DALL OSSERVATORIO SUI SERVIZI SOCIALI L ADOZIONE INTERNAZIONALE: LE DIMENSIONI DEL FENOMENO

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1 GLI SCAMBI TRA GLI ATTORI NELL ADOZIONE INTERNAZIONALE 79 CRISTINA PASQUALINI DALL OSSERVATORIO SUI SERVIZI SOCIALI L ADOZIONE INTERNAZIONALE: LE DIMENSIONI DEL FENOMENO 1. PREMESSA La questione delle adozioni internazionali è intrinsecamente connessa a quelle più complesse e articolate del multiculturalismo e della multietnicità e, per molti aspetti, riconducibile al fenomeno della globalizzazione, la quale, a sua volta, produce una serie di dinamiche e processi che «impattano» sul tessuto societario, mettendo in luce una serie di aree di criticità che richiedono la progettazione di interventi da parte delle varie istituzioni che in diverso grado ne vengono a contatto. Come è noto, dalle statistiche ufficiali ISTAT (2002) e dall Ottavo Rapporto ISMU (2003) sulle migrazioni, a scuola, per esempio, il numero degli studenti con cittadinanza straniera è cresciuto di diversi punti percentuali negli ultimi anni, così come gli immigrati di seconda generazione più in generale, oltre a quelli di prima; ossia cresce il numero di minori stranieri non accompagnati, gli adolescenti che arrivano in Italia senza famiglia in cerca di lavoro. Accanto ai regolari flussi migratori, di cui si conosce in larga parte la natura tentando un monitoraggio quanto più ottimistico e fedele alla realtà, si colloca la questione delle adozioni internazionali che vede protagonisti coppie di genitori italiani e bambini stranieri, provenienti da tutto il mondo. Di certo, il tema delle adozioni internazionali sta assumendo una notevole rilevanza anche in Italia, richiamando l attenzione di attori sociali diversi, dei media, delle associazioni, di istituzioni che, in diversa misura, con ruoli diversi, con strategie differenti, si trovano a doverlo gestire, tema di per sé estremamente delicato, poiché occorre ricordare che i protagonisti di questa «complessità» sono bambini, non solo minori ma anche stranieri. Sebbene l adozione internazionale sia nata in Italia con la Legge 431/1967, «come concreto riconoscimento dell uguaglianza di tutti i bambini nel fondamentale diritto alla famiglia», così come documenta anche l ANFAA (Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie), «negli ultimi venti anni l adozione internazionale si è diffusa molto anche in Italia; anzi, secondo i dati dell Ufficio centrale per la giustizia minorile del Ministero di Grazia e Giustizia, dal 1986 il numero di adottati stranieri è superiore a quello degli adottati italiani.

2 80 CRISTINA PASQUALINI Il rivolgersi all adozione internazionale è in primo luogo dovuto alla diminuzione di bambini italiani adottabili, ma anche a una maggior conoscenza del problema e a un apertura verso culture diverse da quella italiana. I problemi legati all adozione internazionale sono molteplici e non sempre di facile soluzione. Si trovano spesso a confronto due sistemi legislativi, due culture, due concezioni del bambino e della famiglia molto diversi». In seguito, «le Convenzioni internazionali di New York, e, più in particolare, quella de L Aja del 1993 relativa alla tutela dei minori e alla cooperazione in materia di adozione internazionale, hanno stabilito dei principi di fondo per la tutela dei diritti dei bambini che sono stati accolti dalle legislazioni di molti Paesi, compresa l Italia, che l ha ratificata con la legge n. 476/1998. Alla base della Convenzione de L Aja c è il convincimento che l adozione internazionale deve essere realizzata nell interesse preminente del minore in reale stato di adottabilità, non rimediabile nel suo Paese attraverso l inserimento in un altra famiglia» 1. Anche alla luce delle considerazioni sin qui esposte, si ritiene interessante delineare una sorta di mappa, una cartina al tornasole, attraverso la quale sia possibile ricostruire gli Enti autorizzati, le associazioni sul territorio che si occupano di adozioni internazionali, disegnando «virtualmente» da chi viene la richiesta di adozione e da dove vengono i bambini adottati. In tale direzione si colloca il recente Rapporto della Commissione per le adozioni internazionali, che ha raccolto i fascicoli pervenuti dal 16/11/2000 al 31/12/2002, facendo il punto della situazione sulle coppie e bambini nelle adozioni internazionali, i cui risultati più interessanti saranno riportati qui di seguito, in una triplice prospettiva: le coppie, i bambini e gli Enti autorizzati. 2. LE COPPIE Come sappiamo più in generale dalle statistiche sulle adozioni internazionali, si può assumere che il fenomeno sia in forte crescita in Italia, ossia sta aumentando considerevolmente il numero delle domande che ogni anno le coppie italiane fanno pervenire ai vari Tribunali competenti per ottenere, oltre ai decreti di idoneità, anche l autorizzazione all ingresso in Italia di minori stranieri. Per quanto concerne i decreti di idoneità pervenuti alla Commissione per le adozioni internazionali, si può osservare che, complessivamente, in Italia nel triennio essi hanno raggiunto il considerevole numero di 1 Per ulteriori approfondimenti e per gli aggiornamenti sul tema delle adozioni internazionali si può fare riferimento sia al sito dell ANFAA, sia al sito della Commissione per le adozioni internazionali,

