Includere gli studenti con autismo: Funzionamento mentale e apprendimento

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1 Includere gli studenti con autismo: Funzionamento mentale e apprendimento Roberta Sala Psicopedagogista Cooperativa Zorba Docente a contratto Università Cattolica di MIlano

2 AUTISMO E APPRENDIMENTO

3 AUTISMO E PENSIERO VISIVO - Le persone con autismo sviluppano una capacità di archiviare, in modo intenso ed esteso, differenti tipologie di immagini - Le persone con autismo notano dettagli difficilmente identificabili ai più - Le persone con autismo sono capaci di cogliere delle regolarità e delle ciclicità - Tutto questo avviene con tempi di codifica e di elaborazione molto, molto rapidi

4 AUTISMO E PENSIERO VISIVO Le persone con autismo sviluppano una capacità di archiviare, in modo intenso ed esteso, differenti tipologie di immaigni La mia mente funziona come Google per le immagini (Temple Grandin, TED Conference, 2010)

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6 - Le persone con autismo notano dettagli difficilmente identificabili ai più Trova il Panda

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11 Deficit della coerenza centrale Ovvero percepiscono con chiarezza i dettagli di quanto avviene, ma possono avere forti difficoltà a dedurne il senso generale è come se prestassero molta attenzione al significato delle singole parole ma non a quello della frase di cui esse fanno parte Simon Baron Cohen

12 - Le persone con autismo sono capaci di cogliere delle regolarità e delle ciclicità

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14 SEQUENZA DI FIBONACCI

15 Pensiero visivo, tra gioie e dolori - Se la mente si riempie di dettagli, il rischio è che si crei una condizione di sovraccarico - A volte, vedere gli alberi ma non la foresta può creare dei problemi - Tuttavia, la capacità di analisi visiva delle persone con autismo rappresenta un valore aggiunto in certi contesti e in certe realtà

16 Anomalie dell'attenzione Ø Tempi brevi di attenzione Ø Difficoltà a spostare l'attenzione da uno stimolo a un altro Ø Iperattenzione sul dettaglio Ø Carenza nell uso sociale dell attenzione

17 Sono spesso presenti i deficit delle funzioni esecutive, ovvero difficoltà nella pianificazione e nell organizzazione del comportamento: - assenza di piani o piani troppo rigidi - difficoltà all inibizione di risposte preponderanti - mancanza di flessibilità cognitiva (difficoltà a modificare il proprio comportamento in base alle circostanze)

18 Test di Pianificazione Quo?diana (TPQ) Pianificazione di 10 azioni abituali in un contesto spaziale (car?na) in base e 2 criteri: a) rispeio dei vincoli logici e temporali fra azioni b) minimizzazione degli spostamen?. Commissioni (esempi) Andare con Marco in palestra per gli allenamen? di basket (hai il permesso di andare in palestra solo dopo aver svolto le altre apvità) Svolgere i compi? di geometria (hai perso il righello e te ne serve uno nuovo) Preparare lo zaino per la palestra Andare a trovare la nonna (? ha chiesto di portarle del pane) Variabili: Commissioni svolte, Spostamen?, Violazioni, Efficienza (n.di commissioni correie/spostamen?), Tempo di svolgimento

19 Pur con le difficoltà sopra esposte, le persone con autismo prediligono un approccio al compito di tipo seriale, in quanto apprendono step by step. Quindi

20 ORGANIZZARE L APPRENDIMENTO

21 La persona con autismo può vivere meglio in un mondo: Più visivo e meno parlato Più concreto e meno simbolico Più prevedibile e meno caotico

22 La persona con autismo può vivere meglio in un mondo dove si utilizzano le strategie visive per sostenere il linguaggio verbale Gli ausili visivi: ü ü ü sono stimoli non transitori sfruttano le abilità di discriminazione visiva utilizzano un canale per trasmettere il messaggio meno esposto di altri ad interferenze

23 Perché usare aiuti visivi? Per imparare a fare il nodo alla cravatta preferireste

24 Questa spiegazione

25 o questa?

26 La strutturazione è di fondamentale importanza Organizzare il tempo Organizzare gli spazi Organizzare le attività

27 Organizzare il tempo Organizzare la giornata secondo una precisa strutturazione del tempo attraverso l uso di agende o calendari permette: ü Aumentare la prevedibilità rispetto a ciò che sta accadendo, è accaduto o accadrà ü Aumentare la comprensione delle richieste e dei cambiamenti ü Aiutare a ricordare ü Imparare a passare da un attività ad un altra in autonomia

28 L agenda visiva Costruzione dello schema giornaliero Ogni studente potrebbe disporre di un programma giornaliero personalizzato, costituito da una sequenza di immagini/simboli/indicazioni verbali scritte che rappresentano le attività che si susseguono nel corso della giornata, ordinati a seconda dell ordine temporale.

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30 Organizzare gli spazi Esempi: - Definire lo spazio personalebanco - Apporre simboli visivi o scritte sulle porte per indicare i diversi ambienti - Apporre simboli visivi o scritte sulle ante o sui cassetti - Mettere a disposizione delle mappe orientative

31 Organizzare il lavoro La modalità di funzionamento delle persone con autismo, oltre ad essere di tipo visivo, è anche prevalentemente di tipo seriale (step by step). Questo suggerisce, come modalità di lavoro, di: - Strutturare la fase preparatoria del compito (cosa mi serve? Cosa non mi serve? Cosa devo fare per prima?)

32 - Strutturare il compito in sotto fasi specifiche, che fungano da guida per lo studente (task analisys)

33 Task Analysis Descrizione dettagliata delle sequenze di azioni necessarie per il raggiungimento di un obiettivo comportamentale o di compito

34 Task Analysis Immagini a parete delle azioni Bacinelle con oggep Area di lavoro

35 RUOLO DEL DOCENTE -Individuare i facilitatori ambientali (ambiente strutturato e non caotico) e personali (motivatori e rinforzi) -Tradurre gli stimoli in format visivi (operazione di re-editing della didattica e dell ambiente) -Fornire un impalcatura di sostegno all apprendimento, in termini di organizzazione de lavoro (compiti definiti e non vaghi) e di autoconsapevolezza ( io funziono meglio così ) -Promuovere una consapevolezza diffusa sull autismo -Supportare gli studenti nei momenti di frustrazione per insuccessi relazionali -Affrontare i comportamenti problema nel momento in cui hanno luogo

36 Essere chiari e coerenti E allora? Cosa fare? Utilizzare sempre il codice visivo di supporto alla comunicazione (immagini ma anche altro) Scegliere accuratamente il tipo di immagine Aumentare le competenze nell uso delle immagini (es., memoria visiva a breve termine; uso flessibile e consapevole) Mettere ordine e bonificare il campo

37 Le battutine non funzionano, con me. Le risatine di scherno non hanno significato, per me. E i doppi sensi possono lasciarmi a pensare per ore ed ore. SII CHIARO CON ME. Non dirmi Sei un testone! perché penserò di avere la testa grande a dismisura. Non dirmi Ma che gentilezza! se vuoi intendere che io non sono stato propriamente rispettoso con qualcuno. Piuttosto, spiegami. Spiegami, spiegami, spiegami e ancora spiegami: alla fine, tu hai questo compito, nei miei confronti. Dimmi: Se fai in questo modo, quel bambino si sente in questo modo..., oppure dimmi Questa azione NON è corretta perché.... Spiegami con parole chiare e semplici le cose delle persone, ed io imparerò. Simone Knowing Simon S., Paolo (secondo me)

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