LA SANIFICAZIONE DELLE SALE OPERATORIE:QUALI STRATEGIE PER UN AMBIENTE SICURO. Sandra Pratesi Cinzia Bettinati
|
|
- Ornella Galli
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 LA SANIFICAZIONE DELLE SALE OPERATORIE:QUALI STRATEGIE PER UN AMBIENTE SICURO Sandra Pratesi Cinzia Bettinati
2 PERCHE? INFEZIONI DEL SITO CHIRURGICO Rappresentano la terza infezione ospedaliera per frequenza Determinano il 14-16% di tutte le infezioni nosocomiali 2/3 sono limitate alla sede di incisione, 1/3 coinvolgono altri spazi ed organi Aumentano nella chirurgia addominale, trapianti ed amputazioni I reparti maggiormente a rischio sono: chirurgia vascolare urologia, ginecologia, chirurgia generale, ortopedia
3 FATTORI DI CONTAMINAZIONE BATTERICA ALL INTERNO DEL BLOCCO OPERATORIO Contaminazione da parte di strumentazione non sterile Contaminazione diretta o indiretta da parte di agenti microbici aerodispersi
4 AERODISPERSIONE Durante la deambulazione un individuo sano può disperdere nell aria circa 5000 scaglie al minuto che veicolano batteri e che derivano dalla desquamazione cutanea (anche attraverso gli indumenti) e dall apparato pilifero. Le dimensioni delle particelle sono da 5 a 60 micron e si stima che il numero medio di batteri aerobi e anaerobi trasportato sia 5 per scaglia. Le particelle contaminano la ferita direttamente per sedimentazione o indirettamente depositandosi prima sugli strumenti o su altri elementi che saranno successivamente portati a contatto con la ferita.
5
6
7
8 INTERVENTI MIRATI SUI FATTORI DI RISCHIO NORME COMPORTAMENTALI NORME IGIENICHE RIDUZIONE DELLA CONTAMINAZIONE MICROBICA AMBIENTALE
9 NORME COMPORTAMENTALI 1 ACCESSO OPERATORI AL BLOCCO OPERATORIO 2 ACCESSO OPERATORI ALLA SALA OPERATORIA 3 ACCESSO VISITATORI TEMPORANEI 4 COMPORTAMENTI OPERATORI
10 BLOCCO OPERATORIO ZONA SPORCA (VERDE) ZONA A CARICA MICROBICA INTERMEDIA (GIALLA) ZONA PULITA (ARANCIO) ZONA A BASSA CARICA MICROBICA (ROSSA) SALA OPERATORIA
11 Piantina 2: Blocco Operatorio
12 ACCESSO OPERATORI Rimuovere i monili Depositare gli effetti personali in appositi spazi Togliere gli abiti personali e depositarli in appositi spazi PASSAGGIO OBBLIGATO ATTRAVERSO IL FILTRO
13 Indossare: divisa autorizzata pulita calzature lavabili da sala operatoria copricapo monouso in TNT
14 Indumenti a maniche lunghe (felpe, maglioni) Magliette girocollo a maniche corte sotto la divisa
15 ACCESSO ALLA ZONA A BASSA CARICA MICROBICA CAPPELLINO MASCHERINA
16 ACCESSO OPERATORI ESTERNI E VISITATORI TEMPORANEI ZONA SPORCA ZONA A CARICA MICROBICA INTERMEDIA ZONA PULITA Depositare eventuali oggetti Depositare eventuali oggetti personali negli appositi spazi personali negli appositi spazi Indossare camice, sovrascarpe e cappellino all ingresso del blocco Indossare divisa pulita, calzature da sala operatoria e cappellino Effettuare il lavaggio sociale delle mani ZONA A BASSA CARICA MICROBICA Mantenere divisa,cappellino e calzature indossati nella zona filtro Indossare la mascherina coprendo bocca e naso Evitare il contatto accidentale col paziente Non entrare in contatto con il campo sterile
17 NORME COMPORTAMENTALI Utilizzo di telefoni cellulari ad eccezione delle zone relax Consumare o avere con sé cibi e bevande ad esclusione della zona relax Introdurre nella zona pulita e a bassa carica microbica oggetti personali (borse, riviste, libri, etc) Accedere ad altre aree dell ospedale indossando indumenti dedicati al Blocco Operatorio
18 NORME COMPORTAMENTALI LIMITARE ALLO STRETTO NECESSARIO IL NUMERO DI PERSONE PRESENTI ALL INTERNO DELLA SALA OPERATORIA
19 UNI SANIFICAZIONE: operazioni volte a rendere salubri gli ambienti sia mediante attività di pulizia e/o disinfezione e/o disinfestazione, sia mediante il controllo e il miglioramento delle condizioni del microclima (umidità, temperatura), dell illuminazione e del rumore DISINFEZIONE: distruzione di microrganismi patogeni o potenzialmente patogeni.
20 SANIFICAZIONE CONTROLLO DEL MICROCLIMA ILLUMINAZIONE RUMORE PULIZIA E DISINFEZIONE AMBIENTALE 5 TRASPORTO E STOCCAGGIO MATERIALI E BIANCHERIA
21 CONTROLLO DEL MICROCLIMA Linee Guida per la prevenzione delle infezioni della ferita chirurgica (CDC 1999) DPR 14 gennaio 1997 n.37 Approvazione dell atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni e alle Province Autonome di Trento e Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private Linee Guida sugli Standard di sicurezza e di igiene del lavoro nel reparto operatorio (Istituto superiore per la prevenzione e sicurezza del lavoro ISPESL 2009) Manuale per la Sicurezza in sala operatoria: Raccomandazioni e Checklist (Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, 2009)
22 CONTROLLO DEL MICROCLIMA Temperatura 20 C 24 C Umidità 40-60% Mantenimento della pressione positiva all interno della sala rispetto ai corridoi e alle sale adiacenti prevenire la formazione di correnti d aria provenienti da zone meno pulite alla zona più pulita Mantenere un minimo di 15 ricambi d aria/ora Introdurre l aria dal soffitto ed eliminarla vicino al pavimento
23
24 PORTE SALA OPERATORIA CHIUSE
25 ILLUMINAZIONE D.Lgs 81/08 l illuminazione di un ambiente di lavoro deve essere tale da soddisfare esigenze umane fondamentali quali la buona visione, il comfort visivo e la sicurezza. UNI EN Sicurezza degli apparecchi di illuminazione per sala operatoria La dotazione di vetri e filtri atermici delle lampade scialitiche contiene l irraggiamento del calore al campo operatorio e all ambiente
26 RUMORE I ricercatori, delle università di Neuchâtel e Berna in Svizzera, hanno esaminato 35 pazienti che si sono sottoposti a importanti operazioni programmate all'addome. Hanno preso in considerazione la durata dell'intervento, i parametri demografici e i livelli di suono nelle sale operatorie. Secondo il team, il 17% ha sviluppato SSI e l'unica variabile era il livello di rumore nella sala operatoria, che era significativamente più alto nel caso di pazienti che hanno sviluppato un'infezione. I dati mostrano che i livelli medi durante l'intervento erano molto più alti per i pazienti che hanno in seguito sviluppato una SSI: 43,5 decibel (Db), rispetto a pazienti che non hanno sviluppato SSI (25 Db). I ricercatori hanno trovato picchi di almeno 4 Db al di sopra della media nel 23% delle operazioni dei pazienti affetti da SSI, contro l 11% trovato in altri interventi. I risultati dello studio suggeriscono che i livelli di rumore più alti nelle sale operatorie potrebbero indicare situazioni di difficoltà dell'intervento, un ambiente stressante, scarsa disciplina o concentrazione. Ognuno di questi fattori potrebbe far aumentare il rischio di SSI e di altre complicazioni e sono necessari ulteriori studi sulla fonte del rumore nelle sale operatorie e delle specifiche conseguenze che ha sul comportamento e sul rendimento dei chirurghi."
