IL RUOLO DELLA CLEFT CRANIOFACIAL NURSE: LA PRESA IN CARICO DELLE FAMIGLIE E IL COORDINAMENTO DEGLI SPECIALISTI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL RUOLO DELLA CLEFT CRANIOFACIAL NURSE: LA PRESA IN CARICO DELLE FAMIGLIE E IL COORDINAMENTO DEGLI SPECIALISTI"

Transcript

1 1 IL RUOLO DELLA CLEFT CRANIOFACIAL NURSE: LA PRESA IN CARICO DELLE FAMIGLIE E IL COORDINAMENTO DEGLI SPECIALISTI

2 2 IL RUOLO DELLA CLEFT CRANIOFACIAL NURSE RELAZIONE CON IL PAZIENTE E LA FAMIGLIA ANALIZZARE E PIANIFICARE UN PROGRAMMA TERAPEUTICO APPROPRIATO E CONTINUATIVO SUI BISOGNI DEL SINGOLO PAZIENTE INFORMARE ED EDUCARE IL PAZIENTE E LA FAMIGLIA COORDINARE IL TEAM MULTIDISCIPLINARE FUNGERE DA TRAIT D UNION TRA IL PAZIENTE, LA FAMIGLIA E GLI SPECIALISTI DEL CASO

3 Dipartimento di: 3 PECULIAREITA DELLA CLEFT CRANIOFACIAL NURSE COMPETENZE: TECNICHE SPECIALISTICHE CAPACITA : COMPORTAMENTALI RELAZIONALI CONCETTUALI COMPETENZE E CAPACITA CHE DETERMINANO LE MODALITA DI APPROCCIO AI PROBLEMI E IL RAGGIUNGIMENTO DELLA LORO SOLUZIONE. LA CLEFT CRANIOFACIAL NURSE DEVE RACCHIUDERE IN SE IL RUOLO DEL MANAGER E DEL LEADER CONTEMPORANEAMENTE, UNENDO COSI CAPACITA GESTIONALI E CAPACITA DI GUIDA.

4 LA PRESA IN CARICO DELLE FAMIGLIE E DEI PAZIENTI PRESA IN CARICO: FARSI CARICO SAPER SCEGLIERE AVERE UN OBIETTIVO CONDIVIDERE 4 PROCESSO ATTRAVERSO IL QUALE DEVE ESSERE GARANTITO IL COORDINAMENTO DELL INSIEME DEGLI INTERVENTI ASSISTENZIALI, CLINICI E CHIRURGICI. DEFINIZIONE DI: CURE- CURARE TECNICAMENTE LA PATOLOGIA (MODALITA TECNICHE CLINICO-CHIRURGICHE) CARE- PRENDERSI CURA UNENDO CONOSCENZE SCIENTIFICHE, COMPETENZE TECNICHE E INTERESSE UMANO PER LA PERSONA IN STATO DI BISOGNO. CARING- FARSI CARICO DI ORGANIZZARE IL LAVORO PER IL MALATO CERCANDO DI RISOLVERE I SUOI PROBLEMI DI SALUTE IN UN AMBIENTE ADEGUATO AI SUOI BISOGNI.

5 LA PRESA IN CARICO DELLE FAMIGLIE E DEI PAZIENTI 5 DAL CURARE AL PRENDERSI CURA IL PRENDERSI CURA METTE IN EVIDENZA: LA CENTRALITA DEL PAZIENTE E DELLA FAMIGLIA NEL PROCESSO ASSISTENZIALE LA DISPONIBILITA E L IMPEGNO VERSO GLI ALTRI LA CAPACITA DI ASCOLTO E L EMPATIA

6 LA PRESA IN CARICO DELLE FAMIGLIE E DEI PAZIENTI 6 TO CARE: PRENDERSI CURA DEL PAZIENTE E DELLA SUA FAMIGLIA ATTRAVERSO UN MODELLO CHE SI AVVALE DI PROCESSI QUALI: L INFORMAZIONE L EDUCAZIONE LA CONDIVISIONE IL COINVOLGIMENTO LA PARTECIPAZIONE IL BENESSERE DI UN BAMBINO E INDISSOLUBILMENTE LEGATO AL BENESSERE DI CHI LO CIRCONDA

7 LA PRESA IN CARICO DELLE FAMIGLIE E DEI PAZIENTI 7 Scegliere uno spazio privato LA COMUNICAZIONE: IN UNA CONCEZIONE PIU COMPLESSA IN CUI E POSSIBILE RISCONTRARE ASPETTI CLINICI E VARIABILI DI NATURA PSICOLOGICA EMOTIVA E SOCIALE Essere comprensivi L IMPORTANZA DELLA COMUNICAZIONE Parlare con calore Predisposizione all ascolto No al linguaggio troppo tecnico TUTTI I MESSAGGI CHE ARRIVANO DAL NOSTRO CORPO: IL SILEZIO, GLI SGUARDI, IL TONO DELLA VOCE, I GESTI, LE ESPRESSIONI DEL VISO, POSSONO ESSERE PIU SIGNIFICATIVI DI OGNI PAROLA

8 8 LA PRESA IN CARICO DELLE FAMIGLIE E DEL PAZIENTE IL COUNSELING INFERMIERISTICO E UNA PARTICOLARE FORMA DI RELAZIONE D AIUTO E UN INSIEME DI CONOSCENZE TECNICHE, ABILITA E CAPACITA COMUNICATIVE ATTE A RENDERE EFFICACE L ASSISTENZA E UN INTERVENTO EDUCATIVO FINALIZZATO A SOSTENERE E INCORAGGIARE LA PERSONA NEL MOMENTO DEL BISOGNO, ATTRAVERSO: L ASCOLTO ATTIVO L INDIVIDUAZIONE DELLE CRITICITA LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI LE DOMANDE

9 9 IL COORDINAMENTO DEGLI SPECIALISTI LA MULTIDISCIPLINARIETA LA PRESA IN CARICO DI UN BAMBINO AFFETTO DA LABIO/PALATOSCHISI RENDE NECESSARIO UN GIOCO DI SQUADRA: ILTEAM MULTIDISCIPLINARE, GRUPPO COMPOSTO DA DIVERSI PROFESSIONISTI CHE COLLABORANO PER RAGGIUNGERE LO STESSO OBIETTIVO PERMETTENDO DI AVERE UNA VISIONE GLOBALE DELLA PATOLOGIA IN CONSIDERAZIONE DELLE DIVERSE PARTICOLARITA DEL SINGOLO PAZIENTE.

