Seminario su I piani regionali di risanamento e tutela della qualità dell aria Genova, 9 marzo 2000
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1 Seminario su I piani regionali di risanamento e tutela della qualità dell aria Genova, 9 marzo 2000 La metodologia sviluppata per la definizione delle priorità di intervento nel Piano di risanamento e tutela della qualità dell aria della regione Liguria C. Trozzi Techne srl -Via Zabaglia, 3 - Roma - TECHNERM@mclink.it Ai fini della definizione delle priorità di intervento è stata curata la classificazione del territorio regionale in diverse porzioni, in dipendenza del carico inquinante presente nell area e della presenza o meno di zone particolarmente sensibili all inquinamento atmosferico o comunque da sottoporre a particolare tutela. La classificazione del territorio è stata effettuata mediante una metodologia innovativa, sviluppata basandosi sulle metodologie della analisi statistica multivariata ed in particolare sui criteri della classificazione automatica: analisi dei gruppi o grappoli o cluster. 1. Individuazione dei recettori sensibili Al fine di individuare i recettori maggiormente sensibili all inquinamento atmosferico è stata sviluppata una apposita metodologia nel corso del lavoro di redazione del piano. La metodologia prende le mossa dalla constatazione che la regione Liguria, come d altro canto la maggior parte del territorio nazionale, è di per sé un recettore sensibile. Questa constatazione è suffragata da un semplice esame del territorio che vede l alternarsi dei centri urbani, in cui è cruciale la difesa della salute dei cittadini e la salvaguardia del patrimonio artistico ed architettonico, con le zone in cui la prevalenza della vegetazione impone una attenzione alla salvaguardia della salute dei boschi. Collegato a questi due aspetti si impone la salvaguardia della vocazione turistica della regione, sia dal punto di vista della protezione della salute che dal punto di vista dello sviluppo economico. Le considerazioni che seguono servono dunque, piuttosto che ad individuare le aree di salvaguardia, a stabilire delle priorità nell azione di tutela e risanamento della qualità dell aria. Al fine di classificare il territorio regionale, e a definire i recettori sensibili, sono stati individuate le tre seguenti classi di informazione: popolazione residente aree boscate attrattori turistici. Le informazioni suddette sono state valutate sul reticolo chilometrico già utilizzato ai fini della valutazione delle emissioni. In particolare, la popolazione comunale è stata attribuita al reticolo urbano utilizzando il tematismo aree urbanizzate, creato a partire dalle informazioni derivanti dal progetto CORINE Land Cover integrate con le informazioni estratte dai piani di zonizzazione acustica e, ove non disponibili, dai piani regolatori generali e dalla C.R. 1: Gli attrattori turistici sono stati valutati utilizzando i dati statistici relativi all offerta turistica ed in particolare i dati comunali relativi alla consistenza dei posti letto negli esercizi alberghieri e negli 1
2 esercizi complementari (Campeggi e Villaggi turistici, Alloggi iscritti al REC, Alloggi Agro Turistici e Altre Strutture Ricettive). I dati comunali sono stati attribuiti al reticolo utilizzando lo stesso tematismo aree urbanizzate utilizzato con riferimento alla popolazione. Per le aree boscate, infine, sono stati utilizzati i dati relativi al tematismo Zone boscate del progetto CORINE Land Cover. L informazione disponibile è stata trattata come segue: le maglie con assenza di aree urbanizzate sono state classificate suddividendo tra: aree poco boscate (con presenza di aree boscate sulla maglia tra il 20% ed il 40%), aree mediamente boscate (con presenza di aree boscate sulla maglia