1. IL PROGETTO FORMATIVO 2
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- Gioacchino Vinci
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1 e-learning PER LA CATALOGAZIONE 1. IL PROGETTO FORMATIVO GLI OBIETTIVI I PERCORSI DIDATTICI I CONTENUTI: LA CATALOGAZIONE I CONTENUTI: GLI STANDARD CATALOGRAFICI I CONTENUTI: IL SIGEC 4 2. GLI ATTORI DEL PROGETTO I RESPONSABILI DELLA FORMAZIONE I DESTINATARI LE UNIVERSITÀ LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 5 3. METODOLOGIA E STRUMENTI DIDATTICI IL MODELLO DIDATTICO L AMBIENTE DI APPRENDIMENTO GLI STANDARD DI QUALITÀ 6 4. I PERCORSI REALIZZATI LA FORMAZIONE SUL SIGEC LA NORMATIVA PATRIMONIO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO LA NORMATIVA BENI NATURALISTICI-BOTANICA 8 5. I CORSI EROGATI E-SIGEC NELL UNIVERSITÀ E-SIGEC NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE 10 1
2 1. Il progetto formativo 1.1 Gli obiettivi La catalogazione è il presupposto fondamentale per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale: le attività di censimento e documentazione, infatti, consentono, sulla base di standard e di metodologie condivise a livello nazionale, di ricostruire l identità e la valenza dei beni, collocandoli nel contesto delle relazioni storiche, logiche e spaziali. Acquista pertanto particolare importanza la formazione di specifiche competenze destinate al settore della conservazione e valorizzazione dei beni culturali, con programmi didattici finalizzati alla creazione di profili professionali specializzati e all aggiornamento delle figure attualmente impegnate nella catalogazione presso le Pubbliche Amministrazioni. Per meglio rispondere alle emergenti esigenze di divulgazione degli strumenti e metodi catalografici è stata costituita una rete di accordi tra l ENEA, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, le Università e le Istituzioni museali e culturali, per la creazione di percorsi e-learning mirati alla formazione sulle pratiche catalografiche informatizzate. 1.2 I percorsi didattici Il progetto prevede tre macro aree: la prima riguarda il percorso che conduce dall analisi del bene culturale alla sua schematizzazione e scomposizione nelle strutture logiche proprie del lavoro catalografico; la seconda descrive dettagliatamente le normative nazionali di catalogazione per la conoscenza e l applicazione degli standard catalografici delle diverse tipologie di beni; la terza è relativa ai sistemi informativi che gestiscono le operazioni di catalogazione del patrimonio culturale nazionale e che consentono la condivisione delle banche dati contenute in Enti e Istituzioni nazionali. Il progetto è caratterizzato da una struttura modulare che permette una differenziazione dei percorsi formativi, ognuno dei quali può essere di volta in volta adattato ai fabbisogni di un target di utenza con specifiche esigenze. Attraverso la combinazione dei diversi moduli didattici, gli utenti possono costruirsi il piano formativo più coerente con il settore culturale specifico in cui operano, personalizzando in tal modo la propria formazione. 2
3 1.3 I contenuti: la catalogazione Il processo di catalogazione prende l avvio con l individuazione del bene nel suo contesto culturale di appartenenza e procede quindi con la raccolta sistematica dei dati, svolta dai catalogatori sul territorio nazionale. I dati prodotti, in base agli standard nazionali per la catalogazione, convergono presso gli Enti preposti alle attività di catalogazione (Soprintendenze, Direzioni Regionali, Regioni, Università, ecc.) che curano le attività di verifica tecnico-scientifica. Infine, i dati vengono inviati all Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, che ha il compito di effettuare la loro validazione formale. A conclusione di questo processo, i dati validati vengono opportunamente organizzati e resi disponibili per la fruizione pubblica. 1.4 I contenuti: gli standard catalografici Per catalogare tutte le tipologie di beni, in modo aderente alle diverse peculiarità che le caratterizzano, sono stati elaborati specifici standard catalografici adatti a raccogliere, sintetizzare e schematizzare le informazioni che descrivono ogni tipologia. Questi standard sono costituiti dalle normative, da specifici strumenti di supporto e di controllo (vocabolari, liste di valori) e da un insieme di regole che definiscono il metodo da seguire per l'acquisizione delle conoscenze sui beni e per la produzione della documentazione che li riguarda, al fine di registrare i dati secondo criteri omogenei e condivisi a livello nazionale. Il rispetto di regole comuni consente l'interscambio delle conoscenze catalografiche. I dati catalografici sono organizzati nella struttura della scheda di catalogo. La scheda è un insieme organico di informazioni articolato in sezioni informative che descrivono il bene culturale nei suoi aspetti storico-scientifici. L Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione - ICCD emana i diversi modelli catalografici in relazione alle differenti tipologie di beni, collaborando con esperti altamente qualificati degli specifici settori, provenienti sia da istituti ministeriali, sia da istituti esterni all amministrazione. 3
