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2 GENERALITA' La prevenzione incendi in questo edificio è individuata dalle seguenti attività tra quelle riportate nel D.M. 16/02/1982: art 85 scuole di ogni ordine e grado con oltre 100 presenze. Nel corso della relazione si chiariscono il carattere e le modalità di esercizio delle attività presenti, descrivendo i criteri di prevenzione incendi adottati, intesi a conseguire il rispetto della normativa e le previste condizioni di sicurezza. La trattazione viene sviluppata per singoli punti. UBICAZIONE La scuola Elementare Via Veronica di Aci S. Antonio è costituita da un corpo di fabbrica dove trovano posto le aule, i servizi e le aule speciali. L edificio ha una forma parallelepipeda e si articola su tre livelli. La scuola è servita da accessi pedonali dalla pubblica Via Veronica ed accessi carrabili dalla Via Ten. Nicola Maugeri. Questi accessi immettono nel cortile che permette ingressi alternativi alla scuola. Esistono, pertanto, sufficienti opere stradali per consentire l'avvicinamento dei mezzi di soccorso dei VV. F. 1

3 STRUTTURE E MATERIALI L'edificio presenta una struttura portante del tipo a muratura piena, con solai misti eseguiti in opera, coperture a falde, tamponamenti esterni del tipo in mattoni pieni. Esso è costituito da un piano terra, un piano primo ed un piano secondo. Per quanto riguarda i materiali impiegati, in particolare negli atri, nei corridoi, nei disimpegni, nelle scale e nei passaggi in genere, non esistono arredi particolari, tendaggi o rifiniture con materiali combustibili. L'arredamento dei locali è limitato a quello tipico della destinazione ad aula scolastica ed uffici annessi, con scrivanie, sedie, poltroncine, armadi di legno o metallici, classificatori ecc. SUPERFICI E DESTINAZIONE DEI LOCALI Di seguito si riporta una distinta per piani e per specifiche destinazioni. L edificio sviluppa: un volume totale di circa mc una superficie coperta di mq una superficie complessiva di mq dei quali: Piano terra mq x 3.90 = mc Piano primo mq x 3.82 = mc Piano secondo mq x 3.82 = mc

4 MISURE PER L'EVACUAZIONE IN CASO DI EMERGENZA scuole. Le vie d esodo sono state dimensionate per il normale affollamento delle AFFOLLAMENTO E VIE D'USCITA L edificio adibito a scuola contiene 15 aule e quindi la presenza si alunni massima consentita è di 390. Si è rilevata inoltre la presenza di 19 persone per i servizi d ufficio e 33 professori per un totale di 442 persone. Nel calcolo dell affollamento per piano si ipotizza che vi siano le aule di ogni piano con ventisei alunni ed una presenza di professori e personale di servizio stimata in ventinove persone. La distinta dell affollamento per piano è così ipotizzata: Piano terra 6 aule x = 172 Piano primo 3 aule x = 99 Piano secondo 6 aule x = 171 Per quanto riguarda i percorsi d'uscita, la distribuzione degli ambienti lungo il corridoio con ai lati le due scale, una interna ed una di emergenza, consente che essi non siano superiori a 25 metri e facilmente individuabili. La scala interna del tipo " protetta " è costituita da rampe rettilinee con gradini a pianta rettangolare, aventi alzata di 17 cm e pedata di 30 cm mentre i corridoi sono larghi non meno di 2,50 metri. Le uscite di sicurezza ed i relativi moduli sono così distinti per ogni piano: 3