27
28 SANIFICAZIONE PULIZIA: operazione che serve per rimuovere polvere, materiale non desiderato e sporcizia da superfici, oggetti ed ambienti in genere DISINFEZIONE: non distrugge necessariamente tutti i microrganismi ma ne riduce la presenza a livelli accettabili e tali da non rappresentare un pericolo per la salute. Se compiuta correttamente e con prodotti efficaci riesce a distruggere qualsiasi tipo di microrganismo ad eccezione delle spore.
29 PULIZIA E DISINFEZIONE AZIONE MECCANICA (energia applicata su una superficie) AZIONE CHIMICA (detergente/disinfettante) TEMPERATURA TEMPO
30 DETERGENTI/DISINFETTANTI La scelta del disinfettante da utilizzare deve essere fatta sulla base delle caratteristiche biologiche dei microorganismi e delle proprietà delle singole soluzioni. Requisiti fondamentali rapidità d'azione persistenza nel tempo capacità di agire anche in presenza di sostanze organiche atossicità basso costo elevato potere di penetrazione
31 EFFICACIA DEL PROCESSO LA CONCENTRAZIONE: l'efficacia del disinfettante è massima a una determinata concentrazione (a concentrazioni inferiori il disinfettante/antisettico è inefficace, a concentrazioni superiori possono verificarsi effetti indesiderati) TEMPO DI CONTATTO: è il tempo richiesto al disinfettante per agire. Per ogni prodotto la casa farmaceutica definisce un tempo di contatto specifico, tenendo conto della concentrazione CARICA BATTERICA: un elevato numero di microorganismi presenti sullo strato superficiale può ridurre l'efficacia della disinfezione SPECIE MICROBICA: non tutti i batteri hanno la stessa sensibilità all'azione disinfettante, alcuni sono molto resistenti NATURA DEL MATERIALE DA TRATTARE: alcuni materiali non possono essere trattati con qualsiasi tipo di disinfettante, perchè si altererebbero (per es. l'ossidazione dei metalli con l'utilizzo del cloro) TEMPERATURA: la temperatura ideale è compresa tra 20 e 37 C
32 DISINFETTANTI FENOLI Il fenolo (acido carbonico) è un disinfettante che nel passato è stato usato in larga misura negli ospedali. Oggi il suo uso in forma pura è stato abbandonato in favore dei composti fenolici. La sua efficacia è battericida (Gram +, Gram -, M. Tubercolosis), antifungina, virucida (virus lipofili compresi HBV, HCV; HIV). Non sporicida. I fenoli sono solitamente utilizzati in associazione con i detergenti e vengono per lo più utilizzati per l igiene dell ambiente. Presentano il vantaggio di essere poco inattivati dal materiale organico, mentre se usati dagli operatori senza le adeguate protezioni possono causare irritazioni
33 DISINFETTANTI CLORO E DERIVATI Gli ipocloriti sono disinfettanti a base di cloro. Possono essere disponibili sia in forma liquida (ipoclorito di sodio), che in forma solida (dicloroisocianurato di sodio). La loro azione disinfettante è ad ampio spettro (in alcuni casi riescono a distruggere anche le spore) e a questa qualità si aggiunge quella di costare poco e di essere in grado di agire rapidamente. La loro attività è però condizionata dalla presenza di materiale organico, il quale ne provoca l'inefficacia, ed è limitata al materiale non metallico.
34 MATERIALI E METODI SOLUZIONI DISINFETTANTI CONCENTRAZIONE: 0,4% TEMPO CONTATTO: 10 MINUTI FENOLI AZIONE DECONTAMINANTE VIRUCIDA (HBV HCV HIV) CONCENTRAZIONE: 0,4% - 1% TEMPO CONTATTO: MINUTI AZIONE BATTERICIDA MICOBATTERICIDA FUNGICIDA ATTENZIONE LE SOLUZIONI PREPARATE RIMANGONO STABILI PER 7 GIORNI
35 MATERIALI E METODI SOLUZIONI DISINFETTANTI SODIO IPOCLORITO CONCENTRAZIONE ppm Es. concentrazioni superiori a 1000 ppm di cloro sono necessarie per uccidere il M. Tubercolosis
36 MATERIALI E METODI SPOLVERATURA AD UMIDO SCOPATURA AD UMIDO CON SCOPA LAMELLARE Maggiore igiene Maggiore efficacia Maggiore velocità Diminuzione del lavoro Maggiore tutela dell operatore Panni monouso impregnati chimicamente di oli oligominerali con capacità elettrostatiche
37 MATERIALI E METODI SPOLVERATURA AD UMIDO umidificare, a mezzo vaporizzatore, con il prodotto prescelto, il panno spolvero; ripiegare il panno inumidito in modo da utilizzare, sulle varie superfici da spolverare, sezioni di panno sempre pulite; passare il panno inumidito e ripiegato sulle superfici, iniziando dai bordi per poi procedere sulle restanti parti.
38 MATERIALI E METODI SCOPATURA AD UMIDO Utilizzare un panno per un solo locale e comunque per un massimo di mq Far aderire bene al pavimento la scopa lamellare per rendere efficace l azione delle garze imbibite di liquido elettrostatico Procedere dalla zona più interna alla zona più esterna. Fare attenzione alle giunzioni pareti/pavimento ed angoli
39 MATERIALI E METODI LAVAGGIO PAVIMENTI SISTEMA DUO MOP MACCHINA LAVASCIUGA Il mop immerso nella soluzione detergente non deve essere utilizzato per più di 2 mq e deve essere risciacquato prima di trattare la successiva porzione di pavimento in modo da non inquinare la soluzione detergente; Le soluzioni utilizzate col sistema duo-mop (acqua e acqua e detergente/disinfettante) devono essere smaltite subito dopo l utilizzo; Dopo l uso il mop deve essere risciacquato e posizionato in modo che possa asciugare.
