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1 Titolo Ciclo idrico e governo delle acque Sottotitolo Gestione degli scarichi in ambiente: riflessioni. Marco Porrati Sede di Amiacque - Gruppo CAP Via Rimini, 34/36 - Milano 16 febbraio 2016

2 Introduzione Nel territorio metropolitano milanese, gli scarichi autorizzati in ambiente sono distribuiti: Scarichi in ambiente scarichi autorizzati 11% 60% 29% Corpo idrico Superficiale Sottosuolo Suolo/Strati superficiali L alto grado di utilizzo dei C.I.S. quali recettori, genera pressioni sul reticolo idrico, che non sempre è in grado di far defluire le acque nei propri bacini scolanti, causando esondazioni 2

3 N.B: Vi sono tipologie di scarichi non soggetti alla Parte III^ del D.Lgs 152/2006: Acque reflue domestiche in rete fognaria (art. 107 comma 2 del D.Lgs 152/2006) Acque meteoriche diverse da quelle disciplinate da Regione (art. 113 comma 2 del D.Lgs 152/2006) nell osservanza del Regolamento secondo il Regolamento di Polizia del Gestore del S.I.I. Idraulica mediante Regolamento Locale di Igiene o Regolamento Edilizio 3

4 I punti critici: Acque meteoriche diverse da quelle disciplinate da Regione che avvengono (ma principalmente non avvengono) secondo il Regolamento di Polizia Idraulica Perché: Il mancato esercizio di queste funzioni (R.D. n. 523/1904 e L.R. n. 12/2005) genera problemi: dissesto a livello locale ripercussioni negative sulla rete principale e/o consortile ove i reticoli minori recapitano le proprie acque 4

5 Criticità messe in luce da: Antropizzazione del territorio Forte edificazione Modificazione geologiche: innalzamento dei livelli delle falde sotterranee 5

6 Cosa avviene con una gestione non corretta dei corpi idrici? Grande apporto di acqua meteorica, derivante da superfici di scolo di proprietà private Scarsa manutenzione dei corpi idrici, che causa minore portata di acqua Gestione talvolta scorretta delle interconnessioni e deflussi dei corpi idrici Immissione di quantità d acqua non compatibili con la capacità ricettiva dei corpi idrici (mancata applicazione dei compiti di Polizia Idraulica) : 6

7 Ciò causa: il deflusso non sicuro delle acque in situazioni di forti precipitazioni un mancato trasporto di acqua verso zone soggette a scarsità difficoltà di utilizzo dei corpi idrici per le pubbliche utilità, nonché da parte del Servizio Idrico Integrato : 7

8 Linee di azione Indicazioni affinché i corpi idrici possano accogliere le acque delle forti precipitazioni e quelle che devono essere distolte dai centri abitati (ad esempio gli scarichi di impianti di depurazione degli sfioratori di rete e le acque sotterranee usate a livello geotermico): Corretto uso dei corpi idrici quali Gestione più efficace del reticolo idrico: ricettori di scarichi: Aumento degli scarichi meteorici con sistemi Attenzione ai compiti della Polizia Idraulica di drenaggio a livello locale Riduzione dell apporto di acqua nei corpi Migliore gestione delle interconnessioni e idrici (aumento del riuso) dei deflussi di acqua 8

9 Titolo Ciclo idrico e governo delle acque Sottotitolo Marco Porrati Sede di Amiacque - Gruppo CAP Via Rimini, 34/36 - Milano 16 febbraio 2016

10 Le nuove sfide dell acqua 10

11 Perchè le alluvioni urbane sono sempre più frequenti, intense e la qualità dell acqua scadente o pessima? a causa: dell impermeabilizzazione dei suoli dei cambiamenti climatici, della ridotta capacità dei fiumi di accettare acque piovane, della mancanza di considerazione dell acqua nei documenti di governance (Piano, VAS) della mancanza del concetto di limite nella pianificazione delle trasformazioni (la disponibilità idrica, la capacità di smaltimento delle reti e la capacità di depurazione dei depuratori, la disponibilità di aree filtranti). 11

12 Impatto dell impermeabilizzazione dei suoli sul ciclo idrologico Gibelli G., 2015, GESTIONE SOSTENIBILE DELLE ACQUE URBANE. MANUALE DI DRENAGGIO URBANO. Regione Lombardia, Ersaf, Milano l impermeabilizzazione dei suoli tende a: ridurre i tempi di corrivazione delle acque meteoriche intensificando i fenomeni alluvionali riduce le quantità d acqua di infiltrazione a ricarica delle falde e delle acque sotterranee aumenta lo scorrimento superficiale (run-off), con conseguente aumento dell erosione del suolo, del trasporto solido e dell inquinamento delle acque richiede la realizzazione di reti di collettamento, con alto livello di complessità (contrastante con la facilità di gestione e i costi) 12