10 10 IL COORDINAMENTO DEGLI SPECIALISTI IL RUOLO DELLA CLEFT CRANIOFACIAL NURSE NEL COORDINAMENTO DEGLI SPECIALISTI RAPPRESENTARE IL COLLEGAMENTO TRA FAMIGLIE PAZIENTI E PERSONALE MEDICO. INFLUENZARE, INDIRIZZARE E CONDIVIDERE LE SCELTE TERAPEUTICHE SUI BISOGNI DEL SINGOLO PAZIENTE. MANTENERE ALTI ED EFFICIENTI I LIVELLI DI COOPERAZIONE TRA GLI SPECIALISTI AIUTARE A FARE SINTESI E A TENERE I FILI DI UN PERCORSO ASSISTENZIALE MOLTO LUNGO. MINIMIZZARE LA FRAMMENTAZIONE DEL PROCESSO DI CURA

11 11 DIAGNOSI PRENATALE COLLOQUIO CHIRURGO PLASTICO SPIEGAZIONE PATOLOGIA + ITER CLINICO-CHIRURUGICO CLEFT CRANIOFACIAL NURSE PROPOSTA PERCORSO ECOGRAFIA OPBG CONSULENZA OSTETRICA GINECOLOGICA ] OSPEDALE FBF COUNSELING GENITORIALE ASSISTENZA AL NEONATO INFORMAZIONI ALIMENTAZIONE CONTATTO TELEFONICO ALLA NASCITA DEL BAMBINO

12 12 NASCITA PERCORSO PRE-OPERATORIO CONTATTO TELEFONICO U.O. AZIENDE SANITARIE TERRITORIO ITALIANO E/O GENITORI 1 INCONTRO CON IL NEONATO CH. PLASTICO CLEFT NURSE LOGOPEDISTA VALUTAZIONE TIPOLOGIA SCHISI INQUADRAMENTO TERAPEUTICO COUNSELING GESTIONE NEONATO COUNSELING ALLATTAMENTO EVENTUALE VALUTAZIONE ODONTOIATRICA VALUTAZIONE POPPATA RICHIESTA E/O PROGRAMMAZIONE SCREENING MALFORMAZIONI ASSOCIATE

13 13 PERCORSO PRE-OPERATORIO 2 INCONTRO CON IL NEONATO VALUTAZIONE ACCRESCIMENTO CHIRURGO PLASTICO CLEFT NURSE LOGOPEDISTA VALUTAZIONE SCREENING MALFORMAZIONI ASSOCIATE COUNSELING RICOVERO APPUNTAMENTO RICOVERO PER CORREZIONE CHIRURGICA

14 14 FOLLOW UP DALLA PRIMA INFANZIA ALL ETA ADULTA CONTROLLI SEMESTRALI E/O ANNUALI: CHIRURGO PLASTICO LOGOPEDISTA OTORINO ODONTOIATRA ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI ULTERIORI VALUTAZIONI PROGRAMMATE SULLE NECESSITA DEL SINGOLO PAZIENTE

15 15 CRITICITA DEL PERCORSO TERAPEUTICO PATOLOGIA NON RARA, MA SCONOSCIUTA AL MONDO SOCIALE PERCORSO TERAPEUTICO ESTREMAMENTE LUNGO RICORRENZA FOLLOW UP E CORREZIONI CHIRURGICHE

16 16 RICHIESTA DI AIUTO

17 17 GRAZIE!

Ferrara 23 settembre 2016

Ferrara 23 settembre 2016 IBD UNIT L'esperienza forlivese del «CASE MANAGEMENT» Verso un modello gestionale multiprofessionale Ferrara 23 settembre 2016 Deborah Tumedei U.O. Gastroenterologia Ausl della Romagna 1 Direttore Prof.

Dettagli

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche.

Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche. Antonella Moretti Cattedra di Reumatologia Scuola di Specializzazione in Reumatologia Università Politecnica delle Marche antonellamrt@gmail.com 1 negli USA vengono introdotti i DRG con l obiettivo di

Dettagli

La continuità assistenziale

La continuità assistenziale Le reti oncologiche regionali Presente, problematiche e prospettive future La continuità assistenziale Giuseppe Nastasi U.O.C. Oncologia Medica A.O. Bolognini - Seriate (BG) Camera dei Deputati - Palazzo

Dettagli

Dal Curare al Prendersi Cura

Dal Curare al Prendersi Cura Dal Curare al Prendersi Cura Dr. Responsabile Coordinamento Clinico Unità di Cure Palliative ASL AL Asti 26 Settembre 2014 Quality of Life..è la condizione dello star-bene ed è costituito da due componenti:

Dettagli

LE MALATTIE RARE. Il ruolo del Pediatra di famiglia. dr Piero Di Saverio Vicesegretario Nazionale F.I.M.P.

