Settore Ecologia ed Ambiente - Ufficio Tutela Risorse Idriche. DERIVAZIONI IDRICHE (R.D. 11/12/1933 n 1775 e s.m.i.) ISTRUZIONI

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1 Provincia di Latina Settore Ecologia ed Ambiente - Ufficio Tutela Risorse Idriche DERIVAZIONI IDRICHE (R.D. 11/12/1933 n 1775 e s.m.i.) ISTRUZIONI Il livello di approfondimento e dettaglio degli elaborati deve essere adeguato alla natura ed importanza del corso d acqua e delle opere oggetto di autorizzazione. Gli elaborati devono contenere la giustificazione delle soluzioni adottate in relazione alle problematiche poste dalla progettazione, dimostrando: la compatibilità con il regime idraulico e la sicurezza idraulica del corso d acqua e del territorio circostante, la possibilità costruttiva in relazione a stabilità e durabilità delle opere, nonché l accessibilità e sicurezza dei luoghi sia in corso di esecuzione che di vita delle opere stesse. Pertanto, si dovrà dare ampia e logica motivazione delle scelte operate in sede di progettazione nell affrontare i differenti aspetti tecnici interessati dagli interventi previsti. L ufficio istruttore nel corso dell istruttoria tecnica verificherà, a suo insindacabile giudizio, l adeguatezza della documentazione prodotta alla natura ed importanza del corso d acqua e delle opere oggetto di autorizzazione. Gli studi (idrologico, idrogeologico, idraulico) devono avere un livello di approfondimento adeguato al tipo di opere ed importanza del corso d acqua. Tutti i dati base assunti e le ipotesi di riferimento effettuate ed i metodi adottati per la redazione degli studi devono essere adeguatamente descritti e motivati dal tecnico estensore. VERSAMENTO SPESE ISTRUTTORIE La Delibera della Giunta Provinciale n.9 del prevede il versamento, per spese istruttorie, finalizzato al rilascio per singola autorizzazione come di seguito specificato: Rinnovo licenza di attingimento cadauna 51,65 Autorizzazione per ricerca acqua o licenza di attingimento cadauna 103,29 Irrigazione attrezzature sportive, terreni e pescicoltura cadauna 258,23 Concessione per uso igienico ed assimilati ed usi diversi cadauna 309,87 Concessione piccole derivazione o per uso industriale o per verde pubblico cadauna 516,46 Il versamento può essere effettuato attraverso c/c postale n intestato alla Provincia, oppure presso la Tesoreria Provinciale della Banca Popolare del Lazio - Viale dello Statuto Latina, avendo cura di riportare nella causale: "Derivazioni idriche R.D. 1775/1933 seguita dall oggetto a cui si riferisce il versamento stesso. 1

2 MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE S avverte che: Per la realizzazione delle opere di derivazione e/o restituzione dell acqua, che interessano corsi d acqua e/o loro pertinenze idrauliche, deve essere prodotta anche la domanda di autorizzazione ai fini idraulici. Da un singolo pozzo è ammessa la captazione di un sola falda. Ai fini della tutela e prevenzione dall inquinamento delle risorse idriche sotterranee, la domanda di autorizzazione alla ricerca d acqua deve essere presentata per qualsiasi genere di perforazione, anche se non finalizzata alla ricerca d acqua, che raggiunga e/o attraversi le falde idriche sotterranee, quali ad esempio perforazioni finalizzate: al controllo della falda, all esecuzione di opere, all abbassamento della falda, agli scambi termici, alla reiniezione, ecc. Concessioni ELABORATI GRAFICI 1 Stralcio della Carta Tecnica Regionale scala 1: con l ubicazione delle opere loro pertinenze ed individuazione del bacino imbrifero; 2 Stralcio catastale scala 1: o 1: con l'ubicazione delle opere di derivazione ed eventuale restituzione e loro pertinenze, dell insediamento servito e/o terreni serviti; 3 Planimetria generale delle opere in adeguata scala con la rappresentazione dei seguenti elementi - opere di derivazione, restituzione e loro pertinenze - fabbricati e/o terreni serviti - reti ed impianti di distribuzione, trattamento, raccolta e scarico acque - disegni quotati esecutivi dell opera di derivazione sia muraria che meccanica tanto se proveniente da falda che da corpo idrico superficiale e dell eventuale opera di restituzione, con su riportati