Doppi raccolti, opportunità per produrre più energia latte
|
|
- Sergio Raimondi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 ALIMENTAZIONE EFFETTO DELLA ROTAZIONE E DELLE DOPPIE COLTURE SU RESA PRODUTTIVA E UFL Doppi raccolti, opportunità per produrre più energia latte L agronomia deve tornare al servizio della zootecnia e la programmazione delle produzioni di alimenti sulle superficie aziendali deve essere pensata in anticipo. A parità di input produttivi, il mais in rotazione ad altre colture produce di più rispetto al mais in monosuccessione di Ernesto Tabacco, Luciano Comino, Giorgio Borreani Il settore lattiero-caseario europeo, e in particolare quello italiano, è stato testimone, negli ultimi decenni, di una profonda riorganizzazione degli allevamenti, che ha portato a una maggiore intensificazione della produzione di latte per ettaro di superficie coltivata (Borreani et al., 2014). Questo processo di intensificazione è avvenuto grazie all aumento del numero di capi allevati, all incremento del valore genetico degli animali, al miglioramento delle strutture produttive e del benessere e alla migliore gestione della mandria. Il tutto è però avvenuto a scapito della semplificazione del sistema colturale a supporto dell allevamento zootecnico. La gestione delle risorse foraggere non ha saputo tenere il passo con i miglioramenti di efficienza produttiva ottenuti in allevamento e il sistema colturale aziendale si è via via semplificato, imperniandosi sempre più sulla coltura in monosuccessione del mais (per la produzione di insilato o granella). Se ben organizzato, il sistema foraggero può prevedere la doppia coltura su un ampia superficie aziendale La produzione preferenziale della componente energetica della razione sulle superfici di pertinenza aziendale, basata sulla convinzione spesso errata che la coltura del mais sia la più produttiva in termini di sostanza secca e di energia netta latte (ENl) per ettaro, ha portato l allevatore a dover soddisfare la maggior parte del fabbisogno proteico della mandria con l acquisto sul mercato di materie prime o concentrati, con un conseguente esborso economico che a oggi non è più sostenibile. Riduzione produzione (t s.s./ha) Cosa richiede la zootecnia moderna Mantenere la redditività del comparto foraggero dell allevamento zootecnico è quindi la sfida che ci troveremo ad affrontare nel prossimo futuro. L organizzazione e la gestione di sistemi foraggeri che possano consentire la produzione a basso costo di alimenti zootecnici, con una qualità nutrizionale in grado di soddisfare le esigenze di una zootecnia moderna altamente perfor- GRAFICO 1 - Perdita di produzione del silomais in relazione al posticipo della data di semina ( 1 ) 6 14 apr. 24 apr. 4 mag. 14 mag. 24 mag. 3 giu. 13 giu. 23 giu. Data di semina ( 1 ) Rispetto alla produzione media aziendale ottenibile con date di semina fino al 15 aprile (22 t s.s./ha) Posticipare il taglio del loglio italico a inizio fioritura penalizza le produzioni e la qualità del mais in successione: con semine dopo la seconda metà di maggio le perdite di produzione sono superiori alle 3 t s.s. con punte di oltre 9. 45/2014 supplemento a L Informatore Agrario 13
2 ALIMENTAZIONE mante, diventa la prerogativa imprescindibile per l economicità della produzione di latte (Borreani et al., 2012). In altre parole, l agronomia deve tornare al servizio della zootecnia e la programmazione delle produzioni di alimenti sulle superficie aziendali deve essere pensata in anticipo, individuando i fabbisogni della mandria e producendo gli alimenti con le caratteristiche nutrizionali necessarie a soddisfare le esigenze degli animali allevati. I terreni aziendali vanno quindi investiti secondo uno scacchiere colturale che tenga conto degli andamenti delle commodity sul mercato e le produzioni vanno pensate instaurando una profonda sinergia collaborativa tra l allevatore-coltivatore, l agronomo e l esperto di nutrizione animale. Le figure professionali coinvolte devono avere le capacità manageriali e le conoscenze per indirizzare la produzione agricola verso la massima efficienza ed economicità, definire le linee gestionali per la produzione di alimenti di elevata qualità nutrizionale (massima produzione di alimenti con elevata concentrazione di proteina o energia, o entrambe!) allo scopo di utilizzarli al meglio nelle razioni degli animali allevati. In quest ottica, la gestione oculata delle doppie colture e di un sistema colturale più complesso può rappresentare un opportunità per ridurre i costi alimentari dell allevamento e nel contempo migliorare le rese produttive delle colture aziendali grazie alla reintroduzione della rotazione. Quali errori nella doppia coltura La coltura di loglio italico seguito dal mais per la produzione di insilato è la doppia coltura maggiormente utilizzata nell azienda zootecnica fin dagli anni Ottanta. Questa soluzione colturale ha tuttavia visto il suo consenso perdersi con il passare degli anni per una serie di errori che hanno compromesso sia la produttività sia la qualità nutrizionale ottenibile da entrambe le colture. In primis le difficoltà di essiccazione del loglio italico sono state spesso accentuate da errori nella gestione delle concimazioni (eccessi di apporti azotati) e nella scelta della tipologia di cultivar impiegata, che hanno reso più difficile la fase di appassimento in campo (Tabacco e Borreani, 2006). GRAFICO 2 - Produzioni di sostanza secca ( 1 ) delle doppie colture loglio italico + silomais e erba medica + silomais rispetto al mais in coltura unica Ufl/ha Silomais Loglio italico silo + silomais Loglio italico silo (2 tagli) + silomais Erba medica silo + silomais Erba medica silo (2 tagli) + silomais Loglio italico fieno + silomais Produzione di sostanza secca (t/ha) 1 taglio 2 taglio Silomais ( 1 ) Pesate in azienda. Inoltre l adozione della fienagione in campo a scapito dell insilamento ha portato a un progressivo ritardo della raccolta dell erbaio per ridurre i rischi meteorologici, posticipando la semina del mais in successione alla fine del mese di maggio. Il loglio italico raccolto in stadi avanzati (fine spigatura-inizio fioritura), nonostante l elevata produzione a ettaro (fino a oltre 8 t di sostanza secca raccoglibile), fornisce un foraggio di bassa qualità (contenuto in NDF prossimo a 60% s.s. ed ENl inferiore a 4,2 MJ/kg s.s. corrispondenti a circa 0,60 Ufl). Tale foraggio può essere utilizzato per la rimonta, ma presenta forti limitazioni per l utilizzo in elevate quantità nella razione di vacche da latte ad alta produzione. Inoltre il posticipo del taglio del loglio italico all inizio della fioritura penalizza in maniera determinante le produzioni e la qualità del mais in successione, che il più delle volte viene seminato