LE MALATTIE RARE. Il ruolo del Pediatra di famiglia. dr Piero Di Saverio Vicesegretario Nazionale F.I.M.P. LE MALATTIE RARE Il ruolo del Pediatra di famiglia dr Piero Di Saverio Vicesegretario Nazionale F.I.M.P. dr Piero Di Saverio Vicesegretario Nazionale F.I.M.P. Aspetti che attengono al ruolo del PdF Diagnosi

Dettagli

Approccio olistico alla salute: L educazione terapeutica del paziente nelle patologie croniche

Approccio olistico alla salute: L educazione terapeutica del paziente nelle patologie croniche Approccio olistico alla salute: L educazione terapeutica del paziente nelle patologie croniche Ho conosciuto il mare meditando su una goccia di rugiada Kahlil Gibran CONCETTO DI OLISMO Dal greco Olos ::

Dettagli

Essere competenti nella sanità che cambia

Essere competenti nella sanità che cambia Essere competenti nella sanità che cambia Le risposte per cambiare: Action Learning al Centro Cardiologico Fondazione Monzino e all Istituto Europeo di Oncologia sul ruolo dell infermiere laureato Monica

Dettagli

Unità Operativa di. Pediatria e Patologia Neonatale. Ospedale di Bussolengo. Carta dei Servizi rev. 1 del 2 gennaio 2009

Unità Operativa di. Pediatria e Patologia Neonatale. Ospedale di Bussolengo. Carta dei Servizi rev. 1 del 2 gennaio 2009 Carta dei Servizi rev. 1 del 2 gennaio 2009 Unità Operativa di Azienda ULSS n. 22 Bussolengo VR Dipartimento Materno Infantile Unità Operativa di Ala Est Terzo piano Direttore: dott. Alberto Dall Agnola

Dettagli

LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI

LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI LA CONTINUITÀ ASSISTENZIALE: IL MODELLO PAI GIAMPIETRO GASPARINI U O C Oncologia Medica A.C.O. San Filippo Neri Roma RETE SANITARIA IN ONCOLOGIA:OBIETTIVI Presa in carico del paziente in modo globale Riconoscimento

Dettagli

DOTT. ANDREA BARTULI Responsabile UOC Malattie Rare, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma

DOTT. ANDREA BARTULI Responsabile UOC Malattie Rare, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma DOTT. ANDREA BARTULI Responsabile UOC Malattie Rare, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma LA PRESA IN CARICO DEL BAMBINO AFFETTO DA MALATTIA RARA (MR) La difficoltà della presa in carico dei pazienti

Dettagli

Breast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino

Breast Cancer Unit. ESPERIENZA della ASL5 Spezzino Breast Cancer Unit ESPERIENZA della ASL5 Spezzino Breast Cancer Unit ASL5 MODELLO ORGANIZZATIVO: prevede che la paziente, fin dal primo contatto, venga accolta e guidata lungo un percorso appropriato,

Dettagli

Un percorso formativo in ambito Senologico

Un percorso formativo in ambito Senologico Un percorso formativo in ambito Senologico Mandato 2013 Sviluppare il Core Curriculum Infermiere di Senologia Nazionale Percorso formativo Core Curriculum Analisi della letteratura Internazionale Definizione

Dettagli

PDTA. Gruppi Multidisciplinari. Continuità assistenziale tra servizi ospedalieri e territoriali (cure palliative,mmg).

PDTA. Gruppi Multidisciplinari. Continuità assistenziale tra servizi ospedalieri e territoriali (cure palliative,mmg). ASSICURARE LA PRESA IN CARICO DELL ASSISTITO NELL INTERO PERCORSO ASSISTENZIALE GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE PRESTAZIONI AL PAZIENTE, STRETTAMENTE CORRELATA ALL EXPERTISE CLINICA E AD UNA ADEGUATA ORGANIZZAZIONE

Dettagli

METODICHE DIDATTICHE

METODICHE DIDATTICHE Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia - Dipartimento di Pediatria C.L. Triennale Infermieristica Pediatrica A.A.2007/2008 CORSO INTEGRATO SCIENZE UMANE PSICOPEDAGOGICHE METODICHE

Dettagli

Educazione Terapeutica. Definizione

Educazione Terapeutica. Definizione EDUCAZIONE TERAPEUTICA: il fare del Terapista Occupazionale Educazione Terapeutica Definizione Gabriella Casu «Ogni volta che incontro un paziente Io parto da zero. Letteralmente io non so nulla, nulla

Dettagli

Le malattie rare: esperienze a confronto Genova, 15 dicembre 2016

Le malattie rare: esperienze a confronto Genova, 15 dicembre 2016 Le malattie rare: esperienze a confronto Genova, 15 dicembre 2016 Il punto di vista dei clinici della rete Prof. Paola Mandich Direttore del Centro di Coordinamento Aziendale per le Malattie Rare - IRCCS

Dettagli

L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale

L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 9 Giugno 2016 Domodossola Verbania

Dettagli

SEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica

SEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica SEMINARIO Gruppo di Ricerca Geriatrica Il PDTA nelle demenze: una proposta innovativa Intervento dott.ssa Fausta Podavitte Direttore Dipartimento Assi Brescia 16 Dicembre 2011 dal progetto regionale alla

Dettagli

REGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata. Bologna 5 dicembre 2013

REGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata. Bologna 5 dicembre 2013 REGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata Bologna 5 dicembre 2013 L esperienza della Cartella Clinica Integrata Elettronica nell Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda Lorenzini A. Rovere A.

Dettagli

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative

PRP Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative PRP 2010-2012 Prevenzione e riduzione delle recidive dello Scompenso Cardiaco Cronico (SCC) secondario a patologie cronico-degenerative Cagliari maggio 2011 Premessa Obiettivo: Prevenzione e riduzione

Dettagli

U.O. PREVENZIONE ONCOLOGICA AUSL ROMAGNA

U.O. PREVENZIONE ONCOLOGICA AUSL ROMAGNA Chi siamo! U.O. PREVENZIONE ONCOLOGICA AUSL ROMAGNA oncologi dedicati (3) radiologi dedicati (4) coordinatrice tecnico infermieristica (Fabbri) ASV infermieri tecnici di radiologia psicologo genetista

Dettagli

Metodologia applicata nella logica di Rete territoriale per le Cardiopatie Congenite

Metodologia applicata nella logica di Rete territoriale per le Cardiopatie Congenite Metodologia applicata nella logica di Rete territoriale per le Cardiopatie Congenite CardioLUCCA, 2-4 Marzo 2017 Palazzo Ducale-Sala Ademollo Lucca Dr. Andrea Azzarelli L incidenza delle cardiopatie è

