Capitolo 7 MONITORAGGI

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1 426 Capitolo 7 MONITORAGGI

2 IL MONITORAGGIO Nel presente capitolo vengono definiti i piani di monitoraggio ambientale relativi al dissociatore molecolare e alla relativa discarica Monitoraggio ambientale dissociatore molecolare Requisiti generali del piano di monitoraggio Di seguito vengono definiti gli obiettivi e le modalità del piano di monitoraggio mirato essenzialmente ad effettuare i controlli necessari a documentare l evolversi della situazione ambientale a partire dalle condizioni attuali in cui andrà ad inserirsi l opera (condizione ante operam), al controllo degli effetti che avrà la fase di costruzione fino ad individuare gli impatti derivanti dall esercizio del futuro impianto (monitoraggio in corso d opera). I controlli da effettuare consentiranno quindi di documentare l evolversi della situazione ambientale, verificare l efficacia dei sistemi di mitigazione adottati in modo da rilevare tempestivamente eventuali situazioni non previste e predisporre le necessarie azioni correttive. Nel presente capitolo si procede quindi ad illustrare i contenuti tecnici e metodologici proposti per le attività di monitoraggio relativamente alle seguenti matrici: - suolo; - acque: acque superficiali; acque sotterranee; - aria: atmosfera; emissioni acustiche. Per ciascuna matrice verranno quindi indicati i parametri da analizzare, le modalità di svolgimento (frequenza e numero), ed infine suggerite le metodiche di analisi. Come rete di monitoraggio ambientale verrà in parte utilizzata quella già esistente per il monitoraggio ambientale delle discariche di ECOFOR Service S.p.A.. Il dettaglio della rete di monitoraggio del dissociatore è rappresentato in figura 104.

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4 Scelta dei parametri I parametri da sottoporre a monitoraggio sono stati selezionati fra gli inquinanti caratteristici delle emissioni derivanti da termovalorizzatori e che quindi costituiscono potenziale causa di impatto per le diverse matrici indicate. I parametri principali che si ritiene opportuno monitorare sono: i microinquinanti organici, a causa del grande numero di composti che possono essere emessi e alle diverse tipologie di rischio connesse; i metalli pesanti che, per le loro caratteristiche, comportano difficoltà per il loro abbattimento o per la loro determinazione. Oltre alla caratterizzazione dello stato qualitativo delle matrici considerate, dovrà essere eseguito anche il monitoraggio dei principali parametri meteorologici dell area, in relazione all influenza che questi hanno su diffusione, trasporto e dispersione degli inquinanti. A tal fine verrà utilizzata la stazione meteorologica presente all interno del comparto Ecofor Service Suolo I parametri da monitorare relativamente al suolo sono i microinquinanti organici e inorganici, tipici ed atipici: metalli pesanti (Cadmio, Mercurio, Piombo, Zinco, Rame, Nickel); diossine e furani (PCDD-PCDF); idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) Ante operam Al fine di definire lo stato dei suoli è prevista l esecuzione di una campagna di indagine presso due postazioni, da ubicarsi a monte ed a valle dell impianto esistente. L ubicazione esatta dei punti di indagine sarà individuata nell ambito delle aree soggette a maggior ricaduta degli inquinanti, così come da risultanze dello specifico studio sulle emissioni, e in accordo con gli enti competenti. Nella figura 104 vengono proposti due punti di campionamento (GR1 e GR2) posizionati rispettivamente sulla direzione prevalente del vento a monte ed a valle dell impianto. Lo studio dei suoli prevede l esecuzione di saggi esplorativi e successiva quartatura del campione rappresentativo dello strato di suolo da 0 a 0,50 m dal piano di campagna. Sui campioni prelevati saranno effettuate analisi di laboratorio volte a definire le concentrazioni limite degli inquinanti in rapporto ai Valori di Concentrazione Limite

5 430 Accettabili (VCLA) indicati dalla tabella 1 dell Allegato 5 al Titolo V della Parte Quarta del D.Lgs 152/06 in funzione degli usi del suolo. Le aree di indagine potranno essere individuate sia all interno del perimetro dello stabilimento, sia all esterno in corrispondenza, delle aree a maggior ricaduta In fase di costruzione La progettazione delle opere civili è stata realizzata sulla base di accurati studi geologici, geotecnici e idrologici che costituiscono la base di riferimento anche per l organizzazione delle attività di cantiere nella fase di costruzione dell impianto. Considerata la tipologia e le modalità di svolgimento delle attività di cantiere, non si individuano interferenze significative con l ambiente circostante a carico della componente suolo Impianto in esercizio Il monitoraggio post operam andrà ad indagare, con frequenza semestrale, gli stessi parametri analizzati in fase ante operam. In questa fase, è prevista l esecuzione di saggi esplorativi rappresentativi dello strato di suolo da 0 a 0,50 m dal piano di campagna. Le indagini saranno ripetute in corrispondenza dei punti stabiliti in fase di monitoraggio ante operam Acque sotterranee Come parametri da sottoporre a monitoraggio sono stati individuati i seguenti microinquinanti organici e inorganici: metalli pesanti (Cadmio, Mercurio, Piombo, Zinco, Rame, Nickel); diossine e furani (PCDD-PCDF); idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA) Ante operam Per la caratterizzazione delle acque sotterranee prima della costruzione dell impianto verranno utilizzati alcuni dei punti di campionamento presenti nella rete di monitoraggio ambientale di ECOFOR service S.p.A (in particolare saranno utilizzati i piezometri 22P,

