A INTRODUZIONE... 3 B CONTROLLO DELL IMPIANTO IN ESERCIZIO... 7

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2 SOMMARIO A INTRODUZIONE... 3 A.1 GESTIONE DELLE INCERTEZZE DI MISURA... 4 A.2 VALUTAZIONE DI CONFORMITA DEI RISULTATI ANALITICI E DATI OUTLIER... 4 B CONTROLLO DELL IMPIANTO IN ESERCIZIO... 7 B.1 EMISSIONI IN ATMOSFERA... 7 B.1.1 Autocontrolli alle emissioni impianto TCF... 7 B.1.2 Autocontrolli alle emissioni impianto Disidrat... 8 B.1.3 Profilo analitico emissioni convogliate E2, E3 ed E4 impianto Disidrat... 8 B.2 SCARICHI IDRICI... 9 B.2.1 Autocontrolli agli scarichi impianto TCF... 9 B.2.2 Profilo analitico allo scarico al TAS e alle correnti in ingresso alla Vasca VP 9 B.3 RIFIUTI B.3.1 Autocontrolli rifiuti all impianto TCF B.3.2 Autocontrolli rifiuti in uscita dall impianto TCF B.3.3 Autocontrolli rifiuti in ingresso all impianto TCF B.3.4 Autocontrolli rifiuti all impianto Disidrat B.3.5 Autocontrolli fanghi prodotti dall impianto Disidrat avviati a recupero presso le discariche Herambiente B.4 RUMORE B.5 ALTRI MONITORAGGI B.6 INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALI C PROPOSTA DI VERIFICA DELLA CONFORMITÀ DELL IMPIANTO C.1 COMUNICAZIONE DEI RISULTATI DEGLI AUTOCONTROLLI di 18

3 A INTRODUZIONE Con il termine monitoraggio si definisce l insieme delle attività finalizzate alla rilevazione sistematica di un predeterminato parametro chimico-fisico, che può basarsi sull utilizzo di misure effettuate periodicamente con frequenza definita mediante l utilizzo di istruzioni operative che permettano di fornire informazioni utili alla definizione dell evoluzione dell ambiente nell area interessata. Con il termine si definisce una forma di attività finalizzata alla verifica della conformità delle emissioni di un sito impiantistico rispetto al sistema normativo. Appare in tutta evidenza come sia imprescindibile associare ad una efficace azione di una altrettanto puntuale e precisa azione di monitoraggio, coniugando in tal modo la conoscenza continua dell evoluzione dello stato dell ambiente relativamente ai parametri più significativi e di rilievo con l attività di verifica del rispetto di ogni singola normativa di settore. Il D. Lgs. 152/2006 (che ha sostituito il D. Lgs. 59/2005 come attuazione della normativa IPPC) pone in capo al Gestore dell impianto la responsabilità di attuare un appropriato piano di monitoraggio e delle emissioni prodotte dalla attività oggetto di AIA, fornendo ogni utile informazione rispetto ai criteri e metodi adottati ai fini di tenere costantemente sotto la conformità alla vigente normativa in campo ambientale e verificare l evoluzione dei parametri ambientali rilevanti. Associato al piano di monitoraggio e sono definiti altresì gli elementi di valutazione dei risultati conseguiti nonché i sistemi di comunicazione all Autorità competente dei risultati conseguiti. Il presente Piano di Monitoraggio è relativo al Centro Ecologico Romea, ubicato a Ravenna presso il Comparto Herambiente s.p.a. di trattamento/smaltimento rifiuti al km 2,6 della S.S. 309 Romea, come composto dai seguenti impianti: 1. Impianto di Trattamento Chimico Fisico (TCF), che presenta come sottosezione (denominata TCFA) la linea di trattamento chimico-fisico alla quale sono destinati i flussi precedentemente trattati all impianto CTIDA ubicato presso il Comparto al km 3,8 della S.S. 309 Romea; 2. Impianto di trattamento rifiuti solidi e fangosi (impianto DISIDRAT). 3 di 18