a fine maggio, con perdite produttive potenziali importanti (grafico 1). Il grafico riporta la differenza di produzione del silomais seminato in prima epoca e le produzioni con date di semina dalla metà di aprile alla metà giugno. Emerge chiaramente che con semine dopo la seconda metà di maggio le perdite di produzione sono superiori alle 3 t s.s. con punte di oltre 9 t. Tali perdite spesso sono accentuate dalla scelta sbagliata della classe di maturità dell ibrido (ibridi con ciclo troppo lungo per l epoca di semina, classe FAO 600 o 700), che determina il posticipo della raccolta del trinciato al mese di ottobre e l ottenimento di insilati poveri in amido, con un umidità elevata (superiore al 70%) e, in caso di annate con piogge a fine estate-inizio autunno, un maggior rischio di contaminazione da micotossine (zearalenone e DON, principalmente). L insieme di questi motivi ha portato a un progressivo abbandono della doppia coltura loglio italico-silomais, preferendo la coltivazione del mais in prima epoca e contribuendo a impoverire ulteriormente il sistema foraggero dell azienda zootecnica. Loglio italico + mais conviene Esperienze aziendali degli ultimi anni hanno dimostrato come sia possibile organizzare un sistema colturale e un cantiere di raccolta che consentano di ottenere la produzione di un foraggio di loglio italico di elevatissima qualità, senza compromettere la Proteina (kg/ha) In annate con condizioni meteorologiche favorevoli di aprile e maggio, si possono effettuare anche due insilamenti di loglio italico e seminare il mais entro l ultima decade di maggio: le Ufl raccolte con il loglio italico insilato sono maggiori e le perdite produttive per il ritardo di semina del mais ancora accettabili. Possono essere prodotte oltre 25 t/ha di sostanza secca e circa Ufl/ha. 14 supplemento a L Informatore Agrario 45/2014
3 DOPPI ERBAI ALTERNATIVI Quando, per ragioni legate alla pressione elevata di insetti (diabrotica e piralide) sul mais in monosuccessione, alla disponibilità limitata di acqua nel periodo estivo o a esigenze di rotazione delle colture, il mais non è in grado di esprimere il suo potenziale produttivo, c è la possibilità di utilizzare altre colture per la produzione di alimenti zootecnici di qualità (Tabacco e Borreani, 2013; GRAFICO A -Produzioni di sostanza secca ( 1 ) di doppie colture su terreni dove la coltivazione del mais è meno redditizia Erbaio insilato cerealeleguminosa + sorgo silo Pisello silo + sorgo silo Frumento silo + soia silo Frumento silo + sorgo silo Loglio italico silo + soia silo Loglio italico silo + sorgo silo Produzione di sostanza secca (t/ha) Coltura vernina Coltura estiva ( 1 ) Pesate in azienda. Ufl/ha Proteina (kg/ha) Bellini e Guidorzi, 2014). Le colture che possono rientrare a pieno titolo nei sistemi foraggeri dell azienda zootecnica sono numerose e ben assortite. La possibilità di alternare colture invernali ed estive, graminacee e leguminose, consente, anche in zone meno vocate per la produzione di mais, di ottenere produzioni di sostanza secca e di proteina a ettaro elevate, con alimenti di elevata qualità anche dal punto di vista nutrizionale. Se ben organizzato, il sistema foraggero può dunque prevedere la doppia coltura su un ampia superficie aziendale. Nella stagione autunno-primaverile è possibile coltivare orzo, frumento, triticale, loglio italico in purezza, oppure le medesime essenze in miscuglio con alcune leguminose (veccia o pisello proteico), o ancora pisello proteico in coltura pura. Nelle prove di insilamento effettuate, tutte queste tipologie di colture sono risultate ben fermentate e conservate e, se raccolte al momento opportuno, caratterizzate da un ottima qualità nutrizionale. Dopo la raccolta queste colture possono essere seguite da una estiva, sia graminacea (sorgo da granella o da foraggio, panico), sia leguminosa (soia). Il sorgo da granella e la soia, raccolte come trinciato integrale, possono rientrare nelle razioni delle vacche da latte, mentre il sorgo foraggero e il panìco possono costituire un ottimo foraggio per la rimonta. Le produzioni finali di sostanza secca per ettaro sono risultate molto interessanti e in molti casi superiori alle 15 t/ha (grafico A). Anche la produzione a ettaro di ENl e di proteina premiano la scelta della doppia coltura, soprattutto quando una delle due colture è una leguminosa. produttività e la resa in ENl del mais coltivato in successione. Le varietà di loglio italico da utilizzare sono quelle diploidi e la concimazione primaverile con fertilizzanti azotati è da evitare in ogni caso. La qualità del loglio italico è molto elevata negli stadi vegetativi e di inizio levata, con un valore energetico superiore a 6 MJ/kg di sostanza secca e quindi comparabile a quello dei concentrati e dei migliori silomais. Il taglio a fine levata, quando la coltura è alta cm, permette di raccogliere da 4 a 6 t s.s./ha e, con l insilamento, è possibile conservare quasi tutta l energia netta latte potenzialmente ottenibile dalla coltura (4.500 Ufl/ha). La semina avviene alla fine di settembre e la raccolta viene effettuata a metà aprile, il foraggio insilato e il mais in successione seminato prima della fine di aprile o a inizio maggio, con ibridi di classi di maturità non superiori alla classe FAO 600. In questo caso la produzione del silomais o del pastone non viene penalizzata e la raccolta della coltura del mais può essere effettuata a settembre, in tempo per seminare nuovamente il loglio italico. Inoltre è migliore la qualità nutrizionale del silomais ottenuto, con una concentrazione in energia maggiore per kg di sostanza secca prodotta, quindi maggiormente performante nella razione delle vacche ad alta produzione. Le produzioni ottenibili dalla doppia coltura rispetto al mais in primo raccolto sono maggiori, sia in termini di sostanza secca sia di ENl. Il grafico 2 riporta i dati produttivi misurati in aziende zootecniche piemontesi realmente pesati e analizzati per determinare il valore nutrizionale. In annate con condizioni meteorologiche dei mesi di aprile e maggio favorevoli (come quest anno), è possibile effettuare anche due insilamenti di loglio italico e seminare il mais comunque entro l ultima decade di maggio: in questo caso le Ufl raccolte con il loglio italico insilato sono maggiori e le perdite produttive legate al ritardo di semina del mais ancora accettabili. Nel complesso possono essere prodotte oltre 25 t/ha di sostanza secca e circa Ufl/ha. Un taglio in più! Per continuare ad avere produzioni elevate, un sistema colturale basato sulla monosuccessione del mais o sulla doppia coltura loglio italico-mais deve avvalersi di apporti di fattori produttivi esterni economicamente ed energeticamente molto costosi, con conseguente riduzione dell efficienza e aumento dell impatto ambientale dell intero sistema produttivo. La reintroduzione della rotazione colturale consente di ottenere produzioni più elevate di silomais a parità di input di fattori produttivi nonché il soddisfacimento dei requisiti indispensabili per 45/2014 supplemento a L Informatore Agrario 15