Dettagli

Bisogni di salute e sviluppo delle competenze avanzate/specialistiche degli infermieri. Patrizia Di Giacomo,RN,PhD Federazione IPASVI

Bisogni di salute e sviluppo delle competenze avanzate/specialistiche degli infermieri. Patrizia Di Giacomo,RN,PhD Federazione IPASVI Bisogni di salute e sviluppo delle competenze avanzate/specialistiche degli infermieri Patrizia Di Giacomo,RN,PhD Federazione IPASVI Introduzione/1 Cambiamento demografico Aumento della popolazione fragile

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Misurelli Eliana 236/C, Via Livorno, 20099, Sesto San Giovanni, Milano Telefono +39 02.2485357

Dettagli

Regione. Valle d Aosta. Aosta (AO) - Ospedale Beauregard... Pag. 279 Aosta (AO) - Ospedale Regionale Umberto Parini... Pag. 280

Regione. Valle d Aosta. Aosta (AO) - Ospedale Beauregard... Pag. 279 Aosta (AO) - Ospedale Regionale Umberto Parini... Pag. 280 Regione Valle d () - Ospedale Beauregard... Pag. 279 () - Ospedale Regionale Umberto Parini... Pag. 280 () - Ospedale Regionale Umberto Parini Sede Saint-Martin de Corléans... Pag. 282 Indirizzo Via L.

Dettagli

L assistenza al Bambino con Disabilità e malattie croniche

L assistenza al Bambino con Disabilità e malattie croniche L assistenza al Bambino con Disabilità e malattie croniche I punti di vista dei medici Guido Castelli Gattinara Dipartimento di Medicina Pediatrica UOC di Pediatria - Palidoro 2 BAMBINI CON DISABILITA

Dettagli

COME NASCE IL PROGETTO

COME NASCE IL PROGETTO L EVOLUZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE I CAMBIAMENTI NELLA ORGANIZZAZIONE DELL ASSISTENZA E GLI SCENARI FUTURI LA SALA OPERATORIA I NODI E LE PROSPETTIVE IVAN TRENTI MARINA IEMMI COME NASCE IL PROGETTO

Dettagli

SIN ANIN Napoli 20 ottobre Presa in carico del paziente con SLA

SIN ANIN Napoli 20 ottobre Presa in carico del paziente con SLA SIN ANIN Napoli 20 ottobre 2008 Presa in carico del paziente con SLA S. Troiani Coordinatore Dipartimento di Scienze Neurologiche Mediche Chirurgiche A.O.Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona LA SCLEROSI

Dettagli

Casa della Salute di San Secondo

Casa della Salute di San Secondo Casa della Salute di San Secondo PROGETTO: GESTIONE INTEGRATA DEL PAZIENTE CON BPCO NELLA CASA DELLA SALUTE DI SAN SECONDO Obiettivo generale è la presa in carico delle persone assistite affette da BPCO

Dettagli

La Bussola dei valori della Rete Oncologica Piemontese

La Bussola dei valori della Rete Oncologica Piemontese La Bussola dei valori della Rete Oncologica Piemontese Alcune riflessioni sul cancro Io non sono il mio tumore La patologia neoplas-ca si inserisce in una storia che è UNICA e non va dimen-cata nascita

Dettagli

La continuità assistenziale fra ospedale e territorio. Modena 21 settembre 2006

La continuità assistenziale fra ospedale e territorio. Modena 21 settembre 2006 La continuità assistenziale fra ospedale e territorio Modena 21 settembre 2006 Continuità assistenziale definizioni continuità della cura coordinazione della cura piano di dimissione case management integrazione

Dettagli

RUOLO, FUNZIONI, COMPITI, Tommasa Maio

RUOLO, FUNZIONI, COMPITI, Tommasa Maio RUOLO, FUNZIONI, COMPITI, ATTIVITA Tommasa Maio Ruolo, Funzioni, Compiti e Attività Definiscono uno spazio professionale e non solo culturale Rispondono principalmente a bisogni della Società In particolare,

Dettagli

Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione

Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione 06/12/07 Mario Paganessi e Angela Daniela Stabilini 1 Definizione Il Case Management è un metodo di gestione integrato per il quale viene assegnata

Dettagli

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014

Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute. Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute Tavolo Tecnico Oncologia 20 Marzo 2014 INDICE Contesto ed epidemiologia Il percorso del paziente Gestione appropriata e sostenibilità: - Requisiti

Dettagli

SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE

SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE SERVIZIO TOSSICODIPENDENZE Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche 1/6 Premessa Il Dipartimento salute mentale e dipendenze patologiche è la struttura aziendale che ha come finalità la promozione

Dettagli

Nuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia. Ovidio Brignoli MMG Brescia

Nuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia. Ovidio Brignoli MMG Brescia Nuovi orizzonti per la prossima convenzione nazionale della Medicina e Pediatria di Famiglia Ovidio Brignoli MMG Brescia La disciplina della medicina generale ha le seguenti caratteristiche: 1. è normalmente

Dettagli

L infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo

L infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo L infermiere punto d unione tra il Paziente, il MMG ed il Diabetologo Rosangela Ghidelli Coordinatore Infermieristico Caposala U.O. S. Diabetologia e Endocrinologia Azienda Ospedaliera S. Anna Como Presidio

Dettagli

dall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale

dall adolescenza all età adulta: un modello per i servizi di Salute Mentale Conferenza annuale per la salute mentale : un modello per i servizi di Salute Mentale Venerdì 22 Maggio 2009 Teatro della ASL di Brescia Viale Duca degli Abruzzi 15 1 2 IDENTIFICAZIONE E IMPOSTAZIONE DEL

Dettagli

PROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE NEI SETTING DI DEGENZA LIVELLO 2 PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA

PROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE NEI SETTING DI DEGENZA LIVELLO 2 PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA Rev.: 0 Pag. 1/6 PROCEDURA AZIENDALE APPLICAZIONE DEL MODELLO ASSISTENZIALE INFERMIERE REFERENTE PP.OO. PISTOIA, S.MARCELLO, PESCIA REV. DATA REFERENTI DOCUMENTO AUTORIZZAZIONI REDATTO APPROVATO Direttore