4 1.5 I contenuti: il SIGEC Il SIGEC, realizzato dall ICCD, sulla base di un progetto redatto in collaborazione con l ENEA, è il sistema integrato per la catalogazione dei beni culturali nazionali, che gestisce unitariamente funzioni e processi svolti ai diversi livelli della struttura operativa preposta alla catalogazione del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. SIGEC è uno strumento completo, modulare e integrato, che può essere facilmente utilizzato dalle organizzazioni che non dispongono di mezzi informativi per la catalogazione e si integra con gli strumenti preesistenti e già in uso, attraverso lo scambio dati in formato di trasferimento standard. La sua architettura modulare è articolata in quattro sottosistemi che gestiscono l intero ciclo produttivo dei dati (descrittivi, multimediali, geografici); l ultimo non opera sui dati, ma, alimentato dagli altri sottosistemi operazionali e dai dati resi disponibili dai sistemi esterni, li elabora organizzandoli sulla base di esigenze diversificate di fruizione e li rende disponibili in rete. Inoltre, il SIGEC definisce le regole per la gestione unitaria dei flussi di dati catalografici in tutte le fasi del processo, dalla compilazione iniziale alla validazione finale. 2. Gli attori del progetto 2.1 I responsabili della formazione ENEA e ICCD curano congiuntamente l ideazione, l analisi, la progettazione e la produzione dei percorsi e-learning inerenti gli standard catalografici e i sistemi informativi per la catalogazione. Il progetto, inoltre, è sostenuto dal Protocollo d Intesa tra Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Dipartimento per la ricerca, l innovazione e l organizzazione - ed ENEA in tema di ricerca, studi, formazione e trasferimento tecnologico nel settore dei beni culturali e da convenzioni con le singole Università e organizzazioni, in base alle specifiche esigenze. 2.2 I destinatari Il progetto mira alla formazione di competenze incentrate sulla conservazione e valorizzazione dei beni culturali, con programmi didattici universitari finalizzati alla creazione di nuovi profili professionali e all aggiornamento delle competenze già presenti nelle Pubbliche Amministrazioni. 4
5 Uno dei principali e più numerosi target di utenza è composto dagli studenti universitari che intraprendono un percorso di specializzazione per la catalogazione, valorizzazione e tutela dei beni culturali. Altro target rilevante è quello delle figure professionali già operanti all interno di istituzioni pubbliche e private impegnate nel medesimo ambito. 2.3 Le Università La formazione sulla catalogazione ha come obiettivo fondamentale la garanzia di un livello di apprendimento di qualità certificata su base nazionale. La collaborazione sinergica con le Università garantisce, infatti, la formazione di professionalità qualificate nell ambito della catalogazione dei beni culturali. Organo con funzione cardine nella fase di erogazione, l Università, inoltre, è in grado di certificare la partecipazione agli utenti. Grazie all accordo che vede protagonisti MiBAC, ENEA e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane - CRUI, tutti gli atenei interessati possono agevolmente stringere accordi con le istituzioni suddette affinché i percorsi formativi vengano integrati nei corsi universitari a diversi livelli. 2.4 La Pubblica Amministrazione Per i lavoratori e gli specialisti del settore che si accostano all attività di catalogazione mediante corsi di aggiornamento professionale, organizzati dall ICCD e dal MiBAC, è fondamentale in primo luogo la tutela dell autonomia del singolo partecipante Questa è realizzabile mediante: la creazione di un ambiente d apprendimento accogliente che consente di pianificare la propria attività formativa in modo da coincidere con quella lavorativa; la costituzione di interazioni informali, dove i ruoli non determinano una gerarchizzazione tra i protagonisti del percorso formativo, ma utenti, docenti e tutor si relazionano in modo paritetico, evitando di ricreare la sensazione di essere sotto esame, o del ricatto del voto; l attenzione all aspettativa per una maggiore soddisfazione nel lavoro e del miglioramento della qualità della vita professionale. 5
