4.1 LE MODALITÀ DI EROGAZIONE
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- Silvana Rizzo
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1 LE MODALITÀ DI EROGAZIONE E LE METODOLOGIE FORMATIVE CAPITOLO LE MODALITÀ DI EROGAZIONE Il questionario utilizzato per la rilevazione delle attività formative svolte nel 2002 ha proposto una nuova e più articolata scelta tra diverse modalità di erogazione, tenendo conto dell evoluzione delle metodologie e dell introduzione delle nuove tecnologie intervenuta nella formazione in questi ultimi anni. Per ogni singolo corso è stata rilevata anche la modalità di erogazione prevalente. Le scelte offerte, in maniera lievemente differenziata nei diversi livelli di governo, hanno introdotto accanto alla tradizionale metodologia d aula, modalità quali: e-learning, formazione intervento, learning-on-the-job, mantenendo modalità alternative già previste nel questionario degli scorsi anni, quali l autoapprendimento (precisando che ci si riferisce all utilizzo di CBT e CD-ROM), il laboratorio informatico e la videoconferenza (che, in precedenza, includeva anche altre modalità di formazione a distanza). Nel quadro sinottico (Tabella 1) sono indicate le ulteriori modalità rilevate rispetto al questionario proposto dalla SSPA lo scorso anno e le modalità rilevate invece nel questionario delle Regioni che, su questo tema, propone tipologie definite in modo leggermente diverso. Tabella 1 - EROGAZIONE: LE MODALITÀ RILEVATE QUESTIONARIO 2001 QUESTIONARIO 2002 QUESTIONARIO REGIONI Aula Aula Aula frontale Aula unidirezionale e convegni Aula e laboratorio informatico Laboratorio informatico Autoapprendimento Autoapprendimento Autoformazione Formazione intervento Intervento-obiettivo Learning on the job Applicativo (learning on the job) Dimostrativo (mostre) Videoconferenza e FAD Videoconferenza Videoconferenza E-learning E-learning Le modifiche introdotte permettono una più attenta lettura delle modalità di erogazione e della loro rilevanza in termini di: numero di partecipanti e di ore erogate e fruite; metodologie di erogazione prevalenti rispetto alle diverse tematiche; alla tipologia degli utenti della formazione. 6 RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
2 CAPITOLO 4 LE MODALITÀ DI EROGAZIONE E LE METODOLOGIE FORMATIVE Tabella 2 - MODALITÀ DI EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE - NUMERO DI PARTECIPANTI AMMINISTRAZIONE AULA AUTO- E-LEARNING FORMAZIONE LABORATORIO LEARNING VIDEO- TOTALE APPRENDIMENTO INTERVENTO INFORMATICO ON THE JOB CONFERENZA ORE FRUITE PCM e Ministeri Sicurezza Organi dello Stato Autorità Enti pubblici Università Camere di Commercio Regioni (*) Province Comuni Nota: *il dato delle regioni è stimato e la voce formazione intervento comprende il laboratorio informatico; la voce learning on the job comprende le mostre; elaborazioni su 48 atenei, 58 Provincie e 175 Comuni Tabella 3 - MODALITÀ DI EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE - ORE FRUITE AMMINISTRAZIONE AULA AUTO- E-LEARNING FORMAZIONE LABORATORIO LEARNING VIDEO- TOTALE APPRENDIMENTO INTERVENTO INFORMATICO ON THE JOB CONFERENZA ORE FRUITE PCM e Ministeri Sicurezza Organi dello Stato Autorità Enti pubblici Università Camere di Commercio nd nd nd nd nd nd nd nd Regioni Province Comuni Nota: *il dato delle regioni è stimato e la voce formazione intervento comprende il laboratorio informatico; la voce learning on the job comprende le mostre; elaborazioni su 48 atenei, 58 Provincie e 175 Comuni L aula continua ad essere la modalità più frequente, sia in termini di partecipanti che di corsi e ore erogate per tutti i comparti. Pur rappresentando, quindi, la modalità prevalente di erogazione, in alcuni comparti la sua rilevanza risulta essersi ridotta. Nel comparto PCM e Ministeri i partecipanti ai corsi svolti in aula calano dall 89% del 2001 al 73% di quest anno. Al contrario, la modalità laboratorio informatico sale, anche se in modo non rilevante. Nel medesimo comparto è da sottolineare anche il dato relativo alla modalità learning-on-the-job che si attesta all 8%. La rilevanza di questa modalità di erogazione è segnalata anche dal dato sulle ore fruite, che risultano essere il 9% del totale; le rilevazioni sul learning-on-the-job, vista la sua caratteristica di diluirsi nell attività lavorativa, sono di difficile quantificazione, soprattutto per quanto riguarda i dati sulla durata delle attività RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2002