Dettagli

Centro Sanitario Amianto Impatto epidemiologico del mesotelioma e presa in carico globale del paziente

Centro Sanitario Amianto Impatto epidemiologico del mesotelioma e presa in carico globale del paziente Centro Sanitario Amianto Impatto epidemiologico del mesotelioma e presa in carico globale del paziente Massimo D Angelo Italia Produzione e utilizzo dell amianto Uno dei maggiori produttori ed utilizzatori

Dettagli

La comunicazione con i familiari

La comunicazione con i familiari A.O.Monaldi 16-23 novembre2005 La comunicazione con i familiari Barbara Leone Coordinamento Prelievi d Organo Regione Campania DONAZIONE e TRAPIANTO SANITA POPOLAZIONE INFORMAZIONE IO DONO TU DONI EGLI

Dettagli

Il punto di vista del Pediatra di Libera Scelta

Il punto di vista del Pediatra di Libera Scelta Il punto di vista del Pediatra di Libera Scelta Dr.ssa Camposarcone Mafalda PLS Manerbio ATS Brescia Sala di Rappresentanza Viale Duca degli Abruzzi 15 02 Dicembre 2016 REALTA ITALIANA unica IN TUTTA LA

Dettagli

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale

Chiara Volpone. I PDTA: A come Assistenziale Chiara Volpone I PDTA: A come Assistenziale in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del SSN, la Pianificazione e la Programmazione sono di estrema rilevanza ai fini del

Dettagli

Alimentazione come causa o prevenzione della malattia RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA. 1.Ruolo professionale. 2.Ruolo istituzionale

Alimentazione come causa o prevenzione della malattia RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA. 1.Ruolo professionale. 2.Ruolo istituzionale Alimentazione come causa o prevenzione della malattia RUOLO DEL MEDICO DI FAMIGLIA 1.Ruolo professionale 2.Ruolo istituzionale Caratteristiche della medicina di famiglia Elaborata nel 2002 dalla Società

Dettagli

AREA OSTETRICIA E GINECOLOGIA DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE

AREA OSTETRICIA E GINECOLOGIA DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE AREA OSTETRICIA E GINECOLOGIA DIPARTIMENTO MATERNO INFANTILE 1/10 Attività L area Ostetricia e Ginecologia, in accordo con quanto previsto dalla normativa regionale, offre presso le diverse strutture dell

Dettagli

Consultori familiari

Consultori familiari Consultori familiari Le prestazioni del consultorio corsi di accompagnamento alla nascita rivolti ad entrambi i genitori assistenza a domicilio a mamma e neonato dopo il parto (Servizio di Dimissione protetta):

Dettagli

RETE DELLE CRONICITÀ IN ETÀ PEDIATRICA DELLA REGIONE LIGURIA

RETE DELLE CRONICITÀ IN ETÀ PEDIATRICA DELLA REGIONE LIGURIA Partecipanti: RETE DELLE CRONICITÀ IN ETÀ PEDIATRICA DELLA REGIONE LIGURIA Prof. Renata Lorini, Responsabile Gruppo Orizzontale 3 - Rete delle Cronicità in età Pediatrica, Clinica Pediatrica, IRCCS G.Gaslini,,

Dettagli

Il Nursing Case Management

Il Nursing Case Management Seminario: L Infermiere Case Manager Bologna 19 Settembre 2007 Il Nursing Case Management Il cambiamento è un processo che richiede una visione chiara e valide strategie di governo del processo stesso,

Dettagli

ATTIVITÁ DI ANESTESIA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA

ATTIVITÁ DI ANESTESIA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA ATTIVITÁ DI ANESTESIA IN OSTETRICIA E GINECOLOGIA Dipartimento Servizi 1/9 Attività Le unità operative Anestesia e Terapia Intensiva forniscono il supporto specialistico anestesiologico alle Chirurgie

Dettagli

Dipartimento Cure Primarie U.O. Consultori Spazio Giovani di Bologna Centro di Consultazione per adolescenti

Dipartimento Cure Primarie U.O. Consultori Spazio Giovani di Bologna Centro di Consultazione per adolescenti Dipartimento Cure Primarie U.O. Consultori Spazio Giovani di Bologna Centro di Consultazione per adolescenti SPAZIO GIOVANI E un Centro rivolto agli adolescenti (14-20 anni) e agli adulti del contesto

Dettagli

Il paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione

Il paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione Il paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione Angela S. Ribecco Dipartimento Oncologico- SOS Oncologia Medica Osp. S. Giovanni di Dio Azienda Sanitaria

Dettagli

05/09/13. RUOLO DELL OSTETRICA NELLA GESTIONE DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA: ESPERIENZA DEL CENTRO SALUTE DONNA DI FERRARA Ostetrica E.

05/09/13. RUOLO DELL OSTETRICA NELLA GESTIONE DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA: ESPERIENZA DEL CENTRO SALUTE DONNA DI FERRARA Ostetrica E. 05/09/13 RUOLO DELL OSTETRICA NELLA GESTIONE DELLA GRAVIDANZA FISIOLOGICA: ESPERIENZA DEL CENTRO SALUTE DONNA DI FERRARA Ostetrica E.Bandiera Profilo Professionale dell ostetrica/o n 740 del 1994 Art.n

Dettagli

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari TESTO PROPOSTO DALLA COMMISSIONE TESTO PRESENTATO DAI PROPONENTI

Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia XI Legislatura - Atti consiliari TESTO PROPOSTO DALLA COMMISSIONE TESTO PRESENTATO DAI PROPONENTI Consiglio regionale Friuli Venezia Giulia - 1 - XI Legislatura - Atti consiliari TESTO PRESENTATO DAI PROPONENTI Art. 1 (Finalità e