6 431 28P, 31P, 34P e 35P). Per l indagine è quindi previsto di utilizzare i parametri di analisi ed i valori riscontrati nel piano di monitoraggio ambientale della Società, integrando i parametri caratteristici per questa tipologia di impianto (IPA, PCDD e PCDF). Vedi figura In fase di costruzione Analogamente a quanto espresso in relazione alla matrice suolo, si ritiene che la tipologia e le modalità di svolgimento delle attività di cantiere, così come progettate, non comporteranno interferenze significative con la componente acque sotterranee (in normali condizioni operative non si prevedono fenomeni di inquinamento connessi alle attività di cantiere) Impianto in esercizio Il monitoraggio post operam andrà ad indagare, con frequenza trimestrale, i punti di indagine ed i parametri analizzati in fase ante operam Acque superficiali In analogia ai controlli previsti per le acque sotterranee il piano di monitoraggio per le acque superficiali prevede la ricerca dei seguenti parametri nei principali corpi superficiali posizionati nel pressi del nuovo impianto: metalli pesanti (Cadmio, Mercurio, Piombo, Zinco, Rame, Nickel); diossine e furani (PCDD-PCDF); idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA). Il monitoraggio sarà strutturato in modo da integrare il sistema di analisi e monitoraggio già esistente e adottato da ECOFOR Service S.p.A. In particolare saranno presenti due punti di monitoraggio (Wt1 e Wt2) posizionati a monte ed a valle del comparto lungo la Fossa Nova. Per questi due punti, già previsti dal piano di monitoraggio esistente ed adottato da Ecofor Service S.p.A., saranno integrati i parametri caratteristici per questa tipologia di impianto (IPA, PCDD e PCDF) Ante operam Lo scopo delle indagini ante operam è quello di osservare se vi siano alterazioni sullo

7 432 stato ecologico delle acque superficiali confinanti con l impianto nello stato precedente alla costruzione ed al futuro esercizio. I dati ricavati saranno utilizzati come base per la verifica dell impatto futuro In fase di costruzione Si ritiene che la tipologia e le modalità di svolgimento delle attività di cantiere, così come progettate, non comporteranno interferenze significative con le acque superficiali Impianto in esercizio Il monitoraggio post operam andrà ad indagare con frequenza trimestrale gli stessi parametri analizzati in fase ante operam Atmosfera I parametri ritenuti significativi ai fini del monitoraggio della qualità dell aria in funzione del possibile impatto che ha l impianto di gassificazione sono riassunti di seguito: Materiale Particolato Totale (PTS); polveri (PM10); ossidi di azoto (NO X ); ossidi di zolfo (SO X ); benzene; metalli pesanti (Cd, Hg, Pb), parametri da determinarsi sul campione di polveri; IPA; diossine e furani; Il monitoraggio verrà effettuato presso gli stessi ricettori sensibili individuati dalla attuale rete di monitoraggio della qualità dell aria attiva per il comparto Ecofor Service (ricettori R6, R9, Lavaiano e Fornacette sud). Verranno inoltre aggiunti due ulteriori ricettori utilizzati all interno dello studio diffusionale realizzato (R1 ed R8) al fine di costituire una maglia di monitoraggio incentrata sull impianto di dissociazione. Vedi figura 104. Il monitoraggio sui recettori verrà eseguito trimestralmente nel primo anno e successivamente con cadenza quadrimestrale. Ad integrazione di tali parametri è previsto il rilevamento dei parametri meteorologici allo scopo di verificare l'influenza delle caratteristiche meteorologiche locali sulla

8 433 diffusione e sul trasporto a distanza degli inquinanti. In tal senso, gli indicatori di maggiore interesse che saranno monitorati durante l attività velocità del vento; direzione del vento; radiazione solare globale; radiazione solare netta; umidità relative; temperature; pressione; precipitazioni. I parametri indicati, a meno del dato sulla radiazione, sono rilevati dalla centralina presente all interno del comparto Ecofor Service. L integrazione del dato sulla radiazione solare potrà essere effettuato utilizzando i dati provenienti dalla stazione di Pisa S. Giusto appartenente all Aeronautica Militare Ante operam In questa fase saranno monitorate le concentrazione degli inquinanti dovute a sorgenti antropiche che serviranno come base di riferimento per il confronto dell andamento degli stessi inquinanti in fase di esercizio del gassificatore. Le modalità di rilevamento e la frequenza saranno quelle indicata al paragrafo precedente In fase di costruzione Durante la fase di costruzione dell impianto si ritiene che la tipologia e le modalità di svolgimento delle attività di cantiere, così come progettate, non comporteranno interferenze significative sulla matrice atmosfera Impianto in esercizio Il monitoraggio in fase di esercizio andrà a ripetere lo stesso piano di rilevamento stabilito per la fase ante operam, così da realizzare un confronto puntuale ai fini della verifica dello stato delle componenti ambientali. Il monitoraggio sulla qualità dell aria andrà ad integrarsi con i monitoraggi prescritti per il controllo delle emissioni derivanti da impianti tecnologicamente simili come i termovalorizzatori ed in particolare, oltre alla normativa generale di settore, si fa

9 434 riferimento a quanto previsto nel D.Lgs. n 133 del 11/05/2005. Durante la fase di esercizio dell impianto saranno monitorati in continuo al camino le concentrazioni dei seguenti composti, mediante adeguati dispositivi di misura: CO CO 2 SO 2 NO NO 2 HCl HF NH 3 polveri carbonio organico totale. Anche i seguenti parametri, per il controllo e la normalizzazione dei dati di emissione, saranno monitorati in continuo durante la fase di esercizio: portata fumi; temperatura; pressione; O 2 ; umidità. Le analisi di metalli pesanti, diossine, furani e IPA saranno svolte su campioni dei fumi prelevati allo scarico mediante appropriato punto di prelievo, come previsto dalla normativa tecnica di settore, con almeno tre misurazioni all'anno per i metalli pesanti, diossine, furani e IPA; per i primi dodici mesi di funzionamento verrà effettuata una misurazione almeno ogni tre mesi come previsto dall art. 11, c.5 DLgs 133/ Rumore Anche per quanto riguarda la componente rumore sono previste delle campagne di misura da attuare nelle diverse fasi del progetto atte a valutare ed a ridurre tale impatto sull ambiente circostante Ante operam Al fine di valutare il clima acustico attuale è stata effettuata una campagna di monitoraggio per la caratterizzare la rumorosità della zona.

