INDAGINE SICURSERVIZI SUI FABBISOGNI FORMATIVI DEL SETTORE SICUREZZA
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- Eleonora Ferraro
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1 INDAGINE SICURSERVIZI SUI FABBISOGNI FORMATIVI DEL SETTORE SICUREZZA Per Il settore in cifre presentiamo il rapporto sulle esigenze formative del settore sicurezza, realizzato da Sicurservizi per conto di EBINVIP (Ente BIlaterale Nazionale della Vigilanza Privata). Sicurservizi è la struttura di riferimento per la formazione e i servizi di Federsicurezza, l Organizzazione nazionale delle categorie della Vigilanza e Sicurezza privata aderente a Confcommercio. Il lavoro ha il merito di aver indagato le opinioni e le aspettative di tutte le componenti del mondo della sicurezza privata, dal top management alle guardie giurate, scelta strategica soprattutto quando si parla, come in questo caso, di formazione, un tema nel quale tutti gli addetti sono direttamente coinvolti, e in cui la motivazione personale è essenziale per il successo dell iniziativa. Premessa Il settore della sicurezza privata sta attraversando una fase assai delicata della sua esistenza. Le grandi opportunità fornite dai mutamenti del contesto sociale, ma anche le difficoltà e le minacce insite in un mercato che sarà costretto assai presto a misurarsi con aziende estere molto competitive, costringono gli operatori del settore a ripensare gli assetti finora vigenti. Lo sviluppo delle competenze distintive rappresenta uno degli elementi fondamentali per costruire l eccellenza di un azienda e, per questa via, reggere il confronto con i competitor internazionali. Sulla base di tali considerazioni FEDERESICUREZZA ha lanciato la proposta di avviare un analisi sui fabbisogni formativi del settore. Proposta raccolta e fatta propria da EBINVIP (Ente BIlaterale Nazionale della Vigilanza Privata), che ha affidato la realizzazione della ricerca a SICURSERVIZI. La finalità che si intende perseguire attraverso quest operazione è dare voce ad un mondo variegato e complesso, impegnato in una faticosa operazione di cambia- 19
2 Il settore in cifre mento ed attualmente alla ricerca di spazi economici, ruoli sociali, definizione delle propria immagine. La Ricerca La ricerca è articolata su due livelli. - Una prima fase qualitativa esplorativa, ha lo scopo di: - individuare gli aspetti di natura motivazionale e le aree tematiche più rilevanti, da approfondire nella successiva verifica di indagine sul campo; - contribuire a costruire il questionario, mediante l identificazione di attività o aree tematiche ritenute di particolare interesse - una seconda fase quantitativa estensiva, ha lo scopo di: - confermare o smentire le ipotesi emerse nella prima fase; - fornire evidenze numeriche statisticamente significative a supporto della interpretazione dei risultati. Metodologia Fase qualitativa: interviste personali a imprenditori, rappresentanti sindacali ed istituzionali del settore sicurezza; focus group con imprenditori, manager, responsabili intermedi e operatori: - 10 interviste a stakeolders - 4 focus group Fase quantitativa: indagine telefonica on line così strutturata: Imprenditori e manager di aziende del settore sicurezza di piccola, media e grande dimensione distribuite sull intero territorio italiano Operatori di aziende del settore sicurezza di piccola, media e grande - dimensione distribuite sull intero territorio italiano e così distinti: impiegati Guardie Private Giurate La fase qualitativa della ricerca è stata effettuata tra ottobre e dicembre La fase quantitativa è stata realizzata tra il 15 gennaio ed il 31 marzo
