscolari Ventre muscolare

Dettagli

I Tessuti muscolari. scheletrico. -tessuto muscolare striato: cardiaco. -tessuto muscolare liscio

I Tessuti muscolari. scheletrico. -tessuto muscolare striato: cardiaco. -tessuto muscolare liscio -tessuto muscolare striato: scheletrico cardiaco -tessuto muscolare liscio CLASSIFICAZIONE DEI TESSUTI MUSCOLARI: 1. T.M. STRIATO SCHELETRICO 2. T.M. STRIATO CARDIACO 3. T.M.LISCIO muscolo scheletrico:

Dettagli

Laboratorio Fitness & Wellness

Laboratorio Fitness & Wellness Laboratorio Fitness & Wellness Anno Accademico 2015/2016 Ewan Thomas, MSc Principi di Bioenergetica e Biomeccanica Metabolismo Catabolismo Processi di degradazione che permettono di liberare energia Anabolismo

Dettagli

Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA. Angela Chambery Lezione 11

Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA. Angela Chambery Lezione 11 Corso di Laurea in Farmacia Insegnamento di BIOCHIMICA Angela Chambery Lezione 11 Funzioni delle proteine Concetti chiave: La varietà strutturale delle proteine consente loro di svolgere un enorme quantità

Dettagli

Composizione Varia molto secondo la specie considerata, allo stato di nutrizione, all età e al sesso.

Composizione Varia molto secondo la specie considerata, allo stato di nutrizione, all età e al sesso. La carne Generalità Per legge con il termine carne si definiscono: I muscoli striati e i tessuti prettamente connessi di animali da macello (equini, suini, bovini, ecc.) Animali da cortile (pollame, tacchini,

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Biofisica e Fisiologia I. Muscolo liscio

Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia. Biofisica e Fisiologia I. Muscolo liscio Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Muscolo liscio Muscolo cardiaco scheletrico liscio MUSCOLO LISCIO La muscolatura liscia si trova nelle pareti degli organi cavi.

Dettagli

Meccanismo della contrazione

Meccanismo della contrazione Miofibrilla costituita da serie di filamenti di molecole di actomiosina (proteina contrattile) I filamenti sono disposti lungo l asse maggiore della fibra muscolare e percorrono ininterrottamente i dischi

Dettagli

METABOLISMO CELLULARE

METABOLISMO CELLULARE METABOLISMO CELLULARE Struttura dell ATP (Adenosintrifosfato) Adenina (base azotata), Ribosio (zucchero) e un gruppo fosforico ATP Il legame covalente tra i gruppi fosforici si spezza facilmente liberando

Dettagli

Il tessuto muscolare liscio

Il tessuto muscolare liscio Il tessuto muscolare liscio LOCALIZZAZIONE TONACHE MUSCOLARI Apparato digerente Vie respiratorie Vie urinarie e genitali Vasi (parete arterie e vene) Condotti escretori delle ghiandole muscolare muscolare

Dettagli

fornire energia chimica in vettori attivati ATP e NADH e NADPH e FADH.

fornire energia chimica in vettori attivati ATP e NADH e NADPH e FADH. Cibo ed Energia Il glucosio e altre molecole nutritive per esempio i grassi vengono demolite attraverso un ossidazione graduale controllata per fornire energia chimica in una forma utilizzabile dalla cellula,

Dettagli

Anatomia microscopica e funzionale del muscolo scheletrico. La fibra del muscolo scheletrico E l unità istologica elementare dei muscoli.

Anatomia microscopica e funzionale del muscolo scheletrico. La fibra del muscolo scheletrico E l unità istologica elementare dei muscoli. Domenica 11 Novembre 2012 CORSO DI FORMAZIONE TECNICO EDUCATORE REGIONALE LA MACCHINA DELL UOMO: CENNI DI FISIOLOGIA, ANATOMIA DELL APPARATO LOCOMOTORE LA CONTRAZIONE MUSCOLARE Relatore: Dott.Michele Bisogni

Dettagli

ELEMENTI DI FISIOLOGIA. dott. Alessandro Ganzini

ELEMENTI DI FISIOLOGIA. dott. Alessandro Ganzini ELEMENTI DI FISIOLOGIA dott. Alessandro Ganzini I SISTEMI ENERGETICI Movimento conversione energia chimica in energia meccanica Carboidrati, proteine e grassi contengono energia chimica. Catabolismo: processo

Dettagli

Contrazione muscolare

Contrazione muscolare Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia I Contrazione muscolare I muscoli hanno due funzioni: generare movimento generare forza I muscoli scheletrici generano anche calore