40 SANIFICARE: QUANDO E COSA AREA A BASSA CARICA MICROBICA INIZIO GIORNATA: almeno minuti prima dell inizio dell attività di sala operatoria spolveratura ad umido degli arredi, attrezzature, suppellettili e pavimentazione
41 SANIFICARE: QUANDO E COSA AREA A BASSA CARICA MICROBICA TRA UN INTERVENTO E L ALTRO: quando il paziente è stato allontanato dalla camera operatoria allontanare la teleria e sostituire i contenitori dei rifiuti detergere il lettino operatorio detergere la lampada scialitica e le attrezzature se visibilmente contaminate detergere la pavimentazione
42 SANIFICARE: QUANDO E COSA AREA A BASSA CARICA MICROBICA A FINE GIORNATA (termine di tutte le sedute operatorie) allontanare la teleria ed i contenitori dei rifiuti rimuovere dall ambiente tutti gli arredi e le attrezzature sanificare pareti e pavimenti, arredi, attrezzature e suppellettili (tavolo operatorio, tavoli servitori, ventilatore, etc), lampada scialitica Ricomporre la sala
43 SANIFICARE: QUANDO E COSA ZONA PULITA Induzione, risveglio, corridoi puliti, zona lavaggio mani operatori INIZIO GIORNATA: spolveratura ad umido di mobili, bancali, suppellettili e pavimenti META GIORNATA: detersione dei bancali, arredi, suppellettili e se necessario pavimenti FINE GIORNATA: raccogliere ed allontanare i rifiuti e ripristinare i contenitori spolveratura e detersione delle superfici, pavimenti e pareti e successiva detersione
44 SANIFICARE: QUANDO E COSA ZONA SPORCA FINE GIORNATA: spolveratura ad umido di mobili, bancali, suppellettili e pavimenti INIZIO GIORNATA: ripasso ad umido di superfici orizzontali e verticali
45 SANIFICARE: QUANDO E COSA PULIZIA SETTIMANALE RIMOZIONE DI TUTTI GLI ARREDI E ATTREZZATURE DETERSIONE E DISINFEZIONE DI SOFFITTI, ELEMENTI FISSI, PORTE, VETRI PULIZIA PERIODICA DISINFESTAZIONE AMBIENTALE RIGUARDANTE ANCHE L AREA DEL CONTROSOFFITTO E SUCCESSIVA DETERSIONE ASPIRAZIONE, DETERSIONE E DISINFEZIONE DI BOCCHETTE E GRIGLIE DELL ARIA TRATTAMENTO MECCANICO DI DECERATURA E INCERATURA SE LA TIPOLOGIA DI PAVIMENTI LO PERMETTE
46 ATTENZIONE! QUELLO CHE FORSE NON SAPPIAMO..
47 RISVEGLIO TO 1 NON PULITA RLU ARMADIO 150 RESPIRATORE 54 PAVIMENTO 3900 SALA TO1 NON PULITA RLU SCIALITICA 1400 MONITOR 450 CARRELLO 37 CARRELLO AGHI 610 CARRELLO AGHI 100 RIPIANI 240 AUTOCLAVE 300 PAVIMENTO 9000 VN entro 100 RLU Relative Light Units
48 STANZA LAVAGGIO MANI RLU: 72 RLU: 38
49 SALA OP. 4 PULITA RLU: 43 RLU: 1200
50 SALA OP. TO1 RLU: 610 RLU: 100
51 STANZA LAVAGGIO MANI RLU: 1800
52 TRASPORTO MATERIALI I carrelli utilizzati nella zona pulita non devono mai uscire dalla stessa e devono essere identificabili Il trasporto del materiale dalla zona sporca alle altre zone deve prevedere il cambio dei carrelli Il materiale stoccato nei magazzini deve essere introdotto : nella zona pulita privo dell imballaggio primario nella zona a bassa carica microbica privo dell imballaggio secondario, a meno che questo non contenga le informazioni necessarie all utilizzo e alla tracciabilità del prodotto La biancheria deve essere stoccata nella zona pulita priva del sacchetto di polietilene con cui arriva dall esterno
53 STRATEGIE OPERATORI: acquisizione di precise tecniche interventi efficaci livello di sicurezza necessario per operatori e pazienti PROTOCOLLI FORMAZIONE VERIFICA COORDINATORE CONTROLLO
54 STRATEGIE FORMAZIONE PIANIFICAZIONE DELLA FORMAZIONE GARANTIRE LA FORMAZIONE SUGLI ASPETTI/ARGOMENTI CRITICI DEL SERVIZIO GARANTIRE LA FORMAZIONE SUGLI ESITI DI CONTROLLO DEL SERVIZIO RICERCARE EVIDENZE CIRCA L EFFICACIA DELLA FORMAZIONE EFFETTUARE CONTROLLI SUL CAMPO
55 STRATEGIE FORMAZIONE DEL PERSONALE APPARTENENTE ALLE DIVERSE QUALIFICHE SUGLI ASPETTI COMPORTAMENTALI BRIEFING PERIODICI SUI COMPORTAMENTI ATTESI E QUELLI EFFETTIVI PREVISIONE DI AZIONI CORRETTIVE LE PROCEDURE COMPORTAMENTALI DEVONO ESSERE CONOSCIUTE, SCRITTE E A DISPOSIZIONE DI TUTTI GLI OPERATORI
56 STRATEGIE DOCUMENTAZIONE OGNI ATTIVITA DI PULIZIA GIONALIERA E PERIODICA DEVE ESSERE DOCUMENTATA E REGISTRATA SU APPOSITE SCHEDE DI RILEVAZIONE TUTTE LE REGISTRAZIONI DOVRANNO ESSERE CONSERVATE PER UN TEMPO DEFINITO AL FINE DEL MONITORAGGIO E DELLA RINTRACCIABILITA DELLE ATTIVITA DI PULIZIA E SANIFICAZIONE CONDOTTI
57 MODELLO MENTALE
58 ...giuro.. di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza..di prestare la mia opera con diligenza, perizia, e prudenza secondo scienza e coscienza ed osservando le norme deontologiche che regolano l'esercizio della medicina GIURAMENTO DI IPPOCRATE Io infermiere mi impegno nei tuoi confronti a:.. garantirti le migliori condizioni igieniche e ambientali..garantirti competenza, abilità e umanità nello svolgimento delle tue prestazioni assistenziali..promuovere e partecipare ad iniziative atte a migliorare le risposte assistenziali infermieristiche all'interno dell'organizzazione. IL PATTO INFERMIERE CITTADINO (1996)
59 Chi vuole fare grandi cose, deve pensare profondamente ai dettagli Paul Valéry
Protocollo Pulizia Ambientale Gruppo Operatorio
Gruppo Operativo per la Lotta alle Infezioni Ospedaliere Protocollo Pulizia Ambientale Gruppo Operatorio Data 1^ stesura: 02:07.98 Edizione: 1 PROTOCOLLO PULIZIA AMBIENTALE GRUPPO OPERATORIO AUTORI: Gruppo
DettagliALLEGATO 5) PIANO DI SANIFICAZIONE
ALLEGATO 5) PIANO DI SANIFICAZIONE 1 Norme Generali Prodotti di Sanificazione RISPETTARE E AGGIORNARE IL PIANO DI SANIFICAZIONE IN MODO PERIODICO E OGNI VOLTA CHE INTERVENGONO DEI CAMBIAMENTI (indicare