4 GRAFICO 3 - Effetto della rotazione sul miglioramento delle rese produttive del mais in 70 aziende zootecniche piemontesi e lombarde Produzione s.s. (t/ha) ,3% + 10,1% + 11,6% Silomais Pastone Granella Mais in monosuccessione Mais in rotazione A parità di input produttivi, il mais in rotazione ad altre colture ha prodotto di più rispetto al mais in monosuccessione, sia come insilato (+8,3%), sia come pastone integrale (+10,1%), sia come granella (+11,6%). il greening della nuova pac (grafico 3). In un indagine aziendale, condotta su oltre 70 aziende zootecniche di Piemonte e Lombardia, si è potuto verificare che, a parità di input produttivi il mais in rotazione ad altre colture ha prodotto di più rispetto al mais in monosuccessione, sia come insilato (+8,3%), sia come pastone integrale (+10,1%), sia come granella (+11,6%). Come già riportato su questa rivista (Tabacco e Borreani, 2014), l inserimento nelle rotazioni aziendali dell erba medica è di assoluto interesse, perché, oltre alla produzione a basso costo di foraggi ricchi in proteina, consente di ottenere grandi vantaggi economici in termini di riduzione dei costi di produzione dei cereali in successione, di risparmio nell acquisto dei fertilizzanti di sintesi, di miglioramento dell efficienza agronomica e di riduzione dell impatto ambientale dell attività agricola. La gestione del medicaio a fine ciclo colturale, dopo il terzo o quarto anno può rappresentare l opportunità per la valorizzazione del ricaccio primaverile del medicaio stesso, cui può seguire il mais per insilato o pastone. In alcune aziende zootecniche la raccolta del primo ricaccio primaverile a metà aprile o, in caso di andamento meteorologico particolarmente favorevole, dei primi due ricacci del medicaio prima della metà di maggio, consente di incrementare la produzione totale di sostanza secca ottenibile nell anno, senza perdite produttive potenziali La qualità del loglio italico è molto elevata negli stadi vegetativi e di inizio levata, con un valore energetico superiore a 6 MJ/kg (0,85 Ufl) per la coltura del mais in successione. Grazie all organizzazione del cantiere di raccolta con carro trincia (Tabacco e Borreani, 2011) e all anticipo del taglio si possono raccogliere da 3 a 5 t di sostanza secca di insilato di erba medica (nel caso di 1 o 2 tagli, rispettivamente), cui far seguire un mais in successione raccolto come trinciato o pastone integrale. Le produzioni per ettaro di sostanza secca risultano superiori a quelle del solo silomais o del doppio raccolto mais-loglio italico. Anche la produzione di ENl per ettaro e la quantità di proteine aumentano in modo significativo. Un azienda «comprensorio» Quando i terreni aziendali non sono sufficienti per produrre tutti gli alimenti necessari a soddisfare i fabbisogni della mandria, una soluzione percorribile è quella di accordarsi con aziende cerealicole limitrofe con le quali instaurare rapporti di collaborazione per la coltivazione di foraggere leguminose creando un azienda comprensorio. Da un lato le aziende zootecniche possono cedere parte dei loro reflui, riducendo i fabbisogni di fertilizzanti e migliorando la sostanza organica dei suoli delle aziende cerealicole, dall altro le aziende cerealicole possono prevedere nei loro sistemi colturali la presenza di leguminose e quindi incrementare le possibilità di diversificazione colturale e soddisfare nel contempo gli impegni relativi al greening della nuova pac. Le aziende zootecniche che investono parte della loro superficie a erba medica o doppie colture, riducendo le superfici aziendali investite a mais, possono inoltre accordarsi con aziende cerealicole limitrofe per l acquisto in campo di silomais o pastone integrale. Un esempio interessante viene da alcune aziende zootecniche piemontesi che, accordandosi con le aziende cerealicole operanti nelle zone limitrofe, hanno potuto incrementare il loro approvvigionamento di alimenti senza dover ricorrere ad acquisti sul mercato, con reciproci vantaggi economici per tutte le aziende coinvolte. Attraverso accordi specifici, le aziende zootecniche hanno acquistato il mais per la produzione di pastone integrale o di trinciato, riconoscendo un prezzo al quintale superiore di circa 2 euro rispetto a quello che le aziende cerealicole avrebbero potuto ricavare vendendo la granella direttamente sul mercato. Allo stesso tempo le aziende zootecniche hanno potuto approvvigionarsi degli alimenti necessari a soddisfare i fabbisogni della mandria per l intera annata, risparmiando sui costi di essiccazione e stoccaggio e mettendosi al riparo da eventuali fluttuazioni inaspettate dei prezzi di mercato del mais. Ernesto Tabacco, Luciano Comino Giorgio Borreani Forage team - Dipartimento di scienze agrarie, forestali e alimentari -Disafa Università di Torino Per commenti all articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a: redazione@informatoreagrario.it Per consultare gli approfondimenti e/o la bibliografi a: rdlia/14ia45_7695_web 16 supplemento a L Informatore Agrario 45/2014
5 ALIMENTAZIONE ARTICOLO PUBBLICATO SUL SUPPLEMENTO A L INFORMATORE AGRARIO N. 45/2014 A PAG. 13 Doppi raccolti, opportunità per produrre più energia latte BIBLIOGRAFIA Bellini M., Guidorzi E. (2014) - Il frumento, ottimo foraggio per le nostre vacche. Supplemento a L Informatore Agrario, 4: Borreani G., Comino L., Tabacco E. (2012) - Utilizzare foraggi aziendali per ridurre i costi. L Informatore Agrario, 42: Borreani G., Comino L., Tabacco E. (2014) - Intensificazione sostenibile del sistema foraggero per l azienda zootecnica da latte in Pianura Padana. Atti XLIII Convegno della Società Italiana di Agronomia, settembre, Pisa: pp. 8. Tabacco E., Borreani G. (2006) - Niente azoto al loglio italico. L Informatore Agrario, 15: Tabacco E., Borreani G. (2011) - Il reddito della medica varia in base al cantiere di raccolta. L Informatore Agrario, 1: Tabacco E., Borreani G. (2013) - Sfruttare il potenziale produttivo delle colture foraggere. Supplemento a L Informatore Agrario, 4: Tabacco E., Borreani G. (2014) - Sistema foraggero più efficiente se si coltiva erba medica. L Informatore Agrario, 1:
6 Edizioni L Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest opera per usi diversi da quello personale e privato è tassativamente vietato. Edizioni L Informatore Agrario S.r.l. non potrà comunque essere ritenuta responsabile per eventuali malfunzionamenti e/o danni di qualsiasi natura connessi all uso dell opera.