Dettagli

muscolo scheletrico i tessuti muscolari sono costituiti da cellule eccitabili

muscolo scheletrico i tessuti muscolari sono costituiti da cellule eccitabili muscolo scheletrico muscolo scheletrico (striato volontario, attivato dai motoneruroni α) muscolo cardiaco (striato involontario) muscolo liscio (involontario) i tessuti muscolari sono costituiti da cellule

Dettagli

Approccio ai metabolismi energetici

Approccio ai metabolismi energetici Approccio ai metabolismi energetici La contrazione muscolare, così come moltissime altre funzioni celllulari, avviene grazie all'energialiberata dalla rottura del legame fosfoanidridico che unisce il fosforo

Dettagli

Respirazione cellulare

Respirazione cellulare Respirazione cellulare L equazione generale della respirazione C 6 H 12 O 6 + 6 O 2 6 CO 2 + 6 H 2 O + 36 ATP 1 molec zucchero 6 molec ossigeno 6 molec anidride carbonica 6 molec acqua + = + + 36 molecole

Dettagli

Modalità di trasporto di membrana (DIFFUSIONE FACILITATA)

Modalità di trasporto di membrana (DIFFUSIONE FACILITATA) Modalità di trasporto di membrana (DIFFUSIONE FACILITATA) Classi di proteine di trasporto presenti nella membrana plasmatica (o CARRIER) Porta girevole Porta aperta I canali ionici Sezione trasversale

Dettagli

TESSUTO MUSCOLARE. MUSCOLO LISCIO TONACA MUSCOLARE dei visceri e dei vasi (controllato dal SNA, indipendente dalla volontà)

TESSUTO MUSCOLARE. MUSCOLO LISCIO TONACA MUSCOLARE dei visceri e dei vasi (controllato dal SNA, indipendente dalla volontà) 1 TESSUTO MUSCOLARE È dotato di contrattilità La contrattilità è la capacità di accorciamento La contrattilità si origina dallo scorrimento di proteine con consumo di ATP MUSCOLO STRIATO SCHELETRICO (controllato

Dettagli

Proprietà di permeabilità della membrana

Proprietà di permeabilità della membrana Proprietà di permeabilità della membrana Il Trasporto attraverso le membrane La fase lipidica delle membrane le rende impermeabili alla maggior parte degli ioni e delle sostanze polari. Questi composti

Dettagli

Accoppiamento eccitazione-contrazione

Accoppiamento eccitazione-contrazione Accoppiamento eccitazione-contrazione Potenziale d'azione motoneurone Potenziale d'azione muscolo Contrazione muscolo Ricordate cosa c è alla giunzione muscolare? Anni 30 40: Heilbrun ipotizza un ruolo

Dettagli

Tessuto Muscolare 05/11/17

Tessuto Muscolare 05/11/17 Tessuto Muscolare Tessuto Muscolare Funzione: Contrattilità > movimento volontario ed involontario degli organi e apparati 3 Categorie: - Tessuto muscolare striato scheletrico muscoli inseriti sullo scheletro

Dettagli

scaricatoda

scaricatoda Le fibre muscolari scheletriche appaiono striate e multinucleate. Controllano i movimenti del corpo. Sono volontari, si contraggono in risposta a stimoli che provengono da motoneuroni. Le fibre muscolari

Dettagli

Tessuto Muscolare. Tessuto muscolare striato scheletrico 11/11/16

Tessuto Muscolare. Tessuto muscolare striato scheletrico 11/11/16 Tessuto Muscolare Tessuto Muscolare Funzione: Contrattilità > movimento volontario ed involontario degli organi e apparati 3 Categorie: - muscoli inseriti sullo scheletro osseo (volontario) - Tessuto muscolare

Dettagli

Fisiologia legata al carico di lavoro

Fisiologia legata al carico di lavoro Fisiologia legata al carico di lavoro Il carico di lavoro può essere inteso come: carico esterno (è il lavoro svolto che può essere quantificato in volume ed intensità) carico interno (sono gli effetti

Dettagli

2 INCONTRO: LA PRODUZIONE DI ENERGIA NELLA CELLULA

2 INCONTRO: LA PRODUZIONE DI ENERGIA NELLA CELLULA INCONTRO: LA PRODUZIONE DI ENERGIA NELLA CELLULA 1 INTRODUZIONE 1 L energia chimica Esistono diversi tipi di energia e una tra queste è l energia chimica: un tipo di energia che possiedono tutte le molecole

