PIANO DI COMUNICAZIONE BIENNIO 2015/2016 PREMESSA
|
|
- Lelio Antonini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 PIANO DI COMUNICAZIONE BIENNIO 2015/2016 PREMESSA Il Piano di comunicazione 2015/2016 riassume i principali impegni comunicativi che l Ente prevede di attuare con riferimento agli indirizzi programmatici dell Amministrazione e si prefigge di dare piena attuazione alle disposizioni contenute nella Legge 7 giugno 2000 n. 150 e nella Direttiva del Ministro per la Funzione Pubblica del 7 Febbraio 2002, anche alla luce delle disposizioni normative che, negli anni, hanno prodotto tagli alle risorse finanziarie a ciò dedicate, condizionando pesantemente le attività di comunicazione e informazione Un ulteriore fattore di criticità è dato dal fatto che la contestuale crisi economica, e quindi dell occupazione, mette la Pubblica Amministrazione nella condizione di rispondere ad un aumentata emergenza sociale e di intraprendere azioni amministrative a sostegno delle famiglie e delle imprese riducendo i costi su alcuni servizi ritenuti meno essenziali, come comunicazione e cultura. Si tratterà quindi di ripensare modalità e strumenti di comunicazione, selezionando temi e contenuti prioritari per i cittadini, gli stakeholders, le imprese, il terzo settore, privilegiando mezzi e canali a costo zero. Per questo, sarà di fondamentale importanza il ricorso alle professionalità interne all Ente per il mantenimento delle attività di comunicazione e informazione attualmente in essere nel nostro Comune. Il Piano si presenta, pertanto, come uno strumento flessibile, in grado di recepire variazioni, integrazioni e novità che possono sorgere durante l anno per il mantenimento della comunicazione verso i cittadini e dei relativi servizi. Fondamentale, in proposito, è la continuità e il potenziamento delle azioni che sottendono ai principi di Trasparenza e Partecipazione per migliorare la qualità della vita dei cittadini attraverso l attuazione di politiche pubbliche sempre più diffuse e partecipate nell interesse collettivo. Il Piano si sviluppa nei seguenti punti: 1. Linee guida 2. Obiettivi 3. Attività ed azioni 4. Tempi 5. Mezzi di diffusione 1
2 6. Budget 7. Monitoraggio e valutazione 8. Standard e processi di comunicazione 2
3 1. LINEE GUIDA Le linee che si intendono perseguire e potenziare sono caratterizzate da: a. individuazione e ottimizzazione degli strumenti necessari alla comunicazione istituzionale e politica, seguendo le disposizioni contenute nella Legge 7 giugno 2000 n.150; b. potenziamento del coordinamento tra Ufficio Stampa e URP, come previsto dal punto 3 della Direttiva del Ministro della Funzione Pubblica del 7 febbraio 2002, per contribuire a rendere efficaci e soddisfacenti le relazioni con i cittadini; c. accordo preventivo e costante dell Ufficio Stampa, dell URP e della struttura comunale per valutare le finalità generali e le compatibilità politiche, organizzative e finanziarie di ogni iniziativa; d. costruzione di un sistema di rilevamento delle esigenze di informazione e comunicazione per costruire strumenti e canali sempre più diretti ed efficaci; e. promozione dell immagine dell Ente, conferendo conoscenza e visibilità ad eventi d importanza locale; f. sensibilizzazione della Dirigenza interna per il coinvolgimento degli operatori che si occupano delle attività di comunicazione all interno di ogni settore Referente della comunicazione per aumentare l integrazione sistemica e l efficacia comunicativa dell Ente; g. potenziamento della comunicazione interna ed esterna dell Ente per realizzare una visione di Bastia Umbra legata alla qualità della vita percepita dai cittadini da ottenere attraverso: - l ascolto delle aspettative e dei bisogni dei destinatari dei servizi; - la promozione e lo sviluppo di una cultura della partecipazione per la definizione di politiche pubbliche di qualità; - il potenziamento degli strumenti finalizzati alla diffusione delle informazioni. 2. OBIETTIVI Obiettivo generale del piano è di portare a conoscenza dei cittadini le finalità e le modalità operative delle attività di comunicazione e informazione dell Ente creando le condizioni per un accesso trasparente e semplificato ai servizi. Pertanto, gli obiettivi prioritari da perseguire sono i seguenti: 3
