INGEGNERI ARCHITETTI COSTRUTTORI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "INGEGNERI ARCHITETTI COSTRUTTORI"

Transcript

1 INGEGNERI ARCHITETTI COSTRUTTORI 1876 inarcos ANNO LXIII - DICEMBRE 2008 (10) Spedizione in A.P. - 45% - Art. 2 Comma 20/b - Legge 662/96 - Fil. Bologna - 3,30 BOLOGNA - STRADA MAGGIORE, 13 mensile di tecnica e informazione dell associazione ingegneri e architetti e del collegio costruttori della provincia di bologna notiziario del collegio regionale ingegneri e architetti dell emilia-romagna notiziario della federazione degli ordini degli ingegneri della regione emilia-romagna 695 pag 1001 pag 1031 pag 1042 Tavola Rotonda del 29 maggio 2008 Direttiva 2006/42/CE Le vittime delle macchine. Note d igiene e sicurezza Il ruolo dell ingegnere nell ambito della nuova normativa regionale in materia di efficienza energetica degli edifici Consolidamento con materiali compositi fibrorinforzati di strutture in calcestruzzo difettose o deteriorate ANDREA BENEDETTI, RICCARDO DI NISIO, MARTINA MONTESI, ELISA STELI Tavola Rotonda del 29 maggio 2008 Direttiva 2006/42/CE Etica e deontologia - alla riscoperta dei valori che fanno la differenza PIETRO BALUGANI Le vittime delle macchine. Note d igiene e sicurezza CARLO AN- FOSSO Dall Istituto di Istruzione Professionale Edile Efficienza energetica e certificazione NOTIZIARI: Associazione Ingegneri e Architetti della Provincia di Bologna - Ordine Ingegneri della Provincia di Bologna - Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri dell Emilia-Romagna - Ancebologna - Asso RUBRICHE: Corsi&Convegni

2 @ PerCorsi AREA COSTRUZIONI MURATORE CAPOCANTIERE DECORATORE TECNICA DELL AFFRESCO IL RESTAURO DELLE FINITURE E DEGLI ELEMENTI DECORATIVI ITALIANO TECNICO PER STRANIERI ADDETTO DI CANTIERE PER MIGRANTI GRUISTA OPERATORE MACCHINE MOVIMENTO TERRA istituto professionale edile IIPLE Istituto per l Istruzione Professionale dei Lavoratori Edili di Bologna e provincia Sede di Bologna Via del Gomito 7, Bologna Tel Fax info@edili.com Tel. 051/ Sede di Imola Via Calamelli 19, Imola (Bo) Tel. e Fax: infoim@edili.com CPTO Edilizia Bologna Comitato Paritetico Territoriale Operativo per la prevenzione infortuni, l igiene e l ambiente di lavoro in edilizia di Bologna e provincia IIPLE è un ente con Sistema Qualità Certificato UNI EN ISO 9001/2000 AREA PROGETTAZIONE E GESTIONE ATTESTAZIONI SOA AGGIORNAMENTO IN DIRITTO URBANISTICO USO PROGRAMMI SPECIALISTICI PER CONTABILITA COSTRUZIONI IN MURATURA CON RIFERIMENTI ALLA SISMICA PROGETTO DI STRUTTURE IN C.A. CON IL METODO AGLI STATI LIMITE LA PROGRAMMAZIONE LAVORI GESTIONE DELLA COMMESSA EDILE TIROCINIO PER ASSISTENTE TECNICO EDILE AREA INFORMATICA AUTOCAD DI BASE E AVANZATO ISTRUZIONI AUTOCAD UTILIZZO DELL INFORMATICA PER LA REDAZIONE DEL POS PRIMUS CONTABILITA LA PROGRAMMAZIONE LAVORI CON MS PROJECT AREA SICUREZZA SICUREZZA E SALUTE PER DIPENDENTI RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE E/O ESECUZIONE LAVORI ADDETTO ALLA PREVENZIONE INCENDI ED EVACUAZIONE ADDETTO AL PRONTO SOCCORSO ADDETTO ATTIVITA DI RIMOZIONE, BONIFICA E SMALTIMENTO AMIANTO RISCHIO CADUTE DALL ALTO E UTILIZZO SISTEMI ANTICADUTA CORSO PER MONTATORI DI PONTEGGI MONTAGGIO, SMONTAGGIO ED USO DEI TRABATTELLI AREA APPRENDISTATO TECNICO DI CANTIERE EDILE TECNICO CONTABILE CARPENTIERE OPERATORE EDILE ALLE STRUTTURE E ALLE INFRASTRUTTURE OPERATORE AMMINISTRATIVO SEGRETARIALE FORMAZIONE PER TUTOR AZIENDALE CPTO Edilizia Bologna AREA AMBIENTE&ENERGIA FONTI RINNOVABILI ED EFFICIENZA ENERGETICA I SISTEMI A CAPPOTTO

3 Mattoni faccia a vista Terca. Non c è che l imbarazzo della scelta. Se cerchi un mattone faccia a vista con la finitura e il colore più adatti ai tuoi progetti, lo puoi trovare tra la più straordinaria varietà di mattoni faccia a vista esistente oggi in Europa. E che Wienerberger mette a tua disposizione. La più straordinaria varietà di soluzioni per murature faccia a vista (e pavimenti) esistente in Europa. Da oggi anche in Italia. Dai mattoni a mano a quelli estrusi, dai prodotti standard a quelli più esclusivi, Terca ti offre l opportunità di una scelta incredibile per varietà di forme, dimensioni e colori in grado di soddisfare ogni gusto e tendenza architettonica. E non è finita, perché con i mattoni a mano Terca si realizzano non solo murature faccia a vista, ma anche stupende e resistentissime pavimentazioni per interni ed esterni. Con Terca, il più grande produttore europeo di mattoni faccia a vista, trovi sempre la soluzione giusta. Non c è che l imbarazzo della scelta. Mattoni. Disegnati per l uomo Wienerberger Brunori srl Sede: Mordano (BO), tel , fax Stabilimenti: Mordano (BO), Gattinara (VC) Villabruna di Feltre (BL), Terni. italia@wienerberger.com Prodotti a marchio CE Categoria I

4

5 Per alcuni è un pavimento. Per noi, una superfi cie attiva. Sistemi di riscaldamento e raffrescamento radianti. Quando entriamo in uno spazio, abitativo o lavorativo che sia, lo guardiamo sempre da tre diversi punti di vista: vogliamo che esteticamente sia bello, che sia comodo e razionale, che sia piacevole da vivere. Tre punti di vista che RDZ riesce a far convergere. Con innovative soluzioni di riscaldamento e raffrescamento radianti, a pavimento e anche, con il sistema b!klimax, a soffi tto e a parete. Per lasciare i vostri spazi belli come li volete, in estate e in inverno.

6

7 INGEGNERI ARCHITETTI COSTRUTTORI 1876 ANNO LXIII - DICEMBRE 2008 (10) Spedizione in A.P. - 45% - Art. 2 Comma 20/b - Legge 662/96 - Fil. Bologna - 3,30 inarcos BOLOGNA - STRADA MAGGIORE, organo di informazione di: Associazione Ingegneri e Architetti di Bologna - Associazione Ingegneri e Architetti di Ferrara - Associazione Ingegneri e Architetti di Modena - Associazione Ingegneri e Architetti di Ravenna - Ordine degli Ingegneri di Bologna - Ordine degli Ingegneri di Pesaro- Urbino - Collegio degli Ingegneri e Architetti di Cesena e Comprensorio - Collegio Regionale degli Ingegneri e Architetti Emilia-Romagna - Collegio Costruttori di Bologna - Federazione degli Ordini degli Ingegneri dell Emilia-Romagna - Asso: Ingegneri, Architetti Liberi Professionisti in Europa rivista mensile edita dalla Associazione Ingegneri ed Architetti della Provincia di Bologna (proprietaria). Distribuita gratuitamente agli associati Spedizione in A.P. - 45% Art. 2 Comma 20/b Legge 662/96 - Fil. Bologna Chiuso in tipografia il 29/12/2008 DIRETTORE RESPONSABILE ALESSANDRO COCCHI Direttore Amministrativo: Rocco Iascone Comitato di Redazione: Barbara Bartoli, Antonio Bonora, Armando Brath, Alessandro Cocchi, Raffaele Dalle Donne, Alessandro Damilano, Pier Paolo Diotallevi, Raffaele Frattarolo, Nicoletta Gandolfi, Giovanni Gasparini, Pierluigi Gradari, Rocco Iascone, Giuseppe Lazzari, Stefano Manservisi, Alessandro Marata, Luigi Amedeo Melegari, Felice Monaco, Roberto Patitucci, Carmine Preziosi, Alberto Rosotti, Umberto Rossini, Adolfo Scagnolari, Giovanni Semprini, Alessandro Specchio, Mauro Toschi Direzione, Redazione e Amministrazione: Bologna - Strada Maggiore, Bologna Tel Fax assiabo@tin.it Autorizzazione del Tribunale di Bologna n in data Abbonamento annuale: 31,00 (Copia singola 3,30). Estero 40,00 (Copia singola 4,20) Prezzo di vendita riservato ai soli soci dell Associazione e agli iscritti all Ordine o al Collegio: Copia singola 1,45 Abbonamento annuale Arretrato il doppio. Ufficio pubblicità e concessionaria: Labanti e Nanni Industrie Grafiche s.r.l. Via G. Di Vittorio, Crespellano (Bologna) Tel Fax inarcos@labantienanni.it Per consegna materiali pubblicitari: Dott.ssa Nanni Sabrina (Tel ) presso: Labanti e Nanni - Redazione Inarcos, Via G. Di Vittorio, 3 - Crespellano (Bologna) Stampa: Labanti e Nanni Industrie Grafiche s.r.l Crespellano (Bologna) Impaginazione Omega Graphics snc - Bologna Sono graditi contributi concernenti tutte le specializzazioni di ingegneria e architettura. Per sottoporre articoli da pubblicare sulla rivista consultare le norme presenti sul sito La pubblicazione degli articoli non significa riconoscimento ed approvazione da parte della Direzione, delle opinioni o delle teorie espresse dagli Autori. Si accettano memorie o deduzioni anche in contrasto con quanto già pubblicato, salvo il diritto di replica da parte degli interessati. È vietata la riproduzione, anche parziale, degli scritti senza citarne la fonte. LA COPERTINA DEL MESE ARTICOLI Consolidamento con materiali compositi fibrorinforzati di strutture in calcestruzzo difettose o deteriorate ANDREA BENEDETTI, RICCARDO DI NISIO, MARTINA MONTESI, ELISA STELI 985 Tavola Rotonda del 29 maggio 2008 Direttiva 2006/42/CE 1001 Etica e deontologia - alla riscoperta dei valori che fanno la differenza PIETRO BALUGANI 1023 Le vittime delle macchine. Note d igiene e sicurezza CARLO ANFOSSO 1031 DALL ISTITUTO DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE EDILE Un informazione speciale CECILIA ALESSANDRINI 1041 EFFICIENZA ENERGETICA E CERTIFICAZIONE Il ruolo dell ingegnere nell ambito della nuova normativa regionale in materia di efficienza energetica degli edifci GABRIELE RAFFELLINI 1042 NOTIZIARI Associazione Ingegneri e Architetti della Provincia di Bologna 1061 Ordine Ingegneri della Provincia di Bologna 1063 Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri dell Emilia-Romagna 1072 Ancebologna 1073 Asso 1077 RUBRICHE Corsi&Convegni 1081 Il comitato di redazione e il direttore augurano buon proseguimento d anno. Res.In.Tec Italia, Restauri Innovativi Tecnologici s.r.l. risulta essere ad oggi una delle più qualificate aziende italiane per il consolidamento ed il miglioramento o adeguamenti sismico e normativo mediante l utilizzo di FRP. Res.In.Tec. Italia nasce come azienda specializzata nel restauro conservativo di edifici di notevole interesse artistico monumentale, chiese, edifici storici di alto valore e beni immobili sottoposti a tutela, fornendo opere di altissimo pregio. L esperienza maturata con successo su varie strutture ed edifici porta l azienda ad avere una profonda e mirata conoscenza su opere di consolidamento strutturale, miglioramento sismico di edifici, rinforzi in fibra di carbonio, deumidificazioni, risanamento e restauro cemento armato, restauro e consolidamento Chiese e beni sottoposti a tutela in generale, verniciature e sabbiature con carbonato e garnet, realizzazione chiavi in mano di banche, Spa, edifici tecnici ed immobili di pregio. Nata dalle migliori tecnologie e professionalità del restauro innovativo e tecnologico unite alle nuove sperimentazioni, ma con la solidità, la tradizione, l amore, la passione e l'esperienza del restauro conservativo di beni sottoposti a tutela Res.In.Tec. Italia s.r.l. risulta Leader nel segmento e si appresta a cogliere le nuove sfide del futuro. Res.In.Tec Italia oltre ad aderire a numerose associazioni del settore risulta in possesso di certificazione di qualità ISO 9001 Sincert BVQI e Sincert UKAS e di Attestazione SOA su molteplici categorie....la specializzazione è la nostra forza. Via Serra, Calderara di Reno (BO) Via Statale, Cento (FE) Tel Fax info@resintec.it

8 SDBADV.it Tecnocupole Pancaldi indirizza attenzione e risorse alla progettazione, alla ricerca e allo sviluppo dei prodotti. Cura l installazione ed il collaudo dei sistemi di copertura e si occupa della manutenzione dei dispositivi antincendio, fino ad offrire ai propri clienti la gestione chiavi in mano della copertura. tecnocupole pancaldi copriamo ogni esigenza Tecnocupole Pancaldi risolve ogni esigenza relativa alle coperture industriali grazie ad una vasta gamma di prodotti studiati per l illuminazione zenitale, la ventilazione e l evacuazione di fumo e calore. Punto di forza dell azienda è la particolare attenzione rivolta alle problematiche legate all isolamento termico, al risparmio energetico e alla produzione di energia tramite fonti rinnovabili, come ad esempio l applicazione dei pannelli fotovoltaici. Per avere maggiori informazioni sulla gamma completa dei prodotti Tecnocupole Pancaldi si puo visitare il sito web: pannello fotovoltaico supporto per pannello fotovoltaico Tecnocupole Pancaldi SPA via Ca Bianca, Castel San Pietro Terme (BO) T F commercial@tecnocupole.com

9 Consolidamento con materiali compositi fibrorinforzati di strutture in calcestruzzo difettose o deteriorate Andrea Benedetti (1), Riccardo Di Nisio (2), Martina Montesi (2), Elisa Steli (2) (1) (2) Dipartimento DISTART, Università di Bologna, Viale Risorgimento 2, Bologna Benedetti & Partners, Via Orioli 23, Bologna INTRODUZIONE Il problema del mantenimento dell efficienza statica di una costruzione esposta ad azioni ambientali presenta molti aspetti non del tutto chiariti, soprattutto per la grande varietà di combinazioni tra materiali da costruzione, inquinanti chimici, umidità e fattori geometrici che si possono avere in pratica. L eurocodice EN (2002) presenta nelle sue appendici molte indicazioni di tipo progettuale, ma come appare dalla conoscenza che abbiamo dei meccanismi di degrado del calcestruzzo e corrosione delle armature, la densità del calcestruzzo ed il copriferro adottato per le armature sono i fattori preminenti per ottenere un manufatto destinato a durare nel tempo (Si veda il manuale AFGC, 2003). Tuttavia, dall esame di strutture esposte deteriorate, non sempre appare chiaramente se lo stato di danno che si rileva è da ascrivere a eccesso di sollecitazione ambientale o mancanza di resistenza del materiale. E comunque facile rendersi conto che in molti casi di penetrazione profonda del deterioramento possono essere invocati difetti esecutivi che hanno aumentato in modo esponenziale la sensibilità del manufatto all aggressione elettrochimica. I difetti più comuni di strutture in calcestruzzo gettate in opera sono relativi all omogeneità di distribuzione del getto e al posizionamento della gabbia d armatura, per cui in generale può risultare una ridotta capacità del copriferro a resistere alla penetrazione di anidride carbonica e di sali, con una precoce attivazione dei meccanismi di corrosione delle armature metalliche. La penetrazione di anidride carbonica e di sale può assumere velocità molto diverse a seconda delle condizioni in cui avviene il fenomeno; in generale una velocità media di riferimento può essere assunta pari a 1 mm per anno, per cui ci si può attendere che per le strutture maggiormente esposte un copriferro di 50 mm unito ad una classe di calcestruzzo sufficientemente elevata possa prevenire almeno per 50 anni l innesco della corrosione (Pedeferri, 2001). In tempi recenti, per realizzare una protezione di strutture insufficienti, sono stati sperimentati sistemi di differente concezione e contenuto tecnologico. Da un lato, la protezione classica è di tipo passivo e consiste nella realizzazione di una pellicola di protezione costituita da un materiale elastico e poco permeabile. Ad oggi, la soluzione più diffusa è l impiego di malte elasticizzate con resine organiche (ad esempio stirolo butadiene o poliuretano) o l impiego diretto di polimeri protettivi (ad esempio poliurea). SOMMARIO Nella nota si descrivono alcuni dei possibili difetti delle strutture in calcestruzzo armato derivanti da cattiva esecuzione o da fenomeni accidentali quali urti o incendi. Tali difetti in generale incidono pesantemente sulla durabilità delle costruzioni e necessitano di accurata valutazione e cura nella rimozione. Le possibilità offerte dai nuovi materiali cementizi e dalle tecniche di rinforzo basate sull impiego di materiali compositi consentono una efficace soluzione dei problemi indicati. La presentazione di alcuni esempi consente di chiarire la pratica applicazione delle tecnologie illustrate. SUMMARY The paper presents some of the defects which can appear in reinforced concrete structures as a consequence of bad execution or accidental situations as fire or impact. These defects in general limit the durability of the construction and owe for a careful evaluation and accurate removal works. The possibilities offered by new cement compounds and fiber reinforced composite strengthening materials allow solving these problems in an easy and effective way. The presentation of some solved examples issues the practical application of the discussed restoration techniques. inarcos 985

10 1 2 In alternativa la protezione attiva catodica può essere ottenuta mediante una differenza di potenziale elettrico delle armature metalliche che concentra la corrosione su di un elemento di sacrificio appositamente aggiunto al circuito (Pedeferri, 2001). Una variazione di schema concettuale si è verificata con l introduzione dei materiali compositi FRP (fiber reinforced polymers). In particolare tali elementi, essendo installati per incollaggio esterno mediante resina epossidica, sono in grado di realizzare oltre all incremento di resistenza meccanica della struttura, anche una sorta di barriera alla penetrazione degli aggressivi chimici, proteggendo l armatura metallica interna dalla de passivazione acida (fib, 2001). In tale ottica i metodi oggi più diffusi per la riabilitazione di strutture deteriorate da agenti chimici e corrosione prevedono la ricostruzione delle sezioni perse e la loro protezione con sistemi di rinforzo esterni in FRP (Benedetti et Al., 2007). Nella nota si illustrano numerosi casi recenti di riparazione strutturale, evidenziando i fattori progettuali dei sistemi di riparazione adottati. DURABILITÀ DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO ARMATO Una compiuta discussione del degrado chimico del calcestruzzo e della corrosione elettrochimica delle barre di acciaio esula dagli scopi della presente nota. In una nota recente gli autori hanno presentato annotazioni e spunti di riflessione sul fenomeno in generale (si veda INARCOS, n 682). Per una compiuta analisi del fenomeno della corrosione si rimanda a (Basheer, 1996). In quanto segue ci si limiterà a presentare una casistica di esempi atti a individuare i fattori geometrici e costruttivi che possono favorire l innesco della corrosione e produrre il distacco del calcestruzzo. Come è noto, quest ultimo è solo l ultima manifestazione evidente dell avvenuta riduzione di basicità del copriferro, in quanto una volta che la conversione in ruggine del ferro ha preso piede, questa avviene in modo fortemente espansivo con espulsione del copriferro per trazione. Effetti delle acque meteoriche Ovviamente il primo e più importante fattore di degrado è legato ai cicli di bagnatura asciugatura della superficie, che possono essere anche aiutati da cicli di gelo disgelo dell acqua. Tale situazione è in generale conseguente a errata progettazione o carente manutenzione del sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche, sia per coperture che per impalcati di ponti e viadotti. In questi ultimi, la presenza di giunti di dilatazione è in generale un fattore di rischio assai elevato, in quanto gli elementi flessibili di raccolta dell acqua nei giunti possono essere danneggiati in molti e differenti modi sia durante la costruzione, sia nell esercizio dell opera. L effetto devastante della bagnatura è in generale molto evidente nelle solette a sbalzo dei ponti, in quanto in molti casi le velette esterne e i gocciolatoi per il distacco delle colature sono insufficienti o inefficienti. Opere in calcestruzzo con difetti di esecuzione I principali difetti di esecuzione di getti in calcestruzzo sono legati a difetti di compattamento del getto e a difetti di presa del materiale. Quando il getto viene effettuato in condizioni particolari di temperatura o con miscele che non hanno i giusti rapporti acqua/cemento, o sono caratterizzati da una granulometria degli inerti non correttamente graduata, il calcestruzzo dopo la presa può mostrare ridotta resistenza o addirittura mancanza di monoliticità. In questi casi però, non vi è in generale un maggior pericolo di corrosione, a meno che anche la densità e la distribuzione dei pori non sia compromessa (fib, 2002). 986 inarcos

11 3 4 Diverso è il discorso per i difetti di compattazione, per i quali si manifestano zone in cui i getti sono privi di legante o addirittura il getto è mancante. In questo caso le armature possono essere protette da un copriferro ridotto o addirittura essere scoperte, ed in questo caso in presenza di aggressione chimica la ruggine è sviluppata assai rapidamente. Dal punto di vista della pericolosità, la mancanza di legante è assai più problematica in quanto può non essere facilmente identificabile, anche se il grado di basicità può essere localmente anche molto basso. Sullo stesso piano può essere posto l errato posizionamento dell armatura. In passato i copriferri erano sempre fissati su valori minimi di norma e il distanziamento dei ferri dai casseri veniva fatto con sistemi improvvisati e difficili da mantenere nel corso del getto. Si trovano quindi numerosi esempi di strutture di 30 o 40 anni che hanno le armature in pelle, e il modesto strato di boiacca che le copre lascia trafilare il rosso della ruggine in via di formazione. Per questi casi l intervento, qualora si intenda ricostruire un copriferro affidabile, è sempre molto difficile e costoso e richiede materiali e sistemi di connessione adeguati per mantenere nel tempo l adesione tra i due calcestruzzi. Opere in calcestruzzo deteriorate da azioni accidentali Tra i fattori di possibile riduzione della vita utile di strutture in calcestruzzo vi sono infine da considerare gli effetti delle azioni accidentali, quali urti, incendi ed esplosioni. In questi particolari casi, la struttura è cimentata fin quasi alla sua capacità limite di resistere ai pesi permanenti, ed in generale gli interventi di riabilitazione e rinforzo necessari sono molto complessi e necessitano di una generale integrazione delle strutture danneggiate con nuove armature o addirittura con nuove sezioni resistenti. L argomento è troppo vasto per poter essere discusso in dettaglio in questa sede; per una più approfondita analisi dei metodi di valutazione del danno e di progettazione degli interventi si rimanda a (Benedetti, 2003 e CNR, 2005). Nelle foto successive sono illustrati casi di strutture deteriorate da incendio (figure 6 a e b) e da urto (figura 7). TECNICHE DI RIPARAZIONE DEL CALCESTRUZZO E DELLE ARMATURE DETERIORATE La riparazione del danno causato dall aggressione elettrochimica richiede la ricostituzione del giusto grado di passivazione dell armatura metallica e la ricostruzione della sezione di calcestruzzo mancante. Qualora l armatura metallica sia stata ridotta ad una sezione residua insufficiente a garantire la staticità dell opera, è necessario procedere anche alla integrazione dell armatura stessa con sezioni in acciaio o in materiali fibrorinforzati (Aprile, 2004, Aprile et Al. 2007). In dettaglio, le fasi di riparazione di un elemento danneggiato possono essere indicate nell elenco seguente: a) demolizione delle zone di calcestruzzo distaccate e sabbiatura della superficie residua; b) spazzolatura delle armature, taglio delle armature 5 inarcos 987

12 6a 6b Nelle successive figure si illustrano le fasi di lavorazione indicate. RIPARAZIONE E PROTEZIONE CON MATERIALI COMPOSITI FRP 7 insufficienti, e integrazione per saldatura con barre metalliche aggiuntive delle sezioni rimosse; c) passivazione delle armature esposte con apposita resina ossido riducente; d) aspirazione della polvere sulle superfici di calcestruzzo da ricostruire e spennellatura di un primer esaltatore di adesione; e) stuccatura delle cavità o ricostruzione dei copriferri mancanti mediante micro calcestruzzo epossidico tixotropico messo in opera a spruzzo o a cazzuola; f) mediante tubicini di iniezione lasciati all interno del volume di calcestruzzo ricostruito, si procede all iniezione finale di saturante composto da boiacca di cemento addizionata di resina idrosolubile; g) eventuale stesa di malta elasticizzata a pennello o a spruzzo a copertura e protezione del calcestruzzo. Qualora il copriferro da ricostruire sia di forte spessore, o siano presenti cavità molto pronunciate come nel caso dell incendio, è talvolta necessario promuovere l adesione tra il calcestruzzo esistente e il nuovo strato ricostruito mediante connettori meccanici installati nella superficie di unione. In generale detti elementi sono realizzati con tasselli o spezzoni di barre ad aderenza migliorata installati con resina di fissaggio. La riparazione e il consolidamento di strutture in calcestruzzo e di muratura mediante l impiego di materiali fibrorinforzati incollati esternamente sulla superficie di strutture esistenti è ormai una tecnica sufficientemente compresa e di buona diffusione (fib, 2001). A questo ha contribuito lo sforzo profuso dal Gruppo degli Estensori che ha prodotto il pregevole documento tecnico CNR DT 200/2004 contenente le linee guida per l utilizzo dei materiali FRP nella riparazione di strutture in calcestruzzo e muratura (CNR, 2005). La vasta sperimentazione effettuata in tutto il mondo ha mostrato la grande potenzialità del metodo ma anche le sue peculiarità, che consigliano una grande cautela nell incrementare la capacità portante di strutture mediante tale tecnica. Un fattore positivo spesso non considerato è legato alla protezione superficiale che gli strati di rinforzo esercitano sulla costruzione oggetto di consolidamento. Oltre a ciò, la limitazione nell apertura di fessure che può essere ottenuta con un armatura disposta in modo diffuso sulla superficie esterna, aumenta ancora il grado di protezione delle armature poste all interno delle sezioni strutturali. Le regole di dimensionamento sono state illustrate in forma sintetica in note pubblicate su questa stessa rivista (si veda INARCOS n 680 e 682) e quindi per brevità non si forniscono ulteriori dettagli. Preme solo ricordare che la tensione limite di progetto degli strati di rinforzo è in generale quella di delaminazione, ovvero quella a cui si manifesta il distacco del materiale FRP per rottura del superficiale strato di calcestruzzo che funge da supporto per gli elementi incollati all esterno. Come è noto, la tensione di delaminazione decresce con la 988 inarcos

13 Nelle pagine precedenti: 1 - Vista della veletta laterale del ponte sull Ombrone della S.R Lucchese. 2 - Vista di un giunto di costruzione del Cavalcavia di via Dante a Cremona. 3 - Vista della soletta del sottopasso sulla superstrada Rimini - San Marino. 4 - Vista della parete del sottopasso sulla superstrada Rimini - San Marino. 5 - Vista delle pile del viadotto Bebresh sull autostrada Hiemus vicino a Sofia in Bulgaria. Si notino le armature instabilizzate in compressione. In queste pagine: 6a - Solaio a Lido degli Estensi. 6b - Copertura della Diavia a Molinella. 7 - Ponte sulla S.S. Romea danneggiato da un camion fuori sagoma. 8a - Sabbiatura della superficie. 8b - Passivazione delle armature. 8c - Spennellatura del primer. 8d - Ricostruzione del copriferro. 8e - Stuccatura della cavità. 8f - Riempimento dei vuoti. 8a 8b 8c 8d 8e 8f inarcos 989

14 9a 9b radice quadrata dello spessore del rinforzo stesso, e quindi la forza che può essere utilizzata per equilibrare azioni flettenti s incrementa solo in proporzione alla radice quadrata dell incremento di spessore (ma proporzionalmente alla larghezza trasversale delle strisce utilizzate). Per quanto attiene alla protezione dall aggressione ambientale, lo spessore complessivo del rinforzo non è determinante, mentre invece lo è il grado di copertura della superficie con resina e rinforzo, che come è noto sono del tutto non permeabili a gas e acqua. Ulteriore fattore importante per la durabilità dell opera è la capacità di rinforzi e colle di favorire la permanenza in perfetto contatto dell eventuale copriferro ricostruito con il sottostante calcestruzzo originale dell opera. In particolare, in elementi compressi o qualora si voglia contrastare il distacco della nuova crosta per effetto di tensioni di ritiro, si possono realizzare cerchiature di FRP in grado di generare una pressione trasversale sulla crosta stessa che ne garantisce l ingranamento con il nucleo interno rimasto. Lavori di rinforzo strutturale con fibre in carbonio del sottopasso di via XXVII Luglio - Borgo Maggiore Stato della Repubblica di San Marino (RSM) 10a 10b Nel caso sottopasso di via XXVII Luglio - Borgo Maggiore Stato della Repubblica di San Marino (RSM), lo stato di conservazione delle armature della soletta superiore appariva molto compromesso, e non era economicamente accettabile procedere alla reintegrazione dell armatura con tecniche tradizionali. Allo scopo di garantire la vita utile della costruzione, si è deciso allora di sostituire la funzione statica dell armatura interna con quella di una armatura posizionata all intradosso e di minor sensibilità alla corrosione. L analisi è stata svolta per i carichi relativi a transito di veicoli su strada a quattro corsie di prima categoria. In relazione alla presenza di una massicciata di spessore variabile, si è dovuto svolgere un analisi mediante situazioni limite, in modo da cogliere il fenomeno all interno del campo di variabilità delle condizioni al contorno del problema. In particolare si sono svolte due analisi, ipotizzando differenti meccanismi di diffusione delle impronte di carico degli pneumatici dei veicoli: a) Superficie di impronta 0,4 x 0,4 m senza considerare la diffusione del carico attraverso il pacchetto stradale; b) Superficie di impronta 1,55 x 1,55 m, considerando la 990 inarcos

15 9a - Struttura della traversa mobile sul fiume Reno privata del copriferro degradato. 9b - Struttura della traversa mobile sul fiume Reno riparata. 10a - Posa delle armature FRP nel sottopasso della superstrada Rimini San Marino. 10b - Griglia dei rinforzi per il sottopasso della superstrada Rimini San Marino Schema di distribuzione del carico sulla sede stradale Sezione trasversale e dettaglio del rinforzo per il sottopasso della superstrada Rimini San Marino. 11 diffusione come previsto dalla normativa vigente per lo spessore di massicciata presente. E stato preparato un modello ad elementi finiti della lastra di copertura del sottopasso; a favore di sicurezza tale lastra è stata considerata appoggiata sulle pareti verticali. Nelle figure 13.a e 13.b i risultati delle due assunzioni possono essere confrontati; come si può notare la riduzione più forte si ha per il momento allineato con l asse della soletta, per il quale considerare la diffusione del carico corrisponde a ridurre alla metà il momento di progetto. Si sono dunque progettati i rinforzi per i momenti medi di 70 knm/m e 35 knm/m. Con uno spessore di soletta di circa 350 mm, l armatura esterna deve resistere sforzi di circa 220 e 110 kn/m rispettivamente. Con tale situazione si devono diversificare le tipologie di rinforzo in quanto la trazione trasversale non può essere sostenuta se non con aree di fibra consistenti. Per la direzione trasversale si adottano allora lamine di spessore 1,2 mm, e sulla base di una tensione di delaminazione interna di circa 590 MPa, sono necessarie lamine da 100 mm disposte a passo di 300 mm. Nella direzione longitudinale, essendo la risultante delle trazioni circa dimezzata, è possibile introdurre una soluzione più efficiente: adottando tessuti unidirezionali di spessore 0,22 mm la tensione di delaminazione vale 1370 MPa circa, che consente di disporre strisce di larghezza 250 mm a passo di 600 mm (CNR, 2005). La verifica della corretta esecuzione dei rinforzi FRP è essenziale per poter procedere al collaudo delle opere e garantire l efficienza statica delle stesse nel tempo (Aprile, 2007). In particolare sono necessarie due tipi di verifiche: a) qualificazione del sistema di rinforzo in termini di qualità dei materiali; prove di trazione sui tessuti e sulle lamine, prove di trazione sulle resine, prove di taglio sulla connessione fibra resina; b) qualificazione della corretta esecuzione del sistema stratificato supporto resina rinforzo secondo le regole esecutive fissate dal produttore. VERIFICA DELLA CORRETTA ESECUZIONE DEI RINFORZI FRP 12 inarcos 991

16 13a - Momenti in direzione x ed y nel caso di non diffusione del carico. 13b - Momenti in direzione x ed y nel caso di diffusione del carico. 13a Nel primo caso, è necessario procedere alla campionatura dei materiali impiegati, per poterli inviare ad un laboratorio per le prove di routine. Attualmente Assocompositi ha prodotto un manuale ed un sistema facilitato per il prelievo denominato COKIT, in modo da permettere la campionatura secondo regole standardizzate (Poggi, 2008). Per quello che riguarda invece la definizione della corretta esecuzione del sistema di rinforzo, sono in commercio numerose attrezzature per l esecuzione di prove di strappo di piccoli campioni di tessuto FRP o di strati di regolarizzazione di micro calcestruzzo. La normativa di riferimento con cui svolgere le prove è contenuta nei documenti ASTM D4541 e ISO 4624 Pull-off adhesion testing. In particolare l apparecchiatura di strappo è costituita da una speciale morsa in grado di afferrare una piastra che viene incollata sul lembo di FRP che si deve strappare. Sul perimetro della piastra fissata al materiale sotto test, viene realizzata un incisione mediante disco o corona diamantata in modo da separare la stratigrafia delle interfacce al di sotto della piastra dal materiale contiguo. La prova si conclude in modo positivo se il sottile cilindro che viene estratto contiene sia il rinforzo FRP che lo strato di resina, essendosi prodotta la rottura nello strato di supporto del materiale da rinforzare, ovvero nel calcestruzzo o muratura sul quale è stato fissato il rinforzo. Tensioni tipiche di distacco vanno da 1,50 MPa a 3,00 MPa. In presenza di dati sufficientemente elevati vi è la garanzia che il distacco del rinforzo allo stato limite ultimo avvenga con il meccanismo previsto in sede di progetto. CONCLUSIONI La riparazione di strutture per le quali le azioni ambientali hanno prodotto una perdita dell armatura metallica e del copriferro di protezione ha molto beneficiato delle possibilità offerte dai nuovi materiali polimerici e dalle fibre ad altissima resistenza. Il progetto di un intervento di riparazione strutturale presenta molte fasi esecutive in sequenza e può dare risultati non accettabili se le lavorazioni non sono eseguite in base ai protocolli di riferimento o se i materiali prescelti non hanno la compatibilità necessaria per garantire la durata della riparazione per tutta la vita utile della costruzione. Qualora la struttura sia in funzione in un ambiente particolarmente ostile, la previsione della messa in opera di un rivestimento protettivo può essere una soluzione economicamente ottimale, ma anche in questo caso ispezioni ripetute e interventi di manutenzione ordinaria sono sempre necessari per una piena durabilità dell opera. Nelle situazioni in cui l armatura metallica è seriamente compromessa e la realizzazione di una nuova armatura appesantirebbe troppo la costruzione o non garantirebbe l inibizione dell innesco della corrosione, è spesso possibile realizzare sistemi di rinforzo in materiali compositi FRP, che oltre ad essere leggeri e resistenti, forniscono anche una certa protezione delle superfici esposte agli agenti corrosivi. Una formazione di una rete di strisce di rinforzo che copre metà della superficie di una soletta, riduce della metà la diffusione di anidride carbonica e quindi raddoppia il tempo necessario per la depassivazione dell armatura metallica residua interna. La disponibilità di malte elasticizzate per la protezione delle superfici e di resine inibitrici della corrosione per le barre d armatura, consentono una gestione ottimale del progetto di riparazione, assicurando un ampia possibilità di scelte tra le quali selezionare quella che a parità di vita utile produce il minimo onere economico per l ente proprietario della costruzione. E infine da segnalare che, un controllo finale della bontà delle interfacce realizzate tra i materiali esistenti e quelli aggiunti in fase di riparazione è un ingrediente essenziale per il soddisfacimento dei criteri di ammissibilità statica e di durabilità dell intervento. 992 inarcos

17 14a - Descrizione della prova di strappo. 14b - Vista della piastra con testa. 14c - Estrazione del campione con il tester. 14d - Scala graduata del tester. 13b RINGRAZIAMENTI Si ringrazia il geom. Alessandro Battaglia e la ditta Restauri Innovativi Tecnologici s.r.l. (RES.IN.TEC Italia Srl) di Calderara di Reno (BOLOGNA) per aver messo a disposizione il materiale fotografico e progettuale dei lavori completati negli ultimi anni; in tale modo è stato possibile compilare la vasta casistica di questa nota, e condurre la discussione in essa contenuta. Si ringrazia inoltre il geom. Luca Calisti della ditta Kimia s.p.a. di Ponte Felcino (Perugia) per la consulenza ed il costante supporto tecnico nei cantieri. Un particolare ringraziamento all Ing. Davide Bartolini per il supporto alla progettazione del rinforzo. 14a 14b 14c 14d inarcos 993

18 15 - Prove di delaminazione di campioni di calcestruzzo vecchio riparati con uno strato di malta ad alta resistenza e rinforzo esterno in C-FRP (si veda Aprile, 2007) Delaminazione del campione nell interfaccia tra nuovo copriferro e rinforzo esterno (Aprile, 2007) Delaminazione del campione nell interfaccia tra vecchio calcestruzzo e nuovo copriferro (Aprile, 2007) BIBLIOGRAFIA 1. Pedeferri P., Bertolini L., (2001), La durabilità del calcestruzzo armato, McGraw-Hill Italia, Milano. 2. Basheer P., Chidiac S., Long A., (1996), Predictive models for deterioration of concrete structures. Construction and Building Materials, 10(1), fib, (2002), Management, maintenance, and strengthening of concrete structures, Bulletin 17, Fédération Internationale du Béton, Lausanne, Switzerland. 4. EN (2002), Design of Concrete Structures General rules and rules for buildings, CEN TC250/ SC2, Bruxelles. 5. AFGC CEFRACOR, (2003), Réhabilitation du béton armé dégradé par la corrosion, disponibile su: html 6. Benedetti A. Mangoni E., Evangelisti M., Meoni S., (2007), Riparazione e consolidamento del sovrappasso ferroviario dell Arca a Pistoia, INARCOS, LXII(682), Bologna. 7. fib, (2001), Externally Bonded FRP Reinforcement for RC Structures, Bulletin 14, Fédération Internationale du Béton, Lausanne, Switzerland. 8. CNR, (2005), Guidelines for Design, Execution and Control of Strengthening Interventions by Means of Fibre-reinforced Composites, Bulletin DT 200/2004, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Roma, Italy (english version). 9. Benedetti A., (2003), Composite Innovative Materials in Structural Repairing, CDS 2 - The Conceptual Design of Structures, CI Premiere Ltd, Singapore. 10. Aprile A., Benedetti A., (2004), Coupled flexuralshear design of R/C beams strengthened with FRP, Composites Part B: Engineering, 35(1), Pages Benedetti A., Mangoni E., Montesi M., Steli E., Verifiche di sicurezza ed interventi di consolidamento della chiesa di S. Martino in Casola, INAR- COS, LXII(680), Bologna. 12.Aprile A., Pelà L., Benedetti A., (2007), repair and strengthening with FRP of damaged bridge r/c slabs, Proc. of FRPRCS-8, University of Patras, Greece. 13.Poggi C., Fava G., (2008), Il controllo di accettazione dei materiali fibrorinforzati per il rinforzo strutturale, I Quaderni Tecnici di Assocompositi, 1, Milano. 994 inarcos

19

20 FOTOVOLTAICO completamente integrato nel tetto Il fotovoltaico per i tetti più esigenti: l unico sistema di fotovoltaico policristallino veramente integrato in ogni tipo di copertura (profili metallici, coppi, ardesia, tegole) disponibile su RAME-RHEINZINK-ALLUMINIO I profili fotovoltaici con silicio amorfo UNIMETAL rappresentano il miglior sistema per produrre energia elettrica sfruttando al meglio gli spazi sul tetto, integrando completamente l impianto Ubicazione: San Pietro Val Lemina (TO), 3,3 kwp Ubicazione: Correggio (RE), 34 kwp Ubicazione: Torre S.Giorgio (CN), 4 kwp Ubicazione: Tradate (VA), 4,36 kwp Ubicazione: San Pietro Val Lemina (TO),2,38 kwp Ubicazione: Correggio (RE), 34 kwp Torre San Giorgio - CN - S.S. Torino - Saluzzo km 30 numero verde gruppo IDROCENTRO