i livelli idrici (la derivazione deve essere munita di apparecchiature di misurazione e così pure l opera di restituzione; nei casi di prelievo e/o restituzione nei canali, la sponda va protetta con posa in opera di manto in pietrame, in struttura flessibile, per una larghezza di almeno mt. 2,00 precedente e seguente il punto di scarico e o presa e per uno sviluppo dal ciglio della sponda fino al di sotto del livello di massima magra e se del caso esteso al fondo ed alla sponda opposta; il piano di posa dell opera di derivazione sia muraria che meccanica deve essere posto al di sopra del livello minimo vitale del corso d acqua di cm. 15). RELAZIONE TECNICA PER DERIVAZIONE ACQUA DA CORPO IDRICO SUPERFICIALE 1 Riferimenti ubicativi del punto di presa e/o restituzione con descrizione del territorio circostante, precisando se l area è servita da acquedotto pubblico o da impianto irriguo pubblico collettivo; 2 Descrizione dell'attività svolta, con particolare riguardo alle fasi che richiedono acqua, asservita alla derivazione con specificazione della superficie irrigata nel caso di uso irriguo agricolo; 3 Descrizione delle fonti di approvvigionamento idrico e del ciclo di utilizzazione dell'acqua per ciascuna fonte fino allo scarico, con la quantificazione del fabbisogno di approvvigionamento idrico (portate e volume annuo) per i singoli usi e dei relativi scarichi (portate e volume annuo); 4 Descrizione del piano di derivazione acqua da cui risulti, per i diversi periodi dell anno: le portate derivate, portata massima derivata e i volumi medi giornalieri, mensili e annuali; 2

3 5 Bilancio idrico complessivo, con la giustificazione della portata e volume annuo richiesto in concessione; 6 Descrizione delle caratteristiche chimico-fisiche e microbilogiche dell acqua necessaria al soddisfacimento del fabbisogno; 7 Descrizione geo-morfologica del corso d acqua, del suo bacino imbrifero e del suo règime idraulico; 8 Studio idraulico e verifiche del dimensionamento idraulico e di sicurezza delle opere di presa, sistemazioni d alveo, regolazione, restituzione e misurazione, e loro pertinenze, in relazioni ai livelli idrici di esercizio e di piena corrispondente almeno a tempi di ritorno di 200 anni e 500 anni, ai fini della verifica di compatibilità idraulica delle opere ai sensi del R. D. n. 523/04 o del R.D. n. 368/04; 9 Descrizione delle opere di presa e/o restituzione con loro pertinenze, delle apparecchiature per la regolazione la misura delle portate dei volumi derivati e/o restituiti, descrizione dei sistemi di protezione e salvaguardia ai fini della sicurezza pubblica adottati nei punti di presa e/o restituzione e nell impianto di adduzione e distribuzione; 10 Caratteristiche tecniche dei sistemi e apparecchiature utilizzate per il prelievo la regolazione, il sollevamento e distribuzione delle acque (livello minimo e massimo del corso d acqua, prevalenza, portata, potenza installata, ecc.); 11 Caratteristiche tecniche dei sistemi di misura delle portate e dei volumi idrici prelevati e relative modalità di manutenzione; 12 Descrizione dei sistemi di accumulo, di trattamento, di distribuzione e di restituzione; 13 Descrizione degli eventuali sistemi di recupero e riutilizzo delle acque; 14 Descrizione degli eventuali sistemi di smaltimento delle acque prelevate e restituite dopo l uso; RELAZIONE TECNICA PER DERIVAZIONE ACQUA DA CORPO IDRICO SOTTERRANEO 1. Riferimenti ubicativi del punto di presa e/o restituzione con descrizione del territorio circostante, precisando se l area è servita da acquedotto pubblico o da impianto irriguo pubblico collettivo; 2. Descrizione dell'attività svolta, con particolare riguardo alle fasi che richiedono acqua, asservita alla derivazione con specificazione della superficie irrigata nel caso di uso irriguo agricolo; 3. Descrizione delle fonti di approvvigionamento idrico e del ciclo di utilizzazione dell'acqua per ciascuna fonte fino allo scarico, con la quantificazione del fabbisogno di approvvigionamento idrico (portate e volume annuo) per i singoli usi e dei relativi scarichi (portate e volume annuo); 4. Descrizione del piano di derivazione acqua da cui risulti, per i diversi