La valorizzazione delle risorse foraggere locali per una gestione più sostenibile ed economica dell allevamento
Allevamento semibrado della razza piemontese: un allevamento ecosostenibile Asti, 14 novembre 2015 La valorizzazione delle risorse foraggere locali per una gestione più sostenibile ed economica dell allevamento
DettagliPiani foraggeri alla luce della nuova PAC
70^ FIERA INTERNAZIONALE DEL BOVINO DA LATTE 31 OTTOBRE 2015 Piani foraggeri alla luce della nuova PAC Giorgio Borreani Dip. Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) Università degli Studi di Torino
DettagliErbai di foraggere e cereali autunno-vernini: tecniche di raccolta e insilamento
Obbiettivo qualità dei foraggi e insilati - Padova 26 febbraio 2014 Erbai di foraggere e cereali autunno-vernini: tecniche di raccolta e insilamento Giorgio Borreani ed Ernesto Tabacco Dip. di Scienze
DettagliLe proposte di assistenza tecnica per la valorizzazione del allevamento della Piemontese
L allevamento semibrado della razza Piemontese: un allevamento ecosostenibile Asti, 14 novembre 215 Le proposte di assistenza tecnica per la valorizzazione del allevamento della Piemontese Daniele Giaccone
DettagliSistemi foraggeri per l azienda zootecnica da latte in Pianura Padana: gestione agronomica e costi. Borreani G., Tabacco E.
Sistemi foraggeri per l azienda zootecnica da latte in Pianura Padana: gestione agronomica e costi Borreani G., Tabacco E. Dip. Dip. Scienze Scienze Agrarie, Agrarie, Forestali Forestali ee Alimentari
DettagliEfficienza economica e alimentare dei foraggi aziendali
Efficienza economica e alimentare dei foraggi aziendali Comino L., Tabacco E., Borreani G., Università di Torino Attuali scenari del settore lattiero-caseario KG LATTE PER VACCA 9800 9600 9400 9200 9000
DettagliSoia: possibile fonte proteica come trinciato integrale
SPECIALE SOIA INDICAZIONI SULL UTILIZZO DELLA PIANTA INTERA DA INSILATO Soia: possibile fonte proteica Prime esperienze aziendali hanno mostrato che la soia può essere raccolta e conservata mediante insilamento.
DettagliAlimenti ad alto valore aggiunto con i sistemi foraggeri dinamici
SPECIALE FORAGGI STRATEGIE COLTURALI E REDDITIVITÀ AZIENDALE Alimenti ad alto valore aggiunto con i sistemi foraggeri dinamici Il mercato non è sempre in grado di fornire una produzione di foraggi a elevato
DettagliRisultati della Ricerca
Risultati della Ricerca Titolo Modelli foraggeri per l allevamento bufalino Descrizione estesa del risultato A. Le colture considerate in irriguo erano: modelli autunno-vernini (medica, loiessa, orzo e
DettagliSistemi di allevamento biologici ovini in Sardegna: risultati sperimentali
Prospettive della foraggicoltura mediterranea nell uso sostenibile degli ambienti agro-silvo-pastorali Macomer - 19 novembre 2008 Sistemi di allevamento biologici ovini in Sardegna: risultati sperimentali
DettagliSorghi per alimentazione zootecnica: tipologie varietali, esigenze agronomiche, tecnica colturale e modalità di raccolta
Sorghi per alimentazione zootecnica: tipologie varietali, esigenze agronomiche, tecnica colturale e modalità di raccolta Tabacco Dip. di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari Università degli Studi di
DettagliColture energetiche: prospettive produttive e utilizzo agronomico del digestato. Verona, 5 Febbraio 2009
Colture energetiche: prospettive produttive e utilizzo agronomico del digestato Verona, 5 Febbraio 2009 Biogas: 5 anni di sperimentazione in Italia MAIS Dal 2005 abbiamo iniziato la sperimentazione in
DettagliSilomais e sorgo, conoscere per scegliere nel segno della massima redditività agronomica
Obbiettivo qualità dei foraggi e insilati - Padova 26 febbraio 2014 Silomais e sorgo, conoscere per scegliere nel segno della massima redditività agronomica Giorgio Borreani ed Ernesto Tabacco Dip. di
DettagliProve di ottimizzazione dei piani colturali in funzione della stalla
Prove di ottimizzazione dei piani colturali in funzione della stalla Paolo Faverzani Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali Università Cattolica del Sacro Cuore L azienda agricola come sistema
DettagliSistema foraggero dinamico: una scelta vincente
ANDAMENTO DEI PREZZI E AUTOSUFFICENZA AZIENDALE Sistema foraggero dinamico: una scelta vincente di E. Tabacco, L. Comino, A. Revello-Chion, G. Borreani Le difficoltà della congiuntura dell ultimo decennio
DettagliPROGRAMMA COLTIVAZIONE IBRIDI PRECOCISSIMI
PROGRAMMA COLTIVAZIONE IBRIDI PRECOCISSIMI E possibile coltivare mais nella stessa annata in cui si programma una «bonifica dalla presenza della diabrotica»? Proponiamo due programmi che rendono possibile
DettagliLACTALIS SCRIVE AI PROPRI CONFERENTI. Potenzialità di un sistema foraggero dinamico. Come valutare la convenienza di un investimento in stalla
www.informatoreagrario.it Poste Italiane spa - Sped. in A.P. - D.L. 353/23 (Conv. in L. 27-2-24 n. 46) Art. 1, Comma 1, DCB Verona Anno 72 - ISSN 2-689 - C.P. 52-371 Verona SUPPLEMENTO N. 1 AL N. 4/216
DettagliLA COLTURA HERBAL CROPS TECNICA AGRONOMICA
LA COLTURA HERBAL CROPS TECNICA AGRONOMICA Herbal Crops Coltura annuale, razionalmente inseribile negli ordinamenti colturali come coltura a semina primaverile. Gestibile con tecniche in grado di determinare
DettagliIl sorgo nella razione di vacche da latte: Esperienze pratiche negli allevamenti del Veneto
Il sorgo nella razione di vacche da latte: Esperienze pratiche negli allevamenti del Veneto Paolo Paparella Associazione Provinciale Allevatori di Padova Approccio Multisettoriale Strutturali Superficie,
DettagliSistemi foraggeri dinamici e cantieri di raccolta e conservazione Borreani G., Comino L., Tabacco E.
