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1 UTILIZZO della MISURA 311 del PSR MISURA 311 B ENERGIA - Azione 1 Sistemi Verdi e Biodiversita : Diversificazione delle attività agricole, realizzazione di attività con fonti di energia rinnovabili MISURA 311 B ENERGIA - Azione 4 Il Piano del Paesaggio Agrario: Diversificazione delle attività agricole, realizzazione di attività con fonti di energia rinnovabili 1. Obiettivi della Misura La misura 311 B Sottomisura Energia del PSR consente di dare attuazione alla Azione1 Sistemi Verdi e Biodiversità del PSL e all Azione 4 Il Piano del Paesaggio Agrario del PSL Agricoltura e Ambiente, un binomio tra sostenibilità e produttività per migliorare lo sviluppo delle aree rurali dell oltrepò mantovano Obiettivi specifici della Azione 1 Sistemi Verdi e Biodiversità del PSL 1. intervenire per la tutela degli elementi ambientali di pregio dell oltrepòmantovano 2. promuovere la funzionalità e la certificazione ambientale delle imprese 3. sostenere l introduzione delle energie alternative nelle aziende agricole e il risparmio energetico 4. incentivare l innovazione di prodotto e di processo 5. sostenere il riequilibrio territoriale tra sostenibilità e produttività 2. Chi può presentare domanda Possono presentare domanda le imprese e le società che possiedono i seguenti requisiti: A. impresa individuale: titolare di partita IVA; iscritta al Registro delle Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale Imprenditori agricoli o sezione coltivatori diretti ); in possesso della qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP)1 oppure sia imprenditore agricolo ai sensi dell'articolo 2135 del Codice Civile. B. società agricola2: titolare di partita IVA; iscritta al Registro Imprese della Camera di Commercio (sezione speciale imprese agricole ); in possesso della qualifica di IAP oppure sia imprenditore agricolo ai sensi dell'articolo 2135 del Codice Civile. C. società cooperativa3: titolare di partita IVA; iscritta all'albo delle società cooperative di lavoro agricolo, di trasformazione di prodotti agricoli propri o conferiti dai soci e/o di allevamento; in possesso della qualifica di IAP oppure sia imprenditore agricolo ai sensi 2135 del Codice Civile. 1 Ai sensi del D.Lgs. n. 99 del 29 marzo 2004 e delle Deliberazione di G.R. n del , pubblicata sul BURL n. 9 serie ordinaria del Ai sensi dell articolo 2 del D.Lgs n. 99 del 29 marzo 2004 e dell articolo 3 dell allegato 1 della deliberazione di Giunta Regionale n del 16/02/2005, pubblicata sul BURL n. 9 serie ordinaria 28/02/