21

22 DEMOLIZIONI SPECIALI - SCAVI - COSTRUZIONI STRADALI E INDUSTRIALI DIFESA E SISTEMAZIONE IDRAULICA BONIFICHE AMBIENTALI - RIMOZIONE AMIANTO - NUOVE COPERTURE RACCOLTA TRASPORTO E SMALTIMENTO RIFIUTI Scavitalia s.r.l. nasce nel 1950 come impresa di lavori di bonifica idraulica nell'ambito degli appalti pubblici negli anni sessanta. Acquisita dalla ditta individuale Degli Esposti Castori Cesare diviene il principale strumento operativo del gruppo d'imprese che fanno capo alla "CASTORI" la cui attività interessa i settori di movimenti terra, escavazione e commercializzazione di materiali inerti. Scavitalia s.r.l., sfruttando le sinergie con le attività di cava, di frantumazione inerti e recupero riciclaggio materiali delle altre società del gruppo CASTO- RI si pone a servizio delle imprese edili della zona. L impresa si è certificata ed è conforme ai requisiti della normativa UNI EN ISO 9001:2000. SCAVITALIA S.R.L. - VIA EMILIA N.570/G SAN LAZZARO DI SAVENA (BO) P.IVA C.F TEL FAX ufficiotecnico@scavitalia.it -

23 Tavola Rotonda del 29 maggio 2008 Direttiva 2006/42/CE Commissione Macchine ed Energia dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna PREMESSA La nuova direttiva macchine 2006/42/CE, che diventerà operativa l anno prossimo, ci ha visti partecipare ad una tavola rotonda in cui abbiamo dibattuto gli aspetti qualificanti della direttiva nel confronto con la precedente 98/37/CE Gli argomenti sostanziali che differenziano la nuova direttiva macchine sono stati suddivisi fra i seguenti relatori, componenti della Commissione Macchine ed Energia, nell ordine degli interventi: Manni Le quasi macchine Sarti Art. 12 Procedure di valutazione della conformità delle macchine Ognibene Allegato I - Requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute relativi alla progettazione e alla costruzione delle macchine Principi Generali Dalle Donne Allegato I - (fino al punto ) Tugnoli Punto 2.1 Macchine Lanzoni Aspetti pratici ed esempi in merito all Allegato I Punto 2.1 Gli abstract delle relazioni che seguono sono quelle che i singoli relatori hanno elaborato e sono stati riportati nella sequenza degli interventi. Prima di passare alle singole relazioni mi piace sottolineare che la grande novità che questa direttiva apporta è avere finalmente definito la quasi-macchina (meglio descritta in inglese come partly completed machinery ). Importante l articolo 12 relativo alle procedure di valutazione della conformità delle macchine che il collega Sarti ha analizzato. Poi, come sottolinea il collega Ognibene nella sua relazione; la valutazione del rischio (o meglio il risk assessment che preferisco chiamare accertamento del rischio e non valutazione del rischio in quanto la valutazione è il passo precedente l accertamento) rappre- senta un elemento fondamentale della nuova direttiva; su questa tendenza si muovono oramai tutte le norme EN ISO che stanno sostituendo le precedenti EN. Segue l Allegato I relativo ai requisiti essenziali di sicurezza e salute che sono stati adeguati al progresso tecnico, ed infine in una sequenza, dopo l esame delle macchine per alimentari e macchine per prodotti cosmetici e farmaceutici tenuto dal collega Tugnoli, si ha l esempio pratico del collega Lanzoni. Le quasi macchine Dott Ing Carlo Manni CAMPO D APPLICAZIONE Dott Ing Raffaele Dalle Donne 1. La presente direttiva si applica ai seguenti prodotti: a) macchine; b) attrezzature intercambiabili; c) componenti di sicurezza; d) accessori di sollevamento; e) catene, funi e cinghie; f) dispositivi amovibili di trasmissione meccanica; g) quasi-macchine. DEFINIZIONI Ai fini della presente direttiva il termine «macchina» indica uno dei prodotti elencati all articolo 1, paragrafo 1, lettere da a) a f). Si applicano le definizioni seguenti: a) «macchina»: -omissis- insiemi di macchine, di cui al primo, al secondo e al terzo trattino, o di quasi-macchine, di cui alla lettera g), che per raggiungere uno stesso risultato sono disposti e comandati in modo da avere un funzionamento solidale, inarcos 1001

24 g) «quasi-macchine»: insiemi che costituiscono quasi una macchina, ma che, da soli, non sono in grado di garantire un applicazione ben determinata. Un sistema di azionamento è una quasi-macchina. Le quasi-macchine sono unicamente destinate ad essere incorporate o assemblate ad altre macchine o ad altre quasi-macchine o apparecchi per costituire una macchina disciplinata dalla presente direttiva; h) «immissione sul mercato»: prima messa a disposizione, all interno della Comunità, a titolo oneroso o gratuito, di una macchina o di una quasi-macchina a fini di distribuzione o di utilizzazione; i) «fabbricante»: persona fisica o giuridica che progetta e/o realizza una macchina o una quasi-mac- SOMMARIO Il 29 maggio 2008 la Commissione Macchine ed Energia dell Ordine degli Ingegneri della provincia di Bologna presso la sala dell Ordine (Palazzo Giovanetti Strada Maggiore 13, Bologna) ha organizzato una tavola rotonda di esame ed approfondimento della Nuova Direttiva Macchine 2006/42/CE. Nell articolo vengono forniti gli abstract dei relatori con una premessa introduttiva. china oggetto della presente direttiva, ed è responsabile della conformità della macchina o della quasi-macchina con la presente direttiva ai fini dell immissione sul mercato con il proprio nome o con il proprio marchio ovvero per uso personale. In mancanza di un fabbricante quale definito sopra, è considerato fabbricante la persona fisica o giuridica che immette sul mercato o mette in servizio una macchina o una quasi-macchina oggetto della presente direttiva 2. (Art. 4) Gli Stati membri adottano tutti i provvedimenti utili affinché le quasi-macchine possano essere immesse sul mercato solo se rispettano le disposizioni della direttiva che le riguardano. 3. (Art. 4) Gli Stati membri istituiscono o nominano le autorità competenti per il controllo della conformità delle macchine e delle quasi-macchine alle disposizioni di cui ai paragrafi 1 e (Art. 5) Il fabbricante o il suo mandatario, prima di immettere sul mercato una quasi-macchina, si accerta che sia stata espletata la procedura di cui all articolo (Art. 6) Gli Stati membri non vietano, limitano od ostacolano l immissione sul mercato di quasi-macchine destinate, per dichiarazione d incorporazione di cui all allegato II, parte 1, sezione B, del fabbricante o del suo mandatario, ad essere incorporate in una macchina o ad essere assemblate con altre quasi-macchine onde costituire una macchina SUMMARY At May 29 th, 2008 the Macchine ed Energia committee of the Order of the Engineers of the province of Bologna in the room of the Order (Gioanetti Palace Strada Maggiore 13, Bologna) has organized a round table of examination and analysis of the new directive 2006/42/CE on machinery. In the article the abstracts of the speakers are given with an introductory preface. PROCEDURA PER LE QUASI-MACCHINE (ART. 13) 1. Il fabbricante di una quasi-macchina, o il suo mandatario, prima dell immissione sul mercato, si accertano che: a) sia preparata la pertinente documentazione di cui all allegato VII, parte B; b) siano preparate le istruzioni per l assemblaggio di cui all allegato VI ; c) sia stata redatta la dichiarazione di incorporazione di cui all allegato II, parte 1, sezione B inarcos

25 in queste pagine: alcune immagini di macchinario industriale Le immagini, in alcuni casi, si riferiscono a macchinario industriale rappresentato senza i necessari ripari di sicurezza 2. Le istruzioni per l assemblaggio e la dichiarazione di incorporazione accompagnano la quasi-macchina fino all incorporazione e fanno parte del fascicolo tecnico della macchina finale. ALLEGATO VII B. Documentazione tecnica pertinente per le quasi-macchine Questa parte dell allegato descrive la procedura per l elaborazione di una documentazione tecnica pertinente. La documentazione deve dimostrare quali requisiti della presente direttiva siano applicati e soddisfatti. Essa deve riguardare la progettazione, la fabbricazione ed il funzionamento della quasi-macchina, nella misura in cui ciò sia necessario per valutare la sua conformità ai requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute applicati. La documentazione deve essere redatta in una o più delle lingue ufficiali della Comunità. Essa comprende gli elementi seguenti: a) un fascicolo di costruzione composto: da un disegno complessivo della quasi-macchina e dagli schemi dei circuiti di comando, dai disegni dettagliati e completi, eventualmente accompagnati da note di calcolo, risultati di prove, certificati, ecc., che consentano la verifica della conformità della quasi-macchina ai requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute applicati, dalla documentazione relativa alla valutazione dei rischi che deve dimostrare la procedura seguita, inclusi: i) un elenco dei requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute che sono applicati e soddisfatti, ii) le misure di protezione attuate per eliminare i pericoli identificati o per ridurre i rischi e, se del caso, l indicazione dei rischi residui, iii) le norme e le altre specifiche tecniche applicate, che indichino i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute coperti da tali norme, iv) qualsiasi relazione tecnica che fornisca i risultati delle prove svolte dal fabbricante stesso o da un organismo scelto dal fabbricante o dal suo mandatario, v) un esemplare delle istruzioni di assemblaggio della quasi-macchina; b) nel caso di fabbricazione in serie, le disposizioni interne che saranno applicate per mantenere la conformità della quasi-macchina ai requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute applicati. Il fabbricante deve effettuare le ricerche e le prove necessarie sui componenti, sugli accessori o sulla quasi-macchina per stabilire se essa, in conseguenza della sua progettazione e costruzione, possa essere montata e utilizzata in condizioni di sicurezza. Nella documentazione tecnica pertinente devono essere inclusi le relazioni e i risultati pertinenti. La documentazione tecnica pertinente deve essere tenuta a disposizione per almeno 10 anni a decorrere dalla data di fabbricazione della quasimacchina o dell ultima unità prodotta, nel caso della fabbricazione in serie, e su richiesta, presentata alle autorità competenti degli Stati membri. Non deve necessariamente trovarsi nel territorio della Comunità, né essere sempre materialmente disponibile. La documentazione tecnica deve poter essere riunita e presentata all autorità competente dalla persona nominata nella dichiarazione di incorporazione. La mancata presentazione della documentazione tecnica pertinente in seguito a una domanda debitamente motivata delle autorità nazionali competenti può costituire un motivo sufficiente per dubitare della conformità della quasi-macchina ai requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute applicati ed attestati. inarcos 1003

26 Doveri del fabbricante che utilizza quasi macchine per produrre una linea o una macchina Il fabbricante deve effettuare le ricerche e le prove necessarie sui componenti, sugli accessori o sulla quasimacchina per stabilire se essa, in conseguenza della sua progettazione e costruzione, possa essere montata e utilizzata in condizioni di sicurezza. ALLEGATO VI Istruzioni per l assemblaggio delle quasi-macchine Le istruzioni per l assemblaggio delle quasi-macchine devono contenere una descrizione delle condizioni da rispettare per effettuare una corretta incorporazione nella macchina finale, al fine di non compromettere la sicurezza e la salute. Le istruzioni per l assemblaggio devono essere redatte in una delle lingue ufficiali della Comunità, accettata dal fabbricante della macchina in cui tale quasi-macchina sarà incorporata o dal suo mandatario. ALLEGATO II PARTE 1 B. DICHIARAZIONE DI INCORPORAZIONE DI QUASI-MACCHINE La dichiarazione e le relative traduzioni devono essere redatte alle stesse condizioni previste per le istruzioni [cfr. allegato I, punto , lettere a) e b)], e devono essere dattiloscritte oppure scritte a mano in caratteri maiuscoli. La dichiarazione di incorporazione deve contenere gli elementi seguenti: 1. ragione sociale e indirizzo completo del fabbricante della quasi-macchina e, se del caso, del suo mandatario; 2. nome e indirizzo della persona autorizzata a costituire la documentazione tecnica pertinente, che deve essere stabilita nella Comunità; 3. descrizione e identificazione della quasi-macchina, con denominazione generica, funzione, modello, tipo, numero di serie, denominazione commerciale; 4. un indicazione con la quale si dichiara esplicitamente quali requisiti essenziali della presente direttiva sono applicati e rispettati e che la documentazione tecnica pertinente è stata compilata in conformità dell allegato VII B e, se del caso, un indicazione con la quale si dichiara che la quasimacchina è conforme ad altre direttive comunitarie pertinenti. Questi riferimenti devono essere quelli dei testi pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell Unione europea; 5. un impegno a trasmettere, in risposta a una richiesta adeguatamente motivata delle autorità nazionali, informazioni pertinenti sulle quasi-macchine. L impegno comprende le modalità di trasmissione e lascia impregiudicati i diritti di proprietà intellettuale del fabbricante della quasi-macchina; 6. una dichiarazione secondo cui la quasi-macchina non deve essere messa in servizio finché la macchina finale in cui deve essere incorporata non è stata dichiarata conforme, se del caso, alle disposizioni della presente direttiva; 7. luogo e data della dichiarazione; 8. identificazione e firma della persona autorizzata a redigere la dichiarazione a nome del fabbricante o del suo mandatario. 2. CUSTODIA Il fabbricante della quasi-macchina o il suo mandatario custodisce l originale della dichiarazione di incorporazione per un periodo di almeno dieci anni dall ultima data di fabbricazione della quasi-macchina inarcos

27 in queste pagine: alcune immagini di refrigeratori Le immagini, in alcuni casi, si riferiscono a macchinario industriale rappresentato senza i necessari ripari di sicurezza MACCHINA O QUASI MACCHINA? Bella domanda!, difficile rispondere sulla base della vecchia direttiva, un po meno con la nuova direttiva. Prendiamo, ad esempio, una sega da tronchi con gruppo di caricamento automatico, esso rientra a pieno titolo nella definizione di macchina ma può avere un impiego definito (es.: il tronco da tagliare viene caricato manualmente e scaricato manualmente dall altro in un area appositamente costituita) ed un impiego indefinito (es.: essere incluso senza gruppo di caricamento in una macchina di lavorazione del legno come elemento intermedio di lavorazione). Nel primo caso è una macchina; nel secondo una quasimacchina; nel primo caso il costruttore riesce a determinare in modo esatto i rischi connessi a suo uso, nel secondo no. Viene spontaneo chiedersi: si deve marcare CE? In entrambi i casi 1. SI se il prodotto viene venduto sic et simpliciter come sega per tronchi con gruppo di caricamento automatico sul libero mercato senza che il costruttore sappia la sua destinazione finale (Attenzione! La destinazione d uso deve menzionare esplicitamente che la macchina in questione deve essere usata con il gruppo di caricamento automatico) 2. NO nel caso in cui la stessa sega per tronchi sia richiesta ESPLICITAMENTE dal Committente per essere utilizzata in una macchina purchessia che la incorpora per svolgere una funzione intermedia del ciclo completo di lavoro (nel caso in esempio il legno segato può essere ripreso per ulteriori lavorazioni quali, ad esempio, la formazione di pellets. Nel caso in cui il Committente acquisti la macchina sega tronchi completa, così come viene venduta sul mercato e, successivamente, ne smonti il gruppo di caricamento automatico per incorporarla in una più grande, la macchina sega tronchi andrà marcata CE ed il Committente, non avendo altro documento che la dichiarazione di conformità, avendo MODIFICATO la macchina si prenderà in toto le responsabilità della sua sicurezza LE DOCUMENTAZIONI DELLE QUASI MACCHINE Nelle precedenti Direttive Macchine la quasi-macchine erano trattate in modo marginale ritenendo che i concetti espressi per le macchine fossero sufficienti per quelle entità non completamente definite quali quelle destinate ad essere incorporate in altre macchine. Questo ha provocato una serie infinita di dubbi e controversie sulla marcatura e sulle responsabilità dei costruttori. La nuova direttiva ha oggi posto rimedio a questa incertezza tecnico legale chiarendo molto meglio gli aspetti giuridici e fornendo, oltretutto, nuovi obblighi per i costruttori. Infatti la direttiva evidenzia alcuni doveri del fabbricante che costruisce una linea utilizzando delle quasi - macchine: Il fabbricante deve effettuare le ricerche e le prove necessarie sui componenti, sugli accessori o sulla quasimacchina per stabilire se essa, in conseguenza della sua progettazione e costruzione, possa essere montata e utilizzata in condizioni di sicurezza. Inoltre la nuova direttiva fornisce una definizione di quasi-macchina come insieme che costituisce quasi una macchina, ma che, da solo, non è in grado di garantire un applicazione ben determinata. Come si vede le responsabilità ed i doveri sono molto meglio marcati che nella direttiva precedente e, finalmente, si prendono in considerazione quelle entità complesse (linee di produzione) che possono risultare dall assemblaggio di più elementi funzionali e funzionanti. Con l entrata in vigore della nuova direttiva non si può ignorare che una linea produttiva formata da più entità (anche quasi-macchine) deve essere esaminata nel inarcos 1005

28 Articolo 12 Procedure di valutazione della conformità delle macchine Dott Ing. Stefano Sarti suo insieme e che il suo progettista / costruttore non può esimersi dall assunzione di responsabilità circa la sicurezza di parti anche se costruite da altri. Fra le novità introdotte dalla nuova direttiva macchine spunta la procedura per le quasi-macchine che fissa gli obblighi del fabbricante di una quasi macchina venduta per essere incorporata in altra macchina; in sostanza il fabbricante di una quasi macchina deve dialogare con il Committente fornendogli una documentazione che non si ferma alla sola vecchia dichiarazione del fabbricante ma che specifica le modalità di montaggio, specifica le parti che presentano rischi residui, evidenzia le zone dove non sono state prese misure di riduzione del rischio in funzione dell unione con altra macchina / parte montata dal Committente. Quanto detto sopra, precedentemente, era lasciato alla discrezione ed al buon senso del Costruttore (ed in tal senso lo scrivente si è sempre mosso con tutti i propri Clienti), tuttavia gli adempimenti necessari (documentazione, manuali, etc.) costituivano spesso un onere aggiuntivo che era, in taluni casi, in grado di fare la differenza al momento dell offerta finale al Committente. Tra le altre cose l obbligo di seguire la procedura per le quasi-macchine riduce il contenzioso che scaturisce nel momento in cui il proprietario di una linea composta anche da quasi-macchine decida di eseguire un suo aggiornamento sostituendo alcune parti e vendendo ad altri le vecchie smontate e divenute così disponibili; in passato non erano specificati i documenti che dovevano accompagnare la quasi-macchina. All entrata in vigore della nuova direttiva sarà disponibile (perché obbligatoria sul piano comunitario e nazionale) una documentazione assai completa ed approfondita (istruzioni di montaggio, manuale di istruzione della quasi-macchina, elenco dettagliato di tutte le parti che presentano pericoli da prendere in considerazione, etc. ) e saranno anche più precisamente delimitati i limiti della quasi-macchina 1006 inarcos

29 Fresatrice industriale Le immagini, in alcuni casi, si riferiscono a macchinario industriale rappresentato senza i necessari ripari di sicurezza ALLEGATO I Requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute relativi alla progettazione e alla costruzione delle macchine Dott Ing Andrea Ognibene PRINCIPI GENERALI Già dalla lettura del considerando numero 23 della 2006/42/CE si evince come la valutazione del rischio finalizzata al rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute sia uno dei principi cardine sui quali si fonda la nuova Direttiva Macchine. Deriva pertanto che la procedura di valutazione della conformità ai requisiti essenziali svolta dal fabbricante o dal suo mandatario prima di immettere sul mercato o in servizio la macchina deve essere preceduta da una valutazione dei rischi della macchina stessa. Tale valutazione comporta a sua volta un individuazione (nell ambito dei rischi previsti ed indicati nell allegato I della direttiva macchine) dei requisiti essenziali pertinenti ed applicabili alla macchina in questione, nei confronti dei quali devono essere adottati provvedimenti tali da soddisfare i medesimi requisiti essenziali. Nel quadro definito alla luce degli elementi sopra individuati assumono una funzione di strumento di prova della conformità ai requisiti essenziali le norme armonizzate a livello comunitario per la prevenzione dei rischi derivanti dalla progettazione e dalla costruzione delle macchine ( considerando numero 18 e articolo 7). Le suddette norme assumono il preciso valore di presunzione legale di conformità ai requisiti essenziali, ossia mezzo di prova privilegiato che, in quanto tale, non può mai assumere carattere vincolante: in ogni caso le norme armonizzate conservano la loro qualità di testi non obbligatori. All interno dell allegato I Requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute relativi alla progettazione e alla costruzione delle macchine Principi generali, il legislatore, oltre a ribadire più volte la necessità della valutazione dei rischi, fornisce al fabbricante o al suo mandatario il seguente processo iterativo per analizzare, valutare e stabilire i requisiti di sicurezza e di tutela della salute che concernono la macchina: 1. individuazione dei limiti della macchina, il che comprende l uso previsto e l uso scorretto ragionevolmente prevedibile; 2. individuazione dei pericoli cui può dare origine la macchina e delle situazioni pericolose che ne derivano; 3. stima dei rischi, tenendo conto della gravità dell eventuale lesione o danno alla salute e della probabilità che si verifichi; 4. valutazione dei rischi al fine di stabilire se sia richiesta una riduzione del rischio conformemente all obiettivo della direttiva; 5. eliminazione dei pericoli o riduzione dei rischi che ne derivano, applicando le misure di protezione nell ordine indicato all interno dei principi di integrazione della sicurezza, ovvero: a. eliminare o ridurre i rischi nella misura del possibile (integrazione della sicurezza nella progettazione e nella costruzione della macchina), b. adottare le misure di protezione necessarie nei confronti dei rischi che non possono essere eliminati, c. informare gli utilizzatori dei rischi residui dovuti all incompleta efficacia delle misure di protezione adottate, indicare se è richiesta una formazione particolare e segnalare se è necessario prevedere un dispositivo di protezione individuale. Chiari sono gli espliciti riferimenti alle norme cardine della sicurezza delle macchine: UNI EN ISO Sicurezza del macchinario Concetti fondamentali, principi generali di progettazione Parte 1: Terminologia di base, metodologia. UNI EN ISO Sicurezza del macchinario Concetti fondamentali, principi generali di progettazione Parte 2: Principi tecnici. inarcos 1007

30 1 2 UNI EN ISO Sicurezza del macchinario Valutazione del rischio Parte 1: Principi. Le tre norme sopra citate, che sostituiscono rispettivamente le UNI EN 292-1, UNI EN e UNI EN 1050, sono norme di tipo A e contengono le istruzioni per determinare i rischi risultanti dall utilizzo delle attrezzature e le procedure per evitare tali rischi. Il loro obiettivo pertanto si sposa pienamente con la filosofia della 2006/42/CE, ovvero integrare la sicurezza della macchina ancor prima di iniziare a costruirla. L obiettivo dichiarato è quello di progettare e far funzionare le macchine in modo tale che, se impiegate in conformità al loro scopo, non causino lesione e/o danni alla salute. Dalle statistiche degli infortuni risulta che se da una macchina previene un pericolo, esso, se non si prendono adeguate misure di protezione, prima o poi conduce a un danno. Le misure di protezione sono il risultato delle misure prese dal progettista e di quelle attuate dall operatore. Ovviamente le misure prese già contestualmente alla fase di progettazione vanno preferite a quelle attuate dall operatore e sono in generale più efficaci di queste ultime (vedi Fig. 1). Oltre alle misure di protezione scelte da chi ha progettato la macchina, per ridurre i rischi residui, possono essere necessarie ulteriori misure di protezione da parte del proprietario dell attrezzatura stessa quali (vedi Fig. 2): misure organizzative; dispositivi di protezione individuali; addestramento e formazione del personale operatore. Qualora le misure per la riduzione del rischio dovessero essere vincolate alla presenza a sistemi di comando di sicurezza, il progettista si troverà costretto ad approcciare con una nuova tipologia di norme di tipo probabilistico che vanno ad estendere i concetti deterministici introdotti dalla storica UNI EN 1008 inarcos

31 mediante l introduzione di nuove variabili statistiche quali il Performance Level (PL), il Mean Time To Dangerous Fail (MTTF d ) ed il Safety Integrity Level (SIL): UNI EN ISO :2006 Sicurezza del macchinario Parte dei sistemi di comando legati alla sicurezza Parte 1: Principi generali di progettazione. CEI EN IEC 62061:2005 Sicurezza del macchinario Sicurezza funzionale dei sistemi di comando e controllo elettrici, elettronici ed elettronici programmabili legati alla sicurezza. In particolare la UNI EN ISO andrà a sostituire la UNI EN Attualmente le due norme coesistono. L ambito di applicabilità delle sopra citate norme, di seguito riportato, viene chiaramente esplicitato all interno della stessa UNI EN ISO (vedi Fig. 3). Per quanto riguarda UNI EN , il procedimento per l analisi, la riduzione e la valutazione del rischio è iterativo e strutturalmente simile a quello della storica accoppiata UNI EN954-1 e UNI EN Anche in questo caso si utilizza un grafo binario che però, anziché una categoria di sicurezza, determina il livello di prestazione richiesto PL r (Required Performance Level) per la funzione di sicurezza che il sistema di comando andrà a proteggere. Il costruttore dovrà pertanto realizzare un sistema per proteggere l operatore che abbia un livello di prestazione PL (calcolato) uguale o migliore di quello richiesto. I PL sono classificati in cinque livelli: da PL a a PL e al crescere del rischio. Ognuno di essi identifica un ambito numerico di probabilità media di guasto pericoloso per ora (vedi Tab. 1). Per il calcolo di PL la norma riutilizza i concetti delle categoria di sicurezza, già noti dalla UNI EN 954-1, come aggregazione della topologia del sistema (a Tab. 1 PL Probabilità media di guasti pericolosi per ora (1/h) a 10-5 e < 10-4 b 3*10-6 e < 10-5 c e < 3* -6 d 10-7 e < 10-6 e 10-8 e < 10-7 canale singolo, ridondante,...) e della resistenza del sistema al guasto integrandoli con il calcolo di ulteriori nuovi parametri numerici quali: MTTF d (Mean Time To Dangerous Failure): questo parametro, tempo medio al guasto pericoloso, cerca di definire la bontà qualitativa del sistema definendone la vita media espressa in anni prima del guasto pericoloso (e non del guasto generico). In pratica il calcolo di MTTF d si basa sui valori numerici forniti dai costruttori dei singoli componenti che formano il sistema. Nel caso di mancanza di tali dati, la norma fornisce dei valori in apposite tabelle di riferimento. Il conteggio porterà ad un valore numerico che rientrerà in tre categorie: alto, medio o basso. CCF (Common Cause Failures): solamente nel caso del calcolo di MTTF d di sistemi di categoria 2, 3, o 4 è necessaria anche la valutazione di eventuali cause di guasto comune che possono inficiare la ridondanza dei sistemi. DC (Diagnostic Coverage): questo parametro, copertura diagnostica, cerca di indicare quanto il sistema sia in grado di autosorvegliare un eventuale proprio malfunzionamento. In base alla percentuale di guasti pericolosi rilevabili dal sistema, grazie alla propria struttura, si avrà una copertura diagnostica più o meno buona. Anche in questo caso il parametro DC è suddiviso in categorie, e per la precisione in: alta, media, bassa e nulla. La copertura diagnostica nulla è ammessa solo per i sistemi di categoria B o 1. inarcos 1009

32 4 Mediante la combinazione di Categoria, MTTF d e DC la norma fornisce una tabella che permette di capire che livello di PL sia possibile ottenere (vedi Fig. 4). Per quanto riguarda l analisi e la valutazione dei rischi imputabili ad un malfunzionamento dei Sistemi di Controllo Elettrici Relativi alla Sicurezza (SRECS), si utilizza, in associazione alle UNI EN ISO e alla UNI EN ISO la norma CEI EN IEC L allegato A della norma offre un esempio di approccio qualitativo per la stima dei rischi e per l assegnazione, in base all esito della stima, del Livello di Integrità di Sicurezza (SIL) da applicare ad ognuna delle Funzioni di Controllo Relative alla Sicurezza (SRCF) che sulla macchina sono svolte da sistemi elettrici e/o elettronici. Anche in questo caso, in analogia alla UNI EN , nel valutare la sicurezza funzionale dei sistemi elettrici ed elettronici di controllo di una macchina, il progettista deve adottare i criteri tipici della teoria dell affidabilità. Per poter quantificare la sicurezza funzionale di una funzione di sicurezza è necessario, in fase di progetto, considerare il tasso di guasto di tutti i dispositivi facenti parte della funzione di sicurezza stessa. Ovviamente il tasso di guasto (probabilità media di guasti pericolosi all ora - PFH D ) si applica soltanto ai guasti pericolosi. In base al valore ottenuto di PFH D della funzione di sicurezza in esame viene attribuito il SIL (vedi Tab. 2). La stima del rischio deve essere condotta per ogni pericolo: RISCHIO = GRAVITA DEL DANNO x CLASSE PROBABILITA DEL DANNO Tab. 2 Probabilità media di guasti pericolosi per ora SIL (1/h) e < e < e < 10-5 Tab. 3 Gravità (Se) Classe della probabilità del danno (CI) SIL 2 SIL 2 SIL 2 SIL 3 SIL 3 3 (OM) SIL 1 SIL 2 SIL 3 2 (OM) SIL 1 SIL 2 1 (OM) SIL 1 Le celle riportanti la dicitura (OM) indicano nodi il cui rischio potrebbe essere abbattuto utilizzando altre tipi di misure (es. dispositivi di protezione individuali) (vedi Tab. 3). ALLEGATO I Requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute Dott Ing Raffaele Dalle Donne Qui di seguito vengono esaminati solo i punti che mostrano sostanziali od interessanti differenze rispetto all Allegato I della 98/37/CE Al punto definizioni, si introducono ulteriori termini propri del nuovo corso aperto con le nuove norme armonizzate e cioè rischio, riparo dispositivo di protezione, uso previsto e uso scorretto ragionevolmente prevedibile Merita di essere sottolineato questo ultimo termine che indica l uso della macchina in un modo diverso da quello indicato nelle istruzioni per l uso, ma che può derivare dal comportamento umano facilmente prevedibile. Da queste nuove definizioni emerge un osservazione importante: che le macchine devono essere progettate e costruite in modo che il funzionamento, l azionamento, la regolazione e la manutenzione devono avvenire senza che queste operazioni espongano a rischi le persone se effettuate nelle condizioni previste tenendo conto anche dell uso scorretto ragionevolmente prevedibile. Procedendo nell esame dei punti al Ergonomia si evidenziano una serie di punti volti a ridurre al minimo 1010 inarcos

33 in queste due immagini esempi di torni industriali Le immagini, in alcuni casi, si riferiscono a macchinario industriale rappresentato senza i necessari ripari di sicurezza. possibile il disagio, la fatica e le tensioni psichiche e fisiche (stress) facendo riferimento ad una serie di principi dell ergonomia che vengono elencati. Al punto si ampliano le considerazioni sulla sicurezza ed affidabilità dei sistemi di comando; per l importanza che riveste il punto lo riporto integralmente: I sistemi di comando devono essere progettati e costruiti in modo da evitare l insorgere di situazioni pericolose. In ogni caso essi devono essere progettati e costruiti in modo tale che: resistano alle previste sollecitazioni di servizio e agli influssi esterni, un avaria nell hardware o nel software del sistema di comando non crei situazioni pericolose, errori della logica del sistema di comando non creino situazioni pericolose, errori umani ragionevolmente prevedibili nelle manovre non creino situazioni pericolose. Particolare attenzione richiede quanto segue: la macchina non deve avviarsi in modo inatteso, i parametri della macchina non devono cambiare in modo incontrollato, quando tale cambiamento può portare a situazioni pericolose, non deve essere impedito l arresto della macchina, se l ordine di arresto è già stato dato, nessun elemento mobile della macchina o pezzo trattenuto dalla macchina deve cadere o essere espulso, l arresto manuale o automatico degli elementi mobili di qualsiasi tipo non deve essere impedito, i dispositivi di protezione devono rimanere pienamente efficaci o dare un comando di arresto, le parti del sistema di controllo legate alla sicurezza si devono applicare in modo coerente all interezza di un insieme di macchine e/o di quasi macchine. In caso di comando senza cavo deve essere attivato un arresto automatico quando non si ricevono i segnali di comando corretti, anche quando si interrompe la comunicazione. Procedendo nell esame dei punti si nota al punto Arresto che il comando di arresto della macchina deve essere prioritario rispetto ai comandi di avviamento Si introduce l arresto operativo al punto che viene riportato integralmente: Se, per motivi operativi, è necessario un comando di arresto che non interrompe l alimentazione degli azionatori, la condizione di arresto deve essere monitorata e mantenuta. Al punto relativo all arresto di emergenza si sottolineano due aspetti importanti non esplicitati nella 98/37 e cioè: La funzione di arresto di emergenza deve essere sempre disponibile e operativa a prescindere dalla modalità di funzionamento. I dispositivi di arresto di emergenza devono offrire soluzioni di riserva ad altre misure di protezione e non sostituirsi ad esse. Il punto Selezione del modo di comando o di funzionamento rappresenta un altro punto che si è adeguato al progresso tecnico, viene integralmente riportato data la sua importanza: Il modo di comando o di funzionamento selezionato deve avere la priorità su tutti gli altri modi di comando o di funzionamento, salvo l arresto di emergenza. Se la macchina è stata progettata e costruita per consentire diversi modi di comando o di funzionamento che necessitano di misure di protezione e/o di procedure di lavoro diverse, essa deve essere munita di un selettore di modo di comando o di funzionamento che possa essere bloccato in ogni posizione. A ciascuna posizione del selettore, che deve essere chiaramente individuabile, deve corrispondere un solo modo di comando o di funzionamento. Il selettore può essere sostituito da altri mezzi di selezione che limitino l utilizzo di talune funzioni della macchina a talune categorie di operatori. inarcos 1011

34 Se per alcune operazioni la macchina deve poter funzionare con un riparo spostato o rimosso e/o con il dispositivo di protezione neutralizzato, il selettore del modo di comando o di funzionamento deve simultaneamente: escludere tutti gli altri modi di comando o di funzionamento, autorizzare l attivazione delle funzioni pericolose soltanto mediante dispositivi di comando che necessitano di un azione continuata, autorizzare l attivazione delle funzioni pericolose soltanto in condizioni di minor rischio, evitando i pericoli derivanti dal succedersi delle sequenze, impedire qualsiasi attivazione delle funzioni pericolose mediante un azione volontaria o involontaria sui sensori della macchina. Se queste quattro condizioni non possono essere soddisfatte simultaneamente, il selettore del modo di comando o di funzionamento deve attivare altre misure di protezione progettate e costruite per garantire una zona di intervento sicura. Inoltre, al posto di manovra l operatore deve avere la padronanza del funzionamento degli elementi sui quali agisce. Il punto Rischio di perdita di stabilità, come ho avuto modo di sottolineare durante il dibattito, riporta nella traduzione un termine spostamenti non comandati che può dare adito a perplessità; il testo inglese riporta uncontrolled movements che può far capire meglio; il testo del punto è il seguente: La macchina, elementi ed attrezzature compresi, deve avere una stabilità tale da evitare il rovesciamento, la caduta o gli spostamenti non comandati durante il trasporto, il montaggio, lo smontaggio e tutte le altre azioni che interessano la macchina. Se la forma stessa della macchina o la sua installazione prevista non garantiscono sufficiente stabilità, devono essere previsti ed indicati nelle istruzioni appositi mezzi di fissaggio. Interessante dopo l elencazione dei rischi al punto Scelta di una protezione contro i rischi dovuti agli elementi mobili, i termini adottati che richiamano i ripari e dispositivi di protezione ; il testo è: I ripari o i dispositivi di protezione progettati contro i rischi dovuti agli elementi mobili devono essere scelti in funzione del tipo di rischio. Per la scelta si deve ricorrere alle indicazioni seguenti... Ripari servono proteggere gli organi di trasmissione Dispositivi di protezione (3.26 EN ISO ) sono ogni altra protezione di sicurezza eccetto un riparo. Il punto Elementi mobili di trasmissione, presenta una traduzione che dovrebbe essere rivista, il testo è: I ripari progettati per proteggere le persone dai pericoli creati dagli elementi mobili di trasmissione devono essere: ripari fissi di cui al punto , oppure ripari mobili interbloccati, di cui al punto Se si prevedono interventi frequenti, dovrebbe essere scelta quest ultima soluzione. (correttamente da traduzione: dovrebbero essere usati dove sono previsti accessi frequenti) Requisiti particolari per i ripari (non si parla più di protezioni), non esiste più la suddivisione fra tipo (A) e tipo (B). Passando decisamente al punto si sottolinea che: La macchina deve essere, per quanto riguarda i rischi di esplosione dovuti all utilizzo in atmosfera potenzialmente esplosiva, conforme alle specifiche direttive comunitarie. Inoltre ai punti Rumore e Vibrazioni Si sottolinea che: Il livello dell emissione di rumore può essere valutato in 1012 inarcos

35 in queste pagine: alcune immagini di macchine utensili Le immagini, in alcuni casi, si riferiscono a macchinario industriale rappresentato senza i necessari ripari di sicurezza riferimento ai dati comparativi di emissione di macchine simili. Il livello dell emissione di vibrazioni può essere valutato in riferimento ai dati comparativi di emissione di macchine simili. Il punto Fulmine riporta: Le macchine che necessitano di protezione dagli effetti del fulmine durante l uso devono essere equipaggiate in modo da scaricare al suolo le eventuali scariche elettriche. Quelle che venivano chiamate segnalazioni nella precedente direttiva vengono rese più organiche con i punti seguenti Informazioni e avvertenze sulla macchina Le informazioni e le avvertenze sulla macchina dovrebbero essere fornite preferibilmente in forma di simboli o pittogrammi facilmente comprensibili. Qualsiasi informazione o avvertenza scritta od orale deve essere espressa nella o nelle lingue ufficiali della Comunità, che possono essere determinate, conformemente al trattato,dallo Stato membro in cui è immessa sul mercato e/o messa in servizio la macchina e può essere corredata, su richiesta, della o delle versioni linguistiche comprese dagli operatori Informazioni e dispositivi di informazione Le informazioni necessarie alla guida di una macchina devono essere fornite in forma chiara e facilmente comprensibile. Non devono essere in quantità tale da accavallarsi nella mente dell operatore. Le unità di visualizzazione o qualsiasi altro mezzo di comunicazione interattiva tra operatore e macchina devono essere di facile comprensione e impiego. Inoltre, molto importante quanto affermato sulle istruzioni al punto : Ogni macchina deve essere accompagnata da istruzioni per l uso nella o nelle lingue comunitarie ufficiali dello Stato membro in cui la macchina è immessa sul mercato e/o messa in servizio. Le istruzioni che accompagnano la macchina devono essere «Istruzioni originali» o una «Traduzione delle istruzioni originali»; in tal caso alla traduzione deve essere allegata una copia delle istruzioni originali. In deroga a quanto sopra, le istruzioni per la manutenzione destinate ad essere usate da un personale specializzato incaricato dal fabbricante o dal suo mandatario possono essere fornite in una sola lingua comunitaria compresa da detto personale. Le istruzioni devono essere elaborate secondo i principi elencati qui di seguito. Quanto sottolineato impone di fornire con la traduzione anche una copia delle istruzioni originali. Una segnalazione relativa alla redazione delle istruzioni porta a segnalare quanto riportato alla lettera d) del punto Principi generali di redazione: d) In caso di macchine destinate all utilizzazione da parte di operatori non professionali, la redazione e la presentazione delle istruzioni per l uso devono tenere conto del livello di formazione generale e della perspicacia che ci si può ragionevolmente aspettare da questi operatori. Importante la segnalazione della lettera l) del punto Contenuto delle istruzioni Ciascun manuale di istruzione deve almeno contenere: l) le informazioni in merito ai rischi residui che permangono, malgrado siano state adottate le misure di protezione integrate nella progettazione della macchina e malgrado le protezioni e le misure di protezione complementari adottate; inarcos 1013

