Gli obiettivi e le strategie di EQUAL TRENO
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- Giacinta Rubino
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1 Iniziativa Comunitaria EQUAL PROGETTO T.R.E.N.O. Tradurre le Risorse Endogene delle aree rurali in Nuova Occupazione Il Piano di lavoro locale 1 Dr. Piero Garavelli (C.I.O.F.S. F.P. TOSCANA)
2 Gli obiettivi e le strategie di EQUAL TRENO Il progetto TRENO intende fornire validi strumenti per migliorare la situazione occupazionale nelle aree rurali in declino e marginali, attraverso la valorizzazione di quell insieme di valori storici e culturali che rendono queste aree interessanti bacini occupazionali. Il tutto attraverso una logica di sfruttamento sostenibile delle risorse, capace di generare sviluppo e nel contempo garantirne la sostenibilità nel tempo. La valorizzazione delle aree rurali finalizzata alla soluzione delle criticità occupazionali, dovrà muoversi all interno di una logica di sviluppo locale integrato, ossia basata sulla diversa specificità delle risorse locali disponibili. In sostanza si tratta di porre le risorse endogene delle aree rurali come "bene comune" da mettere a valore attraverso la diversificazione dell'economia rurale, lo sviluppo di forme di imprenditorialità nuova ed alternativa ed il rafforzamento delle attività imprenditoriali esistenti, e la crescita di un tessuto sociale capace di fare della propria "identità culturale" una risorsa primaria per la crescita socioeconomica. 2
3 INDIRIZZI STRATEGICI PER IL PIANO DI LAVORO LOCALE A livello di ogni singolo territorio occorre fare il possibile per utilizzare al meglio le risorse (non solo economiche) messe a disposizione dal partnerariato settoriale in un ottica di qualità e di trasferibilità del progetto locale. Ciò può essere espresso in termini di: proposte concrete per la sperimentazione di percorsi innovativi sul territorio locale Interazione significativa con la PS settoriale nelle azioni di ricerca, progettazione di dettaglio, Sperimentazione, raccolta ed acquisizione di informazioni e documentazioni utili relative alle sperimentazioni a livello di altri territori Raccolta di indicazioni utili su opportunità legate alla sostenibilità del progetto 3
4 Il Partnerariato locale (Toscana) TOSCANA q Coordinamento locale q Interfaccia con la PS settoriale q Progettazione degli interventi q Azioni formative e di supporto q Promozione del progetto a livello locale q Integrazione con altri progetti locali su tematiche affini q Partecipazione alle fasi di ricerca locale q Azioni formative e di supporto q Integrazione con altri progetti locali su tematiche affini q Partecipazione alle fasi di ricerca locale Amministrazione Comunale di Montaione q Promozione del progetto a livello locale q Integrazione con altri progetti locali su tematiche affini q Partecipazione alle fasi di ricerca locale q Azioni finalizzate allo sviluppo locale del proprio territorio Comunità Montana dell Alta Val di Cecina q Individuazione azioni mirate a garantire la sostenibilità del progetto q Integrazione con altri progetti locali su tematiche affini q Trasferimento know- how e buone prassi operative 4
5 FASI ED AZIONI A LIVELLO LOCALE 1 Pianificazione delle attività Consolidamento partnership e concertazione locale Ricerca a livello locale ed analisi fabbisogni del territorio 2 Progettazione di dettaglio degli interventi locali Individuazione modalità atte a garantire la sostenibilità del progetto 3 Attuazione delle sperimentazioni locali Azioni transnazionali Collaborazione alla modellizazione dgli interventi 4 Diffusione e Mainstreaming locale Messa in atto di azioni significative per la sostenibilità del progetto Progettazione concertata di azioni future 5
6 PIANIFICAZIONE DELLE ATTIVITA E CONCERTAZIONE LOCALE Subito dopo l approvazione del progetto è stato creato un gruppo di lavoro locale in cui sono presenti esperti provenienti dai diversi enti partner della Toscana La pianificazione delle attività e la progettazione esecutiva delle azioni locali è stata predisposta nei primi mesi del 2002, mentre a partire da giugno dello stesso anno si sono iniziate le fasi di ricerca a livello locale, di analisi dei fabbisogni del territorio, e di progettazione di dettaglio degli interventi formativi. RICERCA A LIVELLO LOCALE ED ANALISI FABBISOGNI DEL TERRITORIO Contemporaneamente alla ricerca settoriale, portata avanti dall Università di Firenze, sul territorio si è resa opportuna una ricerca locale mirata soprattutto alla individuazione di possibili supporti atti a garantire la sostenibilità del progetto nel tempo. 6
