Dalla Terra, La Vita. nella Repubblica Democratica del Congo. Progetto del VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo

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1 Dalla Terra, La Vita Progetto del VIS Volontariato Internazionale per lo Sviluppo di sostegno integrato alle comunità dei villaggi di Nyangoma e Shasha nella Repubblica Democratica del Congo Riccardo Giannotta Responsabile Settore Progetti VIS

2 Panoramica Il VIS opera nella Repubblica Democratica del Congo da oltre 10 anni insieme al Centro Don Bosco Ngangi (DBNG) attraverso due tipi di azioni: - sostegno attraverso personale espatriato volontario alle attività educative, sociali e sanitarie in favore della popolazione urbana e rurale nel Nord e Sud Kivu, curando la promozione e protezione dei gruppi più vulnerabili come i bambini e le bambine in stato di abbandono, le donne vittime di violenza, gli ex-bambini soldato - miglioramento dell attività agricola delle piantagioni di banane di Shasha e di quelle di caffè di Nyangoma

3 Contesto Paese La Repubblica Democratica del Congo è teatro di una delle più gravi crisi umanitarie che la storia ricordi dove: - il 70 % della popolazione vive sotto la soglia della povertà estrema - il 69 % è malnutrito e più della metà vive senza una fonte di acqua potabile. Malgrado alcuni segni di miglioramento per quanto concerne le relazioni del Paese con gli stati confinanti, la perseveranza degli scontri nell Est Congo e la precaria stabilità delle altre regioni non consentono di intraprendere un percorso di effettiva crescita economica e sociale. Nell annuale (2011) classifica che l UNDP stila in riferimento all Indice di Sviluppo Umano (ISU), la Repubblica Democratica del Congo risulta essere al 187 ed ultimo posto della graduatoria stilata dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP).

4 La Regione del Nord Kivu inasprimento degli scontri nella provincia Orientale ai danni della popolazione locale si sono registrati frequenti spostamenti interni di comunità all interno dei villaggi del Kivu, Ituri, causati dagli assalti perpetrati. Il Nord Kivu è stato sconvolto dalla guerra e in particolare, la cittadina di Goma ( abitanti) rappresenta un punto di equilibrio fondamentale dal momento che si trova proprio sul lago Kivu a pochi metri dalla cittadina ruandese di Gisenyi. La presenza della frontiera aumenta il livello d insicurezza, determinato dalla presenza di gruppi armati locali e stranieri e dalla conseguente frequenza con cui scoppiano scontri su base etnica. La coabitazione pacifica è altresì minacciata dalla tribalizzazione che permea ogni aspetto della vita sociale che consiste nella discriminazione etnico razziale e nel clientelismo in campo lavorativo ed economico.

5 Noi e i nostri partner Il VIS e l Opera Don Bosco cercano ogni giorno di rispondere alle esigenze della popolazione costruendo quotidianamente un percorso di sostegno integrato alle comunità: da un lato la creazione di opportunità economiche e lavorative per gli adulti, dall altra l educazione e l assistenza socio sanitaria con i bambini e le persone più vulnerabili della comunità. Il Centro Don Bosco Ngangi di Goma, dal 1997, rappresenta un importante risorsa, in particolar modo per persone appartenenti alle fasce più vulnerabili della popolazione che quotidianamente vi trovano: Istruzione accoglienza ascolto protezione cure sanitarie

6 Le piantagioni Le due opere in ambito rurale iniziano invece nel In quell anno infatti, l Opera di Don Bosco ha acquistato nei villaggi di Shasha e Nyangoma due piantagioni con diversi scopi: favorire l educazione e lo sviluppo in villaggi rurali; garantire l autosufficienza alimentare ed un surplus per la sostenibilità delle opere sociali del DBNG; avere un luogo di rifugio per i bambini in caso di una nuova eruzione vulcanica a Goma. - Piantagione a Shasha, nel Nord Kivu, a circa 37 km da Goma. Ha un estensione di 218 ettari, di cui più di 100 coltivabili. Attualmente viene coltivata a bananeti e piccoli orti. - Piantagione a Nyangoma-Murambi, a 54 km da Goma, e si estende lungo la costa del Lago Kivu per 2 km, con una superficie complessiva di circa 60 ettari, coltivata principalmente a piantine di caffè e legumi.

7 Sfide a) Utilizzo di superfici ecologicamente deboli; b) Debole conoscenza delle tecniche agricole (soprattutto quelle necessarie a coltivare in pendenza, che è la maggior parte della superficie a disposizione); c) Erosione del suolo e naturale abbassamento di fertilità dovuto all estensione delle coltivazioni in zone in pendenza senza avere una tecnica adeguata; d) Erosione del suolo dovuto alla deforestazione illegale; e) Mancanza di strumenti adeguati, f) Debole legame tra i contadini e il mercato; g) Conseguente bassa produttività e resa dei prodotti agricoli.

8 Proposte - Shasha Per la piantagione di Shasha, il VIS e il DBNG prevedono un piano a medio/lungo termine per lo sviluppo rurale integrato della piantagione e della comunità locale, che è basato su quattro punti: 1. L aumento della fertilità del suolo della piantagione e dei terreni circostanti attraverso un opera di limitazione dell erosione degli stessi 2. L ampliamento della formazione, in partnership con lo Stato congolese, della comunità rurale attraverso la creazione di una scuola professionale agricola e degli interventi puntuali di peer-to-peer training in collaborazione con la FAO 3. Il miglioramento quantitativo e qualitativo della produzione e dei legami con il mercato locale, che è pronto ad assorbire la vendita di banane e di altri prodotti (mais, fagiolo, patata dolce ed altre colture ortive) 4. Il sostegno alla strutturazione sociale e produttiva della comunità attraverso la creazione ed il rafforzamento delle capacità di associazioni di produttori locali.

9 Proposte - Nyangoma Per la piantagione di Nyangoma, invece, il VIS e il DBNG prevedono un piano a medio/lungo termine per lo sviluppo di una produzione di elevata qualità di caffè, vista la presenza di piantine 100% Coffea arabica, particolarmente rara nella zona d intervento. Le fasi di progetto previste sono: 1) Riabilitazione della stazione di lavaggio attualmente in cattivo stato 2) Riabilitazione progressiva di tutti i 60ha di piantagione in un tempo stimato di 5 anni, ivi inclusa la produzione di compost dai residui della lavorazione del caffè 3) Ampliamento della produzione fino alla resa attesa di 300 kg/ettaro per tutta l estensione della piantagione 4) Commercializzazione e marketing del prodotto su scala internazionale, in sinergia con i contatti già attivati dal VIS nel mondo del Commercio Equo e Solidale

10 Grazie! Riccardo Giannotta Responsabile Settore Progetti VIS