Sistemi foraggeri dinamici e cantieri di raccolta e conservazione Borreani G., Comino L., Tabacco E. Dip. Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) Università degli Studi di Torino Prezzo ( /t)
DettagliProgetto Mi.P.A.F. AREA PADANA : The Dairyland
Progetto Mi.P.A.F. Scenari di Adattamento dell Agricoltura Italiana ai Cambiamenti Climatici: AGROSCENARI Benvenuti AREA PADANA : The Dairyland Piacenza 15/01/2010 Facoltà di Agraria Università Cattolica
DettagliLA COLTURA HERBAL CROPS TECNICA AGRONOMICA
LA COLTURA HERBAL CROPS TECNICA AGRONOMICA Rev. 2016 Herbal crops Coltura annuale, razionalmente inseribile negli ordinamenti colturali come coltura a semina primaverile. Gestibile con tecniche in grado
DettagliI RISULTATI OTTENUTI NEL PROGETTO HELPSOIL
Innovazione in campo: semina su sodo e strip tillage Azienda Carpaneta (MN) 30 set 2016 www.lifehelpsoil.eu I RISULTATI OTTENUTI NEL PROGETTO HELPSOIL Stefano Brenna ERSAF Migliorare i suoli e l adattamento
DettagliUn po di sorgo per interrompere la monosuccessione di mais negli allevamenti zootecnici
Parte la difesa integrata obbligatoria (Direttiva CE 128/09): La sperimentazione a supporto delle aziende agricole 19-02 02-20142014 Un po di sorgo per interrompere la monosuccessione di mais negli allevamenti
DettagliLorenzo Furlan Sezione Ricerca e Gestioni Agroforestali - Settore Ricerca Agraria
Obiettivo qualità dei foraggi e insilati Scelte agronomiche ed economiche per ottenere la massima resa dalla campagna alla stalla LIMENA 26-02-2014 Un po di sorgo per interrompere la monosuccessione di
DettagliRisultati della Ricerca
Titolo Sistemi alimentari e qualità della mozzarella di bufala Risultati della Ricerca Descrizione estesa del risultato I dati relativi alla composizione fisico-chimica hanno evidenziato, per il periodo
DettagliGino Magni Bracchitta Mirko Pioneer hi-bred Italia. Le buone conoscenze agronomiche per un biogas fatto bene
Gino Magni Bracchitta Mirko Pioneer hi-bred Italia Le buone conoscenze agronomiche per un biogas fatto bene Biogas in Italia: un settore ancora in crescita 700 600 500 400 300 200 100 0 Numero impianti
DettagliIL TRITICALE KWS DA BIOMASSA E ZOOTECNIA
IL TRITICALE KWS DA BIOMASSA E ZOOTECNIA 1. Come produrre un buon triticale 2. Utilizzo del triticale per biogas e nell alimentazione animale 2. Le varietà per il 2014-15 3. 2014: lancio dei primi frumenti
DettagliDIRETTIVA NITRATI Il nuovo programma d azione regionale e la procedura di deroga. Il Regolamento e la Deroga: aspetti della procedura amministrativa
Ciclo di seminari DIRETTIVA NITRATI Il nuovo programma d azione regionale e la procedura di deroga Il Regolamento e la Deroga: aspetti della procedura amministrativa Bologna, 8 Maggio 2012 Assessorato
DettagliProblemi ed opportunità della conversione dalla produzione convenzionale a quella biologica
Convegno 26 ottobre 2016 La conversione da convenzionale a BIO: il latte e produzione casearia biologica Problemi ed opportunità della conversione dalla produzione convenzionale a quella biologica Giacomo
DettagliIL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE
IL SORGO DI KWS 1) IL SORGO CRESCE: COLTURA SOSTENIBILE PER COLTIVAZIONI A BASSO INPUT COLTURALE Come produrre la massima energia per ettaro Come produrre un buon sorgo Gli ibridi KWS per il 2014 COME
DettagliPaolo Faverzani. Fa innovazione gestionale è lui l Allevatore Dell Anno 2015
STALLE IN PRIMO PIANO Paolo Faverzani Fa innovazione gestionale è lui l Allevatore Dell Anno 215 di Giorgio Setti Cremonese, 24enne, nel suo allevamento 72 bovine in lattazione. L Informatore Zootecnico
DettagliTorino, 5 dicembre 2012 Nadia Ansaldi Regione Piemonte - Settore Colture Agrarie
Norme, limiti di legge e situazione aflatossine nella produzione maidicola nazionale e piemontese Torino, 5 dicembre 2012 Nadia Ansaldi Regione Piemonte - Settore Colture Agrarie Maiscoltura nazionale
DettagliTecniche colturali biologiche a confronto. Le tecniche a confronto
Tecniche colturali biologiche a confronto Le tecniche a confronto 1 Obiettivi sostenibilità agronomica dei sistemi colturali erbacei biologici sostenibilità aziende biologiche senza allevamento qualità
DettagliEdizioni L Informatore Agrario
www.informatoreagrario.it Edizioni L Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d Autore e le sue successive modificazioni. Ogni utilizzo di quest opera per usi diversi
DettagliIndicatori agro ecologici: bilancio dell azoto. Mattia Fumagalli
Indicatori agro ecologici: bilancio dell azoto Mattia Fumagalli Bilancio dell azoto Valutare la gestione dell azoto di una realtà aziendale Capire come l attività agricola inserita in un determinato contesto
DettagliOttimizzare la raccolta e la conservazione dei prati e degli erbai per ridurre i costi di alimentazione della vacca da latte
Come produrre più latte dai propri foraggi Piacenza 14 OTTOBRE 2011 Ottimizzare la raccolta e la conservazione dei prati e degli erbai per ridurre i costi di alimentazione della vacca da latte Giorgio
DettagliRETE NATURA 2000 REGIONE BASILICATA RELAZIONE AGRONOMICA. AREA 1 Grotticelle di Monticchio
RETE NATURA 2000 REGIONE BASILICATA RELAZIONE AGRONOMICA AREA 1 Grotticelle di Monticchio Dott.ssa DI TORO Maria Dott. LANGERANO Antonio 31 Marzo 2010 Il S.I.C. Grotticelle di Monticchio, da un punto di
DettagliIl frumento, ottimo foraggio per le nostre vacche
15 DIVERSE TIPOLOGIE DI FORAGGIO CONFRONTATE DA TECNICI SATA Il frumento, ottimo foraggio per le nostre vacche di Marco Bellini, Enea Guidorzi del frumento in campo zootecnico da sempre riveste un importanza
DettagliPerché si avvicendano le colture (1)
SISTEMI COLTURALI SISTEMI COLTURALI Differente combinazione nello spazio e nel tempo delle diverse colture, ognuna con i proprii itinerari tecnici Tipi di base: Sistemi monocolturali Sistemi policolturali
DettagliBiogas, potenziale energetico dei cereali autunno-vernini
