Monitoraggio dell'ambiente marino costiere nei corpi idrici 12-16
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1 ST3- Laboratorio di riferimento e AREA MARE ST3.2 Monitoraggio Ambiente Marino Costiero Monitoraggio dell'ambiente marino costiere nei corpi idrici (D.Lgs 152/2006 e D.M. 260/2010) Anno 2014
2 Introduzione Il Piano di Gestione dei corpi idrici superficiali della Sicilia ha individuato per le acque marino costiere 65 Corpi Idrici che devono essere monitorati e classificati ai sensi del D.Lgs 152/2006 e D.M. 260/2010. A partire da giugno 2014 la ST3- Laboratorio di riferimento e AREA MARE ha iniziato le attività di monitoraggio nei corpi idrici (Fig. 1). Il campionamento effettuato con la Motovedetta CP 293 (Ex Galatea) e le relative analisi di laboratorio hanno riguardato tutti i comparti acqua, sedimento e biota. Figura 1
3 Il monitoraggio del comparto acqua (Nutrienti, Inquinanti chimici, pararametri chimico-fisici, trasparenza e fitoplancton) è stato effettuato in 5 transetti e in ciascuno sono state posizionate 2 stazioni di campionamento come indicato nella seguente tabella. Corpo idrico Comune Località Stazione Palermo Palermo Palermo Bagheria Santa Flavia Capo Gallo Vergine Maria Acqua dei Corsari Aspra S. Elia Distanza dalla costa mn Longitudine, E Latitudine, N WGS84 WG '08,4" 38 13'31,8" 0, '38,891" 38 14'15,782" '11,9" 38 10'01,6" 0, '15,263" 38 10'28,809" '25,6" 38 05'46,0" 0, '38,835" 38 06'41,25" '50,8" 38 06'21,1" 0, '22,745" 38 07'12,896" '12,9" 38 05'57,9" 0, '77,214" 38 06'18,516" 1 Nella prima stazioni di Vergine Maria, Acqua dei Corsari e Aspra è stato anche prelevato il sedimento per le analisi degli inquinanti chimici e tossicologiche Il campionamento del macrozoobenthos (SFBC e VTC) è stato effettuato in 5 transetti e in ciascuno sono state posizionate 2 stazioni di campionamento come indicato nella seguente tabella. Le analisi di laboratorio sono ancora in corso.
4 Data Corpo Idrico Località Transetto Stazione Attività 06/11/ Ficarazzi BFI BFI01 Campionamento con imbarcazione CP293 di sedimento con Benna di Van Veen per analisi comunità macrozoobenthos 06/11/ Ficarazzi BFI BFI02 Campionamento con imbarcazione CP293 di sedimento con Benna di Van Veen per analisi comunità macrozoobenthos 14/11/ Acqua dei Corsari CPA CPA01 Campionamento con imbarcazione CP293 di sedimento con Benna di Van Veen per analisi comunità macrozoobenthos 14/11/ Acqua dei Corsari CPA CPA02 Campionamento con imbarcazione CP293 di sedimento con Benna di Van Veen per analisi comunità macrozoobenthos 19/11/ Romagnolo APA APA01 Campionamento con imbarcazione CP293 di sedimento con Benna di Van Veen per analisi comunità macrozoobenthos 19/11/ Romagnolo APA APA02 Campionamento con imbarcazione CP293 di sedimento con Benna di Van Veen per analisi comunità macrozoobenthos Nel corpo idrico 16 nella prateria di Posidonia oceanica dello specchio di mare di Sat'Elia sono state, inoltre, effettuate dalla Ditta CREA, coadiuvata dal personale della ST3, le indagini in campo previste dal D.M. 260/2010 e dalle Metodologie ISPRA 2008 e 2011 per l'eqb Posidonia oceanica, alla profondità di - 15m e sul limite inferiore. le analisi di laboratorio sono ancora in corso.