36 2.1 Macchine alimentari e macchine per prodotti cosmetici o farmaceutici Dott Ing Michele Tugnoli Viene evidenziato alla lettera h) della lettera u) relativa all emissione del rumore aereo h) Se il posto o i posti di lavoro non sono o non possono essere definiti, i livelli di pressione acustica ponderati A devono essere misurati a 1 m dalla superficie della macchina e a 1,60 m di altezza dal suolo o dalla piattaforma di accesso. (UNI EN ISO 3476) Infine al punto Pubblicazioni illustrative e promozionali, si afferma: Le pubblicazioni illustrative o promozionali che descrivono la macchina non possono essere in contraddizione con le istruzioni per quanto concerne gli aspetti relativi alla salute e alla sicurezza. Le pubblicazioni illustrative o promozionali che descrivono le caratteristiche delle prestazioni della macchina devono contenere le stesse informazioni delle istruzioni per quanto concerne le emissioni. Aspetti pratici ed esempi in merito all allegato I punto 2.1 Dott Ing Andrea Lanzoni Nello schema precedente, è sintetizzato il contenuto dell allegato I punto 2.1 della direttiva in oggetto. Questo paragrafo rappresenta una novità rispetto alla precedente direttiva macchine, in cui si è distinto, o meglio si e dedicato una apposito e specifico articolo alle macchine farmaceutiche e alimentari. In questa sezione, vogliamo analizzare alcuni aspetti tecnico-pratici che la nuova direttiva pone in evidenza in particolare nell ambito alimentare. Vorremmo analizzare alcuni casi specifici, relativi ad alcune tipologie di macchine alimentari, in cui applicare i concetti contenuti nell allegato I punto 2.1. Nello specifico faremo riferimento a macchine per la filtrazione di fluidi alimentari, e ad una porzione di macchina utilizzata per la movimentazione di fluidi alimentari. Per il primo caso 1014 inarcos

37 5 6 7 trattasi di una macchina attualmente in produzione e commercializzata, mentre nel secondo caso parliamo di una macchina in fase di progettazione in cui, in un suo dettaglio costruttivo, viene impiegato un componente, di uso commerciale, che presenta particolari complessità al fine di rispondere alle specifiche espresse dalla direttiva in oggetto. Osserviamo innanzi tutto questo filtro per fluidi alimentari del tipo a pannelli simile a quello riportato nella figura sottostante (vedi Fig. 5). I filtripressa, chiamati anche filtri a piastre aperte, sono costituiti da un insieme di piastre, munite di opportuni fori per l alimentazione della torbida e lo scarico del filtrato, intervallate da strati filtranti, racchiuse e serrate tra di loro fra due testate, mediante un dispositivo di bloccaggio. Normalmente sono impiegati per filtrazione con cartoni filtranti e, previo inserimento di appositi telai vuoti, possono essere anche utilizzati per filtrazioni ad alluvionaggio. Essenzialmente essi sono costituiti dagli elementi che seguono: un telaio di acciaio inossidabile di adeguata resistenza, appoggiante sul basamento fisso o dotato di ruote gommate,sul quale vengono assemblati i vari componenti. Il telaio può essere corredato di vaschetta in acciaio inossidabile per la pulizia del filtro al termine di ciascuna filtrazione. Una testata fissa avente funzione di sostegno e di appoggio delle piastre. Un elemento di sostegno, collegato con la testata fissa per mezzo di appositi elementi longitudinali e di due longheroni. Esso è dotato di dispositivo di bloccaggio della testata mobile, a vite (con comando manuale) o con centralina oleodinamica. Due longheroni longitudinali di supporto, che collegano la testata fissa e l elemento di sostegno. Una testata mobile, tenuta in posizione verticale tramite appendici laterali (orecchiette o staffe) poggianti sui longheroni, sui quali, in fase di apertura e/o di chiusura del pacco di piastre, viene fatta scorre mediante il predetto dispositivo di bloccaggio. Un pacco di piastre in acciaio inossidabile o altro materiale più leggero ed economico che offra adeguata resistenza alla corrosione come le materie plastiche. Le piastre, lateralmente, sono dotate di staffe per il sostegno sui longheroni e il loro scorrimento nella fase di serraggio e disserraggio (vedi Fig. 6). Nella filtrazione con strati filtranti, si ha il seguente funzionamento. Il prodotto da filtrare viene introdotto, mediante una elettropompa centrifuga ad alta prevalenza con flusso costante anche a pressioni elevate, attraverso il collettore di entrata posto sulla testata del filtro e inviato nella condotta di alimentazione, ricavata dall accostamento dei fori delle singole piastre. Dalla condotta di alimentazione, attraverso i piccoli canali comunicanti con ciascun foro, il prodotto entra nella parte centrale della piastra delimitata dai singoli cartoni filtranti, che sono stati interposti fra le piastre. Per effetto della pressione differenziale, il prodotto passa attraverso lo strato filtrante del cartone e defluisce lungo la superficie drenante della piastra opposta da dove viene scaricato mediante la condotta di uscita. inarcos 1015

38 Impianto per la filtrazione della sansa di olive 8 fonte: Fliuten) Quello che risulta dalla descrizione del funzionamento fatta precedentemente, è che il fluido nella zona di separazione tra i pannelli rigidi e quelli filtranti, può venire a contatto con l aria in quanto tutto l apparato non giace all interno di un involucro sigillato, ne le piastre realizzano un ambiente chiuso attorno allo strato filtrante. Questo aspetto pone alcune questioni in merito a quanto prescrive la direttiva al punto d) del paragrafo 2.1 dell allegato I. Infatti per come vengono attualmente prodotte alcune di queste macchine il contatto tra fluido e ambiente esterno può avvenire. Passando all esempio successivo ci riferiamo alla figura 7 dove è riportato uno scorcio di una macchina utilizzata per la movimentazioni di un fluido alimentare. Per ragioni di riservatezza, e non essendo di interesse in questa sede non viene fornita la visione di insieme della macchina in oggetto. Come si vede in figura, indicato dalle frecce, il che fluido attraversa questa porzione, azionato dalla rotazione dell albero centrale, non incontra superfici complesse dove si possano annidare residui di materiale dopo l utilizzo. Altrettanto vero risulta il fatto che, seppure esistono zone complesse dove un fluido di bassa densità e con una discreta pressione possa raggiungere e annidarsi, le parti risultano facilmente e rapidamente smontabili. In particolare osserviamo che per ragioni di tenuta e di impiego, si è dovuto ricorrere all utilizzo di una tenuta meccanica (al centro della figura) per separare la zona interessata dal fluido da quella dove risiedono gli organi meccanici atti a fornire il movimento. Nella figura 8 è riportato una immagine della tenuta in oggetto. Essa è costituita fondamentalmente da un anello stazionario e da uno rotante, ciascuno dotato di un guarnizione di tenuta sulle parti a contatto. L anello rotante (solidale all albero in rotazione) viene spinto contro quello stazionario (solidale al telaio della macchina) tramite una molla conica elicoidale. Tralasciando l aspetto dovuto al materiale o meglio ai materiali con cui è realizzata la tenuta, che ovviamente il costruttore certifica come conformi per impieghi alimentari fornendo svariate soluzioni a seconda del liquido a contatto, ci concentriamo sulla complessità della geometra del particolare. Sottolineiamo alcuni aspetti dati dalla presenza di svariati componente, in particolare la molla che può costituire sede di intercettazione di materiale e corpi in sospensione che possono poi rimanere intrappolati e non essere facilmente rimossi. Data però la sua funzione e l impossibilità di poterla espletare diversamente, al fine di garantire l igiene e la la pulizia, il componente risulta anche qui facilmente smontabile e scomponibile nelle sue parti più semplici. Diversamente si dovrebbe ricorrere a componenti usa e getta difficili da realizzare a costi contenuti inarcos

39 VIA CA DELL ORBO 32/ VILLANOVA DI CASTENASO (BO) - TEL FAX co.ind@libero.it - BONIFICA E SMALTIMENTO AMIANTO REALIZZAZIONE DI NUOVE COPERTURE METALLICHE SU EDIFICI INDUSTRIALI E CIVILI

40 Riduzione dei consumi del 30%? Il segreto sta nell inerzia termica E la ricerca lo dimostra* Il confronto in termini di prestazioni energetiche e condizioni di benessere abitativo tra due edifici identici uno bioclimatico in muratura pesante l altro con pareti e solai leggeri ha dimostrato che, pur con identici valori di trasmittanza termica, il fabbisogno energetico per il riscaldamento dell edificio in muratura pesante è inferiore del 30%. E questo grazie all inerzia termica delle pareti pesanti, come quelle in blocchi Alveolater e Alveolater Bio Stabila, che sono dotate non solo di elevate qualità isolanti, ma anche di una massa che accumula e rilascia il calore in maniera complessa, smorzando i picchi della temperatura esterna e differendoli nel tempo. L inerzia termica, dimostra la ricerca, esalta le prestazioni energetiche delle pareti tanto in inverno quanto e soprattutto d estate, creando le migliori condizioni di benessere abitativo con una drastica riduzione dei consumi energetici, sia per il riscaldamento che per il raffrescamento. Soddisfa i valori per l anno 2010 dei decreti 192/ /2006 Blocchi Alveolater Stabila 38. Scheda di valutazione termoigrometrica Parete in blocchi Alveolater Stabila 38 (1) spessore complessivo cm 41,5 Trasmittanza U (2) 0,33 W/m 2 K interno esterno Peso parete 415 kg/m 2 Potere fonoisolante 54 db Resistenza al fuoco R.E.I. min , ,5 2 (1) Posti in opera con malta termica e intonaco isolante. (2) Valore determinato sulla base della norma Uni En 1745:2005. Alla verifica di Glaser la parete non forma condensa. Consigli e soluzioni per la progettazione Laterpoint - Isola Vicentina (Vi) - Via Capiterlina 141 tel fax info@gruppostabila.it - Gruppo Stabila - Isola Vicentina (Vi) - Via Capiterlina 141 Stabilimenti: Capiterlina Isola Vicentina (Vi) - Atesina/Zaf Ronco all Adige (Vr) - Sel Modena - Fornace di Dosson Dosson di Casier (Tv) Ricerca Analisi delle prestazioni termiche dell'involucro in laterizio valutate in regime dinamico nel sistema edificio in un contesto climatico mediterraneo patrocinata dal Consorzio Alveolater e dal Dipartimento di architettura e pianificazione territoriale dell'università di Bologna. La ricerca ha confrontato le prestazioni energetiche e le condizioni di benessere abitativo di un edificio in muratura pesante realizzato secondo criteri bioclimatici e di uno leggero. L'analisi dei fabbisogni energetici per riscaldamento è stata condotta mediante simulazione in regime dinamico (Energy plus) e con l'ausilio di tre strumenti informatici operanti in regime stazionario (Casaclima, Edilclima, EcoDomus). Il progetto dell edificio è dello Studio Ricerca & Progetto, Mingozzi, Galassi e Associati in Bologna.

41 Etica e deontologia - alla riscoperta dei valori che fanno la differenza Pietro Balugani ingegnere ETICA** La professione di Ingegnere ha una notevole rilevanza sociale in quanto perno e riferimento di molti processi che sono essenziali nella organizzazione della società (servizi) e del sistema economico e produttivo (conoscenza tecnologica). Cosa significa, allora, etica e comportamento etico per gli ingegneri? Pare riduttivo il riferimento al noto codice deontologico che regola l attività professionale degli iscritti, in quanto si limita ad una etica dei comportamenti che quasi prescinde dal contesto all interno del quale va inquadrata. Possiamo quindi chiederci se sia etico fare qualcosa nell ambito di un incarico professionale che prevede l assolvimento del compito a prescindere dal risultato della SOMMARIO Le libere professioni italiane da tempo sono connotate da valori di riferimento quali L etica e la deontologia e per questo sono diventate un riferimento importante per la società. Sono tutelate dallo Stato quali garanti di diritti costituzionali riconosciuti ai cittadini e che trovano negli Ordini i soggetti che, vigilando sui comportamenti dei loro iscritti, rendono effettivo il loro esercizio. La vorticosa evoluzione tecnologica e le conseguenti trasformazioni sociali rendono sempre più problematico e difficile per i professionisti mantenere il loro ruolo. I cambiamenti della società sembrano avere affievolito i valori che hanno, da sempre, costituito un sicuro orientamento, i rapporti fra cittadini e fornitori di prestazioni ora sembrano sempre più valutabili solo in termini di costi /profitti. I recenti provvedimenti legislativi europei (direttive: servizi e riconoscimento delle qualifiche professionali) e nazionali (decreto Bersani) sembrano accelerare questo processo. Noi siamo, invece, convinti che bisogna tornare ai valori che fanno la differenza: l etica e la deontologia professionale. Il recente disastro finanziario è un esempio di cosa può succedere alla società ad opera di soggetti che hanno come solo obiettivo il profitto, perseguito senza scrupoli, per loro evidentemente l etica non ha alcun senso e si vede! SUMMARY In Italy professions are regulated by public bodies, the so called professional Orders, recognised and supervised by the Government contrary to what happens in northern European countries, where the professions include only those who are members of private associations. The Orders keep watch over the practice of their members making their work more effective in order to guarantee citizens rights The breathtaking rate of technological development with its consequent social changes make it increasingly difficult for professionals to maintain their traditional role. Changes in society seem to have weakened the fundamental values on which that society has always been based, and as a result professional relations take on an increasingly commercial bias in which cost is often the principal concern. Recent European legislation (directives on services and recognition of professional qualifications) and Italian legislation (Bersani decree) seem to be accelerating this process. We, on the other hand, are convinced of the need to return to values that count: professional ethics and codes of practice. Recent financial disasters are an example of what can happen in society when the sole objective is the unscrupulous pursuit of profit. Those involved in such scandals clearly have little sense of ethics. inarcos 1023

42 Pietro Balugani prestazione (progettare armi, realizzare progetti a prescindere dall impatto ambientale) o non sia possibile o meglio auspicabile la obiezione di coscienza anche per gli Ingegneri quando se ne ravvisi la necessità. E necessario un profondo ripensamento dell etica del professionista che lo metta maggiormente in relazione con il bene comune che non è solo la lealtà al committente o all Ordine o il rispetto dei colleghi. Il primo e più importante obbligo etico dell Ingegnere (come di altri professionisti), è quello di lavorare bene. Alla mancanza di etica seguiranno spesso cattivi risultati professionali. Progettazione consapevole, sviluppo sostenibile, qualità della vita sono obiettivi sottintesi dai cittadini che si rivolgono all Ingegnere e vanno ben oltre all adempimento di aspetti burocratici che consentono di ottenere ad esempio il permesso di costruire o di realizzare una opera. L evoluzione dello sviluppo e del benessere nei paesi occidentali è frenetica ed esalta fenomeni sociali (stili di vita) quali ad esempio il consumismo che in una spirale perversa finisce per implementare il consumo stesso. Fra gli effetti negativi del consumismo non è certamente marginale la produzione dei rifiuti che sono diventati un problema economico ed ambientale rilevante per la loro gestione e di cui il caso Napoli rappresenta solo uno dei più clamorosi. Consumiamo troppo ma soprattutto siamo organizzati male se, come è dimostrato, buona parte dei costi e della massa di quello che compriamo è rappresentato dall imballaggio quindi con costi di produzione rilevanti sia per la produzione che per lo smaltimento. L Ingegnere che è fra gli attori (inconsapevole?) di questo come di qualsiasi altro modello di sviluppo, non può non interrogarsi sui suoi comportamenti e non pensare, quindi, ad una etica che abbia a riferimento, partendo dal contesto attuale, i destini e il benessere dell umanità. Troppe volte gli Ingegneri hanno acconsentito che altri (politica, associazionismo, gruppi di interesse) portassero il Paese a prendere decisioni di cui ci saremmo poi pentiti (nucleare, TAV) senza prendere una posizione sostenuta dalla ragione e dalla conoscenza. Si potrebbe forse pensare ad giuramento di Ippocrate (Galileo) anche per gli ingegneri? DEONTOLOGIA PROFESSIONALE L etica, intesa come determinazione degli obblighi di un professionista, prende il nome di deontologia e rappresenta la somma dei doveri professionali verso la categoria la società e le sue regole e che riguardano la salvaguardia del decoro, del prestigio, della buona efficienza tecnica e la garanzia dei comportamenti corretti. Il codice deontologico, se opportunamente implementato e correttamente applicato, permetterebbe anche di valutare la congruità dei compensi delle prestazioni professionali (dopo il decreto Bersani:) considerando natura e complessità delle stesse. La validazione del progetto potrebbe essere lo strumento per valutarne la complessità e qualità. Sempre più spesso, si assiste a casi di offerte per prestazioni professionali, anche da parte di colleghi Ingegneri, con ribassi a volte scandalosi che compromettono per la nostra categoria la stessa possibilità di potere continuare a svolgere la propria attività secondo i principi a cui si è sempre ispirata: dignità e qualità della prestazione. Una attenta applicazione del codice deontologico (adeguato alla nuova realtà) permetterebbe di regolare i comportamenti dei iscritti all Ordine chiamando a rispondere anche coloro che fanno offerte anomale a fronte di prestazioni professionali di qualità discutibile. La sempre maggiore complessità della attività che è chiamato a svolgere l Ingegnere lo porterà ad assumersi un carico di responsabilità sempre più pesante e che avrà come effetto indesiderato quello di vedere committenti ed istituzioni spesso nella parte di pubblica accusa contro i professionisti: e gli Ordini in quella di Tribunali. Gli Ordini professionali sono organi di giustizia di II grado e come tali sotto la vigilanza del Ministero di Grazia e Giustizia; lo Stato, infatti, riconosce loro il ruolo di vigilanza sulla attività dei professionisti che devono avere come riferimento il proprio codice deontologico. La costituzione italiana garantisce ai cittadini diritti fondamentali quali quello alla difesa, alla salute e alla sicurezza; la legge ordinaria individua poi nei professionisti i soggetti deputati a garantire l esercizio di quei diritti. Lo Stato riserva, infatti, agli Ingegneri alcune esclusive nell interesse dei cittadini e quindi ne tutela il titolo, anche sanzionando penalmente chi pratica l esercizio abusivo della professione. Per esercitare una professione riconosciuta bisogna, quindi, avere le conoscenze necessarie (titolo di studio ed esame di stato) e comportamenti corretti (etica e codice deontologico). Mantenere ed accrescere il livello delle competenze seguendo e promuovendo la evoluzione tecnologica aggiornandosi mediante percorsi di formazione continua di cui gli Ordini si fanno carico al di fuori dei loro compiti istituzionali. Ci sono modelli diversi, adottati in altri Paesi, per garantire qualità e competenze nell esercizio delle professioni, basti pensare a quelli del mondo anglosassone: le associazioni professionali private che governano in modo del tutto autonomo sia l accesso alla loro organizzazione che la verifica nel tempo della permanenza del possesso dei requisiti, da loro stabiliti, da parte dei loro associati. Rispetto a quel modello il nostro ha, in attesa di una riforma sempre annunciata come imminente, il limite di non consentire la valutazione delle competenze nel tempo attraverso la valutazione di curricula formativi e delle prestazioni svolte; per contro offre almeno in teoria una maggiore tutela del cittadino/cliente inarcos

43 Etica e deontologia - alla riscoperta dei valori che fanno la differenza ALLEGATO I CODICE DEONTOLOGICO DEGLI INGEGNERI ITALIANI 1. PRINCIPI GENERALI 1.1 La professione dell ingegnere deve essere esercitata nel rispetto delle leggi dello Stato e costituisce attività di pubblico interesse. L ingegnere è personalmente responsabile della propria opera e nei riguardi della committenza e nei riguardi della collettività SUI RAPPORTI CON L ORDINE 2.1 L appartenenza dell ingegnere all Ordine professionale comporta per lo stesso il dovere di collaborare con il Consiglio dell Ordine. Ogni ingegnere ha pertanto l obbligo, se convocato dal Consiglio dell Ordine o dal suo Presidente, di presentarsi e di fornire tutti i chiarimenti che gli venissero richiesti. 2.2 L ingegnere si adegua alle deliberazioni del Consiglio dell Ordine se assunte nell esercizio delle relative competenze istituzionali. 3. SUI RAPPORTI CON I COLLEGHI 3.1 Ogni ingegnere deve improntare i suoi rapporti professionali con i colleghi alla massima lealtà e correttezza allo scopo di affermare una comune cultura ed identità professionale pur nei differenti settori in cui si articola la professione SUL RAPPORTO CON IL COMMITTENTE 4.1 II rapporto con il committente è di natura fiduciaria e deve essere improntato alla massima lealtà, chiarezza e correttezza SUI RAPPORTI CON LA COLLETTIVITÀ E IL TERRITORIO 5.1 Le prestazioni professionali dell ingegnere saranno svolte tenendo conto preminentemente della tutela della vita e della salvaguardia della salute fisica dell uomo DISPOSIZIONI FINALI 6.1 II presente codice è accompagnato da norme attuative elaborate dal CNI, norme che potranno essere integrate da ciascun Consiglio Provinciale dell Ordine purché elaborate non in contrasto con il presente codice per una migliore tutela dell esercizio professionale e per la conservazione del decoro della categoria nella particolare realtà territoriale in cui lo stesso Consiglio è tenuto ad operare. 6.2 II presente Codice è depositato presso il Ministero di Grazia e Giustizia, il Consiglio Nazionale degli ingegneri, gli Ordini Provinciali, gli Uffici Giudiziari e Amministrativi interessati. ALLEGATO II LEGGE ISTITUTIVA DELL ORDINE LEGGE 24 giugno 1923, n Tutela del titolo e dell esercizio professionale degli ingegneri e degli architetti Art Il titolo d ingegnere e quello di architetto spettano esclusivamente a coloro che hanno conseguito i relativi diplomi dagli Istituti di istruzione superiore autorizzati per legge a conferirli, salva la disposizione dell art. 12. Art E istituito l Ordine degli ingegneri e degli architetti iscritti nell albo di ogni provincia. Per ciascun iscritto nell albo sarà indicato il titolo in base al quale è fatta l iscrizione. Art Sono iscritti nell albo coloro ai quali spetta il titolo di cui all art. 1, che godono dei diritti civili e non sono incorsi in alcuna delle condanne di cui all art. 28 della L. 28 giugno 1874, n Potranno essere iscritti nell albo anche gli ufficiali generali e superiori dell arma del Genio che siano abilitati all esercizio della professione a senso del R.D. n. 485 in data 6 settembre ALLEGATO III ORGANI DI GOVERNO INTERNO DEGLI INGEGNERI L organizzazione degli Ingegneri consiste in: Consigli Provinciali, Federazioni Regionali volontarie, Consiglio Nazionale (CNI) che rappresenta la categoria a livello nazionale e quindi soprattutto ai principali livelli istituzionali del Paese e l Assemblea dei Presidenti (di recente costituzione) quale organo di discussione delle problematiche della categoria e quindi di proposta al Consiglio Nazionale. I Consigli provinciali e nazionale degli Ingegneri sono eletti direttamente dagli iscritti e rimangono in carica inarcos 1025

44 Carlo Anfosso **ETICA : scienza del costume che, regolando le azioni dell uomo in conformità con la legge morale, è volta al conseguimento del bene; il complesso delle convinzioni morali di un singolo o di un gruppo: etica professionale, quella che guida ogni professionista nell adempimento corretto e onesto della sua professione. (Vocabolario) il termine etica condotta, carattere, consuetudine individua quella branca della filosofia che studia i fondamenti oggettivi e razionali che permettono di distinguere i comportamenti umani in buoni, giusti, o moralmente leciti, rispetto a quelli ritenuti cattivi o moralmente inappropriati. Si può anche definire l etica come la ricerca di uno o più criteri che consentano all individuo di gestire adeguatamente la propria libertà; essa è inoltre una considerazione razionale, dei limiti entro cui la libertà umana si può estendere. Spesso viene anche detta filosofia morale. In altre parole, essa ha come oggetto i valori morali che determinano il comportamento dell uomo. È consuetudine differenziare i termini etica e morale. Sebbene essi spesso siano usati come sinonimi, si preferisce l uso del termine morale per indicare l assieme di valori, norme e costumi di un individuo o di un determinato gruppo umano. (Wikipedia) rispettivamente 4 e 5anni; i consiglieri possono essere rieletti solo per due mandati consecutivi. I compiti istituzionali degli Ordini oltre alla vigilanza sul rispetto del codice deontologico da parte dei professionisti iscritti, alla tenuta dell albo e all opinatura delle parcelle non sono molto altri. Si tratta quindi di compiti di mera verifica dei requisiti a chi intende esercitare la professione (superamento esame di stato e non avere riportato condanne penali) e successivamente di una vigilanza sui comportamenti degli iscritti con l adozione di provvedimenti disciplinari a loro carico in caso di mancanze accertate da parte del Consiglio Provinciale dell Ordine (avvertimento, censura, sospensione e radiazione). CONCLUSIONI L ingegnere Italiano è insidiato da continue erosioni di competenze da parte di altri professionisti italiani. La introduzione di nuove competenze riconosciute attraverso percorsi formativi atipici, che sarebbero naturalmente degli Ingegneri, quali quelle dell acustica e dell energi. La riforma universitaria che ha spezzato il percorso formativo universitario dell Ingegnere creando quello iuniores di cui, nonostante quanto afferma il DPR 328/01, non si riescono ad individuare le vere competenze professionali. Il recepimento delle direttive europee: La Direttiva servizi /CE (Bolkestein): che si pone l obiettivo di stabilire un quadro giuridico che elimini gli ostacoli alla libertà di stabilimento e di esercizio dei prestatori di servizi nel mercato interno. Gli ingegneri comunitari in virtù della libertà di stabilimento che verranno in Italia potranno esercitare la professione a condizione di iscriversi ai nostri Ordini e quindi di conformarsi alle norme di etica e deontologia italiane? O invece potranno farlo avendo a riferimento quelle dei loro Paesi? La Direttiva Riconoscimento delle qualifiche professionali 2005/36/CE recepita con D:Lgs 206/2007: oltre a non prevedere la figura dell ingegnere come la conosciamo noi creerà sicuramente notevoli problemi di competenze difficili da risolvere trattandosi di percorsi formativi diversi nei singoli Paesi. Il Decreto Bersani ha soppresso il riferimento alla inderogabilità delle tariffe minime nell intento esplicito di estendere la legge di mercato, ispirata solamente alla concorrenza, anche alle libere professioni. In questo modo si è praticamente minato il sistema su cui si reggeva l esercizio della professione. Tutto si adegua al mercato e quindi saltano valori fondamentali come codice deontologico e qualità della prestazione che rimangono solo come principi astratti? La riforma degli Ordini: sono anni che i professionisti attendono una riforma della loro categoria per renderne l attività più moderna ed adeguata alla realtà attuale ben diversa rispetto a quella del Nonostante numerose promesse e altrettanti progetti di legge la riforma non si è approvata. Nonostante questo quadro preoccupante l Ingegnere Italiano potrà ancora vere un futuro soprattutto perché depositario di conoscenze che sono più che mai indispensabili alla società. Per avere riconosciuto ruolo e competenze è però necessario che: si riscoprano i valori dell Etica e della Deontologia; si vada verso forme organizzative degli studi professionali che permettano la gestione di progetti complessi come elaborazione integrata e non come somma di contributi individuali aggiunti; si diventi interlocutore delle istituzioni e della società sui temi strategici inarcos

45

46 tris tris COSTRUIAMO QUALITÀ DAL 1933 I progetti realizzati in 70 anni di esperienza nel settore costruzioni sono la prima testimonianza della qualità e della professionalità della Mario Neri S.p.A. La storia dei più importanti edifici in provincia di Modena coincide con lo sviluppo della Mario Neri, una società in grado di progettare, creare o ristrutturare immobili di pregio per residenze private, strutture commerciali e complessi industriali anni di esperienza Mario Neri S.p.A. ha iniziato ad operare nel settore delle costruzioni nel lontano Una delle prime opere realizzate a Modena fu il trasferimento della statua di Vittorio Emanuele da Largo Garibaldi a Piazzale Risorgimento. Nel corso dei decenni sono state innumerevoli, poi, le opere di costruzione portate a termine con successo. Citiamo solo a titolo di esempio la nuova sede logistica della Gestione Sportiva Ferrari, a Maranello, la tribuna dell Ippodromo della Ghirlandina a Modena e la costruzione dello stabilimento Floor Gres Ceramiche a Sassuolo. Oggi un'altra prova segna il percorso della Mario Neri S.p.A: la realizzazione del nuovissimo complesso Maserati a Modena, con il prestigioso recupero di una vasta area cittadina. di Giuseppe Neri L ingegno per pensare in grande! Sede amministrativa Modena Viale Indipendenza 12/14 Tel Fax info@marioneri.it

47 Le vittime delle macchine. Note d igiene e sicurezza Dott. Carlo Anfosso La macchina è l organo del moderno progresso industriale; ne riassume l indole febbrile e soddisfa ai bisogni più essenziali dei fabbricanti; bisogni di celerità, di precisione automatica, di economia di lavoro, di sicurezza contro la deficenza degli operai, contro le possibili esagerazioni delle loro pretese, contro gli scioperi. Spesso un piccolo perfezionamento ad una macchina, una semplice modificazione in apparenza insignificante dà un grande vantaggio economico: l invenzione d una macchina fa rinvilire il prezzo d un prodotto producendo molto e perfettamente. Perciò ogni dì la macchina trova nuove applicazioni, dalle più minuscole e modeste, alle più grandiose ed importanti. Oggidì troviamo già le macchine nelle officine del fabbro, del confettiere, del salumaio come nelle fabbriche colossali, e le vediamo accettate dall agricoltura stessa, che per lunga tradizione di pregiudizi era pure il modo d industria più restio alle innovazioni. Nel più remoto villaggio senti il fischio della locomobile a vapore o lo strepito della macchina utensile, e la locomotiva, modificata ai nuovi bisogni, riga l aria colla sua striscia di fumo volando sulle strade provinciali a canto ai carri antichi, alle vetture sconnesse e scricchiolanti ed ai pedestri viaggiatori carichi della bisaccia o della cassetta di mercanzia. Ma se la macchina è la gloria del tempo nostro; se è lo strumento del sociale buon essere; se ne sentiamo noi per i primi la grande importanza; se nello strepito moltiforme, sbalorditoio della sala delle macchine dell Esposizione di Milano, si rallegrava l animo come una speciale armonia, sarà bene notare che le macchine hanno anche le loro vittime. Queste vittime vennero più di una volta rimproverate alla meccanica come se fossero un necessario tributo di sangue e di lacrime ad una deità malvagia. Non voglio parlare delle vittime necessarie di ogni macchina nuova, cioè degli operai che prima facevano col lavoro delle loro mani quello che la macchina fa meglio in un tempo molto minore. Gli operai più abili passano all ufficio più dignitoso di governare le macchine o si rivolgono ad altre industrie: i meno abili, quelli che rappresentano solamente la forza dei loro muscoli si rimettono inevitabilmente. Cavillando ci fanno vedere dei nuovi orizzonti pel lavoratore nell istruzione professionale che, favorita dai Governi ed aiutata dall opera dei privati, si viene avviando dovunque. Quest istruzione metterà l operaio al sicuro del danno delle macchine, abilitandoli a cambiare mestiere. Ma l avvenire che ci fanno vedere vicino è lontano assai da noi; nè per altra parte si può sperare perfezione in chi può esser costretto ad un certo punto di cambiare lavoro. Gli operai più umili, gli iloti dell industria, i manovali saranno le vittime più numerose delle macchine e dovranno cercare un guadagno rimuneratore nell emigrazione. La macchina per cucire fu un grande danno per tutta una classe di povere donne che appena adesso si rimettono alla lotta per la vita coll aiuto delle facilitazioni fatte loro dai fabbricanti nell acquisto delle macchine, ed i barcaiuoli del Weser rompendo in ischeggie la prima barca a vapore del Papin, come vediamo nell Excelsior del Manzotti, ci rappresentano meglio che un ispirazione dell oscurantismo, un atto istintivo, naturale della tendenza alla propria conservazione. Struggle for life! L equilibrio si ristabilisce col tempo nel numero degli operai e nel personale che attende alle macchine; col miglioramento dei prodotti aumenta la richiesta e quindi la produzione in una certa misura; ma il disquilibrio, bisogna ricordarlo, rappresenta la miseria, e quel che è peggio una miseria a cui non v ha modo di porre riparo né per l igiene né per altra scienza. Ma altre vittime hanno le macchine negli operai stessi che lavorano loro attorno. La macchina, animata dall impulso potentissimo della sua massa di meccanismi e dei volanti, ghermisce, ferisce, uccide, stritola ogni anno un numero invero trop- inarcos 1031

48 Carlo Anfosso po grande di operai, da richiamare l attenzione pietosa del mondo su questo argomento. Le inchieste fatte, le statistiche che se ne dedussero, specialmente per le disgrazie avvenute sulle ferrovie, hanno dimostrato spesso che la causa di questa eccedenza del numero delle disgrazie fu l incuria, la sbadatezza, l imprudenza dell uomo Le società ferroviarie si curano della vita dei viaggiatori più che non se ne curino essi stessi ecco la conclusione generale di questi rosei rapporti; ma se si potesse ottenere che un istante di sbadatezza non fosse punito colla morte se si trovasse il modo di scemare i pericoli in mezzo a cui s aggira l operaio nella sua fabbrica si farebbe opera lodevole e santa. L igiene si è adoperata con grande ardore a cancellare quel brutto paradosso delle professioni nocive, per cui l operaio trova nel lavoro, fecondo per gli altri di allegria e di buon essere, la miseria e la morte: igienisti e filantropi si accordino anche in questo scopo di scemare i pericoli dipendenti dalle macchine, cosicché nelle fabbriche l operaio trovi la sicurezza relativa della sua vita. Né solamente all operaio si riferisce questa protezione. Accolta con tutta la larghezza di veduta dei nostri orizzonti moderni la macchina ci trascina per le vie e per le strade, lavora al piano terreno delle nostre case, è nostra vicina ed è come vicino pericoloso e noioso. Lo scoppio di una caldaia in queste fabbriche che si trovano nel centro della città e che generalmente sono piccole fabbriche da poco avviate, produrrebbe enormi danni. Chi non si ricorda la catastrofe del Grand Hotel di Parigi nel 1878, dovuta evidentemente a mancanza di previdenza? Forza motrice sua trasmissione e suddivisione sua applicazione alle macchine lavoratrici: ecco i tre elementi meccanici di ogni fabbrica, intorno a cui la meccanica si è applicata in modo meraviglioso. In tutti e tre questi elementi trovi delle cause di danno che si potrebbero attenuare se non cancellare del tutto. La forza motrice umana è riserbata alle industrie più minuscole; è una forza motrice che costa assai e si logora presto. Abbiamo veduto alle Esposizioni che si vennero succedendo alcuni modelli di macchine in cui la forza muscolare ed il peso dell uomo agivano come forza motrice; uno di questi tentativi assai infelice, trovavasi anche all Esposizione di Milano. Sono in generale delle povere invenzioni, che ci ricordano il modo adoperato nelle pillole filarede antiche per metter in movimento le aspe; - una fanciulla che saltellava su un pedale. Lasciando in disparte come cozzi col sentimento della dignità umana quel vedere la persona umana dimenarsi a produrre forza come i galeotti d una volta nei porti e come il povero schiavo del pistrino, si pensi ai danni che deve ritrarne l organismo in quel lavoro continuo dei suoi muscoli ed in quel continuo spostamento del centro di gravità dei suoi visceri. Il baromotore è un motore che costa ancor troppo caro, poiché la forza motrice uomo mangia del pane come la macchina a vapore mangia del carbone, e mangia anche quando non lavora. Vengano a dirci che ogni forma di lavoro è nobile. Ma quel vedere un uomo agitarsi come un ninnolo della foresta Nera, lottando col suo piccolo peso di polpe e d ossa contro l enorme forza dell acqua e del vapore è spettacolo pieno di mestizia per chi vede, come si deve vedere, nella luce dell intelligenza una direttrice delle forze naturali. Il pedale è certamente molto meno igienico della manovella, specialmente per le donne, a cui la macchina per cucire è fonte di mille inconvenienti. Il lavoro delle braccia è meno nocivo del lavoro delle gambe le quali nei pedali vi trovano tuttora movimenti anormali, con sviluppo considerevole di forza per agire sulla leva di secondo o di terzo genere, le quali riescono meglio ad accrescere la velocità del moto e l ampiezza dei movimenti naturalmente limitata nelle estremità inferiori. Lo sforzo maggiore nei pedali corrisponde alla estremità superiore dell oscillazione che devono compiere, posizione in cui non può agire il peso del corpo, ma lavora solamente l energia dei muscoli estensori della coscia. Fortunatamente i volanti aiutano il lavoro dell operaio in questa posizione facendola oltrepassare e discendere, così che il peso del corpo, venga di nuovo ad agire direttamente. In quanto ai pedali separati, che si trovano in fase opposta, mossi dai due piedi oscillanti sull asse della articolazione tibioastrogalea sono in opposizione colle regole dell igiene. È infatti sempre necessario che l operaio stia seduto, in un equilibrio instabile, ed i movimenti alternati danno una continua confricazione delle coscie che non è senza conseguenze. La posizione seduta stessa, che deve assumere l operaio sulla sedia, per permettere al piede liberi movimenti, è anormale: col corpo avanzato, sostenuto solamente dalle protuberosità inbrintiche sul margine anteriore della sedia comprimendo uno dei più grossi vasi arteriosi. Il pedale che meglio risponde alle esigenze della fisiologia deve avere una escursione brevissima, colla quale difficilmente si otterrà quella celerità e quella forza che si richiedono nelle macchine. Così il pedale è adoperato nelle macchine in cui si ha poca resistenza da vincere, e per le macchine che abbisognano di forza maggiore si adopera piuttosto la manovella, che permette di far agire la forza motrice con un momento di forza maggiore. L escursione massima del pedale non dovrebbe superare l altezza da 25 a 30 centimetri dal suolo, altezza che corrisponde ad una flessione non esagerata dell estremità inferiore. Si sa dalla meccanica che le leve di terzo genere sono 1032 inarcos

49 Le vittime delle macchine sfavorevoli sempre alla forza, giovando ad accrescere la velocità e la leva di secondo genere, in cui il piede agisce ad una estremità dovendo metter in movimento un eccentrico non può disporre di grande quantità di forza. Nei casi in cui ci abbisogna d una grande velocità senza una intensità di forza, giova benissimo il pedale a leva di terzo genere in cui con una piccola oscillazione del piede si ottengono amplissime oscillazioni dell estremità resistenza della leva. * In generale si può affermare che fra breve tempo la forza umana non sarà più adoperata come forza motrice. Il problema della produzione di forza motrice in quantità così piccole da metter in movimento la macchina da cucire, il tornio, la ruota di pietra, il piccolo telaio intorno a cui si arrovellano oggidì i meccanici è altamente interessante per l igiene. Colla facilità di avere in casa la forza necessaria e ad un prezzo economico, l operaio presto lascerebbe la fabbrica per lavorare in casa sua, siccome adoperò nel tempo passato in quella industria che come quella della tessitura, non abbisognavano di colossali quantità di forze. L abolizione del pedale e delle manovelle sarebbe un benefizio igienico ed industriale: l operaio non sarebbe più costretto di abbandonare all alba il soave e puro ambiente della sua famiglia, allietato dal riso dei suoi bambini, da quell affetto che imbalsama la, casa per cercare la forza motrice che è necessaria alla sua macchina nell officina, in mezzo al frastuono, ai pericoli, ai comandi di sottocapi che qualche volta non sono bocche d oro né anime confettate di galanteria. L operaio potrebbe vendere il suo lavoro, e non il suo tempo, acquistando così molto maggiore dignità innanzi a sé stesso, e maggior spinta al suo perfezionamento ed alla sua produzione. Per molte industrie sarebbe questa innovazione importantissima sotto i riguardi economici, igienici e sociali. I fanciulli non sarebbero così portati in mezzo ai pericoli delle fabbriche, e si alleverebbero in un ambiente morale più sano. Certamente una rivoluzione così importante dovrebbe essere favorita da qualche modificazione nelle abitazioni degli operai. Non sarebbe sempre possibile trasportare una forza motrice nei mezzanini e nelle soffitte nell interno della città, e si sarebbe necessariamente condotti alla creazione di sobborghi operai quali vennero già formandosi a poco a poco nelle grandi città industriali. Disgraziatamente il problema dei motori domestici non è ancor risolto. La forza come in ogni cosa commerciabile, costa molto più al dettaglio che all ingrosso. Le condizioni che deve offrire un buon motore domestico sono: 1. prezzo mite d acquisto; 2. nessun pericolo; 3. azione silenziosa; 4. messa in movimento facile; 5. semplicità di costruzione e facilità di governo; 6. nessun inconveniente igienico. I tentativi fatti per riassumere in un piccolo motore tutti questi desiderata sono attualmente una promessa di ulteriori successi meglio che un vero successo. I metodi seguiti dagli inventori sono due: 1. Motori domestici; 2. Trasmissione di forza a domicilio. Ma la differenza non è così bene netta che molte macchine che si considerano come motori domestici non siano piuttosto da collocare nel secondo gruppo, ricevendo potenzialmente la loro forza dal gas o dall acqua. Abbiamo dapprima i motori fondati sull elasticità, in cui si fa magazzino di una certa quantità di forza muscolare nella elasticità di una spirale, forza che poi a poco a poco si viene esplicando. È la teoria dell orologio, e ad orologi si possono paragonare questi motori, i quali avrebbero il pregio di abolire il pedale per le macchine a cucire; questi motori avrebbero anche il vantaggio di esser meglio immuni da pericoli, giacchè l azione della forza d elasticità viene sempre scemando. Il pericolo maggiore sarebbe nell atto del caricamento, nella rottura della molla, rinchiusa in robusta scatola di ferro, che potrebbe esser dannosa all operaio. Disgraziatamente le resistenze consumano gran parte del lavoro accumulato. Adoperando il migliore acciaio, non si potrà mai accumulare più di 40 chilogrammetri per chilogramma di metallo: oltrepassando questo limite l elasticità è vinta, il corpo assume nuove disposizioni intime molecolari e la molla si stanca. Si voglia immagazzinare tanto lavoro da far agire una macchina da cucire per un ora. Supponendo che questa abbisogni di un chilogrammetro per secondo e ammettendo una perdita in attriti del 50 p. o l o, sarebbe necessario una molla del peso di 3600 x 2 = chilogrammi, e per caricare questo apparecchio sarebbe necessaria una forza di 6 chilogrammetri per minuto sec. divenuta 20 minuti. Ma le esperienze fatte a Parigi col motore austriaco dei signori Screiber e Salomone, fatto di due molle di 20 chilogram. l una, che si carica in 4 minuti con 6 chilogr. per secondo, ci provano che la vera rendita dell apparecchio è del 17 p. o lo appena del lavoro fatto; e con un motore più potente del 18 p. o l o. L 83 p. o l o va sciupato in resistenze! Inanzi a simili risultati, chi ha senso comune non si applicherà a perfezionare apparecchi che rappresentano un vero sciupio di forza. Gli inventori sostengono che per piccole macchine, in cui vi abbisogna d una tenue forza, non di una velocità grandissima, come i piccoli trapani per i denti e le ossa inarcos 1033

