Modelli gestionali in oncologia

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1 HEALTHCARE & PUBLIC SECTOR Modelli gestionali in oncologia Jean Marie Franzini Forlì, 13 luglio 2006 KPMG ADVISORY S.P.A KPMG Advisory S.p.A., an Italian limited liability share capital company, is a member firm of KPMG International, a Swiss cooperative. All rights reserved. Agenda Il progetto Impostazione metodologica Un esempio di report 1 1

2 Il progetto Il contesto LA SFIDA Il bilanciamento costi-qualità Efficienza operativa Qualità delle cure L AMBITO L oncologia Ambito decisionale cruciale per i decisori sanitari valenza sociale della patologia criticità dell impatto economico 13% spesa totale* 2 patologia per assorbimento di risorse *Elaborazione KPMG su dati Regione Lombardia 2002 Progetto Modelli gestionali in oncologia 2 Il progetto Obiettivi Individuare le modalità gestionali con le quali le ASL gestiscono l intero ciclo diagnostico terapeutico del paziente oncologico Rilevare e diffondere le best practice organizzative lungo il processo e/o su singole fasi ed attività Identificare eventuali aree di miglioramento per le singole aziende coinvolte 3 2

3 Il progetto Focus Focalizzazione sulle tematiche gestionali ed organizzative Una nuova ottica: la ASL come garante della presa in carico del paziente e dell unitarietà del percorso di diagnosi e cura ASL Presidi Distretti Policlinici IRCCS AO 4 Il progetto Le Aziende coinvolte ASL 302 Brescia ASL 312 Pavia A.O. Bergamo A.O. Niguarda A.O. Fatebenefratelli ASL 101 Torino 1 ASL 103 Genovese ASL 106 Livorno A.O. Careggi ASL 103 Roma C ASL 107 Pieve di Soligo ASL 116 Padova ASL 111 Forlì ASL 109 Macerata ASL 105 Pescara ASL 109 Foggia 3 ASL 112 Taranto 1 ASL 107 Napoli 2 A.O. Cardarelli ASL 103 Catania ASL 107 Ragusa 5 3

4 Impostazione metodologica Le fasi di sviluppo del progetto 4 fasi Raccolta dati Analisi Reporting Diffusione Ricognizione processi e modalità gestionali Identificazione best practice ed innovazioni gestionali, senza finalità di confronto tra le ASL Formalizzazione risultati con rapporto generale e rapporti personalizzati Diffusione dei risultati ai soggetti interessati 6 Impostazione metodologica Il modello di analisi Politiche sanitarie Pianificazione strategica Input nazionali e regionali Pianificazione, Monitoraggio e Controllo Caratteristiche dell offerta Prevenzione Diagnosi Terapia e follow up Strutture di erogazione Soggetti erogatori Attività Cure palliative Gestione del servizio Integrazioni funzionali Attori e key-players Processo e specificità della gestione Integrazione intra fase Integrazione inter fasi 7 4

5 del progetto sono stati formalizzati in un report articolato per fasi del percorso diagnostico terapeutico Aree analizzate Pianificazione Caratteristiche offerta Gestione del servizio Integrazione emerse Fase x Best practice Opportunità di miglioramento Alcune esemplificazioni dei risultati 8 La prevenzione primaria Iniziative di prevenzione primaria attivate nelle ASL Fumo Alimentazione Alcool Rischio ambientale Inattività fisica Rischio ambientale specifico (1) Nota: (1) Iniziative con caratterizzazione locale 31% 31% 69% 63% 94% 94% 0% 100% Le tipologie di intervento Campagne di Sensibili.azione Eventi Iniziative formative Opuscoli: 88% Spazi pubblicitari: 69% Sito ASL: 56% 75% 88% 81% 0% 100% Coinvolgimento scuole: 75% Coinvolgimento aziende: 19% 9 5