Dettagli

I PROTIDI ASPETTI GENERALI

I PROTIDI ASPETTI GENERALI I PROTIDI ASPETTI GENERALI I PROTIDI O PROTEINE SONO SOSTANZE ORGANICHE AZOTATE, DI STRUTTURA MOLTO COMPLESSA, PRESENTI IN OGNI FORMA DI VITA. LE PROTEINE SONO COMPOSTI QUATERNARI, OSSIA SONO FORMATE DA

Dettagli

DESTINI DEL PIRUVATO

DESTINI DEL PIRUVATO DESTINI DEL PIRUVATO LA GLICOLISI RILASCIA SOLO UNA PICCOLA PARTE DELL ENERGIA TOTALE DISPONIBILE NELLA MOLECOLA DI GLUCOSIO Le due molecole di piruvato prodotte dalla glicolisi sono ancora relativamente

Dettagli

I diversi tipi di muscolo

I diversi tipi di muscolo I diversi tipi di muscolo Il muscolo scheletrico è striato e generalmente volontario. Si inserisce per mezzo dei tendini, sulle ossa determinandone, mediante contrazione, i reciproci spostamenti. Il muscolo

Dettagli

Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Zootecniche. CARNE e QUALITÀ. Prof. Vittorio Dell Orto

Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Zootecniche. CARNE e QUALITÀ. Prof. Vittorio Dell Orto Sanità Animale, Allevamento e Produzioni Zootecniche CARNE e QUALITÀ Prof. Vittorio Dell Orto Prof. Carlo Angelo Sgoifo Rossi, Dr. Riccardo Compiani Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie per

Dettagli

METABOLISMO DEL GLICOGENO

METABOLISMO DEL GLICOGENO METABOLISMO DEL GLICOGENO GLICOGENO: Polisaccaride di riserva del regno animale Organi principali: FEGATO MUSCOLO SCHELETRICO Glicogeno Glucosio Glucosio-6P Via del pentoso fosfato Glucosio Fruttosio-6P

Dettagli

BIOMOLECOLE (PROTEINE)

BIOMOLECOLE (PROTEINE) BIOMOLECOLE (PROTEINE) Proteine: funzioni Strutturale (muscoli, scheletro, legamenti ) Contrattile (actina e miosina) Di riserva (ovoalbumina) Di difesa (anticorpi) Di trasporto (emoglobina, di membrana)

Dettagli

CARNE E DERIVATI 6.3

CARNE E DERIVATI 6.3 6.1 anatomia e fisiologia del muscolo la produzione di energia la contrazione muscolare le tipologie di fibre muscolari trasformazione del muscolo in carne. La frollatura 6. CARNE E DERIVATI 6.2 6.3 qualità

Dettagli

Cap.16 GLICOLISI. Glucosio + 2 ADP + 2 Pi + 2 NAD + 2 Piruvato + 2 ATP + 2 H 2 O+ 2 NADH + 2H + 2 ADP + 2 Pi 2 ATP H 2 O 2 NAD + 2 NADH + 2H +

Cap.16 GLICOLISI. Glucosio + 2 ADP + 2 Pi + 2 NAD + 2 Piruvato + 2 ATP + 2 H 2 O+ 2 NADH + 2H + 2 ADP + 2 Pi 2 ATP H 2 O 2 NAD + 2 NADH + 2H + Cap.16 GLICOLISI Glucosio + 2 ADP + 2 Pi + 2 NAD + 2 Piruvato + 2 ATP + 2 H 2 O+ 2 NADH + 2H + 2 ADP + 2 Pi 2 ATP 2 + 2 H 2 O 2 NAD + 2 NADH + 2H + Via metabolica in 10 tappe (reazioni) La glicolisi può

Dettagli

Corso LM WBQ-LM"Biosicurezza e qualità degli alimenti" Dott.ssa Roberta Nuvoloni

Corso LM WBQ-LMBiosicurezza e qualità degli alimenti Dott.ssa Roberta Nuvoloni Corso LM WBQ-LM"Biosicurezza e qualità degli alimenti" Dott.ssa Roberta Nuvoloni PROSCIUTTO COTTO PROSCIUTTO COTTO Classificazione commerciale: prosciutto cotto con aggiunta di polifosfati sgrassato ricostruito

Dettagli

Scossa semplice scossa muscolare o scossa semplice.