Dettagli

Dimensioni del problema, criticità, costi. Modelli organizzativi gestionali

Dimensioni del problema, criticità, costi. Modelli organizzativi gestionali Rosario Iannacchero Dimensioni del problema, criticità, costi Modelli organizzativi gestionali Patologia molto frequente nella popolazione generale Solo emicrania: prevalenza media annua stimata negli

Dettagli

La nutrizione artificiale dall ospedale al territorio. Manuela Alice Simona Visca

La nutrizione artificiale dall ospedale al territorio. Manuela Alice Simona Visca La nutrizione artificiale dall ospedale al territorio Manuela Alice Simona Visca IL PERCORSO DELLA NUTRIZIONE la prescrizione la valutazione da parte del team nutrizionale la presa in carico del paziente

Dettagli

L ASSISTENZA IN AMBITO TERRITORIALE ALLE PRINCIPALI PATOLOGIE C.P.S.I. AURORA SANTARELLI

L ASSISTENZA IN AMBITO TERRITORIALE ALLE PRINCIPALI PATOLOGIE C.P.S.I. AURORA SANTARELLI L ASSISTENZA IN AMBITO TERRITORIALE ALLE PRINCIPALI PATOLOGIE C.P.S.I. AURORA SANTARELLI Un primo livello sui contenuti un secondo livello sui metodi un terzo livello sui processi comunicativi un ultimo

Dettagli

Knocking on patient s door Le azioni prioritarie per far decollare le cure a casa

Knocking on patient s door Le azioni prioritarie per far decollare le cure a casa Le azioni per fasi di processo In base ai bisogni rilevati dalla Survey e alla definizione delle fasi di processo, si sono definiti gli obiettivi strategici attorno ai bisogni del paziente, per l attivazione

Dettagli

IL RUOLO DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO NEL S.P.D.C.

IL RUOLO DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO NEL S.P.D.C. AZIENDA USL ROMA H DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE IL RUOLO DEL COORDINATORE INFERMIERISTICO NEL S.P.D.C. PROCESSI DI COMUNICAZIONE CON LA PROPRIA EQUIPE ASSISTENZIALE IN PSICHIATRIA Roccia Daniele RUOLO E

Dettagli

La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici. Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita

La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici. Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita Stefania Guidomei Responsabile DATeR Percorso Nascita e

Dettagli

INTRODUZIONE. La rete per l infarto miocardico acuto rappresenta pertanto lo standard di cura attuale per lo STEMI.

INTRODUZIONE. La rete per l infarto miocardico acuto rappresenta pertanto lo standard di cura attuale per lo STEMI. INTRODUZIONE E ormai acquisito che per la gestione ottimale del paziente con STEMI è necessario un modello organizzativo coordinato di assistenza territoriale in rete. La rete per l infarto miocardico

Dettagli

Curriculum Vitae:Teodora Maruotto

Curriculum Vitae:Teodora Maruotto Curriculum Vitae:Teodora Maruotto Informazioni personali Cognome / Nome Maruotto Teodora Indirizzo Via Santo 31, 83050 San Mango sul Calore (Italia) Telefono 082775357 Cellulare 3495532951 Cittadinanza

Dettagli

La Casa della Salute in Emilia Romagna

La Casa della Salute in Emilia Romagna Gestire la salute al di fuori degli ospedali: reti, spazi e pratiche di cura Trento, 20 marzo 2015 La Casa della Salute in Emilia Romagna Pierpaola Pierucci Laboratorio Paracelso Dipartimento di Studi

Dettagli

Open Day LABIOPALATOSCHISI

Open Day LABIOPALATOSCHISI Open Day LABIOPALATOSCHISI Incontro promosso da BA.BI.S. Onlus - La Banda dei Bimbi Speciali e dal Centro per le Malformazioni Craniofacciali dell Ospedale Pediatrico Bambino Gesù 24 Giugno 2017 Auditorium

Dettagli

Open Day LABIOPALATOSCHISI

Open Day LABIOPALATOSCHISI Open Day LABIOPALATOSCHISI Incontro promosso da BA.BI.S. Onlus - La Banda dei Bimbi Speciali e dal Centro per le Malformazioni Craniofacciali dell Ospedale Pediatrico Bambino Gesù 24 Giugno 2017 Auditorium

Dettagli

Scheda Curriculum Vitae Dott.ssa Claudia Chiavaro

Scheda Curriculum Vitae Dott.ssa Claudia Chiavaro INFORMAZIONI PERSONALI Nome Claudia Chiavaro Indirizzo Telefono Fax E-mail Nazionalità ITALIANA Data di nascita Codice fiscale ESPERIENZA LAVORATIVA Date (da a) Dal 01/04/2008 Nome e indirizzo del datore

Dettagli

Report Progetto Accoglienza e Gioco Terapeutico Febbraio Maggio 2017

Report Progetto Accoglienza e Gioco Terapeutico Febbraio Maggio 2017 Report Progetto Accoglienza e Gioco Terapeutico Febbraio Maggio 2017 L accoglienza in Ospedale del bambino e della sua famiglia diviene un aspetto molto importante che può collocarsi all interno del percorso

Dettagli

[ Corso Residenziale]

[ Corso Residenziale] [ Corso Residenziale] AESIS 2013. Il percorso assistenziale del paziente con artrite cronica: il ruolo dell infermiere Jesi, 19-20 settembre 2013 Giovedì, 19 settembre ore 9.00 Registrazione, apertura

Dettagli

CRITERI DI ORGANIZZAZIONE DELLE UNITA ASSISTENZIALI A GESTIONE INFERMIERISTICA

CRITERI DI ORGANIZZAZIONE DELLE UNITA ASSISTENZIALI A GESTIONE INFERMIERISTICA CRITERI DI ORGANIZZAZIONE DELLE UNITA ASSISTENZIALI A GESTIONE INFERMIERISTICA ORVIETO 3 Dicembre 2004 Daniela Bosco IL CONTESTO: DIRETTIVA RER 1455/97 STANDARD P.L. 0.7 1 PER MILLE LDPARE PRINCIPIO: OFFERTA