tra il 40% ed il 70%), aree molto boscate (con presenza di aree boscate sulla maglia maggiore del 70%); le maglie con aree urbanizzate sono state classificate utilizzando le metodologie della analisi statistica multivariata ed in particolare i criteri della classificazione automatica mediante analisi dei gruppi o grappoli o cluster; tale metodologia è stata utilizzata con le variabili relative alla popolazione, alle aree boscate ed agli attrattori turistici ottenendo le tre classi: forte urbanizzazione, alto turismo, poche aree boscate; forte turismo e/o media urbanizzazione, poche aree boscate; aree boscate con poca urbanizzazione e/o poco turismo. L analisi effettuata ha fornito i risultati di Figura 1. La figura evidenzia come la quasi totalità del territorio possa essere definito recettore sensibile, anche tenuto conto che alcune delle aree non definite nella mappa presentano rocce o rupi che hanno comunque un interesse naturale. Figura 1 Mappa dei recettori sensibili 2
3 2. Valutazione del carico inquinante Ai fini della classificazione saranno presi in esame gli inquinanti presenti nell inventario delle emissioni sulle singole maglie separatamente tra emissioni diffuse/lineari e puntuali/ localizzate. La suddivisione delle emissioni diffuse dalle altre emissioni è funzionale: al differente impatto locale delle due categorie; nelle immediate vicinanze del punto di emissione nel primo caso, in un area più ampia in funzione delle modalità di emissione e delle condizioni meteorologiche nel secondo caso; alla diversità delle misure di risanamento (finalizzate alla singola azienda nel caso delle emissioni puntuali/localizzate, di carattere diffuso negli altri casi). Ai fini della caratterizzazione del territorio in classi di carico inquinante da sorgenti diffuse e lineari è stata effettuata una analisi statistica multivariata finalizzata alla suddivisione in classi del territorio regionale sulla base dei dati di emissione. Nella analisi statistica sono state prese in esame tutte le emissioni diffuse e lineari con valore complessivo sulla maglia maggiore di 5 tonnellate per almeno uno tra ossidi di zolfo, ossidi di azoto, composti organici volatili, particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron, o maggiore di 25 tonnellate per il monossido di carbonio. Le maglie così selezionate sono state sottoposte ad analisi dei cluster ottenendo 5 classi di carico inquinante come mostrato in Figura 2. Le classi, con riferimento al carico inquinante, sono state battezzate: molto alto, alto, medio alto, medio e medio basso. Le restanti maglie, con emissione di ogni inquinante inferiore a 5 tonnellate sono state raggruppate nella classe basso. E da notare che la soglia di 5 tonnellate coincide con quella adottata nell ambito dell inventario per definire le emissioni da fonti fisse come localizzate e quindi da trattare singolarmente. In Tabella 1 è riportato il numero di maglie contenute in ogni gruppo (dei cinque ottenuti con la analisi dei cluster) ed il valore medio che in ogni gruppo assumono i livelli di emissione di ognuno degli inquinanti presi in considerazione. Tabella 1 Valori medi delle classi di carico inquinante per le sorgenti diffuse e lineari (tonnellate) Medio basso Medio Medio alto Alto Molto alto CO COV NO x PM SO x N. maglie