10 435 La campagna è stata articolata nel modo seguente: una campagna di misura diretta presso i ricettori sensibili (denominati P1 P6) ubicati all interno di un area di 1 km di raggio nell intorno del comparto; una campagna di misura diretta presso gli impianti ubicati all interno del comparto Ecofor - Geofor al fine di definire il clima acustico attuale del comparto e definire il livello di rumore residuo ambientale; la creazione e validazione, attraverso le misure dirette effettuate, di un modello per la valutazione del clima acustico futuro per la determinazione del livello di rumore di comparto a seguito della realizzazione dei nuovi impianti e per la verifica del rispetto dei livelli differenziali In fase di costruzione In fase di costruzione è prevista la verifica del livello di rumore imputabile al traffico indotto e alle attività di cantiere. La campagna di monitoraggio sarà ripetuta in prossimità dei ricettori individuati nella fase ante operam Impianto in esercizio Il monitoraggio previsto per la fase in esercizio ripeterà le stesse misure effettuate per la fase ante operam al fine di evidenziare l eventuale stato di alterazione rispetto alla situazione esistente. A cadenza annuale verrà effettuata una campagna di misurazione del rumore che interesserà l intero comparto, così come prescritto alla Società Ecofor Service S.p.A. in sede A.I.A. da parte della Amministrazione Provinciale Strumenti di gestione e di controllo e reti di monitoraggio ambientale I dati acquisiti mediante sistemi di monitoraggio in continuo (dati meteo e analisi al camino) saranno registrati ed archiviati mediante apposito software e conservati a disposizione dell Autorità competenti. Con frequenza semestrale è prevista inoltre la redazione di report ambientali da trasmettere alle autorità competenti. Analoga procedura di informazione è prevista per le diverse campagne di monitoraggio indicate per le varie fasi del progetto. In particolare, al termine di ciascuna indagine verranno predisposti report ambientali da trasmettere alle autorità competenti.

11 Monitoraggio ambientale discarica Requisiti generali del piano di monitoraggio Per le discariche, come per ogni tipo di impianto suscettibile di essere potenziale causa di significativi impatti ambientali è necessario progettare la realizzazione di un sistema di monitoraggio degli effetti esercitati sull ambiente. Il fine del sistema di monitoraggio è: rilevare ed analizzare la situazione istantanea, prevedendo le possibili situazioni critiche al fine di mettere in atto interventi atti ad evitare il concretizzarsi delle stesse; fornire una adeguata documentazione tecnica di supporto per l ottimizzazione della gestione dell impianto; rilevare e registrare l evoluzione temporale dei parametri determinati per verificare le condizioni di sicurezza e gli eventuali impatti prodotti dall impianto sull ambiente circostante. Affinché i dati forniti dai presidi di monitoraggio possano essere interpretati correttamente è indispensabile che gli stessi vengano rilevati durante tutta la vita dell impianto, a partire dalla situazione precedente alla sua realizzazione e fino alla definitiva resa all ambiente dell area su cui lo stesso impianto è stato realizzato. In particolare si distinguono le seguenti fasi: 1. fase pre-intervento durante la quale è possibile rilevare la situazione antecedente alla realizzazione dell impianto (campioni definiti come bianco ); 2. fase di gestione, durante la quale avvengono le operazioni di conferimento dei rifiuti e di trasformazione della materia; in questa fase si evidenziano e si tengono sotto controllo gli impatti causati dalla gestione vera e propria dell impianto; 3. fase di chiusura e post-chiusura, durante la quale vengono realizzati gli interventi di ripristino ambientale finalizzati a poter restituire l area ad un nuova destinazione; in questa fase si controlla il progressivo decremento degli impatti potenziali fino ad individuare il momento in cui il sito potrà evolvere senza ulteriori interventi antropici. La rete di monitoraggio ambientale viene realizzata in parte come estensione di quella già esistente ed in parte ex novo con l intento di analizzare le seguenti matrici: acque sotterranee; acque superficiali; percolato; emissioni gassose;