4 a. dare risposte concrete alle domande dei cittadini, tutelando e garantendo loro diritti; b. attuare iniziative di comunicazione ed informazione più dirette e capillari per dare conoscenza dei servizi comunali; c. contribuire alla definizione di un immagine precisa e credibile dell Ente, migliorando il rapporto con il cittadino attraverso l URP, l Ufficio Stampa e i vari servizi dell Ente, nell ottica di totale accessibilità e trasparenza; d. divulgare strategie politiche, quali il rilancio del territorio, la valorizzazione dei beni storici, ambientali, la prevenzione e sicurezza, per realizzare politiche pubbliche di qualità; e. promuovere la cultura della relazione e del confronto attraverso la condivisione degli obiettivi con i dipendenti e la partecipazione al governo dell Ente da parte dei cittadini; f. rilevare il grado di soddisfazione o insoddisfazione dei servizi erogati per migliorarne la qualità, conoscendo e comprendendo sempre meglio i bisogni dei destinatari ultimi, in modo da rafforzare la fiducia tra amministrazione e cittadino. 3. ATTIVITÀ ED AZIONI Le attività di informazione e di comunicazione dell Ente sono svolte dal servizio URP e dal servizio segreteria Sindaco/ufficio stampa. Queste due unità organizzative non detengono l'informazione primaria, in quanto ricevono, da tutta la struttura organizzativa, dati finali (atti, moduli, decisioni, programmi, relazioni, elenchi) che devono essere rielaborati e tradotti in "comunicazione" rivolta ai cittadini (URP) e informazione rivolta ai media (Ufficio segreteria Sindaco). Presupposto di questo processo è una comunicazione interna standardizzata e codificata, efficace e continua. I settori e le unità organizzative produttori di informazioni devono comunicarle agli uffici addetti alla comunicazione e all informazione dell Ente nei tempi e con le modalità riportate nel presente piano di comunicazione, necessari per una divulgazione efficiente e tempestiva. I dati devono essere forniti integri e completi, affinché siano divulgati con l'indispensabile attendibilità, che rende l'operazione di comunicazione autorevole e utile. Le azioni ad oggi prevedibili, e fra loro collegabili, sono: a. integrazione degli uffici addetti alle attività di comunicazione e informazione (URP e Ufficio Stampa) per potenziarne la struttura di coordinamento e assicurare l indirizzo e il coordinamento dei processi di comunicazione interna ed esterna posti in essere dall Ente 4
5 con l intento di migliorare e rafforzare i rapporti tra l amministrazione, la città e tutte le sue diverse espressioni sociali; b. potenziamento della rete dei referenti di comunicazione per assicurare una comunicazione integrata e coordinata, attraverso momenti di incontro sia nella fase di progettazione che in quella di realizzazione delle iniziative. La struttura di coordinamento attraverso il rapporto con i referenti, mantiene una costante conoscenza ed aggiornamento sulle esigenze dei vari settori e servizi del Comune e individua eventuali spazi di collaborazione fra settore e settore, in modo da ottimizzare l attività di comunicazione per quanto riguarda modalità e tempi di diffusione. c. registrazione della banca dati Utenza URP attraverso la rilevazione delle richieste pervenute dall utenza in relazione ai seguenti dati: - numero degli utenti che quotidianamente si rivolgono all URP; - tipologia del servizio interessato, del tipo di richiesta, dell oggetto e della modalità di contatto; d. aggiornamento del corner allestito dall URP dedicato alle brochure informative, alla documentazione e al materiale esplicativo dei servizi prodotti dai singoli settori dell Ente ma relativi anche ad altre realtà territoriali; e. pianificazione della comunicazione istituzionale a mezzo Stampa e TV, tesa allo sviluppo di positive relazioni fra gli organi di vertice dell amministrazione e gli organi di informazione locali, regionali e nazionali, anche mediante la redazione di testi, riviste, servizi, comunicati e conferenze stampa riguardanti l attività dell amministrazione e del suo Vertice Istituzionale; f. promozione e valorizzazione dell attività di comunicazione dell Ente e potenziamento della sua immagine e identità; g. supporto a tutti Settori/Unità di Staff e di Progetto dell Ente per la strutturazione di informazioni che si intendono pubblicare sul sito internet istituzionale per la fruizione delle basilari esigenze di coerenza e leggibilità dei servizi offerti dai singoli uffici, con particolare riguardo all aggregazione delle informazioni in aree di senso dal punto di vista del cittadino. Ciò richiede notevole impegno da parte di tutti i referenti di comunicazione in termini sia quantitativi che qualitativi. Le informazioni/comunicazioni relative al sito istituzionale devono, infatti, essere strutturate con particolare accuratezza corredandole con testi, immagini, approfondimenti e allegati appropriati; 5
