Schemi ad uso plurimo complessi con invasi: Schema ad uso plurimo Sinni Agri Schema ad uso plurimo Basento-Bradano Schema ad uso plurimo Camastra

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Schemi ad uso plurimo complessi con invasi: Schema ad uso plurimo Sinni Agri Schema ad uso plurimo Basento-Bradano Schema ad uso plurimo Camastra"

Transcript

1 Capitolo VIII Bilanci idrici per singoli bacini e bacini interconnessi: schemi idropotabili alimentati da sorgenti (Basento-Camastra, Agri, Frida e Torbido-Maratea), schemi ad uso plurimo complessi con invasi (Sinni Agri, Basento-Bradano e Camastra). 311

2 8.1 Premessa. Insieme al Piano d Ambito e al Piano di Tutela delle Acque, il Piano di Bacino Stralcio per il Bilancio Idrico e per il Deflusso Minimo Vitale rappresenta lo strumento di governo delle risorse idriche di una regione. Si è detto che, al fine di effettuare un bilancio di prima generazione, si sono considerate le condizioni attuali degli schemi idrici, con alcuni essenziali riferimenti alle previsioni future, in qualche modo accertate, nonché a decisioni progettuali ormai assunte e in fase avanzata di attuazione. Di conseguenza, si è effettuato un confronto tra i fabbisogni riconosciuti - potabili, irrigui, industriali e deflusso minimo vitale - e le disponibilità idriche stimate, ricorrendo agli accertamenti degli uni e delle altre che sono stati fatti nei capitoli precedenti. Si è cercato di considerare stime prudenziali, a vantaggio di sicurezza e in attesa di più rigorose previsioni; queste saranno possibili nel momento in cui sarà resa disponibile un effettiva ed efficace organizzazione delle misure, dei controlli e dei monitoraggi da cui sarà possibile effettuare bilanci di generazione successiva. Il bilancio idrico complessivo sarà nel seguito disaggregato per schemi idrici omogenei. Gli schemi sono: Schemi idropotabili alimentati anche parzialmente da sorgenti: Schema idropotabile Basento-Camastra Schema idropotabile Agri Schema idropotabile Frida Schema idropotabile Torbido-Maratea Schemi ad uso plurimo complessi con invasi: Schema ad uso plurimo Sinni Agri Schema ad uso plurimo Basento-Bradano Schema ad uso plurimo Camastra Sarà riportato un efficace quadro di sintesi dei fabbisogni delle erogazioni e delle disponibilità al fine della predisposizione di una versione preliminare del bilancio idrico. 8.2 Sintesi dei fabbisogni aggregati per utilizzo I fabbisogni del potabile. E possibile riassumere la situazione dei fabbisogni determinati e riportati nel paragrafo 7.2. Schema idropotabile Fabbisogni complessivi stimati (l/s) Vtot (Mmc) Basento - Camastra Agri Frida Sinni Pertusillo Torbido Maratea Totale Tabella Fabbisogni del potabile. 312

3 I volumi annui, espressi in milioni di m 3, sono riportati per ciascuno degli acquedotti potabili nella terza colonna della tabella 8.1, il cui totale ammonta per la precisione a circa 110 milioni di m 3. Tenendo presente quanto si è già detto nel capitolo 7.1, si ritiene che, anche grazie ad opportuni e auspicabili interventi tesi al risparmio idrico, il volume complessivo di circa m 3 potrebbe essere adeguato a rappresentare le necessità di fabbisogno futuro per le esigenze potabili, pur con tutte le precauzioni opportune ad accettare una versione del bilancio idrico che sia da intendersi come assolutamente preliminare I fabbisogni dell irriguo. Più complessa e articolata è la situazione del comparto irriguo, dove le informazioni di partenza sono piuttosto diversificate e meno immediata è una loro corretta composizione. I volumi consegnati ai consorzi irrigui ricadenti nel territorio di competenza dell Autorità di Bacino sono specificati nelle tabelle dei paragrafi seguenti. I consorzi irrigano annualmente le superfici attrezzate con volumi annui, i cui valori risultano diversi a seconda della fonte di informazione a cui si fa riferimento. Qui si sono messi a confronto due sistemi di dati provenienti da fonti diverse: quelli provenienti dallo studio INEA di cui si è detto e quelli derivanti dall Accordo di Programma. Per verificare l attendibilità di tali dati, si è partiti dalla rilevazione della superficie irrigata nei diversi comprensori e dei volumi utilizzati, per ricavarne le dotazioni specifiche per ettaro e per stagione irrigua. Per ciascun consorzio la situazione è riassunta di seguito nelle tabelle da 8.2 a Il consorzio Bradano - Metaponto. Per quanto riguarda la situazione del consorzio Bradano-Metaponto, presentata nella tabella 8.2, sembrerebbero più vicine alla realtà le dotazioni unitarie che conseguono al volume complessivo di m 3 /anno per l intera superficie irrigata di Ha, considerando che non ha alcun fondamento impostare i calcoli su una superficie di Ha, che sarebbe complessivamente irrigabile. Risulterebbe così una dotazione media di m 3 /Ha per stagione irrigua, sicuramente sufficiente se confrontata con dotazioni derivanti da precedenti studi agronomici, e particolarmente quelli effettuati su territori ricadenti nella stessa area di competenza del medesimo consorzio, che hanno condotto a stimare dotazioni ottimali di m 3 /Ha per ogni stagione irrigua: a tal proposito, si sono usati sia lo studio prodotto dal DIFA di concerto con il Dipartimento di Produzioni Vegetali dell Università della Basilicata, le cui conclusioni sono riportate nel capitolo 7.2, sia quello dell INEA, di cui si è detto nel medesimo capitolo. Sembra ragionevole ritenere, perciò, che in futuro il volume complessivamente destinato al consorzio Bradano-Metaponto, come si è detto pari a 201, m 3, conservi lo stesso ordine di grandezza. Infatti, lasciando inalterato tale valore complessivo, si resta garantiti che siano gli attuali eccessi di dotazione a far fronte ad un eventuale estensione dell area effettivamente irrigata. 313

4 Dato INEA Superficie irrigata [Ha] (vedi tab. 7.18) Volumi utilizzati [10 6 m 3 /anno] (vedi tab. 7.18) Dato Accordo di Programma (vedi tab. 7.18) (vedi tab. 7.18) Dotazioni [m 3 /Ha stagione irrigua] Tabella Consorzio Bradano-Metaponto. Per un ulteriore informazione utile ed anche per una verifica dei dati di partenza, nella tabella 8.3 sono riportati i volumi annui consegnati ai diversi comprensori irrigui del consorzio Bradano-Metaponto, distinti per la provenienza dalle diverse fonti di alimentazione, nell ipotesi che i fabbisogni complessivi siano pari a 201, m 3. Si può notare la netta preponderanza delle fonti di Monte Cotugno e Pertusillo/Gannano (che insieme costituiscono l 88% del volume complessivamente utilizzato dal consorzio) e delle corrispondenti superfici irrigue (che sono l 84 % del totale irrigato dal consorzio). Si possono anche riconoscere le fluenze libere rilasciate dall invaso del Camastra e i limitati volumi utilizzabili dalla traversa del Sarmento. Consorzio Bradano-Metaponto Fonte di alimentazione Volumi [10 6 m 3 /anno] Superficie [Ha] Comprensorio Monte Cotugno Monte Cotugno Pertusillo/Gannano Agri/Agri minore San Giuliano Bradano Basentello Basentello Camastra - Fluenze libere Medio Basento Traversa Sarmento Sarmento Totale Tabella 8.3 Fonti di alimentazione per il consorzio. 314

5 Il consorzio dell Alta Val d Agri. I dati di partenza del consorzio dell Alta Val d Agri sono confrontati nella seguente tabella 8.4. Dato INEA Dato Accordo di Programma Superficie irrigata [Ha] Volumi utilizzati [10 6 m 3 /anno] Dotazioni [m 3 /Ha stagione irrigua] Tabella Consorzio dell Alta Val d Agri. Tenendo conto delle dotazioni unitarie che ne conseguono, si può inizialmente ritenere che sia più verosimile il volume di m 3 /anno fornito alla superficie di Ha, poiché conduce ad una dotazione unitaria più vicina agli studi citati. In futuro si potrà anche programmare un aumento della dotazione fino ad arrivare, per analogia con quanto detto per il consorzio Bradano-Metaponto, a dotazioni di circa m 3 /Ha per stagione irrigua, che su Ha attrezzati corrisponderebbero ad un fabbisogno di volume pari a m 3 /anno. Nella tabella 8.5 sono riportati anche qui i volumi annui consegnati da ogni fonte di alimentazione ai vari comprensori del consorzio. Consorzio Alta Val d Agri Fonte di alimentazione Volumi [10 6 m 3 /anno] Superficie [Ha] Comprensorio Pozzi, sorgenti e prese da fiume Alto Agri Monte Cotugno Sinni Scarichi Missanello e traversa Agri Medio Agri Sorgenti Noce Noce Sorgenti Mercure Mercure Totale Tabella Fonti di alimentazione per il consorzio. 315

6 Il consorzio Vulture-Alto Bradano. Il territorio amministrativo del consorzio Vulture-Alto Bradano è in gran parte al di fuori del territorio di competenza dell Autorità di Bacino, e in particolare lo è la porzione attualmente irrigata, che è alimentata da fonti esterne, appartenenti allo schema Ofanto. Tuttavia, come ampiamente descritto nel capitolo 7, ci sono diversi distretti, ricadenti nel territorio dell Autorità di Bacino e riforniti dallo schema Basento-Bradano, per i quali è in progetto un piano di attrezzamento ai fini irrigui. La superficie complessiva effettivamente irrigabile di tali distretti è pari a ha dei quali la maggior parte ricade nel territorio del consorzio Vulture-Alto-Bradano mentre una piccola porzione ricade nel territorio del consorzio Bradano Metaponto. Al fine di pervenire ad un riepilogo complessivo dei fabbisogni irrigui del territorio di competenza dell Autorità di Bacino è possibile far riferimento all intera superficie di cui si prevede l attrezzamento, senza distinzione tra i due consorzi, pervenendo, con una dotazione media di 3000 mc/ha, ad una stima complessiva di Mmc Il totale del fabbisogno irriguo. Riepilogando i valori dei fabbisogni irrigui stimati nei precedenti paragrafi per i diversi consorzi, nella tabella seguente 8.5 bis si ricava il fabbisogno irriguo totale. Attualmente, il fabbisogno è rappresentato dal totale della prima colonna, pari a 237, m 3 /anno e, nel futuro, dal totale della seconda colonna, pari a 278, m 3 /anno. Consorzio Fabbisogni attuali [10 6 m 3 /anno] Fabbisogni futuri [10 6 m 3 /anno] Bradano Metaponto 201,1 201,1 Alta Val d Agri 35,9 47 Vulture Alto Bradano (parte alimentata dallo schema Basento Bradano) - 82,37 Tabella 8.5bis - Il totale del fabbisogno irriguo. 316

