1. APPRENDISTATO novità apprendistato senza i limiti di età

Transcript

1 Mestre, 23 novembre 2015 Ai Sig.ri Clienti Loro Sedi Circolare n. 12/ APPRENDISTATO novità apprendistato senza i limiti di età 2. SANZIONI IN MATERIA DI LAVORO maxi sanzione per il lavoro nero sospensione dell attività (Lavoro nero) omessa o infedele registrazione nel LUL mancata o ritardata consegna del prospetto paga 3. ALTRE NOVITA registro Infortuni dimissioni e risoluzioni consensuali cessione di ferie e riposi congedi parentali 4. ESONERO CONTRIBUTIVO chiarimenti circolare Inps 03/11/2015 n TRASFERTA rimborso kilometrico NOVITÀ 1. APPRENDISTATO novità apprendistato senza i limiti di età Con le novità introdotte dal D. Lgs n. 81 del 2015 è possibile assumere in apprendistato professionalizzante, senza limiti di età, i lavoratori beneficiari di un trattamento di disoccupazione o di indennità di mobilità (non basta solo essere iscritto alle liste di mobilità). In questi casi però, non è prevista la facoltà di recedere dal rapporto al termine dell apprendistato, di conseguenza, una volta terminato il periodo di prova, si potrà recedere dal rapporto solo applicando la normativa sui licenziamenti. Se l apprendista gode dell indennità di mobilità, l agevolazione è quella prevista da detta normativa, mentre non è ancora stato chiarito dagli enti competenti se i lavoratori in Aspi/Naspi diano diritto alla contribuzione ridotta tipica degli apprendisti (oppure solo alle altre peculiarità dell apprendistato, come il sottoinquadramento). 2. SANZIONI IN MATERIA DI LAVORO maxi sanzione per il lavoro nero sospensione dell attività (Lavoro nero) omessa o infedele registrazione nel LUL mancata o ritardata consegna del prospetto paga Lavoro nero Il Decreto n. 151 del 2015 ha anche modificato le sanzioni in caso di lavoro nero cioè quelle previste in caso di omessa comunicazione preventiva al centro per l impiego. Le nuove sanzioni pecuniarie sono le seguenti: a) da a euro per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego irregolare del lavoratore sino a trenta giorni di effettivo lavoro;

2 b) da a euro per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego irregolare del lavoratore da trentuno a sessanta giorni di effettivo lavoro; c) da a euro per ciascun lavoratore irregolare, in caso di impiego irregolare del lavoratore oltre sessanta giorni di effettivo lavoro. In relazione alle suddette violazioni trova applicazione la procedura di diffida. La diffida prevede in relazione ai lavoratori irregolari ancora in forza presso il datore di lavoro e fatta salva l'ipotesi in cui risultino regolarmente occupati per un periodo lavorativo successivo la stipulazione di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, anche a tempo parziale con riduzione dell'orario di lavoro non superiore al 50% dell'orario a tempo pieno, o con contratto a tempo pieno e determinato di durata non inferiore a tre mesi, nonché il mantenimento in servizio degli stessi per almeno tre mesi. In tale ipotesi, la prova della avvenuta regolarizzazione e del pagamento delle sanzioni e dei contributi e premi previsti, è fornita entro il termine di centoventi giorni dalla notifica del relativo verbale. In caso di diffida, le sanzioni saranno versate in misura ridotta. Le sanzioni sono aumentate del 20% in caso di impiego di lavoratori stranieri, o di minori in età non lavorativa. Sospensione dell attività (Lavoro nero) L art. 22 del D.Lgs n. 151/2015 interviene anche in relazione al provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale, previsto dall articolo 14, D.Lgs n. 81/2008 che, si ricorda, viene adottato a fronte del riscontro di: - impiego di personale non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro; - gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro. Inoltre, vengono modificati gli importi delle somme aggiuntive dovute dal datore di lavoro ai fini della revoca del provvedimento in oggetto nella misura di: per le sospensioni conseguenti all impiego di lavoratori in nero; per le ipotesi di sospensione per gravi e reiterate violazioni in materia di salute e sicurezza. Viene, infine, prevista la possibilità, per il datore di lavoro, di chiedere la revoca del provvedimento: - versando subito il 25% della somma aggiuntiva dovuta (rispettivamente euro 500 ed euro 800), e riservandosi di pagare l importo residuo, maggiorato del 5%, entro i 6 mesi successivi alla presentazione dell istanza di revoca (rispettivamente euro ed euro 2.520). In relazione alla revoca del provvedimento di sospensione dell attività imprenditoriale, il Ministero, nella Circolare n. 26/2015, si sofferma sulle ulteriori condizioni di legge necessarie ai predetti fini; - verificando anche il rispetto delle disposizioni in materia di obblighi di sorveglianza sanitaria, formazione e informazione eventualmente previsti dal D.Lgs. n. 81/2008. LUL Libro Unico del Lavoro Salvo i casi di errore meramente materiale, l'omessa o infedele registrazione dei dati nel Libro Unico del Lavoro, che determina differenti trattamenti retributivi, previdenziali o fiscali è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 150 a euro. Se la violazione si