4 A.1 GESTIONE DELLE INCERTEZZE DI MISURA Al fine di disporre di dati realistici e comparabili è opportuno individuare per i risultati degli autocontrolli periodici il grado di incertezza che li caratterizza e quindi è opportuno chiarire le modalità di gestione dell incertezza di misura associata ai dati analitici. La valutazione delle incertezze sulle misure effettuate dai laboratori a cui sarà affidato il servizio di campionamento e analisi sarà calcolata dal fornitore del servizio stesso (laboratorio accreditato) al quale sarà richiesto di fornire i risultati della misura corredati della relativa incertezza, qualora questa sia determinabile. Per risultati inferiori a LQ, l incertezza non è calcolabile. Il risultato di un auto sarà considerato superiore al valore limite autorizzato qualora l estremo inferiore dell intervallo di confidenza della misura (cioè l intervallo corrispondente a Risultato della Misurazione ± Incertezza di Misura ) risulti superiore al valore limite autorizzato. A.2 VALUTAZIONE DI CONFORMITA DEI RISULTATI ANALITICI E DATI OUTLIER Qualora a seguito di autocontrolli periodici emerga un risultato anomalo (outlier), lo stesso sarà trattato così come descritto ai successivi capoversi. Un outlier può essere definito come un risultato che devia significativamente dagli altri in una serie di misure e che non può essere direttamente assegnato al funzionamento dell impianto. L unica differenza tra un outlier e un emissione eccezionale risiede nell eventuale identificazione di una causa nelle condizioni operative dell impianto; per l identificazione di un dato anomalo è sempre importante un analisi puntuale di queste condizioni operative. Se a valle di tale analisi non si riesce ad identificare alcuna causa, e, un esame critico delle misure non conduce alla correzione dei risultati, l outlier sarà escluso dal calcolo delle concentrazioni medie, come indicato nel Bref comunitario sul monitoraggio. In particolare, al fine della possibile eliminazione di un dato sospetto, si farà riferimento alla valutazione ottenuta con l applicazione del Test Q di Dixon. L equazione che permette di calcolare Q dipende dalla numerosità dei dati a disposizione; avendo disposto i risultati in ordine crescente: Q n n 1 exp= n 1 4 di 18

5 dove, disponendo in ordine crescente i dati: n = valore sospetto n-1 = valore precedente rispetto al valore sospetto (nell ordine crescente) 1 = valore minimo tra i dati misurati Q exp deve essere confrontato con il valore critico tabulato in funzione del numero di osservazioni e del livello di fiducia (confidenza). Nella tabella seguente sono indicati i valori critici di Q in funzione del numero di osservazioni, per tre intervalli di confidenza (90%, 95% e 99%): 5 di 18

6 Le valutazioni fatte dal Gestore a valle dell analisi per l identificazione e l esclusione del valore anomalo saranno comunicate all Autorità di Controllo unitamente alla serie dei dati effettivi. Qualora dalla verifica dei certificati analitici emessi a seguito di auto periodico si rilevi il superamento di uno o più limiti autorizzati, il Gestore in prima istanza valuterà il risultato effettuando il Test di Dixon, se dall analisi si conferma il superamento di uno dei limiti autorizzati, il gestore opererà come segue: - comunicherà ad Arpa e Provincia nel minor tempo possibile il superamento riscontrato relazionando sulle possibili cause; - contestualmente effettuerà tutti i controlli necessari, e, nel caso in cui fossero ravvisate criticità, si adopererà per ripristinare la situazione di normale funzionamento nel minor tempo possibile. Delle verifiche effettuate dei relativi esiti dovranno essere informate Arpa e Provincia mediante relazione illustrativa delle attività; - organizzerà, compatibilmente con le disponibilità del fornitore incaricato per il servizio di campionamento e analisi e con i minimi tempi tecnici necessari, la ripetizione dell indagine. - In caso di esito negativo delle verifiche (ovvero nessuna criticità evidenziata in impianto) ed esito negativo nei risultati della ripetizione del campionamento (cioè risultati entro i limiti autorizzati) ne darà comunicazione ad Arpa e Provincia. - In caso di esito positivo della verifica (cioè criticità\anomalie impiantistiche e superamento dei limiti autorizzati anche in fase di ripetizione dell auto) ne darà comunicazione ad Arpa e Provincia e intraprenderà le operazioni necessarie alla messa in sicurezza dell impianto attraverso verifiche ed eventuali manutenzioni straordinarie. 6 di 18

