PRODOTTI TIPICI E MADE IN ITALY: MERCATO, OPPORTUNITA, PROSPETIVE
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1 Bolzano, 29 maggio 2015 PRODOTTI TIPICI E MADE IN ITALY: MERCATO, OPPORTUNITA, PROSPETIVE DENIS PANTINI Direttore Area Agroalimentare Nomisma spa
2 I TEMI DI APPROFONDIMENTO Il Made in Italy Dop e Igp : riconoscimenti, tessuto produttivo e impatti economici Mercato Italia: consumi, propensione all acquisto, ruolo della GDO e del turismo enogastronomico Mercato Estero: export e appeal del Made in Italy nel mondo Tendenze evolutive ed opportunità di sviluppo per i prodotti del territorio Denis Pantini 8
3 LA CRESCITA DELLE REGISTRAZIONI DOP/IGP IN EUROPA (Nr. prodotti agroalimentari) *2015 Denis Pantini 9 * al 14 maggio 2015
4 IL VALORE ESPRESSO DAI PRODOTTI DOP/IGP IN EUROPA (Valore alla produzione, Milioni di euro 2010) Spirits 15% Milioni Food 29% Oli e grassi; 346 Ortofrutta; 978 Altri prodotti; Milioni Carni fresche; Formaggi; Vini 56% Birra; Carni preparate; Denis Pantini 10
5 IL SISTEMA ITALIANO DEI PRODOTTI FOOD DOP E IGP (2013) Riconoscimenti Dop/Igp (2015) 271 % su totale UE 22% Aziende agricole % sul totale settore (iscritte CCIAA) 9,8% Imprese di trasformazione SAU (ettari) % sul totale Italia (ortofrutta + olivo) 6,5% Valore alla produzione (mln ) Valore dell export (mln ) Denis Pantini Fonte: Istat, Qualivita, Commissione Europea 11
6 GLI IMPATTI DI FILIERA DEI PRODOTTI DOP/IGP (% quantità prodotte destinate alle filiere certificate) 70% 60% 50% 60,3% 43,7% 69,5% 66,8% 65,3% 47,2% 46,8% 49,9% 40% 30% 20% 10% 0% Suini macellati Latte vaccino Denis Pantini 12
7 LA SUDDIVISIONE PER VALORE ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI DOP E IGP IN ITALIA (2013) Valore della produzione all origine: Milioni Aceti balsamici; 6% Olio ev d'oliva; 1% Altri prodotti; 1% Ortofrutta; 7% Carni preparate; 27% Formaggi; 58% Denis Pantini Fonte: Istat, Qualivita 13
8 MERCATO ITALIA: LA PERCEZIONE SUI PRODOTTI DOP/IGP Uguale o quasi uguale 18% Non saprei Più bassa 10% 2% Per lei, i prodotti alimentari a marchio Dop e Igp hanno qualità mediamente. Più elevata 70% Denis Pantini Fonte: Consumer Survey Nomisma Campione di consumatori italiani, di cui 60% 14 acquirenti di prodotti Dop/Igp nell ultimo anno
9 MERCATO ITALIA: LA DIFFERENZA NEI PRINCIPALI CRITERI DI ACQUISTO DEL CONSUMATORE DOP/IGP 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% Origine italiana 20,2% 25,9% Materie prime/ingredienti di elevata qualità Presenza di promozioni/sconti 14,2% 14,3% 21,1% 23,4% Marca nota 11,3% 10,4% Prezzo basso 8,9% 13,5% Prima risposta Acquirente Dop/Igp Non acquirente Denis Pantini Fonte: Consumer Survey Nomisma Campione di consumatori italiani, di cui 60% 15 acquirenti di prodotti Dop/Igp nell ultimo anno
10 MERCATO ITALIA: LA DIFFERENZA NEI CANALI DI ACQUISTO DEL CONSUMATORE DOP/IGP 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% Distribuzione Moderna (iper, super, ) 75,6% 74,1% Direttamente dal produttore 15,3% 13,9% Dettaglio tradizionale 8,1% 9,6% Altro (internet, ecc.) 2,4% 7,5% Prima risposta Acquirente Dop/Igp Non acquirente Denis Pantini Fonte: Consumer Survey Nomisma Campione di consumatori italiani, di cui 60% 16 acquirenti di prodotti Dop/Igp nell ultimo anno
11 MERCATO ITALIA: IL RAPPORTO TRA PRODOTTI TIPICI E GDO, OPPORTUNITA E MINACCE/1 I prodotti dei territori rappresentano un rilevante fattore di differenziazione per i retailer Le MDD per i prodotti dei territori consentono l accesso a mercati più ampi, anche internazionali (il caso di Sapori & Dintorni di Conad che apre 5 punti vendita in Cina, le partnership tra catene di diversa nazionalità,.) Rischio dipendenza economica dei produttori dai distributori? La tenuta e sostenibilità del tessuto produttivo e dei fornitori è nell interesse degli stessi retailer Denis Pantini 17
