Comuni, unirsi conviene

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1 2,50* Lunedì 22 Agosto 2011 NELL INSERTO, * * * Primo piano/1 - L informatizzazione nella pubblica amministrazione avanza. Ma per le imprese è ancora insufficiente Fisco/1 - Transazioni a partire da euro sempre tracciabili. Aumenta il rischio sanzioni Fisco/2 - Il regime dei minimi al restyling. L imposta sostitutiva scende dal 20 al 5%. Ma solo per 5 anni Fisco/3 - Indagini finanziarie e clienti possono mettere in ginocchio il professionista per omessa fatturazione A bi A d IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE DI MARINO LONGONI e lo chiede l Europa (anche se i contenuti della lettera inviata al governo dalla Bce non sono mai stati resi noti). È una delle richieste più pressanti di Confindustria. Ma Bossi di riforma delle pensioni non vuole più sentire parlare. In effetti nella manovra bis, approvata il 13 agosto, si può rintracciare al massimo un ritocco dei meccanismi previdenziali che interessa soprattutto la pensione di vecchiaia delle donne e i lavoratori della scuola. Ma non è detto che il percorso parlamentare non riservi novità. Qualcuno, come i frondisti del Pdl, sta già affilando le armi. In ogni caso è facile prevedere che in parlamento la conversione del decreto legge con la manovra bis non filerà via liscia. Eppure è da 20 anni che la maturazione del diritto all assegno dell Inps si sposta sempre più in là. Negli anni 90 si allungarono di cinque anni i tempi necessari per conseguire le pensioni di vecchiaia e si introdusse il sistema di calcolo contributivo al posto del più generoso retributivo. Dal 2004 si è lavorato soprattutto sull innalzamento dei requisiti per la pensione di anzianità, tanto che negli ultimi dieci anni la data delle dimissioni si è spostata in avanti di 4 o 5 anni. Anche il baluardo dei 40 anni di contributi, se non è stato formalmente scavalcato, è stato però aggirato con l obbligo, introdotto dalla manovracorrettivadiluglio dilavorare15o21 Nuova serie - Anno 20 - Numero 197-1,20* - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Sabato 20 Agosto 2011 AMBIENTALISMO I tedeschi in difesa di patate e rose Giardina a pag. 7 ENTRO IL 2014 Panama, raddoppio per canale e merci Brenta a pag. 11 BIG DELLE TLC China Mobile vola con Internet e wi-fi servizio a pag. 11 * con «La Guida all Università 2012» a 6,00 in più ; con guida «La Manovra correttiva» a 6,00 in più; con guida «Il decreto legge sullo sviluppo» a 5,00 in più QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO Comuni, unirsi conviene La strada della fusione volontaria è più vantaggiosa dell unione prevista nella manovra bis: premianti gli incentivi e l autonomia IL Giornale dei professionisti * * * Manovra bis/1 - «Le professioni stiano in allerta». Claudio Siciliotti dei commercialisti sulle professioni invita al dialogo Confindustria ma teme altri blitz D Alessio a pag. 26 Manovra bis/2 - Tracciabilità a doppio impatto. Il nuovo sistema limita le transazioni in nero e promuove l accertamento induttivo Bongi a pag. 27 Manovra bis/3 - Ci sono margini per non pagare il contributo di solidarietà Liburdi a pag. 27 Manovra bis/4 - L acquisto di beni da parte delle public utility solo attraverso gare pubbliche Ciccia a pag. 28 Manovra bis/5 - Stop alla liquidazione della buonuscita per tutti i dipendenti pubblici per 24 mesi Cirioli a pag. 31 Enti locali - Le multe non sono condonabili. Lo dice la Corte dei conti Paladino a pag. 32 Documenti/1 - La Corte dei conti Campania sul condono delle multe stradali Per i piccoli comuni è più conveniente scegliere la via dell accorpamento volontario mediante fusione, secondo il procedimento già previsto nel Tuel (dlgs n. 267/2000) piuttosto che farsi imporre dall alto la costituzione dell unione municipale prevista dalla manovra di Ferragosto. Nel primo caso sono previsti infatti una serie di incentivi economici da devolvere alle comunità locali, nel secondo non sono programmate alcune contribuzioni, ma solo strumenti coercitivi per superare l inerzia delle amministrazioni comunali. Vercellotti a pg pagina 29 MANOVRA BIS Gli aspetti più rilevanti e controversi spiegati dagli esperti di ItaliaOggi da pag. 25 Il Meeting questa volta lascia a casa i politici. Unica eccezione, Formigoni MANOVRA BIS/Per aprire una nuova attività non servirà più la licenza. Basterà una segnalazione Libere discoteche e sale giochi ORSI & TORI DI Dire che la crisi drammatica che il mondo occidentale sta vivendo è in primo luogo una crisi politica e, solo come conseguenza, una crisi economico-finanziaria è una ovvietà, è vero, ma va detto. Va detto per capire che cosa tutti i cittadini del mondo occidentale debbano fare, come possano determinarne la fine, con il loro diritto fondamentale a eleggere i loro rappresentanti. È crisi politica negli Stati Uniti, il maggior Paese del mondo occidentale; è crisi politica in Germania, maggior Paese del Vecchio continente; è crisi politica in Francia, secondo Paese europeo; è crisi politica in Italia, Paese fondatore dell Europa unita. Crisi di leadership, ma anche crisi dei meccanismi democratici di questi Paesi, pur essendo essi il miglior esempio di democrazia del mondo intero. «Non passano che pochi mesi e nel vostro mondo occidentale c è una qualche elezione: per i sindaci, per le province, per le regioni, per il Parlamento nazionale, per continua a pag. 34 Sale giochi, discoteche, agenzie d affari, sale scommesse, sono state liberalizzate dalla manovra-bis (dl 138/2011). In pratica per iniziare a esercitare l attività tra un anno non sarà più necessaria la licenza ma sarà sufficiente presentare una Scia. Bombi a pag. 25 LUNEDÌ CON IO7 IN EVIDENZA Sette Alla guerra delle pensioni C Berlusconi non è stato invitato. «Motivi di opportunità», dicono i responsabili del Meeting. Ma il mancato invito al raduno dei ciellini è che si discute del dopo- Berlusconi e del futuro politico dei cattolici. Nessun leader politico presente: né Casini, né Bossi, né Bersani. Sarà il Meeting di Roberto Formigoni, da sempre padre nobile della manifestazione ma in questa occasione unico a emergere dalle rovine della politica. Con buona pace di Angelino Alfano, il Meeting 2011 è costruito per lanciare la leadership di Formigoni e confermare alla gerarchia ecclesiastica che un timoniere per il nuovo corso politico dei cattolici c è. Ponziano a pag. 6 DIRITTO & ROVESCIO La manovra bis sembra un abito di Arlecchino cucito da sarti ubriachi. Si sente l azione di varie mani. Il ministro Tremonti che ne avrebbe dovuto essere il regista era impegnato, nell ultima settimana, persino in un summit a Gemonio. Poi ha rilasciato qualche intervista per allontanare da sé l ombra dell ex fido Milanese. È quindi andato su è giù per l Italia con puntate strategiche a Bruxelles. Ma le carte, quando le ha guardate, montate, sorvegliate, cucite? I ministri, che sono stati messi davanti al fatto compiuto, dicono che non sapevano nulla. Ho l impressione che anche Tremonti si trovasse nelle stesse condizioni. C è qualcuno nella cabina di pilotaggio? e in più IL SETTIMANALE DEGLI OPERATORI DELL AGRICOLTURA da pag. 19

2 2 Sabato 20 Agosto 2011 I COMMENTI Giorno dopo giorno monta la protesta contro i singoli provvedimenti contenuti nella manovra bis: i tagli non fatti (compresi quelli riguardanti la Casta, invocati a gran voce dall opinione pubblica) e quelli fatti; l aumento delle entrate garantito da torchiature, in parte improvvisate e in parte inique. Le norme che stanno suscitando il dibattito più acceso sono quelle relative all abolizione di alcune province e di una grande quantità di piccoli comuni. Ieri (a Uno mattina estate) è andata in onda l indignazione di alcuni sindaci, che hanno difeso il volontariato della loro missione: L ANALISI Che errore voler abolire soltanto alcune province non prendono una lira, vanno in giro a risolvere i problemi del loro paese a proprie spese, usano il cellulare personale, e così via. E, in più, rivendicano la storia municipale, l orgoglio di una comunità che non in- che non intende confondersi con quella di vicini ingombranti (e talvolta nemici: vedi il caso degli abitanti di Portofino che giudicano insultante l idea di finire sotto l amministrazione di Santa Margherita). Abolendo le loro identità non si risparmierebbe neppure un euro, ma si cancellerebbero pezzi importanti di storia patria (o di storia minima, ma comunque significativa). L Italia non è la Francia o la Germania, che si svilupparono sul modello feudale: noi siamo gli eredi dei Comuni e delle tante capitali che contribuirono a fare della Penisola la culla della civiltà, della cultura, dell arte, quando si identificarono nei campanili e nelle signorie locali, rivali e concorrenti nelle miserie, ma anche (e soprattutto) nello splendore. L errore commesso è quello che viene sempre imputato a Tremonti: i tagli orizzontali, che non tengono in alcun conto le scale autentiche di valore. L abolizione di tutte le province (nessuna esclusa) non avrebbe provocato la ribellione di oggi. Ma (per fare un esempio particolarmente delicato) se si cancellano 20 o 30 capoluoghi, e fra questi c è Trieste, è inevitabile che il patriottismo ricordi il DI MASSIMO TOSTI Le identità storiche si ribellano sacrificio degli irredentisti (Guglielmo Oberdan e Nazario Sauro) per rivendicare il diritto a uno status che prescinda dalla volgarità demografica rappresentata dal nume- ro degli abitanti. Un problema analogo sta sorgendo in seguito alla decisione di trasferire tutte le feste in calendario alla domenica successiva. I napoletani sono scesi sul piede di guerra. San Gennaro si festeggia il 19 settembre, e in quel giorno tutta la città attende che il sangue del patrono si sciolga. Non si può pretendere che Gennaro rinvii il miracolo per adeguarsi alle scelte di Tremonti. Le tradizioni contano, più dei calcoli di un commercialista originario di Lorenzago (un altro comune da cancellare). IL CASO DEL GIORNO Solo Gianni Letta nel governo rimpiange Alcide De Gasperi DI PIERRE DE NOLAC C era solo il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta ieri mattina all annuale messa romana per ricordare lo statista Alcide De Gasperi, nella chiesa di San Lorenzo fuori le mura, al Verano: era la cerimonia di commemorazione numero cinquantasette, a partire dalla morte del leader democristiano. Letta, elegantissimo, in prima fila, ha trovato al suo fianco il vicesindaco Sveva Belviso, in rappresentanza del primo cittadino Gianni Alemanno, quindi l assessore provinciale alle politiche del Personale Serena Visintin ed il presidente del terzo municipio Dario Marcucci. Nell edificio sacro non erano presenti più di trenta persone: di fronte alla tomba di De Gasperi comunque c era una folla di corone di fiori, depositate da parte del presidente della Repubblica, del governo, della provincia di Roma, del comune di Roma e dall Associazione dei popolari. Letta non è andato fuori Roma, seguendo passo dopo passo le evoluzioni dei mercati finanziari, meritandosi ancora una volta gli Gianni Letta elogi del premier Silvio Berlusconi, che non a caso vorrebbe denominare palazzo Letta quello che ancora viene definito come palazzo Chigi. Certo, non è da tutti rimanere nella capitale per partecipare a una cerimonia indetta in un giorno come il 19 agosto, nella settimana che tutti vogliono dedicare alle vacanze. Pier Ferdinando Casini, leader dell Udc, non c era, anche se non ha saputo fare a meno di apparire nell edizione delle ore 19 del Tg3 diretto da Bianca Berlinguer: e come lui, erano assenti tanti cosiddetti big della politica che vorrebbero imitare la figura dello statista mitteleuropeo. Letta invece con la sua presenza ha saputo, e voluto, dare un segnale: e anche nei prossimi giorni sarà sempre a Roma, concedendosi solo qualche serata all amato Reate Festival, in programma a Rieti (è presidente della fondazione Flavio Vespasiano). A cominciare da quella di domani, domenica, con la musica risorgimentale e Arie e cori dell Ottocento, con Roma Sinfonietta e il coro del teatro Regio di Parma. Lunedì mattina, di nuovo a palazzo Chigi. I mercati hanno considerato la proposta, di governo europeo dell economia avanzata da Angela Merkel e Nicolas Sarkozy più che altro retorica. L ipotesi in realtà si limita alla costituzione dell ennesima commissione intergovernativa e alla minaccia di sospendere l erogazione dei fondi strutturali ai paesi che non rispettino le raccomandazioni volte al contenimento dei deficit nazionali. L insistenza sul rigore, che in qualche caso sconfina nell accanimento, sembra dimenticare che il problema principale dell eurozona sta invece diventando la bassa crescita, che lambisce oramai anche Francia e Germania. Un governo europeo dell economia ha senso solo se punta ad affrontare collettivamente ambedue i problemi, rigore e crescita, il che richiede un approccio politico e non solo tecnico. Le diverse economie nazionali europee hanno livelli di produttività, tassi di occupazione, profili demografici assai differenti tra loro, oltre che dimensioni diverse dei debiti pubblici accumulati. La convergenza dei trattamenti fiscali, di quelli previdenziali e delle regole di contabilità, pur auspicabili, debbono essere perseguite in modo articolato, perché è evidente che applicare automaticamente per esempio i criteri tedeschi a paesi che hanno una manifattura meno sviluppata avrebbe l unico effetto di aumentare IL PUNTO Deicit e bassa crescita hanno uniicato l Europa DI SERGIO SOAVE Ora manca un governo comune DI MARCO BERTONCINI le differenze di reddito e di produttività, senza contare che le diverse dimensioni del debito portano ovviamente a diversi costi per il rimborso dei titoli di stato in scadenza. La stessa esperienza interna alla Germania, che non è riuscita in vent anni a colmare il divario tra l economia dell Ovest e quella dell Est riunificato, dimostra che la convergenza delle economie è un problema assai complesso. Naturalmente anche l Italia, che non ha risolto la sua dualità interna in un secolo e mezzo non è in grado di dare lezioni a nessuno. L emissione di titoli europei, o garantiti dalle istituzioni collettive europee, di debito pubblico può rappresentare un aiuto, più strutturale dell acquisto di titoli da parte delle Bce. Si tratta ancora, però, di misure difensive, affidate a strumenti tecnici. Un governo europeo dell economia deve essere un governo politico, capace di contemperare il rigore con il sostegno alla crescita secondo le differenti condizioni delle diverse economie, e per ora l asse franco-tedesco sembra lontano dal porsi seriamente questo obiettivo. Invece di esprimere una malcelata soddisfazione per il fallimento del vertice, però, gli altri leader europei dovrebbero accettare l ipotesi di governo europeo, in grado di affrontare i problemi comuni. LA NOTA POLITICA Riforma stortignaccola ma il Cav tira diritto La parola d ordine che circola nel Pdl è «normalizzare». Troppi si sono spinti troppo avanti, nei giorni precedenti, nel dare l assalto alla manovra; è venuta l ora di adeguarsi alle linee di fondo tracciate dal governo. Tale l ordine che circola. Le insofferenze emerse nella pattuglia liberale, che si riconosce in Antonio Martino e trova sponda nel sottosegretario Crosetto, sono parse eccessive ai vertici del Pdl. Gradite alle orecchie del Cav, certo, ma difficili da tradurre in modifiche normative che trovino favorevoli i leghisti e, anche, altri settori del Pdl. Indubbiamente, a rendere Silvio Berlusconi insofferente verso la manovra predispostagli dal superministro dell Economia gioca perfino la copertina dell Espresso, che lo raffigura come il centro-destra amava effigiare Visco-Dracula. Più probabile che salti fuori qualche forma di quoziente familiare. D innalzamenti dell età pensionabile molti parlano volentieri; ma la rigidità leghista pare quasi insormontabile. Ecco, allora, interviste e lettere dei diretti responsabili, come il capogruppo dei deputati Fabrizio Cicchitto (innervosito per le accuse di riforma «socialista», ma proprio la sua reazione a favore della manovra attesta la matrice socialista nell accezione negativa) e il vicecapogruppo dei senatori Gaetano Quagliariello. I richiami si moltiplicano: guardate che succede all estero, dobbiamo fare presto, non possiamo baloccarci con questioni di principio, le modifiche devono essere marginali senza intaccare le entrate... Si aggiunga che il Giornale e Il Foglio sono in rotta di collisione con Libero e, in parte, con Il Tempo: rassegnati a subire la manovra i due primi quotidiani, entusiasta nell annunciare radicali modifiche il giornale di Maurizio Belpietro, modifiche che peraltro riesce difficile identificare. Angelino Alfano avrà il compito suggerito dal manzoniano conte zio: troncare, sopire.

3 PRIMO PIANO Sabato 20 Agosto 2011 Contributo di solidarietà da rimodulare sul nuovo quoziente. Ma le pensioni tornano nel mirino Verso una manovra più famigliare Sulla spinta Cei pronti a difendere i figli a carico Udc, Pdl e Pd DI FRANCO ADRIANO DI SERGIO LUCIANO Sulla spinta del presidente della Cei, Angelo Bagnasco, si è formata una maggioranza trasversale che può cancellare o riscrivere il contributo di solidarietà sulla base del nucleo famigliare. Frettolosamente lo si è chiamato «quoziente famigliare», ma non sarebbe di questa riforma basilare del fisco che si sta parlando, per ora. Più accortamente gli esponenti di governo, Pdl, Pd e Udc che hanno espresso il loro plauso a Bagnasco, lo hanno già definito «fattore famigliare» e per quanto si può intuire si tratterebbe di una sorta di clausola di salvaguardia in questo tempo di crisi per chi ha dei figli a carico. Ma sentiamo le parole del presidente Cei. «Anche dentro la grande crisi la famiglia si è rivelata essere una valvola di sicurezza enorme. Sarebbe miope e dannoso non considerare la famiglia come una cellula fondamentale, come in Italia è sempre stato. Un patrimonio da non perdere». Le reazioni positive non si sono fatte attendere: dall Udc e dagli ex popolari del Pd in blocco fino a tutta l ala cattolica del Pdl, il vice presidente della Camera Maurizio Lupi in testa. Anche il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, a Pier Ferdinando Casini che già aveva anticipato il tema, in una lettera al Giornale, pone il fattore famigliare tra le materie su cui si può cercare un accordo in parlamento (l altro punto forte della sua lettera è l apertura all ipotesi di uno scudo-bis). L ex Silvio Berlusconi Il debito pubblico è colpa di Paolo Cirino Pomicino e Carlo Azeglio Ciampi». «Giorgio Napolitano è comunista». «Mi fa più paura Roberto Maroni di Wall Street»: viva la faccia! In questo caso, la faccia un po ossuta di Alessandro Sallusti, direttore de Il Giornale, che l altra sera ha sparato una raffica di Scud all indirizzo dei campioni della Prima Repubblica, includendovi Ciampi - che in effetti in quegli anni formidabili dalla Banca d Italia un bel ruolo l aveva pur giocato - per difendere, attaccandone i nemici, il suo editore indiretto, Silvio Berlusconi. Contro di lui, il medesimo Pomicino, già editorialista del Giornale come Geronimo ai tempi della prima direzione di Vittorio Feltri. Ad aggiungere pepe Mario Sechi, direttore de Il Tempo, Claudio Sardo, direttore dell Unità e Massimo Teodori, ex deputato radicale, che s è rivelato ieri come autore di I 99 giorni che travolsero Berlusconi, pamphlet edito da Fazi e firmato dallo pseudonimo di Philip M.Godgift. Teatro del dibattito, Cortina InConTra, moderatore il numero due del Tg1 Fabrizio Ferragni. Alle bordate di Sallusti, Pomicino ha risposto con gli interessi: «Sallusti mi critica, e vabbe : se serve, faccio pure la parte del cattivo. Sta di fatto, però, che nel 1992 abbiamo azzerato la bilancia tra avanzo e disavanzo primario, e nel 1993 avevamo lo 0,6 per cento di attivo. Oggi, a 19 anni di distanza, l avanzo primario ministro Pd all Istruzione, Giuseppe Fioroni si dichiara pronto a partire: «Tagli alla scuola, al sociale, alla non autosufficienza, i ticket alla sanità vengono pagati dalle famiglie. Per questo, la delega fiscale va fatta sulla base di risorse che dalla patrimoniale all Iva riducano la pressione fiscale ai nuclei. Se il quoziente familiare costa troppo, il fattore famiglia ce lo possiamo permettere e dobbiamo farlo subito. Nessuna dichiarazione contraria. L unica nota di polemica con Botta e risposta con Sallusti che gli dà la colpa sul debito pubblico E a Cortina viene fuori che era meglio Pomicino «Illuminata» è inferiore a quello del 1992, il rapporto tra debito pubblico e pil è al 120 per cento contro il 98,5 per cento di quando ero ministro io e dal 1995 non cresciamo più. Negli ultimi dieci anni l Italia è cresciuta del 3 per cento, la Francia del 12 per cento». Ma l uscita forse più spiazzante è stata quella di Sechi: «Dopo Silvio Berlusconi, cambia tutto. Il partito carismatico va cancellato. Il grande errore di Berlusconi è stato quello di chiudere il mercato della politica, del consenso, dei candidati. Basta col parlamento dei nominati. Però, attenzione: sottovalutare Berlusconi è l errore più grande che si possa fare. Se lo dai per morto, ti salta addosso e ti succhia anche il sangue. D altronde, la sinistra non ha un candidato. Il centro non esiste, se c è questo sistema politico ed elettorale. Napolitano è l unica speranza che ha il Pd, è l uomo che può ricostruire il partito, che era la fusione di post-comunisti e post-democristiani». E su Napolitano converge Massimo Teodori: «Scrivendo il libro I 99 giorni che travolsero il Cavaliere ho voluto sottolineare come la crisi sistemica dell Italia sia ormai a un livello tale che solo l intervento di una figura di altissimo profilo come quella di Giorgio Napolitano potrebbe permettere di uscire dalle secche in cui ci siamo impantanati». Hai visto mai che il Quirinale risponda agli appelli? Vignetta di Claudio Cadei 3 Bagnasco è venuta dai radicali («Da che pulpito!»), quando il presidente Cei ha rivolto un forte appello sulla piaga dell evasione fiscale. E se sulle pensioni infuria il dibattito interno alla maggioranza fra il Pdl e la Lega che non ne vuole sentire parlare («Le pensioni stanno bene come stanno», per il ministro alla Semplificazione Roberto Calderoli), nell opposizione c è stato un botta e risposta tra il Pd e l Udc sul dimezzamento dei parlamentari. Walter Veltroni l ha posta come condizione preliminare per la discussione della riforma dell articolo 81 della Costituzione, in una lettera poi rilanciata da un altro ex segretario Dario Franceschini e appoggiata da vari leader e dalla capogruppo al Senato, Anna Finocchiaro. Ma Casini ha ironizzato: «Si potrebbe cominciare dall abolizione di tutte le province visto che quando si è votato il Pd non lo ha fatto», con evidente riferimento ad un recente voto in parlamento. Ma anche sulla riduzione dei parlamentari, che il precedente governo Berlusconi aveva già varato, fu il referendum confermativo del 25 e 26 giugno 2006 sulla modifica della parte seconda della Costituzione a cancellarla: 53,6% di affluenza, 38,3% di sì e 61,7% di no che ebbero il forte sostegno di Pd e Udc. Intanto, il Senato ha iniziato l esame della manovra. Per il presidente della commissione Affari costituzionali Carlo Vizzini (Pdl) il contributo di solidarietà, a causa dell elevato tasso di evasione, è anti-costituzionale ai sensi degli articoli 3 e 53. La senatrice Mariangela Bastico (Pd) non vuol sentire parlare dell abolizione delle feste civili («un vulnus»), mentre Lucio Malan (Pdl) vuole la marcia indietro sull abolizione dei piccoli comuni. SABINA BEGAN SI DICE ILLUMINATA Avvicinata a Dio grazie al Cavaliere dal Cavaliere, come dice lei stessa, Sabina Began ha «imparato a voler bene». Prima di conoscere il premier, evidentemente la giovine detestava tutti, sguardi cattivi a destra e sinistra, pensieri impuri, ma una volta illuminata da Lui, grazie cioè al Suo esempio, l esempio d un «santo», d un «maestro di vita», la ragazza si «è avvicinata a Dio», finalmente. Adesso, diventata amica anche di Italo Bocchino, che ha conosciuto sulla costa amalfitana, vorrebbe mettere pace tra berluscones e futuristi, in particolare tra Sabina Began il Cavaliere taumaturgo e il più stretto compagno d armi del presidente della camera. Non sarà facile, e lei lo sa. Ma tutti dobbiamo imparare a volerci bene. Bocchino, magari, che a dispetto del nome è più una boccaccia che un bocchino, dovrà imparare non soltanto «a voler bene» ma anche a misurare gl insulti. Ma si può fare, visto che il Cavaliere, un uomo che «ha dato luce al mio animo», come dice sempre Sabina Began, che non ammette d esserci andata a letto perché non è elegante parlarne, «è sempre pronto a tendere la mano anche a chi gli ha fatto qualche piccola cattiveria. Silvio, anche in questo, è una persona speciale. Lui vorrebbe che tutti, attorno a lui, filassero d amore e d accordo». Forse grazie all esempio delle zie suore, che lo hanno educato all amore per il prossimo, con gli anni (e la pace dei sensi, diciamolo) il Cavaliere è diventato una specie di zio frate.

4 4 Sabato 20 Agosto 2011 PRIMO PIANO E non è quello di andare in cerca di sempre nuovi cespiti per riempire il colabrodo pubblico Il problema è: ridurre il debito Il buco che era di 1900 mld pochi giorni fa, ora è di 1903 DI MARCO BERTONCINI C è uno sport diffusissimo, in questi giorni che ci avvicinano al dibattito del Senato sulla manovra (quanto alla Camera, è giudizio quasi unanime che dovrà ratificare il lavoro svolto a palazzo Madama): individuare le categorie da sottoporre a tassazione. Viene infatti quasi pacificamente accettato l assunto che, avendo il governo individuato determinati obiettivi da sottoporre a imposizione, per sottrarre alcuni di quegli obiettivi dalla mazzata si debbano indicarne altri. Sono infiniti sia coloro che si dedicano a tale sport, sia le proposte che ven-gono avanzate. Si passa dal solito «colpire i ricchi» (con ricostituzione dell antica sinistra sindacale e politica, ma nuovi sodali si trovano fra i ben-pensanti del centro-destra), alle ondate di sdegno contro gli evasori (sia quelli diciamo così ordinari, sia quelli scudati, oggi molto in voga), dall evocazione di bastonate contro i detentori di patrimoni (che in Italia sono quasi sempre equivalsi a detentori di beni immobili, perché di colpire gli investitori, per esempio, in quadri o in francobolli o in monete nessuno si è mai occupato), allo scontato odio verso la casta (che, del resto, sa difendersi molto bene: non c è un comma della manovra destinato a ridurre i detestati finanziamenti ai partiti o a fare scomparire l odiatissima pensione ai parlamentari, per lo meno a quelli in carica). I giornali traboccano di lettere che indicano il nemico sociale che andrebbe colpito. Nella rete non si contano i suggerimenti per far cassa ai danni di questo o quello, secondo gli odi personali di ciascuno. A loro volta, i politici si sbizzarriscono. Esemplare, per esempio, è il comportamento di Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza con delega alla famiglia. Irato per non essere stato neppure interpellato sulla manovra, Giovanardi si è sbizzarrito in più interviste, dall Avvenire al Secolo XIX, con una semplice trovata: esentare dal con-tributo di solidarietà «le famiglie numerose» (dizione tutta da chiarire, tecnicamente) con redditi sotto i 150mila euro, abbassando nel contempo la so-glia «a 80-85mila euro a chi è single». Il principio è sempre quello: devo tassare, vedo chi tassare. Qualunque proposta avanzata in tal senso elude il nocciolo della questione. Per capire dove veramente stia il problema basta aprire il sito dell Istituto Bruno Leoni: si vedrà subito un contadebito pubblico, che è straziante nella sua incessante continuità, perché viene aggiornato ogni secondo. Mentre voi lo guardate, esso cresce: supera i miliardi di euro (le centinaia di milioni sembrano quasi non fare effetto). Ecco: di quel debito pubblico nessuno si è mai preso cura. Esso è eredità del passato, come giustamente ricorda Silvio Berlusconi, perché soprattutto negli anni settanta e ottanta i governi si dilettarono di spesa facile. Esso, però, è altresì responsabilità dei gabinetti presieduti dallo stesso Cav, che non DI MARIO LETTIERI* E PAOLO RAIMONDI** Giulio Tremonti solo non hanno operato per farlo decrescere, ma spesso l hanno incrementato. Se non fossero venuti i segnali (definiamoli gentilmente così) da fuori Italia, nessuno si occuperebbe oggi del debito. Ma, pur essendo quegli avvisi giunti e avendoci costretto a operare, non abbiamo assolutamente tenuto conto di che cosa significasse il debito e che cosa bisognasse fare per contenerlo. Quel debito è una conseguenza della spesa per decenni e decenni sostenuta con l usbergo della cosiddetta socialità. Abbiamo creato facoltà universitarie in piccoli paesi, elargito pensioni senza corrispondenti contributi, tenuto in piedi una rete di apparati pubblici centrali e periferici puramente burocratici, garantito un sistema sanitario errato nei princìpi epperò insostenibile nella pratica, provveduto ovunque a piscine e asili, consigli di circoscrizione e feste patronali, dilatato la presenza degli enti locali nelle società. Oggi, dobbiamo badare a saldare, essendo vissuti di debiti. Peccato che, in luogo di provvedere al saldo, ci s industri per proseguire con il solito andazzo. I servizi non si toccano, è la parola d ordine. Guai a smantellare lo Stato sociale, è un altro imperativo. Se gli enti locali rimangono all asciutto, dovranno incrementare le tasse per garantire l assistenza. E via di questo passo. Ecco: fin quando non si capirà che quel che abbiamo fatto nei decenni trascorsi non solo dobbiamo pagarlo, ma non possiamo più permettercelo, continueremo a cercare finanziamenti. Cioè, a individuare chi attacco speculativo, forse il più grave della storia moderna, L attuale sembra celebrare a suo modo il quarantesimo anniversario della fine del sistema di Bretton Woods. Il 15 agosto 1971 infatti il presidente americano Richard Nixon decise di sganciare il dollaro dal valore dell oro. L accordo monetario internazionale realizzato nel 1944 per la ricostruzione economica del dopoguerra e per garantire una stabilità nella regolazione delle bilance dei pagamenti dei Paesi del mondo occidentale era stato ancorato al dollaro con accertate riserve auree. In teoria i Paesi con riserve in dollari potevano in ogni momento richiedere la loro riconversione in oro.negli anni sessanta il dollaro americano non poteva più mantenere il vecchio valore di cambio con l oro a seguito di una serie di crisi economiche e monetarie, di impennate inflazionistiche ed in particolare a causa di una crescente esposizione debitoria determinata dalle spese sostenute per la guerra in Vietnam, L amministrazione americana aveva due alternative: svalutare il dollaro e risalire la china della crescita produttiva oppure far saltare gli accordi di Bretton Woods. Decise per la seconda alternativa. «Dobbiamo proteggere il dollaro dagli attacchi degli speculatori internazionali» disse Nixon nel suo famoso discorso. Si passò al sistema dei cambi monetari flessibili, sempre ostaggio dei mercati valutari. Il 15 agosto 1971 fu uno spartiacque nella storia economico-politica del dopo guerra. Molti guai che oggi stanno venendo al pettine sono nati lì! L accordo che era stato costruito da 44 Stati fu distrutto con una firma unilaterale. Così si infranse il disegno condiviso di costruire un mondo e uno sviluppo economico più stabili e giusti. Disegno perseguito fino ad allora, nonostante le tensioni della guerra fredda.da quel momento gli Stati Uniti hanno affrontato i loro deficit di bilancio e le loro spese crescenti stampando sempre più dollari. Dollari che hanno inondato il mondo. Comprati prima dall Europa, poi dai produttori di petrolio e più recentemente dalla Cina. Nel 1971 in Usa il rapporto debito pubblico/ pil era di 36,2%. Oggi ha superato il 100%. Da 40 anni l America ha vissuto al di sopra delle proprie possibilità. I buchi sono stati coperti con nuovi debiti che la Fed si è sempre premurata di monetizzare. È stato un cattivo esempio per molti altri paesi. Se il gatto ruba il formaggio, figuriamoci i topolini! Per gestire un debito crescente e una situazione finanziaria sempre più malata, gli Usa hanno cambiato nel tempo molte altre norme. Hanno abbattuto anche l intero apparato di regole realizzate dal presidente Franklin Delano Roosevelt per superare la Grande Depressione e lasciato mano libera alla finanza più selvaggia. Non si può dire che l Europa si è comportata in modo diverso, più corretto.perciò oggi le sfide per riorganizzare e armonizzare le relazioni economiche in un mondo globale e profondamente cambiato sono l imperativo per tutti. Soprattutto per gli Usa se vogliono ancora avere un ruolo strategico. L Europa finalmente sembra volersi dare un governo politico ed economico unitario. Intanto i Paesi del Brics e l Africa bussano alla porta della storia. Per evitare che la crisi porti a una guerra tra le valute, uno dei perni del nuovo tassare (perché di alienazione del patrimonio pubblico poco si parla). Si chiami Iva o contributo di solidarietà, è sempre la solita, errata ricetta. Per tenere in piedi quel che ci siamo finora permessi ci sarebbe un solo modo: far salire la pressione fiscale ben oltre il 50% di quel che è oggi. Naturalmente ci sarà anche chi asserirà che si potrebbe giungere al 60 o al 70%, purché beninteso paghino solo alcune categorie. Bisognerebbe invece avere il coraggio di dire che quei servizi, quelle università, quei centri sportivi, quelle pensioni, quelle visite mediche, non possono più essere elargiti nella misura precedente. Anzi, dovranno essere drasticamente ridimensionati. Il cercare affannosamente a quali portafogli rivolgersi per sottrarre ancora nuovi importi non risolve il problema, perché ne perpetua le cause. Fra uno, due o tre anni, saremo di nuovo nelle condizioni di dover pagare interessi sul debito pubblico enormi, senza averlo ridotto. E ancora una volta ci diletteremo con l interrogativo se colpire i singoli o le famiglie numerose. Il 15 agosto 71 Nixon sganciò il dollaro dall oro. Da allora via libera alla finanza selvaggia Morto Bretton Woods, 40 anni fa, serve un nuovo ordine monetario accordo internazionale dovrà essere quello monetario. Il ruolo del dollaro come moneta di scambio e di riserva è arrivato al capolinea! Pochi giorni fa, l agenzia di stampa cinese Xinhua ha ribadito che «occorre studiare altre opzioni al dollaro come moneta di riserva. Per gli Usa il tempo dei prestiti facili e del debito è finito». Il governatore della Banca Centrale della Cina Zhou Xiachuan ha avvisato che le attuali politiche economiche di Washington indeboliscono la fiducia nei Treasury bond e il sistema finanziario internazionale. Il messaggio dei paesi del Brics è chiaro: è tempo di lavorare per creare un paniere stabile di monete, anche con riferimento all oro, come elemento essenziale per gestire insieme e in modo costruttivo la nuova stagione di sviluppo e di cooperazione economica mondiale. Del resto nel discorso del 1971 Nixon parlò della «necessità urgente di creare un nuovo sistema monetario internazionale» perché era consapevole della «gravità» della sua decisione. Fino a oggi sottovalutata da molti. *Sottosegretario dell Economia nel governo Prodi **Economista

