La sperimentazione regionale
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- Taddeo Ricci
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1 La sperimentazione regionale dott.ssa Coordinatrice pedagogico-didattica FISM Venezia e coordinatrice come FISM Veneto per il progetto regionale 1
2 Il progetto regionale Progettualità di ricerca-azione in materia di politiche giovanili avente ad oggetto la valutazione dell esito educativo del bambino in età prescolare e il coinvolgimento dei genitori, con particolare riferimento a quelli under 35, nel percorso educativo dei figli al nido e alla scuola d infanzia 2
3 Le scuole coinvolte Scuole coinvolte per provincia VICENZA; 2 BELLUNO; 1 VERONA; 1 PADOVA; 3 VENEZIA; 3 ROVIGO; 2 TREVISO; 3 3
4 Eterogeneità dei contesti 300 Dimensione scuole coinvolte Tipologia sezioni BL1 PD1 PD2 PD3 RO1 RO2 TV1 TV2 TV3 VE1 VE2 VE3 VI1 VI2 VR1 Posti Nido Integrato Posti Scuola infanzia Infanzia Nido 2 0 Omogenee Eterogenee 4
5 Sistema CHild Evaluation Support System???? 5
6 Sistema X 18-24m 12-18m 30-36m 24-30m 3 anni 4 anni 5 anni 6
7 Eravamo tutti d accordo Il nido e la scuola dovrebbero contribuire a far fiorire le potenzialità di ognuno. Il nido e la scuola dovrebbero aiutare ognuno a diventare il miglior se stesso possibile. Il nido e la scuola dovrebbero personalizzare l azione educativa senza perdere di vista che i bambini crescono in una scuola pensata come comunità. Il nido e la scuola dovrebbero rispondere non alla moda, non all utile, ma all indispensabile: rispondere al bisogno di crescita della persona. Il nido e la scuola possono valutare, ma attenzione a come si utilizzano le informazioni che si ricavano dalla valutazione e soprattutto cosa facciamo dopo la valutazione? 7
8 Come utilizzare le informazioni derivanti dalla valutazione? 8
9 Dai traguardi previsti a CHESS Nonostante l eterogeneità dei contesti tutti dobbiamo arrivare ai Traguardi per lo sviluppo della competenza e a quella sorta di profilo in uscita «dalla scuola dell infanzia alla scuola primaria» previsti dalle Indicazioni
10 E proprio le Indicazioni Nazionali Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, [ ] le valutazioni [ ] devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni [ ]. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Occorre assicurare [ ] alle famiglie un informazione tempestiva e trasparente [ ] promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni. Lo stile educativo dei docenti si ispira a criteri di ascolto, accompagnamento, interazione partecipata, mediazione comunicativa, con una continua capacità di osservazione del bambino, di presa in carico del suo mondo, di lettura delle sue scoperte, di sostegno e incoraggiamento all evoluzione dei suoi apprendimenti verso forme di conoscenza sempre più autonome e consapevoli. 10
11 Versione per la Scuola d Infanzia 1. AUTONOMIA NELLE ROUTINE 1.1 QUANDO SI VESTE 1.2 QUANDO VA IN BAGNO 1.3 QUANDO MANGIA 5. IMMAGINI, SUONI E COLORI 2. AREA ATTENTIVO MNESTICA 5.1 I COLORI 2.1 ATTENZIONE 5.2 ATTIVITÀ GRAFICHE PITTORICHE 2.2 MEMORIA UDITIVA 5.3 ATTIVITÀ PLASTICHE 2.3 MEMORIA VISIVA 5.4 ATTIVITÀ DRAMMATICO TEATRALI 3. IL SÉ E L ALTRO 5.5 SUONI E ATTIVITÀ MUSICALI 3.1 IL DISTACCO DALLA FAMIGLIA 6. I DISCORSI E LE PAROLE 3.2 SITUAZIONI NUOVE 6.1 COMPRENSIONE E PRONUNCIA 3.3 LE RELAZIONI CON I COETANEI 6.2 ASCOLTARE E RACCONTARE 3.4 LE RELAZIONI CON GLI ADULTI 6.3 USO DELLE FORME GRAMMATICALI 3.5 IDENTITÀ PERSONALE 6.4 ANALISI DI UN RACCONTO 3.6 DOMANDE DI SENSO 6.5 GRAFISMI E PRESCRITTURA 3.7 ESPERIENZE DI CITTADINANZA 6.6 PRELETTURA 4. CORPO E MOVIMENTO 7. CONOSCENZA DEL MONDO 4.1 SVILUPPO E RAPPRESENTAZIONE DELLO SCHEMA CORPOREO 7.1 LE FORME 4.2 IL CORPO IN MOVIMENTO 7.2 PENSIERO MATEMATICO 7.3 LE RELAZIONI TRA GLI OGGETTI 7.4 LO SPAZIO 7.5 CHESS LE PROPRIETÀ dai 3 ai 6 anni DEL TEMPO 7.6 LE PROPRIETÀ DELLE COSE 7.7 GLI ESSERI VIVENTI 7.8 CAMBIAMENTI E TRASFORMAZIONI 11
12 Principali caratteristiche Struttura «ad albero» dello strumento AREA 1 AREA 2 AREA 3 Item 1.1 Item 1.2 Item 2.1 Item 2.2 Risposte dicotomiche No/Sì e spazio per note libere Punteggio riepilogativo per item/area che rappresenta la percentuale di raggiungimento delle competenze complessive previste dall item/area, indipendentemente dal numero di criteri di osservazione Definizione Ambito di osservazione Criteri di osservazione 12
13 Struttura dell item - infanzia 13
14 Struttura dell item - infanzia 14
15 Caratteristiche del sistema NON è uno strumento diagnostico NON è uno strumento per specialisti Verifica gli ESITI dell AZIONE EDUCATIVA Nato dall operatività, non richiede mediazione/decodifica da parte di specialisti Supporta il coinvolgimento dei genitori e la condivisione del progetto educativo (con questionario di percezione) Unico per età diverse e integrato per la fascia 0-6 Coinvolgimento di più scuole lo rende meno autoreferenziale 15
16 Ambiti di sviluppo Continuità infanzia primaria Materiali di supporto all osservazione Suggerimenti su modalità per documentare ulteriori aspetti, come ad esempio il benessere del bambino Costruzione di una rete di confronto 16
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