12 437 qualità dell aria; parametri meteo-climatici; morfologia della discarica; rumore. In considerazione delle finalità del progetto di ripristino ambientale, considerando gli elementi di problematicità connessi con lo sviluppo di un sistema vegetale su aree di discarica, risulterà necessario prevedere anche un monitoraggio sulla flora di impianto su base annuale nei primi 3 anni dall impianto e poi con frequenza biennale con rapporto specialistico atto ad evidenziare la percentuale delle fallanze, i tassi di crescita delle differenti specie di impianto nonché ad evidenziare le eventuali operazioni correttive (selezione di specie, fertilizzazione dei terreni, irrigazione di sostegno) da mettere in atto. Il sistema di monitoraggio presentato nel presente documento è stato redatto sulla base delle indicazioni contenute nella Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata ad ECOFOR Service S.p.A. con atto n 5403 del 14/12/ Acque sotterranee Obiettivo del monitoraggio è quello di rilevare tempestivamente eventuali situazioni di inquinamento delle acque sotterranee sicuramente riconducibili alla discarica, al fine di adottare le necessarie misure correttive. Lo studio idrogeologico realizzato a corredo del presente progetto ha confermato la presenza nel sottosuolo di sedimenti argillo-limosi di ambiente fluvio-palustre all interno dei quali sono disperse, occasionalmente, sottili strutture sedimentarie di natura limo sabbiosa. Tale formazione può essere considerata sotto l aspetto idrogeologico un acquitardo. La superficie di saturazione di tale acquitardo presenta andamento da E-SE verso O- NO con un gradiente idraulico decisamente basso (circa 0,15%) nella aree limitrofe a quelle della discarica e generalmente più elevato (0,73%) solo nella zona sud in corrispondenza dell abitato di Cenaia. Nell area di indagine, entro la sequenza argillolimosa, sono presenti orizzonti limo sabbiosi argillosi generalmente di piccolo spessore e modesta continuità laterale. All interno della successione sedimentaria è stata inoltre rilevata anche la presenza di livelli francamente torbosi intercalati all interno delle argille grigio azzurre. L attuale rete di monitoraggio delle acque sotterranee è strutturata attraverso una rete di 15 piezometri osservabili nella figura 105 e di seguito dettagliatamente descritti:

13 438 Quota b.p. [m slm] Profondità da b.p. [m slm] 4p 10,92 19,90 10p 10,81 20,00 12p 10,18 20,00 15p 10,88 19,45 8s 10,85 8,70 11s 9,82 7,30 13s 9,87 9,00 16s 11,02 8,90 21p 10,90 19,30 22p 11,20 19,40 23p 12,02 20,00 24p 11,60 20,50 25p 12,00 15,60 26p 12,36 10,10 27p 11,03 18,50 Tabella 140 Piezometri dell attuale rete di monitoraggio

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15 440 Per quanto concerne parametri da monitorare, frequenza e metodiche analitiche deve essere fatto riferimento a quanto indicato nella Tabella 5 dell Allegato A alla Autorizzazione Integrata Ambientale: Tabella 5 Parametri da monitorare acque sotterranee Parametro Unità di misura Gestione operativa frequenza 1/3 mesi 1/6 mesi Gestione postoperativa frequenza 1/6 mesi Livello falda m X X ph X X Temperatura Conducibilità elettrica µs/cm X X Materiali in sospensione mg/l X BOD 5 mg/l O 2 X X COD mg/l O 2 X X Azoto ammoniacale mg/l NH 4 X X Azoto nitrico mg/l NO 3 X X Azoto nitroso mg/l NO 2 X X Cianuri mg/l CN X X Fosforo totale mg/l P 2 O 5 X X Cloruri mg/l Cl X X Solfati mg/l SO 4 X X Ferro mg/l Fe X X Manganese mg/l Mn X X Arsenico mg/l As X X Alluminio mg/l Al X X Cromo totale mg/l Cr X X Cromo III mg/l Cr X Mercurio mg/l Hg X X Stagno mg/l Sn X X Rame mg/l Cu X X Nichel mg/l Ni X X Zinco mg/l Zn X X Cadmio mg/l Cd X X Piombo mg/l Pb X X Sostanze oleose mg/l X X Fenoli mg/l X X Solventi organici aromatici mg/l X X Solventi organici azotati mg/l X X Solventi clorurati mg/l X X Tensioattivi Totali mg/l X X L attuale rete di monitoraggio è stata integrata attraverso 4 nuovi piezometri di monitoraggio realizzati in concomitanza della recente campagna geognostica. Tali

16 441 piezometri, che saranno asserviti al monitoraggio delle acque sotterranee per la nuova vasca una volta realizzata, sono di seguito descritti: Quota b.p. [m] Profondità da b.p. [m] 28P 1,04 21,00 29P 0,95 21,32 30P 1,31 21,40 31P 0,85 21,00 Tabella 141 Piezometri attrezzati durante la campagna geognostica del 2009 A seguito della Conferenza dei servizi riunitasi per il rilascio della A.I.A., la Società ECOFOR Service S.p.A. ha inoltrato volontariamente alla Amministrazione Provinciale un nuovo piano di indagini delle acque sotterranee ad integrazione dello Studio Idrogeochimico realizzato nel corso del 2007 e finalizzato a fare chiarezza sui valori anomali riscontrati per alcuni analiti nel corso degli ultimi anni. Tali nuove indagini sono inoltre finalizzate a ridefinire un piano di monitoraggio definitivo nonché alla determinazione dei livelli di attenzione e di guardia per ciascun parametro analizzato. Il nuovo piano di indagini, condiviso con ARPAT dipartimento di Pisa, è dettagliatamente descritto al punto 6.2 dell Allegato A alla Autorizzazione Provinciale Integrata Ambientale può essere riassunto come segue: realizzazione di 4 nuovi piezometri perforati ad una profondità di 20 m da p.c., tre dei quali (32P, 33P e 34P) posizionati lungo lo scolmatore a valle della direzione della falda sul lato del comparto, mentre l ultimo (35P) ubicato sulla sponda opposta del Canale Scolmatore rispetto agli impianti (la realizzazione dei nuovi piezometri in aree non di proprietà della Società è condizionata all assenso dei proprietari dei terreni); esecuzione di quattro campagne di prelievi nell arco di un anno sui suddetti quattro nuovi piezometri oltre che nei quattro piezometri di recente realizzazione descritti precedentemente (28P, 29P, 30P e 31P); campionamento di altri tre piezometri che fanno parte dell attuale rete di monitoraggio (da definire) e di tre pozzi ad uso irriguo presenti nella zona; contestuale campionamento del percolato ai fini del confronto dei dati raccolti. L ubicazione di tutti i manufatti descritti ai punti precedenti è illustrata nella figura 105. In attesa della definizione del nuovo piano di monitoraggio deve essere rispettato quanto attualmente prescritto alla Società ECOFOR Service S.p.A. in sede A.I.A Acque superficiali Il presente piano di monitoraggio prevede la possibilità di prelievo delle acque di