Scossa semplice scossa muscolare o scossa semplice. Scossa semplice Il fenomeno contrattile innescato da un singolo potenziale d azione è detto scossa muscolare o scossa semplice. La sua durata dipende dal tipo di fibra muscolare in esame. Nella fibrocellula

Dettagli

LA REAZIONE ALL'AMBIENTE: L'ATTIVITÀ MUSCOLARE TUTTI I MOVIMENTI NEL CORPO E DEL CORPO SONO LA CONSEGUENZA DI CONTRAZIONI E RILASCIAMENTI MUSCOLARI

LA REAZIONE ALL'AMBIENTE: L'ATTIVITÀ MUSCOLARE TUTTI I MOVIMENTI NEL CORPO E DEL CORPO SONO LA CONSEGUENZA DI CONTRAZIONI E RILASCIAMENTI MUSCOLARI LA REAZIONE ALL'AMBIENTE: L'ATTIVITÀ MUSCOLARE TUTTI I MOVIMENTI NEL CORPO E DEL CORPO SONO LA CONSEGUENZA DI CONTRAZIONI E RILASCIAMENTI MUSCOLARI CLASSIFICAZIONI DEI MUSCOLI: STRIATO SCHELETRICO STRATO

Dettagli

GLI ELEMENTI CONTRATTILI

GLI ELEMENTI CONTRATTILI Corso Integrato di Fisiologia Umana GLI ELEMENTI CONTRATTILI Anno Accademico 2007-2008 Il muscolo scheletrico Elementi contrattili 2 Struttura dell apparato contrattile Elementi contrattili 3 Struttura

Dettagli

STRUTTURA E FUNZIONE DELLE PROTEINE

STRUTTURA E FUNZIONE DELLE PROTEINE STRUTTURA E FUNZIONE DELLE PROTEINE PROTEINE 50% DEL PESO SECCO DI UNA CELLULA STRUTTURA intelaiatura citoscheletrica strutture cellulari impalcatura di sostegno extracellulare FUNZIONE catalisi enzimatica

Dettagli

DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio. GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici)

DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio. GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici) DEGRADAZIONE di polisaccaridi (glicogeno epatico, amido o glicogeno dalla dieta) Glucosio GLUCONEOGENESI (sintesi da precursori non glucidici) 1 2 Il glucosio viene trasportato all interno della cellula

Dettagli

Il sistema muscolare

Il sistema muscolare Il sistema muscolare Tipi di muscoli Scheletrici (volontari e striati) Cardiaco (involontario ma striato) Lisci (involontari) I principali muscoli scheletrici Le proprietà del muscolo Le proprietà specifiche

Dettagli

Lattato. Glicolisi. Piruvato

Lattato. Glicolisi. Piruvato Lattato Glicolisi Piruvato REAZIONI MITOCONDRIALI DEL PIRUVATO + Piruvato Deidrogenasi + CO 2 + H 2 O ATP ADP + Pi Piruvato Carbossilasi + 2 H + ossalacetato La Piruvato Carbossilasi è una proteina Mitocondriale

Dettagli

METABOLISMO CELLULARE

METABOLISMO CELLULARE METABOLISMO CELLULARE Il funzionamento della cellula Le cellule sono veri e propri esseri viventi: sono capaci di alimentarsi, di crescere, di produrre nuove sostanze, di riprodursi, di espellere rifiuti

Dettagli

I MECCANISMI ENERGETICI

I MECCANISMI ENERGETICI I MECCANISMI ENERGETICI L ENERGIA DEI MUSCOLI FONTI ENERGETICHE I MECCANISMI ENERGETICI SISTEMA AEROBICO SISTEMA ANAEROBICO ALATTACIDO SISTEMA ANAEROBICO LATTACIDO L ACIDO LATTICO IL DEBITO DI OSSIGENO

Dettagli

IL METABOLISMO. Dal carbonio agli OGM Capitolo 2

IL METABOLISMO. Dal carbonio agli OGM Capitolo 2 IL METABOLISMO Dal carbonio agli OGM Capitolo 2 IL METABOLISMO L'insieme delle trasformazioni chimiche ed energetiche che si verificano nelle cellule di un organismo vivente e ne garantiscono la conservazione,

Dettagli

Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari

Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari Corso di laurea magistrale in BIOTECNOLOGIE DELLA RIPRODUZIONE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TERAMO Corso di recupero Fisiologia cellulare/ Laboratorio di colture cellulari Prof.ssa Luisa Gioia Trasmissione