DettagliIGIENE AMBIENTALE DECONTAMINAZIONE IN CASO DI SPANDIMENTO ACCIDENTALE DI LIQUIDI BIOLOGICI
S.C. Prevenzione Rischio Infettivo IGIENE AMBIENTALE DECONTAMINAZIONE IN CASO DI SPANDIMENTO ACCIDENTALE DI LIQUIDI BIOLOGICI BIONIL GRANULI Sodio Dicloro-isocianurato Panno assorbente monouso Guanti monouso
DettagliPROTOCOLLO PULIZIA AMBIENTALE GRUPPO OPERATORIO ASL 7
PROTOCOLLO PULIZIA AMBIENTALE GRUPPO OPERATORIO 1 Criteri generali Per quanto sia stato ampiamente dimostrato che le superfici ambientali sono, di per sé, difficilmente responsabili della trasmissione
DettagliAllegato 5 - Procedure per la pulizia per tipologia di rischio
Allegato 5 - Procedure per la pulizia per tipologia di rischio Il presente documento descrive le procedure per la pulizia e sanificazione ambientale dell Azienda Ospedaliera. Le imprese concorrenti potranno
DettagliDipartimento di Prevenzione U.O.C. HACCP- RSO
La presente istruzione operativa dettaglia una specifica attività/fase di un processo descritto dalla procedura Piano Interno di Intervento Emergenza Migranti. La sanificazione ambientale viene intesa
DettagliPulizie Locali Punto di Prelievo REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, AUTORIZZAZIONE, EMISSIONE STATO DELLE REVISIONI
REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, AUTORIZZAZIONE, EMISSIONE Redazione Verifica Approvazione Autorizzazione Emissione Rosselli Federico Responsabile Qualità UdR Rosselli Federico Responsabile Qualità UdR
DettagliLINEE GUIDA PULIZIE E SANIFICAZIONE AMBIENTI SANITARI
Casa di Cura Villa delle Querce LINEE GUIDA PULIZIE E SANIFICAZIONE AMBIENTI SANITARI PREMESSA Le pulizie e la sanificazione degli ambienti sanitari rivestono un ruolo importante non solo per il significato
DettagliCONTROLLO DELLA CONTAMINAZIONE? NELLE STRUTTURE SANITARIE PERCHÉ CONTROLLARE LA L
CONTROLLO DELLA CONTAMINAZIONE NELLE STRUTTURE SANITARIE PERCHÉ CONTROLLARE LA L CONTAMINAZIONE? Il controllo della contaminazione finalizzato alla prevenzione delle infezioni nosocomiali è un argomento
DettagliTricotomia pre-operatoria
Tricotomia pre-operatoria Introduzione La corretta preparazione pre-operatoria della cute del paziente è uno degli elementi chiave nel controllo delle infezioni del sito chirurgico. La tricotomia, considerata
DettagliISTITUTO ATERNO-MANTHONE'
ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' INTRODUZIONE Il termine sicurezza nella comune accezione indica una caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Sicurezza è una caratteristica anche delle
DettagliAllegato 3 - ELENCO PRESTAZIONI DI PULIZIA E RELATIVE FREQUENZE DI INTERVENTO
Allegato 3 - ELENCO PRESTAZIONI DI PULIZIA E RELATIVE FREQUENZE DI INTERVENTO LEGENDA: il numero indicato prima della indica la frequenza nel periodo considerato; la colonna gg/sett. indica i giorni lavorativi
DettagliAllegato a paragrafo 3
COMMISSIONE REGIONALE PER LA SICUREZZA DEL PAZIENTE NELL AMBITO DELLE STRUTTURE OPERATORIE (D.A. n. 6289 del 23 Settembre 2005) Allegato a paragrafo 3 I sopralluoghi presso le strutture sanitarie 3.2 Gli
DettagliCodice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni
Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità
DettagliPULIZIE ORDINARIE PULIZIE PERIODICHE
Allegato 1a PULIZIE ORDINARIE PULIZIE PERIODICHE PULIZIE ORDINARIE AREE ESTERNE (AREA 01) (carta, foglie, mozziconi di sigaretta, lattine, ecc.) Svuotatura dei contenitori per rifiuti e sostituzione sacco
DettagliPULIZIA E DISINFEZIONE
Regione Piemonte - Direzione Sanità Pubblica PULIZIA E DISINFEZIONE 1 riduzione della contaminazione batterica OBIETTIVI eliminazione completa dei germi patogeni Un corretto sistema di pulizia si articola
DettagliSanificazione e disinfezione di un blocco operatorio
L infermiere in sala operatoria tra cultura, tecnologia e clima organizzativo Hotel Flaminio- Via Parigi 8 Pesaro 17/18 Aprile 2015 Sanificazione e disinfezione di un blocco operatorio Maria Mattea Gallo
DettagliRimuove più polvere dai pavimenti e dalle fessure rispetto a qualsiasi aspirapolvere verticale Folletto. *
Rimuove più polvere dai pavimenti e dalle fessure rispetto a qualsiasi aspirapolvere verticale Folletto. * * Basato su test di laboratorio indipendenti secondo il protocollo IEC 60312-1, 5.1, 5.2 & 5.9.
DettagliQuesto ambiente viene disinfettato con i prodotti della Linea Bioform
D I S I N F E T TA N T E Questo ambiente viene disinfettato con i prodotti della Linea Bioform autorizzazione ministeriale richiesta il 24/02/05 SOAP Sapone liquido disinfettante per l antisepsi delle
DettagliProcedure di disinfezione e sterilizzazione
Procedure di disinfezione e sterilizzazione Opuscolo informativo per il paziente Gentili pazienti, lo scopo di questo opuscolo è quello di informarvi sulle rigorose procedure di disinfezione e sterilizzazione
DettagliProtocollo di pulizia per l'asilo Nido. II presente protocollo, che è parte integrante degli atti di gara, indica gli
Protocollo di pulizia per l'asilo Nido II presente protocollo, che è parte integrante degli atti di gara, indica gli standard che dovranno essere rispettati al fine di assicurare l'adeguata pulizia dell'asilo
DettagliGentile paziente, Il personale dello studio è a tua disposizione per ulteriori delucidazioni in merito all argomento.