50 Carlo Anfosso e le seghe per frastagli in legno sottile, questi congegni riescirebbero utili. Ma in questo caso non sarebbe necessaria la complicazione delle molle elastiche: un peso sarebbe la forza motrice più semplice da adoperare. Vi è poco da sperare nelle macchine elettriche, dopo i tentativi di Jacobi, Sarmaniat, Roux, Buton, dopo che è stato dimostrato che con poca forza motrice si ottiene molta elasticità e che per conseguenza si ebbe a comprendere come occorre molta elettricità per aver poca forza motrice. Un uomo lavorando ad una macchina Gramme dà l elettricità di sei elementi Bunsen alti 20 centimetri, e gli elementi Bunsen costano per lo meno 10 centesimi per ora per ogni coppia. L acqua (Apparecchio di Schmidt, Wyss, Coque, Pegerat, e Turner) non si ha che in poche città in pressione così forte da poterne trarre qualche vantaggio. La pressione varia colle altezze ed è soggetta a cambiamenti. I sobborghi operai si trovano generalmente nei luoghi elevati dove la pressione è minore da poter agir meno sullo stantuffo o sulla turbina. Si pensi agli inconvenienti del gelo, alle riparazioni della distribuzione, alle oscillazioni che si trasmettono pei tubi e pei muri; si pensi sovratutto all umidità che sarà impossibile di eliminare, sapendosi che con tutta la precisione del lavoro meccanico non si potranno evitare le fughe d acqua. Inoltre il gelo potrebbe determinare la rottura dell apparecchio. I migliori apparecchi che più si avvicinano alla soluzione del problema sono i motori a gas. Questi motori sono immuni da pericoli: la detonazione del miscuglio di gas e d aria corrisponde sempre alla medesima forza. L ultimo motore del Bisschopp offre mille vantaggi riguardo alla igiene, alla economia, alla sicurezza. Non abbisogna d ingrassamento del cassetto, non abbisogna di un zampillo d acqua, essendo il raffreddamento ottenuto dalla maggiore irradiazione del calore che si ottiene con una maggior superficie. Il governo di questo motore non dà grandi cure: in una esperienza di galvanizzzazione lavorò per 47 ore di seguito! Il prezzo del più piccolo motore è di 500 lire. È questo il motore da consigliare attualmente alle piccole industrie. Ma si ricordi che non si può avere dovunque il gas a condizioni convenienti, e che il gas è già un prodotto industriale della materia prima, carbone. Perciò si dovrà dare qualche importanza ai tentativi di piccoli motori a vapore. Una piccola macchina a vapore deve essere poco complicata. Deve eliminare tutti gli accessori di fischietti d allarmi, di valvole di sicurezza, di tubi di livello, che ne aumentano il prezzo e ne rendono difficile il governo. Sopratutto deve esser riscaldata dal carbone o dalla legna, per toglierci da quel circolo vizioso in cui hanno incappato tanti inventori di adoperare il gas come sorgente di calore. Il gas sopprime il fumo e la polvere, ma costa troppo. Un regolatore perfetto che regoli automaticamente l arrivo del comburente si assicurerà dagli scoppi dipendenti da eccesso di tensione. In quanto alle trasmissioni di forza col mezzo della macchina magneto-elettrica di Gramme arrovesciata e dell aria compressa di Mekarski, gli esperimenti fatti non diedero risultati atti a farci sperare una buona soluzione. Ecco a qual punto noi siamo attualmente nel problema della produzione di piccole quantità di forza. * Nelle grandi fabbriche si ricorre alla forza motrice dell acqua e del vapore. Le inchieste fatte nei casi di gravi accidenti hanno dimostrato sempre come la responsabilità ricadesse più sull uomo che sulla macchina; più sull operaio che sull industriale. Eppure le statistiche delle società inglesi sono assai forte argomento. In Inghilterra scoppia ogni anno una caldaia su 200. La società assicuratrice di Manchester invece conta appena una esplosione su 6500 caldaie e la Boiler insurance and steam Power Company fondata nel 1859 una su Le caldaie assicurate sono: in Inghilterra in Allemagna 3318 in Austria 2401 in Belgio 1092 in Svizzera ed appena 2401 in Francia. L aggiunta alle caldaie degli apparecchi di sicurezza, dei regolatori a forza centrifuga, ci assicura abbastanza bene dalle cause di scoppio inerenti a maggior produzione di vapore. Due cause rimangono importantissime: 1. I guasti materiali. 2. Le incrostazioni. Contro le incrostazioni vennero trovate mille sostanze che impediscono il deposito delle sostanze saline, minerali contenute nell acqua di alimentazione. Il catalogo di queste sostanze, più o meno segrete, occuperebbe un bello spazio; le esperienze fatte furono in una certa misura soddisfacenti. Ma se sotto a questo riguardo si può fare appunto agli industriali, i quali cercano di salvare il loro capitale salvando la vita dei loro operai, non bisogna dissimularci che le detonazioni avvengono ancora troppo spesso e con troppo danno. Contro le due cause di scoppio, sopra accennate, unico rimedio è un attenta e diligente sorveglianza, che dovrebbe essere la prima cura degli industriali. L Obè faceva notare in questi ultimi giorni una nuova causa dell esplosione delle caldaie indipendentemente dalla mancanza d acqua, dalle incrostazioni, dal cattivo stato dell apparecchio. Si sa dalle esperienze del Donny che l ebollizione succede sulle superfici libere. Egli introdusse dell acqua in un tubo di vetro, la fece bollire e chiuse ermeticamen inarcos

51 Le vittime delle macchine te il tubo, questo tubo raffreddato venne riscaldato a 130 senza offrire ebollizione, ma a questa temperatura scoppiò per l istantanea produzione di vapore. Nelle caldaie avviene qualcosa di simile. Talvolta la caldaia viene raffreddata dopo un lavoro di 3 o 4 ore in cui non s introdusse della nuova acqua. Se si riscalda senza introdurre della nuova acqua, ricca di aria disciolta, l acqua entra in ebollizione solamente ad una temperatura di con sviluppo di enorme pressione. Allora avvengono tremendi scoppi. Contro questa causa, che ci spiega gli scoppi avvenuti mentre si riscaldava la caldaia, basterà ricordarsi di introdurre sempre della nuova acqua che abbia perduto l aria che contiene coll ebollizione. Il calore fa separare l aria dall acqua in bollicine che avviano l ebollizione interna. Nelle grandi città industriali si sono costituite in questi ultimi anni delle società assicuratrici contro gli scoppi, che col mezzo di abili ispettori fanno attiva e continua questa sorveglianza nell interesse loro proprio. Or bene si sappia che dalle statistiche di queste società risulta che pochissimi proprietari hanno voluto trarre profitto da queste istituzioni. È un fatto altamente doloroso questo, come è doloroso la facilità con cui gli industriali mettono al governo delle macchine e delle caldaie operai poco esperti e certe volte affatto nuovi a questo lavoro. Ne informino le multe che tratto tratto vengono inflitte ai conduttori di tramways. La categoria dei macchinisti, che hanno sotto mano la vita della popolazione operaia di una fabbrica e dei viaggiatori di un treno o di una nave, deve essere una categoria speciale di operai, dotata di non comune istruzione per corrispondere a quella simpatia che ispira. Così dopo aver subito esami di abilità abbia dignità e paghe speciali ed abbia la sicurezza che gli industriali non si serviranno di altri operai meno istrutti, con loro danno diretto. In quanto alle ruote idrauliche ed alle turbine, collettori della forza idraulica, i regolamenti saviamente hanno disposto che col mezzo di grate di ferro si impediscano le più gravi disgrazie. I volanti, destinati a rendere più regolare l azione della forza motrice col mezzo dell inergia, offrono poco pericolo. Le disgrazie avvenute per loro causa ebbero sempre a dipendere da rottura e da conseguente proiezione, sotto l azione della forza centrifuga, dei frammenti. Ma a questi inconvenienti si prevede facendo i volanti di raggio minore, cosicché la velocità di rotazione alla circonferenza sia minore. La forza motrice è distribuita alla fabbrica ed alle macchine col mezzo di ruote dentate, di cinghie, di alberi. Nell interno delle officine queste trasmissioni sono generalmente fatte in questo modo: Lungo un muro laterale gira un lunghissimo albero munito di pulegge su cui sono avvolte delle cinghie continue che trasmettono il movimento alle pulegge motrici delle macchine od a pulegge folli. Queste cinghie, libere generalmente, formano un grave pericolo come di disgrazie. Il sistema di collocare l albero principale in alto, colle cinghie che discendono, è certamente meno pericoloso delle cinghie che si innalzano dal basso. I fanciulli e gli operai sono costretti di muoversi in mezzo a queste cinghie, un passo falso li fa schiacciare sulla puleggia. Queste cinghie dovrebbero esser chiuse in appositi astucci, e non trovarsi mai libere nell officina. * L arresto istantaneo di una macchina in caso di disgrazie è impossibile da ottenere vi si oppone lo slancio, l impulso, l inerzia che si voglia chiamare. Non si ferma istantaneamente una macchina come non si frena un treno. Perciò la meccanica si è adoperata, se non a fermare la forza motore, ad allentare il più possibile il movimento che rimane sia colla apposizione di freni che col sistema delle trasmissioni per sfregamento, in cui la trasmissione della forza motrice agli alberi rotanti si fa per semplice attrito o contatto di due superficie che si possono facilmente ed istantaneamente distaccare. Siffatti perfezionamenti dovrebbero essere applicati non solamente alla forza motrice principale, ma a ciascuna macchina, la quale, rappresentando una piccola massa, rappresenta una minore forza. In molte macchine si potrebbe applicare un congegno semplice automatico, che in caso di resistenza trasporterebbe le cinghie sulla puleggia folle. Ma è d uopo riconoscere che la più efficace prevenzione contro le disgrazie si otterrebbe ricoprendo i congegni di trasmissione, gli ingranaggi delle ruote e delle aste, cosicché fosse allo scoperto solamente la parte veramente necessaria. Col mezzo di telaini e di lastre di vetro si potrebbe esercitare facilmente la sorveglianza dei diversi organi meccanici, ed attendere allo ingrassamento ed alla pulitura. Il pericolo dei meccanismi scoperti è importante specialmente per le operaie, le quali più facilmente possono venire ghermite per le vesti da un ingranaggio, e pei fanciulli cui la naturale imprudenza ed inesperienza è causa di un maggior numero di vittime. La spesa di questi ripari di vetro non potrebbe essere considerevole, e le rotture sarebbero pagate dagli stessi operai. Al vetro si potrebbero anche sostituire delle semplici grate di filo metallico, sebbene siano più difficili da tenere pulite. In questo modo l operaio e l apprendizzo sarebbero più sicuri da un bel numero di cause di male. * In qualunque fabbrica voi entriate vi è d uopo d aver ogni riguardo per non riceverne qualche saluto dalle macchine. Qui inciampate in una corda di trasmissione, inarcos 1035

52 Carlo Anfosso poi in una ruota dentata sporgente fuori della massa principale di un bel segmento di circolo. Masse pesanti si muovono sopra il vostro capo e ad un istante vi si avvertisce di fermarvi è stato messo in movimento un enorme regolatore che fa girare le due pesanti palle che si muovono in un circolo di raggio variabile. Con ragione difficilmente i capi lasciano visitare le loro fabbriche, ed usano accompagnare i curiosi visitatori con lo scopo non solamente di cortesia ma anche di previdenza. Per altra parte nelle fabbriche trovate le vittime meno disgraziate: quelle che hanno rimesso solamente un dito, una falange, una mano, e si aiutano alla meglio per continuare a lavorare. In quanto alle macchine lavoratrici, alle macchine utensili, si è provveduto ad impedire con semplici modificazioni che l imprudenza dell operaio o la macchina stessa siano causa di disgrazie. Davvero gran peccato che generalmente queste aggiunte preventive non siano applicate nella pratica. Fra le macchine utensili la più comunemente adoperata è la sega idraulica nelle sue forme di circolo e di nastro continuo. I pericoli delle seghe circolari sono da riassumersi nei seguenti: 1. La forza centrifuga, che si manifesta correlativamente alla velocità di rotazione e per conseguenza al raggio della sega. Questa forza che tende a proiettare gli oggetti in movimento circolare nella direzione delle tangenti, questa forza che agisce così evidentemente nella fronda, qualche volta lancia un dente che si è rotto colla velocità iniziale di un proiettile, e sebbene la rottura dei denti della sega avvenga di preferenza dove il dente morde nella sostanza che taglia, può pure staccarsi in altri punti guasto da quell istesso. Il pericolo è maggiore nelle seghe circolari che si adoperano a tagliare ferro, le quali compiono 1400 giri al minuto. Il riparo ai danni provenienti dalla forza centrifuga consiste in un astuccio di forte metallo, che avviluppa tutta la parte delle seghe che non agisce cioè due quadranti, ed in qualche caso quando agisce solamente il quadrante superiore, come sega per i metalli tre quadranti. 2. Dal rimbalzo del pezzo da segare allorché vien posto in contatto colla sega per la parte superiore allora il primo dente agisce come forza su di una leva angolare e fa innalzare l altra estremità trovando punto d appoggio sulla tavola della sega. 3. Dallo slancio di nodi, scheggie, pietre, che vennero impigliate nel legno. 4. Dallo slancio del pezzo da segare o che si rinserra nella parte posteriore, o che oscillando in questa parte incontra la sega quando viene ad incontrare i denti ascendenti che lo gettano contro l operaio. 5. Dalla vibrazione della lamina, allorché è sottile. 6. Dalla parte manuale, per cui i lavoranti sono costretti a tenere il legno da tagliare colla mano Di regola allorché si tratta di taglio sottile si dovrebbe finire coll aiuto di un asta, con cui si spinge il legno che si vuol segare sino alla fine del taglio; ma generalmente, pur troppo, si adopera la mano. In questa posizione un piccolo sbaglio, un movimento involontario fa procumbere l operaio sulla sega. Fra gli apparecchi preventivi per le seghe circolari ricorderemo i seguenti: a) L apparecchio di Heller impedisce al legno di rinserrarsi nella parte posteriore della sega col mezzo d una lamina a guida speciale che si trova nello spazio segato. Un coperchio evita lo slancio dei denti e di scheggie ed un avvisatore impedisce che la mano s avvicini troppo alla parte libera della sega, ricadendo sui denti della parte anteriore allorché il legno è segato. b) La sega circolare Casson, con apparecchio automatico e con due pezzi nella parte superiore che impediscono le vibrazioni ampie permettendo di adoperare delle seghe sottili per tagliare anche il grosso legname. Oggidì non v ha fabbrica di qualche importanza che non abbia la sua sega circolare; non v è centro di smercio di legname che non procuri di spedire il legno segato, e l argomento delle seghe è importantissimo. Non credo che vi sia una sega che non abbia già fatto le sue vittime, e nelle segherie gli operai vi fanno vedere facilmente una mano monca o delle orribili cicatrici. La sega a nastro ha minori pericoli. La rottura della sega dà luogo ad uno slancio della medesima nel suo piano epperciò fuori del piano dell operaio che si trova innanzi per evitare questo slancio generalmente la sega corre entro due assicelle - che evitano questo vero scatto. La rottura della lama è nelle seghe circolari cosa assai frequente. In questa direzione ha luogo la proiezione diretta della lama per effetto della forza centrifuga e della elasticità di flessione che è naturalmente modificata da altre componenti come l elasticità di tensione indotta da apposita vite che fa allontanare le due poleggie. In quanto alle seghe a movimento alternativo adoperate ancora per segare grossi tronchi, il movimento del legno da segare essendo ottenuto col mezzo di apposito carretto, che scorre col mezzo di viti, offrono minori pericoli. Tuttavia sarebbe desiderabile un qualche riparo che rivestisse letteralmente il fascio di seghe parallele. L industria delle acque gassose, oggidì estesissima, offre pericolo per gli operai. Lasciando in disparte lo scoppio della caldaia, che difficilmente può avvenire non oltrepassandosi le 6 atmosfere, i pericoli maggiori sono inerenti allo scoppio di recipienti. Le cosiddette sifoidi, nelle quali si accumula l aria preesistente da necessitare un operazione per dar sfogo al gas onde poterle riempire completamente, scoppiano più facilmente delle bottiglie comuni. Contro i danni di questi scoppi venne in esso apparecchi di grate utilissimi e maschere per la faccia, simili a quelle che si adoperano nelle scuole di scherma inarcos

53 Le vittime delle macchine In quanto ai torni a pedale i costruttori per dar maggior massa al volante superiore od inferiore usano attaccare dei pezzi di piombo lateralmente col mezzo di chiodi. Avviene che questi pezzi si distacchino per effetto di forza centrifuga. Queste masse dovrebbero esser sempre collocate sulle superficie interna della circonferenza delle ruote, cosicché la forza centrifuga fosse vinta dalla resistenza stessa della ruota. Tra le macchine che dovrebbero essere modificate ricorderò gli scardassi meccanici per lane e cotoni. Nei locali in cui queste macchine lavorano, un polviglio finissimo ammorba l aria che non è respirabile se non per chi è abituato a quella miseria. Da qualche tempo trovò favore un industria eminentemente nociva per gli operai, quella della lavorazione del metallo colle ruote di smeriglio. La polvere di metallo che sorvola per l aria, è un tremendo danno per gli organi respiratori degli operai. La consuetudine di razzolare tra i libri vecchi non è solo mania di chi ama vivere di ricordi, ma sarebbe una pratica istruttiva anche per coloro che credono che solo nel moderno si possano trovare gli impulsi necessari per fare meglio e di più. Dalla lettura dell articolo che viene qui riproposto emerge chiaramente il classico motivo dei corsi e ricorsi storici : nelle norme di sicurezza che oggi sembrano evidenziare cose che una volta non si facevano, sono in effetti contenute tante attenzioni che già qualcuno oltre cento anni fa indicava come da fare, le indicava naturalmente nello spirito dei tempi, quando ancora i bambini venivano mandati a lavorare in età inadatta, quando ancora si incolpavano gli operai di incuria e maldestrezza, ma ancora oggi non ha questa una buona parte di responsabilità negli incidenti che purtroppo affliggono il mondo del lavoro? La lettura di questo articolo suggerirebbe molte riflessioni, quasi una per frase, ma sicuramente consente di ritrovare nei suggerimenti che vengono dati più di una azione che ancor oggi non viene posta in essere, come ad esempio il costringere le operaie ad indossare abiti idonei al caso, provvedimento sicuramente coercitivo della libertà personale, ma in certi casi inoppugnabilmente metodo per ridurre le possibilità di rimanere impigliati in sistemi in movimento non adeguatamente protetti. Ricorderemo a questo riguardo i gravi danni che si notavano nelle fabbriche di Borcette nella arrotatura degli aghi ed i vantaggi ottenuti dalla ventilazione. * Chi ha visitato molte fabbriche viene facilmente indotto alle conclusioni che le macchine sono pericolose. Gli ingegneri hanno generalmente seguito i consigli d una benefica igiene nella ventilazione e nell ampiezza dei locali. Ma sarebbe desiderabile che si pensasse alla sicurezza delle macchine fisse come si è pensato con ragione alla igiene e sicurezza sui treni ferroviari. Questa si otterrà principalmente: 1. Cercando di dare all operaio dei piccoli motori che soddisfino alle esigenze pratiche che ho enumerate. 2. Non ammettendo al governo di generatori di vapore fissi che operai che abbiano subito un esame, come si adopera pei macchinisti dei tramways, ed esigendo un esame anche per i fuochisti. 3. Escludendo il più che si può i fanciulli dalle fabbriche. 4. Promovendo la società assicuratrice contro gli scoppi delle caldaie, che praticano regolari e periodiche ispezioni. 5. Curando che le trasmissioni di forza siano nascoste o rivestite. 6. Adoperando piuttosto le trasmissioni dall alto al basso che dal basso all alto. 7. Adoperando le trasmissioni per attrito dove si possono applicare. 8. Rivestendo di telaini con vetro o rete metallica le parti pericolose di tutte le macchine. 9. Vietando alle donne che attendono alle macchine i grembiuletti e le ciarpe, ed obbligandole di portare una specie di blouse stretta al corpo. 10. Cercando di sostituire congegni automatici alla mano dell uomo nel sottoporre la materia prima all azione della macchina, come si è fatto per le seghe. 11. Sorvegliando il personale delle seghe idrauliche e delle fabbriche d acqua gassose dove generalmente si accettano troppo facilmente operai non pratici e ragazzi che non conoscono i pericoli. 12. Applicando alle macchine ripari che impediscono all operaio le posizioni pericolose per sbadatezza o per volere, come si adoperò per le trebbiatrici. 13. Difficilmente concedendo l accesso nelle fabbriche alle persone estranee all industria epperciò inconsce dei pericoli e colla proibizione dei laboratori meccanici aperti al pubblico. 14. Stabilendo delle multe rigorose agli operai che senza necessità, per bravura o per negligenza, non seguono le necessarie cautele. 15. Ordinando l uso delle maschere e dei ripari nelle industrie in cui sono facili gli scoppi. 16. Promuovendo società di assicurazione contro i danni delle macchine per gli operai. Seguendo l esempio di altri paesi gl industriali stessi dovrebbero assicurare tutto il personale delle loro fabbriche. inarcos 1037

54 INGEGNERI ARCHITETTI COSTRUTTORI inarcos mensile di tecnica e informazione dell associazione ingegneri e architetti e del collegio costruttori della provincia di bologna notiziario del collegio regionale ingegneri e architetti dell emilia-romagna notiziario della federazione degli ordini degli ingegneri della regione emilia-romagna Da oltre 50 anni l organo tecnico di stampa e di informazione dell Associazione Ingegneri e Architetti dell Emilia Romagna e del Collegio Costruttori Edili. La diffusione supera mediamente le copie per 10 numeri l anno. DIREZIONE REDAZIONE PUBBLICITÀ ED AMMINISTRAZIONE BOLOGNA - STRADA MAGGIORE 13 TEL / FAX

55 dall ISTITUTO DI ISTRUZIONE PROFESSIONALE EDILE Cecilia Alessandrini Un informazione speciale In questo numero della rubrica IIPLE ha deciso di trattare un argomento diverso ed in parte insolito rispetto al taglio tenuto fino ad ora. Entrando nello spirito che investe questo mese di Dicembre abbiamo voluto presentare le associazioni di volontariato e i diversi progetti che sosteniamo come IIPLE. L idea con cui realizziamo questo articolo non è quella di autocelebrare noi stessi ma piuttosto quella di offrire una possibilità di visibilità ad alcune associazioni locali, nazionali ed internazionali che operano in diversi campi: dall aiuto alle donne in difficoltà, alla solidarietà internazionale, ai bambini con malformazioni genetiche. Da qualche anno IIPLE sostiene la casa di accoglienza di Bologna delle Missionarie della Carità, ordine fondato da Madre Teresa di Calcutta, in cui sono accolte le donne in difficoltà. La comunità di accoglienza vive completamente grazie alle donazioni e non ha altra forma di finanziamento. Sul campo internazionale IIPLE ha scelto di sostenere, già da alcuni anni, la costruzione di pozzi di acqua potabile in Africa attraverso AMREF. IIPLE, in questi ultimi anni, ha finanziato la costruzione di alcuni pozzi di acqua potabile in diversi villaggi. E stato scelto di sostenere in particolare AMREF perché questa associazione opera sul territorio africano usando esclusivamente personale locale e cercando di creare delle competenze che poi rimangano sul territorio come valore aggiunto. Maggiori informazioni su AMREF e sui suoi progetti sono scaricabili dal sito Quest anno IIPLE ha deciso di sostenere anche l associazione AMACI. L A- MACI è l Associazione Genitori e Amici Chirurgia Pediatrica Gozzadini, ed è nata per affiancare l equipe medica e la Struttura Sanitaria pubblica, Ospedale Pediatrico Gozzadini, che si prendono cura dei bambini che nascono con delle malformazioni congenite. In Italia attualmente nascono malformati ogni anno, cioè un neonato su 30 è portatore di una anomalia congenita, dalla più lieve alla più grave. I moderni metodi di trattamento di questi piccoli pazienti, hanno indubbiamente portato ad un evidente aumento della sopravvivenza e al miglioramento della qualità della vita dei neonati malformati. L AMACI in particolare ha lo scopo di migliorare l assistenza ai bambini portatori di malformazioni congenite attraverso: Acquisto di apparecchiature mediche di supporto; Istituzione di borse di studio per medici frequentatori nei reparti di degenza; Miglioramento dell assistenza domiciliare ai piccoli pazienti attraverso la pubblicazione di materiale illustrativo eminentemente pratico (gestione di stomie, esecuzione di cateterismi, medicazioni..) e corsi di aggiornamento per i genitori; Eliminazione dei disagi soprattutto dovuti alla lontananza del centro di residenza dal Centro Ospedaliero (viaggi, appartamenti uso foresteria in Bologna...); Promozione della ricerca intesa come migliore conoscenza delle malformazioni congenite sia attraverso il perfezionamento della diagnosi prenatale delle malformazioni stesse Maggiori informazioni su questa associazione e sui suoi scopi all indirizzo inarcos 1041

56 EFFICIENZA ENERGETICA e certificazione Gabriele Raffellini Il ruolo dell ingegnere nell ambito della nuova normativa regionale in materia di efficienza energetica degli edifici rubrica a cura di Emanuele Pifferi, Sonia Subazzoli e Dario Vannini Autore dell articolo è l ing. Gabriele Raffellini, responsabile della commissione impianti dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bologna e componente della Commissione Energia della Federazione Regionale Ordini Ingegneri Emilia Romagna. 1 - STATO DI AVANZAMENTO DEL QUADRO NORMATIVO REGIONALE Dal primo luglio sono entrate in vigore le disposizioni contenute nell Atto di Indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione degli edifici (D.A.L. 156/08). L atto da attuazione alla direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico nell edilizia e alla direttiva 2006/32/ CE concernente l efficienza degli usi finali dell energia. La delibera dell Assemblea, rafforza i requisiti prestazionali relativi agli edifici fissati dal legislatore nazionale, in particolare per quello che riguarda il risparmio energetico per la climatizzazione estiva e il ruolo delle fonti rinnovabili per la copertura dei consumi di energia primaria. 1.1 Elenco dei professionisti accreditati Con Delibera di Giunta Regionale n del 7 luglio 2008 la Regione Emilia- Romagna ha poi compiuto un altro passo per consentire l operatività del proprio sistema di certificazione energetica degli edifici. La D.G.R. n. 1050/08 ha istituito presso il Servizio Politiche Energetiche della Regione l Organismo di Accreditamento dei soggetti certificatori, ai sensi dell art. 6 della 156/08, e ha definito la procedura per l avvio del processo di accreditamento degli operatori (singoli tecnici o società) interessati a svolgere tale attività. Il processo di accreditamento prevede lo svolgimento delle seguenti fasi: invio della domanda di accreditamento da parte del soggetto interessato; verifica della ammissibilità da parte dell Organismo di Accreditamento, in base ai requisiti previsti dall art. 7 della D.A.L. n. 156/08 ed alla relativa documentazione inviata; registrazione dei soggetti accreditati in un elenco ufficiale, il cui accesso sarà reso disponibile a tutti i cittadini. 1.2 Corsi per certificatori La Regione ha infine adottato la delibera di giunta sulla formazione in materia di certificazione energetica degli edifici. il caffè energetico IL MADE IN ITALY SCEGLIE L ILLUMINAZIONE OLET Fonte: INGEGNERI.INFO la Community degli Ingegneri italiani Supplemento di Tecnici.it - Quotidiano scientifico di informazione tecnica Anno 1 n 106 del 18/11/2008 (articolo pubblicato il 18 novembre 2008) Una vera e propria rivoluzione nella generazione della luce con lo sviluppo di tecnologie innovative più efficienti e meno costose, destinate a sostituire a breve quelle in uso. La stanno realizzando i ricercatori dell Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr di Bologna. Abbiamo messo a punto una nuova tecnologia denominata Olet in grado di costituire un elemento chiave per lo sviluppo di illuminatori a stato solido, ad alta efficienza e basso costo, di display organici a matrice attiva, di laser organici pompati elettricamente, di circuiti fotonici per la comunicazione ottica, di sistemi integrati optoelettronici per la diagnostica biomedicale, spiega Michele Muccini del Cnr e responsabile di un gruppo di ricerca internazionale. L efficienza e la luminosità degli Olet sono potenzialmente più alti rispetto a quelle degli Oled, attualmente la tecnologia elettroluminescente organica più sviluppata, formata da strutture a diodo verticale in cui 4-6 strati di materiali organici diversi sono depositati in sequenza uno dopo l altro e racchiusi tra due elettrodi conduttivi. La complessità della struttura del dispositivo Oled necessaria a garantire prestazioni compatibili con i requisiti di mercato ha però un impatto negativo sui costi. Gli Olet possono consentire applicazioni nell enorme e strategico mercato degli illuminatori a stato solido a basso consumo di energia. Le applicazioni più vicine in termini temporali potrebbero avvenire in settori a elevato valore 1042 inarcos

57 Figura 1 - schema di attestato di certificazione energetica della Regione Emilia-Romagna ma di accreditamento da parte dei tecnici per i quali la frequenza di un corso è requisito indispensabile, e dall altra parte a garantire nel tempo adeguati livelli di qualità delle prestazioni fornite, anche in un ottica di formazione continua dei certificatori. Il percorso formativo proposto dalla Regione e concordato con i rappresentanti di Collegi e Ordini professionali coinvolti è articolato secondo lo schema seguente: corso di 60 ore, con moduli formativi orientati alle problematiche operative; l accesso al corso di formazione può essere preceduto da una valutazione dei crediti formativi in possesso del candidato, che consenta di abbreviare il percorso formativo; project work di 12 ore su casi-studio assegnati, con elaborazione del relativo mate- Con Delibera della Giunta Regionale n del 28 ottobre 2008 sono stati infatti definiti: gli standard di riferimento per la programmazione e realizzazione dei percorsi formativi in materia di certificazione energetica degli edifici, anche ai fini dell accreditamento dei soggetti certificatori secondo le modalità previste dalla D.A.L. 156/2008; le modalità e le procedure per l autorizzazione e il riconoscimento dei corsi di formazione per certificatori energetici, anche per quelli realizzati antecedentemente la data di entrata in vigore della delibera i requisiti dei soggetti deputati alla realizzazione dei corsi di formazione. Possono ora prendere avvio le attività di formazione ed aggiornamento necessarie da una parte a consentire l accesso al sisteriale, obbligatorio e indispensabile per l accesso alla verifica finale; verifica finale, con rilascio del relativo Attestato di frequenza con verifica dell apprendimento. I progetti formativi devono essere realizzati da soggetti attuatori accreditati ai sensi delle disposizioni previste dalla D.G.R. n. 140 dell 11 febbraio Le Università, gli enti di ricerca, gli Ordini e i Collegi professionali possono essere autorizzati ad organizzare e gestire i corsi in analogia con i soggetti attuatori accreditati (enti di formazione). Tra gli altri la Federazione Regionale degli Ordini degli Ingegneri si sta attivando per organizzare corsi riconosciuti ufficialmente e che accreditino i soggetti che attualmente non sono in possesso dei requisiti per l iscrizione. aggiunto e considerati made in Italy, come il design, lo stile, l architettura, l arredamento, la moda. Complessivamente, aggiunge Muccini, è un mercato vasto con una crescente domanda di innovazione. Si pensi, ad esempio, al solo mercato dell arredamento in legno, un piccolo sottosettore del made in Italy, che ha un valore di 40 miliardi di euro. Gli illuminatori Olet possono essere adattati in forma e colore e usati per completare la funzionalità e per migliorare l aspetto e le caratteristiche di accessori per la casa e l arredamento. Questa tecnologia, inoltre, può abilitare una nuova generazione di display organici a matrice attiva. E infatti, capace di aumentare l apertura ottica del pixel elettroluminescente, così come la sua luminosità e il tempo di vita, attraverso un controllo senza precedenti dei processi di iniezione e trasporto di carica elettrica nello strato organico attivo, prosegue Muccini. In aggiunta, la combinazione in un singolo dispositivo delle funzionalità di commutazione elettrica e di generazione di luce consente un processo di fabbricazione dei display organici a matrice attiva più semplice e meno costoso. La struttura planare dell Olet può essere considerata una valida alternativa alla struttura verticale dell Oled per abilitare la fabbricazione di un laser organico pompato elettricamente, che trova ampia applicazione in biofotonica, sensoristica, analisi di acque e gas, purificazione di acqua, comunicazione dati e sicurezza dei prodotti e delle persone e apre la strada allo sviluppo di applicazioni nel campo della comunicazione ottica su chip e della diagnostica biomedicale, precisa il ricercatore dell Imn-Cnr. La tecnologia Olet e le sue potenzialità applicative hanno attirato l attenzione di importanti realtà industriali italiane e internazionali. Attualmente, conclude il responsabile della ricerca, ci si trova in uno stadio avanzato di elaborazione di piani industriali che porteranno a breve a realizzare una piattaforma tecnologica integrata mirata alla realizzazione di illuminatori plastici ad alta efficienza e bassi costi di produzione basati su tecnologia Olet. Il progetto - finanziato dalla Ue, dal Ministero Università e Ricerca, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche e dalla Regione Emilia Romagna - ha coinvolto gruppi di ricerca internazionali, tra cui Ibm Research GmbH di Zurigo (Ch) e Interuniversity Microelectronics Centre, Imec di Leuven (B), e vari gruppi di ricerca italiani sia Cnr che universitari, con il coinvolgimento di oltre 30 ricercatori e un finanziamento di due milioni di euro in sette anni. inarcos 1043

58 1.3 Definito un periodo transitorio per la validità degli attestati di qualificazione energetica degli edifici Fino al 31 dicembre 2008 l attestato di certificazione energetica e l attestato di qualificazione energetica presentano la medesima efficacia ai fini del rispetto delle disposizioni di cui alla deliberazione dell Assemblea Legislativa n. 156 del 4 marzo Nell ambito della Delibera di Giunta Regionale sulla formazione in materia di certificazione energetica degli edifici (D.G.R. n del 28/10/2008) è stato infatti inserito un provvedimento che definisce (opportunamente) una fase transitoria durante la quale è previsto il mantenimento della validità dell attestato di qualificazione energetica, in modo da poter comunque utilizzare gli attestati di questo tipo prodotti per gli usi previsti dalla norma regionale. 1.4 Attivazione della procedura informatica di registrazione dei certificati Nei giorni in cui questo articolo viene scritto (metà Novembre, N. d. R.) dovrebbe essere anche attivata dal Servizio Politiche Energetiche la procedura informatica di registrazione degli attestati, in cui, per i soggetti accreditati, sarà possibile inserire i dati calcolati e/o rilevati dal certificatore ed ottenere l attestato, che verrà numerato dal sistema e quindi univocamente individuato. La forma dell attestato dovrebbe essere a grandi linee quella riportata in Figura inarcos DITE LA VOSTRA! Continuate a inviarci suggerimenti, contributi e articoli sull efficienza energetica all indirizzo energia@assiabo.it, oppure contattandoci dal sito nella sezione SPECIALE CER- TIFICAZIONE ENERGETICA; gli interventi più interessanti potranno trovare spazio nella sezione Il caffè energetico. 2 EFFICACIA DELLO STRUMENTO CERTIFICAZIONE ENERGETICA Il quadro normativo sopra descritto da attuazione alla direttiva europea in materia. Alcune regioni italiane (oltre all Emilia Romagna anche la Lombardia e la Liguria per il momento) hanno infatti deciso, vista la latenza del governo centrale che fin dal decreto legislativo 192/2005 aveva promesso i decreti attuativi (entro 180 giorni!), di dare attuazione propria alla direttiva europea avvalendosi della Clausola di Cedevolezza contenuta nel 192. La scelta operata è sicuramente apprezzabile per quanto riguarda i tempi di applicazione; aspettare i decreti statali avrebbe forse significato attendere molto tempo (ci sono articoli della L.10/91 ai quali non è mai stato dato seguito in 15 anni). Non è invece condivisibile la scelta di adottare una classificazione energetica degli edifici differente da regione a regione, dipendente o meno dal rapporto S/V dell edificio a seconda del territorio in cui ci si trova. La certificazione energetica infatti è uno strumento informativo sui consumi energetici di un immobile, né più nè meno di quanto oggi avviene per l acquisto di un automobile o di un elettrodomestico. Naturalmente l analisi energetica di un edificio è più complessa della valutazione dei consumi standard di un auto o di un frigorifero, ma l obiettivo è lo stesso: far sapere all acquirente che sta comprando un alloggio o un edificio quanto esso consumi, cioè se consuma molta energia o meno rispetto ad un altro analogo. La certificazione energetica di un immobile dovrebbe quindi diventare uno strumento di mercato, un indicatore che contribuisca a formare il valore di mercato ad esempio di un appartamento e potrà avere successo solo se sarà facilmente comprensibile per gli utenti, affidabile e univoco. Il rischio di avere differenti classificazioni, differenti metodi di calcolo, differenti procedure è quello che lo strumento perda completamente la propria efficacia. È possibile che uno strumento di mercato europeo diventi qualcosa che cambia da Regione a Regione (o addirittura da Comune a Comune in alcuni casi?) 3 IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI In questa situazione carica di novità e di stimoli professionali, ma anche purtroppo di incongruenze, saranno i professionisti, non necessariamente nel ruolo di certificatori ma anche in quello di progettisti o di consulenti energetici, a determinare il raggiungimento dell obiettivo che, non è superfluo ricordarlo, è quello di contribuire alla riduzione dei consumi energetici del parco edilizio nuovo ma, soprattutto esistente. Una volta correttamente informato ed assistito sarà il cittadino a decidere se tenere conto o meno dei consumi di un immobile nel fare la propria scelta di acquisto ma dovrà farlo con la necessaria informazione. Il mercato futuro degli immobili dirà se gli acquirenti o gli utenti sapranno apprezzare la qualità di edifici energeticamente virtuosi.

