LA VALUTAZIONE NEL RIORDINO: MODELLI, METODI E PROCESSI. Parma 15 gennaio Prof.ssa Raffaella Brunelli

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1 LA VALUTAZIONE NEL RIORDINO: MODELLI, METODI E PROCESSI Parma 15 gennaio 2013 Prof.ssa Raffaella Brunelli

2 Decreto 22 agosto 2007 n. 139 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell obbligo di istruzione contiene le indicazioni nazionali sulle competenze e i saperi che tutti i giovani devono possedere a sedici anni, indipendentemente dalla scuola che frequentano. 2

3 Decreto 22 agosto 2007 n. 139 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell obbligo di istruzione Conoscenze indicano il risultato dell assimilazione di informazioni attraverso l apprendimento. Le conoscenze sono l insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche. Abilità indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l abilità manuale e l uso di metodi, materiali, strumenti). Competenze indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le competenze sono descritte in termine di responsabilità e autonomia. 3

4 Competenze Si tratta di accertare non ciò che lo studente sa, ma ciò che sa fare con ciò che sa. Non è un lifting estetico alle forme della didattica e della valutazione, ma un cambiamento radicale che modifica i paradigmi. Sono osservabili, misurabili, valutabili, certificabili. 4

5 Competenze Il concetto di competenza sta diventando sempre più la pietra angolare intorno a cui dare significato ai processi di cambiamento in atto nei sistemi scolastici dei vari paesi (anche se da noi con qualche ritardo e con qualche resistenza in più). Castoldi Valutare le competenze

6 Valutazione autentica e apprendere per competenze (da Castoldi Valutare le competenze ) VALUTAZIONE COMPETENZA INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO 6

7 La competenza come parola chiave (da Castoldi Valutare le competenze ) 7

8 Perché una didattica per competenze? Per evitare un apprendimento fatto di conoscenze inerti e abilità standardizzate poco trasferibili (Pellerey) Come connessione tra scuola e realtà: - capacità del sistema scolastico di stare al passo con il cambiamento sociale - contributo che la scuola può dare alla formazione di cittadini attivi e consapevoli - raccordo tra cultura scolastica e bisogni individuali e sociali (Castoldi) 8

9 Perché una didattica per competenze? Creare forti sinergie fra i tre saperi (sapere, saper fare, saper essere) Finalizzare la didattica del biennio alla creazione di strumenti cognitivi utili per il proseguimento degli studi e per l apprendimento lungo tutto l arco della vita Creare una rete di nessi tra le discipline che consenta agli alunni un apprendimento organico e coerente Poter valutare la preparazione dell alunno in modo sintetico (per competenze) e non solo analitico (per discipline) 9

10 D.M. 22 agosto 2007 Competenze di base a conclusione dell Obbligo scolastico ASSE DEI LINGUAGGI ASSE SCIENTIFICO - TECNOLOGICO ASSE MATEMATICO ASSE STORICO - SOCIALE 10

11 D.M. 22 agosto 2007 Competenze di base a conclusione dell Obbligo scolastico ASSE DEI LINGUAGGI Padronanza della lingua italiana: Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale in vari contesti; Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario Utilizzare e produrre testi multimediali 11

12 D.M. 22 agosto 2007 Obbligo scolastico COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA 1. Imparare ad imparare 2. Progettare 3. Comunicare 4. Collaborare e partecipare 5. Agire in modo autonomo e responsabile 6. Individuare collegamenti e relazioni 7. Acquisire e risolvere problemi 8. Interpretare l informazione 12

13 Ma cosa significa apprendere? Appropriarsi delle conoscenze in modo stabile Collocarle nel percorso personale Attribuire un senso condiviso con altri alla propria attività Avere scopi, mete, obiettivi per il futuro Tutto il resto è imparare qualcosa che si può dimenticare Carugati F. - Selleri P. - Psicologia dell educazione (2005) 13