6 h. aggiornamento della sezione Notizie dal tuo Comune dedicata ai Comunicati stampa, implementata sul sito; i. aggiornamento della sezione Agenda degli eventi, implementata sul sito, dedicata oltre che agli Eventi organizzati dall Ente stesso, agli Eventi organizzati da Esterni, quali associazioni o altre istituzioni territoriali; j. aggiornamento della pagina Facebook ; k. aggiornamento delle Newsletter tramite GroupMail; l. attività di supporto all accesso diretto del cittadino attraverso la sezione Servizi al cittadino - Servizi On line ; m. attività di supporto, oltre che di consegna, alla modulistica per l accesso ai servizi dell Ente. 4. TEMPI Si prevede che buona parte delle attività ed iniziative sopra elencate possano essere realizzate entro il 4 trimestre 2015, consentendo di dedicare il 3 trimestre anche ad un lavoro di: - verifica dei risultati raggiunti; - previsione di azioni tese al miglioramento continuo; - programmazione delle attività per il 2016 anche in relazione alla continuità delle attività incluse nel presente piano. Se in fase di implementazione del presente piano di lavoro, si rendesse necessaria una riprogrammazione degli interventi, si provvederà a comunicala tempestivamente e, comunque, se ne rappresenterà lo stato di attuazione entro il 30 dicembre 2015 all Organo di Vertice dell Amministrazione (Sindaco). 5. MEZZI DI DIFFUSIONE E STRUMENTI Per arrivare al proprio pubblico di riferimento, la comunicazione istituzionale utilizza strumenti strategici e funzionali alla costruzione di un rapporto di partecipazione e trasparenza tra amministrazione e cittadini. La comunicazione e l informazione dovranno essere garantiti a tutti e, in rapporto alla diversa valenza del messaggio, saranno utilizzati i seguenti strumenti: - TV e testate di Stampa locali, nonché radiofoniche accreditate presso l'ufficio Stampa per raggiungere un pubblico vasto ed eterogeneo; 6
7 - Agenda degli eventi; - Facebook; - Newsletter (GroupMail); - Servizi al cittadino Servizi On line ; - comunicazione on-line per raggiungere e promuovere un pubblico informaticamente alfabetizzato ; nello scenario comunicativo attuale occorre tenere conto da una parte della crescita esponenziale dell utenza internet, che dimostra come il web sia sempre più il mezzo privilegiato per ottenere informazioni, dall altra del nuovo fenomeno dell accesso a costo zero a strumenti di pubblicazione di contenuti; - pubblicazioni, brochure, prodotti pubblicitari e prodotti multimediali per tutte le forme di comunicazione istituzionale rivolte all esterno. Inoltre, per favorire una rapida circolazione delle informazioni ed affermare un network di comunicazione efficace e diffuso capillarmente all interno dell Ente, si ricorrerà ai seguenti strumenti di comunicazione: telefono, , lettere, ma anche riunioni e incontri informali per favorire il reciproco scambio di informazioni e la costruzione di relazioni. 6. BUDGET Le principali voci di spesa relative al piano di comunicazione sono riportate nel bilancio di previsione 2015 e sui rispettivi capitoli del PEG che avranno ad oggetto Comunicazione/URP e Ufficio Stampa. Tali spese sono considerate essenziali per la concreta realizzazione di pratiche di buon governo, in particolare per aumentare l integrazione sistemica e l efficacia comunicativa dell Ente e per l utilizzo e/o mantenimento dei mezzi di diffusione e strumenti previsti nel presente piano di comunicazione. Durante lo svolgimento delle attività del presente piano verranno comunque valutate eventuali necessità tali da apportare modifiche alle previsioni di bilancio. 7. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Per valutare gli effetti delle azioni di comunicazione e informazione previste nel presente piano, si ritiene utile il monitoraggio dei seguenti indicatori quantitativi: a. comparazione tra le attività e azioni previste, i tempi indicati, i costi sostenuti ed i risultati ottenuti; b. verifica del numero dei comunicati stampa prodotti dall ufficio Stampa; 7