5 PRIMO PIANO Sabato 20 Agosto 2011 La sua eclisse è stata acuita dalla sonora sconi tta alle ultime elezioni amministrative Bossi ha ancora in mano la Lega? I colonnelli sono delusi e Maroni è pronto a sostituirlo DI CESARE MAFFI Fin quanto i postumi della malattia influiscono e da dove, invece, parte una concreta usura dell uomo politico e delle sue capacità? La domanda viene spontanea considerando i recenti comportamenti di Umberto Bossi. Si sa che il padrone della Lega non è mai stato giudicabile col metro della normalità. Basterebbero certe battute sulla secessione armata o gli insulti omaggiati ai nemici di turno (che potevano pure essere ex alleati o perfino alleati) per capire l anomalia del personaggio. In queste settimane, però, Bossi pare avvitato su sé stesso. L insulto al collega Renato Brunetta, per esempio, non era soltanto di pessimo gusto, offensivo e gratuito,, ma del tutto fuori luogo. La chiusura a riccio sulla riforma delle pensioni è parsa un ritorno alle polemiche del 94 (quando furono occasione per portare la Lega al ribaltone), Renato Brunetta DI ALESSANDRA NUCCI piuttosto che un reale e motivato distinguo. Infatti i riferimenti concreti forniti da Bossi sono stati di un semplicismo retorico, senza alcuna considerazione della realtà. Addirittura ci si è chiesti se egli non pensasse a concrete situazioni di pensionati «padani», che sarebbero danneggiati rispetto ai pensionati «terroni». Bossi è ancora in grado di tenere in pugno la Lega? Le insoddisfazioni traspaiono evidenti e diffuse, perfino nel cuore di quelle vallate da cui i leghisti hanno sempre tratto alimento. Si sono Gli americani di Knight Vinke chiedono che il colosso si smembri Aiuto, vogliono portarsi via addirittura tutto l Eni Paolo Scaroni Roberto Maroni Ormai è consuetudine delle aziende straniere, appena hanno un po di liquidità, venire nel Bel Paese a fare shopping, portandosi a casa sia nuove tecnologie sia marchi che hanno fatto la storia dell intraprendenza italiana. E sembra diventata un abitudine anche quella di farsi aiutare dalla borsa ad abbassare il prezzo. Iniziò nel 1992, quando l agenzia di rating Moody s declassò i Bot italiani dando il via a una spaventosa speculazione sulla nostra moneta. Con la lira fortemente indebolita le nostre aziende di Stato furono «privatizzate» dall Iri, a prezzi convenienti soprattutto per i compratori esteri. Adesso hanno preso di mira l Eni, Ente Nazionale Idrocarburi, identificabile con il logo del cane a sei zampe dell Agip. È la società petrolifera creata da Enrico Mattei, la cui morte in un incidente aereo viene comunemente attribuita alle cosiddette «Sette sorelle», le aziende petrolifere concorrenti. Questo solo ricordo fa sussultare di fronte all entità della posta oggi in gioco. Eni ha più di dipendenti ed è presente in 79 paesi. Nel 1993 era già stato privatizzato, assieme alle altre aziende Iri: convertito in società per azioni e venduto in borsa. Ma lo Stato tenne giustamente per sé il 30%, la golden share, azione d oro che gli garantiva il controllo effettivo della società, strategica per l Italia (allo stesso tempo fu scorporato e ceduto uno degli asset più strategici dell Eni: la Nuovo Pignone di Firenze, ceduta alla General Electric, che così si liberava del suo maggiore concorrente, incamerandone il know-how). Adesso, da un paio d anni, il fondo americano Knight Vinke fa pressioni sull Eni perché si auto-smembri. Scorpori la Snam, il settore gas, per uscire dalla sottovalutazione che subisce in borsa, nonostante sia azienda sanissima che dà regolarmente dividendi. Ma la cura-spezzatino non garantisce contro le fluttuazioni di borsa, semplicemente rende la società più scalabile in quanto di dimensioni più ridotte. E soprattutto, come Paolo Scaroni aveva spiegato, l attività di trading del gas è strategica per l Italia: consente all Eni di intrattenere relazioni privilegiate con paesi produttori come Russia, Algeria, Libia e Egitto, acquisendo contratti di importazione di lunghissimo termine e rilevando concessioni minerarie o quote di giacimenti. Questo avvisava al principio del Mal gliene incolse. All inizio del 2011 l attacco alla Libia ha ridotto dell 80% la produzione di idrocarburi dell Eni in quel paese, e del 6% l utile del primo semestre Adesso Vinke preme perché l Italia ceda il controllo dell Eni. Prima di corrergli in aiuto, si prega gli ideologi dell anarco-capitalismo di prendere in considerazione l evidente controsenso consistente nel rinunciare, in nome del ripianamento del debito, a uno dei principali motori di entrate. Umberto Bossi sentite voci difformi, esternate pubblicamente senza alcuna remora, a cominciare dai sindaci di Varese e di Verona, ma soprattutto si è assistito a evidenti smarcamenti del ministro dell Interno. A Bossi diventa difficile tenere in mano la situazione, nel partito e nei rapporti con gli alleati, se le posizioni assunte diventano pendolari e contraddittorie, quando non addirittura insostenibili. Il caso delle sedi decentrate DI STEFANO SANSONETTI 5 a Monza ne è un esempio. È verosimile che la legnata ricevuta alle amministrative abbia fatto uscire Bossi dal comodo giaciglio nel quale poteva alternare minacce agli alleati e rispetto degl impegni elettorali, convinto di essere ricompensato dagli elettori, che apprezzavano la parte lottatrice della Lega. Le perdite subite, senza più quel risucchio dal Pdl che aveva consentito alla Lega di avanzare a ogni turno elettorale dal 2008, hanno indisposto Bossi. È stato costretto ad accentuare i suoi aspetti di lotta, tirando in ballo antiche parole d ordine come la secessione o la frantumazione dell Italia. Tuttavia si accorge che la stessa base non crede più a queste promesse, identiche a quelle di dieci o venti anni addietro, e che nello stesso tempo la Lega continua a sedere nel governo, dovendosene assumere responsabilità sempre più pesanti e sempre meno condivise. Di qui, gli ondeggiamenti di queste settimane e le reazioni sempre meno persuase dei propri seguaci, con le correlative incertezze di alcuni colonnelli e le silenti ambizioni di Roberto Maroni. La regione Veneto contro gli hotel di Emma La Marcegaglia abbatte un bosco Emma Marcegaglia Pare che la regione Veneto si sia arrabbiata, e non poco. Il fatto è che la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, su quel gioiello che sorge nel parco naturale del Delta di Po, ha puntato forte. A costo di radere al suolo un bosco. Parliamo dell isola di Albarella. Da diversi anni, attraverso una società che si chiama proprio Albarella, la Marcegaglia gestisce in loco un megacomplesso turistico con due alberghi, villette date in affitto, piscine e via dicendo. Un «occupazione», quella del territorio, che ha ormai portato nel corso degli anni la famiglia Marcegaglia ad acquistare il 30% della proprietà dell isola. Il problema è che per perfezionare tutti i vari progetti edilizi, non si è molto badato all ambiente. Che pure è importante nell isola, vista che qui sorgono circa 150 specie diverse di piante. E così, dall ultimo bilancio disponibile dell Albarella, chiuso il 31 dicembre del 2010, risulta che la società ha dovuto aprire appositi conti correnti bancari per far fronte alle pressanti richieste del Servizio forestale regionale. Il quale ha preteso dalla spa della Marcegaglia un «vincolo all obbligo di rimboschimento di aree verdi dell isola di Albarella». Per questo nel 2010, come emerge dai documenti contabili, la società ha dovuto versare 160 mila euro. E così i depositi bancari ad hoc, che ammontavano a 250 mila euro, si sono ridotti a 90 mila. Ma la questione, verosimilmente, è destinata a rimanere aperta. Nel frattempo la Marcegaglia non ha badato a spese sull isola. Nel 2010 ha sborsato 873 mila euro per ristrutturare la 21 stanze del Golf Hotel. I cui impianti di illuminazione sono stati aggiornati per 149 mila euro. Altri 125 mila se ne sono andati per abbellire il porto turistico.

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7 PRIMO PIANO Sabato 20 Agosto 2011 Maxicommessa per rifornire la pubblica amministrazione. Ed è bagarre tra i big del petrolio Mezzo miliardo di pieno per lo stato Servono 461 mln di litri di benzina per trasporti e riscaldamento DI STEFANO SANSONETTI Se lo stato italiano fosse un automobile, si potrebbe dire che adesso ha bisogno di un pieno di benzina da 468 milioni di euro. Una cifra monstre. Sì, perché per far funzionare trasporti e riscaldamento nella caleidoscopica macchina della pubblica amministrazione nostrana, serve la bellezza di 461 milioni di litri di benzina e gasolio. I numeri vengono fuori da un bando di gara appena predisposto dalla Consip, la società del Tesoro Paolo Scaroni DI DIEGO GABUTTI Come a Cip, il poliziotto di Jacovitti alto una spanna e sempre vestito di nero, anche ad Aldo Cazzullo non sfugge mai nulla. Mentre tutti gli altri italiani, beoti, sbadiglianti, bevono té freddo seduti nei dehors dei bar e fischiano alle ragazze di passaggio senza dedicare un solo pensiero al Risorgimento, alla Resistenza e a tutti quei cari padri della patria, da Giuseppe Mazzini a Ferruccio Parri, oggi così trascurati, Cazzullo ha visto e capito cosa sta capitando: capita che tutti gl italiani (lui escluso) se la prendono col fascismo scandinavo. Fascismo scandinavo? Dopo la bomba di Oslo e il massacro dell isola di Utoya, non si è parlato d altro, almeno secondo Cazzullo, che lo scrive su Sette. Fascismo di qua, scandinavo di là, e io non me ne sono accorto, niente (e nemmeno conosco qualcuno che se sia accorto). Eppure devo averne parlato anch io, e così chiunque neghi d averlo fatto o se ne sia anche soltanto dimenticato, visto che di fascismo scandinavo, tranne Cazzullo, pare abbiano parlato e straparlato tutti. E perché abbiamo parlato tanto di fascismo scandinavo mentre Cazzullo ci guardava con quel suo sguardo accigliato a metà tra il maestro buono ma severo del libro Cuore quando contempla con un sospiro il quaderno a quadretti di guidata da Domenico Casalino che si occupa di approvvigionamento di beni e servizi per la Pa a prezzi scontati. Le dimensioni della commessa, neanche a dirlo, stanno già scatenando gli appetiti dei maggiori operatori del settore petrolifero. Se si va a dare un occhiata alle società che si sono aggiudicate le precedenti edizioni del bando, si capisce bene l entità dell interesse in gioco. Ci sono l Eni di Paolo Scaroni e l Erg di Alessandro Garrone, ma spuntano anche società petrolifere straniere come la Total e la Q8. Tutte, a più riprese, si sono date battaglia (e verosimilmente si ridaranno battaglia) per aggiudicarsi il succulento piatto messo in palio dal ministero dell economia per il tramite della Consip. D a i documenti di gara Alessandro Garrone emergono le due grandezze principali. Da una parte il valore massimo dell appalto, stimato in 468 milioni di euro (al lordo di accise e Iva). Alla cifra si arriva sommando il valore di ciascuno dei 10 lotti geografici in cui è divisa la commessa. Dall altra i 461 milioni di litri di benzina e gasolio che potranno essere ordinati dalle pubbliche amministrazioni per due usi principali: il trasporto e il riscaldamento. A ben vedere, già dai due numeri principali in ballo si capisce come la pubblica amministrazione pretenda un carburante «piuttosto» scontato. Eh già, perché in un momento in cui la super viaggia sugli 1,6 euro al litro e il gasolio sugli 1,5, lo stato italiano si aspetta di pagare i 461 milioni di litri poco più di un euro ciascuno. E possibilmente anche meno, visti i ribassi che le società concorrenti offriranno per aggiudicarsi la gara. Di diverse caratteristiche sono i carburanti richiesti dal bando. Si tratta della Franti e il Puffo con gli occhiali nei suoi momenti peggiori? Abbiamo parlato tanto di fascismo scandinavo (e poi ce ne siamo dimenticati) perché l oblio è la nostra vocazione nazionale e perché non volevamo ricordare che il fascismo «l abbiamo inventato noi». Nel senso di noi italiani (be, «noi italiani» tranne uno, naturalmente). Squadrismo, Piero Gobetti, Giovanni Amendola, la seconda guerra mondiale, la persecuzione (e la consegna ai nazisti) dei perfidi giudei italiani, poi le bombe sui treni, gli anni di piombo, le stragi, la destra armata, forse pure la P2, il Festival di Sanremo, il delitto di Cogne, e via così, senza rete, un punto esclamativo dopo l altro. Tutto rimosso, tutto dimenticato. Ecco la storia d Italia secondo Aldo Cazzullo, uno che veglia, grazie al cielo, mentre noi dormiamo. Lui non dice una parola sul fascismo scandinavo (sarebbe del resto una sciocchezza, visto che l opera d un serial killer psicopatico col fascismo c entra evidentemente un pero, qualunque cosa lui racconti al suo psichiatra e alla polizia) mentre noi «abbiamo rimosso la nostra responsabilità storica». Noi neghiamo la storia (il fascismo è scandinavo, mica italiano) e, dopo averla negata, alè, la rinneghiamo (vogliamo dividere l Italia, non abbiamo esposto il tricolore alla finestra, non ci scappelliamo di fronte al monumento del Re Galantuomo o di Peppino Garibaldi, anzi non abbiamo neppure un cappello). Cazzullo no. Cazzullo riporta coraggiosamente e opportunamente a galla quella parte di storia patria che gl italiani (Cazzullo sempre escluso, inutile dirlo, ma tutti noi compresi) avevano rimosso. Non fosse per lui, che 7 benzina super senza piombo, del gasolio per autotrazione, del gasolio per autotrazione «artico», del gasolio da riscaldamento e del gasolio da riscaldamento «artico». L entità economica della gara, certo, si giustifica, con la grande quantità di litri di carburante che andranno forniti. Ma potrebbe comunque essere lecito chiedersi se queste quantità siano effettivamente necessarie, soprattutto in un periodo di drammatiche ristrettezze economiche. Anche perché in una precedente gara di fornitura dello stesso carburante, e per gli stessi usi, i milioni di litri richiesti erano stati 448. Ossia 13 milioni in meno rispetto all attuale commessa. PILLOLA di Pierre de Nolac Pisapia, che non intende lasciare spazio a Stefano Boeri, vuole togliere dal Museo del 900 di Milano il Quarto stato di Pellizza da Volpedo per portarlo a palazzo Marino. Cominciano gli espropri proletari. SECONDO LUI IN ITALIA NON S È PARLATO D ALTRO IN QUESTI GIORNI. IO NON ME NE SONO ACCORTO Aldo Cazzullo ce l ha a morte con il fascismo scandinavo Aldo Cazzullo agita la bandiera dei tre colori, che è sempre stata la più bella, mentre noi non ricordiamo neanche il motivetto (figurarsi le parole) dell Inno di Mameli e per lo più ci guardiamo intorno rintontoniti, con un filo di bava che ci cola dalla bocca, be, non fosse per Cazzullo, come dice lui stesso, tutti gl italiani, lui escluso, non saprebbero chi fu la Piccola Vedetta Lombarda e parlerebbero di Mussolini alla maniera di Leo Longanesi, Indro Montanelli e Silvio Berlusconi: come d un «buonuomo» che mandava i suoi nemici in vacanza nelle isole e detestava Hitler più di quanto lo detestasserro Churchill, De Gaulle, Baffone, Roosevelt messi insieme e moltiplicati per l intero ghetto di Varsavia. Con tutti i fascistoni e i nemici dell Italia unita che ci sono in giro, alcuni consapevoli e altri no, in stragrande maggioranza vittime d una pessima educazione civica e tutti gli altri cattivi educatori, possiamo ben dirci fortunati che Aldo Cazzullo c illumini col suo patriottismo e il suo antifascismo così saldi e sicuri. Viva l Italia! Viva il Piccolo Scrivano Sabaudo! Viva la resistenza! Viva il partito d azione! Abbasso i piccioni che lordano il monumento ai Fratelli Bandiera! Viva il racconto del mese del maestro Cazzullo!

8 8 Sabato 20 Agosto 2011 PRIMO PIANO Si è costituita un anomala Santa alleanza fra il sindaco pidiellino e i post-comunisti Tutti in difesa di Prato provincia La capitale degli stracci e culla dei cinesi sale sulle barricate DI GOFFREDO PISTELLI Mr. Sasch e i post-comunisti, insieme sulle barricate per difendere Prato provincia. Il sindaco pidiellino della capitale degli stracci, la culla dei cinesi e il distretto in declino industriale cantato da Edoardo Nesi, lancia una santa alleanza con gli odiati avversari del Pd, per salvare l ente provinciale a rischio soppressione. a lungo rincorso e poi ottenuto nel Il 59enne Roberto Cenni, industriale del tessile dal noto marchio street-style, Sasch appunto, abile delocalizzatore in Cina mentre gli asiatici assediavano Prato, l uomo che due anni fa aveva dato una gioia a Berlusconi, strappando una città rossa per tradizione al centrosinistra dopo una campagna elettorale dai toni durissimi, sulla Manovra bis innalza la bandiera della pratesità e tende le braccia al DI PIERO LAPORTA Le carceri sovraffollate, tormentone d ogni estate, saranno dimenticate quando Marco Pannella riavrà l appetito o sarà stufo di giocare a tana liberatutti. Passata l estate, con o senza l indulto, non se ne parlerà più ma il problema resta. In Italia le carceri ospitano oltre 60mila detenuti, su una capacità di 50mila. Un terzo dei detenuti sono stranieri, extracomunitari oppure balcanici. Il problema sovraffollamento delle carceri concerne paesi europei e non, ma altrove hanno la soluzione: il braccialetto elettronico. A dire la verità l abbiamo adottato anche noi, tuttavia con qualche differenza. Pochi ricordano in questo paese di smemorati che nel 2001 la Telecom spuntò 110 milioni per 400 braccialetti elettronici, fino al Pagheremo ancora fino a settembre. Tempo fa ne funzionavano una decina, per sperimentarli: oltre un milione di euro a braccialetto per anno. Oggi forse non funzionano neppure quelli. Tutti i paesi civili usano il braccialetto. La Gran Bretagna lo usa su 50mila adulti condannati o imputati, spendendo un quinto rispetto alla detenzione tradizionale, coprendo anche la sorveglianza H24 su minorenni, tifosi e automobilisti a rischio. Là pieno successo, qui costoso flop. Perché? In Gran Bretagna la sorveglianza elettronica è a gestione privata. I contractors, vinto l appalto, garantiscono il servizio. La Telecom fornì al ministero di Giustizia i dispositivi sulla base di requisiti operativi descritti da qualcuno che, giocando con la play station, presumeva di conoscere le hitech. Ottenuti gli apparati, «cassando» presidente provinciale. Nello specifico: Lamberto Gestri, 69 anni, ingegnere, una lunga militanza dc (di cui fu segretario provinciale fra gli anni 70 e 80) e arrivato al Pd dalla sponda margheritina. «Non ritornino le vecchie logiche di vassallaggio», ha tuonato il sindaco, dove il richiamo feudale evoca il ruolo storico e politico di Firenze, con cui si dovrebbe accorpare, una volta defunta, la provincia pratese. Cenni parla di un ente «consolidato», nega i risparmi dell operazione. Più che un ex-industriale e un berlusconiano che ha combattuto la battaglia contro gli statalisti del Pd-Ds-Pds, sembra un democristiano d altri tempi. Lo stesso Nesi, vincitore dello Strega con una storia strappalacrime sugli industriali tessili «ammazzati» dalla globalizzazione, Storia della mia gente, e che in quella provincia fa l assessore alla Cultura (e al marketing territoriale), non Roberto Cenni ALTRO CHE NUOVI ISTITUTI. MA LA GESTIONE VA AFFIDATA IN APPALTO AI PRIVATI Carceri: perchè il braccialetto elettronico funziona in tutti i paesi salvo che da noi? rimase la nebbia delle procedure. Chi crede di rimediare con corsi di formazione reca ulteriori gravami ai costi complessivi, senza garanzia che il personale sia compatibile coi requisiti del sistema. Flop arciscontato. Chi paga? Un altra domanda: che si aspetta in Italia a privatizzare questi servizi? Oggi anche il Brasile ci surclassa nella sorveglianza elettronica e sta svuotando le carceri. Partiamo da un concetto elementare: se i nostri apparati statali fossero vocati alle hi-tech non saremmo dove siamo. Tanto più banale è osservare che i rari casi d alta specializzazione nelle polizie non sono peculiari al personale di custodia delle carceri, tanto meno a tutte le ramificazioni delle innumerevoli polizie italiane, coi loro 500mila addetti. Chi tarantola all idea che una polizia privata metta un braccialetto allo stato, ricordi che 60mila agenti privati sono da tempo nella nostra (in)sicurezza e già operano nelle situazioni più calde. Si può lasciare la scelta in molti casi al carcerato: cella o braccialetto? Se sceglie il braccialetto, sarà sottoposto a sorveglianza H24 da una consolle che copre territori di più regioni, con comunicazioni «punto a punto» dalla consolle alle polizie. In caso di violazione o fuga, lo si rimette in cella e si butta la chiave fino alla fine della pena. Questa macchina non è gestibile autonomamente dalle polizie e ne evidenzia le carenze e le ridondanze. E questo è forse l ostacolo insormontabile, in Italia, non in Gran Bretagna e neppure in Brasile. prlprt@gmail.com Lamberto Gestri DI GUIDOBALDO SESTINI si spinge a tanto, anzi: «Difficile dare un opinione sulla mossa del governo», aveva detto al Corriere Fiorentino, «anche il centrosinistra forse sarebbe stato costretto a fare questa scelta perché il territorio diffuso non può reggere di questi tempi». Gestri intanto ringrazia il sindaco. Ha studiato al Cicognini, storico liceo cittadino, anche lui come Nesi e come Curzio Malaparte. La pratesità ce l ha nel sangue. «Per l autonomia di Prato», dice, «è un passo indietro e spero che oltre la provincia non vogliano tagliare anche i servizi». Alla chiamata già rispondono, bipartisan, i deputati Pd e Pdl: nel primo caso il potente Antonello Giacomelli, l ultimo segretario della Dc pratese divenuto braccio destro di Dario Franceschini; nel secondo Riccardo Mazzoni, ex-giornalista molto vicino a Denis Verdini, di cui diresse il Giornale della Toscana, dorso locale del più famoso foglio di Paolo Berlusconi. Entrambi affilano gli emendamenti. In caso di sconfitta, è già pronta l alleanza con i vicini pistoiesi, dove il sindaco Renzo Berti e la presidente provinciale Federica Fratoni, entrambi Pd, studiano fusioni fredde con Prato per scongiurare un comune accorpamento all odiata Firenze, il cui sindaco, Matteo Renzi, è un noto fan di un unica area metropolitana che inglobi i tre capoluoghi di provincia. A rendere la discussione surreale, come certi dialoghi del benignano Berlinguer ti voglio bene ambientato proprio da queste parti, la continuità territoriale fra Firenze, Prato e Pistoia: da est a ovest attraverso la grande Piana, ormai un unica città di un milione e mezzo di persone. Alla Svp di Merano non piacciono le quote rosa Le quote rosa non piacciono alla Stella Alpina. Almeno a Merano. La Suditiroler Volkspartei, nel cui simbolo c è appunto il fiore di montagna, conferma di voler fare della città altoatesina un laboratorio politico davvero singolare. Se infatti stavolta ha guidato i suoi alleati a dire no alla bozza di statuto che introduceva nel municipio, ma anche nelle società controllate, posti riservati alle donne, oltre un anno fa, dopo il ballottaggio vincente del sindaco Gunther Januth, aveva deciso di varare una maggioranza senza il Pd, alleato storico nell area, e con dentro due liste civiche, una di ex-bersaniani, l altra di ex-pidiellini oltre all Idv e con l appoggio esterno della Lega. E la bocciatura della bozza di statuto produce un altro strappo dai piddini, visto che la piattaforma di modifiche rosa arrivava con voto unanime, Svp compresa, da una commissione presieduta dalla consigliera bersaniana Vanda Carbone che, subito dopo Ferragosto, s è dimessa polemicamente. Indignata perché Merano è stata in passato una delle poche municipalità della provincia bolzanina ad avere un sindaco donna, con la diessina Claudia Chisté. Parla di battaglia di civiltà, la Carbone, e punta il dito contro le colleghe della Svp, che si sono allineate al diktat, del segretario cittadino, l obmann come come lo chiamano lassù, Toni Gögele, il quale ha dichiarato serafico: «Manteniamo la nostra linea e gli accordi politici di coalizione e, anzi, talvolta andiamo anche oltre le previsioni di legge». Imbarazzata la dichiarazione di Angelika Margesin, responsabile delle donne Svp, e che aveva votato a favore dello statuto al femminile: «La maggioranza ha deliberato e le regole della democrazia vanno rispettate», ha detto all Alto Adige, dicendosi «personalmente contraria a questa impostazione». Il sindaco Januth alza le spalle: nessun ricorso al Tar contro la composizione attuale della giunta (una sola donna, l assessora Heidi Siebenförcher) è stato presentato nei termini e lui non rischia di dover «rimpastare» precipitosamente come era accaduto a Roma, al suo omologo Gianni Alemanno. Alla consigliera d opposizione dimissionaria, manda a dire che «a Merano ci sono poche donne in giunta, come alla Provincia di Bolzano, dove il Pd sta al governo». E infatti nel capoluogo, Luis Durnwalder ha chiamato intorno sette uomini e solo una donna, Sabina Kasslatter Mur, la bella assessora alla Cultura tedesca, già giornalista di Dolomiten. Ma evidentemente i diritti delle donne, per il Pd altoatesino, si fermano in Val Passiria e non ce la fanno ad arrivare giù, fino a Bolzano. E se l altra metà del cielo arranca sotto la stella alpina tirolese, anche all ombra del ramoscello d ulivo bersaniano c è poco da stare allegre.

9 PRIMO PIANO Parte la campagna elettorale di Di Pietro in regione Idv, corre Cristiano Tonino lancia il fi glio per il Molise DI ANTONIO CALITRI Cristiano Di Pietro alla guida del Molise al posto del padre Antonio, impegnato sulla scena nazionale per liberare l Italia da Silvio Berlusconi. È questa l idea che sta pensando il capo dell Idv per lanciare l amato figlio. E lo strapuntino da consigliere regionale sicuro, magari da capogruppo e perché no, anche assessore, che nonostante i tagli promessi della casta non si buttano mica via, sarebbero stati anche causa alla base del rifiuto a partecipare alle primarie del centrosinistra dell 11 settembre per individuare il candidato delle regionali che si terranno a fine ottobre. Per papà Antonio Di Pietro è arrivato il momento di far fare un passo importante al figlio Cristiano. L idea principale è quella di lanciarlo come capolista dell Idv per avere un posto praticamente sicuro in consiglio regionale, dove assumerebbe anche la carica di capogruppo con tutti i vantaggi che ne conseguono. Con il sogno fino ad ora nascosto di fare un exploit a sorpresa come ha fatto Luigi De Magistris a Napoli e diventare governatore. L arma vincente per Di Pietro senior sarebbe utilizzare Cristiano come controfigura o sostituto di persona facente funzioni. Infatti, l ex pm, alla festa del partito che si è tenuta qualche giorno fa nella sua tenuta a Montenero di Bisaccia, scortato dal figlio ha detto che gli DI GIORGIO PONZIANO Giancarlo Galan, se ci sei batti un colpo. Il suo ministero, infatti, ha depositato il ricorso al Consiglio di Stato contro una sentenza del Tar del Lazio che gli impone di esprimersi su un caso sollevato da Italia Nostra, l associazione presieduta da Alessandra Mottola Molfino: la vecchia palazzina dell Azienda municipalizzata, a Modena, è da considerarsi cimelio storico e di conseguenza degna di tutela architettonica oppure no? Il contenzioso, anche a colpi di carte bollate, tra Italia Nostra e il comune, che al posto della palazzina, e nell area circostante, ha previsto appartamenti e centri commerciali, è incominciato qualche anno fa. Tra i due litiganti, il ministero se n è lavato le mani, tanto che i giudici amministrativi del Lazio lo hanno redarguito: se non è il ministro dei Beni culturali a indicare (su segnalazione dei suoi uffici periferici) cosa tutelare, chi lo deve fare? Adesso il contenzioso prosegue ma quando i buoi sono scappati, infatti le ruspe mandate dal Comune senza attendere la sentenza del Tar sono entrate in azione e la palazzina è stata rasa al suolo. La sentenza definisce illegittime (a causa di un pasticcio catastale) le motivazioni con le quali la Direzione generale per i beni architettonici ricusò la richiesta di tutela avanzata dagli ambientalisti. Quindi l iter andava ripetuto e il ministero doveva esprimersi con chiarezza. Niente di tutto questo è avvenuto e sul luogo ci sono ora le rovine della palazzina, definita da Italia Nostra «esempio mirabile di archeologica industriale». Quindi la decisione se tutelare o meno l edificio arriverà quando l edificio non c è più. La vicenda sta scatenando un insolita guerra tra le sarebbe piaciuto candidarsi alla guida del Molise per far svoltare la sue regione ma non può proprio. «Sono molto rammaricato perché non posso sdoppiarmi e devo in questo momento contribuire Cristiano e Antonio Di Pietro con tutta l Italia dei valori a creare un alternativa per il paese al governo Berlusconi» ha dichiarato in un intervista al Nuovo Molise, spiegando di doverlo «fare perché mi sento un soldato in trincea sul piano nazionale. Ma con molto rammarico perché avevo nel cuore ed ho nel mio cuore il desiderio di fare qualcosa per il mio Molise. Se mi fossi candidato e fossi stato eletto il primo giorno che avrei messo piede in regione ci sarei andato con la ramazza per cacciare tutti. E avrei azzerato tutto. Una pulizia totale. Ci sono tanti di quegli sprechi, tanti di quei costi inutili, tante di quelle persone che campano a sbafo intorno alla classe politica che fa paura». E di non voler partecipare alle primarie per non sostituire uno Iorio (Michele è l attuale governatore, ndr) con uno Iorino. Di fatto, spiegano dalle parti democratiche, la rottura con Di Pietro sarebbe stata dovuta alla richiesta arrivata ai vertici del partito regionale di blindare il figlio Cristiano alle prossime elezioni per farlo diventare sicuramente consigliere e in caso di vittoria del centrosinistra, anche assessore. Una proposta che non tutti erano disposti ad accettare, così è saltato il patto. Con Tonino che adesso inizia a sognare di fare un far fare a Cristiano un parallelo con Luigi De Magistris dicendo che «quando l Idv non ha partecipato alle primarie a Napoli, perché a Napoli c erano le stesse esigenze che ci sono oggi in Molise, tutti ci guardavano con sufficienza e quando abbiamo presentato una candidatura di rottura per parlare direttamente ai cittadini tutti hanno sorriso. E invece siamo stati in grado di rivoluzionare la politica napoletana. Ora il nostro impegno è quello di rivoluzionare la politica molisana. E chiediamo ai cittadini l opportunità di farlo. Per pulire la Regione la scopa ce l ha metto io, ma la chiave per aprire la porta devono mettercela i cittadini. E come colpo a sorpresa sarebbe puntando proprio sul figlio che si presenterebbe però, non per la sua fantastica inesperienza (come disse la Marianna Madia veltroniana) bensì come nuovo format di sostituto paterno. Modena, appartamenti sul monumento abbattuto associazioni ambientaliste (a Italia Nostra si è aggiunto il Wwf) e la giunta di centrosinistra del Comune di Modena, guidata da Giorgio Pighi. Non ha dubbi il responsabile modenese di Italia Nostra, Giovanni Losavio, ex-magistrato di Cassazione: «Si tratta di una barbara distruzione del più autentico documento delle storiche municipalizzate. L unico intento della demolizione è stato prevenire l udienza del Tar per porre i giudici di fronte al fatto compiuto». Tuona l assessore alla Pianificazione territoriale, Daniele Sitta: «Modena non può aspettare che Italia Nostra finisca di sperperare i soldi della collettività in infiniti e ripetuti ricorsi in tutte le sedi italiane e internazionali per dimostrare l indimostrabile. Il comune ha agito nella piena legalità. Se gli esponenti di quella che ho ironicamente definito Santa Inquisizione ritengono che chi non la pensa come loro debba essere arrestato (o è previsto anche il rogo?) è un problema che riguarda la loro concezione medievale dei rapporti fra le istituzioni e le persone». Ma la vicenda ha anche compattato un singolare fronte del no: Sel, Idv e Pdl sono sulle barricate. Andrea Leoni, consigliere Pdl, parla di «un invivibile delirio urbano». Il Pd e il suo sindaco sono in trincea. Il complesso dell ex Amcm, realizzato nel 1912 e sede dell Azienda municipalizzata del Comune fino al 1995 venne dichiarato di interesse culturale nel 2005 ma la tutela ministeriale non è mai arrivata. Al suo posto sorgeranno due palazzine con 104 appartamenti, un parcheggio per 380 posti auto, un ipermercato alimentare e un centro commerciale, un cinema e un teatro. L iter giudiziario finirà quando i carrelli della spesa saranno già pieni di vivande. PERISCOPIO DI PAOLO SIEPI Sabato 20 Agosto 2011 Compleanno di Tremonti. Invece del classico stinco di santo, quest anno, nel menu, c è il bollito milanese. Maurizio Crippa. Il Foglio. Milton Friedman, premio Nobel per l economia, è stato il primo ad auspicare che le banche centrali rinunziassero a mantenere il tasso di cambio a un livello predeterminato. Secondo lui, è molto meglio che l aggiustamento degli squilibri del- la bilancia dei pagamenti sia effettuata da una variazione di un solo prezzo (il tasso di cambio, appunto) che non dalla variazione di tutti i prezzi e redditi interni. Molto meglio una svalutazione di una recessione. Meglio che sia il cane a muovere la coda che non la coda a muovere il cane. Antonio Martino. Il Giornale. Fa male, il nostro cittadino, a mettere tutti i politici e tutti i partiti nello stesso fascio («sono tutti uguali!»). Sì, fa male, ma ha buone giustificazioni. Il Pd, ad esempio, ripete spesso: «Noi rispettiamo il lavoro dei magistrati e ne attendiamo con fiducia il giudizio». Ma che cosa fa il partito per contrastare seriamente comportamenti illegali prima che essi giungano al vaglio della magistratura? Michele Salvati. Corsera. Berlusconi, nello spiegare ai media (e quindi agli italiani tutti) la manovra bis, si è stracciato le vesti e ha grondato sangue, esibendo inedite faccette scolpite nel dolore. Una sublime interpretazione dello svenato. Umberto Silva. Il Foglio. Nel Sel guidato da Nichi Vendola, il mio partito, non c è ancora una responsabile donne nazionale. Anche nel Sel, se vai a vedere, ti accorgi che sono tutti uomini. Vendola quindi prenda esempio da Zedda a Cagliari e da Pisapia a Milano e si dia una mossa. Le quote rosa sono, a questo punto, la migliore delle peggiori soluzioni. Queste ultime, del resto, sono quelle che sono state adottate sinora. Gemma Azuni, consigliera comunale di Roma. Gli Altri. Il pericolo che sta correndo la democrazia è grave. Da questa crisi possono nascere nuovi autoritarismi. Del resto, il sistema politico oggi più efficiente, quello che invece di debiti ha accumulato crediti e che è dunque in condizione di impartire lezioni a tutti, è una dittatura, quella cinese. Forse un giorno ricorderemo come una svolta della storia, l estate in cui il governo comunista di Pechino intimò al governo capitalista di Washington, di tagliare il suo welfare e di stringere la cinghia. Antonio Polito. Corsera. Nelle prime classi dei treni le persone si muovono poco. Esse vanno raramente alla toilette. Quando ci vanno, è per lavarsi le mani. Preferiscono istruirsi immergendosi in grossi libri sui quali si addormentano. Nelle vetture di seconda classe invece c è molta confusione e molti bambini. La gente parla forte. I bambini poveri frignano che hanno fame, le madri povere, fuori dai gangheri, li schiaffeggiano e i bambini piangono ancora più forte. Quando si legge, si leggono i fumetti oppure ciò che c è scritto sul pacchetto di biscotti. In treno, i poveri non la smettono mai di mangiare. Essi circolano continuamente nel corridoio e vanno spesso alla toilette. Ciò li occupa. Jean-Louis Fournier, Les mots des riches - Les mots des pauvres (Editions Anne Carrière). Milano sarebbe stata una tutt altra città se Gian Galeazzo Visconti non fosse morto di polmonite mentre stava cingendo d assedio Firenze. Aveva già conquistato Bologna e si avviava a costruire l Italia soprattutto se Venezia avesse potuto navigare il Po. Invece Venezia guardò altrove perché il Po non è navigabile. Il Po, del resto, è come l Italia: sembra un fiume, ma non lo è; così come l Italia sembra una nazione ma non la è. Gianni Brera in Milano no di Gigi Moncalvo (Edizioni Elle). Il generale Custer fu un criminale che portò i suoi uomini a morire a Little Bighorne. L unico a salvarsi da quella strage fu un trombettiere italiano: Giovanni Martini, ovvero John Martin per gli statunitensi, veterano garibaldino. Custer lo spedì a cercare rinforzi e, quindi, la sua vita non finì in quella polverosa vallata. Darwin Pasto- rin. Gli Altri. Roberto Calderoli nel corso dell ultime vertice di Gemonio ha denominato Giulio Tremonti il «capo dei soldi». Agenzie. 9

