ALTO SEVESO NATURALE ED URBANO OLTRE IL 2015
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1 Bando Contratti di Fiume -gennaio 2015 Contratto di Fiume Seveso D.d.s. 13 ottobre 2014 n D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile ALTO SEVESO NATURALE ED URBANO OLTRE IL 2015 Villa Guardia, 8 gennaio 2015
2 PREMESSE Il Contratto di Fiume è uno strumento di Regione Lombardia funzionale a coordinare gli interventi sulle singole aste fluviali Tra gli Obiettivi del CONTRATTO DI FIUME(e successivi Piani di attuazione): individuazione e tutela delle testimonianze storiche del paesaggio, in primis il corso d acqua con il suo corridoio fluviale, quale infrastruttura verde-blu che dovrà riacquistare le seguenti importanti funzioni: Identità paesaggistica e memoria storica Funzioni ecosistemiche(rete ecologica) Funzioni fruitive Mitigazione del rischio idraulico Mitigazione del rischio inquinologico Funzioni agricole di pregio
3 PER ATTUARE GLI OBBIETTIVI REGIONE LOMBARDIA PROMUOVE E FINANZIA BANDI PER PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI INTERVENTI SPECIFICI D.d.s. 13 ottobre 2014 n D.G. Ambiente, energia e sviluppo sostenibile Bando per il finanziamento della progettazione preliminare o definitiva GLI ULTIMI EVENTI ACCADUTI HANNO SPINTO LE AMMINISTRAZIONI COMUNALI E I PRIVATI COINVOLTI A CERCARE DI INTRAPRENDERE UN PERCORSO ATTO A RISOLVERE PROBLEMI LEGATI ALLA PRESENZA DEL FIUME SEVESO
4 ANNO 2014 ECCEZIONE O RISCHIO DA VALUTARE? L anno 2014 è stato caratterizzato da un regime piovoso «anomalo» che ha attraversato tutte le stagioni fino a culminare nel novembre in cui si sono manifestati: innalzamenti eccezionali di livelli di falda esondazioni in aree agricole e verdi allagamenti di aree urbanizzate 2.300mm piovuti a fronte della media di 1.500mm possono considerarsi un eccezione oppure rappresentano una possibilità e quindi un rischio da minimizzare? Tutti (pubblico e privato) devono quindi valutare il proprio rischio, l esposizione ed adottare le misure preventive per minimizzare e ridurre tale rischio a valori accettabili per la propria attività e per la collettività
5 In un contesto in cui, per effetto della notevole pressione antropica sul bacino, le regole sono cambiate: Anni
6 Cantù Asnago Carimate Lentate sul Seveso Bovisio Masciago
7 INVARIANZA DEI VOLUMI DIPIENA (INVARIANZA IDROLOGICA) ) E INVARIANZA DELLE PORTATE DIPIENA (INVARIANZA IDRAULICA) Q post-urbanizzazione post-urbanizzazione con laminazione (invarianza idraulica) t post-urbanizzazione con laminazione e infiltrazione ( invarianza idrologica) pre-urbanizzazione
8 ASSETTO IDROGEOLOGICO LOCALE Il sottosuolo dell area in esame è caratterizzato dalla presenza di: 2 falde acquifere distinte (una superficiale e una profonda) (VILLAFRANCHIANO) con: livelli piezometrici diversi qualità idrochimica dissimile modalità di ricarica differente(f. sup. è legata al regime delle precipitazioni meteoriche e l innalzamento è pressochè istantaneo; f. profonda ha un area di ricarica lontana dal sito e mostra un innalzamento dopo un certo periodo)
9 A causa di: MONTANO LUCINO VILLA GUARDIA LUISAGO GRANDATE CAVALLASCA S. FERMO DELLA BATTAGLIA INNALZAMENTO LIVELLO FREATICO Diminuzione emungimento per chiusura pozzi Aumento apporti precipitazioni meteoriche Regolamenti locali che impongono la dispersione in sito delle acque meteoriche per problemi di smaltimento acque chiare in rete fognaria Si è riscontrato negli ultimi anni un notevole innalzamento del livello freatico, in particolare della falda superficiale, che ha determinato problemi a edifici dotati di piani interrati (EFFETTO MILANO )
10 POSSIBILI SOLUZIONI Per i nuovi edifici si prevede l utilizzo di tecniche costruttive atte a minimizzare/limitare problemi acque sotterranee (es. impermeabilizzazioni) Per edifici esistenti (realizzati in situazioni idrogeologiche differenti) si possono prevedere sistemi di abbattimento del livello freatico (es. well point) DOVE SI POSSONO RECAPITARE LE ACQUE DI FALDA CONSIDERATA L INVARIANZA IDRAULICA e IDROLOGICA DEL TORRENTE SEVESO?
