Teoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie Le capacità coordinative Giorgio Visintin.

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1 Teoria e metodologia dell allenamento Il sistema delle capacità motorie Le capacità coordinative Giorgio Visintin giorgiorenato.visintin@gmail.com

2 Lessico sportivo SCHEMI MOTORI DI BASE ABILITÀ MOTORIE ABITUDINI MOTORIE CAPACITA MOTORIE Movimenti volontari finalizzati Memoria genetica Movimenti sportivi finalizzati Movimenti sportivi finalizzati Presupposti di natura Energetica Nervosa Automatismi primari acquisiti implicitamente Automatismi secondari acquisiti con processi espliciti (coscienti) Automatismi secondari acquisiti con processi impliciti (scarsa partecipazione della coscienza) Capacità condizionali Capacità coordinative

3 Schemi motori di base Sono le forme fondamentali, di natura filogenetica (memoria della specie), del movimento umano Emergono, con lo sviluppo, secondo una precisa sequenza sotto l influenza della maturazione fisica e degli stimoli ambientali La sequenza di comparsa è generale, il ritmo di sviluppo individuale; ognuno include il precedente Si formano e si consolidano in forma implicita, favoriti dalla ricchezza di esperienze motorie preferibilmente di natura giocosa Rappresentano "i mattoni" per costruire le abilità motorie, che nascono dalla loro variazione e combinazione

4 Schemi motori di base 6 /8 Mese strisciare 9 /10 Mese andare carponi 10 /14 Mese camminare Dalla fine del I fino al III anno di vita o o o o o o o o o o o o o Salire Saltare in basso Correre Saltellare Saltare Rotolare Spingere Tirare Fare capriole Arrampicarsi Stare appeso e dondolare Inizi di presa al volo Varie forme di lancio Dai 3 ai 6 anni gli schemi acquisti vengono affinati e combinati tra loro Rappresentano il principale contenuto dell attività motoria infantile

5 Abilità motorie ed abitudini motorie Le abilità motorie sono le tecniche degli sport: azioni fondamentali automatizzate tramite le ripetizioni Si formano attraverso processi di apprendimento consapevoli, controllati dall allievo con l aiuto dell istruttore Sono da considerarsi apprese solo con la loro automatizzazione che, nelle condizioni usuali, libera la coscienza dall impegno di controllare il movimento Insegnare -Giorgio Visintin 5

6 Abitudini motorie Le abitudini motorie sono automatismi impliciti; che si formano senza riflessione sull esecuzione del movimento Sono scarsamente percepite dall allievo, in genere imperfette e difficili da correggere La partecipazione costante della coscienza è fondamentale per ottenere tecniche corrette ed efficaci (abilità motorie) Insegnare -Giorgio Visintin 6

7 L automatizzazione del movimento La ripetizione frequente di un gesto si conclude con l automatizzazione, che garantisce all esecuzione efficacia, efficienza e stabilità Avviene grazie al «trasferimento» dei programmi motori dalle cortecce anteriori a quelle posteriori ed ai nuclei sottocorticali Può avvenire a seguito di apprendimento esplicito (abilità motorie) o implicito (abitudini motorie) e dipende dal numero di ripetizioni Insegnare -Giorgio Visintin 7

8 Automatizzazione e trasferimento dei programmi motori Corteccia Prefrontale (Generatore di nuovi programmi) Coscienza Gangli della base Cortecce posteriori Trasferimento Regolazione motoria automatica Cervelletto Insegnare -Giorgio Visintin 8

9 Cambiamenti dell attività cerebrale (PET) nell apprendimento delle abilità motorie Nuovi gesti I fase Costruzione del movimento: forte impegno della aree pre-frontali (coscienza), di quelle sensoriali e del cervelletto II fase Esecuzione automatica: sensibile riduzione dell attività nervosa nelle aree pre-frontali, Gesti automatizzati Insegnare -Giorgio Visintin 9