12 MERCATO ITALIA: IL RAPPORTO TRA PRODOTTI TIPICI E GDO, IL CASO DI FIOR FIORE COOP /2 249 referenze (al netto di carni e ortofrutta), 60 produttori di cui 9 di grande dimensione (oltre 100 milioni di euro di fatturato) e 51 medio-piccoli Localizzazione territoriale fornitori Fior Fiore Coop Sud; 31% Nord; 55% Fatturato di circa 360 milioni di euro, 11% delle PL di Coop. Crescita media pari al 10% annuo (+15% tra il 2013 e il 2014) Centro; 14% Denis Pantini Fonte: Coop 18
13 IL RUOLO DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO PER LO SVILUPPO DEI PRODOTTI DEL TERRITORIO /1 Negli ultimi 2/3 anni quando è andato in vacanza lei ha... Degustato i prodotti tipici del territorio in ristoranti/altri locali 62% 32% 6% Acquistato i prodotti tipici del territorio per consumarli a casa/regalarli 49% 41% 10% Bevuto vini tipici del territorio in ristoranti/bar/altri locali 41% 38% 21% Acquistato vini tipici del territorio direttamente in azienda/dal produttore 25% 35% 40% Acquistato vini tipici del territorio in negozi/enoteche 22% 39% 38% Sempre/Spesso Ogni tanto/solo in qualche occasione Raramente/Mai Denis Pantini Fonte: Survey Nomisma 2015 sul turismo enogastronomico. Campione di 875 italiani
14 IL RUOLO DEL TURISMO ENOGASTRONOMICO PER LO SVILUPPO DEI PRODOTTI DEL TERRITORIO /2 Quanto è importante che la meta delle sue vacanze/gite sia un luogo in cui è possibile degustare Prodotti di qualità del territorio Vini di qualità Molto 27% Molto 17% Abbastanza 51% Abbastanza 37% Poco 15% Poco 29% Per nulla 2% Per nulla 12% NR 5% NR 5% Denis Pantini Fonte: Survey Nomisma 2015 sul turismo enogastronomico. Campione di 875 italiani
15 LA SUDDIVISIONE PER VALORE ALL EXPORT DEI PRODOTTI DOP E IGP IN ITALIA (2013) Valore all export: Milioni Aceti balsamici; 16% Olio ev d'oliva; 2% Ortofrutta; 8% Carni preparate; 18% Formaggi; 56% Denis Pantini Fonte: Istat, Qualivita 21
16 IL PESO DEI PRODOTTI DOP E IGP NELL EXPORT DI SETTORE (% sul totale di categoria, valori 2013) 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% Formaggi 57% Condimenti 48% Salumi e prosciutti 29% Olio extravergine di oliva Ortofrutta Totale Agroalimentare 5% 6% 7% Denis Pantini 22
17 LA DESTINAZIONE DELL EXPORT ITALIANO DI PRODOTTI DOP/IGP (% sui valori, 2013) Altri extra Ue 18,8% Germania 17,8% Quota extra-ue: 38% Altri Paesi Ue 32,5% Russia Svizzera 1,2% Giappone 2,3% 1,2% Stati Uniti 12,1% Francia 6,9% Canada 2,2% UK 5,0% Denis Pantini Fonte: Qualivita, Istat 23
18 LA CRESCITA DEI REDDITI PRO-CAPITE (Variazione 2013/2023, $ PPP*) Cina 139% India 99% Russia 59% Brasile USA Germania Canada Francia 49% 42% 35% 28% 28% * PPP: parità di potere d acquisto. Fonte: elaborazioni Nomisma su dati IMF e WorldBank Denis Pantini 24
19 LA CRESCITA DELLE FAMIGLIE BENESTANTI * (Var. % 2013/2023) 300% 250% 259% 200% 150% 127% 100% 50% 60% 55% 0% * con reddito annuo compreso tra e $ PPP. Fonte: elaborazioni Nomisma su dati IMF e WorldBank 5% 4% India Cina Brasile Russia Francia USA Denis Pantini 25
20 LA CONVERGENZA DELLE DIETE ALIMENTARI Trend dei consumi pro-capite di carne (kg) Brasile Cina UE Messico Russia Corea del Sud USA Denis Pantini Fonte: elaborazioni Nomisma su dati FAPRI. 26