6 3. Metodologia e strumenti didattici 3.1 Il modello didattico I percorsi formativi applicano il modello didattico di formazione blended-learning, che sfrutta al massimo tutta la gamma delle possibili attività per l apprendimento e degli strumenti applicativi e- learning. La tradizionale lezione in aula è utile, all inizio del percorso, per creare la rete di relazioni interpersonali tra corsisti e staff didattico, che si pone alla base delle attività collaborative svolte on-line. In particolare, i corsisti e il tutor continuano a interagire in forum virtuali, come in una vera e propria classe, per tutta la durata del corso. 3.2 L ambiente di apprendimento Le nuove tecnologie applicate nell e-learning favoriscono l implementazione di nuove strategie per l apprendimento e l accrescimento e il miglioramento di pratiche già usate nella formazione tradizionale. Ad esempio, parallelamente all attività didattica in autoapprendimento da svolgere on-line, gli utenti usufruiscono di strumenti multimediali e software. Tali media simulano il lavoro di compilazione delle schede di catalogo e il funzionamento dei sistemi informativi di catalogazione, consentendo all utente di mettere in pratica le nozioni apprese e di misurarsi con la propria capacità di applicarle. L ambiente di apprendimento utilizzato per il progetto formativo è, allo stato attuale, C@mpus, il portale ENEA per la formazione, dove gli utenti iscritti hanno accesso ai percorsi formativi e agli spazi creati appositamente per le attività collaborative connesse al corso. Infatti, la creazione di una Virtual Community nel forum agevola il confronto diretto degli utenti, sia con i docenti esperti nei diversi ambiti della catalogazione, sia con gli altri partecipanti al percorso. 3.3 Gli standard di qualità La qualità e l usabilità dei percorsi formativi sono assicurate dal fatto che, sia durante la fase di progettazione, che durante la realizzazione e la pubblicazione on-line dei moduli didattici, sono applicate le "Linee guida per i progetti formativi in modalità e-learning nelle PA" emanate dal Centro Nazionale per l informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA). 6
7 Inoltre, l utilizzo di standard didattici per la creazione dei moduli formativi, ne consente l adattabilità su piattaforme per la Formazione a Distanza diverse da quella implementata in ENEA. Infine, sia il portale C@mpus sia le tecnologie applicate assicurano l accessibilità per gli utenti diversamente abili (in base a quanto previsto dalla legge Stanca del gennaio 2004). 4. I percorsi realizzati 4.1 La formazione sul SIGEC Il progetto e-sigec si definisce sulla base di quanto previsto dalla convenzione tra ICCD ed ENEA, coinvolti in modo paritetico sia nel finanziamento che nell attuazione delle attività progettuali. Il corso si pone l obiettivo di: sviluppare competenze specialistiche per l utilizzo del sistema migliorare la qualità delle attività di catalogazione permettere il coordinamento tra le diverse competenze presenti sul territorio nazionale inerenti le operazioni di catalogazione del patrimonio culturale incrementare la condivisione di standard informatici e di metodologie condivise per le attività di catalogazione e di formazione delle figure professionali connesse. 4.2 La normativa Patrimonio scientifico e tecnologico La scheda PST si presenta come la carta d identità degli strumenti scientifici e tecnologici, utile a divulgare, anche a un pubblico non esperto, la valenza storica di questa tipologia di beni culturali, che contribuiscono a raccontare la storia dell'evoluzione culturale del nostro Paese. I beni scientifici e tecnologici, conservati in musei, archivi e collezioni, si articolano nelle numerose raccolte storiche di strumenti, apparecchiature, macchinari e grandi attrezzature di vario utilizzo. Gli obiettivi del corso sono: la conoscenza base delle norme di catalogazione l analisi critica dell articolazione delle pratiche catalografiche l acquisizione delle competenze base per la catalogazione del patrimonio scientifico e tecnologico. 7