14 La valutazione tradizionale era di tipo sanzionatorio con riferimento al livello di scostamento rispetto ad uno standard medio prefissato. La valutazione formativa, invece, è posta a fondamento del successo formativo degli alunni, in quanto non è a carico dell alunno, ma include la valutazione dei percorsi di insegnamento/apprendimento: osservazione attenta e puntuale delle competenze, abilità e conoscenze acquisite da parte degli alunni, dei percorsi da essi seguiti e delle motivazioni ad apprendere dimostrate, partendo dall esame costante della matrice cognitiva e dello stile di apprendimento di ciascuno, anche nelle loro modifiche ed evoluzioni. 14

15 Misurare e valutare Misurare ha concretezze parametriche predefinite, che offrono un espressione numerica significativa ( tuttavia i fenomeni sono complessi.) può farla anche un singolo Valutare interpretazione dei dati intersoggettività necessità di più persone competenti 15

16 Autonomia e valutazione E fonte di sviluppo: confronto costruttivo elaborazione di strategie di miglioramento superamento di criticità 16

17 Valutazione nelle Linee guida (1) VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE La competenza presuppone che lo studente sia in grado di affrontare un compito o di realizzare un progetto, utilizzando le conoscenze e le abilità acquisite in relazione alle risorse personali. Il compito può prevedere il collegamento con uno o più insegnamenti. 17

18 Valutazione nelle Linee guida (2) Le Linee guida prevedono tre ambiti: 1. quello relativo ai risultati ottenuti nello svolgimento di un compito o nella realizzazione di un prodotto; 2. quello relativo a come lo studente è giunto a conseguire tali risultati; 3. quello relativo alla percezione che lo studente ha del suo lavoro. 18

19 Valutazione nelle Linee guida (3) 1. i compiti devono esigere la messa in moto non solo delle conoscenze e delle abilità possedute, ma anche una loro valorizzazione in contesti e ambiti di riferimento moderatamente diversi da quelli ormai già resi familiari dalla pratica didattica. 19

20 Valutazione nelle Linee guida (4) 2. Implica l osservazione dello studente mentre opera. 3. Implica la presa di coscienza da parte dello studente stesso dei motivi per cui ha svolto in un determinato modo il compito assegnato e il saper valutare il risultato ottenuto. descrizione della successione delle operazioni compiute errori, possibili miglioramenti autovalutazione 20

21 Valutazione nelle Linee guida (5) VALUTAZIONE DELLE CONOSCENZE Non ripetitive, ma caratterizzate da significatività, stabilità, fruibilità. Base conoscitiva stabile e ben organizzata. VALUTAZIONE DELLE ABILITA Devono essere utilizzate in modo fluido e corretto. 21

22 Valutazione interna e esterna Interna (o autovalutazione di Istituto) Autonomia= aumento responsabilità La scuola rende conto delle proprie scelte Valutazione degli apprendimenti + valutazione degli assetti organizzativi e strumentali Non è redazione notarile di un certificato di qualità, ma nasce dall esigenza di controllare gli esiti dell azione educativa. Esterna (rilevazione sistematica) È stimolo a innescare nella quotidianità processi di riflessione, di analisi, di maturazione di possibili cambiamenti di rotta Ha implicazioni di ritorno sulle azioni e sulle decisioni all interno delle singole scuole (da Valutare per migliorarsi a cura di Benini e Gianferrari) 22

23 Valutazione interna e esterna due logiche complementari e solidali, interconnesse, utili insieme a delineare la qualità dell offerta formativa, nella comune prospettiva di sviluppare la capacità del sistema di raggiungere obiettivi di miglioramento. 23

24 Qualche sollecitazione sulla valutazione interna Quale lavoro viene fatto ogni anno sul Pof? Quale analisi sull organizzazione e sulla strumentazione? Quale tipo di analisi sui risultati degli apprendimenti? 24

25 Qualche sollecitazione sulla valutazione esterna Quali le sfide che la scuola è chiamata ad affrontare? Quali sono i risultati degli apprendimenti nelle vostre scuole? Nelle vostre classi? I risultati sono oggetto di riflessione a livello di Collegio docenti e di Dipartimento? Se sì, quali i provvedimenti? Quali le scelte che vengono fatte? 25

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