17 442 ruscellamento superficiale nei pozzetti di campionamento disposti lungo il perimetro del comparto prima del conferimento nel circuito delle acque superficiali. E inoltre previsto il campionamento del corpo idrico recettore a monte, al centro ed a valle dei principali punti di confluenza dei principali recettori superficiali. Tale accertamento è sostanzialmente finalizzato alla verifica della corretta gestione dell intero circuito delle acque meteoriche sul corpo rifiuti. Alterazioni anche non rilevanti nei parametri fondamentali monitorati possono indicare la necessità di mettere in atto accurate ispezione ed interventi correttivi. La rete di monitoraggio delle acque superficiali si differenzia in due sezioni: analisi delle acque meteoriche di ruscellamento delle coperture e acque del recettore superficiale. Per quanto riguarda le acque di ruscellamento si distinguono tre diversi punti di campionamento: Discarica esaurita: lungo il perimetro della colmata sono presenti pozzetti di raccolta delle acque di ruscellamento delle coperture prima del loro recapito nel recettore superficiale; il monitoraggio prevede in particolare di campionare a rotazione uno dei pozzetti collocati lungo il perimetro sud prima del recapito nella Fossa Nova. Discarica in esercizio: lungo il perimetro della colmata verranno realizzati con la prima fase del capping pozzetti di raccolta delle acque di ruscellamento delle coperture; il monitoraggio dovrà prevedere di campionare a rotazione uno dei pozzetti collocati lungo il perimetro est prima del recapito nel recettore superficiale. Nuova discarica: lungo tutto il perimetro della discarica sono collocati quattro pozzetti di controllo acque di ruscellamento delle coperture in corrispondenza dei quattro angoli della colmata; il monitoraggio dovrà prevedere il campionamento a rotazione di uno di tali pozzetti prima del recapito nel recettore superficiale perimetrali. Per quanto concerne l analisi delle acque del recettore superficiale si distinguono tre diversi punti di campionamento Fossa Nova, a monte del punto di confluenza del Fosso degli Strozzi (monte di comparto). Fossa Nova, tra le confluenze delle due fosse che scorrono ad est e ad ovest della discarica (centro comparto). Fossa Nova, a valle della confluenza del fosso a ovest della discarica (valle di comparto). Tutti i punti di campionamento indicati sono illustrati nella figura 105.

18 443 Per quanto concerne parametri da monitorare, frequenza e metodiche analitiche sia per le acque meteoriche di ruscellamento che per le acque del recettore superficiale deve essere fatto riferimento a quanto indicato nella Tabella 8 dell Allegato A alla Autorizzazione Integrata Ambientale: Tabella 8 - Analisi da effettuare sulle acque superficiali Parametro Unità di misura Gestione operativa Frequenza 1/3 1/6 mesi mesi Gestione postoperativa Frequenza 1/6 mesi ph - X X Temperatura C X X Conducibilità elettrica µs/cm X X Materiali in sospensione mg/l X X BOD5 mg/l O 2 X X COD mg/l O 2 X X Azoto ammoniacale mg/l NH 4 X X Azoto nitrico mg/l NO 3 X X Azoto nitroso mg/l NO 2 X X Cianuri mg/l Cn X X Fosforo totale mg/l P 2 O 5 X X Cloruri mg/l Cl X X Solfati mg/l SO 4 X X Ferro mg/l Fe X X Manganese mg/l Mn X X Arsenico mg/l As X X Alluminio mg/l Al X X Cromo totale mg/l Cr X X Cromo III mg/l Cr X X Mercurio mg/l Hg X X Stagno mg/l Sn X X Rame mg/l Cu X X Nichel mg/l Ni X X Zinco mg/l Zn X X Cadmio mg/l Cd X X Piombo mg/l Pb X X Sostanze oleose mg/l X Fenoli mg/l X Solventi organici aromatici mg/l X Solventi clorurati mg/l X Solventi organici azotati mg/l X Tensioattivi Totali mg/l X X In particolare per quanto riguarda la frequenza di campionamento si ritiene necessario prevedere l analisi delle acque di ruscellamento a seguito di eventi meteorologici intensi, al fine di raccogliere campioni rappresentativi e non condizionati da prolungati

19 444 periodi di ristagno all interno dei pozzetti di recapito. I limiti per i diversi parametri ricercati restano quelli previsti dalla tabella 3 dell allegato 5 alla parte III del D.Lgs. 152/ Percolato I controlli sul percolato devono prevedere i seguenti accertamenti: controllo del livello del percolato entro l impianto di stoccaggio; controllo della quantità di percolato smaltito; controllo del chimismo del percolato. Il livello del percolato entro l impianto di stoccaggio deve essere conosciuto in tempo reale dal Gestore onde anticipare eventuali situazioni di crisi. A questo proposito deve essere esteso anche al nuovo impianto il sistema di monitoraggio dei livelli già in essere per le discariche esistenti. Il controllo dei quantitativi di percolato smaltiti vengono effettuati direttamente attraverso l analisi del registro di carico/scarico dei rifiuti presente per il comparto. Il chimismo del percolato deve essere verificato mediante prelievi effettuati direttamente all interno della vasca di raccolta del percolato. All interno della vasca infatti viene conferito esclusivamente il percolato prodotto dalla nuova discarica, come coacervo dei flussi estratti dal fondo vasca e dai lotti gestionali superiori. Per quanto concerne parametri da monitorare, frequenza e metodiche analitiche per l analisi del percolato deve essere fatto riferimento a quanto indicato nella Tabella 11 dell Allegato A alla Autorizzazione Integrata Ambientale: Parametro Tabella 11 Analisi da effettuare sul percolato Unità di misura Gestione operativa Frequenza Gestione postoperativa Frequenza 1/3 mesi 1/6 mesi 1/6 mesi ph X X Conducibilità elettrica µs/cm X X Temperatura C X X Materiali in sospensione mg/l X X BOD 5 mg/l O 2 X X COD mg/l O 2 X X Azoto ammoniacale mg/l NH 4 X X Azoto nitrico mg/l NO 3 X X Azoto nitroso mg/l NO 2 X X Cianuri mg/l Cn X X Fosforo totale mg/l P 2 O 5 X X