59 LE AZIENDE INFORMANO PROTEZIONE ATTIVA CONTRO GLI INCENDI: LA CONTINUITÀ DI SERVIZIO DEGLI EVACUATORI DI FUMO E CALORE GARANTITA DALLA MANUTENZIONE TECNOCUPOLE PANCALDI Milano, 27 novembre 2008 La manutenzione sui sistemi di prevenzione antincendio risulta di fondamentale importanza per garantire la continuità ed il corretto funzionamento degli evacuatori di fumo e calore, nel pieno rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza. In primo luogo, l installazione dei dispositivi, conformi alla norma EN , deve essere realizzata in modo tale da permetterne, in ogni condizione, il funzionamento ottimale e la massima efficienza per quelle che sono le proprie caratteristiche costruttive e le condizioni di progetto del sistema. Inoltre, la norma UNI 9494, oltre a definire i criteri di installazione, richiede che i prodotti vengano sottoposti ad una manutenzione periodica in conformità alle prescrizioni di ciascun costruttore. Tecnocupole Pancaldi azienda leader nella produzione e commercializzazione di lucernari ed evacuatori di fumo e calore offre il servizio di manutenzione programmata non solo per i suoi impianti, ma anche per gli evacuatori di fumo e calore di tutte le marche presenti sul mercato. Sono più di i sistemi attualmente controllati dalle proprie squadre, grazie all ausilio di un software in grado di monitorare gli interventi, mantenendo le informazioni storiche su ciascuna matricola e su ogni impianto. L azienda, in caso di ricezione di una richiesta di assistenza, a carattere ordinario o straordinario, da effettuarsi su dispositivi, prodotti da altri operatori del settore, procede con un sopralluogo per poter gestire le relative operazioni, garantendo sempre ricambi originali e conformità alle prescrizioni del produttore. Tecnocupole Pancaldi, nell eventualità di interventi straordinari, effettua un analisi preventiva a cui segue una formulazione del relativo costo. Le prescrizioni standard di manutenzione di Tecnocupole Pancaldi, prevedono operazioni quali: l apertura e chiusura manuale, utilizzando il comando esterno per accertare il corretto funzionamento di tutti gli organi che si espandono e ruotano, la verifica del peso della cartuccia di CO2, che dovrà corrispondere a quello stampato sul corpo della bombola, (+ o - 10%), il controllo dello stato e del corretto funzionamento della valvola ter- mica, dell integrità delle linee di collegamento, dell efficienza del sistema di rilevazione e delle condizioni delle batterie tampone. Oltre alle prove sopra descritte, eseguite sul 100% dei dispositivi, sul 25 % degli stessi viene attuata una simulazione incendio che prevede la successiva sostituzione della cartuccia CO 2 e della fiala termofusibile. I tempi di intervento previsti per la gestione delle chiamate straordinarie sono di 12/24 ore e la manutenzione include un estensione di garanzia per un anno, fino ad un massimo di 10 anni, oltre il quale sarà necessario un adeguamento dell impianto. Laura Pancaldi, Amministratore di Tecnocupole Pancaldi, dichiara: Il servizio di manutenzione è una manifestazione concreta del senso di responsabilità dimostrato negli anni dall Azienda. Assicurare il corretto funzionamento degli evacuatori di fumo e calore, nel tempo, è un nostro impegno primario al pari dell assistenza tecnica fornita in fase di progettazione ed installazione. Tecnocupole Pancaldi è specializzata nella termoformatura di policarbonato e metacrilato per la produzione di sistemi di illuminazione zenitale abbinati a sistemi di evacuazione di fumo e calore. L Azienda, con sede a Castel San Pietro Terme in provincia di Bologna, opera dal 1958 come partner qualificato delle più importanti imprese di costruzione e prefabbricazione nel settore dell edilizia industriale e civile sia in Italia sia all estero. Via Cà Bianca, Castel San Pietro Terme (BO) Tel Fax web: - mail: commercial@tecnocupole.com inarcos 1045

60 LE AZIENDE INFORMANO Sono stati messi a confronto due edifici: uno pesante ed uno leggero, costruiti seguendo un identico progetto. Il risultato è sorprendente. LA CASA RISPARMIOSA HA PARETI PIÙ SPESSE CHE GARANTISCONO UN ISOLAMENTO NATURALE Lo dimostra una ricerca promossa da Alveolater: basta qualche accorgimento in fase di costruzione per avere più caldo d inverno e più fresco d estate. Costruire ecologico si può e senza nemmeno fare investimenti particolari: è sufficiente adottare qualche accorgimento nelle tecniche costruttive sfruttando i fenomeni assolutamente naturali. E quanto dimostra una borsa di ricerca patrocinata dal Consorzio Alveolater, di cui fa parte il gruppo Stabila di Isola Vicentina (Vi), e dal Dapt (Dipartimento di architettura e pianificazione territoriale) dell Università di Bologna ha sviluppato l analisi di confronto fra soluzioni costruttive pesanti e soluzioni di tipo leggero. Il confronto, in termini di prestazioni energetiche e condizioni di benessere, si è avvalso di simulazioni in regime dinamico effettuate sia in periodo invernale sia in periodo estivo, riferendosi a un caso di studio concreto: un edificio in muratura pesante progettato (e realizzato) secondo strategie bioclimatiche. La ricerca, pensata ancor prima che si parlasse di una nuova normativa energetica, voleva valutare il peso che avrebbe avuto l introduzione nelle norme italiane nazionali e locali di sistemi di valutazione delle prestazioni energetiche mutuati da quelli di contesti climatici di altre parti dell Europa, senza una seria verifica sulla loro efficace applicabilità alle reali sollecitazioni climatiche dell area mediterranea. La direttiva europea 2002/91/Ce sul rendimento energetico nell edilizia ha poi dato impulso a un rinnovamento legislativo, che in Italia ha prodotto, a livello nazionale, il decreto 19 agosto 2005 n. 192 e il dlgs 311/06) e, a livello locale, una nuova serie di regolamenti improntati alla riduzione dei consumi e alla certificazione energetica. Nell applicazione pratica, però, si è ritenuto sufficiente il rispetto passivo e acritico dei limiti di trasmittanza posti dalla nuova normativa. Questo atteggiamento ha conseguenze gravi, perché incoraggia una pericolosa omologazione degli organismi edilizi a livello europeo: gli innumerevoli esempi di edifici a basso consumo che ci giungono dai paesi centro-europei, Austria e Germania in primis, hanno creato l illusione che quei modelli edificativi, spesso estranei alla nostra tradizione costruttiva, si possano imitare tali e quali nel territorio italiano, ripetendone i successi. Ci si dimentica che le sollecitazioni climatiche dell Europa continentale sono ben diverse da quelle dell ambiente mediterraneo, caratteristico di buona parte della nostra penisola: trattandosi in generale di climi freddi con estati miti, nel primo caso è del tutto prioritaria la valutazione delle dispersioni in periodo invernale. Ma in molte parti d Italia la situazione è completamente diversa: si consuma più energia per raffrescare che per riscaldare, tanto che nell estate del 2006, per la prima volta, il picco dei consumi elettrici estivi ha superato quello invernale. È quindi indispensabile che, nel progetto quanto nell ordinamento normativo, la questione dell efficienza energetica in periodo estivo rivesta almeno la stessa importanza che già merita per il periodo invernale. La direttiva 2002/91/Ce sottolinea in più passaggi come l adozione di tecniche di raffrescamento passivo sia prioritaria nei paesi dell Europa meridionale, ma nei fatti essa è stata recepita da un decreto che per ora, su questo tema, stabilisce disposizioni poco più che qualitative. Affrontare la progettazione limitando l attenzione alla trasmittanza dei componenti edilizi potrebbe portare a edifici certificati come energeticamente efficienti, ma che invece potrebbero essere poco adatti a rispondere alle reali sollecitazioni climatiche dell area mediterranea. Assumendo la trasmittanza come unico indicatore si possono eseguire analisi energetiche semplificate, cioè in regime stazionario, per le quali sono sufficienti dati climatici molto aggregati, su base mensile o addirittura stagionale e da questo approccio (e soprattutto dai suoi vantaggi semplificativi in fase di progettazione) scaturisce la tendenza acritica a isolare sempre più: ma un isolamento estremo può avere effetti incerti nel periodo estivo! Nei climi caldi esso deve essere affiancato da adeguati sistemi per controllare e gestire i guadagni gratuiti (fonti di calore all interno dell edificio, radiazione solare attraverso le superficie trasparenti, ecc.), altrimenti si determina un sensibile deterioramento delle condizioni di benessere e sorge la necessità di raffrescare artificialmente. L isolamento che trattiene il prezioso calore in inverno, durante l estate svolge la medesima funzione, determinando il surriscaldamento degli ambienti inarcos

61 Vista del fronte lato sud dell edificio realizzato. Vista del retro lato nord dell edificio realizzato. Al contrario le murature in laterizio sono dotate di una massa che accumula e rilascia il calore in maniera complessa, non solo smorzando i picchi di temperatura dell esterno, ma differendoli nel tempo: si tratta della cosiddetta inerzia termica, che genera ripercussioni molto rilevanti sulle prestazioni energetiche, tanto in estate quanto in inverno. L adozione di strategie di raffrescamento passivo basate sulla massa richiede di condurre un analisi in regime dinamico, che significa porsi in una scala temporale molto ristretta, dell ordine delle ore; questo permette di considerare con il giusto peso fenomeni come, ad esempio, l escursione termica giorno-notte e le variazioni giornaliere dell irraggiamento solare. Le chiusure verticali in laterizio alleggerito in pasta utilizzate nella costruzione realizzata non si limitano a rispettare i valori di trasmittanza imposti dal dlgs 192/05, ma sono il frutto di una riflessione più attenta sul rapporto con il clima e con gli altri aspetti progettuali: sono dotate delle opportune proprietà dinamiche in modo da modulare l impatto del clima, specialmente in estate, e sono differenziate in relazione all orientamento. A sud è stato scelto un muro massiccio caratterizzato da isolamento diffuso, che meglio valorizza e regola gli apporti solari; a nord i pacchetti costruttivi contengono anche strati di puro isolamento, per contenere maggiormente le dispersioni termiche. Parallelamente, le simulazioni hanno riguardato anche un edificio gemello, a rappresentare il sistema edilizio leggero, di tipo struttura-isolamento, che si differenzia dall edificio realizzato soltanto per via della massa inferiore, dovuta a pareti e solai più leggeri. Tutte le altre caratteristiche, in particolare le trasmittanze, sono state mantenute perfettamente invariate. 1 inciso E difficile trasferire nel clima mediterraneo le esperienze nate nel Nord dell europa. l analisi termica degli edifici, al fine di dimostrare il semplice rispetto dei limiti di legge, di certificare l efficienza energetica di un involucro edilizio, o di indagarne il rapporto con il clima nel corso della progettazione. Simulare il medesimo edificio utilizzando più strumenti, stazionari e dinamici, ha consentito di mettere in chiara luce quali sono le informazioni a cui si rinuncia scegliendo di utilizzare modelli che tengono conto in misura nulla o molto limitata degli effetti dinamici della massa e dell inerzia termica. Gli strumenti stazionari, che sono quelli più comunemente utilizzati nel dialogo con le istituzioni, le amministrazioni e la società, hanno il pregio della semplicità, ma non valorizzano in misura sufficiente le differenze tra un edificio che si limita a rispettare i limiti di legge, e uno progettato per rispondere in modo appropriato e naturale alle sollecitazioni climatiche dell ambiente circostante. Seppure gli effetti più eclatanti della massa e delle proprietà dinamiche dell involucro si realizzano in periodo estivo, il loro contributo alla riduzione dei consumi per riscaldamento invernale non è affatto trascurabile. Nel caso dell edificio leggero la massa dell involucro è volutamente molto piccola, e il fabbisogno energetico calcolato dai vari strumenti è piuttosto omogeneo: assumere la trasmittanza come unico parametro caratteristico delle murature può essere un approssimazione accettabile. Nel caso dell edificio realizzato in muratura pesante sorge invece un divario profondo: il modello dinamico stima un fabbisogno energetico per riscaldamento fino al 30 per cento inferiore rispetto alle analisi in regime stazionario. L effetto modulante della massa, lo smorzamento dei picchi di freddo, assumono ora un peso rilevante, che solo la simulazione in regime dinamico mette completamente in luce. 2 inciso Sfruttando l inerzia termica garantita dalle murature in laterizio si ottiene un ottimo isolamento naturale L analisi dei fabbisogni energetici per riscaldamento è stata condotta secondo le standardizzazioni ormai consolidate, non solo mediante la simulazione in regime dinamico (Energy plus), ma anche con l ausilio di tre strumenti informatici operanti in regime stazionario (Casaclima, Edilclima, EcoDomus), rappresentativi dei vari livelli di approfondimento con cui si può condurre oggi LATERPOINT - Via Capiterlina 141 Tel Fax info@gruppostabila.it - Stabilimenti: Capiterlina - Isola Vicentina (VI) Atesina/Zaf - Ronco all Adige (VR) Sel - Modena Fonace di Dosson - Dosson di Casier (TV) inarcos 1047

62 LE AZIENDE INFORMANO CONSTRUCTA 2008 REGENERATION, NUOVA VITA A SPAZI E COSTRUZIONI CONCLUSA LA TERZA EDIZIONE DI CONSTRUCTA LA RIGENERAZIONE DI AREE ED EDIFICI, ANTIDOTO ALLA CRISI Nei tre giorni densi d incontri e di confronti al Lido di Venezia, il tema della terza edizione del forum del sistema delle costruzioni ha raccolto un interesse ben oltre le attese, soprattutto tra progettisti e imprese di costruzione. Dall ampia panoramica sui molti versanti dell argomento, sono emerse importanti linee innovative utili alla rotta d uscita dal contesto recessivo. Più di quattrocento persone ai tre giorni di constructa, un evento che si rivolge agli operatori più avanzati e più aperti ai venti di cambiamento nella cultura del costruire. Scenari sul futuro, innovazione tecnologica e di processo, nuovi modi di porsi degli Enti pubblici, nuova finanza collegata all edilizia, la sostenibilità ambientale e sociale. Temi espressi in termini molto concreti e subito fruibili dal business e dai decisori delle pianificazioni territoriali. Constructa ha presentato in maniera unitaria l ampia articolazione dei fattori collegati alla riqualificazione urbana e alla ristrutturazione degli edifici. Con letture economiche, sociali e politiche oltre che tecniche. Una partecipazione densa, che ha confermato le aspettative degli organizzatori. Il tema REgeneration, nuova vita a spazi e costruzioni si è rivelato particolarmente caldo, richiamando molti operatori: soprattutto progettisti (architetti e ingegneri), con una ampia fascia d imprese di costruzioni rappresentate al vertice. E poi industria, servizi e distribuzione. Cinquantacinque i relatori, dodici i momenti plenari, otto workshop con casi specifici e concreti d innovazione e una tavola rotonda finale. Alla ricerca di analisi non scontate e originali, quali leve per scalzare i freni imposti dal contesto di crisi. E per approdare a una cultura diversa. La porta d uscita dalla crisi è dunque l innovazione, attraverso nuovi processi, nuove impostazioni, nuove soluzioni. A constructa si è dimostrato che è possibile farlo. Le esperienze documentate lo dimostrano. Certo con alcune criticità, come il quadro legislativo generale che è arretrato e tempestato di vuoti d indirizzo. Le procedure, nelle rigenerazioni, ormai corrono ad altre velocità. Ed è così che le eccellenze finiscono per essere espressione della concretezza di questo funzionario o di quell Ente pubblico territoriale, come alcune Regioni o certi Comuni. Insomma casi singolari e non sistematici. Compatibilità ambientale e sociale, edifici ad alta prestazione energetica e di comfort, città dalla mobilità fluida, con le periferie meglio integrate e una qualità dell ambiente capace addirittura di richiamare gli abitanti espulsi e dispersi nelle campagne costruite. Tutto ciò è possibile, qui in Italia con standard europei. Bologna, Torino, Reggio Emilia, il Veneto, tanto per fare qualche esempio, presentano situazioni emblematiche di recupero e rigenerazione urbana. Gli strumenti non mancano. Siano scenari futuri, come mezzi di pianificazioni politiche ed economiche (a constructa ne sono stati presentati quattro), o le progettazioni partecipate virtuose nell abbattimento dei costi aggiuntivi; siano le soluzioni tecniche specifiche offerte da una industria orientata alla ricerca, o ancora gli aiuti dal Web come le mappature di Google scese a livello del suolo per analizzare i terreni, le altimetrie, le foto delle facciate sulle strade e permettere visualizzazioni 3D degli interventi possibili. E ancora project financing, facility management come stimolo per gli investimenti irrigiditi dalla scarsità di liquidità. Ad arricchire il quadro di constructa, la presenza di due grandi architetti e due modi diversi di interpretare la rigenerazione. Per lo spagnolo Salvador Perèz Arroyo conta molto la ricucitura tra presente e passato attraverso vere invenzioni negli accostamenti di materiali e tecnologie innovative. Mentre Stefano Boeri studia i temi della sostenibilità ambientale e chiede meno ideologia e maggiore rigore sui risvolti possibili. Lui intanto progetta future città popolate di condomini verdi, edifici alti innervati di orti, giardini e boschi. Niente sconti invece nelle parole dell economista Federico 1048 inarcos

63 Della Puppa (IUAV). La contrazione a due cifre dell edilizia era prevedibile. Il settore immobiliare si è fatto trovare impreparato nonostante i segnali d avviso. Ma la crisi evidenzia alcune direzioni precise di rinnovamento, su cui poter indirizzarsi per dare continuità al comparto. E se l efficienza energetica è un filone da seguire, Roland Leuck (Luwoge Consult - gruppo BASF) ne ha fornito una dettagliata valutazione attraverso analisi di costi e ricavi proiettate sul futuro e parametrate ai reali movimenti del mercato (nel suo caso, quello tedesco). Infine la tavola rotonda a conclusione della manifestazione, che ha ribadito la forbice tra quadro normativo e i processi di rigenerazione. Con qualche buona speranza, espressa ad esempio dalla positiva esperienza di partecipazione del territorio nella vicenda della Tav in Val di Susa, raccontata da un carismatico Mario Virano, Presidente dell Osservatorio Valle Susa e Commissario Straordinario del Governo per la Linea ferroviaria Torino-Lione. Integrata dall intervento dell Amministratore Delegato di Antonveneta Giuseppe Menzi, che ha sottolineato l importanza del coinvolgimento delle banche e degli altri soggetti finanziatori sin dal primo momento. Oppure segnalata da nuovi strumenti creati dalle Regioni. E il caso Veneto: come annunciato da Tiziano Zigiotto, Presidente della Commissione Regionale, la Regione sta per varare i crediti edilizi, in grado di abbattere il surplus di immobili industriali e di scambiarlo con un più ristretto quantitativo di residenziale. All incontro, coordinato da Valeria Uva, caporedattrice di Edilizia e Territorio del Gruppo il Sole 24Ore, il Presidente di Audis (Associazione Aree Urbane Dismesse), Roberto D Agostino, è stato autore di una puntuale descrizione delle problematiche sul tavolo delle rigenerazioni urbanistiche. Quasi a sottolineare l aspirazione di constructa nel dar forza al volano di cambiamento della cultura del mondo delle costruzioni, fischer Italia promotrice e organizzatrice dell evento, in collaborazione con i Main Partner Basf e Sacaim e i Partner Antonveneta, Despe, Solon, Uniflair - ha voluto allestire durante l evento tre mostre: i progetti del premio internazionale biennale di Architettura Barbara Cappochin, gli scatti del fotografo Tony Vaccaro a Frank Lloyd Wright in momenti professionali e privati. E l anteprima di Rigenerazioni urbane in Italia in collaborazione con Audis, che vedrà la sua forma estesa in primavera, quando constructa presenterà il libro degli Atti di questa sua terza edizione. fischer Italia Srl Corso Stati Uniti 25, Padova, info@constructa2008.it, Numero Verde inarcos 1049

64 LE AZIENDE INFORMANO COMUNICATO STAMPA Dal 25 al 28 marzo 2009 ritorna a Ferrara il consolidato appuntamento con il Salone dell Arte del Restauro e della Conservazione dei Beni Culturali e Ambientali, arrivato alla XVI edizione, prima e unica rassegna in Italia dedicata esclusivamente al Restauro, alla Conservazione e alla Tutela del patrimonio storico-artistico, architettonico e paesaggistico. Restauro propone anche in questa edizione i migliori espositori a livello mondiale e le più importanti Istituzioni, riservando un posto di primo piano anche alla letteratura di settore, impegnata nella conoscenza, diffusione e divulgazione del restauro, affiancandola ai numerosi workshop che, in occasione e nei giorni di Restauro, contribuiscono a fare di Ferrara il centro propulsore della ricerca e dell innovazione nel campo dei Beni Culturali. Il salone rappresenta un fondamentale punto di riferimento per gli incontri e la conoscenza fra gli operatori di tutto il mondo; la scorsa edizione è stata visitata infatti da numerosi operatori provenienti da Paesi come Russia, Algeria, Marocco, Israele, Giordania, Turchia, Arabia Saudita, Macedonia, Croazia, Serbia,Polonia, Romania, Ucraina, India, Cina, Argentina, Brasile, Cile, Perù, Stati Uniti, Canada e America del Sud. Ben 17 delegazioni - condotte in visita grazie all Istituto per il Commercio Estero ICE e Assorestauro - che hanno riconosciuto il primato delle aziende italiane nel settore del restauro. Rilevanti i numeri della passata edizione: metri quadrati occupati in 6 padiglioni moderni e funzionali; 302 espositori; visitatori; 36 Convegni internazionali; 105 incontri tecnici organizzati dagli Espositori; 10 mostre tematiche; 48 delegati esteri. Importante esempio di collaborazione pubblico-privato, Il Salone del Restauro è promosso e sostenuto dalle Istituzioni del territorio: Istituto per i Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il Ministero degli Affari Esteri. Rinnovato il sodalizio con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, insieme ai suoi Istituti più prestigiosi, che ha scelto il Salone per diffondere e promuovere le sue attività, a garanzia dell importanza della manifestazione a livello nazionale e internazionale. Come ogni anno il palinsesto di eventi, che ha caratterizzato tutte le precedenti edizioni del Salone, lo qualifica come kermesse unica nel suo genere e punto di riferimento fondamentale per gli operatori del settore. Per quattro giornate il quartiere fieristico di Ferrara ospiterà eventi e approfondimenti in collaborazione con le più accreditate aziende e le più note istituzioni di settore, per affrontare le questioni più urgenti, presentare le ultimissime tecnologie e i nuovi procedimenti conservativi, confrontarsi sui più recenti sviluppi e riflettere sullo stato di avanzamento degli interventi di restauro più considerevoli. Restauro percorre i vari ambiti della tutela e conservazione dei beni culturali, in un iter conoscitivo che dall antico giunge alla contemporaneità fino al web, toccando alcuni nodi centrali dello sviluppo tecnologico, così da connotarsi come piattaforma di riferimento per le professioni ad esso collegate e osservatorio altamente specializzato. Tra i molteplici settori merceologici di rappresentanza sono compresi: il restauro (dei beni storico-artistici, archeologici, conservativo e di consolidamento); tecnologie e strumentazioni (prodotti e materiali, attrezzature, servizi di diagnostica, strumentazioni di precisione e apparecchiature, i vari trattamenti, sicurezza e impiantistica, pulizia e ripristino di superfici, illuminotecnica per l arte e l architettura); multimedia e software; gli istituti ed enti di formazione professionale (associazioni, enti pubblici e privati, istituti di credito e fondazioni 1050 inarcos

65 nosciuti relatori, che avranno come filo conduttore il restauro nelle sue più ragguardevoli sfaccettature. Ai visitatori sarà offerta l occasione di seguire convegni e workshop a carattere internazionale che affronteranno le tematiche più varie e differenziate: dai più significativi interventi di restauro alle ultime tecnologie sviluppate, dall architettura moderna al paesaggio urbano, ecc mostre tematiche dislocate all interno dei Padiglioni Culturali per divulgare i risultati dei più prestigiosi interventi conservativi ed evidenziare quelli più innovativi, sui capolavori di arte classica, moderna e contemporanea; la parte commerciale vedrà protagoniste aziende nazionali e internazionali, che presenteranno le loro più recenti attività. L obiettivo è proporre al vasto pubblico una realtà professionale fondamentale, in costante crescita e consolidamento. per l arte, centri di ricerca e di catalogazione ambiente); il turismo culturale (musei, gallerie, biblioteche, archivi, sistemi museali); i servizi; l editoria specializzata. Il programma culturale di Restauro si articola in diverse fasce di attività: iniziative che svilupperanno i temi guida, con eventi indirizzati sia agli addetti ai lavori sia al grande pubblico degli appassionati; incontri e approfondimenti con i più accreditati e rico- Segreteria Organizzativa: ACROPOLI srl Tel: / Fax: / info@salonedelrestauro.com Ufficio Stampa: STUDIO PESCI di Federico Palazzoli Tel Fax info@studiopesci.it inarcos 1051

66 LE AZIENDE INFORMANO LINEE DI ANCORAGGIO PER PONTEGGI Poiché nelle attività di montaggio, smontaggio e trasformazione dei ponteggi nei cantieri edili, si evidenzia la presenza costante del rischio di caduta dall alto, tale rischio deve essere limitato o ridotto ad un livello minimo adottando le necessarie misure di sicurezza conformi alle disposizioni di legge (Guida I.S.P.E.S.L. Istituto Superiore di Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro). Tra tutti i provvedimenti di ordine tecnico ed organizzativo illustrati dalla normativa al fine della riduzione del rischio di caduta, la Ditta Veroni propone il sistema costituito da una linea di ancoraggio flessibile da porsi al livello del piano di lavoro a cui il montatore deve collegarsi con adeguata imbracatura e cordino munito di assorbitore di energia. Questa tipologia d ancoraggio rappresenta, per la sua semplicità di utilizzo, un prodotto di estremo interesse. La Veroni fornisce kit completi di linea di ancoraggio flessibile, cordino con assorbitore di energia appositamente studiato, ed un esaustivo manuale in grado di guidare passo-passo le operazioni di montaggio, smontaggio e manutenzione del sistema. La linea e posizionata ad un altezza inferiore ai cm. 20 dal piano di calpestio e corre lungo il lato del ponteggio che guarda la facciata del fabbricato a cui e montato. Questa posizione risulta non recare nessun ostacolo alle operazioni di montaggio-smontaggio di qualsiasi parte del ponteggio, dando all operatore massima libertà di movimento: il nastro a cricchetto permette di poter variare la lunghezza della linea vita da un minimo di mt. 3,60 ad un massimo di mt. 18,00 senza apportare nessuna modifica al sistema. Il montaggio della linea vita viene fatto tutto dalla fila inferiore di ponteggio senza nessun rischio di caduta da parte dell operatore e senza l obbligo di adottare un d.p.i. Il tempo di montaggio in due persone e di due minuti. In caso avvenga una caduta con conseguente trattenuta l unico componente della linea vita da sostituire per il ripristino e il nastro a cricchetto. Norme di riferimento D.P.R. 547/55 - Norme generali di sicurezza. EN 795: A Protezione contro le cadute dall alto. D. Lgs n 475 e successive modifiche e/o integrazioni - Norma sui DPI di 3a categoria. Direttiva europea 89/686/CEE e successive modifiche e/o integrazioni - Direttiva sui DPI. Certificato da 0426 Italcert S.r.l. Milano. VERONI S.r.l. Via Pietro Nenni, Rubiera (RE) Italy Tel Fax info@veroniedilizia.com 1052 inarcos

67 LE AZIENDE INFORMANO T-FLASH TASSULLO: NASCE LA MALTA RAPIDA PER LA CHIUSURA DELLE TRACCE La ricerca approda al di là delle malte tradizionali. Da sempre all avanguardia per ricerca e innovazione, Tassullo lancia ora sul mercato un prodotto esclusivo: la prima malta rapida per la chiusura delle tracce 5 6 Frutto del know how dell azienda Tassullo, T-FLASH è la prima malta rapida per una chiusura pratica e veloce di tracce (elettriche e idrauliche) e fori legati all edilizia e all impiantistica. Materiale innovativo studiato nei laboratori di Ricerca & Sviluppo Tassullo per garantire una rapida asciugatura, T- FLASH è un prodotto pronto - a base di leganti idraulici e inerti selezionati - che permette di eseguire la finitura civile dopo soli 30 minuti dall applicazione. Semplice non solo da utilizzare ma anche da preparare - è sufficiente l aggiunta di acqua - è un prodotto plastico e ben lavorabile in grado di ridurre sensibilmente i tempi di cantiere nonché di semplificare l organizzazione del lavoro e la gestione dell intervento di ripristino. T-FLASH offre indubbi vantaggi rispetto alle malte tradizionali: oltre ad essere a rapida asciugatura (asciuga infatti in soli 20 minuti) e di conseguenza immediatamente rifinibile ossia in grado di permettere di stendere subito la finitura, consente la realizzazione di elevati spessori in mano unica senza colature e senza l aggiunta di ulteriori materiali inerti, evita il formarsi di crepe grazie all assenza di ritiro in fase di maturazione e ha un elevata compatibilità meccanica con gli intonaci esistenti. Ultima peculiarità ma di fondamentale importanza, tale materiale è confezionato in un sacco chiuso ermeticamente che evita la possibilità di sporcare non solo durante la fase di lavoro ma anche nel corso delle operazioni di trasporto del prodotto; ad essere dotato di chiusura ermetica è inoltre lo stesso bancale in cui i sacchi T-FLASH sono contenuti. T-FLASH può essere utilizzato sia nelle ristrutturazioni che nei cantieri di nuove costruzioni. Le fasi di utilizzo: 1 - Traccia aperta; 2 - Preparazione TFLASH; 3 - Applicazione TFLASH; 4 - Lisciatura-grattatura; 5 - Traccia chiusa rifinibile; 6 - Applicazione finitura; 7 - Intervento finito; 8 - T-FLASH. 7 8 Tel comunicazione@tassullo.it inarcos 1053

68 LE AZIENDE INFORMANO Guardiamo al Come? Con serenità. Dalla collaborazione tra INARCOS e Banca SARA Private è nato il CONTO CORRENTE INARCOS BOLOGNA riservato esclusivamente agli Ingegneri e agli Architetti della provincia di Bologna Canone annuo gratuito Bancomat e Carta VISA gratuiti Prelievi Bancomat gratuiti in tutti gli sportelli Tasso pari a EURIBOR meno 0,75 Guardiamo al 2009 investendo in un PORTAFOGLIO Contattateci anche, come di consueto, attraverso l indirizzo a Voi dedicato: contatto.bologna@bancasarapfs.it 1058 inarcos

69

70 Associazione Ingegneri e Architetti della Provincia di Bologna Il Consiglio Direttivo e il Presidente augurano a tutti un felice anno nuovo notiziari IL NOTIZIARIO E IL SITO WEB Il notiziario dell Associazione sulla rivista INARCOS presente anche sul sito WEB a partire da Gennaio 2009 è uno spazio dedicato a tutti i soci per segnalare attività ed eventi di interesse tecnico culturale ma anche, soprattutto, una finestra per commenti e per divulgare le nostre opinioni. Si invitano quindi tutti i soci a contattare ed inviare alla Segreteria il materiale per la eventuale pubblicazione. ATTIVITÀ DELL ASSOCIAZIONE Grazie alle proposte ed interessamento dei membri del Consiglio Direttivo nonché dell ufficio pubblicità Labanti & Nanni nell anno 2008 abbiamo promosso convegni ed iniziative culturali di grande interesse. Tutta la documentazione prodotta è disponibile per i soci (contattare la Segreteria). In particolare nel periodo settembre dicembre l Associazione ha organizzato i seguenti convegni: In data 22 settembre BARRIERE ANTIRUMORE: norme tecniche europee specifiche contrattuali marcatura CE in collaborazione con (DIENCA) Facoltà di Ingegneria - Università di Bologna. In data 30 settembre EDIFICI AD ELEVATA EFFICIENZA ENERGETICA: valutazione dei sistemi e delle soluzioni nella nuova edificazione e nella ristrutturazione in collaborazione con Fassa Bortolo. In data 15 ottobre XXI Convegno Nazionale Geosintetici: SMALTIMENTO DEI RIFIUTI E PROTEZIONE DELLE COSTE organizzato con AGI e IGS nell ambito della rassegna fieristica del Saie. In data 18 ottobre Risparmio energetico e sostenibilità ambientale nelle aree industriali nell ambito della rassegna fieristica del Saie. In data 5 novembre ISOLAMENTO ACUSTICO IN EDILIZIA: SOLUZIONI SEMPLICI E SICUREZZA DI RISULTATI IN OPERA in collaborazione con Proxital. In data 26 novembre I SISTEMI DI SCARICO E DRENAGGIO IN EDILIZIA: DALLA PROGETTAZIONE ALLA MESSA IN OPERA in collaborazione con BAMPI E ACO. In data 3 dicembre EDIFICI A SETTI PORTANTI - TERMICA, SISMICA, ACUSTICA in collaborazione con Poliespanso. Si segnala inoltre che a Novembre si è conclusa a Venezia la terza edizione di Constructa: La rigenerazione di aree ed edifici, antidoto alla crisi. Maggiori dettagli sono visibili sul nostro sito web IL COMFORT ABITATIVO CONSIDERATO ATTRAVERSO L ELIMINAZIONE DI ODORI E RUMORI DAGLI IMPIANTI DI SCARICO In un contesto nel quale viene richiesta una maggiore attenzione al comfort abitativo, in relazione anche alle disposizioni in materia di risparmio energetico, l osservanza di una buona progettazione e la corretta installazione degli impianti di scarico, diventa fondamentale. Con questo spirito si è svolto il 26 novembre scorso presso l ordine degli ingegneri di Bologna, il convegno sui sistemi di scarico in edilizia. Partendo dalla conoscenza e dall applicazione del Decreto Legge 5/12/1997 sui requisiti acustici passivi negli edifici, si è voluto focalizzare l attenzione dei progettisti presenti al convegno, sulle attenzioni da prestare in fase di dimensionamento e posa dell impianto di scarico. Al convegno sono stati ascoltati, prima l intervento del Geom. Paolo Toninelli -Responsabile Marketing di Bampi SpA- che ha presentato l azienda Bampi, introducendo il tema legislativo in materia di tutela acustica; e poi è stata la volta dell Arch. Alessio Cavazzina -Responsabile Tecnico Bampi SpA- che ha condotto una relazione basata sugli accorgimenti tecnici da adottare per ottenere impianti di scarico che rispettino il requisito acustico. Considerando quelle che sono le indicazioni contenute nella UNI (la norma di riferimento per il dimensionamento degli impianti di scarico), l Arch. Alessio Cavazzina ha presentato le soluzioni offerte dalla Bampi in materia di scarico. Si tratta di due sistemi (POLO-KAL 3S e POLO-KAL NG) a 3 strati in polipropilene mineralizzato che, proprio per la loro composizione stratificata, assicurano valori di abbattimento acustico (certificati in opera presso il laboratorio dell Istituto Fraunhofer di Stoccarda) estremamente brillanti e confortanti, rispetto a sistemi di scarico tradizionali. La gamma offerta dalla Bampi è poi completata da importanti accessori (come i collari insonorizzati utilizzati per il fissaggio delle tubazioni a parete) che assicurano procedure di posa molto semplici e rapide, garantendo efficaci risultati in termini di insonorizzazione. Tra le novità tecniche, la Bampi ha presentato una linea di valvole e sifoni di aerazione, appositamente studiati per assicurare la corretta ventilazione negli impianti di scarico (argomento estremamente delicato, se si pensa a quanto incide poi in termini negativi all interno delle abitazioni: rumori da gorgoglio, o peggio, esalazioni maleodoranti provenienti dagli apparecchi sanitari, non sono certo un bella cosa!). Queste soluzioni previste dalla UNI consentono di adottare valvole a fine colonna di scarico -evitando fori sul tetto per la fuori uscita delle tubazioni- oppure si presentano come articoli da collocare in prossimità degli apparecchi sanitari presso bagni e cucine (come lavandini, lavelli, bidet), senza interventi invasivi o opere murarie. inarcos 1061

71 notiziari MOSTRA Amico Aspertini In data 18 Novembre u.s. è stata organizzata dall Associazione Ingegneri e Architetti della Provincia di Bologna la visita culturale alla Pinacoteca Nazionale di Bologna in occasione della mostra Amico Aspertini ( ) pittore bizzarro nell età di Dürer e Raffaello. La prima mostra monografica dedicata al pittore bolognese e al suo tempo. Accompagnati dalla guida avvincente di Anna Brini abbiamo scorso le opere del celebre artista nella cui pittura ritroviamo il temperamento esuberante, vitale, del carattere emiliano- romagnolo. La mostra, costituita da oltre 120 capolavori provenienti da diversi musei europei ed americani, presenta il complesso dell attività pittorica e grafica di Amico Aspertini messa a confronto con le opere degli artisti con cui venne a contatto. Una selezione di incisioni, preziosi codici miniati, ceramiche e pezzi archeologici completa la ricostruzione di uno dei periodi più alti della storia artistica italiana ed europea. PROSSIME INIZIATIVE Comfort Termico: funzionalità e prestazioni energetiche della CLIMATIZZAZIONE RADIANTE. I SISTEMI RADIANTI PER IL COMFORT ED IL RISPARMIO ENERGETICO. In collaborazione con RDZ. Giovedì 29 Gennaio p.v. alle ore 15,00, presso la sede dell Associazione Ingegneri ed Architetti della Provincia di Bologna Strada Maggiore, 13 Bologna. Conferenza Nazionale ANIAI sulla sicurezza dei cantieri temporanei e mobili. Febbraio 2009, a Roma sede da definire. Corso di Alta Formazione per Tecnico competente in acustica organizzato dall Università di Bologna con la collaborazione dell Associazione Ingegneri e Architetti della Provincia di Bologna. Marzo-Aprile 2009, Università di Bologna Facoltà di Ingegneria Viale Risorgimento, 2 Bologna. Corso di Alta Formazione su: Certificazione Energetica degli edifici organizzato dall Università di Bologna con la collaborazione dell Associazione Ingegneri e Architetti della Provincia di Bologna. Marzo-Aprile 2009, Università di Bologna Facoltà di Ingegneria Viale Risorgimento, 2 Bologna. Il tavolo dei relatori, il professor Ingegner Alessandro Cocchi, direttore della rivista Inarcos, introduce i lavori del convegno. LO STATO DELL ARTE SULLE TECNICHE DI DRENAGGIO PROFESSIONALE DELLE ACQUE DI SUPERFICIE In data 26 novembre 2008, presso l ordine degli ingegneri di Bologna, si è svolto il convegno sui sistemi di drenaggio delle acque di superficie. Lo scopo principale del convegno è stato quello di attirare l attenzione dei professionisti su un tema quanto mai attuale ma nello spesso trascurato in fase di progettazione: il drenaggio delle acque di tutte le aree interessate da eventi piovosi, il successivo convogliamento e trattamento prima dell immissione nei corpi ricettori. Il rispetto delle sempre più stringenti leggi in materia ambientale (d.lgs 152) comporta attenzione nei confronti di tutte le acque di dilavamento di piazzali e/o di aree transitate da veicoli, che necessitano di essere trattate e separate dagli oli e benzine che possono non solo inquinare, se scaricate in acque di superficie, ma anche compromettere il buon funzionamento dei depuratori comunali, se non vengono preventivamente separate. Il convegno ha visto l intervento dell ing. M. Pizzi che ha presentato l azienda ACO Passavant SpA con lo slogan Drenare e separare proteggendo l ambiente mettendo in risalto le caratteristiche e le novità dei prodotti ACO. L ing. Pizzi ha passato in rassegna le normative tecniche sul drenaggio e trattamento delle acque di superficie (UNI EN 1433, UNI EN 858), i requisiti di progettazione e di prova delle canalette, di marcatura CE, di valutazione di conformità. La seconda parte ha visto l intervento dell ing. G. Donadio che ha affrontato la problematica della progettazione, rispondendo alle domande più frequenti per un corretto dimensionamento dell intera rete di raccolta e smaltimento delle acque di superficie: Che cosa s intende per drenaggio di superficie? Dove è necessario installare un sistema di drenaggio? Quali sono le soluzioni tecniche proponibili? Progettazione (dimensionamento idraulico e scelta della classe di carico). Esistono due sistemi conosciuti per dimensionare le canalette di drenaggio: un sistema che prevede l utilizzo di equazioni in condizioni di moto uniforme quanto mai inaccurato perché sovradimensiona il sistema se la pendenza di drenaggio è minima e sottodimensiona se la pendenza di drenaggio è elevata. ACO utilizza e mette a disposizione dei progettisti un software chiamato Hydro, che prevede l utilizzo di equazioni in condizioni di moto non uniforme, cioè condizioni di flusso più vicine alla situazione reale. L ultima parte del convegno ha visto l ing. Pizzi e l ing. Donadio entrare nello specifico di applicazioni pratiche di sistemi di raccolta ACO con campi di applicazioni e Case history. La società ACO si propone di far crescere tra i professionisti la cultura e l attenzione sulla gestione delle acque meteoriche inarcos

