CREVALCORE SCUOLA G. LODI. Crevalcore, 26 Maggio 2013 Ing. Tommaso PAZZAGLIA Arch. Christian ZAMBONINI Geom. Roberto FORCELLATI
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1 SISMA MAGGIO 2012 CREVALCORE SCUOLA G. LODI Crevalcore, 26 Maggio 2013 Ing. Tommaso PAZZAGLIA Arch. Christian ZAMBONINI Geom. Roberto FORCELLATI
2 SISMA MAGGIO 2012: Scuola G.Lodi - Crevalcore Corpo laterale del 1909
3 Il progetto storico del 1909 SISMA MAGGIO 2012: Scuola G.Lodi - Crevalcore
4 SISMA MAGGIO 2012: Scuola G.Lodi - Crevalcore La palestra di realizzazione successiva (anni 50/60), particolarmente colpita dal sisma
5 SISMA MAGGIO 2012: Scuola G.Lodi - Crevalcore I tre corpi di fabbrica e la Classificazione AeDES
6 SISMA MAGGIO 2012: Scuola G.Lodi Crevalcore Principali meccanismi di rottura delle murature Meccanismi fuori dal piano o di I modo Principali cause: Insufficiente collegamento con le altre parti della struttura, cattivo ammorsamento, cattivo collegamento pareti impalcato Meccanismi nel piano o di taglio Principali cause: Scarsa resistenza delle pareti controventanti. Si verificano in genere se i ribaltamenti sono impediti
7 I principali danni sofferti a seguito dell evento sismico nei corpi laterali est e ovest I principali danni riscontrati sono le lesioni nelle murature portanti e di tamponamento, lo schiacciamento in corrispondenza degli appoggi degli architravi, lesioni davanzale finestre, lesioni parziali di alcuni laterizi dei solai e loro distacco, distacco di intonaco, cedimenti di alcuni controsoffitti delle scale, distacco di porzioni di modanature nelle facciate esterne, deterioramento delle murature e delle voltine nel piano interrato
8 I principali danni sofferti a seguito dell evento sismico palestra Crollo di alcuni tavelloni in laterizio
9 LE PROVE CONSOCITIVE : Prove di carico sui solai di piano primo La portata dei solai è stata verificata con prove di carico spinte oltre il carico accidentale di esercizio con un buon esito
10 LE PROVE CONSOCITIVE : Prove di carico sui solai di piano primo
11 LE PROVE CONSOCITIVE : Quattro prove con martinetti piatti SINGOLI e DOPPI per la verifica della resistenza delle murature La muratura è risultata poco sollecitata
12 LE PROVE CONSOCITIVE : Quattro prove con martinetti piatti SINGOLI e DOPPI per la verifica della resistenza delle murature Le murature sono caricate con pressioni piuttosto basse variabile tra 2 e 5 Kg/cmq circa
13 LE PROVE CONSOCITIVE : Tre prove di estrazione a taglio per la verifica della resistenza a taglio delle malte La resistenza a taglio delle murature è complessivamente buona
14 LE PROVE CONSOCITIVE : Prove di risposta sismica locale Analisi sulla risposta sismica locale: dalle misure dei microtremori, nonsono stati trovati picchi particolarmente significativi, indicando come nel sito di studio sia improbabile un forte effetto di risonanza dovuto alla stratigrafia del terreno.
15 LE PROVE CONSOCITIVE : Indagini geognostiche Prove penetrometricheper valutare la tipologia e la qualità dei suoli
16 GLI INTERVENTI SUI CORPI ESISTENTI: Murature, completamenti di setti murari al piano terreno Alcune strutture del piano primo non sono allineate con quelle del piano terra, provocando concentrazioni eccessive di tensioni in alcuni punti della muratura, per cui si rende necessaria il ripristino della continuità strutturale Zona mensa attuale Zona mensa progetto
17 GLI INTERVENTI SUI CORPI ESISTENTI: Murature Cuci e scuci con mattoni pieni di laterizio e malta di calce e cemento per le lesioni poco estese e profonde Pulitura della muratura ammalorata Integrazione delle murature e ricucitura delle stesse
18 GLI INTERVENTI SUI CORPI ESISTENTI: Murature Cuciture armate realizzate con barre di acciaio inserite in appositi fori e fissate con boiacca fluida per le lesioni estese e profonde Cuciture armate Iniezioni di malta a pressione Riparazione di lesioni diffuse eseguita con strato di betoncino armato con rete elettrosaldata fissata alla muratura esistente, per le lesioni diffuse Sostituzione di architravi di porte e finestre danneggiati
19 GLI INTERVENTI SUI CORPI ESISTENTI: Coperture Incamiciamento dei pilastrini in copertura, rimozione del manto del tavolato e sostituzione di un 30/40% degli arcarecci, aggrappatura capriate, posa in opera di nuovo tavolato di copertura e rifacimento dei manti e delle coibentazioni, posa in opere di catene per l eliminazione delle eventuali spinte di coperto.