3 LE MODALITÀ DI EROGAZIONE E LE METODOLOGIE FORMATIVE CAPITOLO 4 Nel comparto Enti pubblici è interessante notare come, a fronte di un calo dei partecipanti nella fruizione della modalità d aula pari al 17% rispetto al 2001, vi sia quest anno un incidenza molto significativa del numero di utenti formato con la modalità learningon-the-job (35%). Anche per gli altri comparti si rileva una generalizzata, seppur lieve, flessione della modalità d aula mentre, per quanto riguarda la modalità laboratorio informatico, questa subisce variazioni lievi verso l alto per quanto riguarda Università e Comuni, verso il basso per le Province. La formazione-intervento (o intervento-obiettivo, come è definita nel questionario delle Regioni) si accinge a divenire una metodologia diffusa soprattutto nelle Regioni, ma anche in Province e Comuni. Nelle Camere di Commercio tale metodologia è già utilizzata da tempo per la realizzazione di programmi formativi. L utilizzo del learning-onthe-job e delle altre modalità di erogazione, in questi comparti, è piuttosto sporadico e non rilevante. In questo ambito il caso dell INPS si conferma - come per lo scorso anno - assolutamente significativo. L INPS, infatti, svolge un elevato volume di attività formative e, al contempo, utilizza in modo assai rilevante metodologie di formazione non tradizionali, anche in risposta alle esigenze della propria struttura - numerosa e decentrata sull intero territorio nazionale - ed alle esigenze formative del proprio personale, che necessita di interventi di aggiornamento tecnico-specialistico molto tempestivi ed omogenei. La combinazione di questi elementi fanno sì che i dati dell INPS determinino in modo diretto qualsiasi considerazione sul comparto Enti pubblici (in cui l INPS rappresenta il 45% del personale considerato in questa rilevazione, e ben l 82% dei partecipanti ad attività formative) ed influenza significativamente l intero complesso delle Amministrazioni centrali. Dal punto di vista dell offerta è significativo ricordare che la SSPAL, anche nel 2002, ha dedicato molti sforzi alla realizzazione di progetti che prevedono il perfezionamento e la diffusione nell utilizzo di attività di FAD (Capitolo 11.5). Di notevole interesse è il progetto di Campus virtuale realizzato presso la Scuola e disponibile on line, che sviluppa modelli formativi misti dati dalla sinergia tra aula e tecniche di formazione a distanza. Appare anche interessante rilevare come, per le scuole del sistema ASFOR, che possiamo considerare rappresentative della fascia più qualificata dell offerta esterna, privata e pubblica, il learning-on-the-job rappresenti, dopo l aula, la modalità più utilizzata (23,6% dei corsi) (Capitolo 5.4). Risulta di particolare interesse, inoltre, rilevare come determinate aree tematiche tendano ad essere particolarmente adatte all utilizzo di modalità diverse dall aula. Sia per le Amministrazioni centrali che per Comuni e Province i temi dell informatica risultano avvalersi di diverse modalità: learning-on-the-job (41% dei corsi realizzati) e autoapprendimento (77%) per le prime, laboratorio informatico ed e-learning per gli Enti locali (Capitolo 8). 6 RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
4 CAPITOLO 4 LE MODALITÀ DI EROGAZIONE E LE METODOLOGIE FORMATIVE Sia nelle Amministrazioni centrali che locali la formazione-intervento assume particolare rilevanza per l area organizzazione e personale e l area tecnico-specialistica. La stessa modalità è diffusamente utilizzata nell area multidisciplinare, ma solo per le Amministrazioni centrali. La videoconferenza, in genere poco diffusa, è utilizzata nelle Amministrazioni centrali e nei Comuni, prevalentemente per l area economico-finanziaria. La modalità d aula è ancora prevalente, invece, su un area tradizionale quale quella giuridico-normativa; nei Comuni, per la stessa area, è utilizzata diffusamente anche la modalità in autoapprendimento. Nelle Amministrazioni centrali, per quanto riguarda le modalità diverse dall aula, è interessante sottolineare che queste coinvolgono soprattutto dipendenti delle categorie A, B, C e funzionari. Relativamente ai dirigenti, invece, le modalità maggiormente utilizzate sono l aula e la formazione-intervento, con un dato rilevante nel comparto PCM e Ministeri nell uso della modalità di e-learning (utilizzata dal 18% dei dirigenti). Nel comparto PCM e Ministeri, infine, tra gli utenti del laboratorio informatico e i partecipanti che utilizzano la modalità learning-on-the-job, gli uomini risultano assolutamente in maggioranza RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2002