10 10 Sabato 20 Agosto 2011 PRIMO PIANO Per sidare il sindaco, legato a Vendola, scalda i muscoli l assessore regionale del Pd al Bilancio Nichi, primarie solo se gli conviene A Roma le vuole per sè contro Bersani, a Taranto invece no DI ANTONIO CALITRI Chi di primarie ferisce di primarie perisce. Mentre a Roma Nichi Vendola punta tutto sulla competizione pre-elettorale cara al centrosinistra per disarcionare Pier Luigi Bersani dalla leadership della coalizione, a Taranto il primo storico sindaco vendoliano che sconfisse il Pd già nel 2007 si rifiuta di gareggiare e pretende la riconferma diretta, costringendo il governatore pugliese a smentirlo obtorto collo e a darsi disponibile se qualcuno chiede le primarie. Peccato che le hanno già chieste diversi e che si stia preparando anche un candidato da novanta del Pd, l assessore della giunta regionale al bilancio, Michele Pelillo. Nella città famosa per il siderurgico e per la coltivazione del succulento mitile nero, le primarie per una volta si ritorcono contro il partito del governatore che più di tutti in Italia deve dire grazie alla Michele Pelillo competizione presa in prestito dagli Stati Uniti. Nel 2007, dopo appena due anni dalla vittoria a sorpresa di Vendola, il governatore stappò un altra bottiglia di champagne e mandò all Italia il messaggio che la sua vittoria non era stata un fuoco di paglia ma l inizio di un ciclo, proprio grazie alle elezioni di Taranto e alla vittoria dell outsider Ippazio Stefàno che aveva chiesto le primarie al candidato del partito democratico senza ottenerle. Si candidò lo stesso e andò al ballottaggio contro il candidato Pd Giovanni Florido battendolo con il 76,3% delle preferenze contro il 23,7%. Uno smacco che Vendola e i suoi riuscirono a valorizzare mediaticamente a livello nazionale quasi si trattasse di una nuova regione conquistata. PROVINCIA DI LATINA Scuole pontine, finanziati 36 progetti Per la quinta annualità consecutiva, la provincia di Latina ha finanziato i progetti presentati dalle scuole di ogni ordine e grado della provincia, finalizzati allo sviluppo e alla valorizzazione delle attività formativo-didattiche. I progetti finanziati, relativi all anno scolastico 2011/2012, sono frutto della rinnovata intesa triennale sottoscritta l 8 marzo 2010 tra il presidente della provincia di Latina, Armando Cusani, e il dirigente dell Ufficio scolastico provinciale (Usp) di Latina Anna Rita Calvosa. La nuova intesa, in questo primo anno di vigenza, ha affinato ulteriormente gli obiettivi e le finalità progettuali, anche grazie alle indicazioni formulate dai dirigenti scolastici nel corso della Conferenza di servizi svoltasi a Sperlonga il 29 novembre 2010, avendo sempre come fine principale la valorizzazione della progettualità delle istituzioni scolastiche nel rispetto della loro autonomia e della normativa vigente. L iniziativa prende forma dal dlgs. n. 112 del 31 marzo 1995, in materia di «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo stato alle regioni e agli enti locali in materia di istruzione» e in particolare gli articoli 138 e 139, che disciplinano le nuove competenze degli enti locali in materia scolastica. Per meglio supportare lo sviluppo dell autonomia delle istituzioni scolastiche, gli Usp e le amministrazioni locali possono attivare forme collaborative e definire sinergie operative in campo formativo e culturale per meglio rispondere alle esigenze specifiche del territorio di competenza. In virtù di quanto stabilito dalla legislazione, la provincia ha voluto utilizzare, oltre alle risorse ordinarie, ulteriori risorse finanziarie per valorizzare la progettualità delle scuole di ogni ordine e grado del territorio pontino. Confermate, anche per l anno scolastico le aree d intervento prioritario, già individuate nel precedente anno: formazione dei docenti, orientamento professionale degli studenti, integrazione degli alunni stranieri, educazione civica, disagio e dispersione scolastica, valorizzazione dell eccellenza, ricerca della qualità, servizi al territorio. I progetti presentati sono stati 117 in totale (lo scorso anno erano 67), di cui 36 approvati e finanziati. Le scuole elementari ne hanno presentati 3 di cui 1 approvato; gli istituti comprensivi ne hanno presentati 47 e ne sono stati approvati 13; le scuole medie ne hanno presentati 8 e ne sono stati approvati 4; le scuole superiori ne hanno presentati 38 e ne sono stati approvati 9; le direzioni didattiche ne hanno presentati 21 di cui 9 approvati. A fronte di un finanziamento richiesto di ,83 euro per tutti i progetti presentati, la provincia di Latina ha concesso ,56 euro di finanziamento per i 36 progetti approvati. Tutti i progetti finanziati sono consultabili sull albo pretorio online del sito internet della provincia di Latina ( «Nell attesa del suono della prima campanella, ci preme ricordare ai cittadini pontini l impegno e l attenzione che la provincia di Latina riserva alle politiche della scuola, non solo sotto il profilo dell edilizia scolastica, ma anche come supporto alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado», ha affermato Cusani. «Alla vigilia del nuovo anno scolastico, la provincia di Latina conferma un dato positivo: l ente, ancora una volta negli ultimi sei anni, non ha chiuso gli uffici per la pausa estiva, anzi ha posto in atto tutte le azioni necessarie per aumentare la qualità del sistema scolastico provinciale e l efficienza strutturale degli immobili di competenza». Negli ultimi anni, infatti, grazie a un lavoro intenso e costante e all intesa raggiunta con il mondo scolastico pontino, non ci sono state agitazioni e azioni di sciopero da parte degli studenti. Tale impegno permetterà di far iniziare il prossimo anno scolastico a circa 28 mila studenti delle scuole secondarie superiori senza gravosi problemi da definire. Everardo Longarini portavoce del presidente della provincia di Latina Armando Cusani Nichi Vendola DI GOFFREDO PISTELLI Basta con lo sconcio della Concia. Non ha usato proprio queste parole, Luciano Parolin, 70enne dirigente vicentino del Pd, ma il senso delle sue dichiarazioni è stato quello. Viste le foto del matrimonio celebrato ai primi d agosto a Francoforte, fra la deputata abruzzese, piddina pure lei, e la compagna, Ricarda Trautmann, ha atteso una settimana ma poi non ha retto, rilasciando alla stampa cittadina dichiarazioni di fuoco contro la «lobby degli omosessuali in politica». «Adesso che ha coronato il sogno d amore», ha detto riferendosi a Paola Concia, «speriamo la smetta di presentare disegni di legge ad personam (a nome del Pd) in difesa di non so quali diritti negati». E poi ha rincarato, rivolgendo un quesito al partito di Pier Luigi Bersani, cioè al suo: «Domanda seria: è questa la famiglia che (tutti) si vogliono formare? Sono queste le famiglie che si devono sostenere? Il Pd quando la smetterà di appoggiare proposte in difesa delle lobby omosessuali che accampano diritti di «sostegno»? Un brutto affare per lo stato maggiore di piazza S. Anastasia, sede romana del Pd, che aveva disertato la cerimonia tedesca, L anno prossimo si torna al voto e Stefàno ha già avvisato che «non parteciperò alle primarie. Il centrosinistra le organizzi pure ma io mi candiderò autonomamente con una mia lista civica». Così non trovando grazia dal sindaco, il centrosinistra è andato a pressare e a chiedere giustizia a Vendola in persona. Che nonostante era proprio con il sindaco a un incontro per confermare l impegno della Regione per il San Raffaele del Mediterraneo, l ospedale che dovrà sostituire i due attuali nosocomi fatiscenti del capoluogo tarantino, è stato costretto a smentire il primo cittadino e a dire che «le primarie si faranno se qualcuno le chiederà». Dimostrando però di non conoscere bene la situazione cittadina della sua stessa compagine oppure di trovarsi in grosso imbarazzo con la questione visto che a Taranto esiste già da mesi un comitato cittadino che chiede le primarie, aperto dall ex assessore alla cultura Angela Mignogna (uscita dalla giunta Stefàno) e al quale ha aderito anche l Italia dei Valori. Per non parlare del Pd che gioca ancora a carte coperte ma starebbe preparando il colpaccio candidando quando verranno davvero ufficializzate, un pezzo da novanta come l attuale assessore regionale al bilancio Pelillo, uomo forte proprio della giunta di Vendola, della quale conosce e controlla i conti, quasi fosse un Giulio Tremonti in sedicesima. E che potrebbe giocare un brutto scherzo al governatore. L attacco del dirigente anti-gay di Vicenza Nel Pd si litiga per la Concia con tanto di servizio fotografico su Vanity Fair, ed evitato di chiosare, anche con un semplice augurio, la notizia dei fiori d arancio saffici. L intemerata è valsa al cattolicissimo Parolin, insegnante di fisica nei licei ora in pensione, una serie di contumelie via Facebook, una presa di posizione, fortemente critica, dei vendoliani vicentini e il sostegno di Davide Lovat, il rottamatore leghista, anche lui di Vicenza, che espulso dal segretario del Carroccio, Gian Paolo Gobbo, sta costruendo una sorta di Liga cattolica. Parolin ha scelto di non alimentare ulteriormente la polemica, che forse gli è sfuggita di mano, avendo affidato alla sua pagina Facebook, di cui è utente esperto malgrado la non giovanissima età, una nota critica sulle nozze della Concia il 7 agosto e che ha dato il là alle interviste successive. Qualche giornale locale ha maliziosamente collegato la sua tirata anti-gay al fatto che il segretario cittadino del suo partito sia Enrico Peroni, 24 anni, fondatore dell associazione Aletheia, che difende gay, lesbiche, bisessuali, transgender. Eletto da un congresso in cui lo sfindante per quella carica si chiamava proprio Luciano Parolin.

11 ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA Sabato 20 Agosto 2011 Panama: proseguono i lavori per l ampliamento dell istmo. Un opera che avvantaggerà soprattutto gli Usa Raddoppia il canale. E l export Più spazio per le gigantesche portacontainer dirette in Asia DI ANDREA BRENTA è prevista il 15 agosto 2014, giorno del suo L inaugurazione centesimo anniversario. Intanto proseguono a pieno ritmo i lavori per il raddoppio del Canale di Panama: un opera da 5,25 miliardi di dollari (oltre 3,6 miliardi di euro) avviata con l obiettivo di raddoppiare anche il traffico marittimo lungo l istmo artificiale che collega l oceano Atlantico al Pacifico. Consentendo il passaggio a navi container sempre più grandi e migliorando, di conseguenza, il commercio fra gli Stati Uniti e un Asia sempre più affamata di beni e merci. Attualmente attraversano il Canale di Panama, che è lungo 81,1chilometri (compresi i prolungamenti in mare), circa 35 navi al giorno: per gran parte dell anno questo significa che decine di navi devono aspettare un giorno e oltre per poter passare. Il tempo di percorrenza è in media di circa 4/5 ore. Mater semper certa. Pater numquam. Finora, per procedere a un test di paternità, occorreva attendere la nascita del bambino. Da oggi però, almeno negli Stati Uniti, la paternità potrà essere accertata fin dalla dodicesima settimana di gestazione attraverso un semplice prelievo di sangue materno. Il nuovo test, commercializzato dall azienda americana Dna diagnostics center (Ddc), si basa sull analisi del Dna del feto, presente appunto in modesta quantità nel sangue della madre e sulla comparazione con il profilo genetico del presunto padre. Il suo costo è di dollari (1.130 euro). I risultati vengono resi noti entro cinque giorni e il test vanta un affidabilità del 99,9%. Secondo il settimanale britannico New Scientist, uno studio condotto su mille uomini, che successivamente si sono rivelati estranei ai feti analizzati, non ha condotto ad alcun test falsamente positivo. E, allo stesso modo, non vi è stato alcun test falsamente negativo per un centinaio di uomini che erano effettivamente i genitori. Fervono i lavori per l ampliamento del Canale di Panama, la cui conclusione è prevista per il 2014 La nuova serie di chiuse prevista dal progetto di ampliamento, insieme alla realizzazione di 18 bacini per immagazzinare l acqua e di canali più profondi, permetterà di aggiungere una quindicina di passaggi in più al traffico giornaliero. Ma il fatto più importante è che potranno accedere navi del 25% più lunghe e del 50% più larghe, in grado di trasportare carichi due o tre volte superiori rispetto alle portacontainer che attualmente attraversano il Canale. Non solo: grazie ai bacini idrici, la cui realizzazione rappresenta la sfida tecnologica più importante del progetto, le nuove chiuse consentiranno di utilizzare fino a 15 milioni di Lanciato in Usa, si basa su un semplice prelievo del sangue materno Il test di paternità adesso si fa in gravidanza Le due pagine di «Estero - Le notizie mai lette in Italia» sono a cura di Sabina Rodi Fino a oggi, per procedere a un test di paternità, occorreva attendere la nascita del bambino. La società Ddc ha già predisposto punti di raccolta di campioni di sangue negli Stati Uniti, ma ora punta all Europa, dove aprirà un centro a Londra all inizio del mese prossimo. In Francia per ora non se ne parla: lì infatti i test di paternità sono illegali, a eccezione di alcuni contesti giudiziari o medici. Ma, malgrado i divieti, la domanda cresce. litri in meno di acqua rispetto a oggi per ogni passaggio di nave nel Canale. Il progetto di espansione, che vede protagoniste anche alcune aziende italiane, Impregilo in testa, è finanziato con prestiti dalle banche di sviluppo, che saranno ripagati attraverso i pedaggi. Questi ultimi già oggi raggiungono Primo operatore mondiale con quasi 617 milioni di abbonati, China Mobile conta di conservare la sua posizione grazie a Internet senza fili. Spinto dal download di musica, dai pagamenti online e dai giochi, il giro d affari del gruppo è salito nel primo semestre dell 8,8% a 250,1 miliardi di yuan (27,4 mld euro). L utile netto ha raggiunto la cifra di 61,3 miliardi di yuan (6,7 mld euro), registrando un incremento del 6,3% su base annua. Uno dei principali motori di questa performance consiste nei ricavi generati dalla trasmissione dati senza fili, che ha messo a segno un balzo del 42,8% a 19,3 miliardi di yuan. Una fetta che corrisponde al 7,7% del totale di China Mobile rispetto al 6,7% di 12 mesi prima. Sono circa 35 milioni gli abbonati che hanno sottoscritto un offerta di telefonia 3G. Numero uno in questo segmento, l operatore asiatico controlla il 43,5% del mercato 11 diverse centinaia di migliaia di dollari per le navi più grandi. L opera avrà un impatto notevole non solo sugli Stati Uniti, all origine dei due terzi delle merci che passano a Panama, ma anche sull Europa: alcune delle navi più grandi che attualmente attraversano il Canale di Suez potrebbero cominciare a usare la rotta panamense. Il canale originale, vero e proprio capolavoro di ingegneria realizzato per evitare alle navi dirette dai porti del Pacifico a quelli dell Atlantico e viceversa la circumnavigazione dell America meridionale, fu inaugurato nel 1914, dopo dieci anni di lavori. Negli anni 30 venne proposta un espansione del canale. Gli scavi per realizzare chiuse più grandi iniziarono nel 1939, ma vennero ben presto sospesi a causa della guerra. Il progetto attualmente in corso è stato approvato da un referendum nazionale nel Grazie al download di musica e ai giochi China Mobile vola con Internet wi-fi Continua a salire il giro d affari dell operatore cinese nell ex Celeste impero. Nella prima parte dell anno China Mobile ha attirato 32,8 milioni di nuovi abbonati. Però il giro d affari per abbonato è diminuito da 72 a 70 yuan. Ciò si spiega con un calo delle tariffe per poter fronteggiare la concorrenza di China Unicom e China Telecom.

12 12 Sabato 20 Agosto 2011 ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA In Germania non si battono solo a difesa di animali in via di estinzione, ma anche di i ori e tuberi Per la sopravvivenza degli ortaggi C è persino un club che cerca le rose che stanno scomparendo DA BERLINO ROBERTO GIARDINA Salvare gli animali in via di estinzione? Il panda gigante, la balena azzurra, l ornitorinco? I tedeschi non si accontentano e si preoccupano anche per gli ortaggi o i fiori. Si battono perché sopravviva l amata patata «Linda», che i grandi produttori hanno condannato a morte perché di non facile conservazione. O per le mele e le pere poco redditizie ma saporite. E si organizzano perché non si estinguano specie di rose antiche e rare. Rose rosse, bianche o gialle? La scelta è molto più complicata, ma ormai si preferiscono solo i fiori che resistano al trasporto, e le rose che compriamo sotto casa magari sono state coltivate in Sud Africa. «Rettet Damascena!» titola la Frankfurter Allgemeine am Sonntag, che dedica alle rose ben due pagine. Salvate la Damascena, la rosa molto profumata che i crociati portarono in Europa dall Asia Minore nel XIII secolo. O la «Duchessa di Montebello», rosa giunta dalla Cina nel 1824, la rugosa Alba, una rosa bianca arrivata dal Giappone nel 1796 e la Rose du Roi, creata in Francia nel 1814, alla fine dell era napoleonica. Queste e molte altre varietà sono spesso di difficile, e quindi costosa, coltivazione, non resistono al trasporto e non vengono più messe in commercio. Gli appassionati tedeschi si sono riuniti in associazione e danno la caccia alle rose superstiti, battendo le campagne e spiando nei giardini privati. Al weekend, armati di cesoie e di speciali cestini, vanno in battuta sperando di compiere il colpo grosso. Se è possibile, chiedono il permesso ai padroni di casa di invadere i loro giardini e di prelevare un esemplare per il trapianto. Ma la passione è troppo forte, e se nessuno è in casa, non esitano a compiere un piccolo furto «a fin di bene». Come confessa una di loro, la signora Raphaela Langenberg. «Annusate una di queste rose antiche», consiglia, «e le rose normali in commercio perderanno ogni fascino». Lezioni di economia nei campus canadesi Prof nordcoreani vanno in trasferta È già un evento che gli insegnanti tornino sui banchi di scuola. La cosa è più accentuata quando alcuni professori di economia nordcoreani lasciano ufficialmente uno degli ultimi paesi comunisti del mondo per frequentare sei mesi di corso in un campus canadese. Dopo le accuse lanciate dalla Corea del Sud, che si è lamentata degli attacchi di hacker preparati dal suo nemico del Nord, ci si sarebbe potuto aspettare che l approfondimento delle nuove tecnologie giustificasse questo eccezionale permesso di uscita. Infatti la mezza dozzina di docenti, attivi in un ateneo d élite di Il regime coreano ha inviato i docenti nel campus di Vancouver Pyongyang, è volata a Vancouver per scoprire i misteri dell economia, degli affari commerciali internazionali e della finanza. Dagli anni 1990, sotto la pressione amichevole del suo grande fratelli cinese, il regime di Kim Jong-il si è convertito a qualche assaggio di analisi dell economia capitalista in Svizzera o in California. Si trattava però di trasferte molto brevi, per il timore che gli inviati cambiassero idea una volta insediati nei campus. Un conto è capire meglio i meccanismi del nemico, un altro percepire che essi presentano elementi di attrazione. Le rose antiche uficialmente riconosciute sono meno di 700 Nerone e Messalina lasciano il Bar Romain. Per sempre, forse. I dipinti di Gustave Surand, che ornano il celebre ristorante parigino, andranno infatti all asta lunedì prossimo a Deauville e lasceranno il posto a delle copie. Le 13 tele del pittore francese, raffiguranti miti e personaggi dell antica Roma, fino a oggi abbellivano, a due metri e mezzo di altezza, le sale del locale che sorge proprio accanto all Olympia, il teatro il cui palcoscenico è stato calcato da celebrità come Josephine Baker e Jacques Tati. E star e artisti, da Alain Delon a Jacques Prévert, erano frequentatori abituali del ristorante, considerato praticamente Da quindici anni, Frau Raphaela è una jägerin, una cacciatrice di rose, che trapianta nel suo giardino «L age bleu», nello Schleswig-Holstein, che fa parte dell associazione Lost Beauties (bellezze perdute). Finora ha salvato oltre sessanta varietà date ormai per scomparse. Bisogna avere una sorta di istinto innato per intuire dove scovare le specie perdute: nelle ville abbandonate, sui sentieri poco battuti. O nei cimiteri: qui, tra le tombe, continuano a fiorire cespugli di rose poco curate, dimenticate. Un tocco di romanticismo decadente fa parte del gioco. Ogni anno in Germania vengono registrate da 60 a 80 nuove varietà create dai floricultori. Il brevetto è valido per 25 anni, ma per gli appassionati ha comunque scarso valore. Per loro contano le rose «nate» prima del 1867, data fatidica: prima gli ibridi si creavano per impollinazione spontanea, dopo artificialmente grazie all intervento dei coltivatori. Un altro centro è il Genbank Rose a Sangerhausen, dove vengono coltivate circa 8 mila varietà. Ma le rose antiche ufficialmente riconosciute sono meno di 700. Salvare le rose significa anche salvare la nostra storia, sostengono Frau Raphaela e gli altri appassionati. A ogni fiore è legata una data, un avvenimento, un personaggio: la Tour de Malakoff fu creata in Francia nel 1856 per ricordare la conquista del Forte Malakoff nella guerra di Crimea, la Colonel Fabvier ricorda un eroe della guerra di indipendenza greca, e così via. Un giardino come un museo profumato. All asta le 13 tele che ornano il celebre ristorante parigino Nerone e Messalina lasciano il Bar Romain L entrata trionfale di Nerone a Roma, una delle tele che ornano il Bar Romain di Parigi e che andranno all asta lunedì una dépendence dell Olympia. La maggior parte dei clienti del Bar Romain, le cui sale sono impreziosite anche da ricche boiserie e da splendidi pavimenti italiani a mosaico, ha ignorato fino a oggi che i dipinti alle pareti erano degli originali. Solo i ladri lo avevano capito. Così, dopo due tentativi di furto, il proprietario ha deciso di separarsene. Il valore dell insieme delle tele è stimato fra 80 mila e 100 mila euro. Ma non è la prima volta che questi dipinti vengono venduti, bensì la quarta, fin dal Ogni volta però sono tornati al Bar Romain.

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14 Sabato 20 Agosto 2011 L informazione in tempo reale SUL VIDEOCENTER Agricoltura in Oggi IL PRIMO GIORNALE DEGLI IMPRENDITORI, DEGLI OPERATORI E DEI PROFESSIONISTI DELLA TERRA E DELL AGROINDUSTRIA L informazione tempo reale SUL VIDEOCENTER 19 Convocato in pieno agosto il cda. Intanto arrivano i nuovi vertici Agecontrol: Dell Utri presidente Quel blitz alla cassaforte agricola Guerra strisciante sul Sin, per la trasformazione da srl a spa DI LUIGI CHIARELLO Colpo di mano in pieno agosto. Il Sin, che controlla la gestione di tutti gli aiuti alle imprese agricole italiane, nonchè tutti i fascicoli delle stesse aziende, potrebbe cambiare natura giuridica. Passando improvvisamente da srl a spa. E nuovi vertici sono in arrivo anche per Agecontrol, l agenzia che controlla la corretta erogazione degli aiuti e la corretta commercializzazione di alcuni prodotti. Così, di questi tempi, mentre la pubblica amministrazione sonnecchia e le stanze del potere (e della politica) sono semivuote, si giocano sottotraccia due partite senza esclusione di colpi, per la conquista della stanza dei bottoni in agricoltura: l Agea, agenzia incaricata di erogare i contributi Pac alle imprese agricole. In soldoni, sei-sette mld di euro l anno, gestiti attraverso i suoi due bracci operativi. Il braccio più importante è il Sin, sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell agricoltura: è una società a responsabilità limitata detenuta al 51% dalla stessa Agea (che a sua volta è al 100% in mano al dicastero delle politiche agricole) e al 49% da un socio privato. Il socio privato è costituito da un raggruppamento temporaneo d imprese, guidato da Almaviva spa ( 20,02%). E composto anche da Auselda (10,01%), Sofiter (5,01%), Telespazio (joint venture in mano a Finmeccanica, 4%), Cooprogetti (3,5%), IBM (2,55%), Agriconsulting (3,01%) e Agrifuturo (0,9%). Il Sin controlla e gestisce Sian, il sistema informativo agricolo nazionale, il portale attraverso il quale viene attuato il processo di «telematizzazione» per la gestione dei servizi alle imprese agricole, realizzati dagli organismi pagatori dei premi Pac: Agea, Arbea, Arpea, Appag e Bolzano. In sostanza è l unico canale attraverso cui passano tutti i contributi alle imprese agricole italiane. Il secondo braccio di Agea è Agecontrol spa, l agenzia pubblica controllata da dicastero delle politiche agricole e Agea, incaricata di effettuare le verifiche nel comparto agricolo, sia sul fronte delle erogazioni di molteplici contributi, sia sulla commercializzazione di alcuni prodotti, sia sull attività dei Caa (centri di assistenza agricola), sui piani di sviluppo rurale, sugli aiuti alla riconversione dei vigneti e sulle domande di pagamento unico. In sostanza, Agecontrol è il poliziotto del sistema agricolo. IL CASO SIN. L 11 agosto scorso, il presidente del cda del Sin, Francesco Baldarelli (ex dalemiano di ferro), ha convocato un cda straordinario, andato deserto. In quella sede, il direttore generale di Sin, Paolo Gulinelli, fece mettere a verbale che il socio privato risulta responsabile di gravi inadempienze nella tenuta del servizio. Reiterando, di fatto, l accusa mossa dall ex presidente di Agea, Dario Fruscio, poi commissariato il 23 giugno 2011 dal consiglio dei ministri, su proposta del ministro alle politiche agricole, Francesco Saverio Romano. Gulinelli, va detto, è in trincea nel contenzioso emerso negli ultimi tempi tra Agea e soci privati di Sin. A questi ultimi spetta la fornitura dei servizi Sian, sulla base di un ricco contratto del valore compreso fra 50 e 70 milioni di euro l anno. Tornando alla riunione del cda Sin, l assise si è poi tenuta il 17 agosto scorso: presenti Baldarelli e i consiglieri Alberto Tripi, Ernesto Carbone e Marcello Maranesi. Assenti il consigliere Ranieri Mamalchi, il presidente del collegio sindacale Giuseppe Lucibello e i sindaci Ettore Guarini e Alessia Bastiani. La maggioranza degli amministratori, dunque, era presente: riunione valida. All ordine del giorno la proposta di trasformare il Sin da srl a società per azioni. Con tutto ciò che ne consegue. In primis, la destituzione dell attuale direttore generale, Paolo Gulinelli (legato al Sin da un incarico di durata novennale) e la nomina, al suo posto, di un amministratore delegato. L operazione però non è semplice. Per effettuare una simile rivoluzione societaria, il cda deve convocare l assemblea dei soci del Sin, a cui proporre il cambio di natura giuridica. E la modifica dei patti parasociali. Decisione, questa che richiede l unanimità. Secondo quanto risulta a Italia- Oggi, però, non tutti i membri del consiglio di amministrazione del Sin sarebbero d accordo: in particolare, alcuni di essi chiedono se la procedura e la sostanza delle modifiche statutarie siano rispettose della legge istitutiva del Sin (231/2005), del bando di gara e del capitolato d appalto. E se una tale operazione non vada a ledere i principi di concorrenza, soprattutto nei confronti degli altri partecipanti alla gara (tra cui la società Engineering, che allora giunse seconda). Non basta. A quanto risulta, neanche tutti i soci che compongono il Sin avrebbero dato via libera all operazione: manca, infatti, all appello Telespazio (cioè Finmeccanica, che per il funzionamento del Rti ha rilasciato una fidejussione da 70 mln di euro). Nonostante questa lacuna, ci sarebbe anche un documento interno, stilato dai rappresentanti del socio privato del Sin, con cui si dichiara l assenso del Rti alla trasformazione del Sin in spa. Sia come sia, in base al verbale della riunione del cda del 17 agosto (di cui ItaliaOggi è in possesso), l assemblea dei soci è stata convocata per il 25 agosto prossimo, alle ore 15. E, in seconda convocazione a fine mese, il 29 agosto. All ordine del giorno, al primo punto, ci sarà proprio la trasformazione del Sin in spa e la modifica dello statuto. Ora i pastori sardi puntano Bruxelles Torneranno presto a manifestare i pastori aderenti al Movimento dei pastori sardi. Lo ha annunciato nei giorni scorsi il loro leader, Felice Floris. «Dopo la manifestazione del 26 luglio scorso a Cagliari», ha affermato, «faremo tappa a Bruxelles. Rimane da stabilire solamente la data, anche se spero questo avvenga entro agosto, in occasione della convocazione della commissione auropea». Nato qualche anno fa, il movimento capeggiato da Floris, sta attuando da un anno in quà una serie di manifestazioni. Blocco degli scali aeroportuali e portuli, ma anche grande seguito e partecipazione anche da parte di studenti, artigiani e gente comune. Per i pastori la parola d ordine è non dare tregua ai governanti di Cagliari, di Roma, ma anche di Bruxelles. «Non ci stancheremo di manifestare», ha aggiunto Floris,»fino a quando il prezzo del latte ovino non sarà retribuito almeno a 75 centesimi il litro. Con il prezzo attuale infatti (65 centesimi) le aziende agropastorali non riescono nemmeno a coprire i costi. Il costo dei mangimi», ha detto ancora il leader dei pastori,»è salito alle stelle, idem per quello dei foraggi. Nel mentre migliaia di aziende negli ultimi anni in Sardegna sono state costrette a chiudere i battenti». Le richieste del Mps vanno oltre il prezzo del latte. «Vogliamo che al comparto agrozotecnico sia riconosciuto lo stato di crisi», ha aggiunto Floris,»in quanto pur essendo un comparto trainanate dell intera economia della Sardegna, è bistrattato dai politici della nostra regione. La nostra protesta è mirata anche all abbattimento degli indebitamenti della ziende alle prese con la famosa legge 44 degli anni 90, ma anche al costo dell acqua per l irrigazione». Insomma, una serie di problemi che affliggono il comparto zootecnico regionale. Per questo i pastori sono decisi a non mollare la presa. «Siamo stanchi della affermazioni di circostanza dei nostri governanti», ha concluso Floris, «e sopratutto della loro promesse disattese. Per questo alla prossima seduta della commissione europea saremo presenti in massa: vogliamo portare la nostra protesta davanti ai governanti di Bruxelles, in modo da suonare loro la sveglia». Paolo Caboni Felice Floris LA PARTITA AGECONTROL. Qui la situazione è meno complicata. Secondo quanto risulta a Italia- Oggi, il nuovo commissario straordinario di Agea, Mario Iannelli, avrebbe stilato la delibera per la ricomposizione del cda Agecontrol. Il nuovo presidente dovrebbe essere Massimo Dell Utri, avvocato nisseno laureatosi a Palermo, classe Gli altri tre consiglieri sarebbero Ugo Malagnino (Puglia), Fabrizio Paradiso (Basilicata) e Giuseppe Mocerino Esposito (Campania). All appello manca un ultimo consigliere la cui nomina spetta alla Conferenza Stato Regioni. L assemblea Agecontrol si terrà il 23 agosto prossimo. In quella sede verrà effettuata la nomina del nuovo cda. L attuale direttore generale Agecontrol, Claudio Versienti, dovrebbe rimanere al suo posto. L A QUESTIONE FRUSCIO. All orizzonte si staglia la partita del commissariamento di Agea. La questione non è risolta. Fruscio ha infatti fatto ricorso contro il commissariamento al Tar del Lazio. Che si è riunito sul punto il 27 luglio scorso, in prima udienza. In quella sede il giudice amministrativo ha emesso un ordinanza provvisoria, con cui chiede alla presidenza del consiglio una serie di integrazioni e di spiegazioni sulle motivazioni del commissariamento. Dando a palazzo Chigi al massimo entro 30 giorni per rispondere e fissando la nuova udienza al 31 di agosto prossimo. In particolare, il Tar chiede al Cdm di definire il danno arrecato ad Agea dalla mancata nomina del direttore generale; poltrona prevista dal nuovo statuto Agea del 2009 e per cui di recente si è consumato un duello terminato in un nulla di fatto, tra i due aspiranti: Alberto Migliorini (direttore amministrativo e titolare dell organismo monocratico Agea, oggi in pensione) e Giancarlo Nanni (allora direttore del coordinamento Agea e oggi direttore generale dell Agenzia, per nomina del nuovo commissario Iannelli). Nota di colore: durante il 2009/2010, altro anno di commissariamento di Agea, con in carica Franco Contarin, il direttore generale dell Agenzia non è mai stato nominato. Supplemento a cura di LUIGI CHIARELLO agricolturaoggi@class.it