72 notiziari COMUNE DI BOLOGNA Si informano i gentili utenti che DAL 1 DICEMBRE VERRA ATTIVATO IN VIA SPE- RIMENTALE LO SPORTELLO DEPOSITI. Tale Sportello ha lo scopo di fornire un servizio più rapido a coloro che presentano depositi, dichiarazioni o istanze che necessitano della sola protocollazione, senza richiesta di informazioni, ricerca precedenti o verifica della documentazione essenziale. A reale vantaggio di tutti e al fine di garantire tempi di attesa contenuti, è indispensabile attenersi scrupolosamente alle indicazioni fornite sia per le tipologie sia per le quantità di pratiche presentate. Non verranno pertanto ricevuti utenti non in possesso di uno degli oggetti sotto elencati o in numero superiore a quanto consentito: in tali casi dovranno dotarsi di numero relativo al servizio ordinario (lettera A). Si può accedere allo Sportello Depositi, contrassegnato con la Lettera D nell erogatore, per la presentazione di oggetti tassativamente indicati nell elenco sottostante, prelevando fino ad un massimo di 3 biglietti per utente: INIZIO FINE LAVORI Fine lavori DIA (SENZA scheda tecnica descrittiva); Inizio lavori Permesso di costruire; Fine lavori Permesso di costruire; Proroga dei termini Permesso di costruire (inizio e/o fine lavori PdC). NOMINATIVI Cambio D.L. (Direttore Lavori); Cambio intestazione di intero titolo edilizio; Nomina / Sostituzione Impresa esecutrice dei lavori. DOCUMENTAZONI INTEGRATIVE E RI- CHIESTE Consegna documentazione integrativa a seguito di R.D. (Richiesta Documentazione integrativa) o COMAV (Comunicazione di Avvio del Procedimento); Richiesta rimborso oneri e/o diritti di segreteria; Deposito di esposti già redatti, comunicazioni e richieste puntuali già redatte. SISMICA Inizio lavori sismica (SENZA deposito Progetto Sismico); Fine lavori sismica (SENZA deposito Progetto Sismico); Relazione a strutture ultimate (SENZA deposito Progetto Sismico); Collaudo (SENZA deposito Progetto Sismico). IMPIANTI Deposito di progetto impiantistico D.M. 37/2008, o progetto termico legge 10/91 o progetto rendimento energetico D.L. 192/05; Deposito di dichiarazione di conformità impianti, o dichiarazione di rispondenza, o collaudo; certificazione energetica edifici. TOPONOMASTICA - URBANISTICA Richiesta attribuzione numerazione civica; Richiesta verbale quote linee; C.D.U. (Certificato di Destinazione Urbanistica). Si richiede la collaborazione degli utenti nel corretto utilizzo dello Sportello Depositi al fine di garantire un servizio più efficace e per evitare spiacevoli contenziosi. Grazie, La Direzione CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI IL RICONOSCIMENTO DEI TITOLI PROFESSIONALI CONSEGUITI ALL ESTERO ANNO 2007 Premessa e sintesi I decreti di riconoscimento dei titoli ottenuti all estero, necessari ai fini dell esercizio delle diverse professioni in Italia, si confermano quantitativamente poco numerosi. In base ai dati raccolti dal Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, nel 2007 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale complessivamente 457 decreti di riconoscimento: 281 relativi a professioni vigilate dal Ministero della Giustizia, 119 afferenti alle professioni sanitarie di competenza del Ministero della Salute e 57 relativi a titoli di architetto conseguiti in paesi della Comunità Europea (il cui riconoscimento compete al Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca) 1. Si tratta di numeri esigui, in linea con quel- 1 Va evidenziato che il Ministero della Giustizia pubblica sulla Gazzetta Ufficiale i decreti di tutti i titoli riconosciuti mentre il Ministero della Salute pubblica soltanto quelli relativi ai professionisti extra-comunitari. Per le professioni di medico chirurgo, medico specialista, medico di medicina generale, veterinario, farmacista, odontoiatra, infermiere e ostetrica, infatti, la normativa comunitaria ha fissato regole di armonizzazione, per effetto delle quali la procedura di riconoscimento consiste esclusivamente in una verifica di regolarità della documentazione presentata. I riconoscimenti dei titoli di architetto non vengono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale; il dato in tabella si riferisce esclusivamente ai titoli conseguiti nella Comunità Europea. inarcos 1063

73 notiziari li rilevati nei principali paesi europei, che incidono in misura poco significativa sullo stock di professionisti che operano nel nostro paese. Il 43,3% 2 dei titoli professionali conseguiti all estero e riconosciuti con decreto sono stati, inoltre, presentati da cittadini italiani. Più che uno strumento per aggredire il mercato internazionale dei servizi professionali, il riconoscimento dei titoli conseguiti all estero si conferma come conseguente a percorsi di mobilità soggettivi, coinvolgenti un numero limitato di professionisti. Le procedure di riconoscimento sono state svolte facendo riferimento alla normativa precedente al Decreto legislativo n. 206 recante Attuazione della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, nonché della direttiva 2006/100/ CE che adegua determinate direttive sulla libera circolazione delle persone a seguito dell adesione di Bulgaria e Romania entrato in vigore solo il 24 novembre scorso. Il D.Lgs. n. 206/2007, peraltro, non innova sostanzialmente le procedure precedenti. Le domande di riconoscimento continuano a dover essere presentate dai soggetti interessati al Ministero competente (Ministero della Salute per ciò che riguarda le professioni sanitarie 3, dal Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca per quanto concerne la professione di architetto e dal Ministero della Giustizia per le altre professioni regolamentate 4 ), inviando la documentazione necessaria così come specificato nei rispet- 2 Il dato è relativo ai decreti di riconoscimento emanati dal Ministero della Giustizia e da quello della Salute. 3 I titoli ammessi a riconoscimento sono quelli conseguiti nelle seguenti professioni sanitarie e arti ausiliarie: Farmacista; Medico chirurgo / Medico Specialista/ Medico di medicina generale; Odontoiatra; Veterinario; Assistente sanitario; Dietista; Educatore professionale; Fisioterapista ; Igienista dentale; Infermiere; Infermiere pediatrico; Logopedista; Massaggiatore capo bagnino; Odontotecnico; Operatore socio sanitario; Ortottista- Assistente di oftalmologia; Ostetrica/o; Ottico; Podologo; Puericultrice; Tecnico audiometrista; Tecnico audioprotesista; Tecnico della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione vascolare; Tecnico della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro; Tecnico della riabilitazione psichiatrica; Tecnico di neurofisiopatologia; Tecnico ortopedico; Tecnico sanitario di laboratorio biomedico; Tecnico sanitario di radiologia medica; Terapista della neuro e psicomotricità dell età evolutiva; Terapista occupazionale. 4 Agenti di cambio, Agronomi e Dottori Forestali, Agrotecnici, Assistenti sociali, Attuari, Avvocati, Biologi, Chimici, Consulenti del lavoro, Dottori commercialisti, Geologi, Geometri, Giornalisti, Ingegneri, Periti agrari, Periti industriali, Psicologi, Ragionieri e periti commerciali, Revisori contabili, Tecnologi alimentari. Il Ministero della Giustizia vigila anche sugli Architetti, tranne che per il riconoscimento dei titoli esteri di competenza del Miur inarcos

74 tivi siti internet dei Ministeri coinvolti. In generale, nel caso in cui nell esame delle singole domande di riconoscimento emergano lacune presenti in relazione alla conoscenza di materie fondamentali relative allo svolgimento di una determinata professione in Italia, è possibile che ai professionisti sia richiesto il superamento di una misura compensativa, consistente in una prova attitudinale o in un periodo di tirocinio di adattamento (quest ultimo però escluso per le professioni di avvocato, dottore commercialista e revisore contabile). I decreti di riconoscimento riguardano principalmente le professioni di avvocato (75), ingegnere (72) e psicologo (62). Come detto, oltre il 43% dei richiedenti ha la cittadinanza italiana (cui si aggiunge un 1,5% di professionisti con la doppia cittadinanza); seguono poi i professionisti di origine rumena (6,8%), spagnola (4,5%), tedesca (4,5%) e brasiliana (3,8%). Anche nel 2007, si conferma la presenza di un duplice flusso migratorio di professionisti nel nostro paese, costituito da una parte dalla generazione figlia di quella emigrata in passato in America Latina (che spiega anche l alta percentuale di professionisti con la cittadinanza italiana) che torna nella speranza di potersi inserire nel nostro mercato del lavoro, dall altra da cittadini dell Est europeo che vedono nel trasferimento in Italia una buona occasione per migliorare le proprie condizioni di vita. Oltre questi due canali, ne prende consistenza un terzo, composto dai professionisti comunitari provenienti da paesi quali Spagna, Germania e Francia. Irrilevanti continuano ad essere i flussi provenienti dai paesi africani e asiatici. Un discorso a parte va invece fatto per gli avvocati tra i quali è molto diffusa la pratica del doppio riconoscimento del titolo. La quota più consistente (oltre il 45%) è costituita, infatti, da cittadini italiani che hanno approfittato delle normative vigenti in Spagna e in Italia per accelerare il percorso che conduce all abilitazione professionale. In Spagna, infatti, il titolo accademico è di per sé abilitante all esercizio della professione e quindi permette di poter svolgere l attività professionale senza sostenere l esame di Stato. L equiparazione del titolo di laurea italiano a quello spagnolo (procedura abbastanza semplice poiché al massimo comporta il sostenimento di un esame integrativo e, da qualche anno, di una prova pratica) fornisce pertanto automaticamente anche il titolo professionale di abogado. Nel caso di trasferimento in Italia, il titolo spagnolo di abogado è ritenuto valido per l iscrizione all albo degli avvocati, previo superamento di una prova attitudinale, decisamente meno ostica dell esame di abilitazione professionale. Altri fenomeni di doppio riconoscimento per notiziari inarcos 1065

75 notiziari quanto concerne il titolo di avvocato si hanno anche con gli Stati Uniti (8,1%) e con l Albania (5,4%). L incidenza del fenomeno del doppio di riconoscimento per la professione di avvocato è confermata dal fatto che il 73,3% dei decreti emanati riguarda soggetti in possesso della cittadinanza italiana. Non sorprende dunque, considerando il paese dove sono stati conseguiti i titoli soggetti al riconoscimento, che immediatamente dopo l Argentina (9,8%) si collochi proprio la Spagna. Per quanto riguarda invece le altre professioni, tra gli ingegneri prevalgono I professionisti che hanno conseguito il titolo in Romania (16,7%), Germania (15,2%) e Spagna (13,9%), tra gli psicologi i laureati in Argentina (16,1%), Brasile (14,5%) e Austria (11,3%), mentre tra i medici specialisti e tra i chirurghi il flusso più consistente si ha dall Argentina (rispettivamente il 19% e il 20,8%). Non sempre i titoli posseduti e l attività professionale svolta permettono al richiedente di ottenere il pieno riconoscimento del titolo. In tali casi è necessario integrare il proprio curriculum con lo svolgimento di una prova attitudinale o di un periodo di tirocinio. Limitando l osservazione alle sole professioni dipendenti dal Ministero della Giustizia, il titolo è stato riconosciuto valido a tutti gli effetti in circa il 38% dei casi, mentre nel restante 62% dei casi sono state applicate delle misure compensative che possono consistere in una prova attitudinale o nello svolgimento di un periodo di tirocinio. Scendendo nel dettaglio delle singole professioni, la prova attitudinale è obbligatoria per gli avvocati e i dottori commercialisti mentre una misura compensativa è stata applicata anche al 63,9% degli ingegneri. Più semplici si rilevano le procedure di riconoscimento per gli psicologi tanto è vero che il 72,9% dei richiedenti ha ottenuto il pieno riconoscimento del titolo senza alcuna misura compensativa. Paolo Stefanelli segue 1. I risultati dell indagine In base ai dati raccolti dal Centro studi del Consiglio Nazionale degli ingegneri, anche nel 2007 il movimento migratorio dei professionisti stranieri verso l Italia registra una flessione rispetto al 2006, confermando così il trend negativo evidenziato già lo scorso anno. Hanno, infatti, ottenuto il riconoscimento del titolo 400 professionisti (tab.1), 10 in meno del Tra questi, 119 hanno richiesto, con esito positivo, il riconoscimento di un titolo di studio afferente ad una professione sanitaria (e dunque riconosciuto dal Ministero della salute); dei restanti 281 professionisti dipendenti dal Ministero della Giustizia, 107 hanno ottenuto il riconoscimento completo 5, mentre agli altri 174 è stato richiesto il 1066 inarcos

76 continua superamento di una misura compensativa. Va tuttavia evidenziato che il dato relativo al riconoscimento dei titoli sanitari riguarda esclusivamente I professionisti extracomunitari. Ingegneri, avvocati e psicologi si confermano, seppur in ordine diverso rispetto al 2006 (tabb. 2 e 3), le professioni che vedono il maggior numero di riconoscimenti. La contrazione dei riconoscimenti evidenziata poc anzi ha coinvolto indistintamente tutte le professioni, ma in particolar modo quella di ingegnere per la quale si rileva, rispetto al 2006, un calo del 20% (72 riconoscimenti contro i 90 del 2006), relegandola così al secondo posto in una ipotetica classifica, sopravanzata dagli avvocati che hanno ottenuto 75 riconoscimenti. Prima di procedere con l analisi è bene sottolineare la differenza sostanziale che esiste tra i decreti con cui vengono riconosciuti i titoli esteri per l accesso alle professioni dipendenti dal Ministero della Giustizia e quelli per le professioni sanitarie dipendenti dal Ministero della Salute. Non sempre, infatti, i titoli posseduti e l attività professionale svolta permettono al richiedente di ottenere il pieno riconoscimento del titolo. In tali casi è dunque necessario integrare il proprio curriculum con lo svolgimento di una prova attitudinale o di un periodo di tirocinio. E qui risiede la differenza tra le procedure dei due ministeri: mentre il Ministero della Salute pubblica il decreto sulla Gazzetta Ufficiale soltanto dopo che il professionista ha superato tutte le prove integrative e, dunque, solo dopo il pieno riconoscimento del titolo, il Ministero della Giustizia comunica con il decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale sia il riconoscimento e sia, laddove si rendesse necessaria, le modalità di svolgimento di una prova integrativa al cui superamento è subordinato il pieno riconoscimento del titolo. Per questo motivo, mentre il numero di titoli riconosciuti dal Ministero della Salute corrisponde effettivamente al numero di professionisti che hanno avuto il libero accesso al mercato professionale italiano, i valori relativi alle professioni dipendenti dal Ministero della Giustizia potrebbero essere leggermente sovrastimati, poiché non è detto che il candidato abbia effettivamente svolto e superato la prova attitudinale. Altra differenza da tenere in considerazione è che mentre il Ministero della giustizia pubblica sulla Gazzetta Ufficiale i decreti di tutti i riconoscimenti, il Ministero della salute pubblica notiziari 5 In tre casi è stato riconosciuto il titolo per l accesso ad un settore dell albo ed allo stesso tempo è stata richiesta un integrazione per l accesso ad un altro settore; in quattro casi è stato invece riconosciuto il titolo per l accesso alla sezione B dell albo, sebbene fosse stato richiesto il riconoscimento per la sezione A. inarcos 1067

77 notiziari soltanto quelli relativi ai professionisti extracomunitari. Per le professioni di medico chirurgo, medico specialista, medico di medicina generale, veterinario, farmacista, odontoiatra, infermiere e ostetrica, la normativa comunitaria ha fissato, infatti, regole di armonizzazione tra i Paesi dell Unione Europea, per effetto delle quali la procedura di riconoscimento consiste in una verifica di regolarità della documentazione presentata. Diversamente, i cittadini non comunitari, in possesso di titoli stranieri conseguiti in un Paese comunitario, e tutti i professionisti (anche comunitari) che hanno conseguito il titolo professionale in un paese non comunitario per ottenere l autorizzazione all esercizio professionale in Italia, devono presentare domanda per il riconoscimento del titolo anche se già riconosciuto in un altro Paese dell Unione Europea. In tal caso, il Ministero della salute prende in considerazione le eventuali integrazioni di formazione e di attività professionale acquisite dall interessato nel Paese comunitario inarcos

78 Tornando ai dati (tabb. 4 e 5), il 43,3% dei professionisti che hanno ottenuto il riconoscimento del titolo ha la cittadinanza italiana (cui si aggiunge un 1,5% di professionisti con la doppia cittadinanza). Decisamente minori le quote relative agli altri paesi: dopo gli italiani, infatti, seguono i rumeni (6,8%), gli spagnoli (4,5%), I tedeschi (4,5%) e i brasiliani (3,8%). Il 44,8% dei richiedenti dunque ha il passaporto italiano, ma la quota di cittadini italiani raggiunge il 73,3% tra gli avvocati (tab. 6), mentre si riduce al 26,1% tra gli assistenti sociali (per limitarsi alle professioni con i flussi migratori più rilevanti). L elevato numero di avvocati con cittadinanza italiana che richiede il riconoscimento di un titolo straniero non desta più stupore, dal momento che da diversi anni è ampiamente diffusa la pratica del doppio riconoscimento. In altre parole, al fine di accelerare il percorso che conduce all abilitazione professionale, alcuni laureati italiani chiedono il riconoscimento del titolo professionale in un altro paese (principalmente la Spagna, ma anche Stati Uniti e Regno Unito), per poi procedere con il riconoscimento del titolo straniero acquisito in Italia. In Spagna, infatti, il titolo accademico è di per sé abilitante all esercizio della professione e quindi permette di poter svolgere l attività professionale senza sostenere l esame di Stato. L equiparazione del titolo di laurea italiano a quello spagnolo (procedura abbastanza semplice poiché al massimo comporta il sostenimento di un esame integrativo e, da qualche anno, di una prova pratica) fornisce pertanto automaticamente anche il titolo professionale di abogado. Nel caso di trasferimento in Italia, il titolo spagnolo di abogado è ritenuto valido per l iscrizione all albo degli avvocati, previo superamento di una prova attitudinale, decisamente meno ostica dell esame di abilitazione professionale. Non sorprende dunque, considerando tutte le professioni, che nell analisi dei paesi in cui sono stati conseguiti i titoli di cui si richiede il riconoscimento (tab. 7), immediatamente dopo l Argentina (9,8%) si colloca la fetta di laureati che compiono il percorso andata-ritorno Italia-Spagna con una quota in costante crescita, sia in termini relativi che assoluti, rispetto al passato (tab. 8): nel 2007 si rilevano 35 riconoscimenti pari all 8,8% contro gli 11 del 2004 che costituivano a malapena il 2,1% dei riconoscimenti. Limitando l osservazione ai soli avvocati (tab. 9), la corrispondente quota è pari al 45,9%, mentre un ulteriore 8,1% ha effettuato un analogo percorso, ma verso gli Stati Uniti. Per quanto riguarda invece le altre professioni, tra gli ingegneri prevalgono i professionisti che hanno conseguito il titolo in Romania (16,7%), Germania (15,2%) e Spagna (13,9%), tra gli psicologi I laureati in Argentina (16,1%), Brasile (14,5%) e Austria (11,3%), mentre tra i medici specialisti e tra i chirurghi il flusso più consistente si ha dall Argentina (rispettivamente il 19% e il 20,8%). Romania (26,1%), Germania (17,4%) e Polonia (13%) sono i principali paesi di provenienza degli assistenti sociali, mentre dal Regno Unito e dalla Spagna arriva una discreta quota di biologi (16,7% per entrambi I paesi). Dei 400 riconoscimenti in esame, 180 riguardano professioni che dispongono di un albo professionale diviso in due sezioni (tab. 10). All 87,2% di questi 180 soggetti è stato concesso il riconoscimento del titolo per l iscrizione alla sezione A, mentre al 12,8% (per gran parte costituito dagli assistenti sociali) è stato limitato l accesso alla sezione B (tab. 11). Il 65,3% dei richiedenti è costituito da professionisti di sesso femminile (tab. 12) e la quota aumenta sensibilmente tra gli psicologi (l 88,7%), gli assistenti sociali (87%) e i farmacisti (90%), mentre tra gli ingegneri prevale la componente maschile (58,3%). L età media dei richiedenti che ottengono il riconoscimento dei titoli (tab. 13) si aggira intorno ai 37 anni, ma a fronte di un 50,4% che ha meno di 35 anni, si rileva un 6% che ha più di 50 anni. Come evidenziato in precedenza, per le professioni controllate dal Ministero di Giustizia il riconoscimento del titolo può anche non essere completo, ma prevedere un periodo di tirocinio o il sostenimento di un esame integrativo. In base ai dati disponibili (tab. 14), il riconoscimento completo avviene solo nel 38,1% dei casi, mentre nel restante 61,9% è necessaria una misura integrativa. Nel 2007 è stato riconosciuto il titolo professionale anche a 57 architetti i quali fanno riferimento, per le procedure di riconoscimento del titolo, al Ministero dell Università e della Ricerca che adotta due metodi diversi a seconda che si tratti di professionisti comunitari o meno. Limitandosi dunque ai paesi dell Unione Europea, la Germania si conferma, così come nel 2006, il principale paese di provenienza, con 15 professionisti seguita dalla Svizzera con 13. Va evidenziato che grazie ad alcuni accordi con l UE, agli architetti che hanno conseguito il titolo in Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein, vengono applicate le normative comunitarie. notiziari inarcos 1069

79 notiziari *** INGEGNERI RIPRISTINARE CORSI DI LAUREA DI 5 ANNI Il 3+2 non garantisce lo stesso livello formativo Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri nella convinzione che l attuale percorso formativo in serie 3+2 ( o 1+2+2) introdotto con la riforma universitaria del 1999 non garantisce gli stessi livelli qualitativi della precedente formazione, che prevedeva invece un ciclo unico di cinque anni, ha deliberato di richiedere al Governo e promuovere in tutte le sedi istituzionali ed accademiche il ripristino del corso di laurea a ciclo unico della durata di cinque anni. In tal senso avvierà immediate richieste di audizione preso i Ministeri competenti. In considerazione inoltre del problematico, marginale ed indefinito inserimento del laureato triennale nel sistema professionale dell ingegneria ed in relazione allo sviluppo delle altre figure professionali della scuola media superiore, il Consiglio Nazionale chiede di rivedere l attuale percorso formativo del laureato triennale, al limite riconsiderandone l opportunità. Altresì, qualora si addivenisse all abolizione del titolo di ingegnere iunior, il Consiglio Nazionale chiede di individuare un adeguato sistema di misure compensative, di natura formativa e professionale, per l eventuale accesso degli ingegneri triennali all albo degli ingegneri sezione unica. Ing. Paolo Stefanelli Presidente del CONSIGLIO NAZIONALE DEGLI INGEGNERI 12 novembre 2008 *** RASSEGNA STAMPA Ingegneri, in arrivo la decisione sugli iunior Il presidente di categoria Stefanelli: oltre le nostre richieste 11 Novembre 2008 È attesa per oggi l'udienza di merito (e dunque la decisione) sull'esito del ricorso promosso dal Consiglio nazionale degli ingegneri al Consiglio di Stato contro il Dpr 328/01 che ha istituito la sezione B dei laureati triennali, consentendo loro l'opzione di iscriversi anche negli Albi di periti e geometri. Un ulteriore appoggio è giunto ieri anche dal neonato sindacato di ingegneri e architetti iunior - "Sind.In.Ar 3" - che intende sostenere e promuovere la presenza dei laureati triennali, ma solo negli Albi di ingegneri e architetti. La loro collocazione in Albo è, infatti, da sempre contesa tra gli Ordini di ingegneri e architetti e gli ex profili dei diplomati (periti industriali, periti agrari e geometri), il cui titolo può apparire meno "attraente" ma che assegnano agli "iuniores", rispetto ai primi due Albi, competenze complete sulla progettazione. Si tratta del ricorso degli ingegneri (6369/ 2003) contro il Dpr 328/2001 che il Tar Lazio (con sentenza 1791/2003) aveva già rigettato per infondatezza delle argomentazioni. Il Cni, però, non intende arrendersi. Due sono i motivi del suo ricorso al Consiglio di Stato per l'annullamento della sentenza del Tar Lazio e dell'ordinanza del 2002 che aveva indetto la sessione d'esame: la possibilità data ai laureati triennali in ingegneria di poter accedere anche agli Albi di periti e geometri e la sovrapposizione di competenze, anche in rapporto all'uso del titolo di "ingegnere iunior". Resistono alle argomentazioni degli ingegneri, i Consigli nazionali di geologi, geometri, periti industriali e l'associazione Duel (Diplomati e diplomandi in edilizia e laureati). Dopo il crollo di Rivoli. Il sottosegretario Bertolaso: partire dalla messa a norma degli edifici a rischio Scuole sicure, servono 13 miliardi Negli ultimi anni trope deroghe all entrata in vigore della 626 MICHELE MENICHELLA 26 Novembre 2008 Secondo le prime valutazioni tecniche il crollo che ha interessato il liceo Darwin di Rivoli (Torino), causando la morte di un giovane studente, sembra sia stato causato dal cedimento di un controsoffitto pesante (dal presumibile peso di circa chilogrammi per metro quadrato) ancorato alla struttura principale del solaio di copertura, ed anche della relativa tubazione metallica appesa al medesimo solaio. Ha fornito queste precisazioni all Assemblea di Montecitorio il sottosegretario Guido Bertolaso rispondendo alle urgenti richieste di informative che la Camera aveva sollecitato subito dopo il tragico evento accaduto a Rivoli. E sempre secondo i primi accertamenti, il fenomeno non sarebbe stato causato, quindi, da un cedimento della struttura principale «poiché il solaio di copertura non è crollato e non risulta apparentemente danneggiato». Piuttosto ha riferito Bertolaso si potrebbe ipotizzare che ci si trovi di fronte ad un cedimento di elementi non strutturali ma comunque pesanti, alti, fragili ed agganciati in modo precario al solaio strutturale, sottoposti inoltre all azione logorante del tempo, alla ruggine del filo di ferro, all umidità dei laterizi del solaio. E il Capo della Protezione civile non ha mancato di riferire che la Provincia di Torino ha sostenuto nell ultimo decennio ingenti investimenti (circa 626 milioni di euro) per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle163 scuole superiori ubicate nell intero territorio torinese. Se si volesse intervenire in tutti i 57mila istituti del nostro Paese, considerando in modo particolare le zone sismiche di grado primo, secondo e terzo (ovvero quelle comunque a sismicità alta, media e bassa) dovremmo ritenere necessario - ha poi aggiunto Bertolaso - un importo pari a circa 13 miliardi di euro per la messa a norma e la messa in sicurezza di tutti gli istituti precisando che «la vicenda che ha interessato l istituto Darwin di Rivoli non riguarda territori a rischio sismico, perché la Provincia di Torino e Rivoli in particolare non sono classificati nell ambito delle categorie a rischio sismico». Il sottosegretario non ha mancato di ribadire che poiché la somma di 13 miliardi di euro è difficilmente sostenibile, insieme al ministero delle Infrastrutture ed agli enti locali si è cercato di immaginare una riduzione del fabbisogno economico in modo da garantire comunque interventi per la messa in sicurezza a norma di quegli istituti che insistono nelle aree considerate a rischio sismico elevato ed a rischio sismico moderato. Ed a conti fatti solo per questi interventi il fabbisogno ammonterebbe a circa quattro miliardi. Ma una nota dolente è giunta poi affrontando il capitolo della sicurezza. «Quando si parla di sicurezza nelle scuole - ha sottolineato Bertolaso - non possiamo dimenticare che attraverso tutta una serie di provvedimenti di deroghe che sono stati adottati con i vari decreti-legge di proroga termini di fine anno, i termini per l entrata in vigore nell ambito della scuola della normativa contenuta nella legge n. 626 de1994 sono stati prorogati, sempre con l adozione di decreti-legge in questi ultimi anni». Le motivazioni dei continui rinvii? Non solo legati alle gravi carenze economiche, ma anche all atteggiamento delle strutture centrali e degli enti locali direttamente interessati che all unanimità sono favorevoli a prorogare continuamente i termini di scadenza. E a tale riguardo Bertolaso ha ricordato che nell accordo di programma siglato a dicembre del 2007 è stato anche previsto che l entrata in vigore della legge 1070 inarcos

80 626/94 venisse comunque prorogata fino al 31 dicembre del 2008, fatti salvi gli interventi di organizzazione dei piani di emergenza per le scuole maggiormente a rischio. Ecco perché si può, quindi, affermare - ha detto Bertolaso - che perciò che riguarda la «legge-madre» di tutte le norme per la sicurezza sui luoghi di lavoro, essa si applica a tutte le realtà istituzionali del nostro Paese, fatti salvi gli istituti scolastici. Sicché «questa condizione e questa situazione ha stigmatizzato Bertolaso - sono assolutamente inaccettabili». Strategie Strauss-Kahn (Fmi): aiuti con la spesa pubblica L'Europa scommette sulle grandi opere Piano da 130 miliardi L'Italia sblocca cantieri per 16 miliardi Il fondo alimentato con 1'1% del PiI di ogni Paese. Nel decreto del Tesoro ammortizzatori per i precari. MARIO SENSINI 20 Novembre 2008 ROMA - La decisione è ormai vicina: contro la crisi, accanto ai governi nazionali, scende in campo, direttamente, anche l'unione Europea. La prossima settimana la Commissione di Bruxelles dovrebbe annunciare la proposta di un maxi piano di aiuti e sostegni all'economia continentale di ben 130 miliardi di euro. L'idea del fondo, che sarebbe alimentato con l'1% del prodotto interno lordo di ciascun Paese membro (per l Italia 15 miliardi), dovrebbe approdare sul tavolo del Consiglio dei capi di Stato e di governo, a Bruxelles, il 10 e 11 dicembre. Tra gli interventi allo studio della Commissione ci sarebbe anche l'emissione di eurobond, sulla quale il governo italiano, che potrebbe veder concretizzata anche l idea di mettere le Casse Depositi nazionali in rete con la Bei, sta spingendo moltissimo. Gli eurobond per le infrastrutture furono proposti alla fine desti anni '80 da Jacques Delors e rispolverati da Giulio Tremonti nel Ma in trent'anni hanno sempre incontrato ostacoli politici insormontabili, che ora una crisi destinata forse a peggiorare, come sostiene il direttore del Fmi, Dminique Strauss-Khan, potrebbero spazzare via. La proposta della Commissione dovrebbe essere presentata giovedì. Per mercoledì, invece, è confermato il varo del piano messo a punto dal governo italiano per fronteggiare la crisi, con le misure per le famiglie e le imprese, tra le quali spunta la possibilità di estendere gli ammortizzatori sociali «in deroga», anche ai lavoratori precari (co.co.pro, interinali, apprendisti e contratti a termine) il progetto su cui il governo conta di più per il rilancio dell'economia, è tuttavia quello delle grandi opere, che sarà all'ordine del giorno del Cipe di domani. I ministri dovranno dare il via libera a un primo pacchetto di interventi per 16 miliardi di euro. Sono 12 miliardi del Fondo per le Infrastrutture strategiche e altri 4 di project financing. Dei primi, circa 7 miliardi di euro verranno destinati alle infrastrutture di trasporto, dal Ponte sullo Stretto al completamento della Salerno-Reggio, altri 2 al recupero produttivo dei siti industriali inquinati (54 progetti, tra cui Bagnoli, Cengio, Priolo, Sesto S. Giovanni, Porto Marghera, Gela) e altrettanti ai contratti di sviluppo per realizzare nuovi insediamenti produttivi nel Mezzogiorno. Ci sarebbero poi 800 milioni per la banda larga e 700 per le energie rinnovabili. I 4 miliardi per il project financing riguardano, invece, infrastrutture «tariffabili» come le nuove autostrade. Sempre al Cipe, venerdì, è previsto l'esame preliminare degli interventi regionali del Fondo aree sottosviluppate, per altri 27 miliardi, e quelli del Fas nazionale. Ma la tesi dell Anci non persuade Progettisti, incentivi giù da gennaio 2009 LUIGI OLIVERI 21 Novembre 2008 La riduzione di tre quarti del compenso incentivante per i progettisti delle amministrazioni pubbliche, previsto dall'articolo 92, comma 5, del dlgs n. 163/2006, per effetto dell'articolo 61, comma 8, della legge n. 133/2008, opera dallo gennaio 2009, senza che allo scopo abbia influenza alcuna la data dell'approvazione dei progetti. Nei giorni scorsi l'anci è intervenuta sull'argomento, invitando le amministrazioni locali ad approvare entro il 31 dicembre 2008 il maggior numero possibile di progetti esecutivi previsti dal piano annuale In questo modo, infatti, secondo le indicazioni dell'associazione dei comuni italiani, l'incentivo, anche se materialmente erogato nel 2009, non subirebbe la decurtazione allo 0,5%. Si applicherebbe, infatti, il divieto generalizzato di retroattività della legge, che si infrangerebbe se si applicasse anche alle opere già approvate. Per un'applicazione retroattiva, la legge n. 133/2008 avrebbe dovuto prevederlo espressamente. Questa teoria, tuttavia, non appare persuasiva, per una serie di ragioni. L'articolo 61, comma 8, della legge n. 133/2008, in primo luogo, non è affatto una norma ad applicazione retroattiva, esattamente il contrario, visto che espressamente stabilisce che si applicherà a decorrere dal 1 gennaio È, anzi, uno degli ormai rari casi nei quali, nell'ambito di leggi relative al coordinamento della finanza pubblica, il legislatore prevede un periodo transitorio e non l'immediata vigenza. In secondo luogo, la determinazione dell'ammontare dell'incentivo da erogare non ha alcun legame con l'approvazione del progetto esecutivo, che dunque non costituisce il presupposto per la maturazione dell'incentivo. Semmai, il presupposto per l'erogazione del compenso incentivante matura dalla pubblicazione del bando di gara. Infatti, l'articolo 92, comma 5, del dlgs n. 163/2006 prevede che costituisca incentivo «una somma non superiore al 2% dell'importo posto a base di gara di un'opera o di un lavoro». È dunque la concreta attivazione della gara, che testimonia l'utilità dell'opera prestata dai tecnici, a consentire l'erogazione. In ogni caso, in terzo luogo, oggetto dell'articolo 61, comma 8, della legge n. 133/2008 è proprio il momento della materiale erogazione dell'incentivo, non della maturazione del presupposto per ottenere l'erogazione stessa. La norma, in termini più espliciti, prevede la sua applicazione sulle somme che verranno liquidate ai tecnici a partire dallo gennaio 2009, disinteressandosi del tutto del momento in cui l'incentivo è stato maturato. Del resto, si tratta di una disposizione di carattere esclusivamente finanziario e non sostanziale: infatti, il valore massimo dell'incentivo rimane al 2% lordo. Tuttavia, di questo valore massimo il 75% dovrà rimanere acquisito ai bilanci dell'ente. Trattandosi dunque di una modalità di finanziamento, la violazione di tale disciplina, anche se basata su interpretazioni di fonti autorevoli, appare estremamente pericolosa, perché causa di danno erariale. Sono pertanto escluse dall'applicazione della norma solo le liquidazioni degli incentivi poste in essere entro il 31 dicembre 2008, a nulla rilevando la data dell'approvazione dei progetti esecutivi. notiziari inarcos 1071

81 FEDERAZIONE REGIONALE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI DELL EMILIA-ROMAGNA notiziari CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Dal primo luglio sono entrate in vigore le disposizioni contenute nell Atto di Indirizzo e coordinamento sui requisiti di rendimento energetico e sulle procedure di certificazione degli edifici. Il provvedimento disciplina inoltre il sistema regionale di certificazione energetica degli edifici definendo i soggetti preposti alle attività di certificazione energetica. Dal 21 luglio 2008 tutti i professionisti interessati potranno rivolgere le loro richieste anche online per essere accreditati quali certificatori energetici. La procedura per essere inseriti nell elenco dei certificatori energetici della Regione Emilia Romagna è la seguente: Andare sul sito: energia/ scegliere: Certificazione energetica degli edifici scegliere Accreditamento per la certificazione energetica Comparirà un menù a tendina da compilare in tutti i suoi campi, che dovrà essere spedito. La Regione dopo tale procedura invierà una Mail con la richiesta del pagamento di 100 Euro e la richiesta di conferma dei dati inseriti tramite la spedizione via fax o via posta dei dati confermati. La Regione spedirà una successiva mail con la notizia dell eventuale inserimento nell Albo dopo circa 1-2 mesi I requisiti per essere accreditati sono stati pubblicati nel BUR del 21/07/2008, alcuni di questi sono stati modificati, i cambiamenti sono sul sito in precedenza indicato. Le informazioni sul provvedimento sono reperibili anche presso il Servizio Politiche Energetiche telefonando ai numeri telefonici 051/ / e sul sito wcm/energia/ LA FEDERAZIONE REGIONALE DEGLI ORDINI DEGLI INGEGNERI SI STA AT- TIVANDO PER ORGANIZZARE DEI COR- SI, RICONOSCIUTI UFFICIALMENTE E CHE ACCREDITINO I SOGGETTI CHE ATTUALMENTE NON SONO IN POSSES- SO DEI REQUISITI PER L ISCRIZIONE. PERTANTO I COLLEGHI INTERESSATI A TALI CORSI SONO PREGATI DI CO- MUNICARE ALLE SEGRETERIE DEI PROPRI ORDINI LA LORO ADESIONE. Il Coordinatore Ing. Felice Monaco INGEGNERI ARCHITETTI COSTRUTTORI di tecnica e informazione dell associazione ingegneri e architetti e del collegio costruttori della provincia di bologna notiziario del collegio regionale ingegneri e architetti dell emilia-romagna notiziario della federazione degli ordini degli ingegneri della regione emilia-romagna inarcos mensile la buona informazione consolida le idee Da oltre 50 anni l organo tecnico di stampa e di informazione dell Associazione Ingegneri ed Architetti dell Emilia-Romagna e del Collegio Costruttori Edili. La diffusione supera mediamente le copie per 10 numeri l anno Direzione, redazione, pubblicità ed amministrazione: Bologna, Strada Maggiore 13 - Tel Fax

82 Collegio Costruttori Edili ed Imprenditori Affini notiziari Elenco delle circolari indirizzate da ANCEBOLOGNA Collegio Costruttori Edili dal 24 ottobre 2008 al 30 novembre 2008 alle imprese associate Circ. num. Prot. Data Oggetto Autore Servizio 578/ /10/2008 Festività cadenti nel mese di novembre LD/df Lavoro Trattamento economico dipendenti. 579/ /10/2008 INPS - Variazione del tasso di differimento, di LD/df Lavoro dilazione e delle somme aggiuntive per omesso o ritardato versamento dei contributi previdenziali e assistenziali. 580/ /10/2008 Equo canone e disciplina delle locazioni. Indice CP/vc Tecnico dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati relativo al mese di settembre / /10/2008 Benefici contributivi e DURC interno. Ulteriore LD/ld Lavoro differimento termine di presentazione del modello SC37. Nuova scadenza: 31 dicembre / /10/2008 ICI: fabbricati non ultimati. Sentenza n. CP/aa Tributario 24924/2008 della Cassazione. 583/ /10/2008 Seminario promosso da NEWTON Centro Studi CP/vc A.G. - Segr. - Amm. Analisi economica dei progetti in campo civile. Bologna, 26 novembre 2008 ore , Hotel Porta San Mamolo, Vicolo del Falcone, 6/8 - Bologna. 584/ /10/2008 Presentazione Osservatorio Immobiliare FIAIP 2008 CP/aa A.G. - Segr. - Amm. di Bologna e Provincia. Tavola Rotonda promossa dalla FIAIP il mercato immobiliare e le politiche abitative: trend e prospettive, Cappella Farnese, Comune di Bologna, Piazza Maggiore n. 6, Giovedì 6 novembre 2008 ore Invito. 585/ /10/2008 Indici Istat del costo di costruzione di un capannone CP/vc-aa Tecnico industriale e dei tronchi stradali. Secondo trimestre / /10/2008 Incontro sul tema La casa che risparmia più qualità CP/aa A.G. - Segr. - Amm. meno costi più salute, Giovedì 13 novembre 2008, ore 20,30, Sala Città di Claterna, Palazzo della Cultura, Piazza Allende n. 18, Ozzano dell Emilia (BO). 587/ /10/2008 Attestazione SOA per il periodo 17 ottobre CP/aa Tecnico fino al 31 dicembre Utilizzo dei migliori cinque anni di attività. Comunicato n. 54/2008 dell Autorità di Vigilanza. 588/ /10/ workshop sul mercato immobiliare degli uffici CP/aa A.G. - Segr. - Amm svoltosi Martedì 21 ottobre Pubblicazione materiale sul sito internet di Nomisma S.p.A. 589/ /10/2008 Seminari di aggiornamento promossi dall Istituto CP/df A.G. - Segr. - Amm. Istruzione Professionale Lavoratori Edili della Provincia di Bologna, Novembre Dicembre / /10/2008 Incontro Unindustria Bologna sul tema CP/aa A.G. - Segr. - Amm. Determinazione degli acconti d imposta 2008 e inarcos 1073