7 8.2.3 I fabbisogni dell industriale. Per il comparto industriale, i pochi dati attualmente disponibili sono riportati nella tabella 8.6, seguente. Fonte di alimentazione Volumi [10 6 m 3 /anno] Note Monte Cotugno 12.6 ILVA di Taranto Basento - Camastra 0.7 Zona Industriale Tito Fluenze Basento - Camastra 2.0 Ferrandina e Area Ind. Basento Tabella Il fabbisogno industriale Qui si riconosce la necessità di approfondire nel futuro la conoscenza e di perfezionare la raccolta di informazioni, peraltro non complesse, sia sulla situazione attuale che sulle prospettive di crescita della produzione industriale. Per giungere alla stima del fabbisogno, occorrerà partire da dati certificati, che attualmente non sono disponibili. Il dato, tuttavia, di partenza da cui si possono avviare successivi studi e verifiche è di meno di 20 milioni di metri cubi I fabbisogni di deflusso minimo vitale. I dati relativi al deflusso minimo vitale da rilasciare negli alvei dei corsi d acqua, sono stati calcolati con molto dettaglio nel capitolo 7 e sono riassunti nella tabella 8.7 seguente. Monte Cotugno Pertusillo Volume DMV [10 6 m 3 /anno] Gannano (solo mesi irrigui 6/12) San Giuliano 0.30 Sarmento 2.00 (solo mesi irrigui 6/12) Tabella Il deflusso minimo vitale. 317

8 8.3 Bilancio idrico degli schemi idropotabili alimentati da sorgenti Schema idropotabile Basento-Camastra Come già indicato nel capitolo 3 le sorgenti che alimentano il suddetto schema con le relative portate minime e medie sono riportate nella tabella seguente Fonti di Approvvigionamento Qmin disponibile l/s Qm disponibile l/s Sorgente Aggia Sorgenti Capo d Agri II e III Sorgente Curvino 19 26,75 Sorgente Betina 1 3 Sorgente San Michele 12 36,5 Sorgente Linise 10 24,02 Sorgente Fossa Cupa ,52 Pozzo Tempe - 20 Pozzo Peschiera - 22,8 Altre fonti (sorgenti e pozzi) - 11,5 Totale ,09 Tabella 8.8 Le portate fornite dalle sorgenti vengono integrate con portate provenienti dall invaso del Camastra. Ovviamente in conseguenza delle variazioni stagionali delle portate sorgive, l integrazione dall invaso varia tra inverno ed estate. Ad esempio lo scenario di funzionamento determinatosi nell anno 1998 è riportato nella figura seguente: Essendo il fabbisogno complessivo stimato pari a 1200 l/s, prendendo in considerazione la disponibilità media fornita dalle sorgenti di alimentazione dello schema, pari a l/s, l integrazione che dovrà essere mediamente fornita dal Camastra risulta pari a l/s. In anni particolarmente siccitosi in cui le sorgenti, nel periodo estivo, dovessero fornire la portata minima di 187 l/s l integrazione necessaria dall invaso potrebbe teoricamente raggiungere un valore di l/s. 318

9 8.3.2 Schema idropotabile Agri Le sorgenti che alimentano lo schema dell Agri e le relative disponibilità sono le seguenti (vedi capitolo 3): Fonti di Approvvigionamento Q min disponibile l/s Qm disponibile l/s Gruppo Oscuriello Apporti Schema Basento-Camastra Altre fonti (sorgenti e pozzi) - 1,3 Totale ,3 Tabella 8.9 D altro canto il fabbisogno complessivo stimato per l insieme dei comuni serviti dallo schema in questione risulta essere di 175 l/s e quindi maggiore sia delle disponibilità medie che di quelle minime, mentre il consumo nel 1998 è risultato pari a circa 135 l/s e quindi inferiore alle disponibilità medie. Va però considerato che l attuale schema gestionale prevede che le integrazioni fornite dalla sorgente Aggia (facente parte dello schema Basento-Camastra) vengano adeguate alle disponibilità delle sorgenti del gruppo Oscuriello al fine di soddisfare le richieste idropotabili, pertanto il minimo di portata indicato nella tabella va inteso come minimo effettivamente fornito allo schema e non come minimo assoluto della disponibilità della sorgente. Pertanto mentre si può considerare che i fabbisogni attuali siano sicuramente soddisfatti, per quanto riguarda i fabbisogni futuri andrà accertata la capacità della sorgente Aggia di garantire almeno 123 l/s per lo schema Agri qualora la portata captata alle sorgenti del gruppo Oscuriello sia pari al valore minimo di 52 l/s Schema idropotabile Frida Come riportato nel capitolo 3 le sorgenti che alimentano lo schema idropotabile del Frida sono le seguenti Fonti di Approvvigionamento Qmin disponibile l/s Qm disponibile l/s Sorgente Frida Sorgenti Mangosa-San Giovanni Sorgente Caramola 9 15 Altre fonti (sorgenti e pozzi) - 7,35 Totale ,35 Tabella 8.10 che presentano una disponibilità media di l/s e minima di 420 l/s. Il fabbisogno idropotabile stimato per il presente schema è risultato pari a 600 l/s. Per far fronte a queste necessità bisogna tenere in considerazione : 319

10 che nelle previsioni del Piano d Ambito si fa conto su una portata massima derivabile dalle sorgenti San Giovanni di circa 300 l/s; che il programma degli interventi per l Emergenza idrica prevede la possibilità di integrare lo schema con la portata da captare dalla sorgente del Mercure per circa l/s. Pertanto si ritiene che i fabbisogni futuri dello schema dal Frida possano essere agevolmente soddisfatti Schema idropotabile Torbido - Maratea Le sorgenti che alimentano lo schema del Torbido Maratea e le relative disponibilità sono le seguenti (vedi capitolo 3): Fonti di Approvvigionamento Qmin disponibile l/s Qm disponibile l/s Sorgente Torbido Sorgenti Ondavo 3 7 Sorgente Parrutta 7 15,5 Sorgente San Basile e Pozzo Monaco 11 15,5 Sorgente Torno 6 15,5 Pozzo Sorgimpiano 15 22,5 Altre fonti (sorgenti e pozzi) 236 Totale Tabella 8.11 Le disponibilità minime indicate in tabella non comprendono i contributi delle altre fonti, che allo stato attuale delle conoscenze risultano non correttamente ed esaustivamente individuati. Tale stima risulta, evidentemente, molto cautelativa. I fabbisogni stimati (vedi cap. VII) sono risultati pari a 220 l/s, addirittura inferiori alle portate che nel 1998 sono state immesse nella rete ( 251,7 l/s). Ad ogni modo pur prendendo in considerazione il valore di circa 250 l/s se si fa riferimento alle disponibilità medie (che tengono conto almeno in parte del contributo delle altre fonti ) si può affermare che i fabbisogni futuri potranno essere sicuramente soddisfatti a condizione che vengano attuate corrette regole di gestione. 320

11 8.4 Bilancio idrico degli schemi ad uso plurimo complessi con invasi Schema ad uso plurimo Sinni Agri Le erogazioni Per lo schema Sinni Agri, vengono qui riassunte le erogazioni annue dagli invasi e dalle traverse appartenenti allo schema nella sua configurazione attuale, che è stata descritta nel capitolo 2. Gli invasi compresi in questo schema sono quelli di Monte Cotugno, Pertusillo e San Giuliano, mentre le traverse sono quelle di Gannano e Sarmento, le cui erogazioni sono considerate separatamente nei paragrafi seguenti a L invaso di Monte Cotugno. Dai dati ricavati dall analisi dei consumi, effettuata nel capitolo 7, e dall Accordo di Programma Puglia Basilicata* è possibile determinare il quadro delle erogazioni dall invaso di Monte Cotugno riportato nella tabella seguente: Monte Cotugno Q [l/s] W [10 6 m 3 /anno] Basilicata Puglia Potabile Calabria Parco del Marchese Totale W [10 6 m 3 /anno] Bradano Metaponto Alta Val d'agri 7.00 Irriguo Stornara e Tara per la Puglia Ferro e Sparviero per la Calabria 9.20 Totale W [10 6 m 3 /anno] Industria ILVA Totale TOTALE COMPLESSIVO Tabella Le erogazioni * Elementi di sintesi per gli Accordi di programma Puglia-Basilicata elaborato nel 1998 dalla Direzione Generale Difesa del suolo del Ministero dei Lavori Pubblici 321

