LA RIABILITAZIONE MOTORIA NELL ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI PRESA IN CARICO ED OBIETTIVI

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1 LA RIABILITAZIONE MOTORIA NELL ISTITUTO ASSISTENZA ANZIANI PRESA IN CARICO ED OBIETTIVI

2 LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE Anamnesi patologica remota Valutazione diretta cognitivo motoria Visita fisiatrica per prescrizione ausili adeguati e stabilire programma riabilitativo generale Valutazione sull utilizzo di contenzioni con lo scopo di prevenire cadute o posture scorrette : decisione di equipe Stesura del piano riabilitativo: obiettivi a breve e lungo termine ed obiettivi specifici con stesura diario personalizzato Verifica degli obiettivi in itinere e rivalutazione delle contenzioni Formulazione nuovi obiettivi in base ai risultati ottenuti o mantenimento degli stessi

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8 OBIETTIVI DELLA RIABILITAZIONE Un intervento riabilitativo adeguato deve prefiggersi i seguenti obiettivi: - Il recupero delle funzioni perdute (ove possibile) e la valorizzazione di quelle conservate; - Il coinvolgimento motivazionale del paziente - La sua risocializzazione - La prevenzione di posture scorrette, piaghe da decubito ed altre complicazioni - L'alleviare le sofferenze, cioè la terapia del dolore; - La riduzione del carico di assistenza e del disagio sofferto dall'entourage: questo obiettivo deve essere inversamente proporzionale alle possibilità di recupero

9 L UTILIZZO DELLE CONTENZIONI Si definiscono mezzi di contenzione fisici e meccanici i dispositivi applicati al corpo o allo spazio circostante la persona per limitare la libertà dei movimenti volontari. I mezzi di contenzione fisica si classificano in: mezzi di contenzione per il letto (per esempio le spondine); mezzi di contenzione per la sedia (per esempio il corpetto o il tavolino); mezzi di contenzione per segmenti corporei (per esempio polsiere o cavigliere); mezzi di contenzione per una postura obbligata (per esempio cuscini anatomici).

10 La contenzione: prescritta dal medico valutata in équipe consenso informato del paziente o dei familiari La contenzione deve essere valutata nel tempo per verificarne l efficacia o le eventuali complicazioni. La contenzione può essere usata come misura di sicurezza temporanea in caso di emergenza

11 SCOPO DELLE CONTENZIONI Prevenzione delle cadute Prevenzione di posture scorrette a letto ed in carrozzina Prevenzione di piaghe da decubito e/o complicazioni sanitarie Riduzione dello stato d agitazione e/o dell aggressività della persona In alcuni casi può essere necessario ricorrere alla contenzione per somministrare la terapia o per evitare manovre da parte del paziente che vanno a ledere se stesso e la sua terapia.

12 L AGGRAVAMENTO DEL PAZIENTE ANZIANO L ospite degente va in contro ad aggravamento che ne altera le capacità psichiche e motorie portando a: - Disorientamento spazio/tempo con possibile aumento dell aggressività o dell agitazione; - Diminuzione delle capacità motorie con aumento del rischio di caduta - Posture scorrette con possibili squilibri all apparato locomotore - Aumento del carico di lavoro per il personale sanitario Nella maggior parte dei casi l aggravamento è progressivo ed irreversibile In questi casi viene preso in considerazione l utilizzo delle contenzioni.

13 VALUTAZIONE DELL AGGRAVAMENTO Il personale sanitario segnala l aggravamento delle capacità cognitive e motorie al medico ed al fisioterapista Si esegue una valutazione di equipe per formulare un nuovo programma riabilitativo Si valuta l eventuale utilizzo e la tipologia di contenzione adatto Il paziente viene monitorato nel tempo e la contenzione eventualmente rivalutata

14 CASI CLINICI ed ESEMPI PRATICI STUDIO DI CASO: 1. Signor GB, ospite degente di 74 anni affetto da morbo di Parkinson, in terapia conservativa da tre anni. Valutazione all ingresso: Lucido, vigile e collaborante, deambulazione autonoma con girello, autonomia nella quasi totalità delle ADL e dei passaggi posturali. Non vengono prescritte contenzioni. Prescrizione visita fisiatrica con conseguente programma riabilitativo generale. Obiettivi riabilitativi: mantenimento dell equilibrio e riduzione delle sintomatologie tipiche del Parkinson (festinazione, rigidità ecc..) Programma riabilitativo: Esecuzione di circa 200 mt di camminata con sostegno singolo Esecuzione di due rampe di scale con sostegno singolo e appoggio Esecuzione di esercizi per l equilibrio ed il controllo degli arti inferiori da sdraiato, da seduto ed in stazione eretta

15 Primo aggravamento dopo circa un anno: Aumento del tremore a riposo, della rigidità e riduzione evidente dell equilibrio, decadimento cognitivo. La valutazione in equipe e la visita fisiatrica: - girello fisso a due ruote e due puntali. - cintura di contenzione addominale - cambio carrozzina e pedaline. - nuovo trattamento riabilitativo Ulteriore aggravamento dopo circa tre mesi Decadimento cognitivo e motorio ed aumento dello stato di agitazione. Rivalutazione di equipe e ulteriore visita fisiatrica: - posizionamento del tavolino alla carrozzina - nuovo trattamento riabilitativo

16 STUDIO DI CASO: 2. Signora GG, ospite emiplegica destra di 92 anni in degenza da circa 5 anni Valutazione all ingresso: Lucida, vigile e collaborante, mantiene la stazione eretta con appoggio, passaggi posturali e ADL con minimo aiuto. Prescrizione visita fisiatrica con conseguente programma riabilitativo generale. Obiettivi riabilitativi: recupero delle capacità motorie e rieducazione funzionale Programma riabilitativo: deambulazione per brevi tratti con tripode Esercizi per il controllo del tronco e dell equilibrio in stazione eretta Aggravamento dopo circa 2 anni Riduzione significativa del tono muscolare, riduzione del controllo del tronco e dell equilibrio Valutazione di equipe e visita fisiatrica : - Prescrizione seggiolone polifunzionale - Imbrago cosciale e utilizzo del tavolino - Utilizzo del sollevatore attivo per i passaggi posturali - Nuovo trattamento riabilitativo

17 STUDIO DI CASO 3: Signora DL, ospite di 92 anni entra in seguito a caduta con frattura del collo del femore, operata con inserimento di chiodo gamma Valutazione all ingresso: Lucida, vigile e collaborante, allettata da alcuni giorni dopo l intervento e desiderosa di riprendere a camminare. Mantiene già la stazione eretta con doppio appoggio. Prescrizione di visita fisiatrica e stesura piano riabilitativo. Cintura di contenzione addominale in carrozzina. Obiettivi riabilitativi: Recupero della deambulazione in autonomia Programma riabilitativo: Esercizi per il recupero della deambulazione, rinforzo muscolare degli arti inferiori ed equilibrio. Rieducazione al cammino. Miglioramento dopo circa sei mesi: L ospite deambula in totale autonomia con girello e supervisione Valutazione di equipe e visita fisiatrica: - Prescrizione girello a quattro ruote e rimozione cintura addominale. - Rimozione della carrozzina : l ospite si autogestisce

18 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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