20 445 Tabella 11 Analisi da effettuare sul percolato Cloruri mg/l Cl X X Solfati mg/l SO 4 X X Ferro mg/l Fe X X Manganese mg/l Mn X X Arsenico mg/l As X X Alluminio mg/l Al X X Cromo totale mg/l Cr X X Cromo III mg/l Cr X X Mercurio mg/l Hg X X Stagno mg/l Sn X X Rame mg/l Cu X X Nichel mg/l Ni X X Zinco mg/l Zn X X Cadmio mg/l Cd X X Piombo mg/l Pb X X Sostanze oleose mg/l X X Fenoli mg/l X X Solventi organici aromatici mg/l X X Solventi organici azotati mg/l X X Solventi clorurati mg/l X X Il monitoraggio del percolato prevede anche periodici interventi di pulizia dei drenaggi da eseguire con canaljet nella frequenza di almeno un lavaggio semestrale. Tale procedura, associata ad un funzionamento automatico delle pompe di estrazione del liquido dal fondo vasca, dovrebbero garantire l assenza di un significativo battente di liquido sul fondo stesso Emissioni gassose Il monitoraggio delle emissioni viene distinto in due sezioni: emissioni diffuse dal corpo discarica ed emissioni convogliate dell impianto di trattamento e combustione del biogas. Per quanto concerne le emissioni diffuse dal corpo rifiuti deve essere esteso anche alla nuova discarica il monitoraggio già presente per le due colmate esistenti con medesime modalità previste dalle attuali campagne di analisi, con particolare attenzione alle prescrizioni contenute al punto 5.2 e con le frequenze di cui alla tabella 14 dell Allegato A all Autorizzazione Integrata Ambientale:

21 446 Tabella 14 Parametri da monitorare sul biogas diffuso Parametro Unità di misura Gestione operativa Frequenza 1/6 mesi Flusso Nm 3/ hr X % Metano V/V X % CO 2 V/V X Metano/CO 2 V/V X H 2 S mg/nm 3 X Per quanto riguarda le emissioni convogliate deve essere effettuata la verifica mensile dell efficienza di captazione del biogas attraverso la misurazione del titolo di metano, dell anidride carbonica, della percentuale di ossigeno e della depressione applicata per ciascun manufatto di captazione e per ogni centralina di regolazione realizzata per la nuova discarica, da riportare in un apposito registro. Come dettagliatamente descritto nella relazione di progetto, il biogas prodotto dalla nuova discarica verrà adeguatamente gestito dall impianto di trattamento e combustione del biogas presente all interno del comparto. Per questo quindi per quanto riguarda le emissioni convogliate inerenti l impianto di trattamento e combustione valgono tutte le considerazioni e prescrizioni contenute all interno della Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dalla Provincia di Pisa alla Società ECOFOR Service S.p.A.. Per quanto concerne parametri da monitorare, frequenza e metodiche analitiche per il controllo all interno dell impianto di trattamento e combustione del biogas deve essere fatto riferimento a quanto indicato al punto e nelle Tabelle 12, 13 e 15 dell Allegato A alla Autorizzazione Integrata Ambientale: Tabella 12 Monitoraggio biogas in ingresso ai cogeneratori Parametro Unità di misura Gestione operativa Gestione postoperativa Frequenza Frequenza 1 /4 mesi 1/6 mesi Portata Nm 3 /h X X Volume Nm 3 X X Tempi funzionamento impianto termodistruzione recupero energetico ore X X In T continuo % H 2 O V/V X X % CH 4 V/V X X % CO 2 V/V X X

22 447 Tabella 12 Monitoraggio biogas in ingresso ai cogeneratori % O 2 V/V X X % N 2 V/V X X % H 2 V/V X X CO mg/nm 3 X X SOV mg/nm 3 X X Silicio totale mg/nm 3 X X Silossani mg/nm 3 X X Composti solforati totali mg/nm 3 X X HCl mg/nm 3 X X Composti organici clorurati mg/nm 3 X X Polveri totali mg/nm 3 X X HF mg/nm 3 X X NH 3 mg/nm 3 X X H 2 S mg/nm 3 X X Mercaptani mg/nm 3 X X Composti organici aromatici mg/nm 3 X X Tabella 13 Monitoraggio biogas in ingresso alle torce Parametro Gestione Unità di Gestione postmisura operativa operativa Frequenza Frequenza In continuo In continuo Metodo di analisi Portata Nm 3 /h In continuo In continuo FLUSSIMETRO Volume Nm 3 In continuo In continuo CONTATORE Temperatura C In continuo In continuo UNI 10169:2001 Ore di funzionamento ore di fermo In continuo In continuo Sigla punto emissione A1 A2 Tabella 15 Parametri da monitorare e concentrazione limite sui fumi Impianto di abbattimento Termoreattore Termoreattore Inquinanti - Valori limite di emissione mg/nmc COT 150 CO 300 NO x 450 HCl 10 HF 2 SO x 50 Polveri 10 COT 150 HCl 10 Polveri 10 HF 2 CO 500 NO X 450 Periodicità rilevamenti emissioni esercizio definitivo semestrale semestrale Frequenza manutenzione impianto di abbattimento Secondo le indicazioni del costruttore Secondo le indicazioni del costruttore