12 Per quanto riguarda l uso potabile, l erogazione più consistente è quella per Parco del Marchese, che distribuisce un contributo di l/s destinato alla Puglia. Da Monte Cotugno, con l attuale schema vengono convogliate le acque, in parte derivate lungo il percorso, fino al potabilizzatore di Ginosa. La condotta - di diametro pari a 3000 mm - che convoglia tali acque fu progettata nell ipotesi che in partenza la portata massima potesse raggiungere, nei periodi estivi, il valore di m 3 /s. In realtà, con l attuale schema di ripartizione delle portate e considerate le notevoli perdite di carico che si verificano in corrispondenza dei torrini di sconnessione posizionati lungo il tracciato, la condotta riesce a convogliare fino ad un massimo di m 3 /s. Detto intervallo di portata coincide con quello di 17,06 m 3 /s corrispondenti a 279, m 3 /anno, riportati nella tabella Tale valore si ricava considerando la portata complessiva nel mese di punta e in particolare si ha: - per il potabile, una portata di 3,66 m 3 /s, corrispondente a m 3 /anno; - per l irriguo, una portata di 13,0 m 3 /s, corrispondente a 34, m 3 /anno ricavato dal prodotto del coefficiente di ripartizione del mese di agosto pari a 0,23 (vedi capitolo 5) per il volume totale annuo pari 151, m 3 /anno; - per l industriale una portata di 0,4 m 3 /s, corrispondente a 12, m 3 /anno. Per quanto riguarda l irriguo, le erogazioni sono riportate nella tabella 8.12, comprese anche quelle per il consorzio di Stornara e Tara, in Puglia, e quello di Ferro e Sparviero, in Calabria. A tutte queste erogazioni va aggiunto il rilascio di 16.6 milioni di m 3 per il DMV. Tali dati sono stati poi confrontati con quelli forniti dall Autorità di Governo per l attuazione dell Accordo di Programma, relativi al periodo e all anno 2005, riscontrando in ultima analisi solo lievi differenze. La tabella 8.13 evidenzia tale confronto, con l aggiunta del valore stimato del DMV. Monte Cotugno Volumi [10 6 m 3 /anno] Dati tab Autorità di Governo Autorità di Governo 2005 Potabile Irriguo Industriale DMV Totale Tabella Confronto tra le erogazioni ufficiali previste e programmate riferite da fonti diverse In realtà i valori riportati nella seconda colonna della tabella 8.13 sono valori medi che tengono conto, quindi, anche dei valori di erogazione relativi ad anni particolarmente siccitosi. Escludendo le erogazione relative agli anni 1993 e 2002, anni di crisi idrica (vedi tab. b par ), il valore delle erogazioni complessive riferite al periodo risulta essere pari a m 3 /anno che diventano m 3 /anno aggiungendo il deflusso minimo vitale. Si è scelto di effettuare il bilancio a partire dal dato riportato nella prima colonna, pari a 295, m 3 /anno, che sottintende l ipotesi di un uso uniformemente ripartito nei 12 mesi dell anno per il potabile, l industriale e il DMV, pari al 49% e di un uso concentrato nei soli mesi estivi per il comparto irriguo, pari al 51%. 322

13 Tenendo conto di quanto detto nel capitolo 7 e considerando le dotazioni unitarie che conseguono a detti consumi, si ritiene che i volumi annui indicati in tabella 8.12 ed 8.13, anche per quanto riguarda le regioni limitrofe (ad esempio i m 3 /anno da Parco del Marchese, per la Puglia) siano sufficienti a soddisfare le esigenze nelle condizioni attuali. Si sottolinea comunque la necessità di adottare le misure necessarie al risparmio idrico b L invaso del Pertusillo. Dall analisi dei consumi condotta nei capitoli 2 e 7 e nei paragrafi precedenti è stato possibile ricavare i valori delle erogazioni, riportate in sintesi nella tabella 8.14 seguente. Si può osservare che il quadro relativo all invaso del Pertusillo è decisamente più semplice rispetto a quello relativo all invaso di Monte Cotugno. Pertusillo Potabile complessivo (anno 1998) Q [l/s] W [10 6 m 3 /anno] Irriguo Bradano Metaponto (anno 1998) W [10 6 m 3 /anno] Alta Val d'agri 4.00 Totale Tabella Le erogazioni (rif. anno 1998) Per quanto riguarda l uso potabile, l erogazione totale è di poco superiore ai 112 milioni di m 3 /anno; tale erogazione è prevalentemente destinata alla Puglia. Per gli usi irrigui, si rileva invece un erogazione totale di 52 milioni di m 3 /anno, prevalentemente destinati all irrigazione ad opera del consorzio Bradano-Metaponto, con bassa incidenza della fornitura al consorzio dell Alta Val d Agri, che è ben inferiore al 10% del volume totale erogato. Anche nel caso del Pertusillo, i dati sono stati poi confrontati con quelli forniti dall Autorità di Governo sia per il periodo che per l anno 2005, riscontrando lievi differenze, come si evince nella seguente tabella Pertusillo Volumi [Mm 3 /anno] Dati tab Autorità di Governo Potabile Irriguo DMV Totale Tabella Confronto tra le erogazioni ufficiali riferite da fonti diverse. Autorità di Governo

14 Si è scelto di effettuare il bilancio a partire dal dato più elevato, che è pari ad una erogazione di circa m 3 /anno, in cui il potabile ed il DMV incidono complessivamente nella misura del 70%, ed alla possibilità di soddisfare anche un eventuale fabbisogno industriale, mentre il 30% appartiene all irriguo, finalizzato a soddisfare in massima parte eventuali fabbisogni futuri c L invaso di San Giuliano. Dai dati ricavati dall analisi dei consumi sui fabbisogni nel capitolo 7 e nel paragrafo precedente, è stato possibile ricavare il valore dell erogazione, esclusivamente per uso irriguo, pari a 14, m 3 /anno, per le competenze del consorzio Bradano-Metaponto, come riportato nella Tab d La traversa di Gannano. Dai dati prodotti dall analisi dei consumi effettuata sui fabbisogni irrigui nel capitolo 7 e nel paragrafo precedente, per i comprensori dell Agri e del cosiddetto Agri Minore, di competenza del consorzio Bradano-Metaponto, alla traversa di Gannano si può ricavare il valore dell erogazione per uso irriguo, pari a m 3 /anno e dedotto come differenza tra 80 (totale di Agri e Agri minore) e 52 milioni di m 3 /anno (dal Pertusillo) e La traversa sul Sarmento. Dai dati ricavati dall analisi dei consumi, nel capitoli 7 e nel paragrafo precedente, alla traversa sul Sarmento è stato possibile ricavare il valore dell erogazione per uso irriguo pari a 0, m 3 /anno, destinato al consorzio Bradano-Metaponto (tabella 8.3) f Il quadro riassuntivo delle erogazioni. Si riporta infine una tabella riassuntiva delle erogazioni. Nella tabella 8.14, che segue, sono aggiunti anche i valori stimati del DMV. Il totale delle erogazioni corrisponde a poco più di m 3 /anno. Sinni-Pertusillo-San Giuliano Volumi [10 6 m 3 /anno] Sinni Monte Pertusillo Cotugno Gannano San Giuliano Sarmento Totale per singolo uso Percentuale su totale [%] Potabile ,12 Irriguo ,55 Industriale ,28 DMV ,05 Totale ,00 Tabella Sintesi delle erogazioni. 324

15 Disponibilità in termini di possibilità di regolazione o di derivazione e bilancio idrico Analizzando le curve di possibilità di regolazione e di derivazione richiamate al capitolo 5, per gli invasi e le traverse appartenenti allo schema, sono state ricavate le erogazioni massime che ciascuno di essi può assicurare; tali dati sono poi stati confrontati con le utilizzazioni al fine di pervenire al bilancio idrico dello schema. Si parte dalla constatazione che dall invaso di Monte Cotugno siano erogati complessivamente 295, m 3 /anno, di cui il 51% per uso irriguo ed il 49 % per altro uso, così come risulta dalla tabella Considerando, dunque, tra le curve di possibilità di regolazione che sono riportate nel capitolo 5, la curva ad uso promiscuo - cioè al 50% per uso irriguo ed al 50% per altro - e con rischio R = 0,2, si ricava un volume di invaso necessario pari a circa m 3. Figura Curva di possibilità di regolazione per uso promiscuo all invaso di Monte Cotugno Se, nelle stesse ipotesi di utilizzazione, si considera la capacità massima dell invaso, che è pari a circa m 3, è possibile ottenere un erogazione massima di volume regolato pari a circa m 3 annui. Per l invaso del Pertusillo, con un erogazione complessiva pari a 187, m 3, con il 30% per l uso irriguo e il 70% per altro uso, così come risulta dalla tabella 8.13, è lecito considerare, tra le curve di possibilità di regolazione riportate, quella intermedia compresa tra l uso promiscuo (al 50% per uso irriguo e al 50 % per altro) e il solo uso potabile/industriale. Con R = 0,2, si ricavano volumi di invaso pari rispettivamente a circa m 3 per l uso promiscuo e circa m 3 tutto per il potabile e 325

16 industriale. Per il caso reale, che si è detto corrispondente ad una richiesta del 30% per uso irriguo e 70% per altro, si calcola un volume di invaso, pari a circa m 3, necessario per quella erogazione. Se, nelle stesse ipotesi, si considera la capacità massima dell invaso, che è pari a m 3, è possibile raggiungere nelle due ipotesi un erogazione massima pari a circa m 3 (nel caso 50% e 50%) e a circa m 3 (100% per uso potabile e industriale), ed una stima di erogazione massima pari a circa m 3, per il caso reale corrispondente al 30% dell irriguo e al 70 % per altro. Passando all invaso di San Giuliano, con un erogazione complessiva pari a circa m 3, concessa al 100% per l uso irriguo, e considerando conseguentemente la curva di possibilità di regolazione ad uso irriguo, si ricava con R=0,2 un volume di invaso necessario pari a circa m 3. Se, nelle stesse ipotesi, si considera, come si è fatto per gli altri invasi, la capacità massima pari a m 3 per l invaso di San Giuliano, sarebbe possibile ottenere un erogazione massima pari a circa m 3. In realtà, con tale curva si sono trascurati i volumi intercettati dalle dighe di Acerenza, Genzano e Basentello, poste tutte a monte dell invaso di San Giuliano. Nello studio riportato nel capitolo 5, in prima approssimazione, tale stima viene corretta sottraendo i volumi utilizzabili in corrispondenza delle altre dighe - con le rispettive curve di possibilità di regolazione -ottenendo un volume utilizzabile per uso irriguo all invaso di San Giuliano pari a ,7 24 = m 3. La traversa di Gannano, invece, può al massimo assicurare m 3, come detto nel capitolo 5, tenendo conto, oltre che del volume degli apporti naturali alla stessa sezione ( m 3 ) anche dei rilasci della traversa Agri ( m 3 ) e Sauro ( m 3 ) e sottraendo il DMV stimato a valle della traversa di Gannano, pari a m 3. Per soddisfare, oltre alle esigenze ambientali espresse tramite il DMV ( m 3 ), anche le richieste irrigue, pari in totale a m 3 (vedi tabella 8.14), la traversa di Gannano ha bisogno di una integrazione di volume dal Pertusillo pari a m 3. Infine, attualmente la traversa sul Sarmento può assicurare 0, m 3. Considerando le disponibilità attuali con un periodo di ritorno T = 5 anni, per ogni invaso e traversa, si ricava la seguente tabella riassuntiva (tabella 8.17). Monte Cotugno 460 Traversa Agri 50 San Giuliano 55 Pertusillo 230 Totale 795 Disponibilità (T=5 anni) Volumi [10 6 m 3 /anno] Tabella Disponibilità con le regolazioni attuali Se si confronta la disponibilità complessiva pari a m 3 /anno con le erogazioni riportate in tabella 8.14, che sono pari a 553, m 3 /anno, si osserva che la configurazione dello schema Sinni- Agri assicura una disponibilità di circa il 44% superiore alla erogazione. In realtà se si considera l incertezza di questi dati dovuta sia a margini di errore nella gestione delle acque invasate, sia alla variabilità stagionale delle erogazioni specie durante la stagione secca, sia alle difficoltà conseguenti l ineliminabilità delle crisi idriche simili a quelle verificatesi negli ultimi anni, si è del parere che non si debba fare affidamento sullo squilibrio sopra evidenziato. 326