3 L ADOZIONE INTERNAZIONALE , di cui 443 nel , nel 2001 e nel 2002 e per l 11,3% a Roma, l 11,2% a Milano e il 10,3% a Venezia. Nello stesso periodo, le coppie che hanno richiesto l autorizzazione all ingresso in Italia di minori stranieri sono 3.759, di cui 386 nel 2000, nel 2001 e nel Per esempio, solo al Tribunale di Milano nel 2001 sono pervenute 275 domande e nel 2002 altre 237, per un totale nel triennio di 564 domande. Una condizione piuttosto simile la si può riscontrare nel Tribunale per i Minorenni di Venezia dove sono pervenute complessivamente negli ultimi tre anni considerati 420 domande, così come 324 a Roma, 299 a Bologna, 269 a Firenze, 240 a Brescia, 185 a Torino, 183 a Napoli, 149 a Bari. Allo stesso tempo, il numero minore di richieste di autorizzazioni all ingresso di minori stranieri in Italia è pervenuto nei Tribunali per i Minorenni di Messina (44), Trento (40), Taranto (36), Lecce (34), Caltanissetta (27), Bolzano (20), Catanzaro (11), Sassari (10). Infine, se si considera il numero di autorizzazioni all ingresso in rapporto ai decreti di idoneità pervenuti, esso è pari complessivamente allo 0,27, che, disaggregato, diventa lo 0,43 a Napoli, lo 0,38 a Milano, lo 0,18 a Potenza e lo 0,19 a Catanzaro. Come si legge dalla tabella 1, le coppie che nel triennio hanno richiesto l autorizzazione all ingresso in Italia di minori stranieri risiedono prevalentemente in Lombardia (807 coppie, pari al 21,5%), in Veneto (411 coppie, pari al 10,9%), in Emilia-Romagna (296 coppie, pari al 7,9%) e in Toscana (275 coppie, pari al 7,3%). Si può riassumere, come si evince anche dalla tabella 2, che su domande di autorizzazione ben sono pervenute da coppie residenti al Nord pari al 52,9%, 780 al Centro pari al 20,8%, 679 nel Meridione pari al 18,1% e 298 nell Italia insulare pari al 7,9%. Oltre a conoscere la zona di residenza delle coppie che hanno fatto domanda per le adozioni internazionali nel triennio , un altro dato interessante è quello relativo all età dei coniugi, che viene rappresentato graficamente nel grafico 1. 2 Per quanto riguarda il 2000, si fa riferimento esclusivamente al periodo di tempo dal 16 novembre 2000 al 31 dicembre 2000.