3 riferisce a più di cinque lavoratori ovvero a un periodo superiore a sei mesi la sanzione va da 500 a euro. Se la violazione si riferisce a più di dieci lavoratori ovvero a un periodo superiore a dodici mesi la sanzione va da a euro Prospetto paga In caso di mancata o ritardata consegna al lavoratore del prospetto di paga, o di omissione o inesattezza nelle registrazioni apposte su detto prospetto paga, si applica al datore di lavoro la sanzione amministrativa pecuniaria da 150 a 900 euro. Se la violazione si riferisce a più di cinque lavoratori ovvero a un periodo superiore a sei mesi la sanzione va da 600 a euro. Se la violazione si riferisce a più di dieci lavoratori ovvero a un periodo superiore a dodici mesi la sanzione va da a euro. Nell'ipotesi in cui il datore di lavoro adempia agli obblighi attraverso la consegna al lavoratore di copia delle scritturazioni effettuate nel libro unico del lavoro, NON si applicano le suddette sanzioni. Della consegna al lavoratore del prospetto paga deve sempre essere data prova certa. 3. ALTRE NOVITA registro Infortuni dimissioni e risoluzioni consensuali cessione di ferie e riposi congedi parentali Registro Infortuni A decorrere dal 90 giorno dalla data di entrata in vigore del presente D.Lgs, quindi dal 24/12/2015, viene abolito l'obbligo di tenuta del registro infortuni. Dimissioni e risoluzioni consensuali Le dimissioni e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro sono fatte esclusivamente con modalità telematiche su appositi moduli dal Ministero del lavoro e trasmessi dal lavoratore al datore di lavoro e alla DTL competente. Entro sette giorni dalla data di trasmissione del modulo, il lavoratore ha la facoltà di revocare le dimissioni e la risoluzione consensuale con le medesime modalità. Salvo che il fatto costituisca reato, il datore di lavoro che alteri i moduli è punito con la sanzione amministrativa da a euro. L'accertamento e l'irrogazione della sanzione sono di competenza delle DTL. Tale disposizione entrerà in vigore con Decreto del Ministero del Lavoro che dovrà essere emanato entro 90 giorni dall entrata in vigore della norma (24 dicembre 2015). Il Decreto dovrebbe anche chiarire se il modulo deve essere compilato e trasmesso al momento delle dimissioni, quindi prima dal periodo di preavviso lavorato, oppure se al termine dello stesso. Nel frattempo, si continuerà ad operare con le attuali modalità. Lo Studio avvertirà non appena sarà operativa la nuova procedura. Cessione di ferie e riposi E data facoltà ai lavoratori di cedere gratuitamente, ai colleghi dipendenti dallo stesso datore di lavoro, le ferie eccedenti il periodo minimo stabilito dalla legge, al fine di assistere i figli minori o coloro che hanno bisogno di assistenza e cure continue. La normativa generale,