17 Del resto, a conferma di quanto detto, va osservato che, per quanto riguarda la diga di Monte Cotugno, i dati dell EIPLI, ente gestore della diga, indicano un afflusso medio annuo negli ultimi 20 anni di circa 300 Milioni di mc e quindi di molto inferiore ai 460 Milioni di mc indicati nella tabella D altro canto bisogna tener conto che il calcolo è stato effettuato per un periodo di ritorno di 5 anni, sicché la stima della disponibilità pari a m 3 /anno può diminuire considerando un rischio superiore al 20%: con un periodo di ritorno di 50 anni la stessa disponibilità scende a m 3 /anno. Bisognerebbe tener conto che sono in fase di attuazione le gronde del Sarmento e del Sauro che dovrebbero consentire un aumento della disponibilità dall invaso di Monte Cotugno. La stima di ulteriori m 3 /anno, attribuibili alla realizzazione di dette gronde, è stata ottenuta, in prima approssimazione, sommando i volumi derivabili dalle stesse. In realtà lo studio, dal punto di vista probabilistico, richiederebbe un approfondimento maggiore. Sarebbe auspicabile, in alternativa, far ricorso a un modello numerico di simulazione che consenta, in varie ipotesi di gestione degli invasi (diverse ripartizioni e diversi usi), di risalire alle effettive probabilità di derivazione complessiva dello schema, facendo riferimento a periodi di almeno 50 anni e tenuto conto delle effettive capacità di trasporto delle attuali infrastrutture. È comunque necessario sottolineare che il soddisfacimento delle utenze attuali anche con i fabbisogni futuri, potrà essere perseguito con strategie atte ad eliminare gli attuali sprechi. In diversi studi si è dimostrato che ciò è possibile con pochi interventi strutturali sugli attuali acquedotti, prima ancora di adottare più consistenti interventi volti alla riduzione delle perdite (studio DIFA per il Piano d Ambito). D altro canto, non bisogna dimenticare che anche in campo irriguo aumentare i quantitativi di acqua consegnata al di là delle necessità agronomiche, comporta danni alle colture, difficoltà di drenaggio e, quando questo non è adeguato, peggioramento delle qualità nutrienti dei terreni Schema ad uso plurimo Basento-Bradano Le erogazioni attuali e future. Nello schema Basento - Bradano sono presenti le seguenti opere, così come si è riportato dettagliatamente nel capitolo 2: gli invasi di Acerenza, Genzano e Basentello, la traversa con opera di presa del Basento a Trivigno e le interconnessioni dello schema Trivigno-Acerenza-Genzano. Le utilizzazioni previste in progetto per lo schema coincidono con le erogazioni irrigue per i distretti A, T, G e B-V-M-S oltre che del distretto del Basentello. 327

18 Disponibilità in termini di regolazione o di derivazione e bilancio idrico Analizzando le curve di possibilità di regolazione e di derivazione, come si è fatto nel capitolo 5, per gli invasi e le traverse appartenenti a tale schema, si osserva quanto segue. Dall analisi delle curve di possibilità di derivazione alla sezione del Basento a Gallipoli, riportate nel diagramma seguente, che può essere assunto a rappresentare la situazione del Basento alla traversa di Trivigno, consegue che, con fallanza media di una volta ogni cinque anni (T = 5), è possibile convogliare verso Acerenza e Genzano un volume pari a circa il 52% del deflusso medio annuo (Dm = Mm 3 ), che comporta un volume D0.20 derivabile di circa 65 Mm 3. Posto che il DMV è pari a 0,2 m 3 /s (6, m 3 /anno), secondo quanto ricavato nel capitolo 7, si ha che il volume medio derivato è pari a m 3 /anno (65 6,3). Per l invaso di Acerenza, invece, con una erogazione complessiva pari a circa m 3 (al 100% per l uso irriguo) e con R = 0.2, si ricava dal diagramma seguente, in figura 8.2, un volume di compenso pari a circa m 3, che è minore della capacità utile di invaso. Fig curva di possibilità di regolazione per uso potabile/irriguo Acerenza Così anche per l invaso di Genzano, con una erogazione complessiva pari a 3, m 3 (totalmente per l irriguo) e con R=0,2 si ricava dall apposito diagramma un volume di compenso pari a circa 7, m 3, minore dunque della sua capacità utile di invaso. 328

19 Fig curva di possibilità di regolazione per uso potabile/irriguo Genzano Per l invaso del Basentello, infine, con una erogazione complessiva pari a m 3, tutta per l uso irriguo, e con R=0,2 si ricava dal diagramma in figura un volume di compenso pari a circa m 3, che è minore della capacità utile di invaso. Fig curva di possibilità di regolazione per uso potabile/irriguo Basentello In conclusione, considerando anche le disponibilità future con un periodo di ritorno T = 5 anni, per ogni invaso e traversa, si ricava la seguente tabella riassuntiva

20 Trivigno (al netto del DMV) 58,7 Acerenza 24 Genzano 3,7 Totale 86,4 Disponibilità futura (T=5 anni) [Mmc/anno] Tabella Disponibilità futura dello schema. Lo schema Basento-Bradano, ha quindi una disponibilità di 86,4 Mmc, che è superiore al fabbisogno complessivo pari a 82,37 Mmc, stimato con una dotazione irrigua media pari a 3000 mc/ha. La maggiore disponibilità idrica potrà contribuire, attraverso l adduttore tra la diga di Genzano e quella del Basentello, all irrigazione del comprensorio irriguo posto a valle di quest ultima diga e appartenente al Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto. Va inoltre considerato che la disponibilità stimata non tiene conto dell apporto che potrà essere fornito dall invaso del Camastra, una volta realizzato l adduttore diga Camastra traversa di Trivigno. Tale apporto, oltre a contribuire ad implementare la risorsa idrica complessiva dello schema, potrà consentire di far fronte alle esigenze irrigue del territorio interessato anche negli anni particolarmente siccitosi Schema ad uso plurimo Camastra Le erogazioni attuali e future Si tratta di uno schema semplice costituito da un unico invaso, quello del Camastra, le cui caratteristiche sono illustrate nel capitolo 2. All opera di presa dell acquedotto, le erogazioni dall invaso consistono unicamente in quelle per uso potabile, perché quelle per uso irriguo e industriale vengono eseguite dal rilascio in alveo. In particolare sono: - per uso potabile, con riferimento all anno1998 (vedi cap. 7), l erogazione di una portata pari a 577 l/s, nel periodo estivo, ed a 374 l/s nel periodo invernale, equivalente ad un volume complessivo di m 3 /anno, attribuito allo schema acquedottistico Basento-Camastra, che è peraltro alimentato anche da sorgenti; - per uso irriguo, il rilascio di fluenze libere pari m 3 /anno, per l irrigazione di una superficie di 496 Ha, come risulta dalla tabella 8.3; - per uso industriale, il rilascio di un volume pari m 3 /anno, pari alle fluenze libere riportate nella tabella 8.6; - per il DMV, una portata di 1 m 3 /s, equivalente a m 3 /anno, come risulta nel capitolo 7. Tali erogazioni sono riassunte nella tabella 8.21 seguente, in cui si riportano i dati precedenti. 330

21 Camastra Volumi [10 6 m 3 /anno] Potabile 15 Irriguo 3 Industriale 2 DMV 31,5 Totale 51,5 Tabella Erogazioni per i diversi usi dello schema Camastra. Poiché l erogazione per uso industriale e irriguo avviene tramite il rilascio in alveo dei volumi necessari, appare lecito considerare questi volumi all interno dell aliquota del DMV, ciò conduce ad un volume totale erogato di 46, m 3 /anno. Facendo riferimento ai fabbisogni potabili futuri, come indicato nel paragrafo 8.3.1, la portata media che il Camastra dovrà fornire allo schema è stata stimata in circa 708 l/s corrispondenti a m 3 /anno. Nella tabella seguente è riportato il valore complessivo delle erogazioni future. Camastra Volumi [10 6 m 3 /anno] Potabile 22,3 DMV 31,5 Totale 53,8 Tabella Erogazioni future dall invaso del Camastra Disponibilità in termini di derivazione o di erogazione e bilancio idrico Poiché, per lo schema Camastra il fabbisogno per uso irriguo rappresenta circa il 6% dell intero fabbisogno idrico, per la stima della disponibilità sembra lecito considerare la curva di possibilità di regolazione per uso potabile/industriale, che trascura l uso irriguo. Inoltre, si è scelto un periodo di ritorno di 5 anni, che corrisponde ad un R = 0.2. Nella figura 8.5 seguente si riporta il grafico relativo. Se si considera il volume utile attuale dell invaso del Camastra, presumibilmente pari a m 3 (cap. 5), con rischio R=0,2, dal diagramma si ricava un erogazione massima pari a circa m 3, che è superiore sia al fabbisogno attuale ( 46, m 3 ) che al fabbisogno futuro stimato(53,8). 331

22 Fig curva di possibilità di regolazione per uso potabile/irriguo dello schema Camastra Si può aggiungere che il volume utile dell invaso potrà essere nel futuro riportato a quello originario, che è di m 3, in seguito alle operazioni, peraltro obbligatorie, di riabilitazione degli invasi, richieste dal D.M. del 30 giugno 2004, pubblicato sulla G.U. n. 269 del , che potranno far raggiungere una disponibilità di volumi idrici di regolazione nettamente maggiore e fino a m 3 /anno Disponibilità e bilancio del bacino del Noce. Dall analisi dei consumi sono stati ricavati per il bacino del Noce (e in particolare, il Noce alle Fornaci), sprovvisto di qualsiasi opera di regolazione, i valori di erogazione riportati nella tabella seguente. Noce alle Fornaci Q [l/s] Potabile W [10 6 m 3 /anno] Irriguo Totale parziale DMV Totale Tabella Fabbisogni del bacino del Noce. Considerando che, come già indicato nel capitolo 3, il deflusso sorgentizio medio delle sorgenti del bacino del Noce è pari a 462 l/s, se ne deduce che i fabbisogni delle utenze servite dal Noce sono praticamente tutti assicurati da deflussi sorgentizi. 332