4 82 CRISTINA PASQUALINI Tabella 1 - Coppie che hanno richiesto l autorizzazione all ingresso in Italia di minori stranieri secondo la regione di residenza e l anno della richiesta - al 31 dicembre 2002 Regioni Anno 2000 (a) Anno 2001 Anno 2002 Totale Piemonte Valle d Aosta Lombardia Trentino-Alto Adige Veneto Friuli-Venezia Giulia Liguria Emilia-Romagna Toscana Umb ria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna Residenti all estero Totale (a) Per il 2000 si fa riferimento esclusivamente al periodo di tempo dal 16 novembre 2000 al 31 dicembre Tabella 2 - Coppie che hanno richiesto l autorizzazione all ingresso in Italia di minori stranieri secondo la ripartizione territoriale di residenza e l anno della richiesta - al 31dicembre 2002 Ripartizioni territoriali Anno 2000 (a) Anno 2001 Anno 2002 Totale Italia nord-occidentale Italia nord-orientale Italia centrale Italia meridionale Italia insulare Residenti all estero Totale (a) Per il 2000 si fa riferimento esclusivamente al periodo di tempo dal 16 novembre 2000 al 31 dicembre 2000.

5 L ADOZIONE INTERNAZIONALE 83 Grafico 1 - Coppie che hanno richiesto l autorizzazione all ingresso in Italia di minori stranieri secondo l età dei coniugi alla data del decreto di idoneità - valori percentuali ,9 23,3 24,2 12,6 13,3 8,8 7,4 3,1 3,9 0,7 < 30 anni anni anni anni anni 50 anni e più marito moglie Mentre la percentuale più alta sia dei mariti (34,1%) che delle mogli (36,8%) che hanno richiesto l autorizzazione all ingresso di minori stranieri in Italia ha un età compresa tra i anni, quella più bassa riguarda i mariti (0,7%) e le mogli (3,1%) con meno di 30 anni di età. Pertanto, l età media delle coppie alla data del decreto di idoneità è di 41 per i mariti e di 38,8 per le mogli. Stabilita l età media delle coppie che fanno richiesta di adottare un minore straniero, è piuttosto interessante interrogarsi sulla composizione del nucleo familiare, ossia se hanno figli o meno e quanti ne hanno. Su coppie, pari al 90,4 % sono senza figli, mentre 360 pari al 9,6% hanno figli. Di queste ultime, la maggioranza (267 pari al 74,2%) ha un figlio, 74 coppie (20,6%) due figli, 13 coppie (3,6%) tre figli, 5 coppie (1,4%) quattro figli e solo 1 coppia (0,3%) cinque figli. Un ultima notizia che si può ricavare sulle coppie dal Rapporto della Commissione per le adozioni internazionali riguarda il numero di minori stranieri adottati da ciascuna coppia. Si può osservare, infatti, che l 85,4% delle coppie (3.211) ha adottato un minore, il 13% (488) due minori, l 1,5% (56) tre minori e lo 0,1% (4) quattro minori.

6 84 CRISTINA PASQUALINI 3. I BAMBINI Oltre alle coppie, anche i bambini sono i protagonisti, insieme come vedremo in seguito agli Enti autorizzati, del processo di adozione, che li vede chiamati in causa in prima persona. Chi sono, pertanto, questi bambini per i quali le coppie italiane richiedono l autorizzazione all ingresso in Italia per poter procedere all adozione? Quanti anni hanno e da quali Paesi provengono? A queste domande è possibile rispondere facendo ancora riferimento alla relazione della Commissione per le adozioni internazionali. Complessivamente, al 31 dicembre 2002 su minori per i quali è stata richiesta l autorizzazione all ingresso in Italia, è stata concessa a 4.367, pari al 99,9%, mentre solo per 4 casi non lo è stata, l equivalente di uno 0,1%. Incrociando le variabili genere e fasce di età, di questi minori, come si evince dal grafico 2, la percentuale più alta dei maschi, pari al 62%, ha un età compresa tra 1-4 anni, mentre quella delle femmine, pari al 58,6%, di 10 anni e più. Grafico 2 - Minori per i quali è stata concessa l autorizzazione all ingresso in Italia secondo la classe di età e il sesso - valori percentuali ,3 47, ,6 45,4 41,4 58,6 maschi femmine < 1 anno 1-4 anni 5-9 anni 10 anni e più Inoltre, se si considerano i maschi e le femmine insieme, si ha che, su bambini stranieri, hanno un età compresa tra 1-4 anni, tra i 5-9 anni, 493 hanno più di 10 anni e solo 331 meno di 1 anno. Oltre a conoscere il sesso e la fascia di età dei bambini, per i quali è stata