7 B CONTROLLO DELL IMPIANTO IN ESERCIZIO Si riporta nelle tabelle seguenti una sintesi dei controlli che verranno eseguiti da Herambiente S.p.A. relativamente alle attività di trattamento dei rifiuti liquidi e di trattamento fanghi svolte nei propri impianti compresi all interno del Centro Ecologico Romea per l impianto di trattamento rifiuti solidi e fangosi DISIDRAT. I metodi di campionamento ed analisi utilizzati nell ambito dei controlli esposti sono riportati in allegato al presente Piano (Allegato 1). I controlli sui rifiuti in ingresso sono svolti in accordo al Piano di Controllo Rifiuti, riportato in Allegato 2 al presente Piano di monitoraggio. I profili analitici sotto riportati contengono i parametri sicuramente ricercati sulle diverse matrici indicate. Il gestore dell impianto si riserva di ampliare i suddetti profili a seconda delle esigenze di processo. Le evidenze documentali dello svolgimento dei controlli di seguito descritti sono conservate o presso il Centro Ecologico Romea o presso il Centro Ecologico Baiona di Herambiente, ubicato in via Baiona 182, a disposizione delle Autorità Competenti. B.1 EMISSIONI IN ATMOSFERA Nel presente paragrafo si riportano i controlli di pertinenza degli impianti del Centro Ecologico Romea Comparto km 2,6. B.1.1 Autocontrolli alle emissioni impianto TCF Emissioni convogliate Punto di Parametri misurati Frequenza di E1 / Emissione da aspirazione locali e vasche Controlli di manutenzione sistema di abbattimento (filtro a zeolite) Emissioni diffuse Punto di Parametri misurati Frequenza di Registro emissioni 7 di 18

8 Emissioni convogliate Punto di Parametri misurati Frequenza di ED1 / Sfiato silo calce idrata ED2 / Sfiato silo carbone attivo Controlli di manutenzione sistema di abbattimento (filtro a maniche) Controlli di manutenzione sistema di abbattimento (filtro a maniche) Annuale Annuale Registrazione su sistema informatico di manutenzione Registrazione su sistema informatico di manutenzione B.1.2 Autocontrolli alle emissioni impianto Disidrat Emissioni convogliate Punto di Parametri misurati Frequenza di E2 / Emissione da trattamento aria esausta sezione inertizzazione E3 / Emissione da trattamento aria esausta zona filtropressatura E4 / Emissione da trattamento aria esausta (stoccaggio S101 e S102) Si veda il profilo analitico paragrafo B.1.3 Annuale Annuale Annuale Emissioni diffuse Punto di Parametri misurati Frequenza di ED3/ Emissione silo materie prime/rifiuti pulvirulenti ED4, ED5, ED6 / Emissione silos rifiuti polverulenti ED7, ED8, ED9 / Emissione silos materie prime/rifiuti pulvirulenti ED 10, ED11 / Emissione silos calce area filtropressa Controlli di manutenzione sistema di abbattimento Controlli di manutenzione sistema di abbattimento Controlli di manutenzione sistema di abbattimento Controlli di manutenzione sistema di abbattimento Emissioni in atmosfera in condizioni di urgenza Punto di Parametri misurati Frequenza di E5 / Emissione gruppo elettrogeno (solo in condizioni di emergenza) Avviamenti - Registro emissioni Registro emissioni Registro emissioni Registrazione su sistema informatico di manutenzione Registrazione su sistema informatico di manutenzione Registrazione su sistema informatico di manutenzione Registrazione su sistema informatico di manutenzione Supporto cartaceo o informatico. Relazione annuale B.1.3 Profilo analitico emissioni convogliate E2, E3 ed E4 impianto Disidrat Frequenza annuale Portata 8 di 18