Gentile paziente, Desideriamo informarti circa i rigorosi protocolli di disinfezione e sterilizzazione che vengono routinariamente adottati nel nostro studio, nell interesse tuo e di tutto il personale,
DettagliU.O.A. PREVENZIONE RISCHIO INFETTIVO SCHEDA DI VALUTAZIONE DELL APPLICAZIONE DELLE PRINCIPALI MISURE PER IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI OSPEDALIERE
U.O. DATA Rilevatori Sono presenti i seguenti DPI: PRECAUZIONI STANDARD ED ISOLAMENTI GENERALI SPECIFICI in rapporto alla prevalenza del rischio infettivo Mascherine chirurgiche triplo/quadruplo strato
DettagliOperazioni di Pulizia Ordinaria Relative alle Diverse Zone e alle Attrezzature
COMUNE DI CASTELNUOVO SCRIVIA Provincia di Alessandria SERVIZIO DI RISTORAZIONE SCOLASTICA Allegato N. 5 Operazioni di Pulizia Ordinaria Relative alle Diverse Zone e alle Attrezzature 1 1 DEFINIZIONE DELLE
DettagliLinee Guida per l'igiene di Parrucchieri e Barbieri. 16/05/05 Luca Ricci - Az. USL 2 Lucca U.O. Igiene e Sanità Pubblica
Linee Guida per l'igiene di Parrucchieri e Barbieri 1 Introduzione Le infezioni possono trasmettersi: per contatto diretto operatore/cliente (e viceversa) per contatto indiretto con gli strumenti, le attrezzature
DettagliAl fine di agevolare le attività di ristorazione e offrire ai consumatori prodotti igienicamente sicuri è necessario considerare:
Aspetti generali Al fine di agevolare le attività di ristorazione e offrire ai consumatori prodotti igienicamente sicuri è necessario considerare: la progettazione dei locali e delle strutture l organizzazione
DettagliSTUDIO DENTISTICO DOTT. GIUSEPPE ARENA Via S.Maria della Croce Di Gregorio (trav.priv. 5) C./mare del Golfo (TP) Tel. 0924 33466
OGGETTO: REQUISITI ORGANIZZATIVI GENERALI STUDIO DENTISTICO MODALITA DI PULIZIA, LAVAGGIO, DISINFEZIONE E STERILIZZAZIONE DI TUTTI GLI STRUMENTI ED ACCESSORI OGNI PAZIENTE E DA CONSIDERARE POTENZIALMENTE
DettagliKPC Le domande piùfrequenti. Cristina Disconzi Infermiera Controllo Infezioni Correlate Assistenza
KPC Le domande piùfrequenti Cristina Disconzi Infermiera Controllo Infezioni Correlate Assistenza Perchédobbiamo adottare le misure di controllo? A parità di criticità aumento mortalità Lasciano poche
DettagliConsultare le avvertenze di rischio e i consigli per la sicurezza durante le operazioni di travaso.
Istruzioni per la pulizia e la conservazione dei pavimenti PANDOMO Terrazzo Indicazioni preliminari Una cura periodica e adeguata, così come una protezione specifica dei pavimenti pandomo TerrazzoBasic,
DettagliTATUAGGIO E PIERCING REQUISITI DEI LOCALI GESTIONE DELLE ATTREZZATURE GESTIONE DEI RIFIUTI
TATUAGGIO E PIERCING REQUISITI DEI LOCALI GESTIONE DELLE ATTREZZATURE GESTIONE DEI RIFIUTI A. Cosa dice la Legge? Articolo della DGR 464/2007 E opportuno che gli ambienti destinati a 1. sala d attesa 2.
DettagliRegolamento di pasticceria
Regolamento di pasticceria Norme igieniche Della persona Non si possono portare orecchini, bracciali, collane e anelli in laboratorio. Avere sempre le mani pulite con unghie corte e senza smalto. Non mettere
DettagliCHECK LIST - CHIRURGIA REFRATTIVA CON LASER AD ECCIMERI
ENTE DI CERTIFICAZIONE DI QUALITA S.O.I. S.r.l. con socio unico V.I. del c/o 1-REQUISITI STRUTTURALI 1.1-Generali 1.1.1 E' garantita una facile accessibilità dall'esterno sia per quanto concerne l'ingresso
DettagliAllegato B.23 - Schede pulizie periodiche Sedi coinvolte: Tutte quelle oggetto di questa gara
Allegato B.23 - Schede pulizie periodiche Sedi coinvolte: Tutte quelle oggetto di questa gara Queste attività di pulizia periodica devono essere eseguite con le cadenze riportate. Tutte le attività di
DettagliPAVIMENTI IN LAMINATO HARO TRITTY
PAVIMENTI IN LAMINATO HARO TRITTY 1 LA MANUTENZIONE DI PAVIMENTI IN LAMINATO HARO TRITTY? NON C È NIENTE DI PIÙ SEMPLICE Avete scelto il pavimento in laminato HARO TRITTY. I pavimenti in laminato HARO
DettagliSERVIZIO ECONOMICO FINANZIARIO
COMUNE DI MARACALAGONIS PROVINCIA DI CAGLIARI SERVIZIO ECONOMICO FINANZIARIO PROGETTO SERVIZIO DI PULIZIA DEI LOCALI COMUNALI ART. 5, C. 5 LETT. D), ART. 94 D.LGS 163/2006 RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA
DettagliNORME PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI GESTIONE DELL AUTOCONTROLLO NELLE BOTTEGHE
NORME PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI E GESTIONE DELL AUTOCONTROLLO NELLE BOTTEGHE Dr. Maurizio Mangelli Responsabile Sicurezza PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO PER LA VENDITA DI PRODOTTI ALIMENTARI
DettagliConsigli per la pulizia dei vostri tessuti per esterni. Bisogno di proteggere e restituire splendore ai vostri tessuti per esterni?