7 INDIVIDUAZIONE DELLA STAZIONE DI CASTELFIORENTINO COME POLO PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITA ACCESSORIE AL PROGETTO Il progetto TRENO prevedeva la collaborazione con il gruppo Ferrovie dello Stato in ciascuno dei territori di sperimentazione. L idea è quella di giungere ad accordi per l utilizzo di alcune stazioni impresenziate presenti nei quattro territori di sperimentazione di TRENO. Tale ipotesi trova ampio riscontro negli indirizzi strategici di FS per la valorizzazione delle stazioni come nodi di una rete territoriale che valorizzi le aree minori a fini turistici, socio-ricreativi e culturali. F.S. ha dichiarato la propria disponibilità alla stipula di accordi con Comuni, altri Enti locali, associazioni non profit, cooperative giovanili, tour operator e piccole imprese, per la realizzazione di attività di volontariato, turistiche, artigianali e culturali nelle stazioni impresenziate. La Stazione di Castelfiorentino è stata così individuata come possibile polo futuro per la realizzazione di attività legate alla valorizzazione delle aree di sperimentazione e nel Settembre 2003 è stata visitata da tecnici incaricati dalle F.S. per la redazione di progetti di riutilizzo in linea con gli obiettivi strategici di TRENO. 7
8 PROGETTAZIONE DI DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI FORMATIVI Questa fase ha visto impegnato il gruppo di lavoro locale nel periodo Maggio 2003 Settembre 2003 ed ha permesso di identificare nel dettaglio gli interventi che saranno attuati nel rispetto dei seguenti obiettivi strategici: 1) Integrazione delle attività con altri progetti locali ed azioni formative (Task form, progetto INFEA POR Ob. 3) 2) Promozione di azioni individualizzate mirate (tirocini formativi per disoccupati voucher spendibili in corsi preventivamente programmati tutoraggio aziendale) 3) Integrazione delle azioni con le attività transnazionali previste dal progetto settoriale (scambi tra beneficiari finali - visite presso i partner transnazionali francesi). 8
9 PROGETTAZIONE DI DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI FORMATIVI (2) Per quanto riguarda i precedenti punti 1 e 3, verranno realizzate azioni tese a perfezionare ed arricchire il bagaglio di competenze professionali già acquisito da alcuni giovani attualmente in formazione nell ambito del progetto EQUAL TASK FORM. Profilo di riferimento: Animatore di progetto. Tipologia di azione: mini stage orientativo all estero (ANGOULEME FRANCIA)./ Incontri con operatori. Numero di beneficiari:3 E inoltre previsto uno scambio transnazionale tra beneficiari finali da svolgersi in Toscana nel periodo Marzo-Aprile
10 PROGETTAZIONE DI DETTAGLIO DEGLI INTERVENTI FORMATIVI (3) Per quanto attiene al punto 2 si propone la realizzazione di: TIROCINI FORMATIVI per giovani disoccupati/inoccupati (approccio preventivo). Della durata di 6 mesi in aziende agrituristiche. marzo luglio 2004 Attivazione di voucher destinati a imprenditori agricoli per il conseguimento della qualifica in operatore agrituristico TUTORAGGIO AZIENDALE rivolto ad imprese agrituristiche. Sono previste delle azioni congiunte con i corsi POR già in fase di svolgimento nel territorio Empolese Valdelsa 10
11 SPERIMENTAZIONE LOCALE Ha inizio con il presente seminario di lancio locale, e proseguirà con la partecipazione di 3 beneficiari alla manifestazione Gastronomade di Angouleme e con le altre iniziative descritte. MAINSTREAMING LOCALE Questa fase si collegherà ad altri progetti approvati, o in corso di approvazione sul territorio locale. In particolare ci riferiamo al progetto F.I.U.M.E. promosso dal programma INFEA (Ministeri dell ambiente e Pubblica Istruzione), che prevede, tra l altro, la realizzazione di una serie di seminari informativi, rivolti all intera popolazione, su tematiche inerenti lo sviluppo rurale e sostenibile del territorio 11
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