ALLENAMENTO SPECIFICO DELL ALZATORE CORSO ALLIEVO ALLENATORE CREMONA, 21/04/2013 FEROLDI LUCA
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1 ALLENAMENTO SPECIFICO DELL ALZATORE CORSO ALLIEVO ALLENATORE CREMONA, 21/04/2013 FEROLDI LUCA
2 ALLENAMENTO SPECIFICO DELL ALZATORE Il processo di identificazione delle attitudini tecniche consente di iniziare un percorso di specializzazione del ruolo, è possibile programmare una serie di obiettivi che sviluppano i principi tecnici su cui si basa il ruolo dell alzatore, la consacrazione nel ruolo passa attraverso l acquisizione dei principi tattici e comportamentali del ruolo.
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6 L ALLENAMENTO DELL ALZATORE Componente tecnica specifica Costruzione dell autonomia delle mani nella gestione della palla Costruzione della stabilità delle traiettorie Componente tattica di base Costruzione della relazione al bersaglio nella casistica situazionale Costruzione del comportamento tattico di base per la distribuzione delle alzate
7 L ALLENAMENTO DELL ALZATORE Obiettivi di specializzazione Sviluppo dell indipendenza delle mani nel palleggio d alzata Stabilizzazione della relazione alla traiettoria di arrivo della palla Coordinazione delle azioni di spinta Solo mani Mani e arti superiori Mani, arti superiori e arti inferiori Differenziazione delle traiettorie
8 L ALLENAMENTO DELL ALZATORE - Il tempo della traiettoria di alzata Stabilizzazione dell atteggiamento tecnico Nell approccio al tocco di palla Dell altezza del tocco di palla La salvaguardia dell imprevedibilità Neutralità nell approccio all alzata
9 L ALLENAMENTO DELL ALZATORE Casistica situazionale da sviluppare con esercitazioni specifiche Tutte le traiettorie utilizzate Nella costruzione dell azione di cambio palla Nella costruzione dell azione di contrattacco Uscita dalla situazione di difesa» In movimento allontanandosi da rete» In movimento verso la rete Uscita dalla situazione di muro La relazione con il bersaglio Consapevolezza della posizione del bersaglio
10 CRITERI DI VALUTAZIONE Aspetti relativi alla sfera CONDIZIONALE Aspetti relativi alla sfera COMPORTAMENTALE Aspetti relativi alla sfera COORDINATIVA Aspetti relativi alla sfera TECNICA Aspetti relativi alla sfera TATTICA
11 CRITERI DI VALUTAZIONE: SFERA CONDIZIONALE 1. Rapidità e velocità negli spostamenti 2. Resistenza al salto e agli spostamenti 3. Forza AI e AS
12 CRITERI DI VALUTAZIONE: SFERA COORDINATIVA 1. Intelligenza tattica. 2. Capacità mnemoniche. 3. Fantasia e imprevedibilità (???) 4. Senso dell equilibrio 5. Tempismo. 6. Visione periferica 7. Mira e precisione 8. Controllo tecnico (modulazione del palleggio in relazione al tipo di traiettoria) (vicine a rete e distanti da rete). 9. L anticipazione situazionale: La rapidità nella ricerca della palla: permette una gestione ottimale della tecnica e della tattica. La capacità di orientamento: percepire i riferimenti spaziali per la modulazione delle spinte in funzione della precisione.
13 CRITERI DI VALUTAZIONE: SFERA TECNICA Avere buone mani: La sensibilità: il tocco morbido è un elemento di pulizia tecnica. La reattività: si identifica nella velocità di uscita della palla. Naturalmente aperte: soprattutto nella flessione dorsale del polso. La grandezza: diventa importante nell evoluzione del palleggio. Polsi buoni per fare entrare la palla Dita veloci e forti per far uscire veloce la palla
14 CRITERI DI VALUTAZIONE: SFERA COMPORTAMENTALE Saper accettare le responsabilità. Autocontrollo e stabilità emotiva Effetto spugna Leader collaborativo Riflessivo Intelligente Comunicativo Trascinatore, aggressivo con forte personalità Anima della squadra e al servizio dei propri giocatori
15 CRITERI DI VALUTAZIONE: SFERA TATTICA Il grande palleggiatore è colui che rende attaccabili tutti i palloni Dirige Decide e decide rapidamente Controlla il gioco: deve essere un computer che continuamente analizza i dati provenienti dalla propria squadra e dalla squadra avversaria Pensa costantemente L attaccante più forte deve ricevere più palloni Il palleggiatore deve comunicare con l allenatore e compagni Peggiore è la ricezione e più alta deve essere l alzata (a livello medio e medio-basso)
16 TIPOLOGIA DI ALZATA Le alzate in primo tempo: anticipate e più lente: determinare quali riferimenti utilizzare sia in funzione delle caratteristiche delle giocatrici che dal tipo di traiettoria richiesto (la 1, la C, la 7, la 2, la B, la fast ).
17 TIPOLOGIA DI ALZATA Le alzate in secondo tempo: Le tipologie: dal centro (la 3 e la pipe, la fast ) e dalle ali (la 5, la 6, la super avanti, la super dietro, la 0 ). I punti di riferimento: altezza della traiettoria, punto di caduta della palla, distanza da rete. Le alzate in terzo tempo: I punti di riferimento: l altezza della parabola, punto di caduta della palla, distanza da rete.
18 QUANDO SALTARE PER L ATTACCO? 1 TEMPO: l attaccante è già in volo quando la palla è nelle mani del P. Eseguito da centrale e posto 2 (1 tempo dietro o fast) 2 TEMPO: l attaccante avvia l ultimo passo della rincorsa quando la palla è nelle mani del P. Eseguito dal centrale, dal posto 4 e dall opposto 3 TEMPO: l attaccante inizia la rincorsa dopo che la palla è uscita dalle mani del P
19 ALLENAMENTO DEL PALLEGGIATORE Deve saper palleggiare!!!! Deve lavorare anche da solo per fare tecnica specifica (10-15 ) in ogni categoria Ex individuali per apprendere e stabilizzare elementi tecnici, per correggere errori Ex individuali per apprendere nuove motricità Ex a rete con lancio dell allenatore o con appoggio del libero Entrate e uscite dal punto rete Palleggio dopo difesa e dopo ricezione (da 1-5-4) Lavoro sul sistema di attacco METODOLOGIA DI ALLENAMENTO: Analitica Sintetica Globale
20 OSSERVAZIONI: Gli schiacciatori non devono parlare di alzata, ma devono risolverla! Non giudicare in alcun modo la palla alzata, il loro unico compito è schiacciare bene anche i palloni alzati male Julio Velasco
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