10 FORMAZIONE DELLE ABILITA MOTORIE

11 Formazione delle abilità motorie La costruzione delle abilità motorie passa attraverso 4 fasi: una cognitiva e tre motorie (Meinel) o Nascita dell immagine del movimento (rappresentazione mentale) e formazione del programma motorio o Sviluppo di una prima forma grossolana di coordinazione (coordinazione grezza) o Passaggio graduale dalla forma grezza ad una più raffinata (coordinazione fine) attraverso lo spostamento dell attenzione sui dettagli; inizia dopo l automatizzazione dello schema globale del gesto o Ulteriore perfezionamento della coordinazione e sviluppo della disponibilità variabile Insegnare -Giorgio Visintin 11

12 Formazione della prima immagine del movimento La rappresentazione mentale del gesto, guida all esecuzione, si ottiene con dimostrazioni, spiegazioni ed eventuale guida manuale del gesto Si concretizza nella costruzione del programma motorio, vera e propria guida del movimento Insegnare -Giorgio Visintin 12

13 La coordinazione grezza La coordinazione grezza consiste nella costruzione della struttura: lo schema globale dell azione motoria; si sviluppa con i primi tentativi (riusciti), termina con l automatizzazione di questa prima forma globale di movimento Il movimento, grossolano, è abbastanza efficace e corretto negli aspetti strutturali, ma impreciso nei dettagli In questa fase è essenziale o Correggere solo gli aspetti strutturali (globali) del gesto o Fornire solamente le indicazioni essenziali (poche) o Evitare di richiedere prestazioni impegnative sotto il profilo fisico Insegnare -Giorgio Visintin 13

14 La coordinazione grezza 14

15 La coordinazione fine Segue a quella della coordinazione grezza e porta ad un movimento fluido, preciso ed economico, ma ancora non stabilizzato E caratterizzata da o o o Aumento della precisione esecutiva e dell economia grazie alla formazione degli automatismi (pericolo di errori) Passaggio progressivo dal controllo «esterno» del movimento (visione e suggerimenti dell istruttore) a quello «interno» («sentire» il movimento: cinestesi) Un esecuzione ancora soggetta ad essere disturbata da fattori esterni o interni (ansia, stanchezza, richiesta di prestazioni, ambiente sfavorevole ecc..) Insegnare -Giorgio Visintin 15

16 La coordinazione fine 16

17 Perfezionamento della coordinazione fine e sviluppo della disponibilità variabile Il processo di apprendimento si conclude con l acquisizione di un gesto stabile, flessibile, economico e resistente nei confronti dei fattori di disturbo, quindi efficace in tutte le situazioni L attenzione volontaria si riduce moltissimo ed il movimento si adatta automaticamente alle caratteristiche dell allievo ed alle variazioni dell ambiente Insegnare -Giorgio Visintin 17

18 «La disponibilità variabile» Insegnare -Giorgio Visintin 18

19 Genesi delle abilità motorie: andamento temporale 19

20 Le capacità motorie Le capacità motorie rappresentano i presupposti strutturali e funzionali per realizzare le prestazioni sportive Sono organizzate in un sistema complesso che include due ordini di capacità: coordinative e condizionali Tra capacità condizionali e capacità coordinative esiste una profonda interazione Giorgio Visintin - Le capacità coordinative 21

21 Il sistema delle capacità motorie Interazione 22

22 Capacità coordinative e condizionali Le capacità coordinative sono alla base del controllo del movimento e dipendono dal sistema nervoso Le capacità condizionali, definite anche organicomuscolari, sono legate ai grandi sistemi organici e costituiscono i presupposti di tipo energetico e strutturale Sono caratterizzate da una forte sviluppo nel periodo prepuberale e puberale (per ragioni ormonali) Giorgio Visintin - Le capacità coordinative 23

23 Rapporti tra capacità ed abilità motorie Capacità ed abilità motorie interagiscono profondamente La qualità delle abilità motorie e la rapidità con cui vengono acquisite, sono influenzate dal livello di sviluppo delle capacità motorie Le capacità motorie, a loro volta, si sviluppano attraverso l apprendimento, l'automatizzazione e l utilizzo delle abilità motorie Giorgio Visintin - Le capacità coordinative 24