3 Indagine SICURSERVIZI sui fabbisogni formativi del settore sicurezza Obiettivi della ricerca rilevare le aree di fabbisogno formativo delle risorse umane del settore sicurezza misurare la dimensione dei fabbisogni e definirne le priorità fornire linee guida per la successiva progettazione formativa Interviste a Stakeholders 10 interviste a top manager ed esperti del settore sicurezza su: - fattori critici di successo esterni - fattori critici di successo interni - funzioni critiche - posizioni critiche - attività critiche - evoluzione attesa In conclusione gli stakeholders hanno fornito le seguenti indicazioni: - gli obiettivi sono di regolamentare il settore attualmente disordinato e caotico e cogliere le opportunità connesse all integrazione del sistema di sicurezza istituzionale e alla crescente domanda di sicurezza; - ciò dovrà avvenire su tre aree: definizione normativa; forme di aggregazione; cultura/strategie di settore; - e si dovrà attuare con le seguenti linee d azione: lobbyes con Governo e forze politiche; chiara definizione di ruoli e competenze; realizzazione di operatività territoriale; crescita di competenze individuali e aziendali; costruire consapevolezza del settore. Focus Group Per rilevare le capacità strutturali del settore sono stati creati dei Focus Group fra imprenditori, top management, middle management e operatori. Imprenditori: Gli imprenditori hanno confermato lo scenario emerso dalle interviste con gli stakeolders. Anche per loro il settore si trova ad una svolta tra opportunità di crescita e minacce incombenti. 21
4 Il settore in cifre Per questo appare necessario intervenire su diversi fronti. Fra le priorità strategiche sono state individuate l innovazione del prodotto e del servizio e l implementazione e lo sviluppo delle competenze distintive. Su queste aree sarà possibile intervenire anche e soprattutto attraverso una formazione specifica e calibrata sulle esigenze degli operatori del settore. La formazione desiderata dovrebbe essere caratterizzata da percorsi (e non da momenti isolati e slegati), che accompagnino gli operatori, ai diversi livelli, fin dal loro ingresso nel settore. L esigenza è di una formazione personalizzata e su misura, indirizzata e valorizzata da bilanci di competenze e metodologie che rendano effettiva la trasferibilità in azienda. Quanto alle modalità, la formazione esperienziale\emozionale appare certamente stimolante. Tuttavia questo metodo, decisamente innovativo per il settore, non manca di suscitare qualche perplessità. Maggiore preferenza viene quindi accordata alla formazione tradizionale. I percorsi dovrebbero comunque prevedere anche simulazioni, autocasi, case histories. Non si esclude l utilità di integrare più modalità e ricercare strade diverse e innovative (formazione a distanza inclusa), per formare. I temi che dovrebbero essere sviluppati per il futuro sono la capacità di fare lobbyes, lo sviluppo delle abilità strategiche e di costruzione di una cultura del settore, l implementazione delle attitudini manageriali e di leadership, l incremento della professionalità e delle competenze distintive. Positivamente è stata valutata la presenza di un soggetto come Federsicurezza, in grado di analizzare e farsi carico dei bisogni più o meno palesemente espressi dalle aziende del settore e di tracciare linee comuni e condivise dalle varie componenti Per gli imprenditori è essenziale cercare nella formazione il know-how adeguato a: - utilizzare la tecnologia fruibile - conoscere i processi organizzativi e gestionali per innovare l offerta - introdurre una cultura manageriale in grado di gestire il cambiamento. Top management: Il top management individua nelle cultura padronale, con uno stile di conduzione piuttosto accentratore, uno dei principali fattori che precludono lo sviluppo di una cultura ed una conduzione manageriale, più adeguata a rispondere alle esigenze aziendali. Fra le priorità strategiche è stata individuata la creazione di una classe dirigente con identità definita e distinta da quella dell imprenditore, con le competenze necessarie a trasformare in risultati gli obiettivi imprenditoriali. 22