TESTATE DAL CRPA 19 VARIETÀ DI TRITICALE, 5 DI FRUMENTO E 5 DI ORZO IBRIDO Biogas, potenziale energetico dei cereali autunno-vernini NELLE PROVE, condotte nel 2013 e 2014, l orzo ibrido raccolto nello
DettagliQuantificazione delle emissioni di azoto e fosforo di allevamenti di vacche da latte e vitelloni
Veneto Agricoltura, Corte Benedettina 30 Gennaio 2012 Quantificazione delle emissioni di azoto e fosforo di allevamenti di vacche da latte e vitelloni Progetto LIFE09 ENV/IT/000208 - AQUA REGIONE VENETO
DettagliRisultati della prova agronomica epoche di semina delle proteiche da granella
Risultati della prova agronomica epoche di delle proteiche da granella 2005-2006 Il programma di attività, realizzato Azienda Agraria Sperimentale M. Marani di Ravenna, per l annata agraria 2005/2006 è
DettagliIL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI
IL SERVIZIO AGROMETEOROLOGICO DELL ASSAM A SUPPORTO DELLE SCELTE AZIENDALI SEMINARIO: RISCHIO MICOTOSSINE NELLA FILIERA CEREALICOLA MARCHIGIANA Osimo (AN) 12 aprile 2013 Dott. Agr.. Angela Sanchioni Centro
DettagliL allevamento ovino da latte.una finestra sul mondo
Guspini 29 maggio 2016 L allevamento ovino da latte.una finestra sul mondo Maria Sitzia Servizio per la Ricerca in Zootecnia 0% 14% 44% 30% 48% 51% Numero totale di ovini da latte allevati nel mondo e
DettagliESERCITAZIONE DI AGRONOMIA. Piano di concimazione
ESERCITAZIONE DI AGRONOMIA Piano di concimazione 22 maggio 2012 Introduzione Piano di concimazione N, P 2 O 5 e K 2 O Quanto sarà presentato è stato sviluppato basandosi sulle linee guida previste dal
DettagliERBAI. elevata potenzialità produttiva migliore stabilità produttiva ed uniformità di razionamento
ERBAI Problematiche elevata potenzialità produttiva migliore stabilità produttiva ed uniformità di razionamento Classificazione autunno-vernini primaverili-estivi Elementi di scelta Esigenze idriche e
DettagliMAIS. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
MAIS Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non è
DettagliTriticale. Triticum secalotriticum saratoviense meister
Triticale Triticum secalotriticum saratoviense meister Triticale (Triticum secalotriticum saratoviense meister) È un ibrido intergenerico ottenuto attraverso l ibridazione tra il frumento (Triticum) e
DettagliRisultati della Ricerca
Risultati della Ricerca Titolo Modelli alimentari alternativi sostenibili per UNIFEED Descrizione estesa del risultato A. La dieta basata sull insilato di sorgo potrebbe essere adottata nelle bufale in
DettagliIl latte biologico italiano: analisi del contesto e indicazioni per la crescita Bologna, 2 febbraio 2016
Il latte biologico italiano: analisi del contesto e indicazioni per la crescita Bologna, 2 febbraio 2016 Itinerari tecnici e valutazione della fattibilità per la conversione di allevamenti di bovini da
DettagliTecniche di insilamento ottimali e sottoprodotti
11 INFOBiogas Palaexpo, Verona 11 marzo 2015 Tecniche di insilamento ottimali e sottoprodotti Giorgio Borreani Dip. di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari (DISAFA) Università degli Studi di Torino
DettagliRETE NATURA 2000 REGIONE BASILICATA RELAZIONE AGRONOMICA. AREA 1 Monte Vulture
RETE NATURA 2000 REGIONE BASILICATA RELAZIONE AGRONOMICA AREA 1 Monte Vulture Dott.ssa DI TORO Maria Dott. LANGERANO Antonio 31 Marzo 2010 Nel S.I.C Monte Vulture, per la sua orografia, è praticata un
DettagliSCHEDE VARIETALI LA VALIDITA DI UNA SCELTA PRODUTTIVA
SCHEDE VARIETALI 35019 TOMBOLO (PD) ITALY- Via V. Veneto 87 tel. 049/5969444-5969750 fax 0499470336 E-mail: coprosemel@coprosemel.it http://www.coprosemel.it FORAGGERE A SEMINA AUTUNNALE SEME VARIETA LOIETTO
DettagliVarietà di sorgo a confronto per la produzione di biogas
INSERTO ENERGIA RINNOVABILE PROVE IN PRIMO E SECONDO RACCOLTO CONDOTTE IN PROVINCIA DI PARMA E FERRARA Varietà di sorgo a confronto per la produzione di biogas NELLE PROVE, condotte nel 2014, in primo
DettagliLA COLTIVAZIONE DEL MAIS PER LE FILIERE AVANZATE
Università degli Studi di Torino Dip. Agroselviter LA COLTIVAZIONE DEL MAIS PER LE FILIERE AVANZATE LA FILIERA DEL MAIS: Sicurezza,Qualità, Tecnica Mogliano Veneto (TV) 25.11.2011 Maiscoltura Turbolenze
DettagliRoberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano
Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agroalimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano Prima parte La situazione dell agricoltura e dell alimentazione Terra = 510
DettagliRisultati della prova agronomica epoche di semina delle proteiche da granella
Risultati della prova agronomica epoche di semina delle proteiche da granella 2006-2007 Il programma di ricerca ha realizzato, anche per questo secondo anno di sperimentazione, una prova di tecnica colturale
DettagliLe colture di interesse zootecnico
Le colture di interesse zootecnico Modulo di sistemi foraggeri Andrea Onofri February 28, 2011 1 Peculiarità Contents 1 Prospettiva di studio 1 2 Classificazione specie 2 3 Classificazione delle colture
DettagliImpatto della nuova pac sui cereali italiani
NUOVA PAC ANALISI EFFETTI DEI NUOVI PAGAMENTI DIRETTI SULLA REDDITTIVITÀ DELLE AZIENDE Impatto della nuova pac sui cereali italiani La cerealicoltura padano veneta sarà quella più penalizzata dall applicazione
DettagliColture erbacee annuali e poliennali da energia
Le colture agroenergetiche: un opportunità per l agricoltura? Uta, 24 ottobre 2012 Colture erbacee annuali e poliennali da energia Adriana Virdis, Giulio F. Manca Dipartimento per la Ricerca nelle Produzioni
DettagliIl sistema colturale agro-zootecnico
Il sistema colturale agro-zootecnico Modulo di sistemi foraggeri Andrea Onofri February 28, 2011 1 Contenuti Contents 1 Sistema 1 2 Sistema foraggeri 2 3 Elementi 3 4 Obiettivi 5 5 Domande di riepilogo
DettagliIl Progetto «MyFarm» l azienda come sistema integrato