58 Capitolo 2. per soddisfare i fabbisogni idrici di un determinato ambito territoriale

58 Capitolo 2. per soddisfare i fabbisogni idrici di un determinato ambito territoriale 58 Capitolo 2 2.4 Il sistema idrico I territori dei bacini idrografici dell AdB sono stati interessati, a partire dal dopoguerra, dalla costruzione di importanti invasi artificiali, finalizzati all accumulo

Dettagli

Per schema idrico si intende l insieme di grandi opere idrauliche mediante le quali è possibile

Per schema idrico si intende l insieme di grandi opere idrauliche mediante le quali è possibile di Anna De Stefano e Marco Lorusso Gli acquedotti lucani: dighe e schemi idrici Per schema idrico si intende l insieme di grandi opere idrauliche mediante le quali è possibile realizzare un collegamento

Dettagli

Interventi per emergenza idrica nel Mezzogiorno

Interventi per emergenza idrica nel Mezzogiorno Legge Obiettivo: Programma Sistemi idrici Interventi per emergenza idrica nel Mezzogiorno Gli interventi previsti sono mirati a risolvere la situazione di emergenza idrica nel Mezzogiorno per uso potabile,

Dettagli

AUTORITA INTERREGIONALE

AUTORITA INTERREGIONALE AUTORITA INTERREGIONALE di BACINO della BASILICATA www.adb.basilicata.it Piano di bacino stralcio del bilancio idrico e del deflusso minimo vitale RELAZIONE Collaborazione Sogesid S.p.A. Consulenza scientifica

Dettagli

La gestione della risorsa idrica in Basilicata

La gestione della risorsa idrica in Basilicata 121-122 Basilicata Regione Notizie La gestione della risorsa idrica in Basilicata La grande quantità d acqua prodotta nei bacini idrografici lucani, stimabile in media in un miliardo di metri cubi all

Dettagli

I Bilanci Idrologici a lungo termine! P. Claps -Idrologia!

I Bilanci Idrologici a lungo termine! P. Claps -Idrologia! I Bilanci Idrologici a lungo termine! P. Claps -Idrologia! Obiettivi! in sintesi:! ISTITUIRE UN CONFRONTO TRA DISPONIBILITA IDRICA SUPERFICIALE E FABBISOGNO.! Definire la risorsa idrica superficiale e

Dettagli

Ricostruzione dei volumi affluiti ad un serbatoio

Ricostruzione dei volumi affluiti ad un serbatoio Corso di Gestione delle risorse idriche A.A. 2008/2009 Esercitazione 1 Ricostruzione dei volumi affluiti ad un serbatoio Ing. Vincenzo Marco Nicolosi Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale Università

Dettagli

I Bilanci Idrologici!

I Bilanci Idrologici! I Bilanci Idrologici! Evapotraspirazione potenziale ed effettiva D=deficit agricolo = Etp-ET Il deficit idrico (agricolo) rappresenta il fabbisogno idrico mensile di una coltura (domanda idrica irrigua)!"

Dettagli

STUDIO PER IL PIANO STRALCIO DI BACINO DEL FIUME MAGRA (Allegato 6)

STUDIO PER IL PIANO STRALCIO DI BACINO DEL FIUME MAGRA (Allegato 6) STUDIO PER IL PIANO STRALCIO DI BACINO DEL FIUME MAGRA (Allegato 6) Elaborazione statistica dei dati di portata finalizzata alla valutazione della disponibilità idrica Ing. Branca Alessia 1. Periodi di

Dettagli

PIANO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE Comune di Ravenna Compilatore: GEB srl IN SE SR

PIANO DI PROTEZIONE CIVILE COMUNALE Comune di Ravenna Compilatore: GEB srl IN SE SR Aggiornato al: 18.09.2009 SCENARI DI EVENTO pag. 2.1 2 SCENARI DI EVENTO Il primo passo nella redazione di un Piano di Emergenza di Protezione Civile si realizza con la creazione degli Scenari di Evento.

Dettagli

AUTORITA INTERREGIONALE

AUTORITA INTERREGIONALE AUTORITA INTERREGIONALE di BACINO della BASILICATA www.adb.basilicata.it Piano di bacino stralcio del bilancio idrico e del deflusso minimo vitale NORME DI ATTUAZIONE Collaborazione Sogesid S.p.A. Consulenza

Dettagli

Allegato A 9. - Scheda del catasto delle derivazioni idriche Pinerolo, settembre 2013

Allegato A 9. - Scheda del catasto delle derivazioni idriche Pinerolo, settembre 2013 REGIONE PIEMONTE COMUNE DI ONCINO PROVINCIA DI CUNEO PROGETTO di DERIVAZIONE d ACQUA ad uso IDROELETTRICO dal RIO GIULIAN AUTORIZZAZIONE UNICA ALLA COSTRUZIONE E ALL ESERCIZIO DI UN IMPIANTO ALIMENTATO

Dettagli

Capitolo V. Disponibilità di acque superficiali: possibilità di regolazione degli invasi e possibilità di derivazione da traversa

Capitolo V. Disponibilità di acque superficiali: possibilità di regolazione degli invasi e possibilità di derivazione da traversa Capitolo V Disponibilità di acque superficiali: possibilità di regolazione degli invasi e possibilità di derivazione da traversa 179 5.1 Generalità sulle curve di possibilità di regolazione degli invasi

Dettagli

7. Piano economico tecnico area SII Triennio 2007/2009

7. Piano economico tecnico area SII Triennio 2007/2009 Allegato Sub B) alla deliberazione della Conferenza dell'autorità d'ambito n. 2" n 234 del 13 maggio 2008 IL SEGRETARIO DELLA CONFERENZA (Dott. Piero Gaetano VANTAGGIATO) 7. Piano economico tecnico area

Dettagli

AUTORITA DI BACINO INTERREGIONALE FIUME FIORA

AUTORITA DI BACINO INTERREGIONALE FIUME FIORA AUTORITA DI BACINO INTERREGIONALE FIUME FIORA PROGETTO DI PIANO STRALCIO ai sensi dell art. 17 della L. 18 maggio 1989 n. 183 TUTELA DELLE RISORSE IDRICHE SUPERFICIALI SOGGETTE A DERIVAZIONI NORME DI ATTUAZIONE

Dettagli

L Acqua che depura. Milano 16/11/2005. Uso plurimo delle acque

L Acqua che depura. Milano 16/11/2005. Uso plurimo delle acque L Acqua che depura Fitodepurazione, imprese agricole e paesaggio rurale Milano 16/11/2005 Uso plurimo delle acque Angelo Elefanti Direzione Generale Reti e Servizi di Pubblica Utilità U.O. Regolazione

Dettagli

QUANTO È DAVVERO NECESSARIO IL CAPACITY PAYMENT: VALUTAZIONI SULL ADEGUATEZZA DEL SISTEMA ITALIANO

QUANTO È DAVVERO NECESSARIO IL CAPACITY PAYMENT: VALUTAZIONI SULL ADEGUATEZZA DEL SISTEMA ITALIANO Solarexpo, Fiera di Milano, 8 maggio 214 QUANTO È DAVVERO NECESSARIO IL CAPACITY PAYMENT: VALUTAZIONI SULL ADEGUATEZZA DEL SISTEMA ITALIANO Andrea Zaghi Responsabile Ufficio Studi Per valutare l adeguatezza

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 6 DELIBERAZIONE 24 gennaio 2012, n. 39

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 6 DELIBERAZIONE 24 gennaio 2012, n. 39 170 8.2.2012 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 6 DELIBERAZIONE 24 gennaio 2012, n. 39 Gestione dell Invaso di Montedoglio - Azioni urgenti per prevenire la crisi idrica nel 2012. LA GIUNTA

Dettagli

Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione relativa al progetto delle opere di captazione principali ed accessorie:

Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione relativa al progetto delle opere di captazione principali ed accessorie: Elenco allegati richiesta nuova derivazione da acque sorgive (da presentare in forma cartacea e su supporto informatico possibilmente firmato digitalmente) Alla domanda deve essere allegata la seguente

Dettagli

Comune di Caronno Pertusella

Comune di Caronno Pertusella studio associato Via Giorgio e Guido Paglia, n 21 24122 BERGAMO e-mail: bergamo@eurogeo.net Tel. +39 035 248689 +39 035 271216 Fax +39 035 271216 REL. SS-09 01/08/2011 Comune di Caronno Pertusella Via

Dettagli

Metodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto

Metodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto Metodologia per la stima dei carichi di azoto (N) di origine agricola della Regione Veneto La stima dei carichi azotati di origine agricola derivanti dagli apporti delle concimazioni organiche e minerali

Dettagli

Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione relativa allo stato di fatto delle opere di captazione principali ed accessorie:

Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione relativa allo stato di fatto delle opere di captazione principali ed accessorie: Elenco allegati richiesta rinnovo di derivazione da acque sorgive (da presentare in forma cartacea e su supporto informatico possibilmente firmati digitalmente) Alla domanda deve essere allegata la seguente

Dettagli

Idrico. Dossier Molise. Il nuovo acquedotto Molisano centrale

Idrico. Dossier Molise. Il nuovo acquedotto Molisano centrale Idrico Il nuovo acquedotto Molisano centrale Il progetto dell acquedotto Molisano destro e delle sue interconnessioni con le altre reti idriche del Molise approvato e finanziato dal Cipe nel dicembre 2004,

Dettagli

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche

Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche Provincia Autonoma di Trento Dipartimento Urbanistica ed Ambiente Servizio Utilizzazione Acque Pubbliche Bilanci idrici Relazione Tecnica I bacini di primo livello secondari - ILLASI - ISARCO - Ing. Mirko

Dettagli

1 PREMESSA pag CARATTERISTICHE DELLA RETE IDRICA pag FABBISOGNO IDRICO... pag VERIFICHE IDRAULICHE... pag. 4

1 PREMESSA pag CARATTERISTICHE DELLA RETE IDRICA pag FABBISOGNO IDRICO... pag VERIFICHE IDRAULICHE... pag. 4 1 PREMESSA pag. 2 2 CARATTERISTICHE DELLA RETE IDRICA pag. 2 3 FABBISOGNO IDRICO... pag. 4 4 VERIFICHE IDRAULICHE... pag. 4 Relazione tecnico - idraulica della rete idrica 1 1 PREMESSA La rete idrica dovrà

Dettagli

Maurizio Giugni Problemi di pianificazione e gestione delle risorse idriche.