8 c. verifica del numero degli eventi pubblicati sull Agenda dall URP; d. riscontro di tutte le pratiche e monitoraggio dell affluenza e dei contatti licenziati dall URP nel ruolo di interfaccia cittadino-amministrazione, con particolare riguardo alle seguenti attività : - numero richieste ricevute per il diritto di accesso ai documenti amministrativi; - assistenza tecnico-amministrativa fornita ai cittadini; - segnalazioni e richieste di informazioni ricevute e espletate; - servizi gestititi e divulgati a supporto degli uffici dell Ente; - servizi gestititi e divulgati a supporto di altre PP.AA.; Inoltre, si ritiene utile il ricorso ad indicatori qualitativi ricavati da una raccolta di informazioni: a. diretta, per definire meglio i fattori di soddisfazione rispetto alle attività ed ai servizi disponibili (attraverso interviste, focus group, questionari cartacei e on-line); b. indiretta, per concretizzare, attraverso i punti di forza e le aree di debolezza dei servizi, azioni di miglioramento continuo (attraverso , telefonate, segnalazioni on-line ed ogni altra forma di contatto con i cittadini). 8. STANDARD E PROCESSI DI COMUNICAZIONE Le iniziative di comunicazione interna ed esterna, che riguardano tutti i Settori e Uffici dell Ente, vanno sempre comunicate all URP e all Ufficio Stampa. Il materiale necessario alla strutturazione delle informazioni e delle comunicazioni deve pervenire all URP e all Ufficio Stampa in formato elettronico, via , rispettando le modalità di invio e i termini di preavviso. Le iniziative di comunicazione, ed in specie le bozze di tutti prodotti a stampa (es. volantini, manifesti), riferite alla comunicazione esterna, andranno presentate alla struttura di coordinamento prima di ordinarne la pubblicazione e comunque sempre prima della loro divulgazione al pubblico. I Settori e gli Uffici interessati avranno, pertanto, cura di programmare i termini di realizzazione di tali iniziative in modo da garantire l espletamento delle suddette comunicazioni interne. Tutti i Settori si impegnano a non trasmettere al pubblico comunicazioni, comunque veicolate, nelle quali si delega l URP o l Ufficio Stampa per ulteriori approfondimenti, senza essersi prima accordati in merito con gli Uffici stessi. 8
9 Tipologia e modalità di trasmissione Qualora si tratti di servizi indirizzati al pubblico, i settori si impegnano a fornire tutta la documentazione necessaria all espletamento del servizio e allegando eventuale modulistica. Qualora si tratta di eventi o iniziative, sono obbligatori i seguenti dati: periodo di pubblicazione della comunicazione (dal al ), data/e dell'iniziativa/e (se già determinata, altrimenti indicare il mese previsto), orario di inizio, luogo di svolgimento con indicazione della via e del numero civico, titolo dell'iniziativa (senza abbreviazioni), indicazione dell'ufficio promotore e/o eventuali collaborazioni (anche esterne), ulteriori informazioni ritenute utili (recapito telefonico, , eventuali allegati o note e indicazioni). L invio delle informazioni deve essere esclusivamente in formato elettronico (via ), anche in allegato word, indirizzato rispettivamente a: URP cesira.caimmi@comune.bastia.pg.it UFFICIO STAMPA monica.falcinelli@comune.bastia.pg.it Termini di preavviso Le richieste di pubblicazione dovranno essere inoltrate con almeno 5 giorni di anticipo, salva l ipotesi di redazioni particolarmente complesse costituite da diverse pagine, per le quali potranno essere concordati termini più ampi. I tempi di diffusioni indicati decorrono, in ogni caso, dal giorno di acquisizione di tutti gli elementi utili a predisporre l informativa, fatta eccezione per comunicazioni relative a situazioni di immediato pericolo, emergenze e calamità naturali, la cui diffusione è effettuata tempestivamente. L URP e l Ufficio Stampa non risponderanno di ritardi dovuti al mancato rispetto del termine di preavviso da parte dell ufficio interessato alla diffusione delle notizie. 9
PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera
PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni
DettagliSOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi
Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni
DettagliUNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016
Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013
DettagliDisciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona
Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1
DettagliCARTA DEI SERVIZI DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE CON I CITTADINI
CARTA DEI SERVIZI DI COMUNICAZIONE E RELAZIONE CON I CITTADINI Comune di Modena Settore Sistemi Informativi Comunicazione e Servizi Demografici Servizio Comunicazione e Relazione con i Cittadini Allegato
DettagliCOMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.
COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELLE SEGNALAZIONI E DEI RECLAMI Approvato con Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 511031/2004 del 01/03/2005 Preambolo IL CONSIGLIO PROVINCIALE Visto l art. 117, comma
DettagliLA STRATEGIA OBIETTIVI GENERALI
LA STRATEGIA La comunicazione di CONCORD ITALIA è finalizzata a sensibilizzare la cittadinanza sulle attività, l impatto e la sostenibilità delle nostre azioni nell ambito degli interventi realizzati dai
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliPremesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):
CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato
DettagliCITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente
CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per
DettagliPOLITICA PER LA QUALITÀ, L AMBIENTE, LA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E LA RESPONSABILITA SOCIALE
POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO La Cooperativa sociale ITALCAPPA è consapevole dell importanza e della necessità di avvalersi di un Sistema di Gestione integrato per la qualità, l ambiente,
DettagliPresidenza del Consiglio dei Ministri
Alle Amministrazioni pubbliche di cui all art. 1, comma 2, del d.lgs.30 marzo 2001, n 165 Circolare n. 1/2010/DDI Oggetto:Uso della Posta Elettronica Certificata nelle amministrazioni pubbliche. Aumentare
DettagliAzienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione
DettagliFattura Elettronica. Flusso dati
Fattura Elettronica Flusso dati Operatori economici * Intermediari SdI Intermediario della P.A. Amministrazione degli operatori economici (Sistema di Interscambio) (Applicativo SICOGE) Fase di emissione
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA. Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n.
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Appendice al Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001 1. PREMESSA In attuazione della Legge n. 190/2012 Disposizioni
DettagliCOMUNE DI SETTIMO SAN PIETRO PROVINCIA DI CAGLIARI PROGRAMMA TRIENNALE DELLA TRASPARENZA E DELL INTEGRITA 2015/2017
COMUNE DI SETTIMO SAN PIETRO PROVINCIA DI CAGLIARI PROGRAMMA TRIENNALE DELLA TRASPARENZA E DELL INTEGRITA 2015/2017 Approvato con deliberazione del G.C. n. 008 del 24 febbraio 2015 SOMMARIO Articolo 1
DettagliAllegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015
Allegato alla delibera n. 75GC/2012 COMUNE DI CORNELIANO D ALBA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA (AI SENSI DELL ARTICOLO
DettagliCOMUNE DI MORNICO AL SERIO. (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015. (art. 10 del D.Lgs. n.
COMUNE DI MORNICO AL SERIO (Provincia di Bergamo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 (art. 10 del D.Lgs. n. 33/2013) Introduzione Il principio di trasparenza deve essere inteso
DettagliBILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni
INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni
Dettagli154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363
154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto
DettagliREGOLAMENTO SULLE ATTIVITA DI COMUNICAZIONE DEL COMUNE DI BORGO A MOZZANO
REGOLAMENTO SULLE ATTIVITA DI COMUNICAZIONE DEL COMUNE DI BORGO A MOZZANO (Approvato con Delibera del C.C. n. 80 del 30/11/2005) 1 REGOLAMENTO SULLE ATTIVITA DI COMUNICAZIONE... 1 DEL COMUNE DI BORGO A
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliPIANO PER LA COMUNICAZIONE E LA PARTECIPAZIONE
Comune di Ronco Scrivia (Provincia di Genova) PIANO PER LA COMUNICAZIONE E LA PARTECIPAZIONE INTRODUZIONE Il Piano per la comunicazione e la partecipazione è uno strumento flessibile e quindi in condizione
DettagliCapitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile
Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano
DettagliCOMUNE DI CIGLIANO REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE
REGOLAMENTO DELLA RETE CIVICA E SITO INTERNET COMUNALE Ottobre 2008 Art. 1 Oggetto del regolamento e riferimenti normativi Art. 2 Scopo della rete civica Art. 3 Gestione del sito internet/rete civica Art.
DettagliAZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n.41/2014 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI
DettagliManuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI
Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della
DettagliBOZZA PIANO COMUNICAZIONE 2015
Comune di Pontecagnano Faiano Ufficio di Gabinetto BOZZA PIANO COMUNICAZIONE 2015 QUADRO NORMATIVO In relazione alla legge 150 del 7 giugno 2000, Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - COMUNICAZIONE
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL SERVIZIO UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO - COMUNICAZIONE Adottato con deliberazione Consiglio Comunale n 40 del 2004 (art. 8, c. 2 - legge 150/2000) CAPO I DISPOSIZIONI
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 (Art. 11 comma 1 e comma 8) lettera a) del D.Lgs. n. 150/2009) ENTE PARCO REGIONALE DELLA MAREMMA via del Bersagliere, 7/9-58100 Alberese
DettagliIntranet e risorse umane. Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare. - erogare Servizi in rete
Il Personale.in informa Un portale per: - Apprendere - Conoscere - Comunicare - erogare Servizi in rete La rete Intranet è uno straordinario mezzo tecnologico di comunicazione e informazione di cui la
DettagliREGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione
REGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA Azienda USL3 di Pistoia REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione - AREA della DIRIGENZA MEDICA e VETERINARIA - 1 Finalità La gestione degli incarichi e delle verifiche
DettagliREGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO
DettagliComune di Padova. Regolamento per il direct email marketing da parte del Comune di Padova
Comune di Padova Regolamento per il direct email marketing da parte del Comune di Padova Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 315 del 17 giugno 2011 Indice CAPO I PRINCIPI GENERALI...2 Articolo
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015
Comune di Neive Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2013-2015 Premessa La trasparenza è intesa come accessibilità totale, delle informazioni concernenti ogni aspetto
DettagliCOMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
Comune di Castagneto Carducci Provincia di Livorno COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 7 del
DettagliPROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI
PROGETTO SEGNALAZIONE E GESTIONE RECLAMI/DISSERVIZI Sintesi del progetto : La nuova procedura di gestione dei reclami è seguita dall URP dall inizio alla fine, secondo il seguente iter: il cittadino segnala
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliPROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico
PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER
Dettagli2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51.
In esito all emanazione della circolare 7 dicembre 2006, n. CR/51 - che disciplina l attività di vigilanza e di controllo svolta da AGID nei confronti dei gestori di Posta Elettronica Certificata (PEC)
DettagliRegolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance.
Regolamento di disciplina della misurazione, della valutazione e della trasparenza delle performance. Art. 1 OBIETTIVI Il sistema di misurazione, valutazione e trasparenza delle performance viene applicato
DettagliA cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
DettagliCARTA DEI SERVIZI. Premessa:
CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards
DettagliREGOLAMENTO SUL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
CITTA' DI VARAZZE REGOLAMENTO SUL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE approvato con deliberazione Giunta comunale n. 147 del 9 agosto 2012 1 SOMMARIO CAPO I MISURAZIONE E VALUTAZIONE
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
GARANTIRE LA VISIBILITÀ DELLA POLITICA DI COESIONE: NORME IN MATERIA DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE PER IL PERIODO 2014-2020 POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea
Dettaglitutto quanto sopra premesso e considerato, tra:
Protocollo d intesa tra la Regione Piemonte e la Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Torino per le modalità di fruizione di dati informativi concernenti il ciclo di esecuzione dei contratti
DettagliBASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza
BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza Rev. 03 del 27 maggio 2008 La BASILE PETROLI S.p.A., nell ambito delle proprie attività di stoccaggio e commercializzazione di
DettagliREGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE
DettagliREGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE
COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat
DettagliL Assessorato alla Sanità della regione Marche ed il Coordinamento Regionale del Tribunale per la Tutela dei diritti del Malato CONVENGONO E STIPULANO
PROTOCOLLO D INTESA tra l Assessorato alla Tutela della salute, volontariato, veterinaria, acque minerali termali e sorgenti della Regione Marche ed il Movimento Cittadinanzattiva Tribunale per i Diritti
DettagliRegolamento Concorso a Premi Club EMAS Veneto 2011
Regolamento Concorso a Premi Club EMAS Veneto 2011 Il Club EMAS Veneto (CEV) è una associazione senza scopo di lucro che persegue finalità culturali, scientifiche e di promozione in campo ambientale ed
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
CITTA DI ORBASSANO PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA ANNI 2012 2014 Indice Premessa pag. 3 1. Riferimenti normativi pag. 3 2. Finalità del Programma pag. 3 3 Il sito istituzionale del
DettagliREGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO
1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)
DettagliComune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale
Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...
DettagliCOMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo
COMUNE DI ROCCAVIONE Provincia di Cuneo PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2012/2014 Premessa Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma
DettagliRaccolta di domande di ogni tipo (partendo dalle iscrizioni alle scuole ed alle università);
Protocollo Operativo d Intesa tra il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca e Poste Italiane per il servizio di consegna dei libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola secondaria
DettagliINFORMATIVA DELL INIZIATIVA CARTA ROMA
INFORMATIVA DELL INIZIATIVA CARTA ROMA Informativa dell iniziativa Carta Roma realizzata dall Amministrazione di Roma Capitale - Dipartimento Promozione dei Servizi Sociali e della Salute Viale Manzoni,
DettagliAllegato I al modello OT24
Allegato I al modello OT24 Questionario per la valutazione della Responsabilità Sociale delle Imprese ai fini della riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 24 delle Modalità di applicazione
DettagliComune di Nogarole Vicentino (Provincia di Vicenza) SETTORE 1 Amministrativo Economico-finanziario
Comune di Nogarole Vicentino (Provincia di Vicenza) SETTORE 1 Amministrativo Economico-finanziario Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2015 2017 1 1 Approvato con deliberazione della Giunta
DettagliEA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1
UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti
Dettaglidella manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.
L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliREGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE
REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliProgetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI
Progetto benessere organizzativo MODALITA DI COINVOLGIMENTO DEI DIPENDENTI Documento approvato dai dirigenti e dagli incaricati di posizione organizzativa nell incontro del 13.1.2006 PREMESSA Si è conclusa
DettagliCOMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso
COMUNE DI ZERO BRANCO Provincia di Treviso SISTEMA DI VALUTAZIONE PERMANENTE DELLA PERFORMANCE INDIVIDUALE E DELLE PERFORMANCE ORGANIZZATIVE APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI G.C. N. 15 DEL 9.2.2012 E MODIFICATO
DettagliDISPOSIZIONI DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS IN TEMA DI STANDARD DI COMUNICAZIONE
Allegato A Allegato A alla deliberazione 18 dicembre 2006, n. 294/06 così come modificata ed integrata con deliberazione 17 dicembre 2008 ARG/gas 185/08 DISPOSIZIONI DELL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.
PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA
DettagliAllegato alla Delibera di Giunta n.09 del 23 febbraio 2015
Allegato alla Delibera di Giunta n.09 del 23 febbraio 2015 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITÀ DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI CALTANISSETTA TRIENNIO 2015-2017 (Articolo 11, comma 2, D.Lgs.
DettagliINDICE PR 13 COMUNICAZIONE E GESTIONE DELLE INFORMAZIONI 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ
PAG 1 /7 INDICE 1 SCOPO 2 CAMPO DI APPLICAZIONE 3 TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4 RESPONSABILITÀ 5 MODALITÀ ESECUTIVE 5.1 Comunicazione verso l'esterno 5.1.1 Utenti dei corsi 5.1.2 Potenziali utenti 5.2
DettagliOtto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005
Questionario di Autovalutazione di un Sistema di Gestione per la Qualità verso: Otto Principi sulla Gestione per la Qualità previsti dalla ISO 9000:2005 newsletter TECSE N. 02- Febbraio 2012 (Allegato
DettagliIL LABORATORIO CIVICO
IL LABORATORIO CIVICO UNO STRUMENTO MODERNO E FUNZIONALE PER LA PARTECIPAZIONE DELLA CITTADINANZA ALLA GOVERNANCE LOCALE PRESENTAZIONE PROGETTO LABORATORIO CIVICO Mission Il Laboratorio civico è uno strumento
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ
Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la
DettagliPRINCIPI FONDAMENTALI...
QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3
DettagliREGOLAMENTO COMUNALE PER LA COMUNICAZIONE PUBBLICA E L INFORMAZIONE
REGOLAMENTO COMUNALE PER LA COMUNICAZIONE PUBBLICA E L INFORMAZIONE TITOLO I PRINCIPI GENERALI ART. 1 - Principi generali 1. Il Comune di Sarezzo, con il presente documento, disciplina le attività di informazione
DettagliR E G O L A M E N T O R ICERCA E SELEZIONE DEL P E R S O N A L E
R E G O L A M E N T O R ICERCA E SELEZIONE DEL P E R S O N A L E 1 1. A M B I T O D I A P P L I C A Z I O N E 1. Il presente regolamento stabilisce i requisiti essenziali, i criteri e le modalità generali
DettagliMONITORAGGIO SULL ATTUAZIONE DEGLI OBBLIGHI DITRASPARENZA
MONITORAGGIO SULL ATTUAZIONE DEGLI OBBLIGHI DITRASPARENZA relativi al Programma Triennale della Trasparenza e l Integrità della Fondazione Torino Smart City 2014/2016 I monitoraggio: 31 gennaio 2015 A
Dettagli4. GESTIONE DELLE RISORSE
Pagina 1 di 6 Manuale Qualità Gestione delle Risorse INDICE DELLE EDIZIONI.REVISIONI N DATA DESCRIZIONE Paragraf i variati Pagine variate 1.0 Prima emissione Tutti Tutte ELABORAZIONE VERIFICA E APPROVAZIONE
DettagliIntroduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' art. 10 d. lgs. 33/2013 Sommario Introduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione... 1 1. Procedimento di elaborazione
Dettagli2) Entro Novembre. 6) Entro Marzo 2004
Documento di programmazione del progetto denominato: Realizzazione della seconda fase di sviluppo di intranet: Dall Intranet istituzionale all Intranet per la gestione e condivisione delle conoscenze.
DettagliSISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,
DettagliREGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE
COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI
DettagliPROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA
Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo
DettagliMinistero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione del Debito Pubblico - Ufficio IV PROGETTO CEAM
Ministero dell Economia e delle Finanze Dipartimento del Tesoro Direzione del Debito Pubblico - Ufficio IV PROGETTO CEAM Monitoraggio Indebitamento Enti Locali e Territoriali e Accesso ai Mercati Rilevazione
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliSede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it
CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliSCHEDA PER IL MONITORAGGIO DELLE FASI FINALI DEL PROGETTO E PER LA VALUTAZIONE - SCHEDA B Traccia per la scuola capofila
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia Progetto Nazionale I CARE GRUPPO DI LAVORO REGIONALE SCHEDA PER IL MONITORAGGIO DELLE FASI FINALI
DettagliPROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016
PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016 PREMESSA A partire dal 2012 la Valsugana e Tesino e l San Lorenzo e Santa Maria della Misericordia di Borgo Valsugana, in stretta sinergia con l Comitato per
DettagliPOLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE
POLITICA DELLA FORMAZIONE DEL PERSONALE CIVILE 1. Che cos è la formazione La formazione è il processo attraverso il quale si educano, si migliorano e si indirizzano le risorse umane affinché personale
DettagliCircolare ABI - Serie Lavoro n. 43-27 maggio 2014
461,25 Circolare ABI - GARANZIA GIOVANI (AS/4090.10.b LL/6040) Protocollo di intesa 15 maggio 2014 tra Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali e ABI per la promozione di azioni per favorire l occupazione
DettagliProgramma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016. Giunta regionale Giornata della trasparenza 22 dicembre 2014 Palazzo Silone L Aquila
Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014-2016 Giunta regionale Giornata della trasparenza 22 dicembre 2014 Palazzo Silone L Aquila Percorso elaborazione ed approvazione PTTI 2014-2016
DettagliREGOLAMENTO SULLE ATTIVITA DI COMUNICAZIONE E DI INFORMAZIONE DEL COMUNE DI ANCONA. ART 1 Principi generali: oggetto e finalità
REGOLAMENTO SULLE ATTIVITA DI COMUNICAZIONE E DI INFORMAZIONE DEL COMUNE DI ANCONA ART 1 Principi generali: oggetto e finalità Il Comune di Ancona, con il presente regolamento, disciplina le attività d
DettagliArea Persone Anziane. Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS
Area Persone Anziane Num. Scheda 1 TITOLO AZIONE o o Servizio di assistenza domiciliare sociale per anziani LIVEAS OBIETTIVI Scopo del servizio è permettere agli anziani, parzialmente o totalmente non
DettagliCENTRO FORMAZIONE REGIONALE
CENTRO FORMAZIONE REGIONALE ANPAS EMILIA ROMAGNA Istituito ai sensi della delibera Giunta Regionale 44 del 26.1.2009 ACCREDITAMENTO REQUISITI ACCREDITAMENTO RENDICONTAZIONE ACCREDITAMENTO FORMAZIONE Mission
DettagliDicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA. Comune di Roma
Dicembre 2013 ATTUAZIONE DELLA DELIBERA N. 71/2013 SUGLI OBBLIGHI DI TRASPARENZA Comune di Roma 1 INTRODUZIONE Il presente documento contiene schede sintetiche relative agli esiti delle verifiche condotte
DettagliPremessa. Di seguito le nostre principali aree aree di intervento
Premessa Ad Meliora è anche Sicurezza. Ci rivolgiamo principalmente ad aziende operanti nel settore del terziario erogando: corsi di adempimento normativo: in funzione della tipologia di azienda e dei
Dettagli