5 PROFILI SONDA MESI DI GIUGNO-AGOSTO - OTTOBRE - DICEMBRE 2014 Corpo idrico 16 - Stazioni di Sant'Elia Giugno 2014
6 Agosto 2014
7 Ottobre 2014
8 Dicembre 2014
9 Corpo idrico 15 - Stazioni di Aspra Giugno 2014
10 Agosto 2014
11 Ottobre 2014
12 Dicembre 2014
13 Corpo idrico 14 - Stazioni di Acqua dei Corsari Giugno 2014
14 Agosto 2014
15 Ottobre 2014
16 Dicembre 2014
17 Corpo idrico 13 - Stazioni di Vergine Maria Giugno 2014
18 Agosto 2014
19 Ottobre 2014
20 Dicembre 2014
21 Corpo idrico 12 - Stazioni di Capo Gallo Giugno 2014
22 Agosto 2014
23 Ottobre 2014
24 Dicembre 2014
25 - Mappatura delle macroalghe delle scogliere superficiali (Metodo CARLIT) Il CARLIT è il metodo da applicare per la classificazione dell Elemento di Qualità Biologica (EQB) Macroalghe secondo quanto previsto dal D.Lgs 152/2006 e D.M. 260/2010 e dalle metodologie Ispra 2008 e Questo indice contribuisce a definire lo stato ecologica dei corpi idrici marino costieri e si basa sull osservazione dei popolamenti algali che si distribuiscono tra il mesolitorale inferiore e la frangia infralitorale, precisamente nella fascia immediatamente al di sopra e al di sotto il livello del mare. Attraverso la descrizione della distribuzione della comunità algale si riesce ad associare al tratto di costa osservato un giudizio sulla qualità ambientale. I macrotipi su base geomorfologica tenuti in considerazione sono: A) rilievi montuosi e B) terrazzi. Nella procedura di valutazione dell Indice CARLIT si tengono in considerazione anche i seguenti elementi morfologici: la morfologia della costa (blocchi metrici, falesia bassa, falesia alta); il diverso grado di inclinazione della frangia infralitorale; l orientazione della costa; il grado di esposizione all idrodinamismo; il tipo di substrato (naturale, artificiale). Sulla base dei diversi elementi morfologici precedentemente citati sono individuate alcune situazioni geomorfologiche rilevanti, a ciascuna delle quali è assegnato un Valore di Qualità Ecologica di riferimento (EQVrif) così come definito nel DM 260/2010 e di seguito riportato: Situazione geomorfologica rilevante EQVrif Blocchi naturali 12,2 Scogliera bassa naturale 16,6 Falesia alta naturale 15,3 L indice CARLIT si basa su una prima valutazione del Valore di Qualità Ecologica (VQE), in ogni sito e per ogni categoria geomorfologica rilevante. Il risultato finale dell applicazione del CARLIT non fornisce un valore assoluto, ma direttamente il rapporto di qualità ecologica (RQE). La tabella seguente riporta i limiti di classe, espressi in termini di RQE, tra lo stato elevato e lo stato buono, e tra lo stato buono e lo stato sufficiente definiti nel DM 260/2010. Sistema di classificazione adottato Macrotipi Rapporti di qualità ecologica RQE CARLIT Elevato/Buono CARLIT A e B 0,75 0,60 Buono/Sufficiente
26 Nel mese di giugno 2014 è stata effettuata la mappatura in continuo delle macroalghe secondo il metodo CARLIT delle scogliere superficiali dei corpi idrici 12, 13 e 16 che ricadono nelle aree di Capo Gallo (8167 metri), Vergine Maria (2604 metri), S. Elia ( 933 metri), Capo Zafferano ( 1303 metri) e Mongerbino (5898 metri). Si precisa che la discontinuità dell osservazione in alcuni tratti è determinata dall impossibilità di effettuare l osservazione diretta a causa di presenza di lidi privati o di moli di porti privati. Corpo Idrico 12 - Area di Capo Gallo Coordinate Inizio osservazione: LATITUDINE 38 12'10.74"N - LONGITUDINE 13 15'59.55"E Coordinate di Fine osservazione: LATITUDINE 38 12'30.82"N - LONGITUDINE 13 19'44.23"E
27 Corpo Idrico 13 - Area di Vergine Maria: Coordinate Inizio osservazione: LATITUDINE 38 10'34,86"N - LONGITUDINE 13 22'0,17"E Coordinate di Fine osservazione: LATITUDINE 38 11'28,35"N - LONGITUDINE 13 20'55,27"E
28
29 Corpo Idrico 16 - Area di S. Elia Coordinate Inizio osservazione: LATITUDINE 38 05'47,05"N - LONGITUDINE 13 32'23,69"E Coordinate di Fine osservazione: LATITUDINE 38 05'55,40"N - LONGITUDINE 13 32'07,50"E
30 Corpo Idrico 16 - Area di Capo Zafferano Coordinate Inizio osservazione: LATITUDINE 38 06'31,20"N - LONGITUDINE 13 32'18,09"E Coordinate di Fine osservazione: LATITUDINE 38 06'37,57"N - LONGITUDINE 13 31'56,80"E
31 Corpo Idrico 16 - Area di Mongerbino Coordinate Inizio osservazione: LATITUDINE 38 06'37.36"N - LONGITUDINE 13 31'56.32"E Coordinate di Fine osservazione: LATITUDINE 38 06'29,23"N - LONGITUDINE 13 30'18,02"E
32 L' RQE medio del corpo idrico 16, calcolato su tutta la costa mappata (8134 metri), è di 0.97corrispondente alla classe Elevato/Buono.
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