6 La prevenzione primaria (segue) Best Practice - integrazione Organizzazione di iniziative di prevenzione mirate ai fattori di rischio professionale con il diretto coinvolgimento delle rappresentanze sindacali e delle associazioni di categoria utilizzando i canali di comunicazione degli stessi (bollettini, circolari, ecc.) Ambiti di miglioramento - pianificazione Istituire un registro tumori e integrarlo con i dati dell osservatorio epidemiologico ai fini della programmazione e del monitoraggio degli effetti delle campagne nel tempo 10 La prevenzione secondaria ASL in cui sono attivi gli screening: valore cumulato negli anni 100% 80% 60% 40% 20% 0% Mammografia Cervice Uterina Colon retto Distribuzione ASL per modalità di comunicazione dell esito del test Invio lettera Invio lettera Ritiro presso le strutture 21% 43% Ritiro presso le strutture 36% Contatto telefonico 21% 79% Positivi Negativi 0% 20% 40% 60% 80% 100% 11 6

7 La prevenzione secondaria (segue) Best Practice gestione del servizio Collaborazione con MMG per il sollecito ai non respondent Incentivi ai MMG per il raggiungimento di obiettivi di adesione dei propri assistiti Ambiti di miglioramento - integrazione Coinvolgere soggetti terzi nella fase di realizzazione della campagna per limitare lo sforzo organizzativo della ASL e, a parità di risorse, incrementare il livello di servizio 12 La diagnosi Sistemi di prenotazione delle prestazioni diagnostiche 100% 80% 60% 100% Modalità di accesso privilegiato per pazienti con sospetta patologia Nessun meccanismo di accesso privilegiato 25% 40% 20% 0% CUP ASL 33% CUP integrato 13% CUP sovraziendale Nota: la percentuale di ASL con CUP che integra le strutture autonome è calcolato sulle sole ASL nel cui territorio insistono tali strutture Sì, meccanismi non strutturati 19% 56% Sì, meccanismi strutturati 13 7

8 La diagnosi (segue) Best Practice gestione del servizio Disponibilità di informazioni sul sito della ASL dei tempi di attesa di tutte le strutture insistenti sul territorio Definizione di meccanismi d priorità di accesso, con slot dedicati e prenotazioni dirette da parte del MMG Ambiti di miglioramento gestione del servizio Potenziare l integrazione del servizio di prenotazione presso le diverse strutture del territorio 14 La terapia Ruolo del Dipartimento Oncologico Fase coordinata Prevenzione Diagnosi Cura Riabilitazione Cure palliative ASL 1 ASL 2 ASL 3 ASL 4 ASL 5 ASL 6 ASL 7 ASL 8 Presenza di un Dipartimento Oncologico nel 50% delle ASL, tipicamente a livello di singola struttura Solo in una ASL il Dipartimento coordina tutte le fasi del ciclo diagnostico terapeutico 15 8

9 La terapia (segue) Best Practice - integrazione Creazione di team multidisciplinari organizzati per tipo di patologia oncologica per favorire l integrazione degli specialisti di diverse branche per la presa in carico e la definizione di percorsi terapeutici per i pazienti Ambiti di miglioramento - integrazione Strutturare un effettiva presa in carico del cittadino da parte della ASL tramite il coinvolgimento del MMG e l integrazione ospedaleterritorio 16 Le cure palliative Soggetti coinvolti in Assistenza domiciliare Servizi all interno dell assistenza domiciliare 80% 60% 40% 75% 63% 56% 44% 38% Trattamenti di supporto Terapia antalgica Alimentazione integrativa Servizi di supporto al paziente Supporto psicologico 75% 63% 44% 20% 13% Ausili/presidi 81% Servizi di supporto alla famiglia 0% MMG Palliativista Psicologo Fisioterapista Dietista altro Supporto psicologico Interventi educativi Supporto economico 44% 44% 13% 17 9

10 Le cure palliative (segue) Best Practice - integrazione Rete integrata per l assistenza al malato terminale che include, progressivamente in relazione alle esigenze assistenziali del paziente, servizi ad intensità crescente (ADI, RSA, Hospice) Ambiti di miglioramento - integrazione Creare modalità strutturate di interazione tra il MMG e le strutture della ASL al fine di coordinare l erogazione dei diversi servizi e supportare il paziente nel passaggio tra strutture 18 Un esempio di report 19 10

11 Un esempio di report (segue) 20 Un esempio di report (segue) 21 11

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