periodi dell anno: le portate derivate, portata massima derivata e i volumi medi giornalieri, mensili e annuali; 5. Bilancio idrico complessivo, con la giustificazione della portata e volume annuo richiesto in concessione; 6. Descrizione delle caratteristiche chimico-fisiche e microbilogiche dell acqua necessaria al soddisfacimento del fabbisogno; 7. Descrizione dell opera di captazione della falda, dei sistemi di protezione e salvaguardia ai fini igienico sanitari e della sicurezza pubblica adottati per l esecuzione del pozzo e l installazione delle attrezzature di prelievo; 15 Descrizione delle opere di presa e/o restituzione con loro pertinenze, delle apparecchiature per la regolazione la misura delle portate dei volumi derivati e/o restituiti, descrizione dei sistemi di protezione e salvaguardia ai fini della sicurezza pubblica adottati nei punti di presa e/o restituzione e nell impianto di adduzione e distribuzione; 16 Caratteristiche tecniche dei sistemi di pompaggio utilizzati per il prelievo ed il sollevamento delle acque (livello statico e dinamico della falda, prevalenza, portata, potenza istallata ecc.) 3

4 17 Caratteristiche tecniche dei sistemi e apparecchiature utilizzate per il prelievo la regolazione, il sollevamento e distribuzione delle acque (livello minimo e massimo del corso d acqua, prevalenza, portata, potenza installata, ecc.); 18 Caratteristiche tecniche dei sistemi di misura delle portate e dei volumi idrici prelevati e relative modalità di manutenzione; 19 Descrizione dei sistemi di accumulo, di trattamento, di distribuzione e di restituzione; 20 Descrizione degli eventuali sistemi di recupero e riutilizzo delle acque; 21 Descrizione degli eventuali sistemi di recupero e/o riutilizzo delle acque; 22 Descrizione degli eventuali sistemi di smaltimento delle acque prelevate e restituite dopo l uso; 23 Verifica del dimensionamento dei filtri e dei pre filtri in modo da evitare che con l acqua venga estratta la frazione fine della formazione sede della falda captata; 24 Valutazione della compatibilità di eventuali cedimenti della superficie del suolo con la stabilità e funzionalità dei manufatti presenti nell area influenzata dall emungimento. RELAZIONE IDROLOGICA La relazione idrologica deve contenere lo studio del regime idrologico del corso d acqua fornendo una ricostruzione dei regimi di portata nella sezione di presa, con particolare riguardo al regime di magra, che dovranno essere caratterizzati in termini di frequenza e durata al netto dei prelievi legittimamente in atto a monte (che dovranno essere accuratamente individuati e riportati). I risultati dello studio idrologico devono essere sintetizzati in una curva di durata delle portate disponibili e di quelle utilizzate, e/o utilizzabili, in relazione alla portata minima che dovrà essere lasciata fluire in alveo a valle dell opera di presa, mediante una opportuna regolazione dei dispositivi di rilascio, al fine di assicurare secondo le norme vigenti il minimo deflusso vitale del corso d acqua. Nello studio devono essere anche individuate e definite le eventuali interazioni determinate dal nuovo prelievo con le utenze legittimamente in atto. Inoltre, lo studio deve definire nella sezione di presa e restituzione, ove presente, anche le portate di piena corrispondenti almeno a tempi di ritorno di 200 anni e 500 anni, ai fini della verifica di compatibilità idraulica delle opere ai sensi del R. D. n. 523/04 o del R.D. n. 368/04. RELAZIONE IDROGEOLOGICA 1. inquadramento dell assetto idro-geologico generale del territorio in cui ricade l opera di captazione, fornendo i lineamenti degli aspetti geologici e geomorfologica; 2. caratterizzazione idrogeologica generale del territorio in cui ricade l opera di captazione, individuando gli acquiferi attraversati e quello captato, il comportamento idrodinamico dell acquifero da captare ed il rapporto di questo con altri livelli produttivi più o meno separati da esso, l interazioni con corpi idrici superficiali, le modalità di alimentazione degli acquiferi, il modello concettuali della circolazione idrica sotterranea, la piezometria e soggiacenza, l ubicazione dei centri di pericolo; 3. stratigrafia