7 L ADOZIONE INTERNAZIONALE 85 concessa l autorizzazione all ingresso in Italia ai fini dell adozione da parte delle coppie che ne hanno fatto richiesta, è possibile risalire alla provenienza di questi minori. Si osserva, infatti, che il 25,69%, pari a bambini, proviene dall Ucraina, il 9,28% dalla Bulgaria (405 bambini), l 8,98% (392) dalla Colombia, il 7,83% (342) dalla Bielorussia, il 7,74% (338) dalla Russia, il 6,37% (278) dal Brasile, il 6,09% (266) dall India, il 5,47% (239) dalla Romania, il 5,06% (221) dalla Polonia, il 4,42% (193) dall Etiopia e il restante 13% circa da altri 33 Paesi. Non si può non commentare lo scarto tra la percentuale dei bambini provenienti dall Ucraina rispetto a tutte le altre provenienze, uno scarto di ben 16,4 punti percentuali. Sempre per quanto concerne la provenienza dei bambini, si può rilevare che, incrociando le variabili «continente di provenienza dei minori stranieri» e «regione di residenza dei genitori adottivi», in tutte le regioni italiane, il continente di origine dei bambini è prevalentemente l Europa rispetto agli altri continenti, seguita dall America, dall Asia e dall Africa. Per esempio, in Lombardia, su 932 bambini a cui è stata concessa l autorizzazione all ingresso in Italia, ben 371 provengono dall Europa, 279 dall America, 185 dall Asia e 97 dall Africa. Complessivamente, su un totale di bambini, provengono dall Europa, 915 dall America, 521 dall Asia e 216 dall Africa. Dopo aver precisato il sesso, l età e il continente di provenienza dei minori stranieri, si possono incrociare le variabili continente di provenienza ed età dei minori per i quali è stata concessa l autorizzazione all ingresso in Italia. Tabella 3 - Minori per i quali è stata concessa l autorizzazione all ingresso in Italia secondo il continente di provenienza e l età - al 31 dicembre 2002 Età Africa America Asia Europa Totale Valori assoluti < 1 anno anno-4 anni anni-9 anni anni e più Totale Valori percentuali < 1 anno 6,9 20,8 43,5 28, anno-4 anni 4,9 17,2 13,4 64, anni-9 anni 5,9 29,1 6,3 58, anni e più 0,8 12,4 1,4 85,4 100 Totale 4, ,9 62,2 100