4 prevede l obbligo di fruire, in media, di 4 settimane di ferie all anno, pertanto, le ferie cedibili saranno quelle che eccedono le 4 settimane. Congedi parentali La nuova normativa, che rimane in vigore per il solo 2015, salvo ratifiche da parte del Governo, prevede la possibilità di fruire del congedo parentale dagli attuali 8 anni di età del bambino a 12 anni, senza però prevedere una modifica della durata del congedo che ricordiamo essere di : 6 mesi, elevabile a 7 nel caso in cui il padre lavoratore dipendente fruisca di almeno 3 mesi di congedo parentale; 10 mesi, elevabili a 11 nel caso in cui il padre fruisca di congedo parentale per un periodo non inferiore a 3 mesi; 10 mesi in caso di genitore solo. La normativa precedente prevedeva che il congedo parentale fruito entro il terzo anno di vita del bambino fosse parzialmente retribuito (30%). La nuova normativa ha esteso il termine dai 3 anni ai 6 anni di età. Il lavoratore può chiedere, per una sola volta, in luogo del congedo parentale o entro i limiti del congedo ancora spettante, la trasformazione del rapporto di lavoro a tempo pieno in rapporto a tempo parziale, purchè con una riduzione d'orario non superiore al 50%. Il datore di lavoro è tenuto a dar corso alla trasformazione entro quindici giorni dalla richiesta. Inoltre, il congedo parentale potrà essere fruito ad ore in misura non superiore alla metà dell orario medio giornaliero svolto il mese precedente la richiesta. La fruizione del congedo parentale ad ore è alternativa ai riposi per allattamento (non sono fruibili insieme). 4. ESONERO CONTRIBUTIVO chiarimenti circolare Inps 03/11/2015 n.178 Il 3 novembre 2015 è uscita una circolare Inps che chiarisce alcuni dubbi relativi alla fruizione dell esonero contributivo a seguito delle numerose richieste pervenute all istituto. Nella circolare l ente ha chiarito che: 1) l esistenza di un rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato all estero nei sei mesi precedenti l assunzione non consente la fruizione dell esonero contributivo; 2) se un lavoratore ha instaurato due rapporti a part time, l esonero spetta ad entrambi i datori solo se i rapporti decorrono dalla medesima data; 3) in caso di interruzione del rapporto per mancato superamento del periodo di prova ovvero per dimissioni del lavoratore, non si ha diritto all esonero contributivo in caso di nuova assunzione; 4) l incentivo non spetta qualora i lavoratori già titolari di un rapporto a tempo indeterminato transitino dal cedente al subentrante nei casi di cambi di appalto di servizi (situazione da valutare anche in relazione a quanto disposto dai CCNL); 5) in caso di cessione del contratto a tempo indeterminato con passaggio del dipendente al cessionario, l esonero spetta al cessionario per il periodo residuo. Ciò vale anche in caso di cessione del contratto a fronte di trasferimenti o cessioni d azienda (o rami d azienda).

5 Si ricorda, infine, che un lavoratore assunto a tempo indeterminato con contratto di lavoro a chiamata, può essere assunto a tempo indeterminato con fruizione dell esonero contributivo, senza che siano trascorsi i 6 mesi dalla cessazione del rapporto a chiamata (sempre che siano comunque rispettati i restanti requisiti). 4. TRASFERTA rimborso kilometrico NOVITÀ Nel caso in cui il lavoratore dal proprio domicilio/residenza, si rechi direttamente nel luogo della trasferta, l indennità verrà calcolata nel seguente modo: 1) se la distanza tra casa- luogo della trasferta è più breve di quella tra la sede di lavoro-luogo di trasferta, allora l indennità kilometrica andrà calcolata sul percorso casa- luogo della trasferta ; 2) se, invece, la distanza tra casa- luogo della trasferta è più lunga di quella tra la sede di lavoroluogo di trasferta, allora l indennità kilometrica andrà calcolata sul percorso sede di lavoroluogo della trasferta (che è, quindi, più breve). Nel caso in cui l indennità venga calcolata, nella ipotesi 2), sul percorso casa luogo della trasferta (che è il percorso più lungo), la maggiore indennità erogata sarà considerata retribuzione con conseguente versamento dei contributi previdenziali e ritenute fiscali. Lo Studio rimane a disposizione per ulteriori chiarimenti Per una migliore gestione della posta elettronica, chiediamo la cortesia di indicare sempre nell oggetto della mail il nome dell azienda e l oggetto della comunicazione (assunzione, presenze, ecc) e nel testo il destinatario del messaggio.