Maurizio Giugni Problemi di pianificazione e gestione delle risorse idriche. Maurizio Giugni Problemi di pianificazione e gestione delle risorse idriche. 1 Lezione n. Parole chiave: Gestione risorse idriche. Disponibilità e fabbisogni. Corso di Laurea: Ingegneria per l Ambiente

Dettagli

Il Sistema Idrico della Sardegna

Il Sistema Idrico della Sardegna Corso di Gestione delle Risorse Idriche Il Sistema Idrico della Sardegna Riccardo Zucca Introduzione SASSARI NUORO Clima mediterraneo: - estati: calde e poco piovose - inverni : miti e piovosi con sporadiche

Dettagli

CONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA

CONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA CONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA Valeria Bottura, C. Desandré, E. Imperial, Leo Cerise ARPA Valle d Aosta, Loc. Grande Charrière 44, 11020 St.

Dettagli

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006

Relazione sullo Stato dell Ambiente Comuni di Capurso (capofila), Cellamare e Triggiano Bozza Aprile 2006 3. RISORSE IDRICHE 3.1. Inquadramento Il sistema idrografico del territorio della Provincia di Bari è caratterizzato dalle lame, incisioni carsiche che, ormai del tutto prive di acque, costituiscono impluvi

Dettagli

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO

LINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO LINEE GUIDA PER I PIANI DI ADEGUAMENTO Valido per il CRITERIO n. 1 e 2 (da consegnare entro il 7 agosto 2006) 1. DESCRIZIONE DELLA DERIVAZIONE IN ATTO 1.1 Inquadramento geografico della derivazione in

Dettagli

Autorità di Bacino del Fiume Arno

Autorità di Bacino del Fiume Arno Autorità di Bacino del Fiume Arno Situazione delle risorse idriche e della siccità nel bacino del fiume Arno Si riporta un quadro sintetico della situazione delle risorse idriche nel bacino dell'arno,

Dettagli

SCHEMI IDRICI BAS - Schema idrico Basento - Bradano tronco di Acerenza - Distribuzione 3 lotto SCHEDA N. 156

SCHEMI IDRICI BAS - Schema idrico Basento - Bradano tronco di Acerenza - Distribuzione 3 lotto SCHEDA N. 156 SCHEMI IDRICI BAS - Schema idrico Basento - Bradano tronco di Acerenza - Distribuzione 3 lotto SCHEDA N. 156 LOCALIZZAZIONE CUP: TIPOLOGIA OPERA: SOGGETTO TITOLARE: G86G06000020005 Rete idrica Regione

Dettagli

D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE

D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE CONSORZIO D AMBITO TERRITORIALE OTTIMALE CATANIA ACQUE IN LIQUIDAZIONE Prot.717 del 23.08.2017 Via PEC Ai Gestori del Servizio Idrico Integrato dell ATO 2 - Catania E p.c. Assemblea Territoriale Idrica

Dettagli

ANALISI ECONOMICA SUI COSTI E BENEFICI DELL IRRIGAZIONE IN COLLINA. Dr. Agr. DemisErmacora

ANALISI ECONOMICA SUI COSTI E BENEFICI DELL IRRIGAZIONE IN COLLINA. Dr. Agr. DemisErmacora ANALISI ECONOMICA SUI COSTI E BENEFICI DELL IRRIGAZIONE IN COLLINA Dr. Agr. DemisErmacora Perché Irrigare andamenti climatici degli ultimi 20 anni. opportunità della realizzazione di un sistema di accumuli

Dettagli

Punto 1 Cenni sulla questione idrica nelle aree del Mezzogiorno d Italia

Punto 1 Cenni sulla questione idrica nelle aree del Mezzogiorno d Italia L ACCORDO DI PROGRAMMA BASILICATA PUGLIA STATO PER LA GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE CONDIVISE AI SENSI DELL EX ART 17 DELLA L. 36/94 Il ruolo della Sogesid S.p.A. a supporto dell attuazione dell Accordo

Dettagli

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE

GESTIONE delle RISORSE IDRICHE Corso di laurea specialistica in Ingegneria delle Acque e della Difesa del Suolo Corso di GESTIONE delle RISORSE IDRICHE a.a. 2003-2004 Prof. Luca Lanza Dipartimento di Ingegneria Ambientale - DIAM IL

Dettagli

CENTRALE TERMOELETTRICA MERCURE PIANO APPROVVIGIONAMENTO BIOMASSE

CENTRALE TERMOELETTRICA MERCURE PIANO APPROVVIGIONAMENTO BIOMASSE CENTRALE TERMOELETTRICA MERCURE PIANO APPROVVIGIONAMENTO BIOMASSE Aggiornamento della relazione presentata il 28/01/2008 1. VOLUMI E QUALITA DELLA BIOMASSA Il volume di biomassa stimato per il funzionamento

Dettagli

Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Marche Centro - Macerata. Gli adeguamenti alle normative europee nell A.T.O. 3 Marche Centro-Macerata

Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Marche Centro - Macerata. Gli adeguamenti alle normative europee nell A.T.O. 3 Marche Centro-Macerata Autorità di Ambito Territoriale Ottimale n. 3 Marche Centro - Macerata Forum Nazionale sull Acqua Roma Teatro Capranica, 18 ottobre 2011 Gli adeguamenti alle normative europee nell A.T.O. 3 Marche Centro-Macerata

Dettagli

Provincia di NOVARA Settore: Ambiente, Ecologia, Energia Ufficio Risorse Idriche e Difesa del Suolo. Tenuta Colli SS

Provincia di NOVARA Settore: Ambiente, Ecologia, Energia Ufficio Risorse Idriche e Difesa del Suolo. Tenuta Colli SS Provincia di NOVARA Settore: Ambiente, Ecologia, Energia Ufficio Risorse Idriche e Difesa del Suolo RINNOVO Licenza di Attingimento di acque dal Torrente Agogna Comune di Granozzo con Monticello D.D. 2185/2014

Dettagli

Resoconto sullo stato delle risorse idriche al 31 dicembre 2017

Resoconto sullo stato delle risorse idriche al 31 dicembre 2017 Resoconto sullo stato delle risorse idriche al 31 dicembre 2017 Fiume Marzenego alla confluenza con lo scolo Fossalta a Massanzago (PD) Fiumicello Muson Vecchio al ponte della ex ferrovia Ostiglia a Camposampiero

Dettagli

CAPITOLO 7 IFABBISOGNI

CAPITOLO 7 IFABBISOGNI CAPITOLO 7 IFABBISOGNI 279 I FABBISOGNI 7.1 - Generalità L elemento più delicato e incerto nella predisposizione di un bilancio idrico consiste nella determinazione analitica e specifica dei fabbisogni

Dettagli

catena operativa e risultati COLT2011 in Emilia-Romagna Pratizzoli, F. Tomei, A. Spisni

catena operativa e risultati COLT2011 in Emilia-Romagna Pratizzoli, F. Tomei, A. Spisni Previsioni stagionali e irrigazione catena operativa e risultati COLT2011 in Emilia-Romagna G. Villani, V. Marletto, V. Pavan, W. Pratizzoli, F. Tomei, A. Spisni Arpa, Servizio IdroMeteoClima, Bologna

Dettagli

Provincia di Varese COMUNE DI CASCIAGO. Studio geologico del territorio comunale (L.R. n.12/2005 D.G.R. 28 Maggio 2008 n. 8/7374)

Provincia di Varese COMUNE DI CASCIAGO. Studio geologico del territorio comunale (L.R. n.12/2005 D.G.R. 28 Maggio 2008 n. 8/7374) REGIONE LOMBARDIA Provincia di Varese COMUNE DI CASCIAGO Studio geologico del territorio comunale (L.R. n.12/2005 D.G.R. 28 Maggio 2008 n. 8/7374) Giugno 2013 INTEGRAZIONE: BILANCIO IDRICO E VINCOLI Studio

Dettagli

Portate di tempo asciutto / acque luride o nere

Portate di tempo asciutto / acque luride o nere Portate di tempo asciutto / acque luride o nere Le portate di tempo asciutto sono quelle che provengono: dagli scarichi delle utenze servite dall acquedotto civile (domestiche, pubbliche, commerciali,

Dettagli

PROGETTO PRELIMINARE. Verrayes. Impianto idroelettrico Champagne con utilizzo di acque irrigue C.M.F. Ru de Joux

PROGETTO PRELIMINARE. Verrayes. Impianto idroelettrico Champagne con utilizzo di acque irrigue C.M.F. Ru de Joux Comune: Verrayes Committente: Joux Energie Verrayes S.r.l. PROGETTO PRELIMINARE Impianto idroelettrico Champagne con utilizzo di acque irrigue C.M.F. Ru de Joux RELAZIONE TECNICO-DESCRITTIVA INTEGRAZIONI

Dettagli

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME ADIGE A BOARA PISANI NELL ANNO 2010

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME ADIGE A BOARA PISANI NELL ANNO 2010 DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO PISANI NELL ANNO 21 ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Giacomo Renzo Scussel Progetto e realizzazione Italo

Dettagli

IMPIANTI A POMPA DI CALORE

IMPIANTI A POMPA DI CALORE Mesos Innovation and Training Advice, Sito web: mail: info@portalemesos.it tel: 063048 3253 F O R M A Z I O N E T E C N I C A IMPIANTI A POMPA DI CALORE Sostituzione di un vecchio generatore di calore

Dettagli

PARTITE PREGRESSE ANNO SOCIETA APM S.P.A.

PARTITE PREGRESSE ANNO SOCIETA APM S.P.A. PARTITE PREGRESSE ANNO 2011 SOCIETA APM S.P.A. 1 PREMESSA L art. 31 della Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR Quantificazione e riconoscimento delle partite pregresse prevede che gli eventuali conguagli

Dettagli

CAPITOLO 6 IRRIGAZIONE

CAPITOLO 6 IRRIGAZIONE CAPITOLO 6 IRRIGAZIONE 6.1. Schemi idrici Per schema idrico si intende l insieme di grandi opere idrauliche mediante le quali è possibile realizzare un collegamento tra fonti di approvvigionamento e utilizzatori

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO FACOLTÀ DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA CIVILE Elaborato di laurea In Costruzioni Idrauliche Verifica e ristrutturazione di una rete di distribuzione idropotabile.