8 86 CRISTINA PASQUALINI Come si legge dalla tabella 3, i dati sono interessanti sia che vengano letti per riga che per colonna, ossia sia che si commenti singolarmente ciascuna fascia di età, sia che si prenda in esame un continente alla volta. Ragionando sulle fasce di età, per quanto concerne quella dei minori di un anno, il 43,5% dei bambini (144) proviene dall Asia. Questo dato è piuttosto «curioso» se si riflette sul fatto che per tutte le altre fasce di età la percentuale più alta di minori stranieri proviene sempre dall Europa. In generale, tuttavia, i minori di un anno rappresentano la percentuale più bassa di minori adottati (331 su 4.367), un dato che potrebbe essere interpretato come una maggior difficoltà da parte delle coppie italiane a ottenere l adozione di neonati stranieri tout court, con margini di maggior elasticità in Asia. Per quanto concerne i minori di età compresa tra 1-4 anni, essi provengono prevalentemente dall Europa (64,5%), così come per la fascia dei 5-9 anni (58,7%) e per coloro che hanno 10 anni e più (85,4%). Stando alla provenienza territoriale, se si passano in rassegna i vari continenti, si osserva che, per esempio, per l Africa il numero maggiore, pari a 101 bambini su 216, ha un età tra 1 e 4 anni, così come sono molti quelli di età compresa tra i 5 e i 9 anni, ossia 88 su 216; per l America, il maggior numero di bambini (432 su 915) ha un età compresa tra 5-9 anni e 1-4 anni (353 su 915), mentre per l Asia come si è in parte già accennato 276 bambini su 521 hanno tra 1-4 anni e ben 144 meno di un anno; per l Europa minori su hanno un età compresa tra 1-4 anni, 871 un età tra 5-9 anni e 421 più di 10 anni. Infine, occorre considerare l incrocio tra regione di residenza dei genitori adottivi ed età dei minori stranieri per i quali è stata concessa l autorizzazione all ingresso in Italia. I dati si distribuiscono in maniera piuttosto uniforme in tutta Italia, confermando, in linea generale, la prevalenza di minori adottati con età compresa tra 1-4 anni e 5-9 anni. In Lombardia, per esempio, su 932 bambini a cui è stata concessa l autorizzazione all ingresso in Italia, 460 hanno tra 1-4 anni, 310 tra 5-9 anni, 99 meno di un anno e 63 più di 10 anni. 4. GLI ENTI AUTORIZZATI Stando alle statistiche ufficiali aggiornate al 31 dicembre 2002, su autorizzazioni concesse all ingresso in Italia, pari al 81,6% sono avvenute con utilizzo da parte dei genitori adottivi di un Ente autorizzato, mentre 804 pari al 18,4% senza Ente autorizzato. Si possono pertanto distinguere due gruppi di bambini, di cui il primo ha ottenuto l autorizzazione all ingresso in Italia senza l utilizzo dell Ente autorizzato, che è anche il meno consistente, e un secondo a cui è stata concessa l autorizzazione all ingresso in Italia attraverso l Ente autorizzato.

9 L ADOZIONE INTERNAZIONALE 87 Tabella 4 - Minori per i quali è stata concessa l autorizzazione all ingresso in Italia senza l utilizzo dell Ente autorizzato secondo il Paese di provenienza Autorizzazioni concesse Paese di emissione del provvedimento di adozione Valori assoluti al 31/12/ Bielorussia 207 Russia 63 Bulgaria 54 Romania 49 Ucraina 29 Colombia 14 Cile 8 Brasile 5 Polonia 5 Moldova 4 Lituania 3 Ungheria 2 Repubblica Ceca 2 Costa d Avorio 2 Guatemala 2 Israele 2 Madagascar 2 Thailandia 1 Benin 1 Congo 1 Croazia 1 Etiopia 1 Georgia 1 India 1 Macedonia 1 Messico 1 Sri Lanka 1 Vietnam Totale autorizzazioni: 804 Totale Paesi: 28 Il primo gruppo di minori per i quali è stata concessa l autorizzazione all ingresso in Italia senza l utilizzo dell Ente autorizzato secondo il Paese di provenienza, come si legge nella tabella 4, proviene per il 42,4% dalla Bielorussia, per il 25,7% dalla Russia, per il 7,8% dalla Bulgaria, per il 6,7% dalla Romania, per il 6,1% dall Ucraina, per il 3,6% dalla Colombia, per l 1,7% dal Cile, per l 1% dal Brasile e per il restante 4,9% dagli altri 20 Paesi. Il secondo gruppo, invece, è costituito dai minori a cui è stato concessa l autorizzazione all ingresso in Italia da Enti autorizzati, per un totale di autorizzazioni effettuate. In questa prospettiva è interessante osservare che gli Enti autorizzati sono 63, di cui quelli che hanno prodotto un maggior numero di autorizzazioni sono, solo per fare alcuni esempi, nell ordine:

10 88 CRISTINA PASQUALINI l Associazione Chiara-Organizzazione non lucrativa di utilità sociale (301), il CIFA Onlus-Centro internazionale per l infanzia e la famiglia (268), l International Adoption-Associazione per la famiglia (205), il Nucleo assistenza adozione e affido onlus (NAAA) (200), la SJAMO (Sao Josè amici nel mondo) (181) e il CIAI-Centro italiano aiuti all infanzia organizzazione non lucrativa di utilità sociale (164). Singolarmente, ciascuno degli Enti autorizzati, di cui si è dato notizia sopra, ha prodotto autorizzazioni in diversi continenti. Nello specifico, per l Associazione Chiara su 301 autorizzazioni concesse, 298 sono in Ucraina e 3 in Russia; per il CIFA su 268, 74 sono in Russia, 48 in Bulgaria, 45 in Brasile, 44 in Vietnam, 13 in Colombia, 13 in Etiopia, 11 in Ucraina, 10 in Perù, 6 in Sri Lanka e 4 in Romania. Questi sono due dei tanti possibili esempi, a dimostrazione del fatto che gli Enti autorizzati esplicano le loro funzioni all interno di una rete ormai «planetaria». Tabella 5 - Minori per i quali è stata concessa l autorizzazione all ingresso in Italia secondo gli Enti autorizzati e il Paese di emissione del provvedimento di adozione - al 31 dicembre 2002 Numero Enti autorizzati Autorizzazioni Paese di emissione del provvedimento d ordine (a) concesse di adozione - al 31 dicembre 2002 Valori assoluti 1 Adottare insieme-associazione per 0 l assistenza all adozione internazionale 2 A.i.a.u.-associazione in aiuti umanitari Ucraina sede regionale toscana 3 Ai.bi.-associazione amici dei bambini Brasile, 31 Ucraina, 24 Perù, 9 Colombia, 7 Romania, 6 Bolivia, 5 Sri Lanka, 3 Albania, 2 Marocco, 2 Bulgaria 4 Amici di don Bosco onlus 9 6 India, 1 Brasile, 1 Mongolia, 1 Sri Lanka 5 Amici missioni indiane (ami)-onlus Colombia, 18 Brasile, 6 Etiopia, 2 Costa d Avorio, 1 India 6 Amici trentini Ecuador, 6 India, 4 Colombia, 4 Nepal, 2 Romania 7 A.mo attraverso il mondo per un Ucraina, 16 Romania sorriso-onlus 8 Arcobaleno-onlus 0 9 Ariete Ucraina, 42 Russia, 3 Romania 10 A.s.a.-associazione siciliana adozioni onlus Ucraina 11 Associazione adozioni alfabeto 0 12 Associazione agape-onlus 0 13 Associazione bambini Chernobyl onlus 0 14 Associazione Chiara-organizzazione non Ucraina, 3 Russia lucrativa di utilità sociale 15 Associazione cicogna amici di 0 Chernobyl-onlus (segue)

11 L ADOZIONE INTERNAZIONALE 89 Numero Enti autorizzati Autorizzazioni Paese di emissione del provvedimento d ordine (a) concesse di adozione - al 31 dicembre 2002 Valori assoluti 16 Associazione i cinque pani Polonia, 7 Brasile, 3 Colombia, 1 Perù 17 Associazione il conventino Ecuador, 10 Polonia, 6 Perù, 4 Romania 18 Associazione italiana pro Brasile, 30 Romania, 25 India, adozioni-a.i.p.a.-onlus erga pueros 2 Messico 19 Associazione nazionale pubbliche Bulgaria assistenze (a.n.p.a.s.) 20 Associazione per l adozione Ucraina internazionale «brutia»-onlus 21 Associazione Teresa Scalfati-speranza 0 per i minori 22 A.v.s.i.-associazione volontari per il 0 servizio internazionale 23 Azione per un mondo unito-onlus 6 5 Lituania, 1 Madagascar 24 Centro adozioni De Mattias-(c.a.d.m.) 1 1 Etiopia 25 Centro adozioni la Maloca Colombia 26 Centro aiuti per l Etiopia Etiopia 27 Centro servizi sociali per 0 l adozione internazionale 28 C.i.a.i.-centro italiano aiuti all infanzia Colombia, 20 India, organizzazione non lucrativa di 12 Etiopia, 6 Cambogia, 5 Ecuador, utilità sociale 4 Romania, 3 Perù, 2 Thailandia 29 C.i.f.a. onlus-centro internazionale Russia, 48 Bulgaria, 45 Brasile, per l infanzia e la famiglia 44 Vietnam, 13 Colombia, 13 Etiopia, 11 Ucraina, 10 Perù, 6 Sri Lanka, 4 Romania 30 Comunità di s. Egidio-acap 9 8 Cambogia, 1 Albania 31 Crescere insieme-associazione Ucraina, 2 Russia per le adozioni internazionali 32 Cuore Bulgaria 33 Famiglia e minori Ucraina, 36 Polonia, 32 Colombia 34 Fondazione Patrizia Nidoli-onlus Cile 35 Gruppo di volontariato solidarietà Polonia, 72 Ucraina, 36 Romania, 2 Perù 36 Gruppo missioni Asmara Etiopia 37 Helios-associazione per le 0 adozioni internazionali 38 I bambini dell arcobaleno Bulgaria, 11 India, 3 Ucraina 39 I fiori semplici-onlus 0 40 Il mantello 0 41 In cammino per la famiglia-i.c.p.l.f Polonia, 6 Colombia, 4 Brasile, 2 Russia 42 International Adoption-associazione India, 21 Romania, 2 Guatemala, per la famiglia 1 Nepal 43 Istituto la casa Colombia, 66 Bulgaria, 32 Brasile, 24 Cile, 2 Bolivia 44 L airone-adozioni internazionali Bulgaria, 1 Romania, 1 Bulgaria 45 La cicogna Polonia 46 La dimora-onlus Colombia, 1 Bulgaria (segue)