5 Indagine SICURSERVIZI sui fabbisogni formativi del settore sicurezza E pertanto necessario introdurre una formazione specifica e strutturata, non legata unicamente all iniziativa del singolo imprenditore, che potrebbe usarla in modo strumentale, per acquisire punteggi. La formazione desiderata dovrebbe essere caratterizzata da percorsi (e non da momenti isolati e slegati), che accompagnino gli operatori, ai diversi livelli, fin dal loro ingresso nel settore. L esigenza è di una formazione personalizzata e su misura, indirizzata e valorizzata da bilanci di competenze e metodologie che rendano effettiva la trasferibilità in azienda. Il metodo esperienziale\emozionale appare stimolante. Ritenuto più efficace se visto come momento iniziale di un percorso che preveda anche simulazioni, autocasi, case histories, testimonianze e anche fad (specie nelle sedi decentrate). Il lavoro attivo in aula deve sempre avere un peso rilevante e non si discute l utilità di integrazione tra più modalità e della ricerca di strade innovative per formare. I temi da sviluppare sono quelli del Security management, che dovrebbero incidere per il 40%; e della Gestione manageriale (marketing, controllo di gestione e finanza, economia, organizzazione e tecnologie), che dovrebbero avere un peso pari al 60% della formazione complessiva. Anche i top manager hanno attribuito valenza positiva alla presenza di Federsicurezza. Ritengono tuttavia necessario incrementare gli sforzi per aumentare l impatto sociale del settore e conferire nuova immagine e dignità alla categoria. Per i manager è essenziale cercare nella formazione il know-how adeguato a: - uscire dall immobilità di mercato che vige dall inizio degli anni 90 - superare l autoreferenzialità e la cultura chiusa del settore - differenziare il servizio Middle menagement: Il middle management chiede alla formazione il contributo a creare una maggiore specializzazione negli operatori del settore ed una più specifica competenza nella definizione dell organizzazione del lavoro più efficace e funzionale al raggiungimento degli obiettivi. La priorità strategica è stata individuata nell implementazione e lo sviluppo delle competenze necessarie alla pianificazione e programmazione delle attività, che attualmente sono governate in prevalenza dalla gestione delle urgenze. La formazione dovrà essere calibrata sui reali fabbisogni degli operatori e svincolata dal rapporto diretto e personale che spesso nelle aziende viene utilizzato come strumento privilegiato per la conoscenza e la valutazione del lavoro dei dipendenti. La formazione desiderata dovrebbe essere caratterizzata da percorsi (e non da momenti isolati e slegati), che accompagnino gli operatori, ai diversi livelli, fin dal 23
6 Il settore in cifre loro ingresso nel settore. L esigenza è di una formazione personalizzata e su misura, indirizzata e valorizzata da bilanci di competenze e metodologie che rendano effettiva la trasferibilità in azienda. Buon credito è attribuito all metodo esperienziale\emozionale, anche se al lavoro attivo in aula viene attribuito un peso maggiore. Anche per loro è indiscutibile l utilità di integrazione tra più modalità e la ricerca di strade innovative per formare. Il lavoro attivo in aula deve sempre avere un peso rilevante e non si discute I temi da sviluppare sono quelli del Security management, che dovrebbero incidere per il 20%; e della Gestione manageriale (marketing, controllo di gestione e finanza, economia, organizzazione e tecnologie), che dovrebbero avere un peso pari al 80% della formazione complessiva. Meno nettamente è percepito il ruolo di Federsicurezza. La percezione è di un settore sconosciuto ai più, per il quale nessuno si chiede chi siano le persone che vi lavorano. Per il middle management è essenziale che il know-how appreso con la formazione sia adeguato a: - passare da una gestione padronale ad una gestione manageriale - creare un immagine forte e positiva del settore - creare collegamento con il mercato esterno Operatori: Gli operatori della sicurezza chiedono alla formazione il contributo a costruire una più precisa definizione del ruolo ed una maggiore conoscenza del settore. Sono pertanto considerate strategiche le competenze indispensabili a delineare la figura professionale delle Guardie Particolari Private, tuttora confuse con la polizia e delle quali è sconosciuta persino la corretta definizione. La formazione dovrà essere specifica e dimensionata su standard qualitativi che non tengano conto di parametri di natura esclusivamente economica, ma anche dello sviluppo professionale necessario a qualificare, attraverso i suoi operatori, l intero settore. La formazione dovrebbe essere costituita da percorsi specifici, ma anche attrattivi, pensati e progettati in modo da apportare reale valore aggiunto al lavoro di ogni singolo operatore. Il metodo ritenuto più vicino alle esigenze della categoria resta la formazione tradizionale frontale. Le principali aree da presidiare sono state individuate nelle competenze tecniche operative ( che dovrebbero incidere per il 40% sulla formazione complessiva) e quella relativa alla conoscenza delle principali normative del settore (40%). Uno spazio, 24
