GIUSTI DAVANTI A DIO GIUSTI DAVANTI AGLI UOMINI

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1 2 aprile 2011 GIUSTI DAVANTI A DIO GIUSTI DAVANTI AGLI UOMINI Canto: Vi darò un cuore nuovo Rit. Vi darò un cuore nuovo metterò dentro di voi uno spirito nuovo. 1. Vi prenderò dalle genti, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Rit. 2. Vi aspergerò con acqua pura e vi purificherò e voi sarete purificati. Rit. 3. Io vi libererò da tutti i vostri peccati, da tutti i vostri idoli. Rit. 4. Porrò il mio spirito dentro di voi voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio. Rit. Introduzione Lett. 1: La Chiesa che è in Brescia si rivolge soprattutto a voi, fedeli laici adulti, per invitarvi a essere testimoni di Cristo nel mondo, devo sostare su una domanda: in che modo potete compiere un giusto discernimento circa le scelte che vi vengono chieste dalle vostre responsabilità familiari, professionali e sociali, così che veramente il Vangelo venga con voi, là dove voi andate, senza mai separarvi da esso? In verità, si deve dire che se vuoi essere cristiano ogni tua giornata è tempo che chiede discernimento. Ogni incontro te lo chiede. Nella più importante tra tutte le Lettere di Paolo. quella scritta ai cristiani di Roma, proprio in questo documento fondamentale trovo il più significativo riferimento di tutto il Nuovo Testamento al discernimento cristiano. G. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Ass. Amen.

2 Presentazione Lett. 2: S. Paolo si rivolge alla comunità di Roma che non conosce personalmente e che non ha fondato. Da Corinto, tra il 57 ed il 58, scrive ai romani la sua intenzione di andare a trovarli e vuole presentare loro il Vangelo che predica. I primi 8 capitoli sono una riflessione sulla giustificazione da parte di Dio, sul peccato dell uomo e sulla vita nello Spirito. Lett. 1 Dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Romani cap. 6,8-23 Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, 9 sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. 10 Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. 11 Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù. Rit. cantato: Il Signore è la mia salvezza e con Lui non temo più. Perché ho nel cuore la certezza: la salvezza è qui con me. Lett Il peccato dunque non regni più nel vostro corpo mortale, così da sottomettervi ai suoi desideri. 13 Non offrite al peccato le vostre membra come strumenti di ingiustizia, ma offrite voi stessi a Dio come viventi, ritornati dai morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia. 14 Il peccato infatti non dominerà su di voi, perché non siete sotto la Legge, ma sotto la grazia. Lett Che dunque? Ci metteremo a peccare perché non siamo sotto la Legge, ma sotto la grazia? È assurdo! 16 Non sapete che, se vi mettete a servizio di qualcuno come schiavi per obbedirgli, siete schiavi di colui al quale obbedite: sia del peccato che porta alla morte, sia dell obbedienza che conduce alla giustizia? 17 Rendiamo grazie a Dio, perché eravate schiavi del peccato, ma avete obbedito di cuore a quella forma di insegnamento alla quale siete stati affidati. 18 Così, liberati dal peccato, siete stati resi schiavi della giustizia. Lett Parlo un linguaggio umano a causa della vostra debolezza. Come infatti avete messo le vostre membra a servizio dell impurità e dell iniquità, per l iniquità, così ora mettete le vostre membra a servizio della giustizia, per la santificazione. Lett Quando infatti eravate schiavi del peccato, eravate liberi nei riguardi della giustizia. 21 Ma quale frutto raccoglievate allora da cose di cui ora vi vergognate? Il loro traguardo infatti è la morte. 22 Ora invece, liberati dal peccato e fatti servi di