Dettagli

Immagini e concetti della biologia

Immagini e concetti della biologia Sylvia S. Mader Immagini e concetti della biologia 2 A3 Le molecole biologiche 3 Il carbonio è l elemento di base delle biomolecole Una cellula batterica può contenere fino a 5000 tipi diversi di composti

Dettagli

DEFINIZIONE Il tessuto muscolare è uno dei quattro tipi fondamentali di tessuto che compongono il corpo degli animali. È responsabile dei movimenti vo

DEFINIZIONE Il tessuto muscolare è uno dei quattro tipi fondamentali di tessuto che compongono il corpo degli animali. È responsabile dei movimenti vo BARDOLINO CARNACINA 23/02/2013 e 18/04/13 LA FILIERA DELLA CARNE Il tessuto muscolare Daniele Degl Innocenti Dottore di Ricerca (PhD) 1 DEFINIZIONE Il tessuto muscolare è uno dei quattro tipi fondamentali

Dettagli

LA REAZIONE ALL'AMBIENTE: L'ATTIVITÀ MUSCOLARE TUTTI I MOVIMENTI NEL CORPO E DEL CORPO SONO LA CONSEGUENZA DI CONTRAZIONI E RILASCIAMENTI MUSCOLARI

LA REAZIONE ALL'AMBIENTE: L'ATTIVITÀ MUSCOLARE TUTTI I MOVIMENTI NEL CORPO E DEL CORPO SONO LA CONSEGUENZA DI CONTRAZIONI E RILASCIAMENTI MUSCOLARI LA REAZIONE ALL'AMBIENTE: L'ATTIVITÀ MUSCOLARE TUTTI I MOVIMENTI NEL CORPO E DEL CORPO SONO LA CONSEGUENZA DI CONTRAZIONI E RILASCIAMENTI MUSCOLARI CLASSIFICAZIONI DEI MUSCOLI: STRIATO SCHELETRICO STRATO

Dettagli

Stress cardiovascolare: modulazione della proteina BAG3

Stress cardiovascolare: modulazione della proteina BAG3 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO Dipartimento di Farmacia Corso di Laurea Specialistica in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Tesi sperimentale in Biochimica Stress cardiovascolare: modulazione della

Dettagli

Le reazioni esoergoniche e quelle endoergoniche del metabolismo cellulare sono legate dalla molecola di ATP.

Le reazioni esoergoniche e quelle endoergoniche del metabolismo cellulare sono legate dalla molecola di ATP. 1 METABOLISMO CELLULARE Definizione Metabolismo cellulare insieme delle reazioni che producono e necessitano energia nel nostro corpo. Nel metabolismo si distinguono due fasi: Fase catabolica Insieme delle

Dettagli

proprietà intrinseca di tutte le cellule per il mantenimento delle funzioni di base e specializzate

proprietà intrinseca di tutte le cellule per il mantenimento delle funzioni di base e specializzate Il tessuto muscolare -contrattilità proprietà intrinseca di tutte le cellule per il mantenimento delle funzioni di base e specializzate -organismi multicellulari cellule specializzate per il movimento

Dettagli

IL SISTEMA MUSCOLARE

IL SISTEMA MUSCOLARE IL SISTEMA MUSCOLARE FUNZIONE PRINCIPALE DEL MUSCOLO L apparato scheletrico è azionato dall apparato muscolare costituito da MUSCOLI e TENDINI La contrazione è il motore di tutte le azioni. I muscoli sono

Dettagli

MANTENIMENTO DELLA STRUTTURA CRESCITA SVILUPPO RIPRODUZIONE

MANTENIMENTO DELLA STRUTTURA CRESCITA SVILUPPO RIPRODUZIONE BIOENERGETICA MANTENIMENTO DELLA STRUTTURA CRESCITA SVILUPPO RIPRODUZIONE GLI ORGANISMI VIVENTI POSSONO UTILIZZARE SOLO DUE FORME DI ENERGIA: LUMINOSA (radiazioni di determinate lunghezze d onda) (ORGANISMI

Dettagli

MUSCOLO CARDIACO. 50% Massa fibrillare - 35% MITOCONDRI

MUSCOLO CARDIACO. 50% Massa fibrillare - 35% MITOCONDRI MUSCOLO CARDIACO 50% Massa fibrillare - 35% MITOCONDRI Miociti: un solo nucleo, ricchi di mitocondri, maggiore vascolarizzazione, elevate quantità di mioglobina interagisce con tropomiosina inibisce l'interazione

Dettagli

CONOSCERE IL CORPO UMANO: SISTEMA MUSCOLARE. DOCENTE: Prof. ssatozzi Carla CLASSE: 1G/Sport A.S