15 20 Sabato 20 Agosto 2011 ATTUALITÀ L Inran studia l ultima novità in fatto di bevande salutari: performance vicine ai tè verde e nero Quel tè rosso che parla afrikaans Dal Sudafrica il Rooibos, infuso dalle proprietà antiossidanti DI LUISA CONTRI novità in fatto di bevande salutari arriva dal Sudafrica. Lo L ultima chiamano tè rosso per il gusto paragonabile a quello della bevanda cara agli inglesi, anche se in realtà è un infuso che non è ottenuto dalla camellia sinensis, pianta della famiglia delle teacee, bensì da un arbusto cespuglioso della famiglia delle leguminose: l aspalathus linearis o rooibos (cespuglio rosso in afrikaans) nativo del Sudafrica appunto. È vero però che ha proprietà antiossidanti, seppure inferiori a quelle del tè. Lo conferma una recente ricerca dell Inran (Istituto nazionale di ricerca DAL MONDO RUSSIA 1/ Le raffinerie di zucchero a rischio ingorgo grazie alle previsioni di un raccolto record. Secondo gli esperti, Mosca raccoglierà 4,5 mln di tonnellate metriche di zucchero, grazie alla maggior superficie coltivata (1,25 mln ha) e le ottime condizioni meteo. Solo il 60% delle raffinerie russe, però, è in grado di funzionare. RUSSIA 2/ Secondo i dati diffusi a metà agosto, la raccolta di cereali e legumi ha coperto 17,2 mln ha (39% del seminativo totale) e prodotto quasi 48 mln t di cereali. Questi i dati: Distretto federale Sud: 18,7 mln t; Distretto Nord Caucaso, 8,6 mln t; Distretto Centrale 11,9 mln t; Volga 8,4 mln t. MOZAMBICO/ Il governo sta cedendo ampi appezzamenti di terreno a prezzo simbolico per dare la possibilità agli agricoltori brasiliani di coltivare soia, mais e cotone. Ai coltivatori carioca saranno forniti 6 milioni di ettari in quattro province settentrionali del paese per un periodo di 50 anni, rinnovabili per altri 50. CINA/ Il paese importerà sempre più carne di maiale in futuro, questo anche a causa del prezzo del prodotto nazionale, cresciuto del 57% negli ultimi 12 mesi. Secondo le statistiche, nel periodo giugno 2010-febbraio 2011 gli Usa hanno esportato t di carne di maiale per un valore di 117 mln. AUSTRALIA/ Canberra supera i 100 mld $ (69,5 mld ) di scambi commerciali con la Cina, confermandosi il secondo mercato di riferimento per i prodotti agricoli di Pechino, con esportazioni dal valore di 2,1 mld nel solo E i cinesi continuano a investire sull agricoltura australiana. INDIA/ Nuova Delhi punta ad allargare la cooperazione con l Azerbaijan nel settore del turismo e l agricoltura. A dichiararlo l ambasciatore indiano a Baku Debnath Shaw, sottolineando i progressi nei rapporti politici, economici e umanitari. per gli alimenti e la nutrizione), la prima condotta in vivo, che completa così il cerchio: 20 anni fa l Inran aveva saggiato le proprietà antiossidanti dei tè verde e nero. «Dal nostro studio», ha dichiarato a ItaliaOggi Mauro Serafini, ricercatore e responsabile del Laboratorio antiossidanti dell Inran, «risulta che la bevanda pronta a base di rooibos somministrata al campione di 15 persone sane ha proprietà antiossidanti vicine a quelle del tè verde e nero. I risultati hanno evidenziato, a un ora dall ingestione della bevanda di rooibos, un significativo aumento delle difese antiossi-idanti plasmatiche. Bere infuso di rooibos ogni giorno può quindi TANZANIA/ L India ha invitato gli agricoltori del paese a formare dei gruppi e forum per ottenere da Nuova Delhi aiuti all agricoltura come trattori e tillers. Ogni gruppo dovrebbe essere formato da 10 persone, sulla scia dell esempio indiano. USA 1/La multinazionale americana del vetro O-I (Owens Illinois) fornitore dei principali produttori di alimenti e bevande a livello globale con il 1 agosto acquisirà la vetreria francese Vdl, che opera tramite uno stabilimento a Bergéze, non lontano dall impianto d imbottigliamento dell acqua Perrier del gruppo Nestlé Waters di cui è fornitore. L operazione richiederà un esborso di 15 mln $. USA 2/ La Borsa di Chicago ha deciso di eliminare dalla lista dei suoi prodotti i future sulla pancetta di maiale congelata, taglio da cui s ottiene il tradizionale bacon, che per anni è stato il prodotto carneo più scambiato su questa piazza. USA 3/ Ricercatori del Servizio di ricerca agraria statunitense (Ars) del Dipartimento americano dell agricoltura stanno lavorando a un vaccino contro l anaplasmosi bovina. Per ora hanno identificato proteine di anaplasmosi marginale che hanno indotto una risposte immunitaria per ora a un solo ceppo nell 80-90% degli animali trattati e prevenuto il contagio in un altro 40%. ARGENTINA 1/ Il governo argentino varerà misure per sostenere lo sviluppo del settore del legno, anche di tipo protezionistico. Secondo il ministro dell industria argentino Débora Giorgi, il settore può crescere del 9% annuo di qui al 2020 fino a generare un fatturato di 26 mld $ e 63 mila nuovi posti di lavoro. ARGENTINA 2/ Apimondia, il più importante congresso internazionale dell apicoltura per la sua 42ª edizione tornerà a contribuire ad aumentare le di- fese antiossidanti rafforzando la protezione dai radicali liberi in eccesso». Dallo studio pubblicato sulla rivista Food Chemistry emerge infatti che a fronte di un poten- ziale antiossidante totale delle bevande a base di tè verde pari a 7,63 punti e a 4,87 punti per il tè nero, l infuso pronto di rooi- bos fermentato ne hanno uno di 2,04 punti e quello di roibos non fermenta- to di 2,6 punti. Fa meglio soltanto il succo di limone, la cui palatabilità è comunque nettamen- te inferiore L Azerbaijan ospiterà colloqui bilaterali li svolgersi in Sudamerica, precisamente a sul tema nei prossimi mesi. Buenos Aires, in Argentina, dal 21 al 25 settembre prossimi. Sono attesi più di 10 mila visitatori e apicoltori di 80 paesi. FILIPPINE/ Gli scienziati dell Istituto internazionale di ricerca sul riso (Irri) sono impegnati nell individuazione e neutralizzazione del gene che determina la gessosità dei chicchi di riso, facendone scendere del 25% il valore. FRANCIA 1/ Allevatori sul piede di guerra nel Sudest della Francia per i continui attacchi di branchi di lupi agli animali da reddito nelle zone di montagna, anche di giorno. Attacchi che sono cresciuti del 48% nel primo semestre di quest anno, causando agli allevatori la perdita di poco più di animali. FRANCIA F 2/ Il servizio di statistica del ministero dell agricoltura francese prevede una vendemmia in crescita del 5% rispetto a quella dello scorso anno, fra le più basse dell ultimo decennio. Quest anno dovrebbe attestarsi sui 47,7 mln hl. È prevista in aumento del 4% la raccolta di uve per vini a denominazione d origine, dell 8% quella di uve per vini Igp stabile quella d uve per cognac e armagnac. La vendemmia potrebbe iniziare già nella seconda quindicina d agosto. AUSTRALIA/ Studi condotti da scienziati del Centro di ricerca Csiro di Brisbane e dell università di León, in Spagna, volti a ottenere lana più bianca delle pecore merinos, una razza d origine iberica trapiantata da tempo in Australia, hanno determinato che alla base della pigmentazione del vello c è un insieme di geni, non uno solo. Secondo step sarà individuare e selezionare i marcatori genetici per poter migliorare il processo di selezione degli animali. GERMANIA/ Taglio dell 1% a 5,281 mld euro al budget 2011 del ministero tedesco dell alimentazione, agricoltura e protezione dei consumatori. Il grosso rispetto a quella dell infuso sudafricano. Va detto, comunque che, come risulta da una revisione sistematica sulla capacità degli alimenti d origine vegetale e dei loro polifenoli di modulare le difese antiossidanti dell uomo, condotta dall Inran, a beneficiare dei loro positivi effetti sono di più le persone affette da patologie o con fattori di rischio cardiovascolare, come ipertensione, ipertrigliceridemia e fumo, piuttosto che i soggetti sani. Più in generale l infuso di rooibos ha anche altri plus. Il principale è l assenza di teina e caffeina che ne favoriscono il consumo in qualsiasi momento della giornata, anche da parte dei bambini. delle risorse, poco meno di 3,7 mld di euro, sarà destinato alla politica sociale agraria. Circa 600 mln euro serviranno per modernizzare il sistema agricolo e per la protezione delle coste. MESSICO/ Il ministero dell agricoltura messicano ha reso noto che nella stagione le coltivazioni di canna da zucchero hanno occupato 673 mila ha, il 3,95% in più rispetto alla campagna precedente. Sono stati quindi destinati alla trasformazione in zucchero 43 mln tons di canna. SPAGNA 1/ Un biodiesel ancora più ecocompatibile. È quello che ricercatori del dipartimento di chimica organica dell università di Cordova pensano si possa produrre utilizzando un enzima impiegato nella produzione di pane, il lipasi, al posto della soda caustica. SPAGNA 2/ L Unione delle associazioni agricole catalane si è opposto alla concessione del permesso di coltivazione di riso ogm a Vinarós, richiesta dalla società italiana Transactiva (spin off dell università di Udine) all ente catalano di controllo sugli ogm. SPAGNA 3/ Con 880 mln litri per un valore di 295 mln euro, nel 2010 la Spagna è salita in vetta alla classifica mondiale degli esportatori di vino sfuso. Mercato che movimenta globalmente 3,3 milioni di litri per un valore di 1, 962 mld euro. L Italia si posiziona al secondo posto con scambi per 774 mln litri per un controvalore di 330 mln euro. UNIONE EUROPEA/ Secondo uno studio comparativo della Federazione olandese degli agricoltori condotto in Europa a pagare meglio il latte ai produttori negli ultimi 11 anni sono state le impre- se trasformatrici d estrazione cooperativa. Le migliori quotazioni sarebbero state riconosciute dalla cooperativa finlandese Hämeeninnan O (36,98 euro/q in media nel periodo). Al secondo posto ci sarebbe l italiana Granarolo (36,91 euro/q), al terzo la danese Arla Foods (31,64 euro/q), al quarto Danone (31,48 euro/q) e al quinto l olandese Friesland Campina (31,29 euro/q).

16 MERCATO AGRICOLO Il presidente dei produttori denuncia: mondo di ilibustieri Moscato e stracciato Prezzi troppo bassi per il vino di Asti DI ANDREA SETTEFONTI Il Moscato di Asti è alle prese con il problema dei prezzi. Ovviamente troppo bassi. Un buon moscato non dovrebbe scendere sotto ai 4-5 euro la bottiglia. Ma ci sono aziende che svendono tanto che in qualche negozio si trovano bottiglie a 3 euro e nella gdo anche a 2 euro. E abbassare i prezzi significa spesso rinunciare alla qualità. Per Giovanni Satragno, presidente dei Produttori Moscato d Asti Associati, non ci son dubbi. «Il mondo del Moscato è un mondo di filibustieri, il prodotto è troppo bistrattato, maltrattato». Il problema è principalmente legato al fatto che per ragioni commerciali si spinge la produzione di uva ad alte rese per ettaro, il tutto a discapito della qualità. «Trovare bottiglie a 2 euro è una cosa che non si riesce a comprendere, si può solo immaginare. Ci sono tanti furbi», commenta Satragno. Montalcino sempre più terra di passaggi di mano di aziende e di conquista da parte di capitali stranieri. L ultimo in ordine di tempo a dirsi interessato a produrre Brunello è Louis Camilleri, ceo di Philip Morris, il colosso americano delle sigarette e uno dei manager più importanti a livello mondiale. La notizia per il momento viene data come rumor dal sito internet di wine & food di Montalcino. Camilleri, che appunto guida Altria Group Inc la holding che controlla il gruppo Philip Morris con i suoi 20 miliardi di dollari di fatturato all anno, avrebbe acquistato, a titolo personale, la tenuta «Giardinello», azienda oggi prevalentemente coltivata ad oliveto tanto che Camilleri avrebbe acquistato anche vigneti in altre zone di Montalcino. Per il momento non sono stati resi noti i dettagli Giovanni Satragno «Il Moscato è un prodotto unico che meriterebbe di essere trattato in modo più rispettoso. Con la politiche del mordi e fuggi non ci si garantisce il futuro». Produttori Associati rappresenta la parte agricola del Moscato, riunisce aziende nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria per un totale di circa 10 mila ettari. Oltre al prezzo di vendita, a pesare c è poi l accordo firmato lo scorso sul prezzo delle uve. «Abbiamo un accordo che prevede prezzi fissi per tre anni. Qualcuno dalla Il ceo Philip Morris acquista la Giardinello Il Brunello seduce il boss del tabacco economici della compravendita della tenuta che, di proprietà della famiglia Marchesi de Frescobaldi, qualche anno fa passò di mano a una famiglia di imprenditori inglesi della birra. Camilleri, 56 anni, nato ad Alessandria d Egitto da una famiglia maltese, separato, tre figli, avrebbe dunque, deciso di dedicare parte del suo patrimonio personale in quello che viene considerato uno dei simboli del made in Italy nel mondo, il vino. E tra questi la scelta è caduta sul Brunello di Montalcino sulla scia di quanto fatto nel 2000 da Richard Parsons, ex ad della Time Warner con l acquisto della tenuta «Il Palazzone», o anche da Sandro Chia, artista, proprietario del Castello Romitorio, dal gruppo farmaceutico Angelini con Val di Suga o dal gruppo Illy che controlla l azienda Mastrojanni. Louis Camilleri parte agricola l ha voluto firmare non accorgendosi che è trappola. Non si firma, infatti, un accordo quando c è richiesta di prodotto solo per fare un favore all industria. Per gli agricoltori si può valutare un danno i 10 miliari i euro. Qualcuno dovrebbe risponderne». Parole dure, a commento di una situazione che vede il Moscato crescere sui mercati, ma con i produttori impegnati a litigare. Per provare a mettere d accordo tutti e tornare a parlare di qualità del prodotto, recentemente sono nate le «sottozone» Canelli, Strevi e Santa Vittoria d Alba. Approvate dal Comitato vinicolo nazionale, saranno utilizzabili già dalla vendemmia in corso. Per molti si tratta di un primo passo verso la ricerca di una nuova immagine di questo importante segmento dell enologia italiana. «Ma i vantaggi, se ci saranno, si avranno a lungo termine», conclude Satragno. i Btp continuano a soffrire nei confronti degli analoghi titoli di stato tedeschi e se la disoccupazione in Spagna rimane intorno al 20%, nel comparto del vino c è chi vede un futuro roseo, verrebbe da dire rosè, per i vini delle economie in difficoltà dell eurozona. The Advocate, al secolo Robert Parker, forse il più autorevole valutatore di vini al mondo nei suoi megatrends dell industria enologica mondiale, crede nell affermazione non più soltanto nazionale dei vitigni di queste regioni. Secondo lo statunitense, nei prossimi anni nel mondo crescerà il consumo di bottiglie prodotte nelle regioni del Mezzogiorno italiano: Sardegna, Sicilia e Basilicata registreranno la migliore performance di terroir rispetto a tutte le altre regioni vinicole del Sud Italia. In realtà Parker ha semplicemente ripetuto una previsione che ormai fa già da diversi anni. Secondo lui, nel mercato globale aumenterà di importanza il consumo di vini prodotti nelle terre nelle quali lo stesso vino ha avuto origine. Il Mediterraneo e i suoi territori speciali. Un area dove il vino si coltiva da diversi secoli prima della nascita di Cristo. A vederla così la previsione sembrerebbe un paradosso positivo della globalizzazione. Non più il primato massificante dei Merlot e dei Cabernet, ma il successo emergente dei Cannonau, del Vermentino e del Nero d Avola. Una globalizzazione che premia gusti e tannini dei territori storici dell enologia. Parker, del resto, da anni prevede la crisi del vino francese. Un enologia «inventata» a tavolino dalla straordinaria capacità organizzativa dello Stato transalpino che stenta a conservare il suo primato nel mondo vinicolo contemporaneo. La Francia diventerà un produttore non più di massa e per la massa dei consumatori, perderà quote di mercato mondiale a vantaggio dei produttori del nuovo mondo, degli spagnoli e degli italiani del Sud. Una tendenza ragionevole nella sua potenzialità di svolgimento. L occasione per i vini e le cantine del nostro Mezzogiorno è davvero ghiotta. Non può Se Scarico cassette nella pressa Berlucchi Sabato 20 Agosto Infrarossi e solare, è vendemmia hi-tech L ANALISI Parker scommette sui vini dell eurozona DI EDOARDO NARDUZZI Sostenibilità ambientale e tecnologia avanzata sono le parole che sempre più fanno parte del linguaggio delle aziende vinicole. Cantina di Soave lancia la vendemmia eco-friendly. Ovvero una raccolta esclusivamente manuale che interesserà da subito le varietà precoci e poi a seguire la garganega. «I consumatori, oltre a considerare il prezzo, pongono attenzione anche al rispetto dell ambiente e della stagionalità», commenta Bruno Trentini, direttore generale della cantina che aderisce a Fedagri. La scelta della raccolta manuale è arrivata dopo la mappatura della qualità reso possibile grazie al Foss, il sistema multi-parametrico a raggi infrarossi, che in pochi secondi è in grado di valutare la qualità delle uve. Sempre in tema di sostenibilità, Cantina Soave ha introdotto Slim, la bordolese super-leggera che pesa 325 grammi anziché i tradizionali 410 grammi. In Franciacorta è, invece, l high tech a dettare i ritmi della vendemmia con gli strumenti della precision farming. Mappe di vigore realizzate con immagini a infrarossi scattate dal satellite in grado di indicare i filari meno maturi per la raccolta, sono alla base delle scelte in campo. Quest anno, poi, Berlucchi ha introdotto le scale di vigore, valori omogenei per confrontare in maniera ancora più precisa e rapida le diverse aree. Inoltre l azienda utilizza il metodo della «pressatura qualitativa», otto spremitrici a piatto inclinato ispirate al classico torchio Marmonnier. Infine, è stato recentemente installato un impianto fotovoltaico in grado di produrre 600 mila kwh all anno di energia elettrica, pari al 50% del fabbisogno della cantina. essere sprecata. Ma per coglierla serve un salto quantico nella cultura imprenditoriale e manageriale. La Spagna, analizzata da questa prospettiva, è molto più avanti. Dispone di aziende vinicole di dimensioni maggiori, alcune addirittura quotate in borsa quindi con capitali ampi per investire in marketing. Ha fatto investimenti mirati, anche con soldi comunitari, in tecnologia ed in logistica ed oggi può aggredire il mercato mondiale del vino con sicura competitività. Le aziende vinicole del Mezzogiorno sono invece ancora ferme al Novecento. Dimensionalmente piccole, con una eccessiva frammentazione di marchi e brand e spesso sottocapitalizzate, le imprese vinicole di Basilicata, Sardegna e Sicilia potrebbero essere molto meglio strutturate per inserirsi ottimamente nello scenario in cambiamento dei consumi mondiali di vino. Dovrebbero consolidarsi come fatturato aggregato, investire in maniera mirata per far conoscere e promuovere i propri vitigni, fare un marketing di brand molto profilato puntando a specifici mercati. Dovrebbero, detto più semplicemente, essere in grado di elaborare una strategia territoriale di settore. Gli spagnoli negli anni passati sono stati capaci di farlo, mentre i mille campanili italiani sembrano essere un freno anche nel caso delle opportunità enologiche. Invece di avere il mappamondo davanti e di pensare in grande per imporsi nel globo, i produttori vinicoli del Sud italiano rischiano di restare provinciali arroccati sulla loro dimensione aziendale di un tempo che nell oggi della globalizzazione non significa praticamente più nulla. Qualche imprenditore eccellente è emerso negli ultimi anni, ma per poter cogliere al meglio la previsione di Parker serve o servirebbe ben altra spinta imprenditoriale. Chissà se l Italietta alla spasmodica ricerca di nuova occupazione e di nuova crescita economica nel conteso globale valorizzando i suoi asset migliori saprà sfruttare quanto la globalizzazione enologica le sta offrendo su un piatto di argento?

17 22 Sabato 20 Agosto 2011 MERCATO AGRICOLO Il primario italiano cambia forma. Parole d ordine: modernità e aggregazione L agricoltura ai capitalisti Boom delle società, giù le aziende individuali DI LUISA CONTRI È un agricoltura che fa passi in avanti sulla strada della modernizzazione, seppure non sempre sufficienti (o comunque non omogeneamente sufficienti) per allinearci col resto d Europa, quella che esce dal sesto Censimento generale dell agricoltura italiana dell Istat. In un mercato sempre più globale, che richiede anche all imprenditore agricolo di raggiungere una maggiore massa critica per poter competere, vanno letti positivamente sia la progressiva concentrazione degli attori: dai 2,4 milioni di aziende agricole del 2000 siamo scesi a 1,63 a ottobre 2010, sia l aumento della media della superfici coltivate dal singolo attore: dai 5,5 ha del 2000 siamo saliti a 7,9 ha (estensione purtuttavia ampiamente inferiore rispetto alla media europea di 12 ha per azienda), a fronte di una riduzione della Sau soltanto del 2,3% rispetto al S attesta oggi su ,90185,90 ha. E se Cia considera deludente l incremento ento dal 2,1 al 2,5% delle imprese agricole condotte da giovani con meno di trent anni, Coldiretti pare soddisfatta dal fatto che il 6,6% degli imprenditori agricoli sia laureato. A contribuire ire alla concentrazione ne delle imprese agricole e all ingresso in FORMA NR. AZIENDE SAU IN HA GIURIDICA VAR. % VAR. % Azienda individuale , , ,50 6,5 Società semplice , , ,47 +56,5 Altra società di persone , , ,34 17,2 Società di capitali , , , ,5 Società cooperativa , , ,44 +7,9 Altre forme giuridiche , , ,12 28,0 Totale , , ,36 2,7 REGIONE % AZIENDA INDIVIDUALE % SOCIETÀ % ALTRA FORMA GIURIDICA SAU 2010 SAU 2000 SAU 2010 SAU 2000 SAU 2010 SAU 2000 PIEMONTE 73,5 74,8 17,4 11,2 9,2 14,0 VALLE D AOSTA 83,3 91,9 15,9 3,9 0,8 4,2 LOMBARDIA 53,3 63,6 41,1 29,8 5,6 6,6 BOLZANO 56,5 57,3 1,2 0,7 42,2 42,0 TRENTO 34,0 39,8 4,9 1,7 61,1 58,5 FRIULI-VENEZIA GIULIA 67,6 75,0 29,9 19,7 2,5 5,3 LIGURIA 88,6 81,3 6,2 3,4 5,2 15,3 EMILIA-ROMAGNA 62,1 72,0 37,0 26,5 0,9 1,6 UMBRIA 67,0 71,7 26,5 18,1 6,5 10,2 LAZIO 70,4 74,1 15,1 9,1 14,5 16,9 ABRUZZO 71,9 65,0 6,0 3,3 22,0 31,7 CAMPANIA 87,2 86,3 4,2 2,0 8,7 11,7 BASILICATA 89,9 89,9 4,9 2,3 5,2 7,8 CALABRIA 89,3 85,9% 6,8% 3,0% 4,0 11,1% SICILIA 90,5 95,3 8,0 2,4 1,4 2,4 SARDEGNA 82,8 85,5 10,3 5,4 6,9 9,1 TOTALE 74,8 77,9 17,0 11,1 8,2 11,0 Fonte: 5 e 6 Censimento generale dell agricoltura Istat azienda delle nuove generazio- l ingresso in azienda delle nuove ni, oltre che a favorire l investimento nell azienda agricola (+68,6%) che, fra l altro, danno generazioni. E delle cooperative anche da parte di membri della famiglia che si dedicano ad altre professioni, sottolinea per parte sua Unicaa (l organizzazione nazionale partecipata Continuano a scendere i prezzi all origine da Uniagronomi, Unima e dei prodotti agricoli. A luglio i mercati hanno Confcooperative), sarebbe segnato una flessione del 5,5% su base mensile. Lo sostengono i dati Ismea che eviden- stata l evoluzione del quadro normativo italiano. «Grazie a ziano come a pesare sia soprattutto il trend cinque diversi interventi legislativi attuati tra il 2001 e il +10,2% il divario positivo dell indice dei prez- negativo della frutta estiva, che ha ridotto al 2005», dichiara a ItaliaOggi zi agricoli rispetto allo scorso anno, contro il Giambattista Merigo, presidente di Unicaa, «le possibilità maggio). Due i comparti in maggior difficoltà, più 11,8% tendenziale di giugno (+20,6% a di scelta della forma giuridica quello frutticolo che ha ceduto mediamente il aziendale per l imprenditore 31,1% su giugno, e quello orticolo con un calo agricolo si sono ampliate notevolmente. Anche in agricoltura viene fuori che anche per i cereali i prezzi dell 8,6% in un mese. Dall analisi di Ismea è ora possibile optare per una hanno subito una flessione del 2,1%, con un serie di soluzioni che consentono d adottare strumenti giuri- di commercializzazione del frumento tenero dici e societari più adatti alle (-12,8% su base mensile) mentre il frumento esigenze dell impresa». duro ha fatto registrare un +1,3%. Per il mais avvio piuttosto deludente della campagna Opportunità che gli imprenditori agricoli italiani hanno co- quanto riguarda il vino, i prezzi han- i prezzi sono sostanzialmente stabili. Per minciato a cogliere, come risulta no visto un lieve ritocco al ribasso, evidente dal calo delle società individuali (-36,9%), che purtuttatrazione è stata più marcata,-3,8%. -0,2% mentre per l olio di oliva la convia rimangono in assoluto le più E di calo del prezzo dell olio di oliva numerose. E dal contemporaneo parla anche la Borsa Merci telematica. incremento delle società semplici (+43,6%), attraverso le quali all ingrosso dell extravergine registrata ta Dagli scambi effettuati, la crescita delle le risulta agevolato, per esempio, Trend delle forme societarie in agricoltura nell ultimo decennio Peso % delle forme giuridiche sulla SAU a livello regionale l opportunità d accedere a finanziamen- ti europei destinati specificamente a questo genere d imprese. «Tra le novi- tà di questi ultimi anni», aggiunge Merigo, «c è la possibilità di costitu- ire un impresa agricola anche in forma di società di capitali, conservando la maggior parte dei benefici che la legge riserva agli imprenditori agricoli professionali. La legge finanziaria per il 2007 ha esteso alle srl la possibilità di qualificarsi come società agricole e di beneficiare pertanto delle agevolazioni riservate all imprenditore agricolo professionale, inclusa l opzione per la tassazione catastale, notevolmente più leggera di quella ordinaria. Condizione essenziale per accedere a questi rilevanti benefici: attribuire alla società in questione l attività agricola come esclusivo oggetto sociale e inserire nella ragione sociale o ad aprile (+12,9%) e a maggio (+5,8%) non ha avuto seguito nel mese di giugno quando il dato segna un lieve arretramento su base congiunturale (-4,1%). Il confronto rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno, secondo Bmti, mostra prezzi in netto aumento (compreso tra +31,1% del mese di aprile e +39,9% del mese di maggio). Diverso il trend per gli oli di sansa raffinati che mostrano nel corso del trimestre aprile giugno 2011 un andamento piuttosto stabile con qualche lieve tendenza al ribasso (-1,7% nel mese di E giugno). Rispetto a 12 mesi fa, i prezzi del sansa raffinato fanno registrare variazioni positive (aprile +7,2%, maggio +6,3% e giugno +3,5%). Per tornare alle ri- levazioni di Ismea, le coltivazioni L Expo rurale la fa Firenze In attesa di Expo 2015 a Milano, la Toscana risponde con una manifestazione tutta quanta dedicata al mondo dell agricoltura, Expo Rurale. La manifestazione si terrà dal 15 al 18 settembre al parco della Cascine di Firenze e saranno rappresentate dieci filiere agricole, una per ogni provincia toscana. Organizzato dalla regione Toscana in collaborazione con comune di Firenze, Upi, Uncem, Toscana Promozione, il coinvolgimento delle organizzazioni ioni agricole, Expo Rurale èrea- lizzata da Artex. Per l assessore regionale all agricoltura Gianni Salvadori, «sarà anche il momento per affrontare ed analizzare problemi e potenzialità di sviluppo dell intero comparto». In Toscana la superficie media delle aziende agricole, di cui iscritte al registro delle imprese, è di 10,2 ettari contro il dato italiano di 7,6 ettari. La produzione lorda agricola della regione è stata di mln di euro nel 2008 di cui la percentuale maggiore, mln, da coltivazioni. denominazione la dicitura socie- tà agricola». Grazie a quest innovazione legislativa perfino una società di capitali, che gode tra l altro del beneficio della responsabilità limitata, può diventare uno strumento di cooperazione agricola. «In materia di società agricole» conclude Merigo, «restano comunque ancora alcuni nodi da sciogliere. A partire dalle questioni legate ai diritti di prelazione nelle compravendite dei terreni oggi riservate soltanto ai coltivatori diretti». Ancora giù i prezzi all origine dei prodotti agricoli hanno perso il 9,9% su giugno, mentre il comparto zootecnico ha mantenuto nel suo insieme il livello dello scorso mese (+0,1%). In quest ambito si segnala un rimbalzo dei suini (+2,3%), grazie al più 3% dei capi da macello, seppure in contesto segnato da una grave crisi del comparto per i forti aumenti dei costi di produzione. Dinamica mensile positiva anche per uova (+2,2%), ovicaprini (+1,4%) e bovini (+0,5%). Al contrario si registrano flessioni congiunturali per gli avicoli (-2,4%) e per i lattiero caseari, che dopo oltre un anno di crescita hanno ceduto lo 0,7%, con un ribasso dell 1,7% nel caso dei formaggi grana. In questo quadro, Ismea ha riscontrato anche il prevalere della cautela tra gli operatori della Gdo, che nel secondo trimestre di quest anno ridimensionano le aspettative di vendita nel breve periodo e si ha una flessione di circa otto punti rispetto ai tre mesi precedenti e di oltre tre punti su base annua. Se il punto di vista è quello degli agricoltori, sempre secondo Ismea, le attese appaiono complessivamen- te orientate in negativo, con gli allevamenti da carne e le aziende olivicole posizionati su giudizi peggiori rispetto alla media. Andrea Settefonti