2 3 Ai sensi del D.M. del Ministero delle Attività produttive del 23 giugno 2004 e successive modifiche e integrazioni. D. impresa associata le imprese agricole, costituite nelle forme indicate alle lettere A, B e C, possono associarsi tra loro per realizzare un investimento in comune. L'impresa associata deve essere: legalmente costituita; titolare di partita IVA iscritta al registro Imprese della Camera di Commercio sezione speciale Imprese agricole o sezione coltivatori diretti oppure all'albo delle società cooperative di lavoro agricolo e/o di conferimento di prodotti agricoli e di allevamento. L'impresa associata deve conservare la propria identità giuridico fiscale ed ha l'obbligo di mantenere il vincolo associativo sino al completo adempimento degli impegni previsti dalla Misura. Le fatture relative agli interventi previsti dal programma di investimento devono essere intestate all'impresa associata. 3. Interventi ammissibili Sono ammissibili gli interventi per la realizzazione in azienda di impianti per la produzione di energia rinnovabile fino ad 1 MW, incluso l acquisto di attrezzature, servizi e macchine funzionali alla gestione di impianti per la produzione di energia a favore di utenze locali, quali: a) impianti termici e di cogenerazione alimentati a biomasse vegetali; b) impianti per la produzione e l utilizzo di biogas; c) impianti di gassificazione; d) pompe di calore; e) impianti fotovoltaici solo se rispettano tutti i seguenti requisiti: - integrati anche funzionalmente con altri investimenti di cui alle lettere precedenti; - appartenenti alla tipologia ad integrazione architettonica totale così come definita dall articolo 2, comma 1, lettera b3) e dall allegato 3 del decreto 19 febbraio 2007 del Ministero dello Sviluppo Economico; - realizzati in aree rurali intermedie e con problemi complessivi di sviluppo (aree C e D); f) acquisto di attrezzature e macchine per la raccolta di prodotti, sottoprodotti e residui della produzione agricola, zootecnica e forestale per l alimentazione degli impianti energetici aziendali e la movimentazione, consegna e commercializzazione delle biomasse ottenute (pellet, cippato, digestato, ecc.); g) strutture per lo stoccaggio delle biomasse utilizzate e/o prodotte. Gli impianti di produzione energetica devono essere dimensionati in modo da assicurare che, nell arco dell anno solare, l energia prodotta sia in prevalenza ceduta rispetto all autoconsumo del richiedente. La biomassa utilizzata per il funzionamento degli impianti deve provenire, in prevalenza, da aziende agricole. Non è ammissibile la richiesta di contributo finalizzata esclusivamente: - all acquisto di attrezzature e macchine di cui alla lettera f) - alla realizzazione delle strutture di cui alla lettera g). Per integrazione funzionale con l impianto fotovoltaico si intende che l investimento integrato deve essere ammesso a finanziamento contestualmente all impianto fotovoltaico e direttamente, ancorché non esclusivamente, alimentato dall'impianto fotovoltaico stesso. 32

3 3.1 Spese Generali Le spese generali sono riconosciute fino ad un massimo, calcolato in percentuale sull importo dei lavori al netto dell IVA, del: a) 10% nel caso di interventi inerenti alle opere; b) 5% nel caso di interventi inerenti agli impianti e alle dotazioni fisse. Le spese generali comprendono: 1. i costi di redazione del Piano aziendale; 2. la progettazione degli interventi proposti; 3. la direzione dei lavori e la gestione del cantiere; 4. le spese inerenti all obbligo di informare e sensibilizzare il pubblico sugli interventi finanziati dal FEASR fino ad un massimo di 200 euro; 5. spese per la costituzione di polizze fideiussorie. Le spese generali devono essere rendicontate con fatture relative a beni e servizi connessi agli interventi oggetto di finanziamento. 4. Priorità d intervento L attribuzione del punteggio di priorità, secondo lo schema esposto nelle successive tabelle 1, 2, 3 e 4, è elemento indispensabile per stabilire la posizione che ogni domanda assume all interno della graduatoria ed avviene valutando nell ordine le caratteristiche: a) degli interventi, desunte dal Piano aziendale; b) dell impresa o della società; c) soggettive del richiedente. A parità di punteggio definitivo, viene data precedenza all impresa con il rappresentante legale più giovane. PUNTEGGI TAB 1. Elementi di priorità Base fino a Aggiuntivo GAL TOTALE Caratteristiche degli interventi, desunte dal piano aziendale Caratteristiche della società o dell impresa Caratteristiche soggettive del richiedente Totale Punti

4 TAB 2. codice Caratteristiche degli interventi, desunte dal piano aziendale Punteggio base max punti 37 Punteggio aggiuntivo GAL max 10 punti TOTALE 1 Introduzioni di innovazioni tecnologiche dimostrabili che riducano l impatto ambientale Fino a Rendimento energetico dell impianto Fino a Aumento posti di lavoro (almeno 1 ULA) Fino a Originalità e innovazione del progetto, anche in relazione alle modalità di fruizione del bene/servizio, rispetto all area nel quale viene realizzato Coerenza con le scelte di localizzazione e di intervento assunte per il settore considerato dall iniziativa di diversificazione nella pianificazione e programmazione regionale e provinciale Fino a Totale punteggio massimo