CONOSCERE IL CORPO UMANO: SISTEMA MUSCOLARE. DOCENTE: Prof. ssatozzi Carla CLASSE: 1G/Sport A.S DOCENTE: Prof. ssatozzi Carla CLASSE: 1G/Sport A.S. 2007-2008 1 La muscolatura scheletrica è formata da più si 650 muscoli diversi che costituiscono oltre il 40% della massa corporea. I muscoli sono uniti

Dettagli

Prof. Maria Nicola GADALETA FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA 4

Prof. Maria Nicola GADALETA FOSFORILAZIONE OSSIDATIVA 4 Prof. Maria Nicola GADALETA E-mail: m.n.gadaleta@biologia.uniba.it Facoltà di Scienze Biotecnologiche Corso di Laurea in Biotecnologie Sanitarie e Farmaceutiche Biochimica e Biotecnologie Biochimiche FOSFORILAZIONE

Dettagli

Indice generale 1. Introduzione alla biochimica 2. Acqua, ph, acidi, basi, sali, tamponi

Indice generale 1. Introduzione alla biochimica 2. Acqua, ph, acidi, basi, sali, tamponi Indice generale 1. Introduzione alla biochimica 1 Unità di misura 1 Energia e calore 3 Struttura dell atomo 3 Tavola periodica degli elementi 4 Legami chimici 8 Legami covalenti 8 Legami non covalenti

Dettagli

I 400 metri: metabolismo energetico

I 400 metri: metabolismo energetico I 400 metri: metabolismo energetico Arezzo, 26 agosto 2016 Daniele Faraggiana Diapositive Le immagini alle pagine 4, 9, 17, 20 sono riprodotte da Exercise Physiology di McArdle, Katch & Katch. Le immagini

Dettagli

AMMINOACIDI E PROTEINE

AMMINOACIDI E PROTEINE AMMINOACIDI E PROTEINE 1 AMMINOACIDI Gli amminoacidi sono composti organici composti da atomi di carbonio, idrogeno, ossigeno e azoto e in alcuni casi anche da altri elementi come lo zolfo. Gli amminoacidi

Dettagli

Energia chimica. muscolo. Energia meccanica

Energia chimica. muscolo. Energia meccanica Energia chimica muscolo Energia meccanica ! " # " Muscolo scheletrico Connettivo Fibre muscolari Vasi sanguigni Nervi Reticolo sarcoplasmatico Miofibrille Sarcolemma Tubuli T Nuclei Sarcoplasma Mitocondri

Dettagli

In base alle caratteristiche delle miofibrille

In base alle caratteristiche delle miofibrille Tessuto muscolare Rende possibili sia i movimenti del corpo nell insieme che quelli delle singole parti. Il tessuto muscolare è dotato di contrattilità oltre che di eccitabilità. In base alle caratteristiche

Dettagli

Contrazione muscolare

Contrazione muscolare Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia Biofisica e Fisiologia Contrazione muscolare I muscoli hanno due funzioni: generare movimento generare forza I muscoli scheletrici generano anche calore

Dettagli

Citoscheletro Microfilamenti

Citoscheletro Microfilamenti Citoscheletro Microfilamenti Biotecnologie 2011 1 Microfilamenti I filamenti di actina (noti anche come microfilamenti) consistono di subunità della proteina actina collegate in polimeri formati da filamenti

Dettagli

Francesco Marcello. Problematiche dello sport agonistico e dell attività fisica

Francesco Marcello. Problematiche dello sport agonistico e dell attività fisica Francesco Marcello Problematiche dello sport agonistico e dell attività fisica Le caratteristiche fondamentali dei muscoli umani Fibre Tipo I (ST) metabolismo Aerobico ossidativo Tipo II A metabolismo

Dettagli

INTRODUZIONE AL METABOLISMO. dal gr. metabolè = trasformazione

INTRODUZIONE AL METABOLISMO. dal gr. metabolè = trasformazione INTRODUZIONE AL METABOLISMO dal gr. metabolè = trasformazione IL Metabolismo Il metabolismo è la somma di tutte le trasformazioni chimiche che avvengono in una cellula o in un organismo. E costituito da

Dettagli

Tutti gli esseri viventi sono formati da cellule

Tutti gli esseri viventi sono formati da cellule La cellula La cellula La cellula è la più piccola unità di un organismo in grado di funzionare in modo autonomo. Tutti gli esseri viventi sono formati da cellule. La cellula Sebbene i virus siano in grado

Dettagli