della perforazione con la disposizione delle cementazioni, tappi di chiusura, filtri ecc.; 4. livello statico delle falde attraversate e di quella captata; 5. descrizione delle formazioni geologiche attraversate dalla perforazione e di quella interessata dalla captazione in relazione al inquadramento geologico generale; 6. descrizione del regime delle falde attraversate dalla perforazione e di quella captata in relazione alla caratterizzazione idrogeologica generale; 7. verifica di compatibilità della portata massima di emungimento e del volume massimo annuo emunto con le caratteristiche dell acquifero captato; 8. valutazione dell interazione del pozzo con il fenomeno d intrusione salina; Per i pozzi già in esercizio, per i quali sia stato richiesto il riconoscimento o la concessione preferenziale, la relazione idrogeologica dovrà fornire esclusivamente l inquadramento geologico e la caratterizzazione idrogeologica generale ed attestare la compatibilità del prelievo con la capacità della falda/e. 4

5 PROVE DI PORTATA (*) Le prove di portata devono almeno contenere, come previsto dalla Circolare 1/98 della Regione Lazio Assessorato OO.RR.SS.M.) : a) Descrizione e modalità di esecuzione della prova; b) Portata massima di emungimento; c) Curva caratteristica del pozzo ove individuare la portata critica Qc; d) Abbassamento in funzione del tempo e curva di risalita; e) Portata specifica e portata ottimale di esercizio che deve essere fissata in prima approssimazione tra l 80% ed il 90% della Qc; f) Parametri idrogeologici per definire il cono di depressione indotto dall emungimento; (*) La prova di portata è richiesta per tutte le nuove derivazioni e non è obbligatoria per le opere di derivazioni preesistenti, già in esercizio, per il quale è stato chiesto il riconoscimento o la concessione, ove non è possibile espletarla, in tale caso è sufficiente una relazione idrogeologica ove si attesti la compatibilità del pozzo con la falda. CARATTERISTICHE DELL ACQUA L acqua oggetto di concessione deve essere caratterizzata sotto l aspetto chimico-fisico e microbilogico allegando il certificato di analisi redatto da tecnico abilitato. DICHIARAZIONE DI CONFORMITA RILASCIATA DA TECNICO ABILITATO La dichiarazione deve attestare la corrispondenza delle opere realizzate a quanto descritto e rappresentato negli elaborati grafici e relazione tecnica. Rinuncia alla concessione RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica deve contenere e sviluppare i seguenti argomenti: 1. Riferimenti ubicativi e catastali dell opera oggetto di rinuncia; 2. Descrizione tecnica e modalità esecutive adottate per la chiusura del pozzo e/o della derivazione, materiali impiegati, garanzie di sicurezza del ripristino dello stato dei luoghi e recupero ambientale, e nel caso di prelevamento da falda sotterranea quant altro necessario ad impedire possibili infiltrazioni inquinanti; 3. Eliminazione di tutte le strutture ed apparecchiature esistenti con ripristino dello stato di sicurezza per l incolumità di persone e cose. Voltura della concessione Per la voltura di una concessione la richiesta di assenso alla cessione formulata dal cedente e la richiesta di subentro formulata dal subentrante devono essere presentate contestualmente. Ricerca d acqua sotterranea e Licenza di attingimento da corpo idrico superficiale L Amministrazione Provinciale non rilascia a privati e/o società l autorizzazione alla ricerca acqua sotterranea e le licenze di attingimento d acqua da corpo idrico superficiale nei territori serviti da acquedotto pubblico o da impianto irriguo collettivo pubblico. L Amministrazione Provinciale può rilasciare autorizzazioni in deroga alle predette istruzioni, soltanto quando si verificano particolari situazioni e nel caso di richieste da parte di Amministrazione Pubbliche o portatrici di interessi pubblici, attraverso adeguate prescrizioni di salvaguardia che verranno di volta in volta stabilite dagli Uffici Provinciali. Nelle aree protette soggette a vincolo individuate dalla Regione Lazio con la L.R. n 24 del 06/07/98 sarà cura dell interessato acquisire le necessarie autorizzazioni. 5