5 TAB 3. codice Caratteristiche della società o dell impresa Punteggio 1 Certificata ai sensi delle norme ISO 9001, ISO 14001, EMAS, oppure iscritta all albo Regionale degli operatori Biologici Fino a Con almeno il 50% della superficie agricola in aree parco e riserve naturali (l.r 86/83) Con almeno il 50% della superficie agricola ricadente nelle Aree natura non cumulabile con 5 Con almeno il 50% della superficie agricola utilizzata ricadente in zone svantaggiate di cui all allegato 12 del PSR 8 5 non cumulabile con 4 Con almeno il 50% della superficie agricola utilizzata ricadente in zona vulnerabile ai nitrati (*) 8 6 Con almeno il 50% della superficie agricola utilizzata situata in zone altimetriche 3 / 2 / 1 superiori a 750/500/250 slm Totale punteggio massimo 21 (*): il punteggio viene assegnato ai richiedenti, la cui azienda è localizzata in zona vulnerabile, ai sensi della deliberazione della Giunta regionale della Lombardia n. VIII/5868 del Integrazione con modifica al programma d azione per la tutela e risanamento delle acque dall inquinamento causato da nitrati di origine agricola per le aziende localizzate in zona vulnerabile (D.Lgs n. 152/2006, art. 92 e D.M. 7 aprile 2006 ) e adeguamento dei relativi criteri e norme tecniche generali di cui alla d.g.r. n. 6/17149/1996, approvati con 35

6 deliberazione di Giunta n. 8/5215 del 2 agosto 2007, che presentano un Piano aziendale finalizzato all osservanza delle disposizioni del Programma di azione per le zone vulnerabili ai nitrati della regione Lombardia. TAB 4. Codice Caratteristiche soggettive del richiedente Punteggio 1 Giovane agricoltore 4 2 In possesso di titolo accademico o di attestato a corsi di formazione relativi alla materia 2 3 Imprenditore agricolo professionale 2 4 Impresa associata 4 Totale punteggio 12 massimo 5. Limiti e divieti Il richiedente può chiedere che gli interventi previsti dalla Misura 311 Energia, riconducibili alle categorie ammissibili tra quelle indicate nella successiva tabella 1, siano finanziati anche con altre fonti di aiuto diverse dal Programma di Sviluppo Rurale , presentando domande di finanziamento anche per bandi previsti da altre fonti di aiuto. Tuttavia, gli aiuti non sono cumulabili con altre fonti di finanziamento e pertanto, in caso di ammissione a finanziamento di due o più domande, il richiedente deve optare per una di esse e rinunciare formalmente alle altre. Copia della comunicazione di rinuncia deve essere inviata anche all Amministrazione che ha ammesso la domanda a finanziamento. 6. Quando presentare la domanda Le domande di aiuto saranno gestite in un unico bando per entrambe le azioni e possono essere presentate dal 1 Ottobre 2010 fino al 31 Dicembre Eventuali economie saranno utilizzate per la riapertura di nuovi bandi. 6. Entità dell aiuto Il valore dell aiuto, espresso in percentuale del volume degli investimenti ammessi a finanziamento, è fissato: al 40% della spesa ammessa 7. Entità del contributo pubblico L'ammontare complessivo del contributo pubblico per la realizzazione degli interventi è pari a ,00 euro. Il Tetto di spesa minimo ammissibile sarà di , mentre il tetto massimo sarà di