Dettagli

Relazione tecnica (riferimento delibera n. 105/99) 1 Premessa

Relazione tecnica (riferimento delibera n. 105/99) 1 Premessa Relazione tecnica (riferimento delibera n. 105/99) MODALITA DI APPLICAZIONE DELLE COMPONENTI TARIFFARIE A2 E A3 AI CONTRATTI DI FORNITURA STRAORDINARIA DELL ENERGIA ELETTRICA, CON DURATA INFERIORE AL BIMESTRE,

Dettagli

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO DICEMBRE 2015

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO DICEMBRE 2015 RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO DICEMBRE 2015 1 Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico Consuntivo dicembre 2015 Considerazioni di sintesi 1. Il bilancio energetico Richiesta di energia

Dettagli

PARTITE PREGRESSE ANNO SOCIETA ATAC S.P.A.

PARTITE PREGRESSE ANNO SOCIETA ATAC S.P.A. PARTITE PREGRESSE ANNO 2011 - SOCIETA ATAC S.P.A. 1 PREMESSA L Art. 31 della Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR Quantificazione e riconoscimento delle partite pregresse prevede che gli eventuali conguagli

Dettagli

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME BACCHIGLIONE A MONTEGALDA NEGLI ANNI

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME BACCHIGLIONE A MONTEGALDA NEGLI ANNI DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Giacomo Renzo Scussel U.O. CFD Centro Funzionale Decentrato Pierluigi

Dettagli

INCONTRO CON LA POPOLAZIONE

INCONTRO CON LA POPOLAZIONE INCONTRO CON LA POPOLAZIONE Illustrazione dell idea progettuale di realizzazione di invasi in un ottica di una valorizzazione integrata di tutta la Valle dello Judrio Gabriele Iacolettig Albana, 18 novembre

Dettagli

LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO

LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO LA NORMATIVA SULLA DIFESA DEL SUOLO R.D. 25 luglio 1904, n. 523 - Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche delle diverse categorie. R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775 - Testo Unico

Dettagli

COMUNE DI JESOLO. OPERE ESECUTIVE DI URBANIZZAZIONE Piano Urbanistico Attuativo redatto ai sensi dell art.19 della L.R. 23 Aprile 2004 nr.

COMUNE DI JESOLO. OPERE ESECUTIVE DI URBANIZZAZIONE Piano Urbanistico Attuativo redatto ai sensi dell art.19 della L.R. 23 Aprile 2004 nr. COMUNE DI JESOLO OPERE ESECUTIVE DI URBANIZZAZIONE Piano Urbanistico Attuativo redatto ai sensi dell art.19 della L.R. 23 Aprile 2004 nr.11, Ambito 44 DIMENSIONAMENTO RETE ACQUE NERE Il Tecnico Studio

Dettagli

COMUNE DI TURI SETTORE URBANISTICA ED ASSETTO DEL TERRITORIO

COMUNE DI TURI SETTORE URBANISTICA ED ASSETTO DEL TERRITORIO COMUNE DI TURI SETTORE URBANISTICA ED ASSETTO DEL TERRITORIO INDAGINE CONOSCITIVA IN MERITO ALLA DISPONIBILITÀ DI AREE PER INSEDIAMENTI PRODUTTIVI NELL HINTERLAND DEL COMUNE DI TURI BANDO DI GARA PER L

Dettagli

ALTO TREVIGIANO SERVIZI S.R.L.

ALTO TREVIGIANO SERVIZI S.R.L. relazione idraulica pag. 1/9 ALTO TREVIGIANO SERVIZI S.R.L. COSTRUZIONE DELLA CONDOTTA PRIMARIA DI FOGNATURA NERA TRA I COMUNI DI TREVIGNANO E PAESE - tratta Musano - Paese - RELAZIONE IDRAULICA 1. PREMESSA

Dettagli

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO FEBBRAIO 2016

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO FEBBRAIO 2016 RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO FEBBRAIO 2016 1 Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico Consuntivo febbraio 2016 Considerazioni di sintesi 1. Il bilancio energetico Richiesta di energia

Dettagli

SISTEMA ACQUEDOTTISTICO DEL COMUNE DI

SISTEMA ACQUEDOTTISTICO DEL COMUNE DI 3 SISTEMA ACQUEDOTTISTICO DEL COMUNE DI LANGHIRANO Dopo avere stimato i prelievi da falda suddivisi per utilizzo ci siamo rivolti all altra importante fonte di approvvigionamento riguardante le acque potabili

Dettagli

VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DEL TREBBIA

VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DEL TREBBIA Premessa VERSO IL CONTRATTO DI FIUME DEL TREBBIA I Contratti di fiume sono strumenti di programmazione negoziata, profondamente interrelati ai processi di pianificazione strategica rivolti alla gestione

Dettagli

connessi alla fornitura alle utenze non irrigue nel periodo

connessi alla fornitura alle utenze non irrigue nel periodo Allegato Metodologia per il calcolo del corrispettivo per la fornitura di acqua agli utenti diversi dagli irrigui distribuita tramite il ER ed il reticolo pubblico interconnesso La fornitura di acqua agli

Dettagli

INVESTIMENTO ACQUEDOTTO SCHEGGINO-PENTIMA

INVESTIMENTO ACQUEDOTTO SCHEGGINO-PENTIMA INVESTIMENTO ACQUEDOTTO SCHEGGINO-PENTIMA Totale investimento 19 mln 4,5 mln 17,5 mln LAVORI 1,5 mln IMPREVISTI E SPESE TECNICHE Distribuiti in 40 anni INCIDENZA DI POCHI cent/ PER UTENZA Peraltro già

Dettagli

ISTANZA DI CONCESSIONE PREFERENZIALE (*) DI DERIVAZIONE DI ACQUE SOTTERRANEE

ISTANZA DI CONCESSIONE PREFERENZIALE (*) DI DERIVAZIONE DI ACQUE SOTTERRANEE ISTANZA DI CONCESSIONE PREFERENZIALE (*) DI DERIVAZIONE DI ACQUE SOTTERRANEE ai sensi del R.D. 11.12.1933 N. 1775 e della L.R. 30.04.1996 n. 22 DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE ALLA PROVINCIA DI ALESSANDRIA

Dettagli

Lezione 8: Esercizi di Idrologia

Lezione 8: Esercizi di Idrologia Lezione 8: Esercizi di Idrologia Problemi di Idrologia 1 Problemi di bilancio idrologico Problema 1 Alla sezione di ciusura di un bacino idrografico di 40 km di superficie è stata registrata una portata

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 28 GIUGNO 2013 283/2013/R/EEL AGGIORNAMENTO, PER IL TRIMESTRE 1 LUGLIO 30 SETTEMBRE 2013, DELLE CONDIZIONI ECONOMICHE DEL SERVIZIO DI VENDITA DELL ENERGIA ELETTRICA DI MAGGIOR TUTELA L AUTORITÀ

Dettagli

I prelievi di acqua ad uso potabile nel Sistema di Indagini sulle Acque Anno 1999

I prelievi di acqua ad uso potabile nel Sistema di Indagini sulle Acque Anno 1999 23 dicembre 2004 I prelievi di acqua ad uso potabile nel Sistema di Indagini sulle Acque Anno 1999 L Istat diffonde i risultati dell Indagine sugli acquedotti condotta nell ambito della rilevazione Sistema

Dettagli

Elementi idromorfologici: indice di alterazione del regime idrologico (IARI)

Elementi idromorfologici: indice di alterazione del regime idrologico (IARI) Direttiva 2000/60/CE: Struttura delle reti e dei programmi di monitoraggio sui corsi d acqua Indici di classificazione dello stato di qualità Elementi idromorfologici: indice di alterazione del regime

Dettagli

INDICE GENERALE 1. PREMESSA INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED IDROGRAFIA TOMBINI IDRAULICI... 9

INDICE GENERALE 1. PREMESSA INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED IDROGRAFIA TOMBINI IDRAULICI... 9 INDICE GENERALE 1. PREMESSA... 2 2. INQUADRAMENTO TERRITORIALE ED IDROGRAFIA... 2 2.1. Bacino idrografico fiume Ofanto... 3 2.2. Pluviometria... 4 3. TOMBINI IDRAULICI... 9 1 1. PREMESSA Nella presente

Dettagli

Gestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA

Gestione sostenibile delle risorse idriche superficiali e sotterranee INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA INQUINAMENTO DELLE ACQUE PROVOCATO DA NITRATI DI ORIGINE AGRICOLA Uno dei temi afferenti alla problematica della Gestione sostenibile delle acque sotterranee e di superficie è quello dell Inquinamento

Dettagli

SCHEMI IDRICI BAS - Adduttore del Sinni: ristrutturazione e telecontrollo SCHEDA N. 157

SCHEMI IDRICI BAS - Adduttore del Sinni: ristrutturazione e telecontrollo SCHEDA N. 157 SCHEMI IDRICI BAS - Adduttore del Sinni: ristrutturazione e telecontrollo SCHEDA N. 157 LOCALIZZAZIONE CUP: TIPOLOGIA OPERA: SOGGETTO TITOLARE: G87H02000020001 Rete idrica Ente Irrigazione Puglia Lucania

Dettagli

Stima del fabbisogno idrico in campo agricolo nelle aree irrigate dal fiume Adige e proposte di gestione della risorsa

Stima del fabbisogno idrico in campo agricolo nelle aree irrigate dal fiume Adige e proposte di gestione della risorsa Stima del fabbisogno idrico in campo agricolo nelle aree irrigate dal fiume Adige e proposte di gestione della risorsa Ing. Daniele Rossi Dot. Marcello Zambiasi Trento 27/6/216 GIORNATE DELL IDROLOGIA

Dettagli

ANALISI DEI PRELIEVI DA POZZO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

ANALISI DEI PRELIEVI DA POZZO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA ANALISI DEI PRELIEVI DA POZZO DEL FRIULI VENEZIA GIULIA Dott. Francesco Treu - Università degli Studi di Trieste Udine, 1 marzo 2011 - Giornata di approfondimento sullo stato delle risorse idriche sotterranee