18 TECNOLOGIA & INNOVAZIONE Studio dell azienda, assieme a Wwf e ateneo della Tuscia Mutti conta l acqua Monitoraggio dal seme allo scaffale DI LUISA CONTRI I numeri dell acqua nascosta in agricoltura l 85% dell impronta idrica umana è legata alla produzione agro alimentare 24% è la percentuale d acqua utilizzata dall agricoltura in Europa 80% è il picco di acqua utilizzata dall agricoltura in alcune regioni dell Europa meridionale, soprattutto nella stagione estiva 115 milioni sono gli ettari di suolo (12% del totale), che in Europa soffrono di erosione idrica, con sfruttamento eccessivo che compromette la qualità dell acqua perché le sostanze inquinanti sono meno diluite m di acqua è la quantità di acqua che ogni italiano consuma complessivamente ogni anno, contro i 127 m 3 di uno spagnolo, i 113 m 3 di un britannico e i 62 m 3 di un tedesco. La sostenibilità come mission di una marca leader che vuole essere d esempio per il suo settore, più che come plus commercialmente spendibile. È così che Francesco Mutti, amministratore delegato dell omonima azienda conserviera parmense, spiega il progetto di calcolo dei consumi d acqua della filiera del pomodoro da industria, dalla coltivazione al prodotto trasformato, che coinvolge la sua società. La Mutti, va ricordato, vanta 128 mln euro il fatturato nel 2010, a fronte di 170 mila tonnellate di prodotto lavorato. Il progetto è inedito per l Italia. Ed è portato avanti in collaborazione con il Wwf e con il Dipartimento di ecologia forestale della facoltà d agraria dell Università della Tuscia. Si tratta di un piano volto a monitorare le quantità d acqua impiegate nelle varie fasi del percorso dal seme allo scaffale del supermercato e quindi a valutare gli spazi e i punti della filiera sui quali intervenire per ridurre gli attuali livelli di consumo. «Oggigiorno», afferma Mutti, «la sostenibilità dev essere una priorità per le aziende. A maggior ragione per quelle italiane, considerato che due dei principali asset del nostro paese: le produzioni alimentari e il turismo, dipendono dalla tutela dell ambiente. E seppure la filiera del pomodoro da industria non sia fra quelle con un impronta idrica pesante, anche noi dobbiamo fare la nostra parte». Già pioniere, 12 anni fa, nella scelta d approvvigionarsi esclusivamente di pomodoro da lotta integrata e già da tempo impegnato nella riduzione della carbon footprint della sua azienda (di questi giorni è la stipula di un accordo con Inea per il conferimento dei pomodori di scarto a un vicino impianto per la produzione di biogas in fase autorizzativa), Mutti è convinto che i più sensibili risparmi d acqua potranno ottenersi in campagna più che nello stabilimento di produzione, che già da 15 anni lavora con un sistema chiuso di depurazione dell acqua di lavorazione. I DATI. Se oggi Mutti impiega 4,369 litri d acqua per trasformare un kg di pomodori in polpe, passate e concentrati (erano 11,52 l nel 1995), sono circa 156 i litri d acqua necessari per ottenere 1 kg di pomodoro fresco (comunque molto meno dei 900 litri per 1 kg di patate o dei litri per un kg di grano o dei litri per 1 kg di riso o dei 16 mila litri per 1 kg di carne). «Ci vorranno comunque degli anni prima d arrivare a ottenere risparmi effettivi d acqua», ammette Mutti. «L impronta idrica, diversamente da quanto è vero per la carbon footprint, è ancora in gran parte da calcolare. Il fabbisogno d acqua delle piante di pomodoro da industria è stato valutato finora a fini agronomici, non con l obiettivo del contenimento dell impiego di questa risorsa». Francesco Mutti Il Trentino, assieme alla contea di Norfolk (Gran Bretagna) e alle regioni di Malopolska (Polonia) e di Scania (Svezia), sarà sito d applicazione del progetto europeo Biomaster. Finanziato dal programma Intelligent Energy Europe, questo progetto si propone di promuovere l impiego del biometano ottenuto dal trattamento delle biomasse di scarto e di rifiuto: principalmente reflui zootecnici, altre biomasse agricole e la frazione umida dei rifiuti urbani, per l immissione nella rete di distribuzione del gas metano e per l utilizzo nei mezzi di trasporto. «In qualità di partner italiano del progetto Biomaster e di coordinatori del sito Trentino», spiega a ItaliaOggi Silvia Silvestri, responsabile dell Unità biomasse ed energie rinnovabile della Fondazione Edmund Mach-Iasma, «e forti della nostra expertise nella ricerca applicata alla biodigestione, daremo supporto, da un lato, alle iniziative che stanno maturando sul nostro territorio per opera di aziende municipalizzate e altre società del settore delle bioenergie in senso lato, con l obiettivo di metterle in rete e di fornir loro consulenza in merito alle soluzioni più indicate per i Sabato 20 Agosto Ricerca internazionale sulle biomasse Il Trentino diventa culla del biometano singoli territori, anche sulla scorta delle esperienze fatte dai partner esteri del progetto Biomaster con cui siamo in contatto. E assistendoli con studi di fattibilità e piani di dimensionamento di impianti per la biodigestione delle diverse matrici agricole disponibili. E, dall altro, supportando le amministrazioni pubbliche locali e informando la cittadinanza sulla natura e gli scopi degli impianti di biodigestione». Già dallo scorso anno, nello specifico, lo Iasma sta assistendo l Azienda consorziale servizi municipalizzati del Primiero (ACSM Primiero) nel suo ambizioso progetto d affrancare dai combustibili d origine fossile le valli del Primiero e del Vanoi. «L ACSM Primiero», prosegue Silvestri, «ha già raggiunto quest obiettivo soddisfacendo sia il suo fabbisogno d energia termica, grazie a una rete di teleriscaldamento collegata a due centrali alimentate a biomasse agricole, sia quello d energia elettrica con due centrali idroelettriche. Sta ora affrontando l altro tassello, quello dei trasporti, valutando insieme alla comunità locale la realizzazione di un impianto di digestione anaerobica, alimentato con i reflui zootecnici degli allevamenti bovini della zona». Una laurea in vino e vite La Fondazione Edmund Mach-Iasma ha sottoscritto una convenzione con le università di Trento e di Udine per l attivazione e la gestione presso la propria sede a San Michele all Adige (Tn) del corso di laurea interateneo in viticoltura ed enologia.

19 24 Sabato 20 Agosto 2011 TECNOLOGIA & INNOVAZIONE In Puglia sbarcano il Trh 9800 (grande idrostatico reversibile) e il supercompatto Tigre 4400 F Se il Levante va di gran Carraro Alla fi era di Bari due nuovi trattori dell azienda padovana DI STEFANO CATELLANI Antonio Carraro ha messo «in campo» per la fiera Agrilevante, che si svolgerà a Bari dal 13 al 16 ottobre, una vera raffica di novità. Partendo dal Trh 9800, il «grande idrostatico reversibile» Ac dotato del nuovo motore a 87hp (4 cil. turbo, 3300 cc, motori a masse controrotanti con sistema d iniezione ed Egr a controllo elettronico), oggi ancora più performante grazie al sistema Clean Fix: una ventola ad inversore di flusso che garantisce la continua pulizia ed efficienza del radiatore e della griglia frontale del cofano). Ad Agrilevante 2011 il Trh 9800 sarà la bandiera della Antonio Carraro anche nel concorso Novità Tecnica Agrilevante Trh 9800 è presentato nella nuova livrea in linea con il family feeling della neonata Serie Ergit 100. Il concept di guida risulta ergonomico e spazioso assicurando il massimo comfort anche per gli operatori di grande corporatura. Nuovo anche il dispositivo per il controllo elettronico e automatico della velocità di avanzamento e dei giri del motore Esc (Electronic Speed Control). Ottimizzati anche gli impianti elettrici ed idraulici con la possibilità d avere il nuovo sollevatore con sospensione e il Joystick Multifunzione JM con doppia portata di olio. Molti gli optional disponibili: oltre al joystick, il sollevatore anteriore e il bull-bar per il cofano. A richiesta Trh monta la nuova cabina Starlight, spaziosa e confortevole per una perfetta operatività e sicurezza anche nelle pendenze estreme, la sospensione idraulica La novità di casa Grégoire si chiama exept. E una pre-potatrice che si presenta con le carte in regola per i vigneti più innovativi e competitivi, dove la sfida tra i vini italiani e francesi è al top. Sfida nei vigneti e in cantina ma non nelle macchine visto che l italianissimo Gruppo Same Deutz-Fahr (Sdf), tra i principali produttori di trattori, mietitrebbie, motori e macchine agricole, ha annunciato dal quartier generale di Treviglio di aver raggiunto un accordo con la società norvegese Grégoire A/S per la prevista acquisizione della francese Grégoire. Nei vigneti exept porta il vento dell innovazione: più accurata qualità di taglio dritto (un sistema brevettato a doppi dischi), più pulizia del traliccio con l eliminazione totale dei rifiuti grazie a una nuovissima cinematica di apertura che garantisce un movimento fluido. L altezza di taglio è scalabile nel tempo, a seconda dell altezza del vigneto, tra 210 mm e 980 mm. Per impianti Guyot da 210 a420 mm richiede solo 25 l / min. Per impianti Codon da 480 millimetri a 980 mm richiede 35 l / min Grégoire, con sede a Chateaubernard nella regione francese di Cognac, produce e distribuisce principalmente vendemmiatrici ma anche atomizzatori, così come prodotti per la meccanizzazione della raccolta delle olive. Inoltre, distribuisce un ampia gamma di prodotti per la meccanizzazione vitivinicola - pre-potatrici, trinciatrici, cimatrici, sfogliatrici, spollonatrici. e la semicabina a 6 montanti, ergonomica, confortevole, ortevole, sicura, oltre che economica nel prezzo. Novità anche nella «famiglia» dei nuovi Tigre. Il Tigre 4400F, è un supercompatto a ruote differenziate di 38hp (motore diesel ad iniezione diretta a 3 cilindri a 4 tempi con raffreddamento ad acqua). E un trattore destinato alle attività di agricoltura specializzata, manutenzione del verde, cantieristica, movimento terra. Tigre 4400F è dotato di Pto 540 E sincronizzata con tutte le velocità del cambio e impianto idraulico con 2 allestimenti da abbinare al dispositivo dello sforzo controllato e/o a impianti con più prese (opt). E nuova la motorizzazione diesel turbo a 57hp per le tre versioni del modello Jona dedicato ai professionisti esigenti ed essenziali delle colture agricole del bacino del Mediterraneo. Le tre versioni, una a ruote Un nuovo prodotto della casa francese, ormai acquisita da Sdf In vigna ora arriva exept, la pre-potatrice di Grégoire L exept della Grégoire, acquisita da Same Deutz-Fahr A sinistra il Tigre 4400F e, a destra il TRH 9800 I prodotti Grégoire sono riconosciuti come leader mondiali nella tecnologia per la loro affidabilità, produttività e economicità di esercizio. Grégoire ha una quota di mercato mondiale del 35% e una distribuzione globale con un network commerciale in 25 diversi paesi. Grégoire conta 180 dipendenti e ha un fatturato di circa 40 milioni all anno. Il Gruppo Same Deutz-Fahr (Sdf) è uno dei principali produttori mondiali di trattori, mietitrebbie, macchine agricole e motori. I suoi prodotti sono fabbricati e venduti globalmente con i marchi Same, Deutz-Fahr, Lamborghini e Hürlimann. Nel 2010, Sdf, che occupa circa 2450 dipendenti nel mondo, ha registrato un fatturato di 855 milioni di euro e un Ebit di 20,1 milioni di euro. Sdf possiede il 25,1% delle azioni di Deutz Ag, uno dei principali produttori internazionali indipendenti di motori diesel, quotato alla Borsa di Francoforte. isodiametriche e telaio sterzante (Jona); la seconda a ruote differenziate (JonaF) e telaio sterzante e la terza, isodiametrica a telaio articolato (Sn), rappresentano tre tipologie differenti del «basic evoluto» Ac. La configurazione dei «Jona», trattori nati per lavorare in collina, in montagna e nelle coltivazioni specializzate dove sono determinanti aderenza, maneggevolezza e dimensioni, offre un sollevamento a sforzo controllato che facilita l utilizzo La cremonese Mainardi da sessant anni spinge sull innovazione tecnologica applicata alla lavorazione conservativa del terreno. Il coltivatore Md rappresenta una valida alternativa alla tradizionale operazione di aratura. L Md è un coltivatore portato. Si presenta con un ingombro complessivo di 3 m e un peso di kg. Gli organi di lavoro sono costituiti da 7 utensili forgiati ad ancora e sistemati su due ranghi. Dietro di essi è posizionata una serie di dischi con diametro pari a 510 mm, profilo concavo e margine liscio. Il rullo posteriore, nella versione in prova, era del tipo a spuntoni con un diametro di 600 mm. Sono quattro i modelli di coltivatore combinato proposti dalla Mainardi: Md , Md , Md e il 207 a «doppio rullo». I vantaggi? Minima lavorazione profonda e applicazione ideale per interramento liquame. Il coltivatore Md è adatto per la lavorazione del terreno come lavorazione primaria dopo cereale autunno vernino, prato, bietole o mais consentendo una buona miscelazione del residuo colturale con il terreno, e il loro delle attrezzature essendo a gestione combinata di sforzo e posizione. E nuova anche la motorizzazione della serie Ergit. Sul Trx 6500 il motore è un turbo di 57hp, particolarmente silenzioso ed ecologico. Il nuovo isodiametrico reversibile della serie Ergit è disponibile con una serie di opzioni tra le quali: il nuovo telaio di sicurezza costituito da una semicabina a 6 montanti (denominata EasyStar), il nuovo sollevatore con sospensione e il Joystick Multifunzione JM con doppia portata di olio. La semicabina EasyStar, ergono- mica, confortevole, sicura, oltre che economica nel prezzo, non limita lo spazio e la vivibilità operativa anche in guida rever- sa e garantisce gran- de sicurezza operativa nei lavori in estrema pendenza in entram- be i sensi di marcia. Il nuovo trattore è dotato di un telaio Actio. Arare in superficie con il nuovo Md Mainardi coltiva coi guanti bianchi Il coltivatore Md Mainardi interramento ad una profondità non superiore ai 150 mm. Il profilo particolare e l altezza dell ancora gli consentono sia di raggiungere la profondità di lavoro sino a 400 mm, utile nel controllo della compattazione, sia di operare a profondità nettamente inferiori. Per quanto concerne l aspetto energetico all utilizzo dell estirpatore corrisponde una minore richiesta di energia che può arrivare fino al 30 % rispetto ad una lavorazione più intensa. Si ottengono così risultati produttivi soddisfacenti, salvaguardando nel contempo la struttura del suolo e l equilibrio dell agrosistema. Con un solo passaggio delle nuove linee Mainardi ( si completano 4 funzioni: eliminazione della compattazione del terreno, buona miscelazione del terreno, accumulo di riserve idriche e conservazione dell umidità, notevole risparmio energetico.

20 Sabato 20 Agosto 2011 Diritto & Fisco 25 IL DECRETO LEGGE SULLO SVILUPPO in edicola con MANOVRA BIS/Tra un anno sarà sufficiente una segnalazione certificata di inizio attività (Scia) Libere discoteche e sale giochi Per aprire una nuova attività non servirà più la licenza DI MARILISA BOMBI Art. 68 Art. 86 Art. 11 Art. 86 Art. 88 Art. 115 Sale giochi, discoteche, agenzie d affari, sale scommesse, sono state liberalizzate dalla manovra-bis (dl 138/2011). In pratica per iniziare ad esercitare l attività tra un anno non sarà più necessaria la licenza ma sarà sufficiente presentare una Scia. Il vento liberista, questa volta, contrariamente a quanto era avvenuto con il dlgs 59/2010 di recepimento della direttiva Servizi, soffia non soltanto sui procedimenti di competenza dei comuni, ma anche su quelli che sono rimasti in capo al questore, dopo le due distinte deleghe conferite agli enti locali. Ciò in quanto i presupposti che stanno alla base dell obbligo della licenza o autorizzazione previste dal Testo unico di pubblica sicurezza non rilevano, ai fini di un eventuale «danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana o per contrasto con l utilità sociale». Sono soltanto questi, infatti, in base al decreto legge del 13 agosto, i vincoli che potrebbero legittimare, per le attività economiche, il mantenimento di un sistema autorizzatorio che, tra un anno, verrà definitivamente abrogato. E così, un altro pilastro sul quale si è sorretto il potere discrezionale della pubblica amministrazione è destinato ad essere definitivamente demolito. Anche se, relativamente a questo aspetto, fin da ora emergono problemi che Stato e regioni dovranno fare la loro parte per risolvere entro il termine stabilito di un anno, al fine di poter dare pratica attuazione ai nuovi principi. Il comma 3 dell art. 3 del dl 138/2011, infatti, prevede che sono in ogni caso soppresse, alla scadenza dell anno dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto, «le disposizioni normative statali incompatibili i principi introdotti, con conseguente diretta ATTIVITÀ DISCIPLINATE DAL TULPS (R.D. 773/1931) Discoteche, night e locali similari Bar, ristoranti, pub e locali similari, anche se non prevalente Alberghi, e strutture ricettive in genere Sale giochi Sale scommesse e sale bingo Agenzia di affari applicazione degli istituti della segnalazione di inizio di attività e dell autocertificazione con controlli successivi». Ma quanto il legislatore non ha fino ad ora chiarito, è come sarà possibile passare dal sistema dell autorizzazione o della licenza a quello della segnalazione certificata di inizio attività nel caso di inadempienza delle regioni. Questi enti territoriali, infatti, nonostante la modifica dell articolo 117 Cost. sono stati restii a mettere mano alla disciplina già contenuta nel Tulps e dal 2001 diventata, per tutte le funzioni attribuite ai comuni, IL CONTRIBUTO DI SOLIDARIETÀ LA RIFORMA DELLE PENSIONI LA TASSAZIONE DELLE RENDITE FINANZIARIE Se viene svolta somministrazione è necessaria anche la licenza ex articolo 86 Attività assoggettate anche a disciplina commerciale Il codice del turismo prevede che i requisiti morali sono quelli del Tulps Nel caso siano installate VLT è necessaria anche la licenza del questore in base all art. 88 Tulps Alcune, quali ad esempio quelle matrimoniali, sono di competenza del questore di competenza delle regioni. Ma adesso hanno tempo un solo anno per adeguare «i rispettivi ordinamenti al principio secondo cui l iniziativa e l attività economica privata sono libere ed è permesso tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge». Il problema sta nel fatto che l articolo 19 della legge 241/1990 che disciplina l istituto della Scia è chiaro nello stabilire che la segnalazione consente l esercizio immediato dell attività di impresa nei soli casi in cui la p.a. non disponga di alcun potere discrezionale. Ma per tutte le fattispecie disciplinate dal testo unico di pubblica sicurezza che risale per la gran parte al lontano 1926 (rd 1848) esiste la discrezionalità della p.a, e quindi del comune o del questore, di valutare il possesso dei requisiti morali prescritti dall articolo 11 del medesimo Tulps (r.d. 773/1931) e, di conseguenza, non potrebbe essere utilizzata la Scia. Peraltro, il problema si è posto già di recente con il codice del turismo, che ha previsto l apertura degli alberghi a seguito della Scia, lasciando i comuni nel caos, in quanto non sanno come poter applicare le nuove norme e sono in attesa di conoscere il parere del ministero dell interno. La questione era stata presa in considerazione dal governo, già un decennio fa, con i regolamenti di semplificazione per l esercizio dell attività di noleggio di autoveicoli che avevano sostituito l autorizzazione prescritta dall art. 86 del Tulps con una Dia (Denuncia di inizio attività) ora Scia, sia per l attività di noleggio senza conducente, sia per l attività di rimessa. Ma in questo caso la discrezionalità era stata rimossa, con la possibilità per il questore di disporre la cessazione dell attività soltanto per motivate esigenze di pubblica sicurezza. LA MANOVRA DI FERRAGOSTO LE NUOVE REGOLE ANTIRICICLAGGIO I CONTRATTI DI LAVORO AZIENDALI L ABOLIZIONE DI COMUNI E PROVINCE CON IL TESTO DEL DECRETO LEGGE N. 138 COMMENTATO ARTICOLO PER ARTICOLO IN EDICOLA DA MERCOLEDÌ 24 AGOSTO CON

21 26 Sabato 20 Agosto 2011 Il presidente dei commercialisti commenta menta la riforma. Occhi puntati sulla conversione del dl 138/2011 Le professioni stiano in allerta Siciliotti: è tempo del confronto, in primis con Confi ndustria Pagina a cura DI SIMONA D ALESSIO I professionisti italiani devono continuare a guardarsi alle spalle: i «pericoli» di nuovi interventi governativi di liberalizzazione selvaggia, pronti a comparire «dalla sera alla mattina, indubbiamente ci sono». E l unico antidoto per scongiurare l ennesimo blitz, secondo Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dell Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, è «avviare serenamente una discussione con le parti, in primis con la Confindustria, perché non posso pensare che quella parte del mondo produttivo che comprende i nostri primi clienti sia, in realtà, un nostro avversario». Il sistema ordinistico in generale, e «la categoria che rappresento hanno dimostrato di sapersi rinnovare» ben prima delle misure contenute nel decreto 138/2011, che lunedì comincerà il suo iter nelle commissioni del Senato, venendo incontro, rimarca il numero uno del Cndcec, alle aspettative dei cittadini che «ci richiedono competenza e correttezza». LA LETTERA Domanda. Presidente, l articolo 3 della manovra bis ha fissato i criteri per riscrivere, entro 12 mesi, gli ordinamenti delle professioni regolamentate, il cui perno rimane l esame di stato. Qual è la sua opinione sul testo definitivo? Risposta. Mi considero soddisfatto. È stato, infatti, raggiunto un equilibrio fra le esigenze di modernizzazione del settore ed il riordino di professioni già esistenti, quelle regolamentate. Cancellarle sarebbe stato un atto contrario agli interessi del Paese, e per noi inaccettabile. Sappiamo bene cosa pretende la clientela: competenza ed onestà, elementi che soltanto gli ordini possono assicurare, a meno che non si voglia dare vita a un Far west delle prestazioni. Gentile direttore, almeno il 20% della categoria forense è investita dal contributo di solidarietà previsto dalla dura e rigorosa manovra economica varata dal Governo. Gli avvocati, preso atto di questa grave congiuntura economica, però, responsabilmente, non si sono uniti al fronte della protesta, dimostrando così di voler fare la propria parte per il bene del Paese. Tuttavia, nel decreto legge inspiegabilmente si include la riforma delle libere professioni e la si inserisce nell articolo 3, nel capitolo relativo alle imprese, senza alcun distinguo, oltretutto, per il ruolo di rilevanza costituzionale dell avvocatura, già sancito dagli articoli 24 e 111 della nostra Carta. Il proposito del legislatore è ancora più preoccupante sia nella enunciazione della rubrica dello stesso articolo, quando fa riferimento alla «Abrogazione delle indebite restrizione all accesso e all esercizio delle professioni e delle attività economiche», sia per l inclusione delle professioni nell articolo 41 della Costituzione. Le professioni non hanno nulla a che vedere con la libertà di impresa ed è inaccettabile che si faccia confusione tra attività intellettuale e attività economiche, mettendo in relazione le professioni con le imprese e le regole della concorrenza e quindi con le previste modifiche del citato articolo 41. È evidente che questa operazione sottintende una liberalizzazione selvaggia e un annullamento dell identità delle professioni. Claudio Siciliotti MANOVRA BIS D. I punti di forza della mini-riforma? R. Le tariffe minime indicative, parametro di riferimento, vanno nella direzione di tutelare l utenza. Aver stabilito che non sono vincolanti, bensì costituiscono la base per concordare un compenso, è un innegabile beneficio per il cittadino. Saluto con favore, poi, anche la facoltà di farsi pubblicità: a raccogliere i frutti di questa chance saranno in prima battuta i giovani, a cui deve esser consentito di comunicare ciò che sanno fare, e farsi conoscere. Noi commercialisti, insieme ad altre categorie, abbiamo definito tempo addietro l obbligatorietà della formazione continua, è un bene che adesso venga estesa anche a chi non l aveva prevista. I professionisti non sono imprese Il principio di libertà di impresa e le regole delle attività economiche non si possono applicare alle professioni. Per questa ragione, lo stesso titolo dell articolo 3, sopraccitato è una forzatura perché non risponde né alla realtà né ai principi fissati dalla stessa Unione europea, che, più volte, ha sottolineato la specificità del mondo delle libere professioni e in particolare di quella di avvocato. Non si comprende, quindi, alla luce di tutto ciò come alcuni esponenti del mondo libero-professionale abbiano potuto fare aperture al provvedimento del Governo, dichiarandosi favorevoli alla libertà di impresa per il nostro settore. Se qualcuno è d accordo, sia chiaro che gli avvocati non lo sono. L Organismo unitario dell Avvocatura chiede con determinazione che si modifichi la rubrica dell articolo 3 del decreto legge e che venga espunta la parte riguardante la riforma delle professioni con una norma autonoma (articolo 3-bis), che definisca in un quadro chiaro la totale separazione tra impresa e libere professioni intellettuali. Nonché l eliminazione di ogni riferimento all articolo 41 della Costituzione. In ogni caso, data la rilevanza costituzionale del ruolo degli avvocati e l iter avanzato della riforma forense, già approvata dal Senato, è necessario che dall articolo 3 della Manovra economica venga esclusa l avvocatura. Maurizio de Tilla presidente Organismo unitario dell avvocatura D. Pensa bene anche dell equo compenso per il praticante? R. Certo che sì. A mio modo di vedere, non va soltanto a ripagare correttamente il lavoro dell aspirante professionista, ma è una forma di investimento sul suo futuro. Non una compensazione tout court, su cui non si riesce a costruire nulla di concreto. Mi preme, infine, ricordare che apprezzo la terzietà del giudizio disciplinare: nessuno potrà più sostenere che i professionisti se la cantano, e se la suonano da soli. D. Qualche critica, invece? R. È venuta a mancare la previsione di una società professionale (la misura era contenuta in una prima stesura del decreto, si veda ItaliaOggi del 13/08/2011), che secondo me era importante. Si sarebbe così allargato il mercato, e si sarebbero favorite le nuove generazioni, attraverso un meccanismo di remunerazione basato sugli utili da dividere. Il progetto era estremamente avanzato, ne avrebbero tratto profitto i giovani che, a differenza degli anziani professionisti, hanno sempre più la testa piena di idee e, purtroppo, le tasche vuote. D. Ritiene il piano sia definitivamente tramontato? R. Non so, però mi auguro in sede di conversione del decreto LE ALTRE REAZIONI Il progetto di restyling delle professioni incassa il plauso del consiglio nazionale degli architetti, tuttavia le linee generali vanno «approfondite, affinché gli ordini possano svolgere le necessarie funzioni di authority e certificare al posto dello stato, per permettere la semplificazione amministrativa necessaria allo sviluppo». In vista dell imminente discussione al Senato del decreto, l augurio è che «si pongano serie basi per un progetto avanzato di riforma per la nostra professione basata su criteri di effettiva modernizzazione e in grado di avvicinare gli architetti italiani, per funzioni e competenze, ai professionisti dei più avanzati Paesi europei, soprattutto per quanto riguarda le attività di salvaguardia del territorio, valorizzazione della qualità ambientale ed urbana e della vita dei cittadini». Le scelte del governo, che venga reinserito questo elemento. D. A proposito, mancano 48 ore al fischio d inizio dei lavori delle commissioni di palazzo Madama sulla manovra bis. È giusto temere un altro tentativo di colpo di mano per liberalizzare le professioni, come segnalato da altri ordini? R. I pericoli esistono, mentre dovremmo cercare, al contrario, di discutere con serenità, insieme a tutte le parti sociali, ad iniziare dalla Confindustria, perché non posso pensare di considerarla un avversario, visto che i nostri primi clienti sono proprio lì dentro. E noi altro non facciamo che lavorare per assisterli. Non è da Paese civile ipotizzare di eliminare gli ordini, per consentire alle imprese di praticare la libera professione. Facciamo un pubblico dibattito, confrontiamoci, non è utile a nessuno lottare nei corridoi. Non vanno conservati privilegi di parte ingiustificati, ritengo però che questa riforma abbia premiato il merito e sacrificato le rendite di posizione. Con una deregulation, invece, non si otterrebbe qualcosa di meglio. Altri articoli su professioni Oltre la manovra a giudizio del Consiglio nazionale e dell Ordine dei geologi della Sicilia, restituiscono al sistema «dignità e competenza», dichiarano i presidenti Gian Vito Graziano ed Emanuele Doria. Inoltre, la formazione continua, «già svolta dai geologi a livello nazionale, Sicilia in testa, da almeno tre anni», mette quella del geologo sulla strada di una professione «al passo coi tempi, e da sempre a servizio dell interesse pubblico», così come le norme sulla lotta all evasione fiscale, «avranno ripercussioni anche sull esasperazione della concorrenza». Doria, infine, ribadendo l importanza del rispetto della legalità, interviene sull abolizione del Sistri, «passaggio che rema contro la tracciabilità dei rifiuti, che si scontra con gli attuali obblighi comunitari», e che, conclude, «potrebbe far aumentare gli illeciti ambientali».