23 448 Sigla punto emissione Tabella 15 Parametri da monitorare e concentrazione limite sui fumi Impianto di abbattimento Inquinanti - Valori limite di emissione Periodicità rilevamenti emissioni Frequenza manutenzione impianto di abbattimento A3 Termoreattore SO x 50 COT 150 HCl 10 Polveri 10 HF 2 CO 500 semestrale Secondo le indicazioni del costruttore NO X 450 SO x Qualità dell aria Il monitoraggio della qualità dell aria viene effettuato su postazioni interne ed esterne al perimetro del comparto al fine di valutare la presenza di specie gassose derivanti da emissioni diffuse originate dagli impianti. L obiettivo dell indagine è di valutare la tipologia dei contaminanti diffusi dalla discarica e dei relativi livelli che si raggiungono in prossimità dei recettori sensibili presenti nei dintorni dell impianto. L attuale rete di monitoraggio della qualità dell aria è strutturata attraverso 6 punti di campionamento. A seguito della realizzazione della nuova discarica si arriverà ad 8 punti di campionamento, osservabili nella figura 105 e di seguito dettagliatamente descritti: Punti di campionamento Parametri da monitorare Fornacette sud CH 4 Lavaiano CH 4 Sopra vento (R6-R9) CH 4, SOV, H 2 S, mercaptani, polveri Sotto vento (R6-R9) CH 4, SOV, H 2 S, mercaptani, polveri Discarica esaurita CH 4, SOV, H 2 S, mercaptani, polveri Discarica in esercizio CH 4, SOV, H 2 S, mercaptani, polveri Fronte di coltivazione nuova discarica CH 4, SOV, H 2 S, mercaptani, polveri Cella amianto Amianto Tabella 142 Punti di campionamento qualità dell aria Per quanto concerne parametri da monitorare, frequenza e metodiche analitiche per l analisi della qualità dell aria deve essere fatto riferimento a quanto indicato nella Tabella 17 dell Allegato A alla Autorizzazione Integrata Ambientale:

24 449 Parametro Tabella 17 Parametri da monitorare sulla qualità dell aria Gestione Unità di Gestione postmisura operativa operativa frequenza frequenza 1/mese 1/6 mesi per 5 giorni consecutivi 1/anno Livelli di guardia Unità di misura (1) Metano µg/m 3 X X µg/m Idrogeno solforato µg/m 3 X X µg/m 3 6 PM-10 µg/m 3 X X µg/m 3 50 SOV µg/m 3 X µg/m Amianto fibre/l 1/anno µg/m 3 0,1 Mercaptani µg/m 3 X X µg/m 3 4,2 (2) CO µg/m 3 X X µg/m 3 10 NO 2 µg/m 3 X X µg/m SO 2 µg/m 3 X X µg/m Nota: (1) Il volume si intende normalizzato ad una temperatura di 293 K e ad una pressione di 101,3 kpa. (2) soglia olfattiva a 20 C (fonte Williams T.O., Miller F.C. (1992) Odor control using biofi lters Biocycle, October) Parametri meteoclimatici La discarica è munita di una stazione meteo per il controllo in continuo di precipitazioni, temperatura, direzione e velocità del vento, umidità atmosferica. I dati acquisiti dovranno essere elaborati e resi disponibili per l esecuzione dei modelli diffusionali nonché per le verifiche sui quantitativi di percolato prodotti. Per quanto concerne parametri da monitorare, frequenza e metodiche analitiche per l analisi della qualità dell aria deve essere fatto riferimento a quanto indicato nella Tabella 18 dell Allegato A alla Autorizzazione Integrata Ambientale: Tabella 18 Parametri meteoclimatici da monitorare Gestione Gestione post- Parametro Unità di misura Metodo di analisi operativa operativa Precipitazioni mm giornaliera giornaliera (1) CENTRALINA (3) Temperatura (min, max, 14 h CET) C giornaliera giornaliera (2) CENTRALINA Direzione e velocità del vento m/s giornaliera CENTRALINA Umidità atmosferica (14 h CET) % giornaliera giornaliera (2) CENTRALINA Nota: 1) sommati ai valori mensili - (2) media mensile - (3) dotata di pluviografo registratore

25 Morfologia della discarica La morfologia della discarica, la volumetria occupata dai rifiuti e quella ancora disponibile per il conferimento devono essere oggetto di rilevazioni topografiche. In fase di gestione-post operativa devono essere valutati gli assestamenti della colmata al fine di poter valutare correttamente le tempistiche per i lavori di costruzione della copertura strutturale, di inizio delle opere di recupero paesaggistico e delle eventuali necessità di interventi di ripristino della superficie. La nuova discarica viene quindi gestita alla stregua di quanto già effettuato per le discariche interne al comparto. Per quanto concerne frequenza e metodiche di rilevamento per il calcolo della volumetria residua e per il monitoraggio dei cedimenti deve essere fatto riferimento a quanto indicato nella Tabella 19 dell Allegato A alla Autorizzazione Integrata Ambientale: Parametro Tabella 19 Monitoraggio morfologia discarica Unità di misura Gestione operativa Volumetria residua m 3 annuale* Quote assolute (stazioni di monitoraggio) m s.l.m. semestrale Gestione postoperativa semestrale per i primi 3 anni poi annuale Metodo di analisi stima da rilievo topografico rilievo topografico Nota: * Rilievi topografici sull'estradosso della discarica in esercizio verranno effettuati con cadenza trimestrale Rumore Al punto dell Allegato A alla Autorizzazione Integrata Ambientale viene prescritta l esecuzione di una campagna annuale di verifica strumentale del rumore emesso nei dintorni dell insediamento. Tale tipo di prescrizione si applica quindi anche a seguito della realizzazione della nuova discarica, comprendendo nell area di indagine anche le superfici occupate dai nuovi impianti. Nella tabella 143 è rappresentato lo schema di monitoraggio ambientale del dissociatore molecolare e relativa discarica con riportati i parametri monitorati e la frequenza di campionamento.