7 MISURA 311 C ALTRE ATTIVITA DI DIVERSIFICAZIONE Azione 5 DISTRETTO DI ECONOMIA SOLIDALE: realizzazione di attività di diversificazione e multifunzionalità delle aziende agricole 1. Obiettivi della Misura La misura 311 C del PSR consente di dare attuazione alla Azione 5 Il Distretto di Economia Sostenibile del PSL Agricoltura e Ambiente, un binomio tra sostenibilità e produttività per migliorare lo sviluppo delle aree rurali dell oltrepò mantovano Obiettivi specifici della Azione 5 Distretto di Economia Solidale attività di Diversificazione delle attività agricole del PSL consolidare l'occupazione agricola; sostenere la redditività delle aziende agricole; creare nuove opportunità di occupazione per i giovani e per le donne; migliorare l offerta turistica locale. La strategia del PSL intende sostenere la realizzazione e/o il miglioramento delle attività di diversificazione, operando in sinergia con gli investimenti pubblici previsti dalla strategia del GAL e con gli altri interventi pubblici esistenti sul territorio al fine di creare le migliori sinergie possibili ( PIA e Distretto Culturale) per la promozione e valorizzazione del territorio in ambito di turismo rurale. Elemento qualificante dei progetti è pertanto la creazione di sinergie (accordi, convenzioni con gli EELL, realizzazione di attività di promozione del territorio in collaborazione con gli Enti locali e/o i Parchi, e/o Associazioni senza scopo di lucro, i Consorzi agrituristici) tra le imprese agricole e le istituzioni locali. 2. Chi può presentare domanda Possono presentare domanda i seguenti soggetti: a) le imprese agricole nella forma di: impresa individuale, società agricola, i società cooperativa agricola, impresa associata; b) i soci di cui alle imprese di cui al precedente punto a); c) i familiari conviventi, ad esclusione dei lavoratori agricoli, del titolare di impresa agricola individuale o dei soci di cui al punto b, che collaborino all attività di impresa agricola stessa. I soggetti richiedenti, persone fisiche e giuridiche, possono associarsi tra loro per realizzare un investimento in comune. L impresa associata conserva una propria identità giuridico-fiscale ed è obbligata a mantenere il vincolo associativo sino al completo adempimento degli impegni previsti dalla Misura. Le fatture relative agli interventi previsti dal programma di investimento devono essere intestate all impresa associata. 3. Interventi ammissibili Sono ammissibili le tipologie d intervento relative alle attività di diversificazione sotto elencate 37

8 finalizzate alla produzione di beni e servizi non compresi nell allegato I del Trattato, ed in particolare nei settori connessi all agricoltura (quali l artigianato, il turismo, la didattica, l ambiente, il commercio ed il sociale). In particolare sono consentiti investimenti per la modifica ed il recupero di strutture aziendali e fabbricati rurali e l acquisto di strumentazione ed attrezzature al fine di: creare percorsi in azienda, piste ciclabili, percorsi vita, itinerari didattico-naturalistici; realizzare attività di custodia, pensione e servizi per gli animali domestici e i cavalli; consentire l ospitalità in azienda per l attività didattica e di divulgazione naturalistica e agroambientale rivolte in particolare a scolaresche o gruppi, la cura e custodia di bambini (agrinidi), il recupero e re/inserimento di persone socialmente deboli (fattorie sociali; ospitalità a favore di anziani, minori, diversamente abili, persone in terapia ecc); adeguare i servizi igienico sanitari, anche per persone diversamente abili, e migliorare i requisiti di sicurezza e di prevenzione dei rischi legati all attività di diversificazione in azienda, con l adozione di sistemi avanzati e superiori ai livelli stabiliti dalla legge; realizzare investimenti aziendali connessi e complementari alle iniziative di turismo rurale e dei servizi essenziali promosse da enti pubblici e associazioni nell ambito delle misure 313 e 321; acquistare attrezzature e programmi informatici a supporto, direttamente collegati all attività di diversificazione, comprese le spese per la predisposizione di siti promozionali multimediali, fino ad un massimo del 20% della spesa ammessa. 4. Priorità d intervento La valutazione delle domande ammissibili all aiuto avviene attraverso l attribuzione di un punteggio sulla base dei seguenti criteri: a) soggettive del richiedente b) dell azienda c) qualitative del Piano aziendale di sviluppo e di coerenza programmatoria. 38

9 5. Quando presentare la domanda Le domande di aiuto saranno gestite a bando e dovranno essere presentate dal 1 Ottobre 2010 e fino al 31 Gennaio Qualora le risorse non siano assegnante entro il 31 Gennaio il bando potrà essere riaperto. 6. Entità dell aiuto L'ammontare massimo del contributo, espresso in percentuale della spesa ammessa, è il 40%. La spesa massima ammissibile è pari a ,00 euro. L aiuto sarà concesso in conto capitale. 7. Entità del contributo pubblico L'ammontare complessivo del contributo pubblico per la realizzazione degli interventi è pari a ,00 euro. 39

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