22 Sabato 20 Agosto 2011 L effetto della riduzione della soglia a euro previsto dalla manovra di Ferragosto Tracciabilità a doppio impatto Limita le transazioni in nero. Promuove l accertamento sintetico DI ANDREA BONGI Con una sola mossa il fisco può guadagnare due volte. La riduzione della soglia di tracciabilità a euro può infatti consentire al fisco il raggiungimento di un duplice obiettivo. Da un lato farà diminuire le transazioni in nero. Dall altro fornirà utili spunti per l accertamento sintetico. La riduzione del sommerso è diretta conseguenza della diminuzione del limite oltre il quale l utilizzo del denaro contante è inibito. Mentre l effetto in termini di spesometro sarà diretta conseguenza del maggior numero di operazioni commerciali poste in essere tramite utilizzo di strumenti di pagamento tracciabili e quindi più facilmente individuabili dal fisco. Ecco allora che per l amministrazione finanziaria la norma contenuta nel quarto comma dell articolo 2 della manovra bis (dl 138/2011) potrà consentire di prendere i classici «due piccioni con l unica fava». I limiti all uso del contante. La norma contenuta nella manovra bis, come si legge anche nella relazione illustrativa che correda il testo normativo, nasce per esigenze diverse da quelle del contrasto all evasione fiscale. Si tratta infatti di una disposizione che, per dirla con le parole della citata relazione, tende a rafforzare i meccanismi di prevenzione dell utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo, in sintonia con l azione già avviata con gli interventi effettuati con l articolo 20 del decreto legge n. 76 del L impatto antievasione è comunque fin troppo evidente. Le transazioni in nero sono infatti caratterizzate dal pagamento della prestazione ricevuta in contanti in modo da evitare qualsiasi traccia rinvenibile in futuro. Più difficile è movimentare somme consistenti in denaro contante. Più problematico diventa organizzare intere operazioni da tenere nascoste al fisco. Che la norma suddetta sia una norma di chiaro contrasto all evasione fiscale è dunque evidente. Oltretutto la stessa è stata presentata come tale sia durante le varie conferenze stampa di presentazione della manovra correttiva da parte degli esponenti del governo sia dagli stessi vertici dell Agenzia delle entrate. Del resto i positivi risultati in termini di contrasto all economia sommersa erano già stati evidenziati con le precedenti misure che nel recente passato avevano abbassato l asticella delle transazioni effettuabili in denaro contante fino alla soglia dei euro precedente l intervento della cosiddetta manovra bis. L effetto spesometro. Stante la nuova formulazione letterale del quarto comma dell articolo 38 del dpr 600/73 a seguito delle modifiche introdotte, a decorrere dal periodo d imposta 2009, dal dl 78/2010 il reddito complessivo del contribuente potrà essere rettificato sulla base delle spese, di qualsiasi genere, dallo stesso sostenute in un determinato periodo d imposta. Ovviamente la possibilità di successo nell utilizzo di tale strumento sono demandate alla capacità dell amministrazione finanziaria di reperire il maggior numero di informazioni possibili in ordine alle spese sostenute dai contribuenti in ciascun periodo d imposta. Al di là delle considerazioni relative al censimento delle operazioni effettuate dai contribuenti attraverso la nuova comunicazione annuale da effettuarsi dagli operatori economici (il cosiddetto spesometro) è ovvio che la diminuzione della soglia di tolleranza per i pagamenti cash farà aumentare il ricorso a mezzi di pagamento tracciabili e quindi facilmente individuabili dal fisco anche nell ottica dell accertamento sintetico del reddito dei contribuenti. Strumenti di pagamento tracciabili che nella maggior parte dei casi potrebbero affluire direttamente nelle banche dati a disposizione del fisco tramite la cosiddetta anagrafe tributaria. Ciò anche per effetto delle recenti disposizioni contenute nella manovra correttiva (dl 98/2011) che ha previsto l obbligo di comunicazione all anagrafe tributaria dei pagamenti di minor importo a carico delle stesse società emittenti gli strumenti di pagamento tracciabili (carte di credito, bancomat ecc.). La modifica normativa introdotta dalla DI DUILIO LIBURDI Un contributo di solidarietà dalle molte incognite. Non mancano infatti zone d ombra che offrono margini incertezza. Diversa incidenza reale sui soggetti che usufruiscono o meno di detrazioni per spese e carichi di famiglia. E attesa sulle modalità operative e vantaggi che possono derivare dai particolari meccanismi di determinazione di alcuni redditi quali quelli di impresa o quelli tassati con imposizioni sostitutive. Solo per segnalarne due. Questi ulteriori aspetti possono essere evidenziati da un analisi attenta delle disposizioni contenute nell articolo 2, commi 1 e 2, del decreto legge n. 138 del 2011 che ha istituito, come noto, il contributo di solidarietà per i redditi complessivi superiori a 90 mila euro sin dal periodo di imposta Il meccanismo del contributo. Come già osservato il meccanismo applicativo del contributo fiscale è di fatto semplice. Si assume il dato del reddito complessivo superiore a 90 o a 150 mila euro. Si procede al conteggio del contributo del 5% per la parte eccedente i 90 mila euro e del 10% per la parte eccedente i 150 mila. Si procede poi al versamento tenendo conto della deducibilità ai fini della determinazione del reddito Irpef e MANOVRA BIS La riduzione della tracciabilità: effetti diretti e indiretti LA RIDUZIONE DELLA SOGLIA PER I PAGAMENTI IN CONTANTI L EFFETTO DIRETTO DELLA NORMA IL DUPLICE EFFETTO INDIRETTO Si passa da a euro per effetto dell articolo 2, comma 4, del dl 138/2011 Contrasto al riciclaggio dei proventi di attività criminose e di i nanziamento del terrorismo Contrasto alle transazioni economiche in nero Aumento dei pagamenti con strumenti tracciabili e rilevanza ai i ni dell accertamento sintetico puro delle addizionali del contributo versato. Ma si può anche optare per la tassazione con aliquota Irpef maggiorata del 5% sui redditi eccedenti i 75 mila euro. In tal caso, non vi è la deducibilità del pagamento della somma versata in più. La base di riferimento. Come base imponibile per il contributo di solidarietà si assume dunque un ipotetico rigo RN1 della dichiarazione delle persone fisiche e si estrapola questo dato che, appunto, costituisce il dato di riferimento per il conteggio. Da un punto di vista pratico, il tutto muove in sede di autoliquidazione o di liquidazione delle imposte, nel senso che il momento in cui si procede al pagamento della somma dovuta è legato al modello Unico o al modello 730. Fermo restando che, per i lavoratori dipendenti che percepiscono un reddito complessivo (di lavoro) superiore alle soglie previste dalla legge, stando alla lettura della norma, parrebbe decisivo il momento del conguaglio sui redditi Questo perché la relazione tecnica prevede un gettito a far data dal 2012 e non dal 2011; il che escluderebbe un prelievo già sulle rate di stipendio da percepire nel corso del Va detto che poi, sempre in base a quanto emerge dalla relazione tecnica dovrebbe essere esclusa l ipotesi del versamento di acconto 27 manovra bis in materia di tracciabilità dei pagamenti per contanti consentirà dunque un duplice effetto dissuasivo in chiave antievasione. La diminuzione fisiologica delle operazioni in nero consentirà all erario di reperire maggiori risorse sia in termini di imposizione diretta che indiretta grazie all azzeramento di intere transazioni commerciali che altrimenti sarebbero state occultate al fisco. Si avranno pertanto recuperi sia in termini di gettito per l imposta sul valore aggiunto che per le imposte dirette afferenti ai maggiori redditi dichiarati dai soggetti attivi delle operazioni poste in essere. L incremento potenziale delle informazioni utilizzabili invece ai fini degli accertamenti tramite il cosiddetto «sintetico puro» potrà portare benefici alle casse erariali solo in termini di maggiori imposte dirette, essenzialmente l Irpef, essendo una rettifica in aumento che si colloca nella sfera dei redditi delle persone fisiche. Occorrono aggiustamenti per un equa ponderazione di ricchezza reale e base imponibile Contributo di solidarietà: ci sono margini per evitare il pagamento del contributo, visto che la stima di gettito è identica nei tre anni di vigenza del prelievo ed anche, probabilmente, in considerazione del fatto che non è sempre possibile stimare la costanza dell ammontare del reddito complessivo. L incidenza del contributo. Per come è strutturata la norma, che, come detto, opera sul reddito complessivo, è evidente come siano molte le variabili che portano alcuni contribuenti a sfuggire al pagamento seppure in modo legittimo. Ma pur sempre a fronte di una ricchezza disponibile esattamente identica ad altri che, invece, ne risultano soggetti. In primo luogo, la base imponibile così concepita non tiene in alcun conto situazioni nelle quali il reddito imponibile sia ridotto da oneri. E ovviamente non tiene conto anche dell effettivo carico di imposta dovuto a fronte dell esistenza di carichi di famiglia o meno ovvero di spese detraibili. Sebbene le detrazioni operano a riduzione dell imposta e non del reddito, va osservato come il contributo in questione non consideri la diversa situazione reale nella quale si possono trovare molti contribuenti astrattamente soggetti nello stesso modo al contributo di solidarietà Irpef. Vi sono, inoltre, una serie di situazioni nelle quali il reddito complessivo non è in alcun modo rappresentativo della reale «ricchezza» del contribuente che, magari, può legittimamente optare per regimi sostitutivi. In alcuni casi, peraltro, proprio l introduzione del contributo su base triennale potrebbe indurre alcuni contribuenti a scegliere opzioni che annualmente possono essere esercitare. Come nel caso della cedolare secca per la quale l opzione può essere scelta per ogni annualità contrattuale. Ulteriori ipotesi sono quelle di tassazione sostitutiva delle rendite finanziarie che, seppure modificata ed inasprita dalla manovra, interviene con una aliquota del 20% in via definitiva. Mentre, la stessa ricchezza non assoggettata a tassazione sostitutiva sconta sia il contributo sia l Irpef ordinaria. Insomma, piuttosto che ipotizzare improbabili incrementi di tassazione (per esempio, sulle somme oggetto di scudo fiscale) potrebbe essere più utile ragionare su un meccanismo che tenga in debita considerazione sia la ricchezza in dichiarazione sia, con l intervento di intermediari per il contributo di solidarietà, le quote eccedenti fissate dalla legge. L esempio potrebbe essere quello di un contribuente che con un reddito complessivo inferiore a 90 mila euro, supera comunque detta soglia per effetto di un reddito assoggettato a tassazione sostitutiva come nel caso della cedolare.

23 28 Sabato 20 Agosto 2011 Con la manovra scatta l obbligo di creazione di appositi ufici per la gestione di tutti gli adempimenti Codice appalti per le public utility Acquisto di beni e servizi solo attraverso gare pubbliche DI ANTONIO CICCIA Public utility obbligate a bandire gare pubbliche per l acquisto di beni o servizi e, comunque, ad applicare per intero il codice dei contratti pubblici. Lo prevede il decreto sulla manovra economica bis (decreto legge 138/2011), che interviene sull intero comparto dei servizi pubblici locali. Ma vediamo di illustrare la novità, che obbligano le public utility anche a creare uffici ad hoc per gestire le gare e tutti i relativi pesanti adempimenti (dalla pubblicazione del bando al contenzioso). Rischia di sfumare la possibilità di gestire con gli strumenti del diritto privato (e senza vincoli pubblicistici) l acquisizione di beni e servizi. L articolo 4, comma 15, del citato decreto prevede che le società cosiddette «in house» e le società a partecipazione mista pubblica e privata, affidatarie di servizi pubblici locali, applicano, per l acquisto di beni e servizi, le disposizioni di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n Si tratta del codice dei contratti pubblici, che disciplina le SOGGETTI INTERESSATI OBBLIGO CONSEGUENZE ORGANIZZATIVE CONSEGUENZE OPERATIVE Società «in house» e società a partecipazione mista pubblica e privata, afi datarie di servizi pubblici locali Applicazione, per l acquisto di beni e servizi, delle disposizioni del Codice dei contratti pubblici Adibire personale alla elaborazione e gestione delle procedure di pubblica selezione varie forme di affidamento dei pubblici contratti, nel rispetto delle regole di concorrenza e pubblicità, a partire proprio dalla gara pubblica o comunque di procedure rispettose del principio della par condicio tra le imprese. L assoggettamento alle regole del codice dei contratti pubblica comporta l impossibilità di ricorrere senza alcun vincolo al libero mercato. Il soggetto tenuto alla applicazione del codice dei contratti deve, infatti, muoversi all interno delle griglie che relegano la trattativa privata a una posizione residuale. Deve, quindi, applicare le procedure pubbliche, ristrette o negoziate, a seconda dei casi con pubblicazione dei bandi (se previsto) oppure può ricorrere alle procedure in economia o cottimo fiduciario. L assoggettamento alle regole del codice dei contratti significa avere personale preparato, in grado di scrivere le gare e di gestire i vari passaggi procedurali, compresi quelli relative alle fasi precontenziose e contenziose di recente modificate dal codice del processo amministrativo (dlgs 104/2010). Si tratta di passaggi procedurali in cui la società deve individuare responsabili del procedimento, seggio di gara, commissioni aggiudicatrici e deve curare tutti gli adempimenti connessi, dalle determinazioni a contrarre, alla pubblicazione dei bandi di gara (a seconda dei casi sulla gazzetta ufficiale, anche europea), alle comunicazioni e agli avvisi, ai rapporti con l autorità di vigilanza sui contratti pubblici MANOVRA BIS Cosa cambia con la manovra bis Possibile burocratizzazione dell attività delle società miste BREVI I voucher lavoro, i buoni per remunerare le prestazioni occasionali, hanno superato la soglia dei 20 milioni, alla fine di luglio. E, a partire dal 2008, ne hanno usufruito oltre 160 mila lavoratori. A renderlo noto l Inps, specificando che i ticket venduti sono stati precisamente 20 milioni e , più di 13 milioni negli ultimi 12 mesi. Il risultato, secondo il presidente dell istituto di previdenza statale, Antonio Mastrapasqua, è frutto anche della «crescente facilità con cui è possibile entrare in possesso dei buoni». Secondo l associazione Codici, solo durante il 2010 sono stati oltre 35 mila gli italiani che hanno richiesto un prestito per potersi permettere una vacanza e in media le somme richieste si attestano sui 7 mila euro, con un piano di rimborso della durata di circa 40 mesi, cioè poco più di tre anni. Con l arrivo dell estate, poi, si registra un aumento del 27% di richieste di questo tipo. (dalla richiesta del cig alle segnalazioni di notizie negative sul conto delle imprese concorrenti o esecutrici). Inoltre si applicano le regole sulla tracciabilità dei pagamenti e sulla indicazione del cig sui documenti di pagamento. Tutto ciò, in base al decreto sulla manovra bis, è a carico che delle società cosiddette «in house» e delle società a partecipazione mista pubblica e privata, affidatarie di servizi pubblici locali. Tutte le società che gestiscono servizi pubblici locali devono applicare il codice dei contratti pubblici. E se questa disciplina non pone problemi per la società in house, che rappresentano il braccio operativo dell ente pubblico, il quale esercita sulle stesse un controllo analogo a quello esercitato su un proprio ufficio, forti ripercussioni si avranno invece sulle società miste, in cui vi è la presenza di un socio privato. Tra l altro, molto spesso, nella prassi ci si aspetta che la società mista possa costituire uno strumento per operare in maniera più snella, a partire dalla deroga alle regole della evidenza pubblica per l acquisizione di beni e servizi. La società mista che gestisce un pubblico servizio (public utility) è, invece, sotto questo profilo interamente equiparata all ente pubblico. Di questo occorrerà darne conto, con una disposizione chiarificatrice, all interno dei contratti di servizio tra ente e public utility; inoltre l ente committente deve esercitare attività di vigilanza e controllo sul rispetto del codice dei contratti da parte della società mista. Va sottolineato, comunque, che l articolo 4, comma 15, del decreto 138/2011 fa riferimento espresso ai contratti di acquisizione di beni e servizi, mentre non si riferisce, almeno sul piano letterale, alla aggiudicazione di contratti relativi a lavori. In conseguenza dell articolo 4, comma 15, citato si allarga la platea dei soggetti tenuti all applicazione del codice dei contratti pubblici. A tale proposito si deve ricordare che il decreto 131/2011 ricomprende le società in house nell ambito pubblico anche per un altro profilo: le società cosiddette «in house» affi datarie dirette della gestione di servizi pubblici locali sono assoggettate al patto di stabilità interno secondo le modalità che saranno definite con decreto ministeriale. Gli enti locali dovranno vigilare sull osservanza, da parte delle società in house al cui capitale partecipano, dei vincoli derivanti dal patto di stabilità interno.

24 Sabato 20 Agosto 2011 La strada della fusione, già prevista dal Tuel, offre più chance rispetto all unione municipale Piccoli comuni, fondersi conviene Incentivi, nessuna soglia demografi ca e più autonomia DI THOMAS VERCELLOTTI Per i piccoli comuni è più conveniente scegliere la via dell accorpamento volontario mediante fusione, secondo il procedimento già previsto nel Testo unico sugli enti locali (dlgs n. 267/2000) piuttosto che farsi imporre dall alto la costituzione dell unione municipale prevista dalla manovra di Ferragosto. In entrambi i casi il risultato è una razionalizzazione della struttura organizzativa comunale. Tuttavia, i succitati processi, allo stato attuale alternativi per le autonomie locali, presentano talune differenze salienti. Mentre nel primo caso sono previsti una serie di incentivi economici, sia regionali che statali da devolvere alle comunità locali e ai comuni scaturiti dal processo di fusione, nel secondo caso, non sono programmate alcune contribuzioni volte a superare la ritrosia e la contrarietà delle comunità locali d origine. Al contrario, sono previsti strumenti coercitivi volti a valicare l inerzia delle amministrazioni comunali. Se il decreto legge 13 agosto 2011 n. 138, dovesse essere convertito così com è in legge ordinaria, si verrebbero a delineare due diversi processi di accorpamento dei comuni di modeste dimensioni demografiche e territoriali. Un processo di fusione vero e proprio, di cui agli artt. 15 e 16 del Tuel, rimesso alla libera autonomia degli enti locali, e rispetto al quale sussiste una riserva di legge regionale, nonché un processo di semplificazione, di fatto un accorpamento, imposto dall alto. Processo quest ultimo previsto dall art. 16 della manovra bis. Nelle more dell attuazione della recente riforma volta al contenimento della spesa pubblica, le amministrazioni dei comuni con popolazione pari o inferiore ai abitanti, sono pertanto chiamate a valutare quale tra i due sopra citati istituti sia il più conveniente, il più proficuo. Non solo. I comuni che non volessero optare per la fusione volontaria, ostentando una certa sagacia, dovrebbero focalizzare l attenzione sui margini di autonomia riservata loro da testo normativo al vaglio del parlamento e trarne i relativi vantaggi. Invero, in ossequio al criterio-guida di contiguità territoriale, che peraltro accomuna entrambe i processi oggetto di argomentazione, i comuni interessati si trovano nelle condizioni di poter scegliere gli enti locali contigui con cui dialogare e negoziare circa la costituzione dell Unione municipale. Indubbiamente, i governi locali si trovano, oggi, a dover prendere una decisione: dare inizio con fermezza, a un procedimento di unificazione volontaria prendendo a modello i processi di fusione già verificatosi in Italia, o al contrario attendere i risvolti di una riforma normativa varata con decretazione d urgenza, che rinvia a un successivo regolamento governativo. Una cosa è certa: laddove messi a confronto i due istituti giuridici, emerge sembra ombra di dubbio come il processo di fusione volontaria presenti grandi potenzialità. In merito, si consideri inoltre come per le Unioni municipali la popolazione complessiva residente nel territorio, deve essere pari almeno a 5 mila abitanti, salvo diversa soglia demografi ca individuata con delibera della giunta regionale. Al contrario, nell ipotesi di processo di unificazione volontaria, non sono pianificati limiti demografici. Concludendo, un aspetto deve essere chiaro: mentre il processo di fusione volontaria di cui al dlgs 12 agosto 2000, n. 267, sfocia nella creazione di un unica entità pubblica territoriale, ovvero in un nuovo comune, il recente disposto normativo conduce più a un «ente locale di secondo livello», che fa salvi gli enti locali di origine, se pur ridimensionati nella loro compagine organizzativa. Tanto è vero che la figura del sindaco permane quale unico organo di governo, mentre giunta e consiglio comunale sono soppressi. L INTERVENTO Abolizione delle province a rischio incostituzionalità MANOVRA BIS Le differenze tra la fusione volontaria e l Unione municipale Con l emanazione da parte del presidente della repubblica Giorgio Napolitano, dal 13 agosto scorso sono in vigore le nuove norme della manovra anticrisi, pensata dal governo per ridurre i costi della politica. Di particolare interesse è la parte del decreto legge n. 138/2011 che riguarda la soppressione delle province con meno di 300 mila abitanti, ovvero, con meno di 3 mila chilometri quadrati di superficie, ma soltanto dopo il censimento Istat previsto per ottobre. A prescindere dalle finalità del decreto relativamente alla semplificazione burocratica e alla riduzione degli apparati istituzionali, alcune osservazioni si impongono per quanto riguarda il profilo di costituzionalità della norma. Da un lato, è largamente discutibile la scelta di cancellare province con decreto legge. Il ricorso alla fonte del decreto legge richiede la compresenza dei requisiti di straordinarietà, urgenza e necessità. Ad avviso di chi scrive, mancherebbe il presupposto della necessità, ossia la impossibilità di provvedere con strumenti legislativi ordinari. C è poi da chiedersi se non si dovrebbero pronunciare tutti i comuni interessati, vista la previsione dell art. 133 primo comma Cost. in base al quale il mutamento delle circoscrizioni provinciali nell ambito di una regione avviene con leggi della repubblica, su iniziativa dei comuni, sentita la stessa regione. La norma prevista nel decreto-legge stabilisce la soppressione delle province e in secondo luogo, una volta cancellate le istituzioni provinciali, attribuisce ai comuni del territorio della circoscrizione delle province soppresse l iniziativa di cui all articolo 133 della Costituzione al fine di essere aggregati ad un altra provincia all interno del territorio regionale. Ciò è in palese violazione della Carta costituzionale che, invece, come detto innanzi, all art. 133 Cost. prevede espressamente che il mutamento della circoscrizione debba avvenire con legge della repubblica su iniziativa dei comuni e sentita la regione stessa. Di conseguenza, alla luce della suddetta norma di rango costituzionale, la cessazione istituzionale delle province non rientra nella disponibilità della semplice legge dello stato, ma dipende dall iniziativa dei comuni, gli unici legittimati ad avviare l iter di soppressione, previo parere della regione. Un ulteriore profilo che potrebbe scaturire dal decreto si pone in termini di applicabilità o meno dello stesso alle cinque regioni italiane ad ordinamento differenziato, non potendo, in relazione a queste ultime, per quanto riguarda il mutamento della circoscrizione provinciale, farsi applicazione dell art. 133 Cost. Il governo non ha infatti alcuna competenza a legiferare su questa materia, in quanto a seguito della legge costituzionale n. 2 del 1993 la potestà legislativa primaria in materia di ordinamento degli enti locali e delle relative circoscrizioni è riservata in via esclusiva alle medesime regioni. Daniele Trabucco Università degli studi di Padova Enrico Schenato avvocato del Foro di Venezia 29 LA FUSIONE VOLONTARIA DEI COMUNI DI CUI AGLI ARTT. 15 E 16 DEL.LGS L UNIONE MUNICIPALE DI CUI 18 AGOSTO 2000, N. 267 E S.M.I. ALL ART. 16 DEL DL 13 AGOSTO 2011, N Dlgs 18 agosto 2000, n Leggi regionali Dl 13 agosto 2011, n. 138 Si prescinde dalla dimensione demograi ca e territoriale dei Comuni ai abitanti Riguarda i Comuni con popolazione pari o inferiore La popolazione complessiva residente nel territorio Non sono previsti limiti demograi ci per i Comuni dell Unione municipale deve essere pari «almeno» originati da un processo di fusione volontaria a abitanti, salvo diversa soglia demograi ca individuata con delibera della giunta regionale Requisito della contiguità territoriale dei Comuni L Unione municipale è costituita da Comuni contermini interessati dal processo di fusione volontaria Iniziativa rimessa ai Comuni interessati alla fusione, deliberata dai rispettivi organi consiliari va comunale/accorpamento imposto Processo di snellimento della struttura organizzati- dall alto Richiesta inoltrata alla giunta regionale Disegno di legge G.R. inoltrato al consiglio regionale «Riserva di legge regionale»: legge regionale istitutiva del neo Comune originato dal processo di fusione volontaria Creazione di un unico ente pubblico territoriale Statuto comunale del neo Comune Un solo Sindaco, un solo Consiglio comunale ed un'unica Giunta comunale Previsione di contributi regionali + contributi straordinari statali (per i dieci anni successivi alla fusione volontaria) Previsione di adeguate forme di partecipazione e di decentramento dei servizi verso le comunità locali di origine o di alcune di esse Previsione facoltativa, rimessa allo Statuto del neo Comune, di «Municipi» nei territori delle Comunità di origine o di alcune di esse Previsione e disciplina degli «Organi municipali» (es. Prosindaco e Consultori), rimessa all autonomia statutaria e regolamentare dell Ente locale, nei territori di origine. Procedimento di prima costituzione dell Unione municipale disciplinato da «Regolamento governativo» da adottarsi entro 90 gg. dalla data di entrata in vigore del decreto legge n. 138/2011 Entità locale di secondo livello Statuto dell Unione municipale Organi dell Unione municipale: Assemblea municipale, presidente dell Unione municipale e giunta municipale + Nei Comuni di origine il sindaco diventa il solo organo di governo. Giunta e consiglio comunale sono soppressi. Previsione di opportuni strumenti volti a superare l inerzia delle amministrazioni comunali interessate (es. Difi da ad adempiere; Nomina di commissario ad acta) Assenza di contribuzioni o comunque forme di agevolazione (anche i scale) per i Comuni interessati e per le rispettive comunità locali Esercizio obbligatorio in forma associata di funzioni amministrative e servizi pubblici locali (i ne della costituzione dell Unione municipale) Il sindaco è l unico organo di governo nei Comuni di origine Il sindaco è l unico organo di governo nei Comuni di origine

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26 Sabato 20 Agosto 2011 Blocco per tutti i dipendenti pubblici. Salvo il personale della scuola in pensione entro dicembre Stop alla buonuscita per due anni Liquidazione dopo 24 mesi in caso di cessazioni anticipate DI DANIELE CIRIOLI La buonuscita può attendere. Due anni, per la precisione. Che si riducono a sei mesi se la cessazione del rapporto avviene per raggiunti limiti d età o per anzianità massima di servizio. La novità tocca i dipendenti pubblici che lasciano l impiego dal 13 agosto 2011 o che da tale data maturano i requisiti per la pensione anticipata. Una clausola di salvaguardia è prevista per il personale della scuola fino a fine anno. Infatti, a chi matura i requisiti per la pensione entro il 2011 la liquidazione avverrà con le vecchie regole (subito o al massimo entro sei mesi). Lo stabilisce l articolo 1, commi 22 e 23, del dl n. 138/2011. Nuovo sacrificio per gli statali. La crisi non passa e, dunque, un nuovo sacrificio è chiesto agli statali. Dopo che con la manovra del 2010 (legge n. 122) ne è stato fissato il pagamento a rate (oltre i 90 mila euro), la buonuscita MANOVRA BIS La buonuscita può attendere CAUSA CESSAZIONE SERVIZIO LIQUIDAZIONE TRATTAMENTO FINE SERVIZIO (1) Dimissioni (vari motivi) Entro il 12 agosto 2011 = decorsi sei mesi Dal 13 agosto 2011 = decorsi 24 mesi Raggiunti limiti d età o servizio, Requisiti maturati entro il 12 agosto 2011 = immediata collocamento a riposo d uficio Requisiti maturati dal 13 agosto 2011 = decorsi sei mesi Pensionamento anticipato Requisiti maturati entro il 12 agosto 2011 = decorsi sei mesi Requisiti maturati dal 13 agosto 2011 = decorsi 24 mesi Pensionamento con requisiti maturati entro il 31 dicembre 2011 = decorsi sei mesi Personale della scuola Pensionamento con requisiti maturati dopo il 31 dicembre 2011 (deroga anno 2011) = decorsi 24 mesi Cessazioni per limiti di età o servizio; collocamento a riposo d ufi cio per anzianità massima di servizio con requisiti maturati entro il 31 dicembre 2011 = liquidazione immediata Inabilità o decesso dipendente Entro o dopo il 12 agosto 2011 = immediata (1) La pa corrisponde la buonuscita entro tre mesi dalla scadenza del termine, decorsi i quali maturano interessi adesso viene assoggettata a una attesa fino a 24 mesi per l erogazione. La misura colpisce tutti i dipendenti pubblici: di amministrazioni dello stato; istituti e scuole; aziende statali; regioni, province, comuni, comunità montane, consorzi e loro associazioni; istituzioni universitarie; istituti autonomi case popolari; camere di commercio e loro associazioni; enti pubblici non economici; amministrazioni, enti e aziende del servizio sanitario nazionale. I nuovi termini. La novità è introdotta con una modifica della disciplina vigente dal 1997 (legge n. 140/1997) e che fissa diversi termini di pagamento della buonuscita, a seconda delle cause di cessazione dal servizio. In tabella le singole ipotesi aggiornate dalla manovra bis. In buona sostanza, la novità è l attesa più lunga da sei a 24 mesi nelle ipotesi di prepensionamento e di cessazioni per altri motivi, nonché l introduzione di un termine di sei mesi (prima inesistente) per i pensionamenti ordinari. Dal 13 agosto il pagamento avviene: entro 105 giorni dalla cessazione dal servizio per inabilità o decesso del dipendente; non prima di 180 e non ol- 31 tre 270 giorni dal collocamento a riposo per limiti d età o di servizio e per collocamento a riposo d ufficio per anzianità massima di servizio, maturati dal 13 agosto (se maturati entro il 12 agosto 2011, il termine è di 105 giorni); non prima di 24 mesi e un giorno e non oltre 24 mesi e 90 giorni dalla cessazione dal servizio in ogni altra ipotesi (dimissioni, licenziamento, etc.) verificatasi dal 13 agosto (se verificatasi entro il 12 agosto 2011, il termine è tra 181 e 270 giorni). Una deroga è prevista per il personale della scuola: a quello che matura i requisiti di pensionamento entro il 31 dicembre 2011 continua ad applicarsi la vecchia disciplina. In tal caso, la buonuscita è erogata tra 181 e 270 giorni se relativa a una qualsiasi causa di cessazione; nel termine di 105 giorni se relativa al collocamento a riposo per limiti d età o di servizio oppure per collocamento a riposo d ufficio per anzianità massima di servizio.

27 32 Sabato 20 Agosto 2011 ENTI LOCALI E STATO CORTE CONTI/ Per i giudici campani la sanatoria del 2002 non si estende alle sanzioni stradali Le multe non sono condonabili Consiglieri, assessori e amministrativi a rischio danno erariale Pagina a cura DI ANTONIO G. PALADINO Posto che le violazioni al codice della strada non hanno natura di tributo, a esse non possono essere applicate le disposizioni relative al condono previsto dalla legge n. 289/2002. Qualora l ente locale abbia dato comunque corso all agevolazione per tali tipologie di sanzioni, attraverso apposite delibere, del relativo danno erariale ne rispondono i consiglieri comunali che hanno votato favorevolmente, nonché i responsabili degli uffici amministrativi che hanno istruito l iter e l assessore comunale alle finanze, per palese colpa grave desumibile dall adozione di atti che hanno privato l ente di entrate già previste, in chiaro contrasto con le disposizioni di legge. Lo precisa la Corte dei conti della Campania, nel testo della sentenza n. 1231/2011 con la quale ha condannato i consiglieri comunali pro tempore del comune di Benevento, i funzionari tecnici e amministrativi, nonché l allora assessore alle finanze, per aver avallato più deliberazioni consiliari tendenti a estendere le previsioni contenute all articolo 13 della legge n. 289/2002 anche alle violazioni al codice della strada e, per di più, per anni successivi al 2003, in contrasto con quanto disposto dalla norma soprarichiamata. Detta norma, infatti, precisa che «con riferimento ai tributi propri, regioni, province e comuni possono stabilire la riduzione dell ammontare delle imposte e tasse loro dovute per le ipotesi in cui, entro un termine appositamente fissato da ciascun ente, i contribuenti adempiano a obblighi tributari precedentemente non adempiuti. Per tributi propri si intendono quelli la cui La sezione autonomie sui preventivi 2008 Bilanci locali con luci e ombre Dall analisi sui bilanci di previsione degli enti locali, emerge un maggiore rispetto delle regole del Patto di stabilità. Ma, mentre resta stabile il numero degli enti che approva in ritardo il proprio bilancio, si assiste purtroppo ad un incremento di irregolarità, tra cui la sovrastima delle entrate, il ricorso consistente alle anticipazioni di cassa e la presenza di una notevole mole di debiti fuori bilancio. È quanto emerge dalla lettura della deliberazione n. 4/2011, con cui la sezione delle autonomie della Corte dei conti, ha relazionato sugli esiti del controllo dei bilanci di previsione 2008, ai sensi dei commi 166 e seguenti della legge finanziaria per il Dalla lettura della relazione, la Corte rileva che, sotto il profilo procedurale, è migliorata sia la tempistica che la completezza delle relazioni che i revisori dei conti sono tenuti a trasmettere alle sezioni regionali di controllo della Corte stessa. Sul piano dei controlli, però, si ammette che si è ridotta la casistica relativa alla violazione dei limiti posti al Patto di stabilità, ma resta stabile «la quantità di enti che approva in ritardo il proprio bilancio». Quello che è in aumento, invece, è il numero delle segnalazioni delle sezioni regionali della magistratura contabile su irregolarità riscontrate sul versante delle entrate dei bilanci di previsione. In primo luogo, registra un deciso rialzo il numero degli enti locali la cui previsione su alcune entrate è stata giudicata inattendibile (da 122 casi a 315). Fanno da corollario, tipologie di irregolarità molto diffuse, cui la sovrastima delle entrate per sanzioni pecuniarie per violazioni al codice della strada, la sovrastima delle entrate da recupero per evasione tributaria e per i permessi a costruire. Sotto il profilo dei fenomeni che incidono sulla spesa, la relazione della sezione autonomie ammette che molti dei bilanci di previsione 2008 degli enti locali hanno (purtroppo) diversi comun denominatori. Innanzitutto, l eccessivo indebitamento e gli strascichi relativi alla stipula di contratti di finanza derivata. Senza dimenticare che molti bilanci presentano un consistente ricorso alle anticipazioni di cassa e sono gravati dal «una notevole mole» di debiti fuori bilancio. Infine, le modifiche operate dal legislatore alla finanza degli enti locali hanno permesso di rilevare ulteriori irregolarità, tra cui la mancata adozione del regolamento per l affidamento degli incarichi di collaborazione e delle misure per contenere i costi della politica. titolarità giuridica ed il cui gettito siano integralmente attribuiti ai predetti enti». In sostanza, ha rilevato la Corte, la legge ha posto due presupposti. Il primo, che per l avvio del condono è necessaria l adozione di atti normativi che regolamentino la fattispecie. Il secondo, invece, fa leva sul fatto che oggetto di tali disposizioni siano esclusivamente le tipologie rientranti nella nozione di tributi propri, cioè quelli la cui titolarità giuridica e il cui gettito siano integralmente dovuti agli enti indicati dalla legge. Da ciò, si legge nel testo, le delibere consiliari adottate dal comune di Benevento, estendendo il condono alle violazioni al codice della strada, che non hanno Il diritto del lavoratore ad assistere un familiare disabile, al ricorrere dei presupposti richiesti dalla normativa in materia, non può essere vincolato o limitato, dai paletti in materia di spese per il personale. Il lavoratore, in tali casi, è titolare di un diritto potestativo alla concessione del congedo retribuito per l assistenza del familiare disabile e questo, prescinde dal fatto che gli oneri finanziari ricadono sulla pubblica amministrazione. La stessa p.a., in tali casi, deve coniugare il rispetto di entrambi i vincoli, ovvero quelli relativi alla spesa di personale e quelli derivanti dalla concessione del diritto del lavoratore all assistenza del familiare disabile. Non ammette repliche la conclusione cui è pervenuta la sezione regionale di controllo della Corte dei conti della Lombardia, nel testo del parere n.463/2011, con il quale ha fatto luce sul diritto in capo ai lavoratori che promana dall articolo 42 del dlgs n. 151/2001. Sul punto, il sindaco del comune di Veduggio con Colzano (Mb), richiedeva l intervento della Corte in quanto un dipendente ha chiesto la concessione di un periodo di congedo, ai sensi dell articolo 42 del citato dlgs, per assistere la madre inabile. Il sindaco, nella richiesta di parere osservava che, mentre per i lavoratori del settore privato, l onere derivante dalla concessione del congedo è assunto dal sistema previdenziale nazionale, per i dipendenti pubblici, la spesa relativa è posta a carico dell amministrazione concedente. Quindi, concludeva, alla luce del quadro di contenimento delle spese di personale e nell impossibilità di procedere ad una sostituzione temporale dello stesso dipendente, il primo cittadino richiedeva se la richiesta in questione dovesse essere intesa come una facoltà ovvero come un obbligo gravante sul comune. natura di tributo,(ne è palese la loro allocazione in bilancio tra le entrate extratributarie) sono da ritenere illegittimamente adottate, sottolineando altresì l ulteriore profilo di illegittimità derivante dalla circostanza che in ogni caso la facoltà prevista dall art. 13 della legge 289/2002 andava riferita esclusivamente a periodi di imposta antecedenti al 2003, data di entrata in vigore della legge. Così operando, chi ha dato corso a tale condono ha causato un danno erariale alle casse comunali, in quanto «vi sono state rilevanti minori entrate per l ente locale». Passando all individuazione dei soggetti che hanno provocato il danno, la Corte campana non ha dubbi sul ruolo dei consiglieri comunali che hanno votato favorevolmente le delibere consiliari in oggetto. Allo stesso modo, pari negligenza esprime la condotta dell assessore comunale alle finanze che ha proposto l adozione delle deliberazioni al consiglio comunale e quella degli organi tecnici e amministrativi che, con il loro parere favorevole, ne hanno avallato le scelte regolamentari. Per la Corte, comunque, «maggiore efficacia causativa deve riconoscersi alla condotta degli uffici amministrativi che, con il loro parere favorevole, hanno avallato le scelte del consiglio comunale ed a quella dell assessore al ramo che ha proposto tali provvedimenti». In particolare, il maggior danno è da ascrivere al responsabile del settore finanze, al segretario generale, al coordinatore dell ufficio tributi e al direttore generale, in considerazione delle competenze che l ufficio tributi e i dirigenti del settore finanze devono esprimere, nonché dell importante ruolo del segretario generale cui grava la funzione di collaborazione e di assistenza «giuridico-amministrativa nei confronti degli organi dell ente in ordine alla conformità dell azione amministrativa alle leggi, allo statuto e ai regolamenti». La sentenza della Corte conti su documenti Sezione Lombardia: gli oneri finanziari non sono un ostacolo Assistere un disabile è un diritto senza vincoli Il collegio della magistratura contabile lombarda ha fatto presente che, alla luce delle disposizioni recate dal citato articolo 42 e della sentenza n. 19/2009 della Corte costituzionale, ne deriva che il dipendente comunale, in presenza dei requisiti posti dalla normativa di settore, è titolare di un diritto potestativo alla concessione del congedo retribuito per l assistenza del familiare disabile. Ne è prova il tenore letterale del citato articolo 42, comma 5, secondo cui i soggetti legittimati «hanno diritto a fruire del congedo entro 60 giorni dalla richiesta. Tutto questo, per la Corte, prescinde dal fatto che sul piano contabilistico», gli oneri finanziari continuino a gravare sulle casse dell amministrazione comunale, quale datore di lavoro, in termini di spesa di personale, con la conseguente necessità di rispettare i relativi limiti. In altri termini, si legge nel parere, tale diritto spetta ala lavoratore in presenza dei presupposti legali posti dall ordinamento (recentemente modificati dalla legge n. 183/2010, meglio nota come collegato lavoro). L amministrazione è tenuta solamente alla verifica dei presupposti legittimanti la concessione del congedo. Infine, rileva il collegio, in tema di rispetto dei limiti di spesa, il comune è tenuto comunque a rispettarli, in ossequio alla vigente disciplina di coordinamento della finanza pubblica. Ma il rispetto di tali limiti non può «degradare» nella singola fattispecie, il diritto potestativo del dipendente al congedo retributivo per l assistenza al familiare disabile. Pertanto, in presenza dei presupposti di legge, l amministrazione è tenuta a rispettare «simultaneamente» entrambe le tipologie di vincoli, ovvero quelli di finanza pubblica e quelli derivanti dal diritto del dipendente all assistenza al familiare disabile.