11 PROBLEMA COMUNE PUBBLICO / PRIVATO La gestione delle acque è quindi un problema che accomuna pubblico e privato perché: le urbanizzazioni sono un mix di aree pubbliche e private gli spazi per gestire le problematiche sono sempre più ristretti e spesso in «competizione» con altre attività (agricoltura) che possono subire danni produttivi rilevanti(chiusura attività) le autorizzazioni allo scarico da aree private sono rilasciate dal settore pubblico ma anche il pubblico(comuni) necessita di autorizzazioni le soluzioni singole (ciascuno il suo) sono spesso più costose, meno efficaci emenoefficientidalpuntodivistasiadeitempidisoluzione,siadeicostidi realizzazione e gestione
12 OBIETTIVI COMUNI Quadro unitario e condiviso dell assetto attuale del bacino, delle acque superficiali e sub-superficiali Censimento e verifica degli scarichi attivi e previsti Definizione di criteri di bacino per autorizzare ogni singolo scarico Definizione di una soluzione comune da promuovere, proporre e perseguire in sinergia (Master Plan) Possibilità di attuazione singola in un quadro condiviso. Il progetto comune non vincola l azione e anzi favorisce l attuazione Ricerca sinergica di modalità di finanziamento
13 ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Rilievo, censimento e definizione dell assetto e delle criticità (problemi dell asta e problemi locali e puntuali) oltre che di metodologie condivise di progettazione Autorizzazione di ogni scarico nell ambito del MasterPlan condiviso Interventi di riqualificazione e riduzione del rischio idraulico lungo tutta l asta del torrente Interventi di controllo delle escursioni di falda con certezza della possibilità di recapito Realizzazione di manufatti per il contenimento del naturale processo di esondazione, nel rispetto del MasterPlan idraulico e degli obiettivi dell Autorità di Bacino Manutenzione straordinaria della vegetazione e tagli selettivi lungo gli argini con miglioria forestale e rimboschimenti Interventi a minimo impatto sul tessuto agricolo
14 DUE ZONE in cui poter ridurre gli impatti degli afflussi idrici A Nord: l area «Tre Camini» Ospedale S. Anna connessa al bacino del torrente Lusert. L archeologia e la gestione della vegetazione sui corsi d acqua A Sud: l area compresa tra la ferrovia Grandate Saronno e l autostrada A9 connessa al bacino del Fontanino e della Roggia Nis. L utilizzo a prato con sistemi irrigui e le risorse idriche affioranti(sorgive edprelievi)
15 Interventi area NORD Interventi area SUD
16 Area Nord: archeologia - foreste
17 Area Nord: archeologia - foreste Area alla confluenza del T. Lusert Area tra Ospedale S. Anna e Bennet
18 Area Sud: irrigazione - sorgive
19 Area Sud: irrigazione - sorgive Area tra Ferrovia e Seveso Area tra Seveso e Autostrada A9
20 POTENZIAMENTO DELLE AREE DI ESONDAZIONE NATURALE, CONTROLLO DELLE PIENE E INCREMENTO DELLE POTENZIALITÀ ECOSISTEMICHE
21 GLI INVASI LE AREE ALLAGABILI Trattamento delle aree allagabili mantenendo le funzioni attuali I MARGINI LE AREE BOSCATE Trattamento dei margini attraverso fasce boscate caratterizzate da vegetazione autoctona I PERCORSI Trattamento dei percorsi interni ed esterni LA CENTRALITA Trattamento di un tema al fine di creare un elemento riconoscibile
22 REALIZZAZIONE PERCORSI DI SERVIZIO, MANUTENZIONE E ACCESSO AL TORRENTE Esempio di pista di accesso in alveo
23 MONTANO LUCINO VILLA GUARDIA LUISAGO GRANDATE CAVALLASCA S. FERMO DELLA BATTAGLIA INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE E DIFESA IDRAULICA INTERVENTI DI CONSOLIDAMENTO SPONDALE in presenza di elevate velocità e in aree ristrette: situazione attuale ed esempi di realizzazione in situazioni similari
24 STATO DI FATTO FORESTALE ALVEO SEVESO IN COMUNE DI GRANDATE E LUISAGO
25 RIDUZIONE IMPATTO DELLA VEGETAZIONE Taglio della vegetazionecon eliminazione delle piante radicatesulle sponde del torrente; Diminuzione peso della vegetazione sugli argini; Miglioramento caratteristiche fitosanitariedella vegetazione; Eliminazione specie non autoctone ed infestanti; Riduzione rischioformazione tappi (caduta alberi) in corrispondenza di ponti o restringimenti alveo torrente
26 STIMA COSTI INTERVENTI (opere + somme a disposizione) Area Nord 3,6 M Area Sud 3,6 M 7,2 M Con l obiettivo che le aree restino di proprietà eccetto opere puntuali e con la medesima fruibilità agricola attuale. Il prezzo di acquisizione di mercato di 1 ha di terreno può essere infatti valutato pari a circa euro mentre la resa annua a mais può essere valutata di circa euro. Per gli interventi pubblici nelle somme a disposizione occorre comprendere l IVA al 22%.
27 STIMA COSTI PROGETTO PRELIMINARE Progettazione integrata (2% opere) Indagini geologiche, geotecniche, archeologiche, catastali, forestali oltre IVA 22%
28 STIMA FONTI PROGETTO PRELIMINARE Bando Contratto di Fiume Comuni partecipanti (n. 6) 10% da bando Privati partecipanti oltre IVA 22%
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