4 Figura 2 Mappa del carico inquinante: sorgenti diffuse e lineari Nel seguito è riportato un elenco di Comuni con maglie appartenenti alle classi di carico da medio a molto alto (tra parentesi sono indicate il numero di zone, con area 1 km 2, con il differente carico): comuni con zone a classe di carico molto alto Genova (3 molto alto, 5 alto, 8 medio-alto, 35 medio) comuni con zone a classe di carico alto: La Spezia (1 alto, 5 medio-alto, 4 medio) Savona (1 alto, 3 medio-alto, 3 medio) comuni con zone a classe di carico medio-alto: Imperia (2 medio-alto, 2 medio) San Remo - IM (1 medio-alto, 10 medio) Chiavari GE (1 medio-alto, 7 medio) Albenga - IM (1 medio-alto, 5 medio) Sarzana - SP (1 medio-alto, 3 medio) comuni con zone a classe di carico medio: Varazze - SV (10 medio) Rapallo - GE (8 medio) Castelbianco - SV (6 medio) Cogorno - GE (6 medio) Sestri Levante - GE (6 medio) Ventimiglia - IM (5 medio) Arenzano - GE (5 medio) Camporosso - IM (4 medio) Taggia - IM (4 medio) Alassio - SV (4 medio) Albisola Superiore - SV (4 medio) Celle Ligure - SV (4 medio) Loano - SV (4 medio) Vado Ligure - SV (4 medio) Vendone - SV (4 medio) Cogoleto - GE (4 medio) 4
5 Lavagna - GE (4 medio) Diano Castello - IM (3 medio) Diano Marina - IM (3 medio) Albisola Marina - SV (3 medio) Finale Ligure - SV (3 medio) Carasco - GE (3 medio) Ceranesi - GE (3 medio) Serra Riccò - GE (3 medio) Arcola - SP (3 medio) Vezzano Ligure - SP (3 medio) Bordighera - IM (2 medio) Riva Ligure - IM (2 medio) Vallecrosia - IM (2 medio) Boissano - SV (2 medio) Borghetto Santo Spirito - SV (2 medio) Cairo Montenotte - SV (2 medio) Carcare - SV (2 medio) Pietra Ligure - SV (2 medio) Busalla - GE (2 medio) Camogli - GE (2 medio) Campomorone - GE (2 medio) Leivi - GE (2 medio) Masone - GE (2 medio) Mele - GE (2 medio) Pieve Ligure - GE (2 medio) Recco - GE (2 medio) Sant' Olcese - GE (2 medio) Santa Margherita Ligure - GE (2 medio) Sori - GE (2 medio) Zoagli - GE (2 medio) Bolano - SP (2 medio) Follo - SP (2 medio) Lerici - SP (2 medio) Ortonovo - SP (2 medio) Santo Stefano Di Magra - SP (2 medio) Chiusavecchia - IM (1 medio) Costarainera - IM (1 medio) Diano San Pietro - IM (1 medio) Ospedaletti - IM (1 medio) Pontedassio - IM (1 medio) S. Bartolomeo Al Mare - IM (1 medio) San Lorenzo Al Mare - IM (1 medio) Santo Stefano Al Mare - IM (1 medio) Altare - SV (1 medio) Bergeggi - SV (1 medio) Borgio Verezzi - SV (1 medio) Ceriale - SV (1 medio) Cosseria - SV (1 medio) Erli - SV (1 medio) Nasino - SV (1 medio) Onzo - SV (1 medio) Quiliano - SV (1 medio) Spotorno - SV (1 medio) Bogliasco - GE (1 medio) Campo Ligure - GE (1 medio) Casarza Ligure - GE (1 medio) Cicagna - GE (1 medio) Isola Del Cantone - GE (1 medio) Mignanego - GE (1 medio) Moconesi - GE (1 medio) Moneglia - GE (1 medio) Ne - GE (1 medio) Ronco Scrivia - GE (1 medio) Torriglia - GE (1 medio) Castelnuovo Magra - SP (1 medio) Deiva Marina - SP (1 medio) Framura - SP (1 medio) Levanto - SP (1 medio) Portovenere - SP (1 medio) E stato poi costruito un indicatore per il contributo totale degli inquinanti (ossidi di zolfo, ossidi di azoto, composti organici volatili, particelle sospese con diametro inferiore a 10, monossido di carbonio) prodotti dalle sorgenti puntuali, ottenuto come somma delle emissioni dei singoli inquinanti, pesando anche in questo caso con un fattore 5 il monossido di carbonio (Figura 3). Gli impianti in funzione del carico inquinante sono state suddivise nelle seguenti classi: molto alto (carico inquinante maggiore di ) alto (carico inquinante tra 450 e ) medio (carico inquinante tra 100 e 450) basso (carico inquinante tra 5 e 100) 5
6 Figura 3 Mappa del carico inquinante: sorgenti puntuali e localizzate In questo caso, soprattutto per le sorgenti maggiori le emissioni sono emesse dai camini ad alta quota per cui il carico inquinante non può essere attribuito alla maglia di emissione. Dove possibile, il contributo di tali sorgenti è stato valutato con modelli di dispersione atmosferica. Nel seguito è riportato l elenco degli impianti appartenenti alle classi di carico più elevate.: impianti a classe di carico molto alto Centrale Termoelettrica di Vado Ligure Centrale Termoelettrica di La Spezia Centrale termoelettrica di Genova impianti a classe di carico alto: Acciaierie di Cornigliano Vetrerie Italiane Stab. di Dego IPLOM S.p.A. Vetrerie Italiane Stab. di Carcare Bormioli Rocco e Figlio S.p.A. Luigi Stoppani S.p.A. - Stab. di Lerone impianti a classe di carico medio: Vetrotex Italia Italiana Coke S.p.A. Continentale Italiana S.p.A. ACNA Chimica Organica S.p.A. in liquidazione 6