Dettagli

Monitoraggio. Anno IX- Report 1 Gennaio Aprile Farmacie Comunali

Monitoraggio. Anno IX- Report 1 Gennaio Aprile Farmacie Comunali Monitoraggio Anno IX- Report 1 Gennaio Aprile 2008 Farmacie Comunali 1) La Rilevazione dei dati Il servizio delle Farmacie Comunali opera attraverso un Azienda Speciale appositamente creata per la loro

Dettagli

Rete di monitoraggio della qualità dell aria della Provincia di Rimini Report 2012

Rete di monitoraggio della qualità dell aria della Provincia di Rimini Report 2012 Rete di monitoraggio della qualità dell aria della Provincia di Rimini Report 2012 NOx - Via Flaminia Valori orari NOx - Parco Marecchia Valori orari 500 500 Valore limite media annuale Media annuale Valore

Dettagli

POTENZIAMENTO POTABILIZZATORE «Monte Fortino e interventi presso le opere di presa dell acquedotto

POTENZIAMENTO POTABILIZZATORE «Monte Fortino e interventi presso le opere di presa dell acquedotto POTENZIAMENTO POTABILIZZATORE «Monte Fortino e interventi presso le opere di presa dell acquedotto acquedotto» (Comune di Casola Valsenio) 01 OTTOBRE 2015 Direzione Acqua La storia.. L impianto di potabilizzazione

Dettagli

Segnalazioni alle prefetture

Segnalazioni alle prefetture Segnalazioni alle prefetture Segnalazioni alle prefetture SEGNALAZIONI ALLE PREFETTURE Le segnalazioni alle Prefetture (ai sensi degli art. 75 e 121 del DPR 309/90), per utilizzo o possesso di sostanze

Dettagli

SCHEDA DI CARATTERIZZAZIONE DELLA DERIVAZIONE IDRICA

SCHEDA DI CARATTERIZZAZIONE DELLA DERIVAZIONE IDRICA LOGO DELLA PROVINCIA Direzione Ambiente Sistema informativo delle risorse idriche (SIRI) CATASTO DERIVAZIONI IDRICHE SCHEDA DI CARATTERIZZAZIONE DELLA DERIVAZIONE IDRICA ALLEGATA ALLA DOMANDA DI IN DATA

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 29 DICEMBRE 2014 674/2014/R/EEL PRIMA RIDUZIONE DELLE TARIFFE ELETTRICHE A FAVORE DEI CLIENTI FORNITI IN MEDIA E BASSA TENSIONE CON POTENZA DISPONIBILE SUPERIORE A 16,5 KW IN ATTUAZIONE DEL

Dettagli

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 99 del

Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 99 del Bollettino Ufficiale della Regione Puglia - n. 99 del 30-8-2016 43989 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 4 agosto 2016, n. 1268 Acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile. Conformità

Dettagli

- 2 - M.M.N relativo alla ripresa delle infrastrutture dell acquedotto intercomunale di Monte Carasso- Sementina da parte delle AMB

- 2 - M.M.N relativo alla ripresa delle infrastrutture dell acquedotto intercomunale di Monte Carasso- Sementina da parte delle AMB - 2 - alla conclusione che la costituzione di un nuovo Consorzio non entrasse più in linea di conto e che sarebbe stato opportuno trovare una soluzione alternativa, anche alla luce della prevista entrata

Dettagli

Dettaglio smaltimento acque interrato e dimensionamento della vasca di raccolta delle acque meteoriche

Dettaglio smaltimento acque interrato e dimensionamento della vasca di raccolta delle acque meteoriche Piano Esecutivo Convenzionato area 4PE Lotto 2 Proprietà La Costruttiva s.r.l. Comune di Buttigliera d asti Via Moriondo Dettaglio smaltimento acque interrato e dimensionamento della vasca di raccolta

Dettagli

VERIFICA DI UNA RETE DI DISTRIBUZIONE INTERNA

VERIFICA DI UNA RETE DI DISTRIBUZIONE INTERNA UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale VERIFICA DI UNA RETE DI DISTRIBUZIONE INTERNA mediante programma realizzato in ambiente Office Excel

Dettagli

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE E LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONCESSIONE CON PROCEDURA ORDINARIA

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE E LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONCESSIONE CON PROCEDURA ORDINARIA ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE E LA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONCESSIONE CON PROCEDURA ORDINARIA La domanda va presentata in una copia originale con marca da bollo di 16,00 e due copie. Nel caso

Dettagli

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME BRENTA A BARZIZA NELL ANNO 2011

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME BRENTA A BARZIZA NELL ANNO 2011 Centro Funzionale Decentrato GIORNALIERE DEL FIUME BRENTA A BARZIZA NELL ANNO 211 Relazione n 5/12 ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Giacomo Renzo Scussel Progetto

Dettagli

PARTITE PREGRESSE ANNO 2011 - SOCIETA ASTEA S.P.A.

PARTITE PREGRESSE ANNO 2011 - SOCIETA ASTEA S.P.A. PARTITE PREGRESSE ANNO 2011 - SOCIETA ASTEA S.P.A. 1 PREMESSA L art. 31 della Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR Quantificazione e riconoscimento delle partite pregresse prevede che gli eventuali conguagli

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE Progetto di CAP Holding S.p.A. Diamo un calcio allo spreco! Pozzi di prima falda per le aree verdi - Approvazione dello schema di convenzione fra Comune di Sesto San Giovanni e CAP Holding S.p.A. per la

Dettagli

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME LIVENZA A MEDUNA DI LIVENZA NEGLI ANNI

LIVELLI E PORTATE MEDIE GIORNALIERE DEL FIUME LIVENZA A MEDUNA DI LIVENZA NEGLI ANNI DIPARTIMENTO REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL TERRITORIO NEGLI ANNI 2008-09 ARPAV Dipartimento Regionale per la Sicurezza del Territorio Alberto Luchetta Giacomo Renzo Scussel Progetto e realizzazione Italo

Dettagli

DENUNCIA DI ESISTENZA

DENUNCIA DI ESISTENZA SPAZIO RISERVATO ALL UFFICIO INV/ Alla PROVINCIA DI AREZZO SERVIZIO DIFESA DEL SUOLO Via A. Testa, 2 52100 Arezzo 2 Copie cartacee Oggetto: art. 16 D.P.G.R. 25 febbraio 2010, n. 18/R Regolamento di attuazione

Dettagli

IMPIANTI D ACQUEDOTTO

IMPIANTI D ACQUEDOTTO Sussidi didattici per il corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing. Francesco Zanghì IMPIANTI D ACQUEDOTTO AGGIORNAMENTO 25/11/2013 Corso di PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E IMPIANTI Prof. Ing.

Dettagli

PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA

PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA PROCEDURE/TECNICHE DI ANALISI / MISURE DI ASSOCIAZIONE A) ANALISI DELLA VARIANZA PROCEDURA/TECNICA DI ANALISI DEI DATI SPECIFICAMENTE DESTINATA A STUDIARE LA RELAZIONE TRA UNA VARIABILE NOMINALE (ASSUNTA

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 16/19 DEL

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 16/19 DEL Oggetto: Piano per il recupero dei costi relativi ai servizi idrici effettuati dall Ente Acque della Sardegna (ENAS) per l acqua all ingrosso di cui ai commi 1 e 2 dell art. 17 della L.R. n. 19/2006. L'Assessore

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO DELIBERAZIONE 28 GIUGNO 2017 493/2017/R/EEL AGGIORNAMENTO, PER IL TRIMESTRE 1 LUGLIO 30 SETTEMBRE 2017, DELLE CONDIZIONI ECONOMICHE DEL SERVIZIO DI VENDITA DELL ENERGIA ELETTRICA IN MAGGIOR TUTELA L AUTORITÀ

Dettagli

REG. (UE) 1305/2013 PROGRAMMA NAZIONALE DI SVILUPPO RURALE MISURA

REG. (UE) 1305/2013 PROGRAMMA NAZIONALE DI SVILUPPO RURALE MISURA REG. (UE) 1305/2013 PROGRAMMA NAZIONALE DI SVILUPPO RURALE 2014-2020 MISURA 4 - Investimenti in immobilizzazioni materiali SOTTOMISURA 4.3 - Investimenti in infrastrutture per lo sviluppo l ammodernamento

Dettagli

Il contatore degli oneri delle fonti rinnovabili

Il contatore degli oneri delle fonti rinnovabili Il contatore degli oneri delle fonti rinnovabili Il costo indicativo cumulato annuo degli incentivi riconosciuti agli impianti alimentati da fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici 31 marzo 2017

Dettagli

Allegato 6 Stima fabbisogni idrici e bilancio acquedottistico del Comune di Vedano Olona secondo i criteri del Programma di Tutela e Uso delle Acque

Allegato 6 Stima fabbisogni idrici e bilancio acquedottistico del Comune di Vedano Olona secondo i criteri del Programma di Tutela e Uso delle Acque Allegato 6 Stima fabbisogni idrici e bilancio acquedottistico del Comune di Vedano Olona secondo i criteri del Programma di Tutela e Uso delle Acque (P.T.U.A. appendice F) DATI DI BASE COMUNE DI: Vedano

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI FIRENZE POLO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO DI SESTO FIORENTINO TITOLO DOCUMENTO: VARIANTE AL PIANO PARTICOLAREGGIATO VALUTAZIONE SUGLI ASPETTI IDRAULICI GEOLOGO: Geol. Gianni Focardi

Dettagli

Allegato 3 Stima fabbisogni idrici e bilancio acquedottistico del Comune di Casorate Sempione secondo i criteri del Programma di Tutela e Uso delle

Allegato 3 Stima fabbisogni idrici e bilancio acquedottistico del Comune di Casorate Sempione secondo i criteri del Programma di Tutela e Uso delle Allegato 3 Stima fabbisogni idrici e bilancio acquedottistico del Comune di Casorate Sempione secondo i criteri del Programma di Tutela e Uso delle Acque (P.T.U.A. appendice F) DATI DI BASE COMUNE DI:

Dettagli

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO MARZO 2016

RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO MARZO 2016 RAPPORTO MENSILE SUL SISTEMA ELETTRICO CONSUNTIVO MARZO 2016 1 Rapporto Mensile sul Sistema Elettrico Consuntivo marzo 2016 Considerazioni di sintesi 1. Il bilancio energetico Richiesta di energia Commento

Dettagli