Dettagli

Il PDTA dell ASL di Brescia per una gestione innovativa di pazienti e caregiver

Il PDTA dell ASL di Brescia per una gestione innovativa di pazienti e caregiver Convegno Brescia e le Demenze: un modello clinico ed organizzativo Il PDTA dell ASL di Brescia per una gestione innovativa di pazienti e caregiver Intervento Dott.ssa Fausta Podavitte Direttore Dipartimento

Dettagli

Il modello di assistenza

Il modello di assistenza Iniziativa finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi della L. 7 dicembre 2000 n. 383, art. 12 lett. d) Anno finanziario 2008 Il modello di assistenza Compresenza di più rappresentazioni

Dettagli

PRESIDIO SANITARIO SAN CAMILLO OSPEDALE SPECIALIZZATO IN RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE

PRESIDIO SANITARIO SAN CAMILLO OSPEDALE SPECIALIZZATO IN RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE FONDAZIONE OPERA SAN CAMILLO PRESIDIO SANITARIO SAN CAMILLO OSPEDALE SPECIALIZZATO IN RECUPERO E RIEDUCAZIONE FUNZIONALE La fatica dei pazienti e quella dei care giver: esperienza di accoglienza e gestione,

Dettagli

U.O. OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSPEDALE RAMAZZINI CARPI (MO)

U.O. OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSPEDALE RAMAZZINI CARPI (MO) U.O. OSTETRICIA E GINECOLOGIA OSPEDALE RAMAZZINI CARPI (MO) Obiettivo dell assistenza perinatale è una mamma ed il suo bambino in perfetta salute, che ha ricevuto il minimo livello di cure compatibile

Dettagli

PDTA Diabete RUOLO DELLA STRUTTURA DIABETOLOGICA TERRITORIALE. Cona, 30 Settembre 2017

PDTA Diabete RUOLO DELLA STRUTTURA DIABETOLOGICA TERRITORIALE. Cona, 30 Settembre 2017 PDTA Diabete RUOLO DELLA STRUTTURA DIABETOLOGICA TERRITORIALE Roberto Graziani Cona, 30 Settembre 2017 Il Diabete a Ferrara Ad oggi sono presenti nella Provincia di Ferrara 28.000 pazienti affetti da Diabete

Dettagli

Il seguimento psicologico e neuropsichiatrico dei bambini dello screening

Il seguimento psicologico e neuropsichiatrico dei bambini dello screening Il seguimento psicologico e neuropsichiatrico dei bambini dello screening dott. Luigi Barruffo, neurologo e neuropsichiatra infantile dott.ssa G. Isabella Continisio, psicologa dott.ssa Paola Continisio,

Dettagli

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche

Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche AGGIORNAMENTO OBBLIGATORIO MEDICI DI MEDICINA GENERALE Sabato 21 Febbraio 2015 TITOLO DEL CORSO: Novità nella gestione e nella terapia di alcune patologie croniche Responsabile del corso Dr. : Tesei Fiorenzo

Dettagli

Lo sviluppo delle competenze infermieristiche sul territorio e l integrazione delle discipline

Lo sviluppo delle competenze infermieristiche sul territorio e l integrazione delle discipline Esperienze di cure primarie: l innovazione 2.0 nell assistenza territoriale Lo sviluppo delle competenze infermieristiche sul territorio e l integrazione delle discipline Maria Grazia Monti, Antonio Gant

Dettagli

Il medico di medicina generale e i DCA Dott. Graziella Raiteri, FIMMG, Torino

Il medico di medicina generale e i DCA Dott. Graziella Raiteri, FIMMG, Torino Il medico di medicina generale e i DCA Dott. Graziella Raiteri, FIMMG, Torino PRESA IN CARICO COMPLESSIVA DELL'ADOLESCENTE Compiti pratici PLS e MMG (M.Vine,2013 Expanding the Role of Prymary Care in the

Dettagli

UNITÁ OPERATIVA CHIRURGIA TORACICA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO

UNITÁ OPERATIVA CHIRURGIA TORACICA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO UNITÁ OPERATIVA CHIRURGIA TORACICA DIPARTIMENTO ONCOLOGICO 1/9 Attività L unità operativa di Chirurgia Toracica è ubicata presso gli ospedali Maggiore e Bellaria di Bologna. Essa svolge un attività finalizzata

Dettagli

SCLEROSI MULTIPLA A BRESCIA LA CONTINUITÀ DELLE CURE È REALTÀ

SCLEROSI MULTIPLA A BRESCIA LA CONTINUITÀ DELLE CURE È REALTÀ SCLEROSI MULTIPLA A BRESCIA LA CONTINUITÀ DELLE CURE È REALTÀ Garantire la continuità delle cure, soprattutto nelle malattie croniche come la sclerosi multipla, è uno dei principali obiettivi del Sistema

Dettagli

Accordo di collaborazione per l innovazione, la ricerca scientifica e i processi assistenziali nel campo della implantologia delle sordità

Accordo di collaborazione per l innovazione, la ricerca scientifica e i processi assistenziali nel campo della implantologia delle sordità Accordo di collaborazione per l innovazione, la ricerca scientifica e i processi assistenziali nel campo della implantologia delle sordità Luglio 2013 INDICE 1. Pr emessa... 3 2. Obiettiv i programmati

Dettagli

I PDTA RUOLO DEL DIABETOLOGO. Dott.G.GIORDANO

I PDTA RUOLO DEL DIABETOLOGO. Dott.G.GIORDANO I PDTA RUOLO DEL DIABETOLOGO Dott.G.GIORDANO PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE SUPERAMENTO DI UNA ASSISTENZA A COMPARTIMENTI STAGNI VISIONE SISTEMICA DELL ASSISTENZA FONDAMENTALE NELLE PATOLOGIE

Dettagli

C. Strucchi L. Sgarbi

C. Strucchi L. Sgarbi APPROCCIO GESTIONALE E TERAPEUTICO IN CONSULTORIO E IN OSPEDALE: IL TEAM MULTIDISCIPLINARE NELLA ASSISTENZA DI BASE E COSTRUZIONE DI PERCORSI DI CONTINUITA ASSISTENZIALE C. Strucchi L. Sgarbi La gravidanza

Dettagli

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth

CONGRESSO REGIONALE Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth CONGRESSO REGIONALE 29-31 Marzo 2012 Modena, Centro Famiglia di Nazareth Stato di attuazione della 194/78 nella Regione Emilia-Romagna tra ospedale e territorio A cura di Silvana Borsari Elena castelli

Dettagli

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA. in IGIENE DENTALE

FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA. in IGIENE DENTALE FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in IGIENE DENTALE PRESENTAZIONE I laureati in Igiene dentale sono operatori delle professioni sanitarie dell area tecnico-diagnostica e dell area tecnico-assistenziale

Dettagli

L ospedale pediatrico: un valore aggiunto?