5 LE MODALITÀ DI EROGAZIONE E LE METODOLOGIE FORMATIVE CAPITOLO LE METODOLOGIE FORMATIVE E LE TIPOLOGIE DI DOMANDA Quest anno, nell indagine relativa al 2002, le metodologie adottate nella formazione sono state maggiormente approfondite rispetto ai precedenti Rapporti, in quanto la nuova formulazione del quesito relativo alle modalità di erogazione consente di individuare, con precisione, modalità formative che rappresentano scelte metodologiche ben precise. Formazione-intervento, e-learning, learning-on-the-job, autoapprendimento, non sono soltanto modalità di erogazione particolari, ma implicano - in modo molto diverso - approcci di tipo metodologico, modalità di progettazione, decisioni circa i percorsi di apprendimento e infrastrutture logistiche specifiche. Un approfondimento non solo della rilevanza di queste metodologie, ma anche delle implicazioni in termini di contenuti e di utenti nella scelta tra queste metodologie diverse, è stato svolto nel paragrafo 4.1. Alcuni approfondimenti di comparto, inoltre, dedicano un opportuna attenzione a come le Amministrazioni esprimano la propria domanda di servizi, in altri termini alla tipologia di servizio che prediligono. Sono messe a confronto la formazione progettata specificamente su richiesta della singola Amministrazione con la formazione a catalogo; nel caso degli Enti locali è anche individuata la formazione realizzata a richiesta dei partecipanti che, si può presumere, si realizza sostanzialmente attraverso la partecipazione degli interessati a corsi a catalogo. Nel caso delle Regioni il 92% delle giornate di formazione erogate è stato realizzato nel 2002 su specifica dell Amministrazione (questa modalità è definita formazione programmata) con una sostanziale stabilità rispetto al dato dell anno precedente: la formazione programmata rappresenta però l 80% della spesa, segnalando una maggiore onerosità della formazione a catalogo. Per quanto concerne gli Enti locali la formazione progettata su specifiche dell Ente risulta nel 2002 in forte crescita per le Province (dal 30% dei corsi nel 2000 al 42% nel 2002), mentre è sostanzialmente stabile per i Comuni (dal 40 al 43% dei corsi). Ciò comporta una sostanziale stabilità della formazione a catalogo per i Comuni, che passa nel triennio dal 42% al 40%, mentre risulta in calo per le Province (dal 55% nel 2000 al 43% nel 2002). 6 RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
6 CAPITOLO 4 LE MODALITÀ DI EROGAZIONE E LE METODOLOGIE FORMATIVE La formazione su domanda dei dipendenti ha un andamento meno univoco ma si colloca, sia per le Province che per i Comuni, tra il 15 e il 20% in tutto il triennio preso in esame; nell ultimo anno si assiste ad una lieve crescita nei Comuni, da ricollegarsi probabilmente all ampliamento del campione. Questa modalità è, infatti, più diffusa nei Comuni di piccole dimensioni, rispetto ai Comuni più grandi. Le tematiche per le quali risulta più frequente la progettazione su specifiche dell Ente è costituita, sia per le Province che per i Comuni, dai corsi multidisciplinari, dalle iniziative di formazione manageriale, dalle attività sul tema della comunicazione. Al contrario, si ricorre al catalogo per le tematiche economico-finanziarie e per molte attività tecnico-specialistiche. Le richieste dei dipendenti si orientano prevalentemente, nel caso dei Comuni, sulle tematiche economiche, da un lato, e sui contenuti tecnico-specialistici dall altro, scelta quest ultima condivisa anche dal personale delle Province. L approfondimento relativo alle Camere di Commercio non dedica una specifica analisi a questo aspetto, ma può essere interessante notare - considerata la rilevanza per il comparto della formazione erogata dalle strutture appartenenti - che l Istituto Tagliacarne realizza circa metà della sua attività su commessa, e metà a catalogo. Le scuole appartenenti all ASFOR realizzano il 65% delle proprie attività su progettazione specifica, di cui il 40% in risposta a bandi di gara, il 25% su commessa diretta delle Amministrazioni, e il restante 35% a catalogo RAPPORTO SULLA FORMAZIONE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 2002
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