7 Imation Stabilimento di Ferrania SAGEM Centrale di Cogenerazione Elettrosiderurgica Italiana S.p.A. Ente Bacini S.r.l. Ligure Piemontese Laterizi S.p.A. SILCES-SOPLARIL S.p.A. Praoil Oleodotti: deposito di Pegli Stabilimento Farmaceutico Testa Arcola Petrolifera S.p.A. Terminale GNL di Panigaglia 3. Classificazione del territorio regionale in base alle priorità di intervento L incrocio dell analisi relativa ai recettori sensibili con quella dei carichi inquinanti è di ausilio alla individuazione delle aree in cui sono prioritari gli interventi. Nel seguito l individuazione è fatta relativamente alle sorgenti diffuse e lineari essendo gli impianti puntuali e localizzati oggetto di interventi specifici sui singoli impianti. In particolare con l analisi che viene proposta è possibile individuare quelle aree caratterizzate da recettori sensibili ed appartenenti a gruppi con carico inquinante elevato e che quindi sono quelle in cui è prioritario intervenire. In Tabella 2 è riportato il criterio adottato per l elaborazione congiunta dei recettori sensibili e dei carichi inquinanti. Tabella 2 Criteri per la classificazione del territorio regionale in funzione dei recettori sensibili e del carico inquinante, proveniente dalle sorgenti diffuse e lineari Priorità Recettori Carico Estrema Forte urbanizzazione, alto turismo, poche aree boscate Molto alto Molto alta Forte turismo e/o media urbanizzazione, poche aree boscate Molto alto Molto alto Forte urbanizzazione, alto turismo, poche aree boscate Alto Alta Aree mediamente boscate Molto alto Aree boscate con poca urbanizzazione e/o poco turismo Molto alto Forte turismo e/o media urbanizzazione, poche aree boscate Alto Alto Forte urbanizzazione, alto turismo, poche aree boscate Medio-alto Media Aree poco boscate Molto alto Aree mediamente boscate Alto Aree boscate con poca urbanizzazione e/o poco turismo Alto Forte turismo e/o media urbanizzazione, poche aree boscate Medio-alto Medio-alto Forte urbanizzazione, alto turismo, poche aree boscate Medio Medio-bassa Aree poco boscate Alto Aree boscate con poca urbanizzazione e/o poco turismo Medio-alto Forte turismo e/o media urbanizzazione, poche aree boscate Medio Medio Forte urbanizzazione, alto turismo, poche aree boscate Medio-basso Medio-basso Bassa Tutte le altre Tutte le altre 7
8 In Tabella 3 è riportato l elenco dei comuni con maglie appartenenti alle classi di priorità da media ad estrema. Tabella 3 Elenco dei comuni con maglie appartenenti alle classi di priorità da media ad estrema con indicazione del numero di maglie per classe di priorità Provincia Comune Classi di priorità Genova Genova Chiavari Campomorone 1 1 Ceranesi 1 3 Cogorno 1 3 Lavagna 2 3 Moneglia 1 2 Rapallo 4 6 Santa Margherita Ligure 2 1 Sestri Levante 3 4 Savona Savona Albenga Alassio 2 4 Borgio Verezzi 1 Ceriale 1 Loano 1 4 Pietra Ligure 1 2 Spotorno 1 2 La Spezia La Spezia Sarzana 1 3 Deiva Marina 1 3 Framura 1 5 Imperia Imperia San Remo Bordighera 1 1 Camporosso 1 3 Diano Castello 2 1 Diano Marina 2 2 San Bartolomeo Al Mare 1 1 Taggia 1 5 Ventimiglia 1 4 Classi di priorità: 1 estrema 2 molto alta 3 alta 4 media 5 -medio bassa In Figura 4 è riportata la mappa delle priorità ottenute applicando la metodologia descritta. 8
9 Figura 4 Classificazione del territorio regionale in funzione dei recettori sensibili e del carico inquinante proveniente dalle sorgenti diffuse e lineari 9
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