28 DIRITTO E IMPRESA Circolare della prefettura di Lecco sull art. 88 Tulps Vince la sala giochi Stop ai regolamentari dei sindaci DI MARILISA BOMBI Se il comune decide di regolamentare l apertura delle sale giochi, deve tenere conto non soltanto di quelle di sua competenza, ma anche delle sale che, disciplinate dall articolo 88 del Tulps, sono autorizzate dalla questura. È quanto ha chiarito la prefettura di Lecco con la circolare n del 26 luglio scorso inviata ai sindaci dei comuni della provincia, in risposta alla sempre maggior frequenza con la quale i primi cittadini tentano di porre un freno alla proliferazione delle sale giochi sul proprio territorio. Il comparto del gioco lecito che consente vincite in denaro attraverso l installazione di apparecchi è regolamentato dal comma 6 e 7 dell art. 110 Tulps in locali autorizzati ai sensi dell articolo 86 e 88 del medesimo Testo unico. Eppure diverse amministrazioni comunali si sono dotate di un proprio regolamento anche omettendo, a volte, di fare espresso riferimento all articolo 88 Tulps. E ciò nonostante sia proprio tale articolo a legittimare l installazione delle videolotterie. Anche se installate nelle sale giochi tradizionali. L inserimento all interno del regolamento comunale del riferimento all articolo 88, oltre che all articolo 86, è necessario, secondo il prefetto, per «una completezza formale» degli atti regolamentari. Nella citata circolare infatti la prefettura di Lecco, precisa che il richiamo all articolo 88 nel regolamento comunale, deve essere compatibile con il principio che demanda in via esclusiva alla normativa statale la disciplina delle licenze ex articolo 88 del Tulps, di competenza del questore. Ragione per cui, quanto alla regolamentazione, non possono essere previste per quest ultima fattispecie «discipline o limitazioni ulteriori rispetto a quelle indicate dall amministrazione dei monopoli». In altre parole si può interpretare la nota diffusa dall organo periferico del ministero dell Interno, nel senso che gli eventuali vincoli posti dal comune rispetto sia alle sale giochi di sua competenza (aut.ne ex art. 86 del Tulps) sia a quelle autorizzate dal questore (ex art. 88 del Tulps) potranno riguardare solamente aspetti a carattere urbanistico e edilizio, mentre non potranno essere introdotti contingenti diversi da quelli stabiliti a livello nazionale. DI MATTEO RIGAMONTI Porte aperte alle erogazioni liberali per gli Irccs. Ora infatti persone fisiche e imprese possono usufruire degli sconti fiscali per le donazioni effettuate in favore di istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Sia pubblici sia privati. Purché le predette donazioni siano specificamente erogate «per il finanziamento alla ricerca». Lo comunica l Agenzia delle entrate con la risoluzione n. 87/E, adottata in risposta ad un interpello dell Istituto scientifico Alfa. Una società a responsabilità limitata interamente dedicata alla ricerca e cura in campo oncologico che ha recentemente attivato il percorso per il riconoscimento come Irccs e che ha chiesto alle Entrate che le erogazioni liberali effettuate a suo favore possano essere dedotte in capo agli eroganti ai sensi dell art. 1, comma 353, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 e dell articolo 10, comma 1, lettera 1-quater), del Tuir, in quanto ritiene di poter essere ricompresa tra gli «enti di ricerca pubblici». Sabato 20 Agosto Nota sugli istituti di ricovero Erogazioni liberali anche per gli Irccs Nel parere in risposta ad Alfa srl, le Entrate spiegano che incentivare la ricerca scientifica attraverso la leva fiscale è la ratio che emerge dall analisi dell articolo 1 del dl 70/2011, con cui è disposto un credito d imposta a favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca, in università ovvero enti pubblici di ricerca. Lo stesso articolo inoltre, al comma 3, precisa che in questa definizione sono compresi anche gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs). Una finalità di fatto coincidente con quelle contenute nell articolo 1, comma 353, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 e nell articolo 10, comma 1, lettera 1-quater), del Tuir. Motivo per cui gli Irccs, sia pubblici sia privati, possono essere ricompresi tra gli enti pubblici di ricerca destinatari di erogazioni liberali. E motivo per cui anche la richiesta di Alfa srl è stata accolta. L Istituto scientifico Alfa potrà essere destinatario di erogazioni liberali, sia di persone fisiche sia imprese, dal momento in cui sarà perfezionato il procedimento di riconoscimento come Irccs.

29 34 Sabato 20 Agosto 2011 L EDITORIALE DI PAOLO PANERAI Segue dalla prima pagina il Parlamento europeo, elezioni di mezzo in Usa Permettetemi di dire che sono preoccupato per la vostra democrazia poiché nessuno di voi ha la possibilità di avere davanti una prospettiva superiore a pochi mesi». Per paradossale che possa apparire, questa è l analisi di Yang Jiechi, ministro degli Esteri della Cina, esponente del più grande Partito comunista mai esistito, in un recente incontro con l ex presidente del consiglio ed ex presidente della Commissione europea, Romano Prodi. Ed è un analisi che coglie nel segno perché sul piano pratico la crisi politica degli Usa, esplosa per l incapacità fino all ultimo di deliberare l innalzamento del deficit dello stato federale da parte di Camera dei rappresentanti e Senato, è dovuta alla battaglia già in atto per le elezioni presidenziali del prossimo anno, con i repubblicani impegnati a riconquistare il potere anche a costo di indebolire il ruolo degli Usa nel mondo, mettendo in difficoltà di fronte agli elettori il presidente in carica, Barack Obama. In Germania, la leadership della cancelliera Angela Merkel è quanto mai precaria dopo la grave sconfitta del suo partito nelle elezioni regionali di alcuni mesi fa, al punto che (anche se non solo per questo) la stessa non è in grado di fare scelte nette e coraggiose in ambito europeo come ha dimostrato, drammaticamente, il caso Grecia e come si sta confermando in questi giorni, combattuta fra l egoismo tedesco e il mantenimento del primato in Europa. In Francia, il presidente Nicolas Sarkozy misura ogni sua decisione, anche la più importante per il suo Paese e per l Europa, sugli effetti che può avere ai fini della sua riconferma a capo dello Stato francese: antepone così l interesse personale a quello del Paese. In Italia, inutile approfondire: tutti gli italiani hanno sotto gli occhi la profondità della crisi politica, per più motivi, di struttura costituzionale, di qualità degli eletti, di vizi privati, di retaggio di un Paese che è stato per decenni in bilico verso il comunismo fino a quando non cadde il muro di Berlino e ancor prima il segretario Enrico Berlinguer non riconobbe con onestà che la prospettiva del sorpasso era finita e quindi fu dato il via al consociativismo cattolici-comunisti, da cui origina larga parte del debito pubblico attuale, per la necessità di contemperare gli interessi di due ideologie diverse che si erano unite. Se il sistema politico del mondo occidentale fosse un computer si potrebbe dire che è andato in tilt e per farlo funzionare basterebbe resettarlo. È invece un meccanismo così complesso, tanto profonda e articolata è la democrazia, che oggi nessuno appare in condizione di fare quel resettaggio. Nessuno, se non la consapevolezza e la capacità degli elettori di cambiare e di saper determinare un profondo rinnovamento attraverso la scelta di uomini nuovi. A questo punto si potrebbero ricordare i grandi statisti del passato per dimostrare quanto la politica è caduta in basso. Ma è pura esercitazione retorica. Piuttosto, occorre osservare la società civile e individuarvi uomini capaci, intellettualmente e materialmente, di attuare il cambiamento, introducendo in primo luogo una nuova etica della politica. Qualcuno può avere il dubbio che la Fiat ORSI & TORI avrebbe ancora una prospettiva di sviluppo se ai vertici non fosse arrivato un uomo della determinazione e delle capacità, con idee semplici ma chiare, di Sergio Marchionne? Eppure la scelta del creatore della nuova Fiat, nuova qualunque sarà la sorte futura, è stata legata a una serie di fattori imprevedibili come la morte in sequenza di Giovanni e Umberto Agnelli, il ritorno in servizio permanente effettivo di Gianluigi Gabetti, l insipienza di Giuseppe Morchio, che già in carica come amministratore delegato, alla morte di Umberto, voleva diventare anche presidente e avere poteri assoluti. Ma il cambiamento è stato anche possibile perché Gabetti aveva la piena consapevolezza che la Fiat era sull orlo del baratro e che quindi occorreva il coraggio di cambiare, con un manager che non aveva mai gestito un azienda di grandissime dimensioni ma solo mostrato di averne le qualità potenziali. Si dirà: nelle aziende tutto è facile perché in genere esiste una maggioranza di comando, come in effetti era in Fiat, mentre nella cosa pubblica le maggioranze devono formarsi a ogni elezione. Verissimo, per questo occorre che i cittadini si impegnino, ognuno per la sua parte, a capire quali possono essere i Marchionne da mandare al Parlamento e al Governo con evidenti capacità potenziali di salvare il Paese e il sistema democratico. Nell attesa (come ha concluso il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, interrompere la legislatura sarebbe pericolosissimo) è necessario che il Governo presieduto da Silvio Berlusconi sappia fare la sua parte non solo a Roma con la manovra, tutt altro che definita, ma soprattutto presso le cancellerie dei Paesi membri. È necessario che si formi uno schieramento di Paesi membri per fermare gli errori sempre più devastanti della coppia Merkozy. Come ha detto bene, in un intervista a ItaliaOggi e MF-Milano Finanza, il professor Giacomo Vaciago, ai due capi di Germania e Francia dovrebbe essere proibito di parlare, non avendo la più pallida idea di come ci si rivolge ai mercati: le tasse prima si mettono e poi se ne parla, mentre alla fine del vertice di Parigi i due hanno cominciato a blaterare su una Tobin tax da applicare alle operazioni finanziarie. Una follia che è costata a tutti i mercati da 6 a 7 punti percentuali di calo da una base già depressissima. Ma la cancelliera Merkel è andata ben oltre, ribadendo l indisponibilità dell egoista Germania a consentire l emissione di eurobond, cioè di titoli di uno Stato sovrannazionale, quello degli aderenti alla Ue, che oggi ha in comune la moneta ma nient altro di più se non profonde diseguaglianze. Che cosa sarebbe successo se dopo la caduta del muro di Berlino Helmut Kohl non avesse deciso di riunificare le due Germanie, caricando sulla Germania dell Ovest il peso delle inefficienze e del sottosviluppo dell Est? In primo luogo la signora Merkel, che viene dall Est, non sarebbe diventata cancelliere. In secondo luogo la Germania, dopo alcuni anni, certo, di sacrifici, non sarebbe diventata la potenza che è. Forse che i tedeschi sono così egoisti da non voler fare altri sacrifici per gli altri cittadini di Europa? Proprio così: ma allora non devono neppure pretendere di essere gli unici beneficiari della moneta unica euro, che gli ha consentito di avere uno dei più grandi mercati al mondo senza rischi di cambio per le imprese tedesche. O si fa l Europa o si muore, si potrebbe dire parafrasando Giuseppe Garibaldi a Calatafimi. La Germania, e a seguire la Francia, devono decidersi: quando hanno accettato di allargare a 27 i Paesi membri dell Unione avevano piena consapevolezza dei problemi di molti di quegli Stati, a cominciare dall Italia. Quando fu firmato il Trattato di Maastricht sapevano bene l enorme debito pubblico che aveva l Italia; sapevano benissimo quanto fosse debole l economia della Grecia. E se la Grecia ha avuto comportamenti dissennati, violando i limiti posti dal Trattato, ciò non è avvenuto da parte dell Italia, che ha rispettato i limiti del deficit in relazione al prodotto interno lordo e quando stava valicandolo ha provveduto con manovre correttive immediate. Non altrettanto ha fatto la Francia, che per questo è stata richiamata da Bruxelles nel Il che non toglie che in primo luogo debba essere ciascuno Stato a migliorare le proprie condizioni e questo l Italia non lo ha fatto né con i governi di sinistra (che sono riusciti a ridurre di un po il debito solo grazie a privatizzazioni dissennate da saldi) né con i governi di destra, a conferma che la crisi della politica anche in Italia, e specificatamente in Italia, è generale. Ma oggi, se chi comanda in Europa (o tenta di comandare, visto che per molte scelte occorre l unanimità), cioè la Germania e la Francia, non capiscono che sono anche loro sulla barca dell euro e che non possono pensare di rimanere immuni dal contagio, non si uscirà mai dalla crisi. E la sostituzione del 60% del debito rispetto al pil con eurobond non è altro che l attuazione di uno dei punti del Trattato di Maastricht, che definisce Stato virtuoso il Paese che ha solo il 60% di debito. Oggi solo la Slovenia, Malta, la Finlandia, l Estonia, la Slovacchia e la Spagna sono al 60% o sotto. La Germania è all 83% e la Francia all 81%. Quindi quel 60% va considerato debito europeo e coperto da titoli garantiti da tutti gli Stati. A opporsi dovrebbero essere gli Stati virtuosi, invece è la Germania, appunto perché dall Europa vuole trarre solo vantaggi. Lo ha compreso bene Anton Boerner, il presidente della potente organizzazione degli esportatori, come ha riportato il Corriere della Sera di mercoledì 17 agosto, riferendosi a chi ostacola gli eurobond: «Qual è l alternativa? Questa: che i mercati attacchino Italia e Francia, come regolarmente avvenuto, che la Germania perda la tripla A, e che poi, quindi, sia il nostro turno». Se la Merkel avesse solo una parte della saggezza di Boerner avrebbe bloccato il contagio alla fonte, salvando subito la Grecia. Invece, incapacità di fare scelte illuminate e di respiro da leader vero come fu Kohl, hanno impedito alla cancelliera di arginare, per quanto era possibile, questa grande crisi con un investimento relativamente basso. Come hanno proposto ItaliaOggi e MF-Milano Finanza la quota di debito pubblico oltre il 60% del pil dovrà essere una partita dei singoli Stati i quali dovranno offrire garanzie collaterali con il loro patrimonio, sì che la speculazione selvaggia non abbia più spazio. Quindi, in primo luogo è l Europa a dover imboccare la strada dell unità di intenti, abbandonando egoismi e velleitarie manifestazioni nazionaliste. In tal senso ci piace constatare, come ha recentemente notato il governatore della Banca d Italia, Mario Draghi, che iniziative come l appello-impegno lanciato da ItaliaOggi e MF-Milano Finanza, sostenuto dalla presidenza della Repubblica e raccolto da quasi 8 mila firmatari fra imprenditori grandi e piccoli, grandi manager, professionisti e semplici cittadini, è stato apprezzato a Bruxelles e Francoforte proprio come segno di un rinnovato spirito di solidarietà e di impegno attivo, sia per l Italia sia per l Europa. Resta la riforma dei mercati finanziari, diventati da alcuni anni immorali sia pure nelle legittime manifestazioni della speculazione. La ricetta richiede che, inevitabilmente, sia tolta alle agenzie di rating la funzione di asse portante del sistema. Una funzione perversa, ormai ben chiara anche agli Usa, che finora si erano opposti alla cancellazione di quel ruolo, non seguendo i consigli del Financial Stability Board, presieduto da Draghi, che da mesi ha preparato uno studio per questa eliminazione. È l Europa, se ritrovasse un ruolo, che dovrebbe operare perché ciò avvenga. Così come si dovrà arrivare alla concentrazione di tutte le transazioni nei mercati regolamentati, abolendo l Over the counter (Otc), dove si sono consumate le operazioni più perniciose che si possano immaginare. Se la politica e i politici del mondo occidentale non sapranno agire con decisione in questa direzione, la speculazione selvaggia avrà sempre la meglio (ora è passata sui titoli azionari, grazie agli assist delle banche d affari che emettono bollettini di recessione certa) e la crisi sarà sempre più profonda. (riproduzione riservata) Paolo Panerai

30 Sabato 20 Agosto 2011 NOVITÀ Mercati & Finanza 35 PRONTO SOCCORO IN NAVIGAZIONE Fallisce il parziale recupero nella scia di Wall Street. Milano la peggiore: Ftse Mib -2,46% Sulle borse lo spettro recessione Bruxelles apre agli Eurobond, ma la Merkel conferma il no Q uesta volta i listini hanno cercato di riprendersi, ma non c è stato nulla da fare. Per l Europa è stata un altra giornata all insegna delle vendite a causa dei timori di una nuova fase di recessione, anche se la chiusura è avvenuta sopra i minimi grazie al recupero parziale di Wall Street. La volatilità continua a farla da padrone. Nel Vecchio continente sono andati in fumo 94 miliardi di euro di capitalizzazione, di cui 7,3 mld a Milano. Intanto arrivano i primi segnali di apertura da Bruxelles sugli Eurobond: il commissario per gli affari economici e monetari, Olli Rehn, ha detto che l Unione potrebbe formulare una proposta legislativa sull introduzione di questi strumenti finanziari. Non si è fatta attendere la reazione della cancelliera tedesca, Angela Merkel, che ha ribadito la propria contrarietà, osservando che «si tratta di un pendio scivoloso: gli Eurobond non darebbero la possibilità o il diritto ai più di intervenire per forzare la disciplina finanziaria degli altri». Un ulteriore no è arrivato dal governo francese. Sul fronte dei titoli di stato, dopo un balzo sopra i 290 punti, il differenziale tra il rendimento Cambi Borse giù La sfiducia continua a innescare vendite Quotazioni indicative rilevate dalle banche centrali Divisa Valuta/ U.i.c. Var. Cross Euro prec. ass. su $ dei Btp decennali e i Bund tedeschi è rimasto stabile sotto quota 280 sulle voci di acquisto di titoli italiani da parte della Bce. Cattive notizie arrivano invece da oltreoceano: dopo Morgan Stanley e Goldman Sachs, ieri altre due banche d affari hanno tagliato le stime sulla crescita americana. Jp Morgan ha rivisto al ribasso le stime sulla crescita degli Stati Uniti per gli ultimi tre mesi del 2011 e il primo trimestre del 2012 rispettivamente all 1% (dal 2,5% precedentemente stimato) e allo 0,5% (dall 1,5%). Citigroup ha rivisto il pil a +1,6% per il terzo Continua il dibattito tra Austria, Olanda e Grecia dopo che le due economie chiave dell area euro, con rating a tripla A, hanno chiesto ad Atene di fornire collaterali per i nuovi prestiti che i singoli paesi verseranno alla Grecia per il secondo pacchetto di aiuti da 109 mld di euro. Vienna e Amsterdam intendono stringere un accordo con Atene simile a quello raggiunto tra Grecia e Finlandia qualche giorno fa. L intesa sul secondo pacchetto di aiuti prevede infatti la possibilità di siglare intese bilaterali: una concessione fatta alla Finlandia, dove parte della coalizione di maggioranza è euroscettica. L accordo con Helsinki prevede che Atene accantoni circa 500 mln di euro in un deposito cash come pre-condizione affinché la Finlandia sottoscriva la sua quota nel Fondo salva stati (Efsf). Quotazioni Realtime Corona Ceca 24,475 24,423 0, ,0143 Corona Danese 7,4487 7,4506-0,0019 5,1781 Corona Norvegese 7,8575 7,8035 0,0540 5,4623 Corona Svedese 9,2204 9,159 0,0614 6,4097 Dollaro Australiano 1,3783 1,3754 0,0029 0,9582 Dollaro Canadese 1,4189 1,4175 0,0014 0,9864 Dollaro N Zelanda 1,7404 1,7293 0,0111 1,2099 Dollaro USA 1,4385 1,4369 0, Fiorino Ungherese 272,15 272,13 0, ,1901 Franco Svizzero 1,134 1,141-0,0070 0,7883 Rand Sudafricano 10, ,2852 0,0432 7,1800 Sterlina 0, ,8706-0,0010 0,6046 Yen ,08-0, ,4685 Zloty Polacco 4,1724 4,1526 0,0198 2,9005 trimestre e a +1,8% per il quarto trimestre dell anno. A fine giornata il Ftse Mib, che Per gli operatori sono giornate convulse in una settimana ha lasciato sul terreno poco più di otto punti percentuali e che anche ieri è stato Austria e Olanda, più garanzie su Atene Tassi e dati macro Ultima Prece- Variaz. rilevazione dente assoluta Tasso ufficiale di riferimento 1,50 1,25 0,25 Rendistato Bankitalia(lordi) 4,67 4,69-0,02 Tasso Inflazione ITA 2,70 2,70 0,00 Tasso Inflazione EU 2,50 2,70-0,20 Indice HICP EU ,40 114,40-2,00 HICP area EURO ex tobacco 112,03 112,75-0,72 Tasso annuo crescita PIL ITA 0,80 1,00-0,20 Tasso di disoccupazione ITA 8,61 8,68-0,07 LEGENDA TASSI Prime rate. Il prime rate Abi è la media dei tassi ai migliori clienti rilevati tra gli istituti bancari. È rilevato ogni quindici giorni, all inizio e alla metà del mese. Pil. I tassi di crescita del prodotto interno lordo riportati nella tabella sopra sono rilevati con periodicità trimestrale.infl azione. È la variazione dell indice dei prezzi al consumo rilevato ogni mese dall Istat. Il primo quotidiano inanziario italiano Il deposito cash dovrebbe essere poi investito in titoli a tripla A per un periodo di 25 anni. Considerando gli interessi cumulati, il collaterale greco sarebbe simile al contributo che la Finlandia verserà all Efsf, come comunicato dal ministero delle finanze greco. L intesa deve comunque essere approvata anche dagli altri stati membri. Il portavoce del ministro delle finanze austriaco ha già dichiarato che «non può esserci un modello di accordo solo per uno stato» e che il piano sui collaterali deve essere aperto a tutti. Il suo collega olandese ha detto che anche Amsterdam richiederà le stesse condizioni ottenute da Helsinki. Ma da Bruxelles i portavoce europei hanno chiesto che il secondo bailout greco non venga «eccessivamente collateralizzato» e che non venga perso lo spirito del vertice del 21 luglio. Ma, come ha scritto il Financial Times, «l approvazione dell accordo con la Finlandia potrebbe aprire un vaso di Pandora». Il rischio stallo nasce dall opposizione di Atene che, stando alle prime indiscrezioni, non intenderebbe scendere a trattative anche con altri paesi. Non solo Austria e Olanda, ma anche Paesi Bassi e Slovacchia si sono accodati alla richiesta. TASSI E VALUTE Tassi Euro E.O.N.I.A. Scadenza 1 sett 0,886 1 mese 0,885 2 mesi 0,879 3 mesi 0,865 4 mesi 0,842 5 mesi 0,826 E.O.N.I.A. Scadenza 6 mesi 0,808 7 mesi 0,794 8 mesi 0,778 9 mesi 0, mesi 0, mesi 0,734 Preziosi e metalli Den. Let. Den. Let. Preziosi ($ per oncia) Oro 1853, ,61 Argento 42,34 42,4 Palladio 744,5 750,5 Platino 1866,5 1876,5 Metalli ($ per tonn.) Alluminio Rame Piombo Nichel Stagno Zinco Monete e Preziosi (quote in ) Sterlina (v.c.) 275,27 308,84 Sterlina (n.c.) 276,30 309,87 Sterlina (post 74) 276,30 309,87 Marengo Italiano 225,95 250,48 Marengo Svizzero 223,63 245,32 Marengo Francese 223,63 245,32 Marengo Belga 223,63 245,32 Euribor maglia nera del continente, ha perso il 2,46% a punti e il Ftse All Share il 2,12% a In Europa male Francoforte (-2,19%), Parigi (-1,92%) e Londra (-1,02%). A New York, intorno a metà seduta, il Dow Jones cedeva lo 0,30%, mentre il Nasdaq era in progresso dello 0,27%. A piazza Affari ancora vendite sui titoli della famiglia Agnelli, con Exor in rosso del 3,72% e Fiat del 4,3%; vendite anche su Fiat Industrial (-6,4%). Lettera su Pirelli & C. (-2,61%), mentre ha chiuso in positivo Finmeccanica (+2,79%). Ha contenuto le perdite Ansaldo Sts (-0,26%). In ordine sparso il comparto bancario: positive B.P.Milano (+3,2%) e Mediobanca (+0,16%); in discesa B.Mps (-2,31%), Intesa Sanpaolo (-5,35%), Unicredit (-5,81%) e Ubi B. (-4,29%). Rimbalzo per gli assicurativi FonSai (+2,57%) e Generali (+0,77%), mentre nel risparmio gestito ha archiviato la seduta poco sotto la parità Mediolanum (-0,33%). Nel comparto delle utility segno opposto per Terna (+1,49%) ed Enel (-2,16%). Senza spunti particolari Snam Rg (-0,37%). In evidenza, tra le altre blue chip, Mediaset (+2,23%). Pesanti, invece, Saipem (-2,6%), Eni (-2,5%) e Telecom Italia (-3,37%). Nei cambi, chiusura in rialzo per l euro scambiato sopra 1,44 dollari a 1,4414 e a 109,90 yen. Il dollaro, dopo avere toccato il livello minimo nel dopoguerra sulla valuta giapponese sotto quota 75, ha recuperato a 76,24 yen. Per le materie prime, nuovo massimo storico dell oro che a Londra ha toccato dollari l oncia, per poi chiudere la seduta a dollari (+1,32%). Euribor Euribor Scadenza Scad. Euro $ Usa Sterl. Fr. sviz. Yen 1 Sett. 1,118 2 Sett. 1,206 3 Sett. 1,271 1 M 1,344 2 M 1,416 3 M 1,533 4 M 1,591 5 M 1,654 6 M 1,730 7 M 1,790 8 M 1,838 9 M 1, M 1, M 2, M 2,066 S/N - O/N 0,831 0,142 0,579-0,003 0,100 1 sett 1,040 0,180 0,604-0,002 0,111 2 sett 1,125 0,192 0,619 0,000 0,123 1 mese 1,291 0,215 0,653 0,002 0,141 2 mesi 1,358 0,256 0,731 0,005 0,157 3 mesi 1,478 0,303 0,867 0,008 0,192 4 mesi 1,542 0,347 0,947 0,024 0,238 5 mesi 1,617 0,407 1,049 0,048 0,291 6 mesi 1,706 0,467 1,152 0,065 0,334 7 mesi 1,761 0,520 1,235 0,098 0,386 8 mesi 1,811 0,569 1,322 0,129 0,432 9 mesi 1,864 0,624 1,406 0,175 0, mesi 1,924 0,676 1,484 0,215 0, mesi 1,981 0,725 1,553 0,258 0, mesi 2,044 0,784 1,626 0,298 0,554 Irs Int. Rate Swap (Euro) Scad. Denaro Lettera 1 anno 1,511 1,551 2 anni 1,421 1,461 3 anni 1,568 1,608 4 anni 1,798 1,838 5 anni 2,027 2,067 6 anni 2,223 2,263 7 anni 2,382 2,422 8 anni 2,513 2,553 9 anni 2,623 2, anni 2,720 2, anni 2,892 2, anni 3,062 3, anni 3,116 3, anni 3,057 3, anni 2,992 3,032 Fonte: Icap

31 36 Sabato 20 Agosto 2011 MERCATI E FINANZA A Wall Street il titolo crolla del 20% dopo lo scorporo della divisione Hp paga caro l addio al pc Al via offerta sulla società di software Autonomy I rumor IN BRASILE A Enel Gp tre progetti nell eolico Enel green power si è aggiudicata alcuni contratti di fornitura di energia, con tre progetti eolici per una capacità installata totale di 193 Mw nella gara pubblica del 2011 New energy in Brasile. I progetti sono localizzati nel Nordest del paese, negli stati di Bahia, Pernambuco e Rio Grande do Norte, quest ultimo in consorzio con Endesa. L entrata in esercizio dei progetti è prevista nel L investimento totale stimato ammonta a circa 330 milioni. I tre campi eolici saranno in grado di generare fino a 770 Gwh all anno, sufficienti a soddisfare i consumi di 500 mila famiglie brasiliane e di far fronte alla crescente domanda di energia del paese, che dovrebbe crescere intorno al 5% annuo. Attraverso la gara Enel green power ha ottenuto il diritto di stipulare contratti di vendita ventennali di determinati volumi di energia elettrica prodotti dai suoi impianti eolici a un pool di società di distribuzione che operano sul mercato regolato. Ulteriori volumi di energia prodotta saranno venduti sul mercato libero attraverso contratti a lungo termine già stipulati. circolati sulla volontà di Hewlett-Packard di scorporare le attività dei personal computer hanno acquistato maggiore credibilità dopo che il colosso americano del settore tecnologico ha ufficializzato l offerta da 11,7 miliardi di dollari (8,1 mld euro) per rilevare la società inglese Autonomy corp. Il takeover di Autonomy cambia, e di molto, gli equilibri all interno dell azienda a stelle e strisce, facendo pendere la bilancia dalla parte del software e relegando i business hardware a un ruolo di secondo piano. Peraltro la proposta avanzata ad Autonomy vanta ottime possibilità di successo, dato che il cda dell azienda specializzata nello sviluppo di programmi informatici ha sollecitato i soci ad aderire alla proposta. L accordo tra le due società era stato anticipato dal Wall Street Journal, citando fonti informate sull operazione, ed era stato collegato dal quotidiano all intenzione di Hp di liberarsi di gran parte del portafoglio hardware. Stando a quanto riferito dalle fonti interpellate dal Wsj, la multinazionale starebbe pensando allo scorporo della divisione personal computer, che comprende le attività su tablet e cellulari, considerata poco redditiva e non più al centro delle strategie societarie. Il tablet TouchPad non ha avuto il successo commerciale sperato. Lo spin off non riguarderebbe invece il business che sviluppa il software webos, portato in dote dal takeover di Palm del 2010, e le unità stampanti, immagazzinamento dati e networking. Intanto, nel terzo trimestre fiscale, Hp ha riportato un utile netto di 1,9 miliardi di dollari (1,3 mld euro), in aumento del 9% su base annua, mentre il fatturato è salito dell 1% a 31,2 miliardi di dollari (21,6 mld euro). La divisione pc è stata comunque la maggiore dell azienda per performance nel terzo trimestre, con 9,59 miliardi di dollari di fatturato e 567 milioni di dollari di utile. Tuttavia il giro d affari è calato del 3% rispetto a dodici mesi fa. La divisione stampanti, di cui Ancora una volta Volkswagen group tira fuori i muscoli, fornendo dati di tutto rispetto per i primi sette mesi dell anno in una fase in cui molte delle rivali nel settore automobilistico faticano a restare a galla. Nel periodo gennaio-luglio la casa tedesca ha registrato un incremento delle vendite globali del 14% su base annua a 4,75 milioni di unità. «Volkswagen group sta confermando il trend di crescita», ha commentato il responsabile vendite, Christian Klingler. Soltanto in luglio il colosso di Wolfsburg ha messo a segno un aumento delle vendite globali del 16% su base annua a veicoli grazie alla crescente domanda mondiale. Nei primi sette mesi le vendite in Europa sono cresciute del 10,2% a 2,2 milioni di esemplari, di cui nel mercato domestico tedesco (+11,9% a/a). Le vendite in Cina sono salite del 16% a 1,29 milioni di veicoli, mentre quelle in Sudamerica hanno visto un incremento dell 11,4% a unità. Hewlett Packard è il maggior produttore al mondo, ha registrato un fatturato di 6,09 miliardi di dollari e un utile di 892 milioni. Il mercato non ha tuttavia reagito bene alle notizie delle ultime 24 ore riguardanti l acquisto della società di software britannica Autonomy. A Wall Street il titolo Hewlett-Packard è crollato di quasi il 20% a 23,70 dollari, il valore minimo da sei anni a Raggiunti 4,75 mln di auto a fine luglio Per Volkswagen vendite a +14% I numeri di Volkswagen non fanno che giustificare l ottimismo mostrato due giorni fa da Bernd Osterloh, presidente del consiglio di sorveglianza dell azienda, in risposta a quanti davano per scontato un calo della domanda per veicoli e camion a seguito delle forti turbolenze dei mercati finanziari internazionali. «Non c è alcun segnale che indichi un rallentamento della domanda», ha risposto Osterloh, escludendo dunque uno scenario di eccesso di offerta. Al contrario, il manager ha ammesso che la multinazionale fa fatica a soddisfare la crescente domanda e si è vista costretta a introdurre nuovi turni di lavoro nei suoi stabilimenti per mantenere l offerta sui livelli della richiesta del mercato. Osterloh si è detto convinto che i problemi con Suzuki, riguardanti l alleanza per lo sviluppo di auto elettriche, verranno risolti in tempi brevi e ha invece smentito un interessamento del gruppo per Opel, il marchio europeo del gigante americano General motors. Per Hewlett-Packard i computer non saranno più centrali questa parte, dopo avere perso sei punti percentuali giovedì. Gli analisti sostengono che il prezzo dell operazione è troppo alto e, secondo Baird, l accordo presenta «rischi di integrazione importanti». Wells Fargo afferma invece che l acquisto di Autonomy «sarà una buona integrazione» per il portafoglio software di Hp. Al contrario, il titolo di Autonomy è schizzato a Londra del 73%. SINGAPORE Quotazione, Manchester accelera Il Manchester United ha presentato la documentazione per la quotazione sui listini di Singapore alla fine delle scorsa settimana, compiendo un importante passo verso l atteso esordio sulla piazza finanziaria asiatica. Lo hanno affermato fonti informate sull operazione. L autorità che regola i mercati finanziari della città-stato dovrebbe impiegare fra le quattro e le dodici settimane per dare il via libera alla quotazione, attraverso la quale la squadra di calcio inglese conta di raccogliere un miliardo di dollari. Il club, un tempo quotato sul London Stock Exchange, aveva inizialmente previsto lo sbarco sulla borsa di Hong Kong, ma ha cambiato idea e ha optato per Singapore. Il Manchester United era uscito dalla borsa nel 2005 dopo l acquisizione da parte del magnate statunitense Malcolm Glazer. A piazza Affari il titolo cede il 4,30% Fiat soffre ancora Gs taglia i target Sergio Marchionne È stata un altra seduta difficile in borsa per Fiat, che ha ceduto il 4,30% a 4,14 euro. Goldman Sachs ha tagliato il target price della casa automobilistica a 11 euro da 12,9. La riduzione del prezzo obiettivo riflette una revisione delle stime sull intero comparto delle quattro ruote, in termini di vendite globali e di produzione sul periodo di veicoli leggeri, pari a meno 1-2%. Male anche Fiat industrial, in ribasso del 6,40% a 5,70 euro. Sempre Goldman Sachs ha ridotto il rating della società a neutral, alla luce del limitato margine di upside dopo la relativa migliore performance rispetto al settore. Nel frattempo, secondo indiscrezioni di stampa, il gruppo torinese prova a risparmiare sulle tasse e a evitare campanilismi: gli uffici di Torino e Detroit avrebbero già studiato una soluzione per la sede legale della nuova realtà che nascerà dalla fusione tra Fiat e Chrysler. In questo modo la società non solo otterrebbe vantaggi fiscali, ma eviterebbe anche l effetto di una guerra simbolica sulle due sponde dell Atlantico. Buone notizie, infine, dal fronte indiano: Maruti Suzuki è in trattativa con Fiat India per l acquisto di motori diesel e prevede di portare a termine l operazione entro due-tre mesi. Lo ha annunciato ai cronisti il presidente della casa automobilistica, R.C. Bhargava, spiegando che «c è stato un aumento senza precedenti della domanda di veicoli diesel», principalmente a causa dell aumento dei prezzi della benzina. «Poiché Fiat ha capacità di riserva, stiamo valutando di comprare motori da loro». Maruti Suzuki attualmente produce motori diesel da 1,3 litri in India basandosi sulla tecnologia Fiat. La società è la casa automobilistica numero uno in termini di vendite nel paese asiatico. Nello scorso anno fiscale, terminato il 31 marzo, ha prodotto 240 mila motori diesel e stima di raggiungere quota 300 mila quest anno.