21 LA CRESCITA DEI CONSUMI ALIMENTARI (Valore dei consumi alimentari, prezzi costanti 2005) Paese Var. 2023/2013 (Mrd $) (Mrd $) (%) USA 1.224, ,9 21% Cina 576, ,2 94% Germania 325,8 365,3 12% India 262,5 486,9 85% Francia 262,1 291,4 11% Russia 245,2 288,2 18% Italia 221,3 243,3 10% Brasile 214,7 275,6 28% Canada 124,5 157,3 26% Denis Pantini Fonte: elaborazioni Nomisma su dati World Bank. 27
22 I VINCOLI ALL EXPORT: LE BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Dazi medi applicati sul valore di beni alimentari importati (2012) Nr. provvedimenti non tariffari restrittivi del commercio introdotti tra maggio 2012 e maggio 2013 India 34% 147 Vietnam 31% 99 Tailandia 27% Cina 17% Russia 15% 10 9 Brasile 14% Denis Pantini 28
23 CONCLUSIONI: QUALI SCENARI E OPPORTUNITA PER I DOP-IGP?/1 Nel percepito del consumatore italiano, le Dop e le Igp (sia per i vini che per i prodotti alimentari) rappresentano un valore di qualità che ha permesso di contrastare il crollo che ha coinvolto i consumi alimentari a causa dalla crisi economica Tuttavia, il perdurare della recessione su tempi lunghi sta mettendo a dura prova tale barriera, richiedendo ai produttori certificati un cambio di passo nelle modalità di vendita Internazionalizzazione, turismo enogastronomico e rapporti con la GDO rappresentano tre driver di sviluppo sul quale occorre investire, sia dal punto di vista organizzativo (produttori/produzione) che promozionale e informativo (consumatori/turisti) Denis Pantini 29
24 CONCLUSIONI: QUALI SCENARI E OPPORTUNITA PER I DOP-IGP?/2 Nei mercati esteri emerge sempre di più un attenzione verso il Made in Italy (in larga parte espresso dalle produzioni Dop/Igp); una propensione all acquisto i cui tassi di crescita risultano più elevati in mercati geograficamente più distanti dall Italia e con minori tutele giuridiche per le denominazioni Se a livello Ue permane ancora una scarsa notorietà dei loghi comunitari Dop e Igp, fuori dall Europa sono infatti frequenti i contrasti a livello istituzionale e commerciale per il riconoscimento giuridico delle indicazioni geografiche (italian sounding, creazione di associazioni volte a preservare il diritto all uso di denominazioni alimentari generiche Consortium for Common Food Names negli USA) Assumono pertanto rilevanza strategica gli accordi di libero scambio volti a favorire il commercio estero dei prodotti Dop/Igp italiani. Particolare attenzione merita quindi il TTIP (accordo Usa-Ue), alla luce del ruolo di primo piano detenuto dal mercato statunitense per l export agroalimentare italiano Denis Pantini 30
25 CONCLUSIONI: QUALI SCENARI E OPPORTUNITA PER I DOP-IGP?/3 Le fasi del TTIP Attualmente, dopo il mandato alla Commissione, ci si trova nella fase di negoziato (9 round, aprile 2015) tra lo staff Ue e i rappresentanti del commercio statunitense Una volta raggiunto l accordo, viene trasmesso ai governi degli Stati membri e al Parlamento europeo, ai quali spetterà la decisione se approvare o meno l Accordo. Cosa attendersi per le Indicazioni Geografiche? Un modello di riferimento potrebbe essere l accordo raggiunto tra Ue e Canada: 150 Dop/Igp europee con tutela piena (al pari dell Unione Europea), 5 in coesistenza con i trademark canadesi (tra cui Prosciutto di Parma e di San Daniele), 5 (tra cui Asiago e Gorgonzola) in coesistenza con l obbligo di specificazione (tipo, stile, imitazione) e indicazione di origine produttiva, 8 con tutela Ue ma non estesa alla traduzione in inglese e francese (Parmigiano tutelato, Parmesan no) Denis Pantini 31
26 GRAZIE PER L ATTENZIONE DENIS PANTINI Direttore Area Agroalimentare Nomisma spa denis.pantini@nomisma.it Denis Pantini 32
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