83 notiziari nuove regole di deducibilità degli interessi passivi: aspetti operativi ed esemplificativi, Mercoledì 12 novembre 2008, ore , Sala Topazio, Palazzo degli Affari, P.zza Costituzione n. 8 - Bologna. 591/ /11/2008 Lavori pubblici. D.L. 162 del 23 ottobre 2008: caro- CP/aa Tecnico prezzi dei materiali da costruzione verificatosi nel corso dell anno Istanza di compensazione. 592/ /11/2008 Elenco circolari diramate nel mese di ottobre CP/aa A.G. - Segr. - Amm. 593/ /11/2008 Concessione di costruzione e gestione di opera di CP/aa Tributario interesse pubblico. Chiarimenti ministeriali. Nessun rimborso IVA quando l opera è di proprietà dell ente appaltante. Rapporto con l opera realizzata in project financing. 594/ /11/2008 Indetto dalla CGIL di Bologna sciopero generale LD/aa Lavoro del settore privato per il prossimo 14 novembre Assemblee nelle imprese. 595/ /11/2008 Comune di Ozzano dell Emilia (BO): avviso di asta CP/aa A.G. - Segr. - Amm. pubblica per la vendita di area fabbricabile in località Osteria Grande. Importo a baste d asta: ,00 euro. Scadenza presentazione offerte: ore 13 del 28 novembre / /11/2008 IRPEF Erogazioni liberali in natura (es. ceste LD/vc Tributario natalizie) ai dipendenti. Precisazioni dell Agenzia delle Entrate. 597/ /11/2008 D.Lgs. 152/ III Decreto Correttivo al Codice CP/aa Tecnico dei Contratti Pubblici: disciplina opere c.d. super specializzate. ATI verticale. Subappalto: limite al 30%. Pagamento diretto della Stazione appaltante al subappaltatore. 598/ /11/2008 Ricollocazione del personale in esubero di azienda LD/ld Lavoro associata e agevolazioni contributive collegate all assunzione. 599/ /11/2008 Autotrasporto: rapporto tra mittente e vettori. Nuove CP/aa Tributario norme. 600/ /11/2008 Convegno La nuova disciplina dei lavori pubblici, CP/aa A.G. - Segr. - Amm. Giovedì 20 novembre 2008, ore 9,00-12,00, Parma, Palazzo Soragna, Strada al Ponte Caprazucca n. 6/A. 601/ /11/2008 Provincia di Bologna: n. 4 avvisi d aste immobiliari. CP/aa A.G. - Segr. - Amm. Scadenza presentazione offerte per la partecipazione alle aste: ore 12 dell 1 dicembre / /11/2008 Comune di Bologna: CP/aa A.G. - Segr. - Amm. - avviso d asta pubblica per la vendita di un complesso di edifici rurali siti in Castel Maggiore (BO), Via Lirone n. 61. Prezzo a base d asta: ,00 euro; - avviso d asta pubblica per la vendita di un terreno edificabile in Bologna, Via del Fonditore. Prezzo a base d asta: ,00 euro. Scadenza presentazione delle offerte: ore 13 del 26 novembre / /11/2008 Incontro con Giuseppe Feliziani, Direttore Generale CP/aa A.G. - Segr. - Amm. Carisbo S.p.A., sul tema La finanziabilità delle imprese di costruzioni e delle operazioni immobiliari nel nuovo quadro di mercato: l operatività di Carisbo e del Gruppo Intesa S. Paolo - Giovedì 27 novembre 2008 ore 17,00 presso la sede Associativa, Via G. Zaccherini Alvisi 20 - Bologna. 604/ /11/2008 STR VISION Software applicativo per le Imprese CP/vc A.G. - Segr. - Amm. edili. VISION Tour. Bologna, 11 dicembre 2008: sessione mattutina ore per progettisti e committenti; sessione pomeridiana ore per Imprese edili ed immobiliari. Sede associativa. Partecipazione gratuita. 605/ /11/2008 D.Lgs. 152/ III Decreto Correttivo al Codice CP/aa Tecnico dei Contratti Pubblici: introduzione della definizione di contratto di partenariato pubblico-privato. 606/ /11/2008 Accordo di Pianificazione tra la Provincia di CP/aa A.G. - Segr. - Amm. Bologna e l Associazione intercomunale Terre d Acqua per la formazione dei Piani Strutturali Comunali in forma associata. 607/ /11/2008 Pagamento frazionato del premio INAIL relativo LD/aa Lavoro all autoliquidazione 2007/2008. Tasso di interesse da applicare al rateo in scadenza il 16 novembre inarcos

84 608/ /11/2008 Provincia di Bologna: n. 2 avvisi d aste per CP/aa A.G. - Segr. - Amm. alienazione di aree edificabili: 1) Via Libia n. 67 a Bologna; 2) area edificabile produttiva Anzola dell Emilia (BO). Giorno delle aste: 18 dicembre 2008, prima asta alle ore 9,30, seconda asta alle ore 14, / /11/2008 Festa dei Santi Quattro Coronati 2008 Patroni CP/vc A.G. - Segr. - Amm. delle Arti Murarie. Celebrazioni del : 1) ore 10,00 posa a cura di ANCEBOLOGNA e del Comitato BSA della lapide in ricordo della sede dell Antica Compagnia o Arte dei Muratori Via Pescherie Vecchie, 12 Bologna; 2) ore 10,45 Santa Messa nella Basilica dei Santi Bartolomeo e Gaetano, Strada Maggiore n. 4 Bologna. 610/ /11/2008 Cronotachigrafo: nuovi adempimenti per autisti e CP/aa Tecnico imprese. Ulteriori chiarimenti. Istruzioni operative per le imprese edili che effettuano autotrasporto merci in conto proprio. 611/ /11/2008 Tossicodipendenza: accertamento di assenza. LD/df Lavoro Accordo sulle procedure. 612/ /11/2008 Comune di Bologna: avviso d asta pubblica per la CP/aa A.G. - Segr. - Amm. vendita di terreno agricolo con sovrastanti fabbricati in Comune di Castel d Aiano (BO). Prezzo a base d asta: ,00 euro. Scadenza presentazione delle offerte: ore 13 del 26 novembre / /11/2008 Seconda (o unica) rata dell acconto IRPEF ed IRES LP/aa Tributario per il Seconda rata dell acconto IRAP per il Seconda (o unica) rata dell acconto IRPEF per il 2008 dovuta in caso di assistenza fiscale. Seconda rata del contributo previdenziale dovuto alla gestione separata dell INPS dai soggetti di cui all art. 2, comma 26, L. 335/1995. Scadenza: 1 dicembre 2008 (ovvero termine dell undicesimo mese dell esercizio in caso periodo d imposta non coincidente con l anno solare). 614/ /11/2008 Quando la nota di credito può essere emessa anche CP/vc Tributario oltre l anno. 615/ /11/2008 Comune di Bologna: efficacia del PSC in vigore CP/aa Tecnico dal 10 settembre Nota illustrativa. 616/ /11/2008 Segnalazione n. XII/2008 elenco indicativo dei CP/aa Tecnico bandi di gara disponibile sul sito internet di ANCEBOLOGNA - Collegio Costruttori Edili, 617/ /11/2008 Cassa Mutua Edile. Mutualizzazione della LD/ld Lavoro prestazione di malattia ed infortunio per gli operai. Limiti di rimborso in caso di squilibrio contributivo. Accordo 20 ottobre / /11/2008 Il regime fiscale degli omaggi natalizi nel CP/aa Tributario 619/ /11/2008 Dossier Bologna su rivista Mondolibero. CP/aa A.G. - Segr. - Amm. Promozione pubblicitaria riservata alla imprese aderenti. 620/ /11/2008 Coefficiente di rivalutazione del T.F.R. - ottobre LD/aa Lavoro 621/ /11/2008 Cassa DD.PP.: pagamenti. Prossima chiusura esercizio CP/aa Tecnico 622/ /11/2008 Decreto 24 ottobre 2008: misura tasso di interesse CP/aa Tecnico di mora per il periodo 1 gennaio dicembre Variazione interesse legale. 623/ /11/200 Scadenze fiscali dicembre CP/df Tributario 624/ /11/200 Equo canone e disciplina delle locazioni. Indice CP/vc Tecnico dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati relativo al mese di ottobre / /11/2008 Annullamento dell aggiudicazione provvisoria ed CP/aa Tecnico omessa dichiarazione resa dal concorrente di eventuali condanne penali con il beneficio della non menzione. 626/ /11/2008 Comune di Ozzano dell Emilia (BO): bando d asta CP/aa A.G. - Segr. - Amm. per la vendita di area fabbricabile in località Palazzo Bianchetti. Importo a base d asta: Euro ,00. Scadenza presentazione offerte: ore 12,00 del giorno 6 dicembre / /11/2008 Incontro sul tema: Nuovo Testo Unico: nuovi CP/aa A.G. - Segr. - Amm. obblighi e maggiori sanzioni? Ne nasce un valore aggiunto e una maggiore efficacia?, Venerdì 28 novembre 2008, ore 14.00, Aula Magna Fondazione Aldini Valeriani, Via Bassanelli 9/11 - Bologna. 628/ /11/2008 Reverse charge nel settore edile. Contratti di CP/aa Tributario global service. Chiarimenti ministeriali. notiziari inarcos 1075

85 notiziari 629/ /11/2008 Procedure ristrette semplificate per gli appalti di CP/aa Tecnico lavori pubblici - art. 123 D.Lgs. 163/2006. Presentazione domande entro il per la formazione degli elenchi delle imprese da invitare per il Qualificazione delle imprese per le procedure ristrette semplificate per gli appalti di pubblici. 630/ /11/2008 Istituzione codici tributo per il versamento somme CP/vc Tributario dovute a seguito Adesione ai verbali di constatazione - Agenzia delle Entrate - Risoluzione n. 426/E del 6 novembre / /11/2008 Incontro sul tema Il Consorzio Bolognese di CP/vc A.G. - Segr. - Amm. Garanzia Collettiva Fidi COBFIDI come strumento di supporto alla gestione finanziaria aziendale delle Imprese edili e promotrici di iniziative edilizie. Giovedì 4 dicembre 2008 ore 17,00 presso la sede associativa, Via G. Zaccherini Alvisi, 20 - Bologna. Parking Zaccherini Alvisi adiacente. 632/ /11/2008 Pubblicazione Edilstampa S.r.l. L appendice di CP/vc A.G. - Segr. - Amm. aggiornamento a Il Codice Usuale dei Lavori Pubblici. Prezzi riservati alle Imprese associate. 633/ /11/2008 Comune di Monteveglio (BO): adozione di modifica CP/aa A.G. - Segr. - Amm. al RUE per accoglimento proposta di privati relativa al parcheggio pubblico in Frazione Oliveto - art L.R. 20/2000. Scadenza presentazione osservazioni: 10 gennaio / /11/2008 Il conguaglio fiscale di fine anno Novità sul CP/df A.G. - Segr. - Amm. pacchetto anti crisi relative al reddito di lavoro dipendente ed assimilato. Lunedì 15 dicembre 2008 ore 14,30-17,30 Sala Topazio Palazzo degli Affari P.zza Costituzione, 8 Bologna. 635/ /11/2008 Indagine rapida straordinaria sull andamento del CP/aa A.G. - Segr. - Amm. settore delle costruzioni nel 2008 e previsioni per il 2009 ed il Valutazioni su produzione, occupazione, accesso al credito, ritardi nei pagamenti. 636/ /11/2008 Chiusura degli Uffici di ANCEBOLOGNA per le CP/vc A.G. - Segr. - Amm. festività Natale Anno Nuovo / /11/2008 Incontro sul tema Quale città per il futuro: ritorno al CP/aa A.G. - Segr. - Amm. diritto. Il limite del potere nel governo del territorio come fattore di sviluppo. Venerdì 12 dicembre 2008, ore 17.00, Palazzo D Accursio, Cappella Farnese, Piazza Maggiore n. 6 - Bologna. 638/ /11/2008 Riduzione acconto IRES ed IRAP del 3%. CP/aa Tributario Comunicato Stampa Agenzia delle Entrate del Possibilità di compensazione con F24 del del maggior acconto versato. L aggiornamento in tempo reale degli oggetti delle circolari indirizzate da ANCEBOLOGNA - Collegio Costruttori Edili alle imprese associate è consultabile sul sito internet: G.U. DEL OGGETTO PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI DECRETO-LEGGE 23 OTTOBRE 2008, N. 162 Interventi urgenti in materia di adeguamento dei prezzi di materiali da costruzione, di sostegno ai settori dell autotrasporto, dell agricoltura e della pesca professionale, nonché di finanziamento delle opere per il G8 e definizione degli adempimenti tributari per le regioni Marche ed Umbria, colpite dagli eventi sismici del ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA: Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, relativi al mese di settembre 2008 che si pubblicano ai sensi dell art. 81 della legge 27 luglio 1978, n. 392 (Disciplina delle locazioni di immobili urbani), ed ai sensi dell art. 54 della legge del 27 dicembre 1997, n. 449 (Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica) MINISTERO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE - DECRETO 6 AGOSTO 2008, N. 165 Regolamento concernente le modalità di concessione dell agevolazione prevista dal punto 15 della tabella A allegata al testo unico delle accise, approvato con il decreto legislativo n. 504/1995, per l impiego del GPL negli impianti centralizzati per usi industriali DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12 SETTEMBRE 2008 Determinazione del periodo di vigenza dell ora legale per l anno MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI - DECRETO 24 OTTOBRE 2008 Determinazione, per il periodo 1 gennaio dicembre 2007, della misura del tasso di interesse di mora da applicare ai sensi e per gli effetti dell articolo 30 del Capitolato generale d appalto dei lavori pubblici approvato con decreto 19 aprile 2000, n ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA: Indici dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, relativi al mese di ottobre 2008 che si pubblicano ai sensi dell art. 81 della legge 27 luglio 1978, n. 392 (Disciplina delle locazioni di immobili urbani), ed ai sensi dell art. 54 della legge del 27 dicembre 1997, n. 449 (Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica) inarcos

86 notiziari INARCASSA COMPIE 50 ANNI In occasione del 50 anniversario della Fondazione si è tenuto a Roma il 26 novembre 2008, presso l Auditorium Parco della Musica, un convegno dal titolo: Il welfare in una società che cambia. Di seguito si riporta la presentazione del convegno tratta dall invito. Nel corso degli ultimi decenni la società italiana ha subito profonde trasformazioni, alle quali il sistema del welfare non è ancora riuscito a fare fronte in modo adeguato. In occasione dei suoi Cinquant anni, Inarcassa vuole offrire un contributo alla riflessione in corso nel paese sulle riforme attuate, e su quanto ancora resta da fare per risolvere il conflitto tra giovani e anziani; assicurare prestazioni previdenziali adeguate alle future generazioni; favorire la natalità e la partecipazione ULTIMA ORA: un breve riassunto del convegno ing. Franca Biagini Nell'ambito del convegno del 26 novembre 2008, si sono tenute due tavole rotonde: la prima nel corso della mattinata e la seconda pomeridiana. Sono stati presentati i dati emersi da una ricerca effettuata da inarcassa su un campione di ingegneri e architetti iscritti. La ricerca ha fornito un'interessante spaccato della nostra realtà libero professionale: per dimensioni di studio, per reddito in funzione delle diversce fascie di età. E anche caduto il mito dei libero professionista come "figlio d'arte"; solo il 10% dei nuovi laureati è influenzato dalla carriera del genitore. Si può quindi affermare che all'interno della nostra categoria è pressoché inesistente il fenomeno del "nepotismo". Tra gli altri argomenti trattati, grande interesse ha suscitato l'analisi del risvolto negativo sui contributi versati a inarcassa, dovuto alle minori entrate (e conseguentemente al minor reddito) a seguito dell'abrogazione dei minimi tariffari voluta nel 2006 col decreto Bersani, e alla luce dell'attuale situazione economica. L'abolizione dei minimi tariffari ha tolto ogni riferimento alle pubbliche amministrazioni e livellato in basso la qualità delle prestazioni. Inoltre, secondo l'ing. Di Martino (vice presidente Inarcassa), l'eccesso di concorrenza non qualificata sta distruggendo il mercato. Della tavola rotonda ne facevano parte, tra gli altri, Antonino Lo Presti (PDL), Pierluigi Mantini (PD) e Giuseppe Galasso (in rappresentanza dell'anti trust). Antonino Lo Presti è responsabile nazionale Libere Professioni del suo partito nonché vicepresidente della Commissione parlamentare per il Controllo sulle attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. Pierluigi Mantini è segretario della commissione giustizia della camera. Lo Presti ha affermato che uno degli obiettivi è quello di ripristinare dei "paletti minimi" che impediscano ribassi in parcella sino al 75%. Questa possibilità era già stata presa in considerazione nella passata legislatura e quindi Mantini si è detto disposto a firmare un eventuale proposta in questo senso fatta dalla maggioranza. Galasso ha anche ricordato che l'anti trust sta lavorando sui codici deontologici predisposti dalle libere professioni, evidenziando che non ci sono problemi per quelli di architetti e ingegneri ma altre professioni sembrano restie ad accogliere le osservazioni dell'autorità di vigilanza. In sostanza, per quanto emerso, sia la maggioranza che l'opposizione si sono dimostrati tutti contrari all'avvenuta abolozione dei minimi tariffari. Ora staremo a vedere se alle belle parole seguiranno anche i fatti. delle donne al mercato del lavoro, ancora lontana dagli standard europei; migliorare l assistenza alla fascia crescente della popolazione più anziana; adottare il modello di welfare più equo e sostenibile per i liberi professionisti. Di questo sistema di welfare che cambia e deve cambiare, Inarcassa con la sua storia lunga cinquant anni, è una delle istituzioni più antiche e rappresentative, e sta portando avanti il suo compito di garantire il futuro della professione puntando sulle grandi riforme del sistema, sull innovazione dei processi, sulla gestione professionale del patrimonio. E proprio in virtù di queste scelte, se nell anno della nostra nascita, il 1958, ci occupavamo di erogare benefici limitati a poche migliaia di iscritti, nel 2008 abbiamo l orgoglio di assicurare a oltre 140 mila associati prestazioni eque e sostenibili per almeno altri cinquant anni. inarcos 1077

87 CORSI E CONVEGNI rubriche ROGERS A TRIESTE Il progetto di recupero di una ex stazione di benzina in fondo alle Rive di Trieste, reso possibile da un finanziamento della Camera di Commercio di Trieste, permetterà l apertura della Stazione Rogers e di un centro di attività e informazioni culturali del Nord Est. L edificio è stato progettato agli inizi degli Anni Cinquanta dallo studio milanese BBPR. Per l edificio destinato a erogare la benzina Aquila a Trieste E. N. Rogers pensò una forma spaziale inconfondibile: un onda leggera per la copertura sospesa su pilotis, molto vetro per le tre sale identiche ma slittate di una mezza lunghezza, l uso dei soli colori aziendali. Di questa forte caratterizzazione segnaletica farà tesoro e trasformerà il distributore di carburante in un inedito distributore di cultura, preparandosi a celebrare nel 2009 il centenario della nascita dell architetto. Quattro manifestazioni, con la collaborazione di Università, istituzioni culturali e privati, impronteranno l attività del centro per il prossimo autunno/primavera. Ognuna opererà una ibridazione/stratificazione di aree tematiche suggerite da una parte dall attualità e dall altra dal ruolo di punto di scambio, turistico e commerciale, cui Stazione Rogers è destinata. KLLMAHOUSE 2008 Bolzano, gennaio 2009 Coperture in legno, materiali e tecniche per l isolamento termico ed acustico, pompe di calore, sistemi di riscaldamento da energie rinnovabili e migliaia di altre novità, tendenze e innovazioni saranno in mostra il prossimo gennaio in occasione di Klimahouse 2009, durante la quale 350 aziende dall Italia e dall estero esporranno su una superficie di m2.la fiera sarà accessibile dal 22 al 25 gennaio I primi due giorni di fiera sono riservati ai soli operatori previa registrazione, mentre sabato 24 e domenica 25 gennaio 2009 la fiera è aperta a tutti. L ormai tradizionale congresso internazionale Costruire il futuro avrà luogo dal 22 al 24 gennaio 2009 nel Centro Congressi di Fiera Bolzano/Four Points Sheraton. Per un intero pomeriggio sarà l IPES, l Istituto per l Edilizia Sociale della Provincia Autonoma di Bolzano, espone le proprie esperienze in merito alle nuove costruzioni e ai risanamenti di case plurifamiliari. EFFICIENZA ENERGETICA: CICLO DI CONVEGNI Partito a ottobre a Bergamo e poi a Vicenza, il nuovo ciclo di convegni dal titolo L architettura moderna e la sfida dell efficienza energetica. Mitsubishi Electric Climatizzazione, da sempre attenta e sensibile a queste tematiche, interviene ai convegni in qualità di partner, proponendo l approfondimento su due attuali argomenti legati al concetto di efficienza energetica: La pompa di calore applicata alla climatizzazione e alla produzione di acqua calda per il risparmio energetico e la riduzione delle emissioni di CO 2 e Decreto conto energia: le incentivazioni per i sistemi fotovoltaici. Gli incontri costituiscono un importante occasione di confronto sul risparmio energetico in cui il pubblico degli architetti potrà approfondire i temi legati alla sostenibilità, all efficienza e al benessere per le necessità prestazionali, normative ed economiche dell involucro edilizio. Prossima tappa a Palermo nella seconda metà di gennaio. BAU 2009 Bau 2009, la grande manifestazione dell edilizia ospitata dal 12 al 17 gennaio 2009 nel nuovo Centro Fieristico di Monaco di Baviera, si arricchisce per l offerta fieristica che abbraccia l intera gamma della progettazione, della costruzione e dell arredo. Molti i settori merceologici in mostra che comprendono le facciate, gli elementi costruttivi metallici, i sistemi di protezione solare, le soluzioni per l automazione e il controllo degli edifici. Come ogni anno, sarà dato grande spazio all industria internazionale del vetro che presenterà gli ultimi sviluppi settoriali, alla serramentistica e alla componentistica metallica e lignea. I temi del risparmio e della produzione di energia fanno da filo conduttore attraverso i padiglioni, che mostreranno come sia possibile integrare impianti fotovoltaici e termici negli involucri esterni degli edifici senza compromettere l estetica dell architettura. Le grandi aziende produttrici del settore chimico esporranno i materiali per isolamento termico, intonaci, vernici, colori e colle, indispensabili per lo costruzione delle facciate moderne. Nella sezione Bau lt saranno presentate soluzioni software e hardware per tutti i gruppi professionali dell edilizio. AI tema dell edilizio di ristrutturazione e ammodernamento è dedicato nuova- inarcos 1081

88 rubriche mente un intera area espositiva riservata: con il patrocinio del Ministero Federale di Trasporti, Edilizio e Urbanistico e del Comitato Federale di Lavoro per il Rinnovo di Stabili d Epoca (BA- KA), i visitatori avranno l opportunità di informarsi su tutti gli aspetti del risanamento, dello ristrutturazione e della modernizzazione di edifici esistenti. Messe Muenchen GmbH Tel. (0049) info@bau-muenchen.com ANCORA KLIMAHOUSE Dopo l eccellente successo dell edizione 2008 di Klimahouse, progettisti, imprenditori e consumatori sono in attesa della manifestazione fieristica più specializzata nel campo dell efficienza energetica che si terrà, per lo quarta volta, nel quartiere fieristico di Bolzano dal 22 al 25 gennaio Nell edizione tenutasi nel gennaio di quest anno, 375 aziende e associazioni hanno esposto materiali innovativi, proposto tecniche di costruzione alternativo, suggerito pratiche e soluzioni per risparmiare energia. Fiero Bolzano, con Klimahouse 2009, si propone quindi come la vetrina delle possibilità tecniche ed economiche per il risparmio energetico e per lo protezione dello natura per il settore edile; il cuore dello manifestazione sarà, anche per l edizione 2009, il congresso Casa Clima-Costruire il futuro, che, nel 2008, ha visto lo partecipazione di oltre 900 operatori provenienti do tutto Italia. VEGETALIA gennaio-1 Febbraio Cremona Cenacolo Srl- Via C. Colombo, 101/h Piacenza - Tel OPPENHEIM Merano, ottobre 2008-gennaio 2009 La mostra è dedicata all opera di Meret Oppenheim e ripercorre l attività dell artista raggruppando le opere attraverso alcuni fondamentali nuclei tematici o per le particolarità tecniche ed estetiche, mettendo in luce alcune attività parallele al lavoro di artista che per lei sono state molto importanti. In particolare saranno mostrate opere in cui l artista ha sviluppato alcuni temi centrali del suo lavoro come l indagine sugli archetipi estremamente importanti per l estetica surrealista. Ma anche l attività dell artista come poetessa e ideatrice di lavori teatrali per bambini, riceverà uno spazio proprio per ricostruire la sua complessa personalità che non è nota al grande pubblico. In particolare saranno esposti alcuni video di letture poetiche o di recitazioni testi drammaturgici. La mostra sarà inaugurata il 4 ottobre 2008 e durerà fino all 11 gennaio MADE EXPO Milano, febbraio 2009 Dal 4 al 7 febbraio 2009, Milano ospiterà Made Expo 2009, la seconda edizione della fiera dedicata all edilizia e al progetto di architettura. La manifestazione è promossa da Federlegno-Arredo e Uncsaal. La sede di Milano costituisce una posizione strategica poiché ricopre un ruolo centrale nel panorama mondiale dell architettura, anche in vista del prossimo Expo del CONFERENZA DELL INDUSTRIA SOLARE Ambiente Italia ha organizzato la prima Conferenza dell Industria Solare in Italia (CIS-IT: Roma, 5-6 febbraio 2009, Hotel Hilton Fiumicino), ispirata al modello di grande successo del Forum Solarpraxis, che si svolge ogni anno a Berlino dal 1998, e dell omonima CIS lanciata ne 2007 in Spagna. CIS-IT copre tutte le forme di uso attivo dell energia solare: fotovoltaico, solare termico, climatizzazione, solare termodinamico, toccando gli aspetti chiave non strettamente tecnologici, con particolare rilievo agli aspetti pratici e alle necessità dell industria e degli operatori del settore. Come in Germania e Spagna, la CIS-IT si propone di diventare il più importante convegno annuale per gli operatori di mercato dell energia solare, che vi incontreranno rappresentanti del mondo della politica, della finanza e dei media. CIS-IT è organizzata dalla Solarpraxis di Berlino, una compagnia leader nei servizi dedicati all industria del solare e delle alter energie rinnovabili, in collaborazione con Ambiente Italia. Si invitano tutti gli operatori del settore a inviare delle proposte di relazione sui temi della conferenza. Ulteriori informazioni, il call for paper, l annuncio e le opportunità di sponsoring si trovano sulla pagina web della conferenza: Dr. Steffen Schmuck-Soldan Solarpraxis AG Zinnowitzer Straße Berlin (D) Tel. (0049) Fax (0049) Schmuck-soldan@solarpraxis.de INDUSTRIA SOLARE Roma, febbraio 2009 Il 5 e il 6 febbraio 2009 a Roma si terrà la Conferenza dell Industria Solare (CIS-IT 2009) relativa a Politica, mercati & finanze, marketing & vendite, pubbliche relazioni. La conferenza copre tutte le forme di uso attivo dell energia solare: fotovoltaico, solare termico, climatizzazione, solare termodinamico, toccando gli aspetti chiave non strettamente tecnologici, con particolare rilievo alle necessità dell industria e degli operatori del settore. La CIS-IT si propone di diventare uno dei più importanti appuntamenti annuali, facilitando lo scambio di esperienze e di contatti tra aziende, associazioni, enti pubblici e tutti i professionisti dell energia solare. Per informazioni: de. R+T Stoccarda, febbraio 2009 R+T, la fiera leader nel mondo per avvolgibili, porte/portoni e protezione contro il sole, si terrà a Stoccarda dal 10 al 14 febbraio Ricco calendario delle manifestazioni: sarà rappresentato con un cosiddetto bar dell edilizia che servirà da piattaforma di comunicazione e contribuirà a superare I timori spesso presenti fra architetti e artigiani. Il premio per la promozione degli studenti indetto dall Albo federale degli architetti e intitolato Il dettaglio architettonico in un progetto complessivo sarà la risposta degli architetti al cambiamento climatico che sottolineerà alle generazioni e ai progettisti futuri l importanza della protezione contro il sole nell edilizia. Oltre ad aver confermato il suo rapporto nella selezione delle tematiche e dei relatori, l Albo degli architetti del Baden-Wüttemberg ha dato il suo benestare all estensione della durata del Seminario degli architetti che per la prima volta si protarrà per due giorni inarcos

89 LA DIRETTIVA PED E L ANALISI STRUTTURALE DEI SISTEMI IN PRESSIONE Politecnico di Milano 2-6 febbraio 2009 Periodo di svolgimento e sede del corso Il corso si svolgerà nel periodo 2-6 febbraio 2009, con 40 ore di lezioni ed esercitazioni divise in due moduli (Modulo PED: 8 ore, Modulo Analisi Strutturale: 32 ore), e si terrà presso il Politecnico di Milano, Campus Bovisa Ingegneria, Via la Masa 34, Milano. Descrizione del corso Il recepimento in Italia della Direttiva Europea 97/23/CE PED introduce diverse innovazioni nelle procedure, da tempo consolidate, di progettazione, verifiche di resistenza, controllo di conformità alle norme, di componenti e sistemi a pressione. L applicazione ai fini progettuali delle normative nazionali sarà progressivamente sostituita dell utilizzo delle norme armonizzate europee, integrate con la conoscenza delle norme tecniche internazionali e con i metodi di buon progetto, essendo il progetti sta e il fabbricante coinvolti direttamente nella qualità stessa del progetto eseguito. A questo proposito la Direttiva 97/23 richiede un approccio del progettista più consapevole e responsabilizzato, con la necessità quindi di provvedere all aggiornamento tecnico sulle problematiche di stabilità dei componenti in pressione. E quindi necessario per il costruttore, il progetti sta e l utilizzatore poter approfondire la conoscenza delle disposizioni tecniche nazionali ed internazionali da utilizzare per la progettazione e la verifica di resistenza dei contenitori in pressione. Il corso intende evidenziare i riferimenti teorici necessari per una corretta schematizzazione e analisi strutturale dei sistemi in pressione avendo anche a riferimento l obbligo, previsto dalla norma, di condurre l analisi strutturale tenendo conto dell analisi dei rischi precedentemente condotta. Il corso pertanto intende: presentare in modo organico le norme comunitarie di riferimento e le norme nazionali e internazionali più usate; approfondire i collegamenti tra teoria e applicazione della normativa; introdurre il concetto di analisi e valutazione dei rischi e la possibile applicazione ai componenti in pressione supportata da casi concreti; fare il punto sulle modalità relative alla messa in servizio e alle verifiche periodiche di componenti e impianti in pressione. Il corso è di tipo specialistico e propone contenuti professionali con l obiettivo formativo di fornire una capacità operativa. Dipartimento e istituzioni promotrici. Politecnico di Milano, Dipartimento di Meccanica /I corso è svolto con il patrocinio di: CISAP, ANIMA, AIDIC Direzione del Corso Prof. Marco Giglio, Dipartimento di Meccanica, Politecnico di Milano Ing. Giuseppe Mulè, ex dirigente ISPESL Per informazioni rivolgersi a: Marco Giglio, Tel , Fax , marco.giglio@polim.it. PROGETTAZIONE A FATICA DI STRUTTURE E DI COMPONENTI MECCANICI Milano febbraio 2009 La progettazione a fatica rappresenta uno dei più ostici problemi che un progetti sta si possa trovare ad affrontare. Al fine di fornire un panorama aggiornato delle moderne metodologie per impostare correttamente il progetto e la verifica a fatica delle strutture e dei componenti si terrà dal 17 al 20 febbraio 2009, presso il Dipartimento di Meccanica del Politecnico di Milano, il corso d aggiornamento Progettazione a fatica di strutture e di componenti meccanici (Direttore Prof. Mario Guagliano). Il corso, giunto alla XII edizione, è indirizzato ai progettisti di sistemi, componenti e strutture meccaniche ed aeronautiche affronterà, anche con casi di studio risolti dai docenti nella loro attività accademica e professionale e facendo riferimento alle norme vigenti, le problematiche legate alle principali metodologie di progettazione (vita infinita, safe-life, fail-safe, damage tolerant, defect tolerant). Per maggiori informazioni rivolgersi a: Prot. Mario Guagliano Dipartimento di Meccanica Politecnico di Milano Via La Masa, MILANO Tel: Fax: mario.guagliano@polimi.it CLIMATIZACION Febbraio Madrid (E) Feria de Madrid - Apdo. De Correos, Madrid (E) climatizacion@ifema.es I LEGNO E EDILIZIA Si terrà presso Verona Fiere, dal 26 febbraio al 1 marzo 2009, il sesto salone sull impiego del legno nell edilizia, organizzata da Piemmeti S.p.A. La manifestazione, biennale, guarda con particolare attenzione a chi opera quotidianamente nel settore esprimendo una particolare sensibilità per coloro che amano vivere in strutture abitative o di uso civile costruite con materiali sostenibili. In quattro giorni Legno & Edilizia permetterà ad almeno professionisti del settore, di avvicinare le novità di un nutrito cartello merceologico: strutture portanti in legno per uso civile e per impianti pubblici, carpenteria in legno (travature e pannelli), macchine e utensili per il legno in edilizia, legno da lavoro, semilavorati, casseforme, telai, case prefabbricate e strutture lignee da esterno, infissi e rivestimenti in legno, colle, vernici e impregnanti ecologici, sistemi di sicurezza, coperture e tetti, materiali isolanti, guaine ed accessori, studi di progettazione, software e sistemi di certificazione, sistemi di fissaggio. E visto il crescente interesse per un nuovo modo di costruire i tetti e le pareti esterne (nelle ultime edizioni di Legno & Edilizia (oltre la metà dei visitatori era composta da coperturisti) sarà ampliata la sezione speciale Tetto & Pareti, al cui interno i progettisti, ma anche lattonieri ed imprese edili, troveranno nuove soluzioni. INTED 2009 Valencia, marzo 2009 Sono partite le azione per il cali for abstract del convegno INTED2009 che si terrà a Valencia, in Spagna, dal 9 all 11 marzo L'obiettivo del convegno riguarda la condivisione delle esperienze nei campi della tecnologia, l educazione, lo sviluppo e la cooperazione internazionale. È un forum internazionale per insegnanti, ricercatori, professori, ingegneri ed rubriche inarcos 1083

90 rubriche educatori nell ambito della tecnologia e della scienza. Per informazioni: INTED2009 Organising Comrnittee, inted2009@iated.org. TECHNODOMUS Rimini, marzo 2009 Rimini Fiera ospiterà Technodomus, una nuova esposizione dedicata alle tecnologie per la lavorazione del legno e ai componenti per l edilizia. In programma dall 11 al14 marzo 2009, occuperà quattro padiglioni, con accesso dall ingresso Sud. Sono in fase di definizione appuntamenti dedicati ai temi di maggior attualità del costruire collegno, come quello del progetto con materiale organico, sostenibile e dalle insospettabili caratteristiche meccaniche, con attenzioni alla durabilità, al risparmio energetico e quindi all isolamento termico ed acustico. Altro argomento di interesse sarà l esame delle nuove tecnologie della lavorazione delle finestre e porte finestre ad alto tenore di risparmio energetico, le tecnologie di produzione con macchine a controllo numerico. PEGGY GUGGENHEIM E LA NUOVA PITTURA AMERICANA Vercelli, novembre 2008-marzo 2009 La mostra Peggy Guggenheim e la nuova pittura americana è ospitata nella Chiesa di San Marco di Vercelli dal 21 novembre 2008 al 1 marzo 2009 ed è promossa dalla Regione Piemonte e dalla Città di Vercelli in collaborazione con la Collezione Peggy Guggenheim di Venezia. La mostra, curata da Luca Massimo Barbero, è la seconda tappa dell ideale viaggio nella vita di Peggy Guggenheim iniziato lo scorso anno con la mostra Peggy Guggenheim e l immaginario surreale nell Arca di Vercelli. Peggy Guggenheim arriva negli Stati Uniti nel 1941 portando con se lo straordinario bagaglio delle opere delle avanguardie artistiche europee. La collezionista, con la sua nuova e originale galleria Art of This Century inaugurata nel 1942, diventa fulcro di un nuovo, vivace dibattito sull identità dell arte americana stimolato anche dall incontro con gli artisti europei che Peggy era riuscita a salvare dalle persecuzioni naziste e che ora condividevano le proprie esperienze d avanguardia con i giovani americani: Arshile Gorky, Mark Rothko, Robert Motherwell, William Baziotes, Willem de Kooning, Richard Pousette-Dart, e soprattutto Jackson Pollock, il cui mito nasce proprio da Peggy, che con appoggio e stima porterà il giovane artista sconosciuto a divenire un protagonista dell arte contemporanea internazionale. PARIGI 2009: RIFLETTORI PUNTATI SU INTERMAT A fine Aprile 2008 la superficie riservata è superiore a quella di Intermat È la notizia maggiormente evidente sulla home page del sito web della Rassegna internazionale che, anche il prossimo anno, aprirà i battenti nel quartiere fieristico di Paris Nord-Villepinte. Un segnale positivo, che conferma quindi ulteriormente l importanza dell evento e il grado di interesse suscitato tra gli addetti ai lavori. Il Salone parigino è un punto di riferimento per il settore, raggruppando i principali protagonisti della produzione di attrezzature e di tecnologie per i lavori pubblici, l edilizia e l'industria dei materiali. Proprio per questo è una vetrina importante, alla quale nessuno vuole rinunciare a presenziare: così si spiegano i m 2 (su m 2 comprensivi dei m 2 dell area demo) al momento prenotati dagli espositori. Il medesimo grado di interesse si riflette anche sulle iniziative e I vari segmenti del Salone: un valido esempio è rappresentato proprio da Paris Demo, l area esterna di dimostrazione che, la scorsa edizione, ha vantato una partecipazione dell 83% dei visitatori. Intermat è l unico salone al mondo a proporre una superficie dedicata di questa portata. Ottimi quindi I presupposti perché l edizione 2009 sia notevolmente ricca. Focus on: lo sviluppo sostenibile e l ambiente Temi forti dell edizione 2009 saranno lo sviluppo sostenibile e l ambiente, argomenti particolarmente attuali e di interesse internazionale e in questo contesto approfonditi dal punto di vista dell innovazione. Gli esempi sono offerti dal Palmares dell Innovazione o dalla Vetrina degli Eco Lavori Pubblici. In particolare il primo rappresenta una autentica panoramica mondiale dell innovazione: oltre 150 prodotti proposti dagli Espositori selezionati da una Giuria di Specialisti ed Esperti che premieranno le migliori proposte. Il Pre-INTERMAT Presso la Grande Arche de la Defense, il 16 e il 17 Gennaio 2009 la Stampa nazionale e internazionale incontrerà gli Espositori, i quali avranno a disposizione uno spazio per ricevere i Giornalisti e presentare prodotti e soluzioni. Proprio in tale occasione saranno resi noti i risultati del Palmares dell Innovazione, con largo anticipo rispetto alle precedenti edizioni. I nuovi settori Oltre ai settori tradizionali, il Salone francese intende valorizzarne altri di elevato potenziale, come quello delle miniere e delle cave, della perforazione e della trivellazione; troverà spazio anche il segmento dedicato agli accessori che vedrà qui riunirsi i fornitori, i grandi Costruttori e i subfornitori. La logistica sarà un altro ambito fortemente ampliato. 2009, ANCORA SOLAREXPO Solarexpo, lo mostra-convegno internazionale su energie rinnovabili e generazione distribuita, si terrà dal 7 al 9 maggio 2009 sempre in Fiera a Verona. In un continuo proliferare di manifestazioni, SoIarexpo, giunto alla decima edizione si impone come l evento sulle rinnovabili più visitato in Europa. L esposizione è da sempre focalizzata sui temi del solare termico e fotovoltaico, della cogenerazione, delle biomasse, dell energia idroelettrica, eolica e geotermica, con un tale parterre tecnologico i visitatori non possono che essere dei professionisti qualificati che ogni anno attendono lo mostra come momento di aggiornamento e formazione. Anche nel 2009 Solarexpo sarà affiancato da Greenbuilding, la mostraconvegno internazionale dedicata all efficienza energetica e all architettura sostenibile, per continuare così ad offrire lo più completa rassegna di prodotti, tecnologie e soluzioni nell ambito delle rinnovabili e dell efficienza energetica inarcos

91 ALUBEL 28 RAME TECNOLOGIA DI PRESTIGIO Alubel spa Via Torricelli, Bagnolo in Piano (RE) Italy - Tel Fax

INGEGNERI ARCHITETTI COSTRUTTORI

INGEGNERI ARCHITETTI COSTRUTTORI INGEGNERI ARCHITETTI COSTRUTTORI 1876 inarcos ANNO LXIII - DICEMBRE 2008 (10) Spedizione in A.P. - 45% - Art. 2 Comma 20/b - Legge 662/96 - Fil. Bologna - 3,30 BOLOGNA - STRADA MAGGIORE, 13 mensile di

Dettagli

Giorgio Monti CONCETTI BASILARI DEL PROGETTO DI RINFORZO E PROBLEMATICHE SPECIALI. Capitolo 3: Università di Roma La Sapienza CNR-DT 200/2004

Giorgio Monti CONCETTI BASILARI DEL PROGETTO DI RINFORZO E PROBLEMATICHE SPECIALI. Capitolo 3: Università di Roma La Sapienza CNR-DT 200/2004 CNR-DT 200/2004 Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il controllo di Interventi di Consolidamento Statico mediante l utilizzo di Compositi Fibrorinforzati Capitolo 3: CONCETTI BASILARI DEL

Dettagli

Il consolidamento statico e sismico di un ponte degli anni Cinquanta

Il consolidamento statico e sismico di un ponte degli anni Cinquanta Il consolidamento statico e sismico di un ponte degli anni Cinquanta Nella località di Urbania, a pochi chilometri di distanza da Urbino, è stato realizzato un intervento particolarmente significativo

Dettagli

VIA P. TOGLIATTI N. 4, MEDICINA (BO)

VIA P. TOGLIATTI N. 4, MEDICINA (BO) F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono 051851012 Fax 051851012 E-mail Pec VIA P. TOGLIATTI N. 4, MEDICINA (BO) marta.baravelli@gmail.com

Dettagli

Impresa Frigerio. Building, Safety e Real Estate.