Ottimizzazione dei piani colturali e foraggeri Il Progetto «MyFarm» l azienda come sistema integrato Montichiari 19/02/2016 Francesco Masoero - Antonio Gallo Istituto di Scienze degli Alimenti e della
DettagliARGOMENTI PROVE SCRITTE ESAMI DI STATO DI ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI DOTTORE AGRONOMO E DOTTORE FORESTALE SEZ
ARGOMENTI PROVE SCRITTE ESAMI DI STATO DI ABILITAZIONE ALL ESERCIZIO DELLA PROFESSIONE DI DOTTORE AGRONOMO E DOTTORE FORESTALE SEZ. A SESSIONE DI GIUGNO 2013 I^ PROVA SCRITTA TEMA N. 1 Quale futuro per
DettagliSCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
FINOCCHIO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE
Dettagliil sorgo da biomassa e la barbabietola metanigena: il loro impiego nella digestione anaerobica
il sorgo da biomassa e la barbabietola metanigena: il loro impiego nella digestione anaerobica Prof. R. Giovanardi Dott. M. Sandonà Conselve (PD) 9 ottobre 2012 PREMESSA La veloce evoluzione del comparto
DettagliUno dei principali ostacoli
Dieta con meno azoto risparmio e minor impatto Riducendo il contenuto proteico con la sostituzione totale o parziale della soia l alimentazione è più cara ma diminuiscono i costi di spandimento dei liquami
DettagliGiuseppe Ciuffreda L evoluzione del biogas per un agricoltura più sostenibile Seminario - Bologna 6 luglio
Alcune valide alternative al mais per la produzione del biogas: il sorgo e i coprodotti della barbabietola da zucchero Giuseppe Ciuffreda L evoluzione del biogas per un agricoltura più sostenibile Seminario
DettagliForaggicoltura di precisione per la filiera del Parmigiano-Reggiano
Foraggicoltura di precisione per la filiera del Parmigiano-Reggiano Maria Teresa Pacchioli Fabrizio Ruozzi Roberto Davolio CRPA - Reggio Emilia Convegno Qualità del prodotto e dei processi produttivi nella
DettagliAnalisi dei redditi e dei costi nelle Aziende Pastorali
Analisi dei redditi e dei costi nelle Aziende Pastorali Scuola di Specializzazione in Sanità Animale, Benessere e Produzioni Zootecniche Manca M. Elena Mura M. Caterina Nonne Antonella Polinas Marta Usai
DettagliEdizioni L Informatore Agrario
www.informatoreagrario.it Edizioni L Informatore Agrario Tutti i diritti riservati, a norma della Legge sul Diritto d Autore e le sue sucessive modificazioni. Ogni utilizzo di quest opera per usi diversi
DettagliSeminario «Parte la difesa integrata obbligatoria (Direttiva CE 128/09) : la sperimentazione a servizio delle aziende agricole»
Seminario «Parte la difesa integrata obbligatoria (Direttiva CE 128/09) : la sperimentazione a servizio delle aziende agricole» Corte Benedettina, 19 febbraio 2014 Valutazione nutrizionale di insilati
DettagliGestione delle manze nell allevamento moderno
Gestione delle manze nell allevamento moderno Perché porre attenzione all allevamento delle vitelle e delle manze Aumentare il numero di capi disponibili (rimonta o vendita) Ridurre i costi di produzione
DettagliI foraggi tornano al centro della gestione aziendale
I foraggi tornano al centro della gestione aziendale L Associazione regionale allevatori del Piemonte punta su un cambio nella gestione agronomica delle aziende da latte. In nome del greening e della sostenibilità
DettagliPrime valutazioni sull andamento del settore agroalimentare veneto nel Rapporto di sintesi
Prime valutazioni sull andamento del settore agroalimentare veneto nel 2016 Rapporto di sintesi Il valore complessivo della produzione lorda agricola veneta nel 2016 è stimato in 5,5 miliardi di euro,
DettagliProduzione di biometano: i vantaggi dell inserimento del sorgo in avvicendamento con il mais
SEMINARI PSR DIABROTICA: La gestione integrata Produzione di biometano: i vantaggi dell inserimento del sorgo in avvicendamento con il mais Romano Giovanardi, Marco Sandonà Veneto Agricoltura -Corte Benedettina
DettagliPotenzialità produttive del sorgo da fibra nel Meridione
Potenzialità produttive del sorgo da fibra nel Meridione Mastrorilli M. 180 Pioggia 150 ETo mm 120 90 deficit idrico 60 30 0 Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic EIMA 2012 Bologna, 7-11 Novembre
DettagliDomande preparatorie esame di ecologia
Domande preparatorie esame di ecologia 1. Qual è la composizione dell atmosfera? 2. Da dove si origina la CO 2 atmosferica? 3. Quali processi riducono e quali incrementano la CO 2 atmosferica? 4. Come
DettagliTrifoglio alessandrino
Trifoglio alessandrino (Trifolium alexandrinum L.) [Caratteristiche generali Adattamento ambientale - Tecnica colturale Profilo qualitativo Gestione della coltura] Nome comune: Trifoglio alessandrino Berseem
DettagliDISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA DEL COLZA
DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA DEL COLZA REGIONE UMBRIA COLZA - SCHEDA TECNICO-AGRONOMICA La scheda colturale deve essere integrata con le prescrizioni obbligatorie e i consigli enunciati nell Allegato
DettagliSOLE. atmosfera. foglia. chioma. superficie terrestre. R g. PAR a. A netta. PAR i. A lorda
atmosfera superficie terrestre chioma foglia PULVISCOLO, NUBI RADIAZIONE ULTRAVIOLETTA, INFRAROSSA RIFLESSA TRASPIRAZIONE, CALORE PERDITE DI EFFICIENZA (altri pigmenti) SOLE S -latitudine -stagione -ora
DettagliKWS: attività nel biogas - RICERCA E SVILUPPO PRODOTTI - GESTIONE DELLE ROTAZIONI ANNUALI
KWS: attività nel biogas - RICERCA E SVILUPPO PRODOTTI - GESTIONE DELLE ROTAZIONI ANNUALI Energia rinnovabile e gli ambienti ottimali per produrla Biomassa Eolico Idroelettrico Fotovoltaico Sources: European
DettagliAPPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA NITRATI NELLE ZONE VULNERABILI. Il Programma d Azione della Regione Toscana Regolamento n. 32/2006
APPLICAZIONE DELLA DIRETTIVA NITRATI NELLE ZONE VULNERABILI Il Programma d Azione della Regione Toscana Regolamento n. 32/2006 Divieto di utilizzo di Azoto nella Stagione autunno-invernale (1 dicembre-28
Dettaglicontenuto di fattori antinutrizionali. utilizzabile direttamente nell alimentazione degli animali.