L ospedale pediatrico: un valore aggiunto? L altra metà della cura Varese - 20 gennaio 2012 L ospedale pediatrico: un valore aggiunto? Dott. Monica Frassineti Direttore Sanitario Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer - Firenze Chi si reca in

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono 030/643034 Fax E-mail VIA PADULE n 45 OSPITALETTO dburato@fatebenefratelli.it Nazionalità

Dettagli

L ostertrica viene individuata come la professionista che può accompagnare la donna nel suo percorso di maternità

L ostertrica viene individuata come la professionista che può accompagnare la donna nel suo percorso di maternità L ostertrica viene individuata come la professionista che può accompagnare la donna nel suo percorso di maternità garantendo continuità assistenziale durante tutto il percorso gravidanza, parto, puerperio

Dettagli

CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare

CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare CURE DOMICILIARI E NUOVE TECNOLOGIE La tranquillità dell assistenza ospedaliera a casa propria. Fornaca Domicare Quali sono gli obiettivi dell assistenza domiciliare? Mantenere la persona assistita presso

Dettagli

Il percorso diabetologico

Il percorso diabetologico Conferenza dei Servizi dell' Azienda USL 6 di Livorno Il percorso diabetologico Dr.ssa D.Pagliacci Coordinatore Sanitario territoriale Zona Val di Cornia Castello Pasquini Castiglioncello (LI) 13.12.2010

Dettagli

Cardiologia interventistica strutturale: dalla fisiopatologia alla pratica clinica

Cardiologia interventistica strutturale: dalla fisiopatologia alla pratica clinica PROVIDER: FONDAZIONE POLICLINICO TOR VERGATA ID. 140 Cardiologia interventistica strutturale: dalla fisiopatologia alla pratica clinica Responsabili Scientifici: Prof. Francesco Romeo Dr. Fabio Conti UOC

Dettagli

I Centri per le Famiglie dell Emilia-Romagna e il CpF del Comune di Forlì

I Centri per le Famiglie dell Emilia-Romagna e il CpF del Comune di Forlì I Centri per le Famiglie dell Emilia-Romagna e il CpF del Comune di Forlì Obiettivo: prevenzione, promozione e sostegno delle competenze genitoriali Ambito di intervento prioritario: gravidanza, nascita

Dettagli

L AMBULATORIO INFERMIERISTICO IN CHIRURGIA PEDIATRICA

L AMBULATORIO INFERMIERISTICO IN CHIRURGIA PEDIATRICA San Marino 24 settembre 201 1 L AMBULATORIO INFERMIERISTICO IN CHIRURGIA PEDIATRICA Paola Tonietti e Cinzia Neri Per garantire la privacy, è stato impedito il download automatico di questa immagine esterna.

Dettagli

UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA

UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA Dipartimento Emergenza 1/9 Attività L unità operativa Medicina Urgenza fornisce assistenza a persone ricoverate con problemi di salute acuti e urgenti, in continuità

Dettagli

UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE AMBULATORIALE IL PROGETTO DI MODERNIZZAZIONE DELL AZIENDA USL DI FERRARA

UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE AMBULATORIALE IL PROGETTO DI MODERNIZZAZIONE DELL AZIENDA USL DI FERRARA UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE AMBULATORIALE IL PROGETTO DI MODERNIZZAZIONE DELL AZIENDA USL DI FERRARA Ferrara, 8 Ottobre 2009 Contesto di riferimento DCP CENTRO NORD 10 NCP DCP OVEST 4 NCP DCP OVEST 4 NCP

Dettagli

Parma, 19 Novembre 2010 Dott.ssa Mariella Martini Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali, Regione Emilia Romagna

Parma, 19 Novembre 2010 Dott.ssa Mariella Martini Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali, Regione Emilia Romagna La cura delle persone con demenza e loro familiari: Scenari e prospettive a livello regionale Parma, 19 Novembre 2010 Dott.ssa Mariella Martini Direttore Generale Sanità e Politiche Sociali, Regione Emilia

Dettagli

Antonio Correra. Società Italiana di Pediatria

Antonio Correra. Società Italiana di Pediatria Antonio Correra Società Italiana di Pediatria PEDIATRI IN ITALIA ~12.500 Ricambio minimo 5 % / anno 800 ~ 600-700 n. Specializzandi 600 400 200-400/-500 Pediatri anno ~ 180 In 10 anni -5000 / -4000 0

Dettagli

Attività presenti nel CSS Livorno NORD (Q.re Fiorentina, Via Fiera S. Antonino - Tel. 0586.223.507)

Attività presenti nel CSS Livorno NORD (Q.re Fiorentina, Via Fiera S. Antonino - Tel. 0586.223.507) Attività presenti nel CSS Livorno NORD (Q.re Fiorentina, Via Fiera S. Antonino - Tel. 56.223.57) attività lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì Sabato oculista 1 1 1 1 otorino amb. disturbi cognitivi

Dettagli

Istituto Sicurezza Sociale

Istituto Sicurezza Sociale R e p u b b l i c a d i S a n M a r i n o Istituto Sicurezza Sociale Dipartimento del Servizio Sociosanitario, Salute Mentale e Cure Primarie U.O.C. del Servizio Minori 9 Convegno Internazionale Imparare:

Dettagli