13 Impatto dell impermeabilizzazione sulla qualità delle acque. Gibelli G., 2015, GESTIONE SOSTENIBILE DELLE ACQUE URBANE. MANUALE DI DRENAGGIO URBANO. Regione Lombardia, Ersaf, Milano In tempo secco la fognatura convoglia solo i reflui civili al depuratore. Con eventi di pioggia consistenti si supera la capacità di carico del depuratore e una porzione consistente degli scarichi fognari viene sfiorata direttamente nel ricettore finale. Gli sfioratori però intervengono anche con piogge limitate, casi in cui le concentrazioni di inquinanti sono maggiori. E dunque fondamentale inviare meno acqua piovana possibile in rete fognaria 13

14 L innalzamento della falda andamento medio della soggiacenza della falda freatica nell area nord di Milano. Fonte: Cap Holding Spa, 2015, STUDIO FINALIZZATO al Tavolo emergenza siccità - Regione Lombardia

15 Non è una novità ma un fenomeno con radici antiche! Inizio Ottocento la falda era profonda meno di due-tre metri nella zona sud e affiorava lungo la linea delle risorgive, dove sorgevano le abbazie medioevali Poco dopo è stata utilizzata la falda acquifera per alimentare l acquedotto più un enorme numero di attività produttive ed industriali: Il consumo aumentò enormemente (dai 7 del 1900, ai 107 del 1930, ai 336 del 1970): di conseguenza, il livello della falda acquifera scese rapidamente Negli ultimi 30 anni sono state chiuse quelle grandi realtà industriali, collocate a Milano e nella cerchia di comuni ad essa circostante: Oggi, infatti, si prelevano circa 220 miliardi di litri l anno, il 35% in meno del E, dal 1990, la falda ha ricominciato ad alzarsi, aumentando fino a mezzo metro l anno 15

16 Falda e piovosità analisi comparata di piogge e piezometrie, Valori di pioggia sono espressi in decine di mm. Fonte: Cap Holding Spa, 2015, STUDIO FINALIZZATO al Tavolo emergenza siccità - Regione Lombardia

17 A Milano piove circa il 20% in meno rispetto al passato. Gli estremi annuali vanno: dai 1360 mm del 59 (anno più piovoso degli ultimi 60 anni) ai circa 450 mm del 2005 (anno più siccitoso) il paradosso: la falda cresce, mentre la quantità di precipitazioni meteoriche diminuisce piogge più intense e concentrate in tempi più brevi danno luogo ad una situazione limite, che va a colpire un territorio reso fragile da una gestione inadeguata. 17

18 Cosa serve una gestione delle acque che si basi su: una visione unitaria di bacino la considerazione del fatto che l acqua è un elemento dinamico e multiforme che cambia continuamente nel tempo e nello spazio, la massima multifunzionalità possibile negli interventi, l integrazione in un unico progetto delle istanze ecologiche, sociali e del rischio idraulico. 18

19 Come Attraverso la multidisciplinarietà: i progetti devono rispondere al dinamismo dell acqua considerare i caratteri del contesto innescare processi in evoluzione piuttosto che disegnare opere concluse dunque: Buone regole per buone pratiche: soluzioni finalizzate a facilitare la circolazione naturale dell acqua nei bacini trattenere le precipitazioni dove cadono, attraverso l infiltrazione, la ritenzione e l accumulo delle acque di pioggia. 19

20 Regole LA DIRETTIVA QUADRO DELL UNIONE EUROPEA IN MATERIA DI RISORSE IDRICHE (Direttiva CE) richiede (alle Regioni) di fissare obiettivi ambientali da conseguire entro il 2027 per i corpi idrici superficiali richiede cooperazione e comunicazione nel campo della gestione delle acque oltre i limiti amministrativi le acque devono essere gestite in relazione agli spazi fluviali (bacini e distretti). l ampio coinvolgimento nell elaborazione di programmi di misure e piani di utilizzo dell acqua, è strategica per il raggiungimento degli obiettivi ambientali della Direttiva e va oltre la partecipazione tradizionale secondo la legge procedurale amministrativa. 20

21 Regole Proposta di Legge Regionale sulla Difesa del Suolo e sul Governo delle Acque Gestione coordinata del reticolo idrico principale, minore e consortile Invarianza idraulica, invarianza idrologica e drenaggio urbano sostenibile Revisione del Regolamento Regionale n. 3/2006 Limitazioni agli scarichi in corpo idrico superficiale Vasche di accumulo delle acque di pioggia 21

22 Pratiche Disciplina dell utilizzo dei corpi idrici superficiali compiti di Polizia Idraulica manutenzione dei corpi idrici superficiali migliorare la gestione delle interconnessioni dei reticoli Incentivo allo smaltimento locale delle acque politica tariffaria differenziata 22

23 Dunque: bisogna liberare capacita idraulica dei recettori per: utilizzare i corpi idrici per le pubbliche utilità 23

24 Marco Porrati Città Metropolitana di Milano 24

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