Consigli per la pulizia dei vostri tessuti per esterni Bisogno di proteggere e restituire splendore ai vostri tessuti per esterni? Perché proteggere e pulire il tessuto? Uno dei modi migliori per conservare
DettagliLa norma ISO 7218:2007
La norma ISO 7218:2007 Novità ed implicazioni nella gestione del laboratorio Dr. Angelo Viti ROMA ISS 19-20- Dicembre 2009 Angelo Viti 1/22 Angelo Viti 2/22 Organizzazione generale di un laboratorio di
DettagliLE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE
LE CAPPE CHIMICHE USO IN SICUREZZA, VERIFICHE E MANUTENZIONI PERIODICHE Incontro con il Dipartimento di Medicina Sperimentale 24 aprile 2008 Settore Prevenzione e Protezione L uso in sicurezza delle Un
DettagliUNO SCUDO IMPENETRABILE CONTRO MICROBI, BATTERI, FUNGHI E MUFFE
UNO SCUDO IMPENETRABILE CONTRO MICROBI, BATTERI, FUNGHI E MUFFE I CARRELLI VDM SONO TRATTATI CON PROTEZIONE ANTIBATTERICA MICROBAN Lo sapevate che...? ci sono in media più batteri su una mano che abitanti
DettagliPRECAUZIONI DA ADOTTARE NELLA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS A (H1N1)v
PRECAUZIONI DA ADOTTARE NELLA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS A (H1N1)v Cesena, 12 settembre 2009 Direzione Infermieristica e Tecnica Paola Ceccarelli PRECAUZIONI DA ADOTTARE Popolazione: misure
Dettagli7.6. FASE 6 - Lavaggio e pulizia locali (manuale e con macchine) 1. COMPARTO: Ristorazione
7.6. FASE 6 - Lavaggio e pulizia locali (manuale e con macchine) 1. COMPARTO: Ristorazione 2. FASE DI LAVORAZIONE: Lavaggio e pulizia locali (manuale e con macchine) 3. CODICE INAIL: 4. FATTORE DI RISCHIO:
DettagliLA SICUREZZA IN LABORATORIO. di F. Luca
LA SICUREZZA IN LABORATORIO di F. Luca IN LABORATORIO NORME DI COMPORTAMENTO X. NON correre. NON ingombrare con gli zaini lo spazio intorno ai banconi di lavoro o in prossimità delle uscite X. NON mangiare
DettagliPulizia e disinfezione endoscopi flessibili
Pulizia e disinfezione endoscopi flessibili Carlotta Annunziata ENDOSCOPI Specifiche apparecchiature che permettono di esplorare visivamente l interno di alcuni organi e cavità del corpo allo scopo di
DettagliCORSO DI FORMAZIONE GESTIONE PRIMA DELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI GESTIONE DURANTE LA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI
CORSO DI FORMAZIONE FASI DI GESTIONE E PULIZIA DELLA CAPPA A FLUSSO LAMINARE GESTIONE PRIMA DELLA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI GESTIONE DURANTE LA MANIPOLAZIONE DEI FARMACI ANTIBLASTICI PULIZIA
DettagliPreparazione pre operatoria del paziente. Dott. Garofoli Rosamaria
Preparazione pre operatoria del paziente Dott. Garofoli Rosamaria Per fase pre operatoria si intende quel periodo che va dal momento in cui si stabilisce che è necessario procedere con un intervento chirurgico
DettagliPrincipi e comportamenti sui punti critici dell HACCP
Principi e comportamenti sui punti critici dell HACCP UOC di Riabilitazione Metabolico Nutrizionale Direttore Tecnico-Scientifico: LM Donini Dietisti: E. Castellaneta, C. Civale, P. Ceccarelli, S. Passaretti,
Dettaglielenco prodotti detergenti Igienizzanti PRATIKA LAVAMANI Lavamani liquido pag 138 ROSè Lavamani liquido profumato pag 139
134 elenco prodotti detergenti PRATIKA LAVAMANI Lavamani liquido pag 138 ROSè Lavamani liquido profumato pag 139 LILLIMAN Lavamani delicato profumato pag 140 Igienizzanti LILLIGEN Lavamani igienizzante
DettagliPRODUTTORI ALTA TECNOLOGIA, PULIZIA, RINNOVO, PROTEZIONE PERMANENTE E PRODOTTI ANTISCIVOLO RACCOMANDATO DAI MAGGIORI
www. italia.it RACCOMANDATO DAI MAGGIORI PRODUTTORI DI PIASTRELLE Strumenti per la pulizia ALTA TECNOLOGIA, PULIZIA, RINNOVO, PROTEZIONE PERMANENTE E PRODOTTI ANTISCIVOLO Pulizia dopo posa e mantenimento
DettagliMisure di emergenza:( Art. 277-D. Lgs. 81/08 e s.m.i.)
Misure di emergenza:( Art. 277-D. Lgs. 81/08 e s.m.i.) 1) Se si verificano incidenti che possono provocare la dispersione di un agente biologico appartenente ai gruppi 2, 3 o 4, i lavoratori debbono abbandonare
DettagliComune di Amalfi Relazione tecnica servizio di pulizia immobili comunali U F F I C I O I G I E N E E S A N I T À
Comune di Amalfi Relazione tecnica servizio di pulizia immobili comunali C O M U N E di AMALFI U F F I C I O I G I E N E E S A N I T À R E L A Z I O N E T E C N I C A P E R I L S E R V I Z I O D I P U
DettagliAlto livello igienico
La separazione fra aree che necessitano livelli igienici diversi viene definita zoning. Lo studio del zoning diventa molto importante nella prevenzione contro l entrata di potenziali contaminanti in specifiche
DettagliSala operatoria oggi
Sala operatoria oggi 2 3 1 Campo sterile 1 Lettino operatorio 2 Tavolo servitore 3 Strumentista Il giro dei contenitori per rifiuti speciali in sala operatoria. Entrano dalla zona filtro; transitano dal
DettagliCome Proteggere i tuoi Prodotti Seguendo Metodi Sicuri di Trattamento degli Alimenti
Come Proteggere i tuoi Prodotti Seguendo Metodi Sicuri di Trattamento degli Alimenti 4 C (39 F) -21 C (-5 F) -21 C (-5 F) 4 C (39 F) 4 C (39 F) -21 C (-5 F) 4 C (39 F) -21 C (-5 F) Quando il pesce entra
DettagliLinee Guida per la gestione delle operazioni di pulizia e sanificazione nelle strutture ospedaliere
Linee Guida per la gestione delle operazioni di pulizia e sanificazione nelle strutture ospedaliere Perché l esigenza delle linee guida: dati statistici In Italia su circa 9.500.000 pazienti ricoverati