9 Ammoniaca (NH3) Acido Solfidrico Frequenza annuale B.2 SCARICHI IDRICI B.2.1 Autocontrolli agli scarichi impianto TCF Scarichi idrici Punto di Parametri misurati Frequenza di Reflui scaricati Scarico Impianto TCF all Impianto TAS del Centro Ecologico Baiona Correnti in ingresso a vasca VP scaricate a impianto TAS del centro Ecologico Baiona (*) Volume totale scaricato (da misuratore di portata) Si veda il profilo analitico paragrafo B.2.2 Si veda il profilo analitico paragrafo B.2.2 Mensile Mensile Quadrimestrale Report interno (*) Qualora lo scarico parziale S3/g relativo alle acque di prima pioggia della vasca G2 sia inviato via tubo, previo passaggio nella vasca di rilancio VP posta nelle aree di pertinenza dell impianto TCF nel Comparto km 2.6, a trattamento presso l impianto TAS sezione TAPO del centro Ecologico Baiona (attraverso la linea S3 o S2) il gestore provvede ai periodici autocontrolli con le modalità e frequenze indicate anche per tale corrente in ingresso alla vasca VP ai fini della verifica dell accettabilità al trattamento. B.2.2 Profilo analitico allo scarico al TAS e alle correnti in ingresso alla Vasca VP Il profilo analitico riportato in tabella sarà applicato allo scarico dell impianto TCF da vasca VF al TAS (sezione TAPO) del centro Ecologico Baiona e alle correnti in ingresso alla Vasca VP. Quest ultime sono costituite dai seguenti reflui in ingresso: - Percolati dalla discarica esaurita HERAMBIENTE del Comparto km 3,8 - Acque meteoriche da Comparto km 3,8 - Acque di processo da impianto CDR/IRE - Acque meteoriche di prima pioggia Comparto km 2,6 - Vasca G1 impianto CDR/IRE e Vasca G2 Impianto TCF/ DISIDRAT. Di seguito il profilo proposto: 9 di 18

10 Scarico TAS da VF Corrente in ingresso alla vasca VP Frequenza mensile Frequenza quadrimestrale Arsenico Cadmio Cromo totale Cromo VI Mercurio Nichel Piombo Rame Selenio Zinco Idrocarburi totali Fenoli totali Solventi organici aromatici Solventi organici azotati Solventi organici clorurati Pesticidi fosforati B.3 RIFIUTI Relativamente ai rifiuti in ingresso e ai rifiuti prodotti negli impianti del centro Ecologico Romea, il piano di monitoraggio prevede: B.3.1 Autocontrolli rifiuti all impianto TCF Rifiuti in uscita Punto di Parametri misurati Frequenza di Fanghi prodotti inviati a DISIDRAT Oli prodotti dal trattamento emulsioni oleose Si veda il Profilo analitico B.3.2 Si veda il Profilo analitico B.3.2 Annuale Annuale Rifiuti in ingresso Punto di Parametri misurati Frequenza di 10 di 18

11 Rifiuti in uscita Punto di Parametri misurati Frequenza di Percolati provenienti dalle discariche che insistono nel Comparto km 2,6 Acque di processo da Centro di stoccaggio e pretrattamento ex Sotris Acque meteoriche da impianto ex SOTRIS Acque di processo impianto DISIDRAT Acque di lavaggio fumi impianto CDR/IRE Rifiuti da conferitori esterni a TCF Si veda il profilo analitico B.3.3 Si veda il profilo analitico B.3.3 Si veda il profilo analitico B.3.3 Si veda il profilo analitico B.3.3 Si veda il profilo analitico B.3.3 Si veda il Piano di Controllo Rifiuti Si veda il Piano di Controllo Rifiuti Report analitici B.3.2 Autocontrolli rifiuti in uscita dall impianto TCF Di seguito si riporta il profilo analitico riferito ai fanghi prodotti e inviati al Disidrat. Residuo 105 C Residuo 600 C ph Carbonio organico totale Fenoli totali Solventi organici clorurati Solventi organici aromatici Solventi organici azotati Fanghi prodotti e inviati al Disidrat Frequenza annuale Idrocarburi leggeri < C12 Idrocarburi pesanti > C12 1,3 butadiene benzene IPA Arsenico Bario Cadmio Cromo totale Rame Mercurio Molibdeno Nichel Piombo Antimonio Selenio Zinco 11 di 18