Impresa Frigerio. Building, Safety e Real Estate. Impresa Frigerio srl Nata come impresa di costruzioni, Impresa Frigerio ha sviluppato nel corso degli anni una significativa esperienza nel campo della realizzazione di nuove abitazioni, edifici commerciali

Dettagli

Criteri di acquisto e di controllo delle opere strutturali in legno

Criteri di acquisto e di controllo delle opere strutturali in legno pagina 1 di 5 0 01-04-2015 Aggiornamento secondo Reg. Eu. 305-2011 Servizio QSA Luca Bosi REV DATA DESCRIZIONE DELLE MODIFICHE PREPARATO VERIFICATO E APPROVATO 1.0 SCOPO Si stabiliscono i requisiti essenziali

Dettagli

Criteri di acquisto e di controllo delle opere strutturali in legno

Criteri di acquisto e di controllo delle opere strutturali in legno pagina 1 di 5 Revisione per unificazione e aggiornamento Reg. Eu. 0 02/05/2016 Servizio QSA Rappresentante della Direzione 305-2011 CPR REV DATA DESCRIZIONE DELLE MODIFICHE PREPARATO VERIFICATO E APPROVATO

Dettagli

INDAGINI PULL-OFF SU TRAVETTI DI SOLAIO RINFORZATI PRESSO L OSPEDALE CIVILE DI ASIAGO (VI)

INDAGINI PULL-OFF SU TRAVETTI DI SOLAIO RINFORZATI PRESSO L OSPEDALE CIVILE DI ASIAGO (VI) INDAGINI PULL-OFF SU TRAVETTI DI SOLAIO RINFORZATI PRESSO L OSPEDALE CIVILE DI ASIAGO (VI) PROVA N. 3662/VR 08 febbraio 2010 Committente: U.L.S.S. 3 Direttore Lavori: Relatore: dott. ing. Filippo Navarra

Dettagli

ASSOCIAZIONE PER LA CRESCITA CULTURALE E TECNOLOGICA DEI MATERIALI AVANZATI COMPOSITI

ASSOCIAZIONE PER LA CRESCITA CULTURALE E TECNOLOGICA DEI MATERIALI AVANZATI COMPOSITI ASSOCIAZIONE PER LA CRESCITA CULTURALE E TECNOLOGICA DEI MATERIALI AVANZATI COMPOSITI ASSOCIAZIONE ITALIANA COMPOSITI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO Classificazione Tipo Natura della fibra Valore

Dettagli

INTERVENTI DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO Università di Roma "Tor Vergata", 29 gennaio 2009

INTERVENTI DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO Università di Roma Tor Vergata, 29 gennaio 2009 INTERVENTI DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO Università di Roma "Tor Vergata", 29 gennaio 2009 IL RINFORZO A TAGLIO DI TRAVI IN C.A. Giorgio Monti Contenuti 4.3.1 Generalità 4.3.2 Configurazioni per

Dettagli

PANORAMICA SULLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE

PANORAMICA SULLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE PANORAMICA SULLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE Premessa La direttiva individua come: macchine: quasi-macchine: l'insieme equipaggiato o destinato ad essere equipaggiato di un sistema di azionamento diverso

Dettagli

Qualifica conseguita Attestato di partecipazione al seminario. Proposta formativa CFP:4 Livello nella classificazione nazionale (se pertinente)

Qualifica conseguita Attestato di partecipazione al seminario. Proposta formativa CFP:4 Livello nella classificazione nazionale (se pertinente) F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome [REGGIANI LUCA ] Indirizzo [2, VIA MARIE CURIE, 41126, MODENA, ITALIA ] Telefono 059/335208 (ufficio) Fax 059/333221 (ufficio) E-mail

Dettagli

(BREVETTO DEPOSITATO) SOLAIO ALLEGGERITO IN FIBRA DI VETRO

(BREVETTO DEPOSITATO) SOLAIO ALLEGGERITO IN FIBRA DI VETRO (BREVETTO DEPOSITATO) SOLAIO ALLEGGERITO IN FIBRA DI VETRO UNA NOVITÀ IMPORTANTE Emmafloor è certamente una grande novità, e diciamo pure un importante traguardo raggiunto nel campo delle nuove tecnologie

Dettagli

CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ CE

CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ CE CERTIFICAZIONE DI CONFORMITÀ CE DESCRIZIONE La Direttiva 89/106/CEE (Direttiva Prodotti da Costruzione CPD), recepita in Italia dal DPR 246:1993, ha introdotto l obbligo della Marcatura CE per la produzione

Dettagli

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL MINISTRO DELL INTERNO

IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL MINISTRO DELL INTERNO IL MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI IL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO IL MINISTRO DELL INTERNO VISTA la direttiva n.89/106/cee relativa al ravvicinamento delle disposizioni legislative,

Dettagli

INTERVENTO DI RINFORZO STRUTTURALE DI MENSOLE IN CALCESTRUZZO ARMATO MEDIANTE APPLICAZIONE DI FRP APPROCCIO AL DIMENSIONAMENTO.

INTERVENTO DI RINFORZO STRUTTURALE DI MENSOLE IN CALCESTRUZZO ARMATO MEDIANTE APPLICAZIONE DI FRP APPROCCIO AL DIMENSIONAMENTO. INTERVENTO DI RINFORZO STRUTTURALE DI MENSOLE IN CALCESTRUZZO ARMATO MEDIANTE APPLICAZIONE DI FRP APPROCCIO AL DIMENSIONAMENTO. A cura dell ing. Alberto Grandi Socio Building Improving s.r.l. Il recupero

Dettagli

INSIEMI DI MACCHINE (LINEE DI MACCHINE AUTOMATICHE)

INSIEMI DI MACCHINE (LINEE DI MACCHINE AUTOMATICHE) INSIEMI DI MACCHINE (LINEE DI MACCHINE AUTOMATICHE) DIRETTIVE COMUNITARIE, DEFINIZIONI, LINEE GUIDA, NORME ARMONIZZATE Ordine degli Ingegneri della provincia di Brescia Consulta Regionale Ordini Ingegneri

Dettagli

Procedura aggiornamento FTC

Procedura aggiornamento FTC Procedura aggiornamento FTC Direttiva macchine 2006/42/CE All. VII EN ISO 9001:2015 STATO DEL DOCUMENTO Rev. Par. Pag. Causa Data 00 --/--/---- 01 02 03 04 05 06 07 08 Rev. Data --/--/--- Elaborazione

Dettagli

Buone prassi contro le cadute dall alto in edilizia: l esperienza delle grandi opere infrastrutturali

Buone prassi contro le cadute dall alto in edilizia: l esperienza delle grandi opere infrastrutturali Buone prassi contro le cadute dall alto in edilizia: l esperienza delle grandi opere infrastrutturali Seminario Il rischio di caduta dall alto in edilizia Lucca 21 maggio 2010 1 giugno 2010 1 Ing. Alessandro

Dettagli

Prodotti Descrizione Riferimenti Normativi

Prodotti Descrizione Riferimenti Normativi 2 FASCIATURA CON TESSUTI UNIDIREZIONALI E QUADRIASSIALI IN FIBRA DI CARBONIO: NODI TRAVE PILASTRO IN C.A. INDICE ANALITICO DELLE OPERE a) Preparazione del supporto comprese eventuali iniezioni consolidanti

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA

DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA SEMINARIO DOCUMENTAZIONE DI SICUREZZA IN CANTIERE: GESTIONE OPERATIVA EFFICACE CESENA 17 NOVEMBRE 2017 POLO FIERISTICO RISCHIO DI CADUTA DALL ALTO, PONTEGGI E LAVORI IN

Dettagli

Codice Progetto proposto UNI Adozione ISO. Titolo

Codice Progetto proposto UNI Adozione ISO. Titolo UNI1602194 Sistemi metallici di evacuazione fumi asserviti ad apparecchi e generatori a combustibile liquido o solido - Criteri di scelta in funzione del tipo di applicazione e relativa designazione del

Dettagli

CURRICULUM VITAE dell ing. Davide Concato

CURRICULUM VITAE dell ing. Davide Concato CURRICULUM VITAE dell ing. Davide Concato Formazione Laureato in Ingegneria Civile presso la Facoltà di Ingegneria di Ferrara sviluppando una tesi relativa a Il Sistema Qualità aziendale nel Settore delle

Dettagli

Centro Ingegneria Servizi Industriali Avanzati

Centro Ingegneria Servizi Industriali Avanzati PRESENTAZIONE SOCIETA L AZIENDA CISIA S.r.l., Centro Ingegneria Servizi Industriali Avanzati, nasce nel 1998 da una idea imprenditoriale l obiettivo sinergia che di tra aveva realizzare le la competenze

Dettagli

Ricerca e passione L uso di tecnologie sempre all avanguardia ha permesso la realizzazione di una struttura capace di soddisfare esigenze costruttive

Ricerca e passione L uso di tecnologie sempre all avanguardia ha permesso la realizzazione di una struttura capace di soddisfare esigenze costruttive Company profile Qualità per scelta Nata nel 1960 Ha sempre operato alla ricerca della miglior qualità. Produce con successo edifici prefabbricati ad uso industriale, commerciale, terziario, logistica.

Dettagli

CATALOGO GENERALE DOVE I PROBLEMI TROVANO LE LORO SOLUZIONI

CATALOGO GENERALE DOVE I PROBLEMI TROVANO LE LORO SOLUZIONI CATALOGO GENERALE DOVE I PROBLEMI TROVANO LE LORO SOLUZIONI Prodotti per l'impermeabilizzazione e l'ermetizzazione delle opere edili 6 Impermeabilizzanti cementizi 7 Waterstop idroespansivi e in PVC 8

Dettagli

Check list FT Direttiva Macchine

Check list FT Direttiva Macchine Check list FT Direttiva Macchine Check list verifica Fascicolo Tecnico e Documentazione Tecnica Pertinente Direttiva macchine 2006/42/CE Bernazzoli Per. Ind. Enzo - IT INDICE 1. ALLEGATO VII DIRETTIVA

Dettagli

Operatore edile. Standard della Figura nazionale

Operatore edile. Standard della Figura nazionale Operatore edile Standard della Figura nazionale Denominazione della figura professionale OPERATORE EDILE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate Attività economiche di riferimento:

Dettagli

Vimostaff è un centro di trasformazione dell acciaio fondato nel 1966 dopo anni di esperienza maturati nei cantieri.

Vimostaff è un centro di trasformazione dell acciaio fondato nel 1966 dopo anni di esperienza maturati nei cantieri. Vimostaff è un centro di trasformazione dell acciaio fondato nel 1966 dopo anni di esperienza maturati nei cantieri. Originariamente costituita per la lavorazione in laboratorio di staffe in ferro, ha

Dettagli

TRATTATI TECNICI AGGRAPPANTI

TRATTATI TECNICI AGGRAPPANTI STRATO D AGGRAPPO FISICO Una delle più diffuse soluzioni di finitura delle pareti esterne ed interne degli edifici impiegate in edilizia, consiste nel rivestire facciate con materiali lapidei e laterizi

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA

FASCICOLO DELL OPERA Comune di Santena Provincia di Torino FASCICOLO DELL OPERA ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 art. 91 c. 1 lettera b) OGGETTO: Interventi di manutenzione straordinaria per miglioramento sismico e consolidamento

Dettagli

ING. PARIDE SAVINI. (Progettazione - Direzione lavori - Collaudi - Contabilità - Consulenza)

ING. PARIDE SAVINI. (Progettazione - Direzione lavori - Collaudi - Contabilità - Consulenza) ING. PARIDE SAVINI (Progettazione - Direzione lavori - Collaudi - Contabilità - Consulenza) Via De Gasperi n. 109 int. 5-47035 GAMBETTOLA (FC) Tel. e Fax 0547-52.3.86 - Cell. 335-80.37.443 E-mail PEC paride.savini@ingpec.eu

Dettagli

CERTIFICAZIONE RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI/ELEMENTI COSTRUTTIVI IN OPERA (con esclusione delle porte e degli elementi di chiusura)

CERTIFICAZIONE RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI/ELEMENTI COSTRUTTIVI IN OPERA (con esclusione delle porte e degli elementi di chiusura) CERTIFICAZIONE RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI/ELEMENTI COSTRUTTIVI IN OPERA (con esclusione delle porte e degli elementi di chiusura) Relazione n 16220140130-3 RIQUALIFICAZIONE REI 180 DI SOLAIO IN LAMIERA

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI CON IL SISTEMA EMMEDUE

TECNICA DELLE COSTRUZIONI CON IL SISTEMA EMMEDUE A d v a n c e d B u i l d i n g S y s t e m SISTEMA EMMEDUE Sistema costruttivo antisismico isotermoacustico TECNICA DELLE COSTRUZIONI CON IL SISTEMA EMMEDUE ALLA TECNOLOGIA EMMEDUE Rev. 00 del 18/04/2000

Dettagli

LEZIONI N 5 E 6 LA NORMATIVA SULLE COSTRUZIONI

LEZIONI N 5 E 6 LA NORMATIVA SULLE COSTRUZIONI LEZIONI N 5 E 6 LA NORMATIVA SULLE COSTRUZIONI Chiarito che occorre mantenere una distanza adeguata tra le condizioni di servizio e le condizioni ultime (di rottura), osserviamo che esistono tre possibilità

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI (72 ore, Marzo 2012 Maggio 2012)

TECNICA DELLE COSTRUZIONI (72 ore, Marzo 2012 Maggio 2012) UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE ANNO ACCADEMICO 2011-2012 TECNICA DELLE COSTRUZIONI (72 ore, Marzo 2012 Maggio 2012) FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI STUDI IN INGEGNERIA CIVILE OBIETTIVI DEL CORSO fornire

Dettagli

SEMINARIO MACCHINE NUOVE E USATE Aspetti di sicurezza nella loro gestione e aspetti legali

SEMINARIO MACCHINE NUOVE E USATE Aspetti di sicurezza nella loro gestione e aspetti legali SEMINARIO MACCHINE NUOVE E USATE Aspetti di sicurezza nella loro gestione e aspetti legali L applicazione della «Direttiva Macchine» 2006/42/CE nelle aziende utilizzatrici Franco Paravano OREB Sistemi

Dettagli

compartimentazioni verticali compartimentazioni verticali NoN portanti risultati di prove: metodo sperimentale

compartimentazioni verticali compartimentazioni verticali NoN portanti risultati di prove: metodo sperimentale COMPARTIMENTAZIONI VERTICALI NON PORTANTI Gli interventi tesi alla realizzazione di elementi di compartimentazione verticale non portanti sono rivolti: - alla realizzazione di pareti o setti tagliafuoco

Dettagli

SISTEMA SOLAIO SMEFOR

SISTEMA SOLAIO SMEFOR SISTEMA SMEFOR PREFABBRICATI IN CALCESTRUZZO SISTEMA SMEFOR LASTRE ESTRUSE IN C.A.P. PER IMPALCATI CIVILI E INDUSTRIALI Il sistema solaio SMEFOR, lastra estrusa in calcestruzzo precompresso, per la formazione

Dettagli

COPERTURE A VERDE. le guide pratiche del Master CasaClima. collana diretta da Cristina Benedetti

COPERTURE A VERDE. le guide pratiche del Master CasaClima. collana diretta da Cristina Benedetti COPERTURE A VERDE le guide pratiche del Master CasaClima 4 collana diretta da Cristina Benedetti collana diretta da: docente del modulo: a cura degli studenti del Master CasaClima: progetto grafico a cura

Dettagli

C E R T I F I CAT I. Ruredil. Microfibre

C E R T I F I CAT I. Ruredil. Microfibre PRODOTTI C E R T I F I CAT I Ruredil Microfibre INNOVAZIONE STRUTTURALE RUREDIL X Fiber 19 Fibra STRUTTURALE sintetica Ruredil X Fiber 19 è una fibra sintetica strutturale che migliora la durabilità e

Dettagli

01 IL LATERIZIO (Maurizio Biolcati Rinaldi) 1

01 IL LATERIZIO (Maurizio Biolcati Rinaldi) 1 Indice sommario Introduzione... pag. XI 01 IL LATERIZIO (Maurizio Biolcati Rinaldi) 1 1.1 Laterizio...» 1 1.1.1 Componenti e caratteristiche del laterizio...» 1 1.1.2 Classificazione dei laterizi...» 3

Dettagli

Prevenzione delle cadute dall alto nelle costruzioni Esperienze e prospettive

Prevenzione delle cadute dall alto nelle costruzioni Esperienze e prospettive CONVEGNO Prevenzione delle cadute dall alto nelle costruzioni Esperienze e prospettive Edilizia tradizionale, sicurezza possibile I risultati della ricerca di A.S.E. e C.P.T. di Torino Luca Mangiapane

Dettagli

Parapetti su cassaforma e scale portatili. Descrizione del caso

Parapetti su cassaforma e scale portatili. Descrizione del caso Titolo del caso Parapetti su cassaforma e scale portatili Descrizione del caso Tipologia costruttiva Contesto produttivo Realizzazione pila di un viadotto Lavorazioni di posa in opera di carpenteria metallica

Dettagli

Prof. Ing. Luigi Coppola. L. Coppola Cum Solidare Introduzione al restauro delle strutture in calcestruzzo

Prof. Ing. Luigi Coppola. L. Coppola Cum Solidare Introduzione al restauro delle strutture in calcestruzzo INTRODUZIONE AL RESTAURO DELLE STRUTTURE IN CALCESTRUZZO Prof. Ing. Luigi Coppola SISTEMI E PRODOTTI PER L ANCORAGGIO Per ancorare le armature al calcestruzzo Per sigillare o riempire cavità al fine di

Dettagli

LABORATORIO TECNOLOGICO PER L'EDILIZIA ED ESERCITAZIONI DI TOPOGRAFIA. cls normale

LABORATORIO TECNOLOGICO PER L'EDILIZIA ED ESERCITAZIONI DI TOPOGRAFIA. cls normale 1.6 TIPI DI CLS cls normale 2000 2600 Cls normale: conglomerato cementizio caratterizzato in generale da rapporto a/c > 0,45 e con resistenza caratteristica cubica 55 (N/mm 2 ) ovvero 550 (dan/cm 2 ) cls

Dettagli

UNIFICA - A.S.P.Energia STRUMENTI NORMATIVI PER LA GESTIONE SOSTENIBILE DEI PROCESSI EDILIZI

UNIFICA - A.S.P.Energia STRUMENTI NORMATIVI PER LA GESTIONE SOSTENIBILE DEI PROCESSI EDILIZI Convegno / colloquio informativo con il Management e gli Associati a cura di UNIFICA - A.S.P.Energia STRUMENTI NORMATIVI PER LA GESTIONE SOSTENIBILE DEI PROCESSI EDILIZI Maurizio Biolcati Rinaldi Dipartimento

Dettagli

RELAZIONE TECNICA TUNNEL STRADALE

RELAZIONE TECNICA TUNNEL STRADALE RELAZIONE TECNICA TUNNEL STRADALE Tra gli interventi già previsti negli anni 90 dal Ministero LL. PP. per aumentare la sicurezza della circolazione dei veicoli all interno delle gallerie stradali, viene

Dettagli

CERTIFICAZIONE RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI/ELEMENTI COSTRUTTIVI IN OPERA (con esclusione delle porte e degli elementi di chiusura)

CERTIFICAZIONE RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI/ELEMENTI COSTRUTTIVI IN OPERA (con esclusione delle porte e degli elementi di chiusura) CERTIFICAZIONE RESISTENZA AL FUOCO DI PRODOTTI/ELEMENTI COSTRUTTIVI IN OPERA (con esclusione delle porte e degli elementi di chiusura) Relazione n 1420120727-1 RIQUALIFICAZIONE REI 120 DI SOLAIO TIPO PREDALLES

Dettagli

EUROMECC PROFILO AZIENDALE

EUROMECC PROFILO AZIENDALE EUROMECC PROFILO AZIENDALE L azienda L azienda euromecc Profilo aziendale L AZIENDA EUROMECC è attiva da più di 40 anni nel mondo, leader nella progettazione e fabbricazione di macchinari ed impianti legati

Dettagli

La qualità alla base di tutto URSA XPS WALL-C PLUS

La qualità alla base di tutto URSA XPS WALL-C PLUS La qualità alla base di tutto URSA XPS WALL-C PLUS 100% fatto in Italia Totalmente esente da HBCD, CFC, HCFC e gas a effetto serra Ottimizzazione dei costi di intervento Resistenza alla compressione Resistenza

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 SETTORE EDILIZIA Processo Costruzione di edifici e di opere di ingegneria civile/industriale Sequenza

Dettagli

Ing. Marco Pasquini. Iscritto all Albo degli Ingegneri della Provincia di Bologna dal 20 luglio 1995, con il n 5063/A;

Ing. Marco Pasquini. Iscritto all Albo degli Ingegneri della Provincia di Bologna dal 20 luglio 1995, con il n 5063/A; CURRICULUM PROFESSIONALE DELL ING. Marco Pasquini nato a Bologna il 26 giugno 1965 codice fiscale: PSQ MRC 65H26 A944H ai sensi dell allegato N del D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207 Regolamento di esecuzione

Dettagli

SCHNELL Staffa continua a braccia verticali SPIREX

SCHNELL Staffa continua a braccia verticali SPIREX Staffa continua a braccia verticali SPIREX Elemento strutturale antisismico per la posa in opera di travi e pilastri Indice Elementi strutturali Il sistema tradizionale La staffa continua SPIREX Tamponature

Dettagli

COMUNE DI SAN GIOVANNI LUPATOTO

COMUNE DI SAN GIOVANNI LUPATOTO COMUNE DI SAN GIOVANNI LUPATOTO C.A.P. 37057 PROVINCIA DI VERONA Tel. 045 8290111 Via Roma, 18 C.F. 00360350235 Fax 045 9251163 protocol.comune.sangiovannilupatoto.vr@pecveneto.it ALLEGATO D DITTA: SI

Dettagli

PREVENZIONE RISCHI CADUTA DALL ALTO

PREVENZIONE RISCHI CADUTA DALL ALTO Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni Cassa edile lucchese Scuola edile lucchese in collaborazione con Dipartimenti di prevenzione Aziende USL 2 e 12 Ordini Architetti e Ingegneri

Dettagli

Prodotti Descrizione Riferimenti Normativi

Prodotti Descrizione Riferimenti Normativi 3 FASCIATURA CON TESSUTI UNIDIREZIONALI E QUADRIASSIALI IN FIBRA DI CARBONIO: NODI TRAVE PILASTRO IN C.A. INDICE ANALITICO DELLE OPERE a) Preparazione del supporto comprese eventuali iniezioni consolidanti

Dettagli

LA SICUREZZA NEI CANTIERI DI RESTAURO

LA SICUREZZA NEI CANTIERI DI RESTAURO LA SICUREZZA NEI CANTIERI DI RESTAURO 15 dicembre 2008 ing. Claudio BALDANI - Ministero per i Beni e le Attività Culturali 1 I riferimenti normativi (norme prescrittive) D.P.R. 27.04.1955 n. 547 Norme

Dettagli

COMUNE DI BRIGA ALTA PROVINCIA DI CUNEO

COMUNE DI BRIGA ALTA PROVINCIA DI CUNEO STUDIO ASSOCIATO INGEGNERIA GEOLOGIA E ARCHITETTURA Via Cavour n.30 - Andora (SV) - tel.0182/684363 P.Iva: 00986040095 - E-mail:stingeo2@tiscali.it COMUNE DI BRIGA ALTA PROVINCIA DI CUNEO SISTEMAZIONE

Dettagli

Lo spessore dei massetti per i sistemi radianti a pavimento

Lo spessore dei massetti per i sistemi radianti a pavimento Lo spessore dei massetti per i sistemi radianti a pavimento Gennaio 2017 Ing. Clara Peretti Libera professionista, Segretario Generale Consorzio Q RAD I sistemi radianti a pavimento possono essere suddivisi

Dettagli

La Certificazione Energetica degli edifici e le nuove problematiche ad esse connessa

La Certificazione Energetica degli edifici e le nuove problematiche ad esse connessa SETTORE Energia & Utilities Seminario: Risparmio Energetico a misura di PMI: Gli incentivi e le novità della finanziaria 2007 - Alcune esperienze praticabili a confronto La Certificazione Energetica degli

Dettagli

Armatura per c.a.: Sistema Unifer Armature preassemblate

Armatura per c.a.: Sistema Unifer Armature preassemblate Armatura per c.a.: Sistema Unifer Armature preassemblate La corretta esecuzione delle armature ha una funzione essenziale per garantire le prestazioni richieste dalle strutture in cemento armato. Per la

Dettagli

f yd = f yk ; s 0, 7 f yk calcestruzzo armato. Le caratteristiche degli acciai, conformi con le Norme Tecniche, vengono presentate più avanti.

f yd = f yk ; s 0, 7 f yk calcestruzzo armato. Le caratteristiche degli acciai, conformi con le Norme Tecniche, vengono presentate più avanti. Acciaio per cemento armato ordinario. Le barre di armatura sono caratterizzate dal diametro della barra tonda equipesante, calcolato nell ipotesi che il peso specifico dell acciaio sia 7850 kg/m 3. Secondo

Dettagli

TECNICA DELLE COSTRUZIONI (72 ore, Marzo 2015 Maggio 2015)

TECNICA DELLE COSTRUZIONI (72 ore, Marzo 2015 Maggio 2015) UNIVERSITA DEGLI STUDI ROMA TRE ANNO ACCADEMICO 2014-15 TECNICA DELLE COSTRUZIONI (72 ore, Marzo 2015 Maggio 2015) FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI STUDI IN INGEGNERIA CIVILE OBIETTIVI DEL CORSO fornire

Dettagli

INDICE. Adeguamento SR435 Lucchese nel Comune di Pescia (PT) Dicembre NOTE GENERALI ELENCO DOCUMENTAZIONE TECNICA DELL OPERA...

INDICE. Adeguamento SR435 Lucchese nel Comune di Pescia (PT) Dicembre NOTE GENERALI ELENCO DOCUMENTAZIONE TECNICA DELL OPERA... INDICE 1. NOTE GENERALI...1 1.1. ELENCO DOCUMENTAZIONE TECNICA DELL OPERA...1 2. VERIFICHE E CONTROLLI...2 3. INTERVENTI DI MANUTENZIONE...6 1. NOTE GENERALI Il presente piano di manutenzione, relativo

Dettagli

Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE

Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE Indice Introduzione generale 1 Premessa................................................................. pag. 8 2 L articolo 24...............................................................

Dettagli

CHI SIAMO SISTEMA QUALITA ASSORESTAURO ATTESTAZIONE S.O.A.

CHI SIAMO SISTEMA QUALITA ASSORESTAURO ATTESTAZIONE S.O.A. CHI SIAMO La V.G.S. COSTRUZIONI S.r.l., fonda le sue radici nell esperienza di oltre 40 anni, maturata dai soci fondatori nel settore edile, nell ambito delle costruzioni, manutenzioni, ristrutturazioni,

Dettagli

Settore Ricerca & Sviluppo

Settore Ricerca & Sviluppo La Cismondi S.r.l. è stata iscritta nell albo dei laboratori altamente qualificati dal Ministero dell Università e della Ricerca scientifica con Decreto n. 2326. Settore Ricerca & Sviluppo DATI del COMMITTENTE

Dettagli

1. MANUALE D'USO MANUALE DI MANUTENZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 7

1. MANUALE D'USO MANUALE DI MANUTENZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 7 SOMMARIO 1. MANUALE D'USO... 2 Strutture in fondazione... 2 Platee... 2 Strutture di elevazione... 2 Pareti sismiche in c.a.... 2 2. MANUALE DI MANUTENZIONE... 3 Strutture in fondazione... 3 Platee...

Dettagli

Indagini diagnostiche Stato di aggiornamento: Marzo 2013

Indagini diagnostiche Stato di aggiornamento: Marzo 2013 Intonaci per il consolidamento di murature lesionate da eventi sismici Indagini diagnostiche Stato di aggiornamento: Marzo 2013 Data: 13/03/2013 Committente: Mgn srl Via Lago di Costanza 63 36015 Schio

Dettagli

Qual buon vento? di Carolina Sarpi

Qual buon vento? di Carolina Sarpi STORIe 1 Qual buon vento? Ventilazione naturale e meccanica degli ambienti industriali sono tecniche normalmente utilizzate in alternativa. Possono invece essere combinate per raggiungere obiettivi difficilmente

Dettagli

S.T.B. di MODENA Consolidamento strutturale e restauro del balcone e del voltone di ingresso

S.T.B. di MODENA Consolidamento strutturale e restauro del balcone e del voltone di ingresso S.T.B. di MODENA Consolidamento strutturale e restauro del balcone e del voltone di ingresso L'edificio, sito in via Fonteraso 15 a Modena, è di proprietà in parte della Regione Emilia Romagna ed in parte

Dettagli

Nuovo regolamento UE e l etichettatura energetica dei materiali da costruzione: nuovi strumenti per la sostenibilità e salubrità degli edifici

Nuovo regolamento UE e l etichettatura energetica dei materiali da costruzione: nuovi strumenti per la sostenibilità e salubrità degli edifici Nuovo regolamento UE e l etichettatura energetica dei materiali da costruzione: nuovi strumenti per la sostenibilità e salubrità degli edifici Ing. Massimo Pugliese ECOMAKE - Fiera Legno&Edilizia Verona,

Dettagli

MANUALE D'USO. Strutture in fondazione. Strutture di elevazione. Platee. Travi in c.a. Pareti sismiche in c.a.

MANUALE D'USO. Strutture in fondazione. Strutture di elevazione. Platee. Travi in c.a. Pareti sismiche in c.a. SOMMARIO MANUALE D'USO... 2 Strutture in fondazione... 2 Platee... 2 Strutture di elevazione... 2 Travi in c.a.... 2 Pareti sismiche in c.a.... 2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 4 Strutture in fondazione...

Dettagli

Un involucro isolato per due progetti residenziali in classe A in Piemonte

Un involucro isolato per due progetti residenziali in classe A in Piemonte Un involucro isolato per due progetti residenziali in classe A in Piemonte Involucro isolato, muri perimetrali coibentati ad alta efficienza e un tetto ventilato caratterizzano il progetto residenziale

Dettagli

Codice Progetto proposto UNI Adozione ISO. Titolo Sommario

Codice Progetto proposto UNI Adozione ISO. Titolo Sommario UNI1603152 Titolo Rame e leghe di rame - Raccordi - Raccordi meccanici per tubi di polietilene La norma specifica i requisiti minimi relativi alle caratteristiche tecniche e alle prestazioni dei raccordi

Dettagli

page 30 RIFERIMENTI SULLE CARATTERISTICHE DEL CALCESTRUZZO «MATERIALE DA COSTRUZIONE» NELLE NORME TECNICHE DELLE COSTRUZIONI 2008

page 30 RIFERIMENTI SULLE CARATTERISTICHE DEL CALCESTRUZZO «MATERIALE DA COSTRUZIONE» NELLE NORME TECNICHE DELLE COSTRUZIONI 2008 page 30 RIFERIMENTI SULLE CARATTERISTICHE DEL CALCESTRUZZO «MATERIALE DA COSTRUZIONE» NELLE NORME TECNICHE DELLE COSTRUZIONI 2008 Riferimenti sulle caratteristiche del calcestruzzo nelle NTC 2008 CAPITOLO

Dettagli

STRUTTURE DI CALCESTRUZZO ARMATO: EC2-1-2 A.L. MATERAZZI

STRUTTURE DI CALCESTRUZZO ARMATO: EC2-1-2 A.L. MATERAZZI CONVEGNO GLI EUROCODICI PER LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE ANTINCENDIO 18 settembre 2008 Istituto Superiore Antincendi, Roma STRUTTURE DI CALCESTRUZZO ARMATO: EC2-1-2 A.L. MATERAZZI Università di Perugia

Dettagli

UNI EN Evacuazione fumo e calore Ventilazione naturale giornaliera Illuminazione naturale

UNI EN Evacuazione fumo e calore Ventilazione naturale giornaliera Illuminazione naturale progettazione, produzione, soluzione ENFC a lamelle ad impatto estetico installazione verticale UNI EN 12101-2 Evacuazione fumo e calore Ventilazione naturale giornaliera Illuminazione naturale Informazioni

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO. Relazione di calcolo opere in cemento armato

PROGETTO ESECUTIVO. Relazione di calcolo opere in cemento armato AMSA Spa Azienda Milanese Servizi Ambientali Sede legale e amministrativa Via Olgettina, 25 20132 Milano MI Tel. 02-27298.1 Fax. 02-26300911 E mail: amsa@amsa.it http://www.amsa.it REALIZZAZIONE DI PARCHEGGIO

Dettagli

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA PER IL CURRICULUM VITAE

F ORMATO EUROPEO INFORMAZIONI PERSONALI ESPERIENZA LAVORATIVA PER IL CURRICULUM VITAE F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome [TAVONI CLAUDIO ] Indirizzo [45, VIA CARAVAGGIO, 41126, MODENA, ITALIA ] Telefono 059/335208 (ufficio) Fax 059/333221 (ufficio) E-mail

Dettagli

Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile

Facoltà di Ingegneria. Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile 50 Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile Denominazione del corso di studio: Ingegneria Civile Classe di appartenenza: Ingegneria Civile n 28/S Obiettivi formativi Profilo

Dettagli

EUROMECC nella realizzazione della carpenteria metallica industriale OMC Alfio Daniele Attanasio di carpenterie industriali

EUROMECC nella realizzazione della carpenteria metallica industriale OMC Alfio Daniele Attanasio di carpenterie industriali EUROMECC è attiva da più di 40 anni nel mondo, leader nella progettazione e fabbricazione di macchinari ed impianti legati all industria del calcestruzzo e del cemento, nonché nella realizzazione della

Dettagli

Planimetria e rilievo copertura (figura 1) Zona Superficie (m 2 ) A 37.5 B 22.6 C Pag. 1 7

Planimetria e rilievo copertura (figura 1) Zona Superficie (m 2 ) A 37.5 B 22.6 C Pag. 1 7 Planimetria e rilievo copertura (figura 1) Zona Superficie (m 2 ) A 37.5 B 22.6 C 22.6 Pag. 1 7 Vista d insieme copertura zona A (foto 13) Vista d insieme copertura zona A (foto 14) Pag. 2 7 Vista d insieme

Dettagli

Progetto esecutivo. Calcoli strutturali 3.1 Relazione sui materiali c.a. e acciaio

Progetto esecutivo. Calcoli strutturali 3.1 Relazione sui materiali c.a. e acciaio Lavori di protezione del corpo stradale e miglioramento delle condizioni di sicurezza del 1 e 2 lotto della strada di collegamento tra la S.S. Melfi-Potenza e l'abitato di Venosa - Lavori di completamento

Dettagli

CARPENTERIA METALLICA CENTRO DI TRASFORMAZIONE MANUTENZIONI MECCANICHE COSTRUZIONI E MANUTENZIONI EDILI FABBRICA MANUFATTI IN CEMENTO

CARPENTERIA METALLICA CENTRO DI TRASFORMAZIONE MANUTENZIONI MECCANICHE COSTRUZIONI E MANUTENZIONI EDILI FABBRICA MANUFATTI IN CEMENTO CARPENTERIA METALLICA CENTRO DI TRASFORMAZIONE MANUTENZIONI MECCANICHE COSTRUZIONI E MANUTENZIONI EDILI FABBRICA MANUFATTI IN CEMENTO Settore Attività Carpenteria metallica strutturale Carpenteria metallica

Dettagli

COMUNE DI S.MINIATO (PI) IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO PER LA RIDUZIONE DEI FENOMENI DI ALLAGAMENTO E RISTAGNO PRESSO LA ZONA DI S.

COMUNE DI S.MINIATO (PI) IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO PER LA RIDUZIONE DEI FENOMENI DI ALLAGAMENTO E RISTAGNO PRESSO LA ZONA DI S. COMUNE DI S.MINIATO (PI) IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO PER LA RIDUZIONE DEI FENOMENI DI ALLAGAMENTO E RISTAGNO PRESSO LA ZONA DI S.DONATO RELAZIONE PRELIMINARE DI CALCOLO DELLE STRUTTURE - indice 1. Relazione

Dettagli

FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA

FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA Principali interventi a seguito degli eventi sismici del 6 aprile 2009 in Abruzzo, aggiornati al 2015 FABBRICATO DI CIVILE ABITAZIONE - PIANOLA, L AQUILA Riparazione delle parti comuni e private di un

Dettagli

NORMA UNI EN 295 FEBBRAIO 2013 COSA C È DI NUOVO?

NORMA UNI EN 295 FEBBRAIO 2013 COSA C È DI NUOVO? NORMA UNI EN 295 FEBBRAIO 2013 COSA C È DI NUOVO? Ing. Vincenzo D Angelo Servizio tecnico Società del Gres Cagliari 9 ottobre 2014 NORMA UNI EN 295 FEBBRAIO 2013 UNI EN 295 Parte 1: 1992 Specificazioni

Dettagli

Rinforzi strutturali di opere esistenti

Rinforzi strutturali di opere esistenti "Rinforzi Struttura Sika Itali Rinforzi strutturali di opere esistenti L innovativa tecnologia dei materiali compositi in fibra di carbonio Aspetti storici 1985-1989 Gli FRP hanno fatto la loro prima comparsa

Dettagli

CAVALCAFERROVIA ROMANIA - FALCHERA. area compresa tra c.so Romania, l autostrada Torino Milano e la ferrovia Torino Milano. Ing.

CAVALCAFERROVIA ROMANIA - FALCHERA. area compresa tra c.so Romania, l autostrada Torino Milano e la ferrovia Torino Milano. Ing. COMMITTENTE: CITTA DI TORINO VICE DIREZIONE GENERALE INGEGNERIA DIREZIONE E MOBILITA p.zza San Giovanni 5 10122 Torino (tel. 011/4422409 fax. 011/4433239) OGGETTO LAVORI: CAVALCAFERROVIA ROMANIA - FALCHERA

Dettagli

FAC SIMILE DOMANDA DI ISCRIZIONE ALBO PROFESSIONISTI. da inviare via PEC all indirizzo:

FAC SIMILE DOMANDA DI ISCRIZIONE ALBO PROFESSIONISTI. da inviare via PEC all indirizzo: FAC SIMILE DOMANDA DI ISCRIZIONE ALBO PROFESSIONISTI da inviare via PEC all indirizzo: comunebra@postecert.it Al Comune di Bra OGGETTO: Richiesta di iscrizione nell elenco di operatori economici, di cui

Dettagli

Schöck Isokorb Tipo K

Schöck Isokorb Tipo K Schöck Isokorb Tipo Schöck Isokorb Tipo Adatto a balconi a sbalzo. Trasferisce momenti negativi e forze di taglio positive. Schöck Isokorb Tipo, nella classe portante VV trasferisce momenti negativi nonché

Dettagli

3 Applicazione principali

3 Applicazione principali 3 Applicazione principali Le principali caratteristiche che identificano l XPS, al di fuori dagli aspetti di isolamento termico, sono l ottima resistenza meccanica e l impermeabilità all acqua. Da queste

Dettagli

PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA

PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA PIANO DI MANUTENZIONE DELLA PARTE STRUTTURALE DELL OPERA (Ai sensi del D.M. 14.01.2008, art. 10.1) 1. Premessa. Il presente Piano di manutenzione della parte strutturale dell opera è relativo alle opere

Dettagli

la piscina con sistema di impermeabilizzazione integrato

la piscina con sistema di impermeabilizzazione integrato www.mireau.it no water la piscina con sistema di impermeabilizzazione integrato introduzione no water la piscina con sistema di impermeablizzazione integrato MIREAU, una tecnologia innovativa che permette

Dettagli

Norme in Vigore. pag. 1/7

Norme in Vigore. pag. 1/7 Elenco Norme Abbonamento UNICOU730003 Ingegneria strutturale - Ingegneria strutturale - Elementi prefabbricati di calcestruzzo Totale norme 157 di cui 79 in lingua inglese Aggiornato al 14/11/2017 08:03:15

Dettagli

M A I C O A C A D E M Y. Norma UNI 10818

M A I C O A C A D E M Y. Norma UNI 10818 MA ICOACADEMY Norma UNI 10818 La norma fornisce una guida allo sviluppo delle diverse fasi di posa in opera di serramenti di ogni tipo, individuando competenze e limiti dei diversi operatori che intervengono

Dettagli

Anelli di usura & strisce cuscinetto. per cilindri idraulici

Anelli di usura & strisce cuscinetto. per cilindri idraulici Anelli di usura & strisce cuscinetto per cilindri idraulici per cilindri idraulici Anelli di usura & strisce cuscinetto ACM Bearings Ltd da oltre vent anni progetta, produce e fornisce anelli di usura

Dettagli