26 451 Monitoraggio di controllo durante la gestione (discarica e impianto di dissociazione Molecolare) parametri monitorati EMISSIONI GASSOSE DISCARICA DISSOCIATORE CORPO RIFIUTI EMISSIONI AL CAMINO Emissioni diffuse [4] % CH 4 [4] % CO 2 [4] Vol. CH 4 / Vol.CO 2 [4] H 2 S [4] IMPIANTO TRATTAMENTO BIOGAS Portata [0] Volume [0] Temperatura [0] % H 2 O [4] % CH 4 [0] % CO 2 [0] % O 2 [4] % N 2 [4] % H 2 [4] CO [4] SOV [4] SiO 2 totale [4] Silossani [4] Composti solforati totali [4] HCl [4] HF[4] NH 3 [4] Composti organici clorurati [4] H 2 S [4] Mercaptani [4] Composti organici aromatici [4] IMPIANTO COMBUSTIONE BIOGAS COT [4] CO [4] NO x [4] HCl [4] HF[4] SO x [4] Polveri [4] Carbonio organico totale [0] CO [0] CO 2 [0] SO 2 [0] NO [0] NO 2 [0] HCl [0] HF [0] NH 3 [0] Polveri [0] Portata fumi [0] Temperatura [0] Pressione [0] Umidità [0] O 2 [0] CAMPIONAMENTO EMISSIONI Cd [3] Hg [3] Pb [3] PCDD-PCDF [3] IPA [3] IMPIANTO DI DISSOCIAZIONE MOLECOLARE E RELATIVA DISCARICA SCHEMA DI MONITORAGGIO AMBIENTALE QUALITA' DELL'ARIA ACQUE SOTTERRANEE ACQUE SUPERFICIALI PERCOLATO DISCARICA DISSOCIATORE DISCARICA DISSOCIATORE DISCARICA DISSOCIATORE DISCARICA CH 4 [1] PTS [3] ph [2] ph [2] ph [2] PM10 [4] PM10 [3] Conducibilità Conducibilità Conducibilità NO 2 [4] NO x [3] elettrica [2] elettrica [2] elettrica [2] SO 2 [4] SO x [3] Livello falda [2] Temperatura [2] Temperatura [2] SOV [4] Benzene [3] Amianto [5] Cd [3] Mercaptani [4] CO [4] Idrogeno solforato [4] BOD 5 [4] COD [2] Hg [3] NH 4 [2] Pb [3] NO 2 [2] IPA [3] NO [2] PCDD-PCDF [3] Cianuri [4] P totale [4] Cloruri [2] Solfati [2] Fe [2] Mg [2] As [2] Al [2] Cr totale [2] Cr III [2] Hg [2] Sn [2] Cu [2] Ni [2] Zn [2] Cd [2] Pb [2] Sostanze oleose [4] Fenoli [4] Solventi aromatici azotati [4] Solventi clorurati [3] SOV [4] Tensioattivi totali [4] Hg [2] Cu [2] Ni [2] Zn [2] Cd [2] Pb [2] PCDD-PCDF [2] IPA [2] BOD 5 [4] COD [2] NH 4 [2] NO 2 [2] NO [2] Cianuri [4] P totale [4] Cloruri [2] Solfati [2] Fe [2] Mg [2] As [2] Al [2] Cr totale [2] Cr III [2] Hg [2] Sn [2] Cu [2] Ni [2] Zn [2] Cd [2] Pb [2] Sostanze oleose [2] Fenoli [2] Solventi aromatici azotati [2] solventi clorurati [2] SOV [2] Tensioattivi totali [4] Materiale in sospensione [4] Hg [2] Cu [2] Ni [2] Zn [2] Cd [2] Pb [2] PCDD-PCDF [2] IPA [2] BOD 5 [4] COD [2] NH 4 [2] NO 2 [2] NO [2] Cianuri [4] P totale [4] Cloruri [2] Solfati [2] Fe [2] Mg [2] As [2] Al [2] Cr totale [2] Cr III [2] Hg [2] Sn [2] Cu [2] Ni [2] Zn [2] Cd [2] Pb [2] Sostanze oleose [4] Fenoli [4] Solventi aromatici azotati [4] Solventi clorurati [3] SOV [4] Materiale in sospensione [4] PARAMETRI METEO DISCARICA DISSOCIATORE Precipitazioni [0] Precipitazioni [0] Temperatura [0] Temperatura [0] Direzione vento [0] Direzione vento [0] Velocità vento [0] Umidità [0] Velocità vento[0] Umidità relativa [0] Radiazione solare goblale [0] Radiazione solare netta [0] MORFOLOGIA DISCARICA Volumetria residua [5] Quote assolute [4] RUMORE DISCARICA DISSOCIATORE Campagna di comparto [5] TORCE Portata [0] Volume [0] Temperatura [0] [0] continuo - [1] mensile - [2] trimestrale - [3] quadrimestrale - [4] semestrale - [5] annuale Tabella 143 Schema di monitoraggio ambientale dell impianto di dissociazione molecolare e relativa discarica

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