3 Dio, raccogliete il frutto per la vostra santificazione e come traguardo avete la vita eterna. 23 Perché il salario del peccato è la morte; ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore. Rit. cantato: Il Signore è la mia salvezza e con Lui non temo più. Perché ho nel cuore la certezza: la salvezza è qui con me. Momento di silenzio Cosa vuol dire vivere secondo la legge dello Spirito che dà la vita in Gesù Cristo, compiendo le opere della vita e non quelle della morte? Siamo consapevoli di vivere già con Cristo risorto che ci libera dal peccato e dalla paura della morte, per vivere come Lui per i fratelli? Canto: Eccomi Rit. Eccomi, eccomi! Signore io vengo. Eccomi, eccomi! Si compia in me la tua volontà. 1. Nel mio Signore ho sperato e su di me s è chinato, ha dato ascolto al mio grido, m ha liberato dalla morte. 2. I miei piedi ha reso saldi, sicuri ha reso i miei passi. Ha messo sulla mia bocca un nuovo canto di lode. 3. Il sacrificio non gradisci, ma m hai aperto l orecchio. Non hai voluto olocausti, allora ho detto: Io vengo! Lett 2.: Giorgio La Pira ( ), padre costituente e sottosegretario al Ministero del Lavoro, è stato per molti anni sindaco di Firenze. Il suo impegno da primo cittadino è punteggiato da notevoli realizzazioni amministrative e da straordinarie iniziative di carattere politico e sociale. La sua passione per il dialogo lo portò a varcare le frontiere erette dall odio ideologico e quelle insanguinate dei conflitti armati. La pace ai sui occhi non aveva alternative, era inevitabile. Lett. 1: Scriveva La Pira: L orazione non basta; non basta la vite interiore; bisogna che questa vita si costruisca dei canali esterni destinati a farla circolare nella città dell uomo. L amore nel cuore, la contemplazione nella mente, la gioia purissima in tutta l anima, non si mantengono senza quella ricchezza nuova che ci porta l urgenza dei problemi umani. La sola metodologia di vittoria è la rinuncia a se stessi, il distacco radicale dalla propria piccola sfera, l apertura alla sfera mondiale di Dio.

4 Non ci si impoverisce, ci si arricchisce quando si dona ai fratelli! Come è bella l oasi di pace e di preghiera, dopo la fatica amorevolmente spesa per gli altri! Bisogna trasformare, perché sia più buona, questa città dell uomo! Non è, forse, la città che Cristo stesso ha abitato? Non è quella dove abitano i nostri fratelli? Non è qui dove va fatto circolare l amore e la verità? C è per ciascuno di noi una responsabilità da riconoscere ed un impegno da assumere. Non dobbiamo essere come coloro che sono cristiani e che dicono: Non c è niente da fare, il mondo è stato sempre e sarà sempre così!. Il cuore cristiano dice diversamente: dice che l amore è sempre operoso ed efficace; dice che il seminatore non perde mai il seme che con gesto amoroso e largo getta nei solchi. Al lavoro, dunque fratello mio! La preghiera è fermento vivo ed illuminante dell opera nostra. Tutti insieme: Ci rivolgiamo direttamente a te, apostolo Paolo. Tu vedi con quanta presunzione pretendiamo di penetrare nel mistero della tua vita che tu stesso hai ripensato in tanti anni. Se lo facciamo è perché vogliamo conoscerti Attraverso la conoscenza di ciò che dio ha fatto in te, conoscere chi è Dio, chi è Gesù Cristo, chi è Gesù per noi. Noi sappiamo che tu, apostolo Paolo, non sei indifferente di fronte al nostro desiderio; anzi è il tuo desiderio. Tu hai vissuto per questo, hai sofferto e sei morto per questo. E per la tua sofferenza e per la tua morte che ora ti preghiamo. Apri i nostri occhi come il signore ha aperto i tuoi, perché comprendiamo la potenza di Dio in te e la potenza di Dio in noi. (C.M. Martini) Cel.: Il Signore sia con voi. Ass.: E con il tuo spirito. Cel: Dio Padre di ogni uomo e datore della vita vi doni la grazia di custodirla e promuoverla. Ass.: Amen. Cel.: Cristo Signore, nostro fratello e redentore vi conceda di accogliere ogni uomo nel rispetto delle differenze e nell amore che sa donare la vita fino alla fine. Tutti: Amen. Cel.: Lo Spirito Santo rafforzi la vostra fede e vi sostenga nella solidarietà verso il prossimo. Ass.: Amen. Riflessione del Vescovo pausa musicale

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