6 Per entrambe le richieste: ELABORATI GRAFICI 1. Stralcio della Carta Tecnica Regionale scala 1: con l ubicazione delle opere 2. Stralcio catastale scala 1: o 1: con l'ubicazione delle opere di derivazione e/o ricerca e degli eventuali terreni irrigati; 3. Planimetria generale delle opere e loro pertinenze scala 1:100 o 1:200 o 1:500; 4. Disegni esecutivi quotati delle opere e loro pertinenze, con su riportati i livelli idrici; Per l attingimento: RELAZIONE TECNICA La relazione tecnica deve contenere e sviluppare i seguenti argomenti: 1. Riferimenti ubicativi del punto di presa e/o restituzione con descrizione del territorio circostante, precisando se l area è servita da acquedotto pubblico o da impianto irriguo pubblico collettivo; 2. Descrizione dell'attività svolta, con particolare riguardo alle fasi che richiedono acqua, asservita alla derivazione con specificazione della superficie irrigata nel caso di uso irriguo agricolo; 3. Descrizione delle fonti di approvvigionamento idrico e del ciclo di utilizzazione dell'acqua per ciascuna fonte fino allo scarico, con la quantificazione del fabbisogno di approvvigionamento idrico (portate e volume annuo) per i singoli usi e dei relativi scarichi (portate e volume annuo); 4. Descrizione del piano di attingimento del acqua da cui risulti, per i diversi periodi dell anno: le portate derivate, portata massima derivata e i volumi medi giornalieri, mensili e annuali; 5. Bilancio idrico complessivo, con la giustificazione della portata e volume annuo richiesto in concessione; 6. Descrizione delle opere di presa e/o restituzione con loro pertinenze, delle apparecchiature per la regolazione la misura delle portate dei volumi derivati e/o restituiti, descrizione dei sistemi di protezione e salvaguardia ai fini della sicurezza pubblica adottati nei punti di presa e/o restituzione e nell impianto di adduzione e distribuzione; 7. Caratteristiche tecniche dei sistemi e apparecchiature utilizzate per il prelievo la regolazione, il sollevamento e distribuzione delle acque (livello minimo e massimo del corso d acqua, prevalenza, portata, potenza installata, ecc.); 8. Caratteristiche tecniche dei sistemi di misura delle portate e dei volumi idrici prelevati e relative modalità di manutenzione; 9. Descrizione dei sistemi di accumulo, di trattamento, di distribuzione e di restituzione; 10. Descrizione degli eventuali sistemi di recupero e riutilizzo delle acque; 11. Descrizione degli eventuali sistemi di smaltimento delle acque prelevate e restituite dopo l uso; RELAZIONE IDROLOGICA La relazione idrologica deve contenere i lineamenti del regime idrologico del corso d acqua fornendo indicazioni sul regime di portata nella sezione di presa, con particolare riguardo al regime di magra ordinaria. Il regime di portata del corso d acqua deve essere sintetizzato in una curva di durata delle portate disponibili e di quelle utilizzate, e/o utilizzabili, in relazione alla portata minima che dovrà essere lasciata fluire in alveo a valle dell opera di presa, al fine di assicurare secondo le norme vigenti il minimo deflusso vitale del corso d acqua. Nella relazione devono essere anche individuate e definite le eventuali interazioni determinate dal nuovo prelievo con le utenze legittimamente in atto. L ufficio istruttore, a suo insindacabile giudizio, potrà richiedere approfondimenti ogni qualvolta lo ritenga necessario in relazione all entità della portata e volume, alle situazioni e condizioni locali, 6

7 alla natura dei luoghi, al livello di attendibilità delle conoscenze sul corso d acqua o per altre motivate ragioni. Per la ricerca d acqua : ATTENZIONE: per le perforazioni non finalizzate alla ricerca d acqua il contenuto degli elaborati deve essere adottato allo specifico scopo della perforazione, fornendo una esaustiva rappresentazione qualitativa e quantitativa dell opera e dell interazione con la falda/e. RELAZIONE TECNICA 1. Riferimenti ubicativi dell area oggetto della ricerca, con descrizione del territorio circostante, precisando se l area è servita da acquedotto pubblico o da impianto irriguo pubblico collettivo; 2. Descrizione dell'attività svolta, con particolare riguardo alle fasi che richiedono acqua, a cui sarà