DettagliSALE OPERATORIE. Roberto Bruschi
SALE OPERATORIE Roberto Bruschi UNI EN 13795-1 GIUGNO 2004 Teli chirurgici, camici e tute per blocchi operatori, utilizzati come dispositivi medici, per pazienti, personale clinico e attrezzature Requisiti
DettagliLa valutazione del rischio chimico
La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,
DettagliIndici di produttività per tipologie di ambiente
5 - INDICI 6-09-2006 17:08 Pagina 74 Indici di produttività per tipologie di ambiente SOMMARIO INTRODUZIONE AREE COMUNI E SERVIZI DI REPARTO DEGENZA, PRONTO SOCCORSO, AMBULATORI E LABORATORI AREE ALTO
DettagliTest di stabilità: applicazione della norma R. BRUSCHI M.C. ZANNI S. SAVINI A. DE NITTIS
Test di stabilità: applicazione della norma UNI EN ISO 11607 R. BRUSCHI M.C. ZANNI S. SAVINI A. DE NITTIS LO STOCCAGGIO DEI DISPOSITIVI MEDICI IN UN BLOCCO OPERATORIO!!! PROBLEMA SPESSO DIMENTICATO DAI
Dettagliinnovativo SiSTEma PER LA PULIZIA E DISINFEZIoNE DI AMBIENTI A BASSo, MEDIo E ALTo RISCHIo
innovativo SiSTEma PER LA PULIZIA E DISINFEZIoNE DI AMBIENTI A BASSo, MEDIo E ALTo RISCHIo ALTA TECNOLOGIA, PULIZIA, RINNOVO, PROTEZIONE PERMANENTE, PRODOTTI ANTISCIVOLO E NANOTECNOLOGIE obiettivo CoMUNE
DettagliISTRUZIONE DI PRESIDIO INERENTE LE COMPETENZE E LE RESPONSABILITA DELL INFERMIERE DI SALA E DELL INFERMIERE STRUMENTISTA
Pag. 1/6 ISTRUZIONE DI PRESIDIO INERENTE LE COMPETENZE E LE RESPONSABILITA DELL INFERMIERE DI SALA E DELL INFERMIERE STRUMENTISTA REV. DATA AUTORIZZAZIONI REDATTO VERIFICATO APPROVATO 0 23 gennaio 2003
DettagliNorme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita
Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato
DettagliNUOVO! t H e F L o o r
NUOVO! t H e F L o o r Bello da guardare Facile da utilizzare! Il nuovo DLW Linoleum con LPX Finish. Un look fresco e brillante, facile da pulire e da mantenere. Il nuovo LPX Finish di Armstrong. Prodotti
DettagliPercorso n 3 Convalide e controlli sulle apparecchiature
Percorso n 3 Convalide e controlli sulle apparecchiature Convalida delle LAVAENDOSCOPI 1 Fulvio Toresani CONVALIDA Convalide e controlli sulle attrezzature Prove di Tipo / Prove di Fabbrica Prerequisiti
DettagliOBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA
OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA Mercoledì 13 novembre 2013 Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma RISCHIO LEGIONELLA AUTOCONTROLLO
DettagliGara per la fornitura del Servizio Mensa per i minori ospiti dell Istituto Penale Minorenni e del Centro Prima Accoglienza di Milano
Gara per la fornitura del Servizio Mensa per i minori ospiti dell Istituto Penale Minorenni e del Centro Prima Accoglienza di Milano ALLEGATO 5 AL CAPITOLATO SPECIFICHE TECNICHE DELLE OPERAZIONI DI PULIZIA
DettagliLa vita domestica di tutti i giorni ci vede molto esigenti nei confronti di televisori e sistemi audio. La serie UPPLEVA viene sottoposta a rigorosi
UPPLEVA La vita domestica di tutti i giorni ci vede molto esigenti nei confronti di televisori e sistemi audio. La serie UPPLEVA viene sottoposta a rigorosi test che ci permettono di garantirne la conformità
DettagliREQUISITI MINIMI SPECIFICI SALA AUTOPTICA
Allegato n. 6 alla Delib.G.R. n. 47/15 del 29.9.2015 REQUISITI MINIMI SPECIFICI SALA AUTOPTICA Scheda È la struttura dove si esegue il riscontro autoptico, ovvero una serie di procedure volte alla identificazione
DettagliCARTA DEI SERVIZI. L Ambulatorio Monospecialistico è una struttura privata tesa all esercizio dell Odontoiatria.
CARTA DEI SERVIZI Presentazione dello Studio L Ambulatorio Monospecialistico è una struttura privata tesa all esercizio dell Odontoiatria. L Ambulatorio è privo di barriere architettoniche per l'accesso
DettagliALLEGATO N 2 Procedure di igienizzazione
REGIONE CALABRIA Azienda Ospedaliera Bianchi Melacrino Morelli ALLEGATO N 2 Procedure di igienizzazione Servizio pulizie - ALLEGATO N 2 Pagina 1 di 6 PULIZIA GIORNALIERA AREE AD ALTO RISCHIO 1 Servizi
DettagliDIVISIONE CONVIVENZE
SISTEMA DI SANIFICAZIONE STOVIGLIE l) ammollo igienizzante; 2) detersione meccanica o manuale; 3) asciugatura meccanica o manuale con carta monouso o per naturale vaporazione. KEY 01 KEY 02 indicato per
DettagliS.C. Igiene degli alimenti di origine animale. Requisiti igienico-sanitari applicati al settore della pesca
Requisiti igienico-sanitari applicati al settore della pesca La Spezia 20 ottobre 2009 Requisiti : Strutturali (Strutture ed attrezzature) Funzionali Requisiti strutturali : n Applicabili a tutte le imbarcazioni
DettagliINTERVENTO E BONIFICA A SEGUITO DI SPANDIMENTI ACCIDENTALI DI PRODOTTI O PREPARATI CHIMICI E FARMACI ANTIBLASTICI
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO U. O. C. SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE PROCEDURA DI SICUREZZA INTERVENTO E BONIFICA A SEGUITO DI SPANDIMENTI ACCIDENTALI DI PRODOTTI O PREPARATI CHIMICI
DettagliInformazioni teoriche e pratiche per gli operatori scolastici addetti alle pulizie degli istituti scolastici di ogni ordine e grado
PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PULIZIE Pag. 1/7 Informazioni teoriche e pratiche per gli operatori scolastici addetti alle pulizie degli istituti scolastici di ogni ordine e grado INDICE 1. SCOPO... 2 2.