7 Indagine SICURSERVIZI sui fabbisogni formativi del settore sicurezza seppure in misura inferiore, si ritiene debba essere riservato anche al security management ed alla gestione manageriale/professionale (il 10% ciscuno). Le Guardie Giurate sono consapevoli di dover sviluppare le proprie competenze, ma sono deluse dalle precedenti attività formative. La loro principale esigenza resta quella di dare consistenza al ruolo. I contenuti emersi dalle interviste riguardano sette macro aree di intervento: 1. LOBBY E GOVERNANCE: passare da una lobby di bottega a una lobby di sistema. 2. VISION E STRATEGIA: passare dalle attuali capacità imprenditoriali ad una gestione manageriale. 3. INTERNAZIONALIZZAZIONE: scongiurare una colonizzazione del mercato da parte dei concorrenti esteri. 4. CULTURA: fornire connotazioni e spessore al settore sicurezza. 5. MANAGEMENT: costruire una classe dirigente titolare di competenze e delega reale per trasformare gli obiettivi stabiliti dall imprenditore in risultati. 6. PROFESSIONAL: acquisire una professionalità appetibile sul mercato. 7. TECNICO/SPECIALISTICA: abbandonare il ruolo di sudditi per assumere quello di cittadini. Il giudizio espresso sulle attivita formative Presentazione di ricerche specifiche e analisi settoriali 4% Incontri di analisi delloscenario socioeconomico 11% 11% 14% POCO INTERESSANTE Corsi di aggiornamento via internet Tavole rotonde, dibattiti Corsi di aggiornamento professionale interaziendali, esterni all'azienda 1% 11% 14% 14% 36% ABBASTANZA INTERESSANTE MOLTO INTERESSANTE Corsi di aggiornamento professionale interni all'azienda 7% 28% 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 25
8 Il settore in cifre Conclusioni Dall indagine condotta sono stati evidenziati i seguenti VINCOLI: - Imprenditori e manager Esistono vincoli (mancanza di tempo, budget limitato o mancanza di proposte di interesse) che non consentono sempre una partecipazione ad iniziative formative con cadenza regolare. - Impiegati e GPG* Mancanza di tempo, budget limitato e proposte formative non adeguate, sono le vere barriere alla formazione vissute come una perdita di opportunità professionale. Previsioni - Imprenditori e manager: - Le previsioni sul prossimo anno sono molto positive. Prevale un aspettativa di fare più formazione (79%) - Budget stabile (52%) o in crescita (39%) - Impiegati e GPG (Guardia Particolare Giurata): - Le GPG immaginano uno scenario stabile (43%). Gli impiegati esprimono attese formative in crescita rispetto all anno precedente (65%) - Budget stabile o in leggera crescita. 26
9 Indagine SICURSERVIZI sui fabbisogni formativi del settore sicurezza Le priorità formative: imprenditori e managers Formazione a distanza, collegandosi mediante Internet 2% 19% 24% Eventi culturali 6% 5% 5% 3 PRIORITA' Presentazioni di ricerche e indagini ditipo settoriale Convegni e w orkshop con specialisti, italianie stranieri 8% 10% 15% 19% 24% 24% 2 PRIORITA' Progetti di formazione "su misura", specifiche per ogni singola azienda 10% 12% 49% 1 PRIORITA' Corsi, seminari, giornate di studio interaziendali 12% 20% 38% 0% 10% 20% 30% 40% 50% Le priorità formative: impiegati e GPG Convegni e workshop con specialisti, italiani e stranieri 14% 31% Progetti di formazione "su misura", specifiche per ogni singola azienda 43% 46% PRIORITA' GPG PRIORITA' IMPIEGATI Corsi, seminari, giornate di studio interaziendali 23% 43% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 27
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