12 Di seguito si riporta il profilo analitico riferito agli oli prodotti dal trattamento delle emulsioni oleose dell impianto TCF. ph Oli prodotti dal trattamento emulsioni oleose Frequenza annuale % H 2O (Umidità) Cloro totale Fluoro totale Potere calorifico Inferiore Arsenico Cadmio Cromo totale Cromo VI Nichel Mercurio Piombo Rame Selenio Zinco IPA 1,3 Butadiene Benzene Solventi organici aromatici Solventi organici clorurati Solventi organici azotati Idrocarburi totali PCB Fenoli Oli minerali B.3.3 Autocontrolli rifiuti in ingresso all impianto TCF Di seguito si riporta il profilo analitico per i percolati delle discariche che insistono nel comparto al km 2.6 e che sono trattati al TCF. ph Azoto Kjeldahl (TKN) COD Arsenico Cadmio Cromo totale Cromo VI Percolati in ingresso al TCF Frequenza semestrale 12 di 18

13 Mercurio Nichel Piombo Rame Selenio Zinco Percolati in ingresso al TCF Frequenza semestrale Di seguito si riporta il profilo analitico delle acque di processo prevenienti dal centro di Stoccaggio Ex Sotris: ph COD Idrocarburi totali Fenoli totali Solventi organici aromatici Solventi organici azotati Solventi clorurati Arsenico Cadmio Cromo totale Mercurio Nichel Piombo Rame Selenio Zinco Acque di processo del centro di stoccaggio ex Sotris Frequenza semestrale Di seguito si riporta il profilo analitico delle acque meteoriche prevenienti da impianto Ex Sotris: Arsenico Cadmio Cromo totale Mercurio Nichel Piombo Rame Selenio Zinco Idrocarburi totali Acque meteoriche da impianto ex Sotris Frequenza semestrale 13 di 18

14 Di seguito si riporta il profilo analitico delle acque di processo prevenienti da impianto Disidrat: ph Idrocarburi totali Solventi organici aromatici Solventi organici azotati Solventi clorurati Cloruri Boro Arsenico Cadmio Cromo totale Mercurio Nichel Piombo Rame Selenio Zinco Acque di processo da impianto Disidrat Frequenza semestrale Di seguito si riporta il profilo analitico delle acque di lavaggio fumi impianto CDR/IRE: ph Arsenico Cadmio Cromo totale Mercurio Nichel Piombo Rame Selenio Zinco Acque di lavaggio fumi impianto CDR/IRE Frequenza semestrale B.3.4 Autocontrolli rifiuti all impianto Disidrat Rifiuti in uscita Punto di Parametri misurati Frequenza di 14 di 18

15 Rifiuti in uscita Punto di Parametri misurati Frequenza di Fanghi prodotto (avviato a smaltimento o recupero c/o impianti esterni) Fanghi prodotto (avviato a smaltimento o recupero c/o discariche) (**) Acque di processo via tubo a TCF Volume reflui scaricati a TCF Analisi di classificazione//caratterizzazione (*) Annuale Si veda il Profilo analitico B.3.5 Almeno annuale Volume misurato Mensile Report interno Rifiuti in ingresso Punto di Parametri misurati Frequenza di Conferimenti dall esterno Si veda Allegato 2 piano di rifiuti Si veda Allegato 2 piano di rifiuti (*) I profili analitici adottati sono definiti in funzione delle richieste di omologa degli impianti di smaltimento / recupero finale. Essi sono soggetti a variazioni in funzione dei mutamenti della normativa di riferimento per l ammissibilità dei rifiuti negli impianti di smaltimento stessi (si consideri anche che molti di essi sono esteri). Non è quindi possibile indicare un unico profilo analitico sempre adottato. Si ricorda poi che un simile approccio non sarebbe comunque rappresentativo per il monitoraggio della produzione di rifiuti dell impianto, infatti le caratteristiche del fango in uscita sono necessariamente variabili in quanto dipendono strettamente da quelle del fango in ingresso al trattamento. (**) I controlli sono svolti in accordo a quanto previsto dal Provvedimento di AIA per la ricezione di fango a recupero presso la discarica per rifiuti non pericolosi del Comparto 2,6. B.3.5 Autocontrolli fanghi prodotti dall impianto Disidrat avviati a recupero presso le discariche Herambiente Il profilo sotto indicato potrà essere modificato in in base alle specifiche dell impianto di destinazione Residuo 105 C ph Arsenico Berillio Cadmio Cobalto (composti solubili) Cromo VI Nichel Idrocarburi leggeri < C12 Idrocarburi pesanti > C12 Fanghi prodotti da Disidrat avviati a recupero presso impianti Herambiente Frequenza trimestrale Analisi sul tal quale Analisi sull eluato 15 di 18