DettagliQuando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene
I risultati di una ricerca sugli standard di qualità da rispettare Quando l abito fa la sicurezza. Gli indumenti e il nodo igiene a cura di ALSCO Italia L E.T.S.A., con il supporto di un Istituto di ricerca
DettagliALLEGATO P8 NORME E MODALITA DI ESECUZIONE DELLE PULIZIE
ALLEGATO P8 NORME E MODALITA DI ESECUZIONE DELLE PULIZIE L esecuzione delle pulizie dovrà avvenire con il supporto di mezzi, tecniche e personale, in grado di garantire un elevato standard di igiene. Le
DettagliALCUNE CONSIDERAZIONE PRATICHE ED OPERATIVE PER LA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NELLE PALESTRE E NELLE PISCINE
ALCUNE CONSIDERAZIONE PRATICHE ED OPERATIVE PER LA TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NELLE PALESTRE E NELLE PISCINE Pag. 1 di 15 D.Lgs. 81/08 aggiornato con il D.Lgs. 106/09 TIT II LUOGHI DI LAVORO PALESTRE
Dettagli7.7. FASE 7 - Lavaggio e pulizia attrezzi ed utensili (manuale e con macchine)
7.7. FASE 7 - Lavaggio e pulizia attrezzi ed utensili (manuale e con macchine) 1. COMPARTO: Ristorazione 2. FASE DI LAVORAZIONE: Lavaggio e pulizia attrezzi ed utensili (manuale e con macchine) 3. CODICE
DettagliDisinfettanti - Multi Medical Services Srl neodisher SeptoClean
Campi di applicazione Caratteristiche: Utilizzato per la disinfezione automatizzata dello strumentario chirurgico termostabile e termolabile (micro-chirurgia invasiva, dentistico, anestesia, zoccoli da
DettagliValutazione dell efficacia dei prodotti disinfettanti"
Aspetti tecnici e applicativi nella valutazione di un prodotto biocida Valutazione dell efficacia dei prodotti disinfettanti" Ida Luzzi Istituto Superiore di Sanità Biocidi" Sostanze attive e preparati
DettagliAmianto: La sicurezza nei cantieri e nelle operazioni di bonifica
Amianto: La sicurezza nei cantieri e nelle operazioni di bonifica Programma del Modulo Didattico La sicurezza nei Cantieri e nelle operazioni di Bonifica Allestimento del cantiere e realizzazione del confinamento;
DettagliI modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza
1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi
DettagliPOTEMA per abitare sano
POTEMA per abitare sano 1 Made in Germany Sistema di pulizia per materassi Anti batterico- con test anti allergia Non e un prodotto chimico Servizio a domicilio,per hotel,case di cura e privati Perche
DettagliMANUTENZIONE INVERTER LEONARDO
MANUTENZIONE INVERTER LEONARDO Indice 1 REGOLE E AVVERTENZE DI SICUREZZA... 3 2 DATI NOMINALI LEONARDO... 4 3 MANUTENZIONE... 5 3.1 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 6 3.1.1 Pulizia delle griglie di aerazione
DettagliIGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività
IGIENE branca della medicina che ha lo scopo di promuovere e mantenere lo stato di salute della popolazione disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale
DettagliCHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608
COSTRUIRE SERRAMENTI IN PVC CHE COSA CAMBIA CON LA NUOVA NORMA EUROPEA PER PROFILI IN PVC UNI EN 12608 1 La norma europea rivolta alla definizione delle caratteristiche dei profili in PVC per finestre
DettagliREGISTRO DELLE MANUTENZIONI per la prevenzione delle diffusione delle malattie infettive Art. 10, Legge Regionale n.45 del 23 dicembre 2008
REGISTRO DELLE MANUTENZIONI per la prevenzione delle diffusione delle malattie infettive Art. 10, Legge Regionale n.45 del 23 dicembre 2008 REGISTRO DELLE MANUTENZIONI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO DELL
DettagliREGIONE VENETO / Segreteria regionale Sanità e Sociale- ARSS Agenzia Regionale Sanitaria e Sociosanitaria
Lista di verifica REQUITI MINIMI SPECIFICI E DI QUALITA' PER L'AUTORIZZAZIONE 1 BLOCCO OPERATORIO - REQUITI STRUTTURALI RPER01.AU.1.1 Le sale operatorie sono di dimensione adeguata alla tipologia e al
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE PROCEDURA E. Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI PROCEDURE EDIZIONE N 01 REVISIONE N 00 DATA 20/06/08 SEZIONE 09 PAGINA 1 di 2 PROCEDURA E Procedura stoccaggio e smaltimento rifiuti speciali La gestione di un rifiuto
DettagliIl dispositivo Cairsens può essere utilizzato nella maggior parte delle situazioni lavorative ed è costituito da:
CAIRSENS O3 & NO2 MANUALE D ISTRUZIONE Descrizione tecnica Cairsens è un dispositivo di misurazione dell inquinamento atmosferico di Ozono e Biossido di Azoto; esso misura in modo continuo il livello di
Dettagli6. STUDI ODONTOIATRICI, MEDICI E DI ALTRE PROFESSIONI SANITARIE 6.1. ASSISTENZA SPECIALISTICA ODONTOIATRICA
6. STUDI ODONTOIATRICI, MEDICI E DI ALTRE PROFESSIONI SANITARIE 6.1. ASSISTENZA SPECIALISTICA ODONTOIATRICA Premessa Si considerano strutture odontoiatriche gli ambienti e i locali ove si eseguono prestazioni
DettagliSchede tecniche prodotti per la pulizia, la detergenza e la manutenzione delle pavimentazioni
prodotti per la pulizia, la detergenza e la manutenzione delle pavimentazioni Pagina n.2 / 11 Sommario PULISCI PAVIMENTI... 3 DETERGENTE FORTE... 4 DETERGENTE ACIDO... 5 DETERGENTE BASICO... 6 CERA STUCCO...
DettagliCOMUNE DI LECCO. Settore finanziario, società partecipate gare e contratti Servizio economato e provveditorato
COUNE DI LECCO ettore finanziario, società partecipate gare e contratti ervizio economato e provveditorato ALLEATO C CHEDE DI PULIZIA ED IIENE ABIENTALE LEENDA. = Tutti i giorni (da lunedì a venerdì più
DettagliStudio della University of Westminster
Studio della University of Westminster sull igiene Risultato dello studio del 2009 4 settembre 2009 Studio 2009 della University of Westminster sull igiene Background Lo studio della University of Westminster
DettagliTECNICHE DI CONFEZIONAMENTO: ULTIMI AGGIORNAMENTI M. BEATRICE BENEDETTI MICHELANGELI
TECNICHE DI CONFEZIONAMENTO: ULTIMI AGGIORNAMENTI M. BEATRICE BENEDETTI MICHELANGELI LUGANO 16/10/2008 MONITORARE UN PROCESSO SIGNIFICA: controllo costante dei parametri registrazione archiviazione dati
DettagliINTERVENTO DI TIPO 1 (PER COMPLESSIVI METRI QUADRI 5.730 CIRCA)
ALLEGATO E1 INTERVENTO DI TIPO 1 (PER COMPLESSIVI METRI QUADRI 5.730 CIRCA) PRESTAZIONI DA EFFETTUARSI CON CADENZA GIORNALIERA: - pulizia/lavaggio di pavimenti, scale e vani elevatori (con esclusione delle
DettagliVERIFICHE PERIODICHE DEL MANTENIMENTO DI REQUISITI IMPIANTISTICI ED IGIENICO AMBIENTALI IN SALA OPERATORIA.
VERIFICHE PERIODICHE DEL MANTENIMENTO DI REQUISITI IMPIANTISTICI ED IGIENICO AMBIENTALI IN SALA OPERATORIA. Esperienza relativa ai controlli eseguiti dal 2008 al 2012 Statistica basata su 5 anni di validazioni
DettagliPROTOCOLLO DI PULIZIA A VAPORE E SANIFICAZIONE Uffici
PROTOCOLLO DI PULIZIA A VAPORE E SANIFICAZIONE Uffici 1. PRINCIPIO: PER LA PULIZIA : Il vapore saturo secco generato da una caldaia sotto pressione (da 4 a 7 bar) ad una temperatura fino a 160 C possiede
DettagliMobili contenitori. Ante e frontali cassetto
ALPE informa Queste pagine sono state realizzate per dare maggiori informazioni sui nostri Mobili, in modo da mantenerli sempre perfetti anche dopo anni e anni dall acquisto. Questo perché oggi viene dedicata
Dettagli