asservita la derivazione, con specificazione della superficie irrigata nel caso di uso irriguo agricolo; 3. Bilancio idrico complessivo, con la giustificazione della portata e volume annuo d acqua oggetto della ricerca; 4. Descrizione della perforazione a mezzo della quale verrà effettuata la ricerca d acqua, dei sistemi di protezione e salvaguardia ai fini igienico sanitari e della sicurezza pubblica adottati per l esecuzione del pozzo e l installazione delle attrezzature di prelievo; 5. Predimensionamento dei filtri e dei pre filtri in modo da evitare che con l acqua possa essere estratta la frazione fine della formazione sede della falda da captare; RELAZIONE IDROGEOLOGICA 1. inquadramento dell assetto idro-geologico generale del territorio in cui ricade l area di ricerca, fornendo i lineamenti degli aspetti geologici e geomorfologica; 2. caratterizzazione idrogeologica generale del territorio in cui ricade l area di ricerca, individuando gli acquiferi da attraversare e quello da captare, il comportamento idrodinamico dell acquifero da captare ed il rapporto di questo con altri livelli produttivi più o meno separati da esso, l interazioni con corpi idrici superficiali, le modalità di alimentazione degli acquiferi, il modello concettuali della circolazione idrica sotterranea, la piezometria e soggiacenza, l ubicazione dei centri di pericolo; 3. stratigrafia presunta della perforazione con la disposizione delle cementazioni, tappi di chiusura, filtri ecc.; 4. livello statico presunto delle falde da attraversare e di quella da captare; 5. descrizione delle formazioni geologiche da attraversare con la perforazione e di quella interessata dalla captazione in relazione al inquadramento geologico generale; 6. descrizione del regime delle falde da attraversare con la perforazione e di quella da captata in relazione alla caratterizzazione idrogeologica generale; 7. verifica di compatibilità della portata massima e del volume massimo annuo da emungere con le caratteristiche dell acquifero da captare; 8. valutazione dell interazione potenziale dell emungimento con il fenomeno d intrusione salina; DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA (per tutti i generi di pratica) La documentazione fotografica a colori deve essere corredata da schema planimetrico delle riprese fotografiche stesse indicando i punti e direzioni delle riprese. 7

8 La documentazione fotografica dovrà riprendere in dettaglio lo stato del sito ove è ubicata o verrà ubicata l opera di derivazione, le eventuali opere di restituzione, gli impianti tecnologici e di accumulo e ogni altra opera connessa con la derivazione e il suo uso. DENUNCIA POZZI Tutti i pozzi esistenti e di nuova realizzazione devono essere denunciati anche se non utilizzati. Possono effettuare la denuncia: il proprietario del terreno su cui è ubicato il pozzo il possessore del terreno su cui è ubicato il pozzo l utilizzatore I pozzi, aventi titolo, di nuova realizzazione devono essere denunciati ai sensi dell art. 103 del R.D. n. 1775/1933 utilizzando il modello B. I pozzi, senza titolo, di vecchia realizzazione devono essere denunciati ai sensi dell art. 10 del D.Lgs. n. 275/1993 e s.m.i. utilizzando il modello C. DURATA La concessione è in generale rilasciata per una durata temporale di anni dieci salvo richiesta da parte dell utenza per una durata non eccedente ai quaranta anni per l uso agricolo irriguo e trenta anni per tutti gli altri usi. Per durate superiori ai dieci anni la ditta dovrà fornire motivazioni sull importanza della derivazione e sulle opere connesse. PUBBLICAZIONE AVVISO DOMANDA NUOVE CONCESSIONI L avviso di domanda di concessione contenente i dati principali di richiesta sarà trasmesso per la pubblicità sul Bollettino Ufficiale Regione Lazio e sulla Gazzetta Ufficiale, per le eventuali concorrenze. L avviso sarà composto da n. 8 righe e il costo a riga è consultabile per il B.U.R.L. sul sito al link bollettino ufficiale sezione tariffe e per la G.U. consultando l indirizzo oppure sarà comunicato con l avvio del procedimento. Per ogni avviso necessitano n. 2 marche da bollo del valore di 16,00. 8

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