8 4.3 La normativa Beni Naturalistici - Botanica Nell'ambito della Convenzione Enea-Iccd 2007 è stato realizzato il corso e-learning per la formazione sulla normativa per la catalogazione dei beni culturali botanici. L ENEA e l ICCD hanno curato congiuntamente l ideazione, l analisi, la progettazione e la produzione di un corso di formazione sulla normativa di catalogazione per i Beni Naturalistici - Botanica (scheda BN-B). Il corso, conforme agli standard realizzativi CNIPA (già utilizzati per il percorso di formazione e- SIGEC e sulla normativa PST), si basa su modelli di formazione integrata che combinano momenti formativi in presenza con strumenti di autoapprendimento on-line, integrati da collaborazioni su forum tematici. Il corso è articolato in tre moduli: 1. Introduzione alla Catalogazione del Patrimonio Culturale 2. L organizzazione dei Paragrafi della scheda di catalogo 3. La scheda Botanica: simulazioni di compilazione di schede. I suddetti moduli si avvalgono di strumenti multimediali fruibili mediante Internet e sono corredati da test in autovalutazione ed esercitazioni pratiche. 5. I corsi erogati 5.1 e-sigec nell Università Il laboratorio di Informatica applicata ai beni culturali dell Università di Bari Il corso e-sigec è stato erogato presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, dal 2005 per tre anni consecutivi, e ne hanno fruito i partecipanti al laboratorio di Informatica applicata ai beni culturali, rivolto agli studenti di Archeologia e Storia dell Arte. Il laboratorio includeva anche una serie di lezioni in presenza dedicate alla catalogazione in generale, al sistema informativo per la catalogazione SIGEC e all utilizzo dello strumento multimediale per la fruizione dei contenuti on-line, tenute da esperti dell ICCD e dal tutor ENEA. 8
9 I partecipanti hanno completato con successo il corso nel tempo prestabilito di tre settimane, ottenendo così tre crediti formativi. Il questionario di Customer Satisfaction ha permesso di valutare il buon grado di soddisfazione e di risposta alle esigenze dei partecipanti, in base al quale è stato deciso di continuare ad erogare il corso in edizioni successive. Il laboratorio per il Centro Interdipartimentale di Servizi per la Museologia Scientifica (CISMUS) dell Università di Bari Il laboratorio ha avuto inizio il 18 maggio 2007 con una lezione in presenza: il tutor ENEA ha introdotto la classe, composta dal personale dei musei scientifici di ateneo e da alcuni specializzandi delle facoltà scientifiche, all'uso delle funzioni base del sistema SIGEC. La formazione è proseguita con la fruizione on-line del materiale didattico. Il corso dell Università di Camerino Durante l anno accademico 2006/2007, è stato erogato il corso e-sigec nell ambito del laboratorio di informatica applicata alla catalogazione dei Beni Culturali, alla classe multidisciplinare della facoltà di Scienze e Tecnologie, in collaborazione con il Museo di Scienze Naturali dell'università di Camerino. Durate le prime due settimane le attività del corso e-sigec si sono articolate in incontri in presenza e lezioni on-line, integrate dalle interazioni nel Forum virtuale, assistite dal Tutor. Successivamente, i partecipanti al laboratorio hanno svolto un tirocinio di tre settimane presso alcune istituzioni museali e territoriali che si occupano di conservazione del patrimonio culturale. L obiettivo del tirocinio consiste nella compilazione di una scheda catalografica di un bene culturale presente nella collezione dell istituzione ospitante, che comporta l utilizzo del sistema informativo per la catalogazione SIGEC. L elaborazione e la compilazione corrette e complete di una scheda catalografica consentono l assegnazione di sei crediti formativi (CFU) e comprovano l acquisizione delle specifiche competenze professionali, obiettivo formativo di e-sigec. Il questionario di Customer Satisfaction ha permesso di valutare il buon grado di soddisfazione e di risposta alle esigenze dei partecipanti, in base al quale è stato deciso di continuare ad erogare il corso in edizioni successive. 9
10 Il Master dell Università Cattolica di Milano Il Master di I livello in Catalogazione informatica di beni storico artistici e librari - Curriculum per i beni storico artistici (anno accademico ) organizzato dalla facoltà di Lettere e Filosofia dell Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha incluso nel programma la fruizione del corso e-learning e la partecipazione di esperti ENEA e ICCD per le attività didattiche in presenza. 5.2 e-sigec nella Pubblica Amministrazione Corso Operativo per le Soprintendenze Durante il 2006, nell ambito dei corsi per l aggiornamento professionale, e-sigec è stato erogato a funzionari della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo delle Antichità Egizie, della Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico del Piemonte e della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio per il Comune di Roma. Inoltre, il corso ha visto la partecipazione dei referenti della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte. LINK utili ICCD L'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione ( ENEA L'Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente ( ENEA C@mpus ( MIBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali ( CNIPA Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione ( 10
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