32 MERCATI E FINANZA Sabato 20 Agosto BREVI As Roma. Neep Roma Holding, società partecipata per il 60% dalla DiBenedetto As Roma e per il 40% da Unicredit, ha comunicato alla Consob che si sono verificati i presupposti giuridici per la produzione di un opa obbligatoria su azioni ordinarie As Roma del valore nominale di 0,15 ciascuna, pari al 32,903% del capitale non ancora detenuto da Neep. L obbligo di procedere all offerta, si legge nel documento inviato alla Consob, è conseguenza del perfezionamento dell acquisto da parte di Neep del pacchetto di maggioranza (67,097%) di As Roma, ceduta da Roma Neep, pertanto, risulta titolare di azioni ordinarie As Roma, pari al 67,097% del capitale sociale, mentre il restante 32,093% è diffuso sul mercato. Neep riconoscerà a ciascun aderente all offerta un corrispettivo di 0,6781 euro ad azione. Il corrispettivo massimo complessivo dell offerta, calcolato sulla totalità delle azioni che ne formano oggetto, sarà pertanto pari a euro. Mediaset. Lo scorso 12 agosto, attraverso Fininvest di cui è azionista di controllo, Silvio Berlusconi ha incrementato al 39,927% la partecipazione detenuta nel capitale di Mediaset dal precedente 38,98%. Cir. Dallo scorso 15 agosto Columbia Wanger Asset Management detiene una partecipazione del 2,021% nel capitale di Cir, holding che fa capo a Carlo De Benedetti. Ubi B. Lo scorso 16 agosto Norges Bank ha ridotto all 1,916% la partecipazione detenuta nel capitale di Ubi Banca dal precedente 2,063%. Trevi. Drillmec, divisione del gruppo Trevi, fornirà cinque impianti di perforazione petrolifera, idraulici e convenzionali, in paesi dell Est europeo e Russia. Il valore complessivo delle commesse ricevute è pari a circa 45 milioni di euro. Gli impianti saranno utilizzati prevalentemente nel segmento di business relativo allo shale gas. Nestlé e Danone sono in prima fila tra le società che ambiscono a conquistare il business Wyeth messo in vendita dal colosso del settore farmaceutico Pfizer. Lo riporta Reuters citando una fonte bancaria informata sulle trattative. Wyeth, società specializzata nella produzione di alimenti per bambini, è valutata tra i 7,8 e i 10,4 mld di dollari dagli analisti. Gap, catena di negozi di abbigliamento statunitense, ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 189 mln di dollari, in calo del 19% su base annua. Il risultato si è attestato nella parte alta delle stime per il trimestre, fornite a inizio mese dall azienda, malgrado la flessione del 2% delle vendite same-store registrata nel periodo. Le vendite complessive sono ammontate a 3,39 mld di dollari. Gap ha confermato le stime sull intero esercizio che parlano di un utile per azione compreso tra 1,4 e 1,5 dollari. Samsung Electronics ha negato di voler assorbire Samsung Mobile Display, definendo le voci circolate in questi giorni «prive di fondamento». Norilsk Nickel ha avanzato un offerta per riacquistare il 15% della società in mano a United Rusal al prezzo di 306 dollari per azione. L operazione, che deve essere ancora autorizzata dal cda, prevede il riacquisto da parte di Norilsk di azioni. Rusal, proprietaria del 25% di Norilsk, ha comunicato che «valuterà l offerta come stabilito dal codice societario», aggiungendo di reputare l investimento in Norilsk «strategico». Rusal aveva precedentemente respinto l offerta da 12 mld di dollari di Norilsk per l intero pacchetto del 25% della società. Basf investirà 500 milioni di euro in un nuovo impianto chimico in Brasile. Lo stabilimento produrrà acido acrilico, usato per materie plastiche e vernici, acrilato di butile, usato per rifiniture tessili e per rivestimenti, e polimeri superassorbenti, usati per i pannolini. I lavori di costruzione cominceranno quest anno e verranno terminati nel La società chimica brasiliana Braskem fornirà le materie prime per il progetto. Bank of America taglierà posti di lavoro entro la fine di settembre, come parte di un più ampio piano di ristrutturazione che potrebbe presto portare al licenziamento di altre migliaia di dipendenti. A scriverlo è il Wall Street Journal, secondo cui la scure si abbatterà su tutte le divisioni dell istituto. Alcuni impiegati, ha detto una fonte vicina al dossier, hanno già ricevuto la lettera di benservito. Ma il peggio per i dipendenti sembra debba ancora venire. Secondo le stessi fonti, all inizio di settembre potrebbero essere ufficializzati i dettagli del cosiddetto Project New Bac, un pesante piano di ristrutturazione che potrebbe comportare il taglio di almeno 10 mila posti, pari al 3,5% dell intera forza lavoro del gruppo. I sacrifici maggiori verrebbero richiesti alla divisione trading e all investment banking. Per ammorbidire l impatto, i vertici dell istituto stanno pensando di spalmare il piano su un triennio utilizzando anche il blocco del turnover. I fatti separati dalle opinioni Telefono 02/ italiaoggi@class.it Direttore ed editore: Paolo Panerai ( ) Direttore ed editore associato: Pierluigi Magnaschi ( ) Condirettore: Marino Longoni ( ) Vicedirettore: Sabina Rodi ( ) Caporedattore centrale: Marco Castoro ( ); Caporedattori: Gianni Macheda ( ); Roberto Miliacca (Roma ). Caposervizio: Franco Adriano ( ); Giorgio Bertoni ( ); Giampiero Di Santo ( ). Vicecaposervizio: Cristina Bartelli ( ); Franca Floris ( ); Roberto Gagliardini ( ); Ignazio Marino ( ). Redazione: Marco Capisani ( ); Francesco Cerisano ( ), Luigi Chiarello ( ); Elena Galli ( ); Massimo Galli ( ); Valentina Giannella ( ); Emilio Gioventù ( ); Alessandra Ricciardi ( ); Stefano Sansonetti ( ); Silvana Saturno ( ); Andrea Secchi ( ); Simonetta Scarane ( ); Francesca Sottilaro ( ); Roxy Tomasicchio ( ). Segreteria: Manuela Bettiga (Milano); Anna Cioppa e Flavia Fabi (Roma) ItaliaOggi Editori - Erinne srl Milano, via Marco Burigozzo 5, tel ; telefax ; Roma, via Santa Maria in Via 12, tel r.a.; telefax , Stampa: Milano, Nuova Sebe Spa, Cernusco S/N (Milano), via Brescia 22 - Roma, Litosud srl, via Carlo Pesenti Catania, Società Tipografica Siciliana Spa, Catania, Strada 5ª n Cagliari, L Unione Editoriale Spa, Via Omodeo, Elmas (Cagliari). Concessionaria esclusiva per la pubblicità: Presidente: Domenico Ioppolo. Vicepresidente: Gianalberto Zapponini. Amministratore delegato: Fabrizio Masini. Vicedirettore generale (Finanza e legale): Francesco Rossi. Vicedirettore generale speciali: Danilo Altenburger. Distribuzione: Erinne srl - via Marco Burigozzo Milano, tel ItaliaOggi - Registrazione del tribunale di Milano n. 602 del Direttore responsabile: Paolo Panerai. Testata che fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n Accertamento Diffusione Stampa certificato n del 21/12/2010 SEGUICI ANCHE SU Valori al 18/08/2011 Ivy Asset Strategy A1 EUR 1003,6800 Japan A1 EUR 528,23 US Large Cap Value A1 EUR 978,92 W&R Science & Technology A1 EUR 864,06 SUB-FUND NAME NAV DATE PRICE BLUESKY GLOBAL STRATEGY 17/08/ ,95 BOND EURO 18/08/ ,84 BOND RISK 17/08/ ,13 EMERGING MARKET CORPORATE 17/08/ ,72 EUROPEAN EQUITY 18/08/ ,25 MULTIMAN. EQ. AFRICA&MIDDLE EAST 17/08/ ,70 POLIZZE UNIT LINKED Reyl (Lux) Global Sicav Valori al 18/08/2011 Elite France-Europe B EUR 83,49 Em Mkts Eq B($) USD 132,31 Em Mkts Eq F($) USD 131,78 Em Mkts Eq J(Chf) CHF 103,65 Em Mkts Eq L EUR 124,70 European Equities B EUR 191,87 European Equities C(Chf) CHF 176,83 European Equities D($) USD 190,1500 European Equities F EUR 187,65 European Equities H EUR 181,66 European Opp B EUR 98,34 European Opp C(Chf) CHF 95,75 European Opp D($) USD 97,20 European Opp F EUR 97,58 European Opp N(Chf) CHF 95,13 North American Eq. B($) USD 138,10 North American Eq. E EUR 132,1900 North American Eq. F($) USD 135,9100 North American Eq. G EUR 129,1800 North American Eq. H($) USD 127,6200 POLAR CAPITAL FUNDS Comparto Classe NAV Valori al di Azioni Global Technology EUR 10,61 17/08/2011 GBP 9, /08/2011 USD 15, /08/2011 Healthcare Opportunities EUR 6,40 18/08/2011 GBP 5, /08/2011 USD 9, /08/2011 Polar Japan Fund USD 17,72 19/08/2011 GBP 10, /08/2011 JPY 1355, /08/2011 UK Absolute Return Class A EUR 11,02 19/08/2011 Class A GBP 9, /08/2011 Class A USD 15, /08/2011 Class I EUR 11, /08/2011 Class I GBP 9, /08/2011 Class I USD 15, /08/ Sede sociale: Via Gaggia, Milano - Cap. Soc. Euro i.v. Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /01/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /07/2011 Unidesio , /05/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio ,536 11/02/2011 Unidesio ,811 12/08/2011 Unidesio ,283 12/08/2011 Unidesio ,081 12/08/2011 Unidesio ,967 12/08/2011 Unidesio ,483 12/08/2011 Unidesio ,531 01/04/2011 Unidesio ,351 12/08/2011 Unidesio ,429 12/08/2011 Unidesio ,442 01/04/2011 Unidesio ,345 12/08/2011 Unidesio ,624 12/08/2011 Unidesio ,899 12/08/2011 Unidesio ,761 12/08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio ,945 12/08/2011 Unidesio ,922 12/08/2011 Unidesio ,216 12/08/2011 Unidesio ,346 12/08/2011 Unidesio ,217 27/05/2011 Unidesio ,342 12/08/2011 Unidesio ,393 12/08/2011 Unidesio ,879 12/08/2011 Unidesio ,270 12/08/2011 Unidesio ,942 12/08/2011 Unidesio ,987 12/08/2011 Unidesio ,762 12/08/2011 Unidesio ,950 11/03/2011 Unidesio ,894 29/07/2011 Unidesio ,929 12/08/2011 Unidesio ,941 12/08/2011 Unidesio ,973 12/08/2011 Unidesio ,816 12/08/2011 Unidesio ,694 12/08/2011 Unidesio ,089 12/08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio ,255 12/08/2011 Unidesio ,712 12/08/2011 Unidesio ,806 12/08/2011 Unidesio ,663 12/08/2011 Unidesio ,435 12/08/2011 Unidesio ,093 12/08/2011 Unidesio ,101 12/08/2011 Unidesio ,081 12/08/2011 Unidesio ,023 12/08/2011 Unidesio ,951 12/08/2011 Unidesio ,000 12/08/2011 Unidesio ,921 12/08/2011 Unidesio ,984 12/08/2011 Unidesio ,969 12/08/2011 Unidesio ,951 12/08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio ,025 12/08/2011 Unidesio ,803 12/08/2011 Unidesio , /08/2011 Unidesio ,000 25/07/2011 Unidesio Obblig. Breve Termine 9,960 12/08/2011 Unidesio Obblig. Medio Termine 10,042 12/08/2011 Unidesio Azionario Area Euro 8,382 12/08/2011 Unidesio Azionario Internazionale 9,036 12/08/2011

33 Prospetto dei valori correnti delle polizze index linked VALORI AL 01/08/2011 VALORI AL 01/08/2011 PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE Adesso Index Aprile '07 91,880 MERRILL LYNCH & CO. INC. A2 A A+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. - A- BBB+ Adesso Index Febbraio '07 98,092 B.CA POPOLARE DI VERONA NOVARA Scarl A2 A- BBB+ * BANCA ALETTI & C. S.p.A. - A- BBB+ Alba Carim Index 08/07 99,654 CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.p.A. - ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- Alba Carim Index 11/06 99,512 CASSA DI RISPARMIO DI RIMINI S.p.A. - BNP PARIBAS Aa2 AA AA- Alti Percorsi Index ,343 BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA A3 - - UBS Ltd Aa3 A+ A+ Carichieti index linked ,690 INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa3 A+ AA- HVB HYPO-UND EREINSBANK AG A1 A A+ Carichieti Index Linked ,090 INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa3 A+ AA- BANCO SANTANDER S.A. Aa2 AA AA Creberg altiplano marzo 07 97,010 CREDITO BERGAMASCO S.p.A. - A- BBB+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. - A- BBB+ Creberg Altiplano Aprile '07 87,770 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 - BBB+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. - A- BBB+ Creberg Polar Aprile '07 87,580 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 - BBB+ BANCA ALETTI & C. S.p.A. - A- BBB+ Derby Index Linked Dicembre ,600 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 - BBB+ UNICREDIT S.p.A. Aa3 A A **** Derby Index Linked Ottobre ,510 BANCA POPOLARE DI BARI Scrl - (1) - BANCA ALETTI & C. S.p.A. - A- BBB+ Duomo Index Nuove Frontiere II Serie N/D ( ) GLITNIR BANKI HF WR NR NR SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ Duomo Index Nuove Frontiere III serie 93,280 BANCA POPOLARE DI VICENZA - BBB+ BBB+ BANCO BILBAO SA Aa2 AA AA- Duomo Index Nuove Frontiere IV serie 95,660 INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa3 A+ AA- DEUTSCHE BANK AG Aa3 A+ AA- Futuro Forte ,080 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 A A+ SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ Index Scatto piu' Persona Life 97,220 SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY S/S&P/FITCH MOODY S/S&P/FITCH Index Up ,310 MORGAN STANLEY A2 A A SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ Index Up ,411 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl - SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ Prima Classe ,060 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- BANCA IMI S.p.A. Aa3 A+ AA- Scelgo Index 10 98,585 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Ba1 - - ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa3 A+ AA- Scelgo Index 11 98,463 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Ba1 - - CITIBANK N.A. A1 A+ A+ Scelgo index 12 98,756 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Ba1 - - BANCO SANTANDER S.A. Aa2 AA AA Scelgo Index 13 97,982 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Ba1 - - BARCLAYS BANK PLC Aa3 AA- AA- Scelgo Index 14 97,030 CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA S.p.A. Ba1 - - JP MORGAN CHASE BANK Aa1 AA- AA- Treviso Index ,343 BANCA POPOLARE DI CIVIDALE SCPA A3 - - UBS Ltd Aa3 A+ A+ ( ) Index con sottostante Glitnir Banki HF; si comunica che, a partire dalle quotazioni dell 1/10/2008, le quotazioni sono sospese come da comunicato disponibile sulla home page del sito e PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY S/S&P/FITCH MOODY S/S&P/FITCH 2,80% EURO DOLLARO SERIE XV SETT 05 99,764 BANCA REGIONALE EUROPEA A1 A A *** UBS Ltd Aa3 A+ A+ 4,30% International Index Serie V Marzo ,010 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 CCC BB- UBS Ltd Aa3 A+ A+ 4,30% International Index Serie VIII Maggio ,770 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A DEUTSCHE BANK AG Aa3 A+ AA- 4,30% International Index Serie XV Settembre ,870 HBOS Treasury Services Plc Aa3 - - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- 4,30% International Serie VI Aprile ,180 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 CCC BB- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- 4,30% International Serie VII Aprile ,740 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 CCC BB- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- 4,30% International Serie X Giugno ,040 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 AA AA AUSTRALIAN & SWISS INDEX SERIE VIII GIUGNO ,760 MORGAN STANLEY A2 A A UBS Ltd Aa3 A+ A+ Convergence Serie IX ,180 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 CCC BB- CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- Convergence Serie VIII ,010 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 CCC BB- UBS Ltd Aa3 A+ A+ Convergence Serie XI ,770 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A DEUTSCHE BANK AG Aa3 A+ AA- Convergence Serie XII ,040 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 AA AA Convergence serie XIV ,870 HBOS Treasury Services Plc Aa3 - - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- CRESCITA SICURA SERIE VI ,517 MORGAN STANLEY A2 A A BANCA IMI S.p.A. Aa3 A+ AA- CRESCITA SICURA SERIE I ,990 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- CRESCITA SICURA SERIE II ,010 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A COMMERZBANK AG A2 A A CRESCITA SICURA SERIE II/ ,810 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ CRESCITA SICURA SERIE III ,140 SNS BANK NV Baa1 A- BBB+ CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- Crescita Sicura Serie III ,460 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 A A ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- CRESCITA SICURA SERIE IV ,560 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 A A COMMERZBANK AG A2 A A Crescita Sicura Serie IV ,760 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 AA AA CRESCITA SICURA SERIE IX ,060 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- VALORI AL 01/08/2011 CRESCITA SICURA SERIE V ,820 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 A A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa3 A+ AA- Crescita Sicura Serie V ,770 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A DEUTSCHE BANK AG Aa3 A+ AA- PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY S/S&P/FITCH MOODY S/S&P/FITCH Crescita Sicura Serie VI ,040 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 AA AA CRESCITA SICURA SERIE VII ,764 BANCA DI VALLE CAMONICA S.p.A. A1 A A *** UBS Ltd Aa3 A+ A+ CRESCITA SICURA SERIE VII ,390 BNP PARIBAS Aa2 AA AA- Crescita Sicura Serie VII ,870 HBOS Treasury Services Plc Aa3 - - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- CRESCITA SICURA SERIE VIII ,444 BANCA DI VALLE CAMONICA S.p.A. A1 A A *** BANCA IMI S.p.A. Aa3 A+ AA- CRESCITA SICURA SERIE VIII ,890 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- Crescita Sicura Serie VIII ,750 NIBC Bank NV Baa3 BBB BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- CRESCITA SICURA SERIE X ,760 BNP PARIBAS Aa2 AA AA- CRESCITA SICURA SERIE XI ,930 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- DJ EUROSTOXX CRESCITA EUROPA SERIE II FEBBRAIO ,810 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ Euramerica 87 Index Linked Serie IX Maggio ,610 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 A A HVB HYPO-UND EREINSBANK AG A1 A A+ EUROSTOXX 3,75% SERIE VII MAGGIO ,560 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 A A COMMERZBANK AG A2 A A EUROSTOXX 4% PIU' INDEX LINKED SERIE XII AGOSTO ,390 BNP PARIBAS Aa2 AA AA- EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XIV OTTOBRE ,060 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XV NOVEMBRE ,760 BNP PARIBAS Aa2 AA AA- EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XVI DICEMBRE ,930 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- EUROSTOXX 4% PIU'SERIE XIII SETTEMBRE ,890 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- EUROSTOXX 4% SERIE I GENNAIO ,990 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- EUROSTOXX 4% SERIE IX GIUGNO ,820 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 A A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa3 A+ AA- EUROSTOXX 4% SERIE XI LUGLIO ,517 MORGAN STANLEY A2 A A BANCA IMI S.p.A. Aa3 A+ AA- EUROSTOXX 4,20% SERIE III FEBBRAIO ,010 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A COMMERZBANK AG A2 A A EUROSTOXX CRESCITA SICURA SERIE III ,810 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ Everest Equity World Serie XII Settembre ,150 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 A A SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ Everest Global Basket Serie XV ,150 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 A A SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ Global Alternative Energy & Water Serie XIII Settembre ,600 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 A A CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- INDEX " uro/dollaro" BSG 2006/2012 SERIE IV 97,140 SNS BANK NV Baa1 A- BBB+ CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE IX 97,517 MORGAN STANLEY A2 A A BANCA IMI S.p.A. Aa3 A+ AA- INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE V 96,560 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 A A COMMERZBANK AG A2 A A INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE VI 95,820 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 A A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa3 A+ AA- INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE X 98,390 BNP PARIBAS Aa2 AA AA- INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XI 98,890 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XII 98,060 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIII 98,760 BNP PARIBAS Aa2 AA AA- INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIV 96,930 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- INDEX "DJ EUROSTOXX 6Y" BSG 2007/2013 SERIE V 95,010 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A COMMERZBANK AG A2 A A INDEX "EURO/$" 2011/BSG SERIE XIII 99,764 BANCO DI SAN GIORGIO S.p.A. A1 A A *** UBS Ltd Aa3 A+ A+ INDEX "EUROSTOXX50 - SWING 6Y" BSG-2007/2013 SERIE II 96,990 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- INDEX "HICP-INFLATION" BSG 2007/2012 SERIE III 97,380 CREDIT SUISSE, LONDON BRANCH Aa1 - - Index Alternative Basket 5Y BSG 2007/2012 Serie XI 93,750 NIBC Bank NV Baa3 BBB BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- Index Convergence 5Y BSG 2007/2012 Serie IX 97,040 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 AA AA Index Convergence 5Y BSG 2007/2012 Serie VIII 96,770 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A DEUTSCHE BANK AG Aa3 A+ AA- Index Convergence 5Y BSG 2007/2012 Serie X 96,870 HBOS Treasury Services Plc Aa3 - - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- Index DJ Eurostoxx 6Y BSG 2007/2013 Serie VI 95,460 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 A A ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- Index DJ Eurostoxx 6Y BSG 2007/2013 Serie VII 92,760 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 AA AA Index Coupon Euro/Dollaro serie XX ,444 B.CO DI BRESCIA SAN PAOLO S.p.A. A1 A A *** BANCA IMI S.p.A. Aa3 A+ AA- Index Esagono Plus Serie XIV ,920 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 A A+ CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- INDEX SERIE XVI 2005 COUPON EURO/DOLLARO 99,764 B.CO DI BRESCIA SAN PAOLO S.p.A. A1 A A *** UBS Ltd Aa3 A+ A+ Japan Euro Serie IV ,000 ANGLO IRISH BANK PLC Caa2 CCC BB- SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ Lombarda vita 6&6 94,870 MEDIOBANCA S.p.A. - A+ - COMMERZBANK AG A2 A A Lombarda vita 6&6 New 95,220 MORGAN STANLEY A2 A A ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- Lombarda Vita Best of Euro-USA ,830 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ Lombarda Vita BRIC 40 "5 + 5" 89,450 NIBC Bank NV - (1) - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- LOMBARDA VITA BRIC 40 "5,10 + 5,10 92,900 MEDIOBANCA S.p.A. - A+ - BNP PARIBAS Aa2 AA AA- Lombarda Vita Classic Markets 97,437 CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- Lombarda Vita Classic Markets New 93,750 MEDIOBANCA S.p.A. - A+ - BANCO BILBAO SA Aa2 AA AA- Lombarda Vita Euro Sector 93,590 MEDIOBANCA S.p.A. - A+ - FORTIS BANK SA A1 AA A+ Lombarda Vita Euro Sector New 95,220 BANCA IMI S.p.A. Aa3 A+ AA- BNP PARIBAS Aa2 AA AA- Presente e Futuro Serie XIV settembre ,750 NIBC Bank NV Baa3 BBB BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA-

34 VALORI AL 01/08/2011 PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY S/S&P/FITCH MOODY S/S&P/FITCH Presente e Futuro Serie XVI ,750 NIBC Bank NV Baa3 BBB BBB CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- Protezione e Valore Serie III ,380 CREDIT SUISSE, LONDON BRANCH Aa1 - - Swing DJ Eurostoxx50 Serie II ,990 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- Swing DJ Eurostoxx50 Serie V ,010 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A COMMERZBANK AG A2 A A classmeteo.com Aosta Torino Milano Canale 27 digitale terrestre PER SAPERE CHE TEMPO FA E FARÀ IN ITALIA E NEL MONDO BASTA DIGITARE LA LOCALITÀ SU Trento Venezia Trieste Domani Swing DJ Eurostoxx50 Serie VI ,460 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 A A ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- Swing DJ Eurostoxx50 Serie X ,760 BANK AUSTRIA CREDITANSTALT AG A1 A A BANCO SANTANDER S.A. Aa2 AA AA SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVI ,890 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- Swing DJ Eurostoxx50 Serie XVII ,340 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVIII ,060 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- Genova Bologna Firenze Ancona Perugia L Aquila Swing DJ Eurostoxx50 Serie XX ,760 BNP PARIBAS Aa2 AA AA- Swing DJ Eurostoxx50 Serie XXII ,930 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- Tortona Borse Piu' Index Serie LI ,820 GOLDMAN SACHS GROUP, INC. A1 A A+ ROYAL BANK OF SCOTLAND PLC Aa3 A+ AA- Tortona Borse Piu' Index Serie LIII ,517 MORGAN STANLEY A2 A A BANCA IMI S.p.A. Aa3 A+ AA- Tortona Borse Piu' Index Serie LV ,890 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- ROMA Campobasso Bari Napoli Potenza Tortona Borse Piu' Index Serie LVI ,060 ABN AMRO BANK NV A2 A+ AA- Tortona Borse Piu' Index Serie LVIi ,760 BNP PARIBAS Aa2 AA AA- Tortona Borse Piu' Index Serie XLIX ,560 C.SSE CENTR.DU CREDIT IMM. DE FRANCE A1 A A COMMERZBANK AG A2 A A VALORI AL 01/08/2011 PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY S/S&P/FITCH MOODY S/S&P/FITCH Carismi Più Certezza ,001 C. DI RISP. DI SAN MINIATO S.p.A. - (1) - SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ Carismi Più Certezza ,500 BANCA IMI S.p.A. Aa3 A+ AA- BANCO BILBAO SA Aa2 AA AA- Carismi Più Certezza 2 Private 102,300 MEDIOBANCA S.p.A. - A+ - BNP PARIBAS Aa2 AA AA- Carismi Più Certezza 3 97,491 C. DI RISP. DI SAN MINIATO S.p.A. - (1) - CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- Carismi Più Certezza 5 98,010 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 A+ AA- DEUTSCHE BANK AG Aa3 A+ AA- Carismi Più Certezza 6 106,770 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 - BBB+ CARISMI Più Certezza 8 90,390 UNICREDIT S.p.A. Aa3 A A **** SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ Carismi Più Certezza 9 87,390 MEDIOBANCA S.p.A. - A+ - SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ VALORI AL 01/08/2011 PRODOTTO VALORE EMITTENTE ZCB RATING Z.C.B. / TITOLO EMITTENTE OPZIONE RATING OPZIONE TITOLO STRUTTURATO STRUTT. MOODY S/S&P/FITCH MOODY S/S&P/FITCH BCP Più index serie IV ,940 MEDIOCREDITO FRIULI VENEZIA GIULIA - A- - UNICREDIT S.p.A. Aa3 A A **** CRFC INDEX LINKED SERIE XII 99,838 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 A+ AA- BANCA IMI S.p.A. Aa3 A+ AA- CRFC INDEX LINKED SERIE XII bis ,745 BEAR STEARNS COMPANIES INC. Aa3 A+ AA- BANCA IMI S.p.A. Aa3 A+ AA- Index Linked Bull Dividend 94,660 BARCLAYS BANK PLC Aa3 AA- AA- SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ Index Linked Select Dividend 96,460 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 - BBB+ BANCA IMI S.p.A. Aa3 A+ AA- Index Up ,852 BANCA POPOLARE DI INTRA Scrl - UBS Ltd Aa3 A+ A+ Index Up ,600 MERRILL LYNCH & CO. INC. A2 A A+ INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa3 A+ AA- Nikkei Avenue 94,920 BANCA ITALEASE S.p.A. Baa3 - BBB+ INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa3 A+ AA- SOLO FRUTTI - SERIE VI ,790 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - - AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- SoloFrutti serie I 146,770 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - - AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- SoloFrutti serie II 145,790 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - - AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- SoloFrutti serie III 144,810 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - - AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- SoloFrutti serie IV 143,840 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - - AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- SoloFrutti serie V 145,940 SOLUZIONE FUTURO S.r.l. - - AA CREDIT SUISSE INTERNATIONAL Aa1 A+ AA- Tandem Doppia Opportunità 99,711 C. DI RISP. DI FABR.NO E CUPRAMONTANA - (1) - SOCIETÉ GENERALE Aa2 A+ A+ Valore Assicurato 99,020 INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa3 A+ AA- INTESA SANPAOLO S.p.A. Aa3 A+ AA- * Rating della Società Incorporante Banco Popolare Scarl *** Rating della Società Incorporante Unione di Banche Italiane ScpA **** Rating della Società Incorporante Madre Unicredit S.p.A. ***** Rating della Società Incorporante Natixis (1) La Compagnia assume integralmente il rischio di controparte Cagliari AGLI ESTREMI Foggia +40 Enna +16 min max S D L PIEMONTE Alessandria Asti Cuneo Novara Torino Verbania Vercelli VALLE D AOSTA Aosta LOMBARDIA Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Pavia Sondrio Varese TRENTINO-ALTO ADIGE Bolzano Trento VENETO Belluno Padova Rovigo Treviso Venezia Verona Vicenza FRIULI-VENEZIA GIULIA Gorizia Pordenone Trieste Udine LIGURIA Genova Imperia La Spezia Savona EMILIA-ROMAGNA Bologna Ferrara Forlì Modena Parma Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini TOSCANA Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato SERENO POCO NUVOLOSO PIOGGIA MODERATA Palermo Previsioni nelle città d Italia PIOGGIA INTENSA Siena UMBRIA Perugia Terni MARCHE Ancona Ascoli Piceno Macerata Pesaro Urbino LAZIO Frosinone Latina Rieti Roma Viterbo ABRUZZO Chieti L Aquila Pescara Teramo MOLISE Campobasso Isernia CAMPANIA Avellino Benevento Caserta Napoli Salerno PUGLIA Bari Brindisi Foggia Lecce Taranto BASILICATA Matera Potenza CALABRIA Catanzaro Cosenza Crotone Lamezia Terme Reggio Calabria Vibo Valentia SICILIA Agrigento Caltanissetta Catania Enna Messina Palermo Ragusa Siracusa Trapani SARDEGNA Cagliari Nuoro Olbia Oristano Sassari NEBBIA TEMPORALI NUVOLOSO Catanzaro min max S D L NEVE PIOGGIA VARIABILE NEVE

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