16 Arsenico Antimonio Bario Cadmio Cromo totale Cromo VI Rame Mercurio Molibdeno Nichel Piombo Selenio Stagno Zinco Fluoruri Cianuri totali Solventi organici aromatici Solventi organici azotati Solventi organici clorurati Pesticidi totali (escluso i fosforati) Pesticidi fosforati Fenoli totali Idrocarburi totali Fanghi prodotti da Disidrat avviati a recupero presso impianti Herambiente Frequenza trimestrale B.4 RUMORE Il presente Piano di monitoraggio è poi completato dalla periodica Valutazione di impatto acustico sull ambiente esterno, che viene effettuata con frequenza almeno quinquennale e comunque ogni volta che siano introdotte sorgenti significative di impatto acustico ai sensi della L. 447/95. B.5 ALTRI MONITORAGGI Sono inoltre monitorati i consumi di: - acqua (per uso industriale e per uso domestico); 16 di 18

17 - energia elettrica; - gas metano. B.6 INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALI Il Comparto di trattamento e smaltimento rifiuti sito al km 2,6 della S.S. 309 Romea, all interno del quale sono ubicati tra al latro gli impianti del Centro Ecologico Romea, è dotato di Registrazione EMAS. Gli indicatori di performance ambientale monitorati dal gestore sono quindi quelli inseriti nella Dichiarazione Ambientale EMAS redatta annualmente. Di seguito si riepilogano quelli che si ritengono più rappresentativi per l Impianto di Trattamento Chimico Fisico. Indicatori per l impianto Disisdrat sono stati comunicati con p.g. n del 23/12/2013 Efficienza di Utilizzo Energetico [tep/ton]: energia consumata su quantità di rifiuti trattati. Efficienza di Utilizzo della Risorsa Idrica [m 3 /ton]: consumo di risorsa idrica su quantità di rifiuti trattati. Posizionamento Rispetto al Limite [%]: concentrazione media allo scarico dall impianto TCF verso l Impianto TAS del Centro Ecologico Baiona rispetto ai limiti di accettazione all Impianto TAS stesso. Rese di abbattimento dell Impianto TCF, calcolate come rapporto percentuale tra le quantità di inquinanti in ingresso all impianto di trattamento e le quantità presenti in uscita. Gli inquinanti considerati sono individuati tra i metalli pesanti, in quanto ritenuti i parametri di maggiore significatività per la valutazione del rendimento di un impianto chimico-fisico. Fattore di utilizzo reagenti [ton/ton]: consumo di reagenti su quantità di rifiuti trattati. Come già accennato, il valore annuo degli indicatori elencati è riportato dal gestore all interno della Dichiarazione Ambientale predisposta per il mantenimento della Registrazione EMAS. 17 di 18

18 C PROPOSTA DI VERIFICA DELLA CONFORMITÀ DELL IMPIANTO C.1 COMUNICAZIONE DEI RISULTATI DEGLI AUTOCONTROLLI L aspetto divulgativo delle prestazioni dell impianto e degli esiti dei monitoraggi riveste particolare importanza sia nell ottica della trasparenza che della conseguente graduale accettazione dell opera ed acquisizione di fiducia nella gestione da parte dell opinione pubblica. Il gestore trasmetterà annualmente alle Autorità Competenti (entro il 30 aprile) una relazione contenente il resoconto delle risultanze dei monitoraggi effettuati nel presente Piano. 18 di 18

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