24 LE CAPACITÀ COORDINATIVE

25 Le capacità coordinative Le capacità coordinative rappresentano i prerequisiti per il controllo del movimento Si tratta di presupposti di natura funzionale, necessari per apprendere, perfezionare ed applicare in situazione le azioni motorie Ognuna di esse individua un aspetto analitico della coordinazione ( equilibrio, orientamento, ritmo, ecc.) Non vengono mai coinvolte singolarmente, ma come complesso di capacità 26

26 Dal concetto di destrezza a quello di capacità coordinative Il termine capacità coordinative ha gradualmente sostituito quello di destrezza (e dei vari sinonimi) in quanto troppo generico Il «frazionamento» della coordinazione motoria nei molteplici aspetti permette di individuare con più precisione i vari aspetti della coordinazione Il «peso» delle capacità coordinative, e le modalità del loro allenamento, sono diverse a seconda dello sport

27 Le due tipologie generali di coordinazione motoria A mappa rigida (Closed skill) (Sport ciclici- di forza/velocità - Tecnici) Viene richiesta la costanza del gesto in ogni circostanza Coordinazione A mappa elastica (open skill) (Sport di situazione) Sono richiesti continue variazioni del gesto per raggiungere l obiettivo Giorgio Visintin - Le capacità coordinative 28

28 Le capacità coordinative: generalità Le capacità coordinative o Sono legate all attività percettiva e cognitiva (vedere, capire, programmare, agire) o Sono influenzate dalla maturazione fisica e determinate Da fattori genetici Da fattori ambientali Dallo loro interazione o Si esprimono nella rapidità e qualità dell apprendimento motorio, del quale costituiscono premessa e risultato o Si sviluppano solamente attraverso l attività 29

29 Perché sviluppare le capacità coordinative? Un elevato sviluppo delle Cap. Coordinative o Rende più rapido e migliore tecnico l'apprendimento o Mantiene e migliora la capacità di perfezionare le abilità motorie acquisite e di acquisirne delle nuove o Offre la possibilità di utilizzare un ampia gamma di esercizi per la formazione motoria generale o Costituisce un valido parametro per le scelte attitudinali

30 Finalità ed orientamenti per lo sviluppo delle capacità coordinative Finalità generali o Funzione di premessa e di preparazione (principianti) o Funzione di completamento, perfezionamento e fruibilità del gesto tecnico (allievi evoluti) Orientamenti o Tempestività o Multilateralità (mirata) o Gradualità Mezzi (prevalenti) o Mezzi generali (+ Premessa e preparazione) o Mezzi specifici (+ Completamento) 31

31 Capacità coordinative e fasi sensibili

32 Le fasi sensibili L organismo reagisce agli stimoli di allenamento in maniera diversa a seconda dell età Lo sviluppo giovanile, in particolare, è contraddistinto da periodi «speciali»: le fasi sensibili, caratterizzate da una particolare ricettività nei confronti di certi stimoli

33 Fasi sensibili: principi fondamentali Le fasi sensibili sono periodi dello sviluppo nei quali l allenamento di determinate capacità (coordinative o condizionali) è più efficace Le fasce di età indicate non sono rigide; vanno maggiormente precisate in rapporto a sesso, età biologica, attitudini e stimoli ambientali E indispensabile, comunque, allenare sempre tutte le capacità (in diversa percentuale) Giorgio Visintin - Le capacità coordinative 34

34 Curve di crescita dei vari organi o apparati Coordinazione Rapidità Forza Resistenza Tecnica di base Tecnica «fine» 35

35 Tecnica o coordinazione? Giorgio Visintin - Il sistema delle capacità motorie 36

36 Capacità coordinative, tecnica e sviluppo motorio Il periodo più favorevole per lo sviluppo delle capacità coordinative (fase sensibile) è quello infantile (6/12 anni) In questa fascia di età gli stimoli di allenamento interagiscono in maniera ottimale con i processi di maturazione nervosa e plasmano più efficacemente il sistema motorio Giorgio Visintin - Le capacità coordinative 37