0 NOTIZIARIO 7 Il miglioramento genetico della soia nel Nord-est d Italia Marco Signor Servizio fitosanitario e chimico, ricerca, sperimentazione e assistenza tecnica Nel 987 l ERSA inizia un programma
DettagliSORGO. Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura.
SORGO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE DI MOLTIPLICAZIONE Non
DettagliControllo di gestione per superare l emergenza aziende da latte: i parametri da conoscere
Cremona - 29 Ottobre 2016 Fiera Internazionale del Bovino da Latte Controllo di gestione per superare l emergenza aziende da latte: i parametri da conoscere Dott. Michele Campiotti Dottore Agronomo Specialista
DettagliOttimizzare l uso del Digestato in Campo: l approccio integrato utilizzando le analisi del terreno
Mirko Bracchitta PIONEER HI-BRED ITALIA Key Energy - Rimini 7 Novembre 2013 Ottimizzare l uso del Digestato in Campo: l approccio integrato utilizzando le analisi del terreno Digestato: una risorsa rinnovabile
DettagliDiete ad elevata degradabilità della fibra per bovine da latte ad alta produzione.
Diete ad elevata degradabilità della fibra per bovine da latte ad alta produzione. Mauro Spanghero Dipartimento di Scienze Animali Università di Udine Valore energetico NDF + Degradabilita NDF Ingestione
DettagliValutazione di diversi atteggiamenti imprenditoriali agricoli. Produzioni
Valutazione di diversi atteggiamenti imprenditoriali agricoli Produzioni 1 Produzione del frumento (t ha -1 ) Granella Paglia BI PSR S.I. BI PSR S.I. 24 4,8 5,5 5,1 5,7 6,5 6,3 25 6,9b 7,6a 7,4a 6,7a 6,5a
DettagliWORKSHOP SOSTENIBILITA ECONOMICA E SOCIALE DEL MODERNO ALLEVAMENTO DELLA BOVINA DA LATTE. Fiere zootecniche internazionali di Cremona 2016
WORKSHOP SOSTENIBILITA ECONOMICA E SOCIALE DEL MODERNO ALLEVAMENTO DELLA BOVINA DA LATTE. Fiere zootecniche internazionali di Cremona 2016 Le dimensioni della sostenibilità Economica: Aumento dell efficacia
DettagliGestione e valorizzazione delle risorse foraggere in ambiente montano.
Gestione e valorizzazione delle risorse foraggere in ambiente montano. Daniele Giaccone Associazione Regionale Allevatori del Piemonte L ambiente montano ha un valore aggiunto? L alimentazione svolge un
DettagliBASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA
BASILICO, PREZZEMOLO E RUCOLA Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA VARIETALE E MATERIALE
DettagliErbai Gli erbai sono colture foraggere a ciclo breve inferiore ad un anno aventi la capacità di:
Gli erbai sono colture foraggere a ciclo breve inferiore ad un anno aventi la capacità di: Sfruttare anche brevi stagioni favorevoli alla crescita dell erba Assicurare, con un accorto concatenamento, un
DettagliLA VALORIZZAZIONE DEL SOLIDO SEPARATO DI LIQUAMI BOVINI NELLA DIGESTIONE ANAEROBICA
LA VALORIZZAZIONE DEL SOLIDO SEPARATO DI LIQUAMI BOVINI NELLA DIGESTIONE ANAEROBICA L ESPERIENZA DEL DISTRETTO AGROALIMENTARE DI QUALITA PO DI LOMBARDIA Flavio Sommariva Specialista SATA ARAL Settore Agronomia
DettagliSINTESI SETTORE MAIS
Risultati dei progetti di ricerca nell ambito del settore cerealicolo: Progetto Rete Qualità Cereali plus - RQC+ SINTESI SETTORE MAIS A cura di : Carlotta Balconi, Sabrina Locatelli - CREA- MAC Unità di
DettagliOpportunità di reddito con i cicli precoci
CONTO ECONOMICO Opportunità di reddito con i cicli precoci La coltivazione di ibridi di mais con ciclo precoce, grazie al minor impiego di mezzi tecnici e alla rapidità dello sviluppo, riduce considerevolmente
DettagliLa crescita. FRI dipende: dalla superficie fogliare dall architettura fogliare
La crescita Il tasso di crescita dipende da due processi: Intercettazione della radiazione solare da parte delle foglie Efficienza nella trasformazione della radiazione intercettata in biomassa Data una
DettagliCATALOGO CEREALI A PAGLIA.
CATALOGO CEREALI A PAGLIA www.agrinordest.it GRANO DURO OLIVER MIMMO Miglioramento produttivo rispetto agli standard, l alta qualità della granella e il ciclo equilibrato ne fanno una delle novità più
DettagliLa risposta del mondo sementiero alle sfide dei biocarburanti
La risposta del mondo sementiero alle sfide dei biocarburanti Giuseppe Manara Pioneer Hi-Bred International Inc. - a DuPont Company - Etanolo di seconda generazione Una sfida possibile Tortona, 5 febbraio
DettagliCGS Sementi. Perugia, 9 marzo Convegno Frumenti umbri di qualità: un modello di trasferimento dell innovazione tecnologica
CGS Sementi Perugia, 9 marzo 2016 Convegno Frumenti umbri di qualità: un modello di trasferimento dell innovazione tecnologica Obiettivi e strumenti della PAC per i frumenti: produttività e sostenibilità
Dettagli