12 90 CRISTINA PASQUALINI Numero Enti autorizzati Autorizzazioni Paese di emissione del provvedimento d ordine (a) concesse di adozione - al 31 dicembre 2002 Valori assoluti 47 La primogenita International Adoption Polonia, 23 Romania, 5 Ucraina, 4 Russia, 4 India 48 Lo scoiattolo Ucraina 49 Marianna Ucraina 50 Missionarie della carità India 51 Movimento shalom 2 2 Burkina Faso 52 Musa sadiker-onlus 9 9 Romania 53 Nino Santamarina-onlus 6 6 Ungheria 54 Nucleo assistenza adozione e affido-onlus (n.a.a.a) Nepal, 81 Vietnam, 34 Ucraina, 2 Russia, 1 Romania 55 Nuova associazione di genitori insieme Ucraina, 7 Bulgaria, 2 Russia per l adozione (n.a.d.i.a.) 56 Nuovi orizzonti per vivere Brasile, 18 Perù, 7 Messico, l adozione (n.o.v.a.) 7 Haiti, 5 Colombia, 5 Madagascar 57 Procura generale della congregazione Guatemala delle missionarie figlie di san Girolamo Emiliani 58 Progetto Sao Josè 0 59 Rete speranza organizzazione Brasile, 1 Cile non lucrativa di utilità sociale-onlus 60 Senza frontiere-onlus 4 4 Colombia 61 Servizio polifunzionale per Colombia, 20 Romania, 18 Bolivia, l adozione internazionale (s.p.a.i.) 15 Albania, 10 Ucraina, 3 Costarica 62 Sjamo (Sao Josè amici nel mondo) 4 4 Brasile 63 S.O.S. Bambino International Ucraina, 2 Colombia, Adoption-onlus 1 Bielorussia, 1 Eritrea TU CON NOI (b) 2 SERVIZIO SOCIALE INTERNAZIONALE-SEZIONE 21 ITALIANA (c) Totale (a) Numero d ordine progressivo alfabetico dell Albo Enti autorizzati pubblicato ai sensi dell art. 10 del DPR 492/99. (b) L Ente autorizzato «Tu con noi» è stato assorbito dall ente «S.O.S. Bambino International Adoption» con delibera del 29/10/2002. (c) L Ente autorizzato «Servizio sociale internazionale-sezione italiana» è stato cancellato dall Albo con delibera del 23/5/2001.

13 L ADOZIONE INTERNAZIONALE 91 BIBLIOGRAFIA ANFAA, COMMISSIONE PER LE ADOZIONI INTERNAZIONALI, FONDAZIONE ISMU, Ottavo Rapporto sulle migrazioni 2002, Franco Angeli, Milano ISTAT, Annuario statistico italiano PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - COMMISSIONE PER LE ADOZIONI INTERNAZIONALI,

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