37 Tecnica e coordinazione L allenamento della tecnica consiste nel costruire e perfezionare le abilità motorie; è influenzato dal livello della coordinazione L allenamento della coordinazione, invece, di natura più generale, è sostanzialmente sviluppo di potenzialità (possibilità di movimento) Coordinazione e tecnica dipendono da: o Predisposizione genetica o Opportunità di movimento o Struttura fisica 38

38 Reti genetiche (potenziali) Reti effettive (maturazione + stimoli a.) Coordinazione Costruzione di «reti»: potenzialità Tecnica (abilità motorie) Tracciamento, potenziamento e stabilizzazione dei circuiti, perdita di sinapsi e neuroni: costruzione di azioni motorie specifiche

39 Coordinazio ne

40 Tecnic a

41 Fasi sensibili per la coordinazione e la tecnica Massima efficacia dell allenamento Femmine Maschi Capacità coordinative 6/10 anni 6/12 anni Abilità tecniche (Apprendimento di base) Abilità tecniche (Approfondimento) 8/10 anni 9/11 anni 12/13 anni 14/15 anni Mobilità articolare 8/12 anni 8/13 anni NB. Gli anni indicati sono approssimativi: si riferiscono all'età biologica e sono influenzati dalla pratica sportiva Giorgio Visintin - Le capacità coordinative 42

42 C Rapporti tra maturazione del cervello e apprendimento L R Maturazione (dal basso verso l alto) Corteccia cerebrale Apprendimento e memorizzazione delle abilità motorie (Tecnica) Aree sottocorticali Automatismi motori primari (SMB) e secondari (abilità ed abitudini motorie) Tronco cerebrale Colonna vertebrale Riflessi Apprendimento e automatizzazione (dall alto verso il basso) C L R Maturazione ed apprendimento sono due processi di direzione opposta ma interagenti 43

43 Capacità coordinative generali e speciali

44 Le capacità coordinative generali Capacità di apprendimento Capacità di controllo Capacità di trasformazione Giorgio Visintin - Le capacità coordinative 45

45 Capacità coordinative «speciali» (Blume) Per fare attività sportiva occorre: COORDINARE ESEGUIRE MANTENERE E/O RIPRISTINARE VERIFICARE ED ADATTARE SINTONIZZARE REAGIRE ADATTARSI CON SUCCESSO più movimenti nel tempo e nello spazio movimenti precisi ed efficaci l'equilibrio in situazioni squilibranti costantemente la posizione del corpo rispetto all'ambiente il movimento a ritmi precisi: interni o esterni adeguatamente a stimoli ottici, acustici, tattili. a cambiamenti improvvisi della situazione Giorgio Visintin - Le capacità coordinative CAPACITÀ RICHIESTA ACCOPPIAMENTO O COMBINAZIONE DIFFERENZIAZIONE CINESTESICA EQUILIBRIO ORIENTAMENTO RITMO REAZIONE TRASFORMAZIONE 46

46 Allenare la coordinazione Giorgio Visintin - Il sistema delle capacità motorie 47

47 Incremento del carico coordinativo L incremento del carico coordinativo si ottiene o Aumentando il tempo dedicato agli esercizi di coordinazione (volume coordinativo) o Rinnovando il repertorio degli esercizi coordinativi (novità) o Incrementando la loro difficoltà (intensità coordinativa) o Combinando queste metodiche Giorgio Visintin - Le capacità coordinative 49

48 Metodi pratici per lo sviluppo coordinativo Variazioni nell'esecuzione del gesto (Spaziali, temporali, dinamiche) Combinazioni tra più abilità motorie e sportive Esecuzione degli esercizi da entrambi i lati (simmetrizzazione) Variazioni (+ o -) delle condizioni esterne (terreno di gioco, campo gara, compagni, avversari ecc..) Variazione dell attrezzo Introduzione di difficoltà aggiuntive secondo adeguati criteri (limitazione dell informazione, avversari, tempi, modalità di gioco ecc..) Esercitazioni in condizione di affaticamento.in pratica, aggiungendo sempre nuove difficoltà Giorgio Visintin - Le capacità coordinative 50

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