20 GLI INTERVENTI SUI CORPI ESISTENTI: Solaio di primo piano Rimozione dei laterizi deteriorati e/o crollati e sostituzione con getto collaborante in conglomerato cementizio armato e collegato con il solaio esistente attraverso barre in acciaio fissate con resine Ripristino degli intonaci distaccati con rete di sostegno Realizzazione di nuovi solai in latero-cemento con soletta collaborante, previa rimozione dei travetti in legno
21 GLI INTERVENTI SUI CORPI ESISTENTI: Solaio piano rialzato Consolidamento dei pilastrini mediante incamiciamento in acciaio o in conglomerato cementizio armato Riparazione di lesioni nelle volte mediante inserimento di cunei in acciaio e successiva chiusura delle fessure con malta di calce fortemente adesiva Fondazione dei pilastrini esistenti mediante cordolo in conglomerato cementizio armato perimetrale
22 GLI INTERVENTI SUI CORPI ESISTENTI: facciate esterne Battiture e ripristini parti ammalorate sull esterno
23 GLI INTERVENTI SUI CORPI ESISTENTI: La modellazione strutturale dell edificio Il modello della palestra esistente con gravi problemi strutturali di deformazione delle pareti longitudinali
24
25 IL PROGETTO: Massima Tecnologia antisismica adottata per la l ampliamento; Materiale utilizzato : (pannelli in legno X-Lam); Velocità di esecuzione ed utilizzo di componenti ecologici Edificio capace di produrre energia fotovoltaica Edificio ad alti livelli di sicurezza e fruibilità Ricerca di materiali a km 0 Riciclo acqua piovana per irrigazione giardino c.a. 30 kwp Progetto del verde in un ottica didattica, con avvicinamento dello studente alla biodiversità, al riciclo e al rispetto dell ambiente Vista del nuovo corpo di fabbrica dal cortile interno
26 IL PROGETTO: DOMANI OGGI Vista del nuovo corpo di fabbrica dalla strada
27 IL PROGETTO: INFERMERIA SCUOLA PALESTRA SERVIZI CAMPO 28X15 SPOGLIATOI ARBITRI \ INSEGNANTI AULE 48 MQ SPOGLIATOI Il piano terreno
28 IL PROGETTO: SERVIZI UFFICIO PALESTRA SALA POLIVALENTE TRIBUNA Il piano primo
29 IL PROGETTO: Infermeria con parcheggio ambulanza us 1) Dispositivi per diversamente abili 2) Nuovi percorsi. 3) Apprestamenti di sicurezza us Scale contrapposte us us us us Nuova scala antincendio VVF nuovo CPI su tutta la scuola Nuova scala antincendio us Il piano terreno
30 Interno nuova palestra SISMA MAGGIO 2012: Scuola G.Lodi Crevalcore IL PROGETTO:
31 IL PROGETTO: Interno nuova palestra Inserimento di ascensori interni per disabili
32 Interno nuove aule SISMA MAGGIO 2012: Scuola G.Lodi Crevalcore IL PROGETTO:
33 IL PROGETTO: Orto didattico Zona biodiversità Nuova area a giardino di mq 1500 Nuove aree gioco suddivise per: Manualità; equilibrio; orientamento. Progetto del Verde
34 IL PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI La compartimentazione e i nuovi presidi Le pareti Rei Le uscite di sicurezza Le vie di fuga PIANO RIALZATO
35 L esodo in caso di sisma o d incendio SISMA MAGGIO 2012: Scuola G.Lodi Crevalcore IL PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI \ \ \ Le pareti Rei Le scale esterne \ Le vie di fuga \ PIANO PRIMO
36 IL PROGETTO IMPIANTISTICO Impianto di climatizzionead aria primaria e pannelli radianti
37 Le scale esterne SISMA MAGGIO 2012: Scuola G.Lodi Crevalcore IL PROGETTO DI PREVENZIONE INCENDI
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