5 Piano terra 3 x 2 = 6 moduli e si ha quindi 172/6 = 28,66 < 60 Piano primo 2 x 2 = 4 moduli e si ha quindi 99/4 = 24,75 < 60 Piano secondo 2 x 2 = 4 moduli e si ha quindi 171/4 = 42,75 < 60 Le porte delle uscite d emergenza sono quindi sufficienti per modulo e numero alle esigenze dell'affollamento ipotizzabile. I percorsi e le vie d'uscita sono segnalati e dotati di punti luce d'emergenza che li rendono facilmente individuabili. SEGNALETICA DI SICUREZZA Verranno installati, distribuiti nei locali dell'edificio e nelle aree a rischio specifico, un congruo numero di cartelli segnaletici di sicurezza di cui al D.P.R n 524, indicanti la posizione degli estintori e degli idranti, le vie d'esodo e di uscita, l'ubicazione degli interruttori generali dell'impianto elettrico. MEZZI ED IMPIANTI FISSI DI PROTEZIONE ED ESTINZIONE DEGLI INCENDI Le misure di protezione ed estinzione degli incendi prevedono un sistema di idranti e di estintori distribuiti con criteri di uniformità. La rete di idranti in progetto è costituita da: adduzione, un anello e montanti di collegamento verticale in acciaio zincato, vite manicotto, posato in vista. 4

6 CARATTERISTICHE La rete idrica antincendio e asservita ad un gruppo di surpressione dal quale si diparte una condotta in acciaio zincato del diametro nominale 100 La condotta prevede un attacco per autopompa da mm 70 conforme UNI 804 esterno al volume protetto ed una rete costituita da un anello al piano terra e da due montanti del diametro nominale 80. Le derivazioni dal diametro nominale 40 collegano gli anelli agli idranti da 45 mm conformi a UNI 810 Sono previste tre cassette portaidranti al piano terra, due cassette al piano primo e due cassette al piano secondo ubicate in prossimità delle scale o uscite. CUSTODIA DELLE BOCCHE DI INCENDIO TUBAZIONE FLESSIBILE E LANCE Le custodie delle Bocche da incendio, installate in punti ben visibili, saranno munite di sportello in vetro trasparente facilmente frangibile e avranno dimensioni tali da consentire di tenere a sportello chiuso tubazione flessibile e lancia permanentemente collegate. La tubazione flessibile sarà di tipo approvato, avente una lunghezza non inferiore a 30 metri, ed il complesso lancia - tubazione flessibile stesso sarà tale da consentire di raggiungere con il getto ogni punto dell'area protetta dall'idrante. DIMENSIONAMENTO ED ALIMENTAZIONE DELL'IMPIANTO L'impianto idrico antincendio è stato progettato con caratteristiche idrauliche tali da garantire una portata minima di 360 l/min. per ogni colonna ed il funzionamento di almeno due colonne. 5

7 L alimentazione idrica è in grado dassicurare l erogazione ai tre idranti più sfavoriti di una portata minima pari a 120 l/min. con una pressione al bocchello non inferiore a 1,5 bar per una durata di almeno 60 min. Per il calcolo delle perdite distribuite abbiamo utilizzato la formula di Hazen Williams: Q 8 0 L 10, c D 1, 85 H, , 87 essendo: - DH la perdita espressa in Kpa; - Q la portata espressa in l/min; - c il coefficiente di Strickler espresso in m 1/3 /s; - D il diametro espresso in mm; - L la lunghezza del tratto espressa in m. - L'impianto sarà alimentato da riserva idrica, costituita da serbatoio in cemento armato, con apposito impianto di pompaggio ed autoclave idonei a conferire permanentemente alla rete le caratteristiche idrauliche sopra citate. In particolare, è stato previsto un serbatoio avente la capacità utile di 50 m^3, realizzato in calcestruzzo ed interrato nell'area esterna, due elettropompe, una di riserva all'altra, aventi la portata di 360 l/h e la prevalenza di 5,5 bar alimentate con linea preferenziale direttamente dal punto consegna ENEL, una elettropompa pilota e di circuito di prova. Le pompe sono dotate di idrosfere in acciaio della capacità di 24 litri. La rete antincendio è costruita da una maglia chiusa in acciaio zincato, diametro nominale 60 mm, che si sviluppa ad anello internamente all edificio. La maglia è collegata al serbatoio di alimentazione tramite una condotta di adduzione sempre in acciaio zincato DN 80. Dalla maglia staccano 2 colonne, ciascuno a servizio dei piani superiori, collegate tramite una tubazione DN 60. Il collegamento agli idranti è realizzato tramite tubazione DN 40 in acciaio zincato. Il dimensionamento dell anello è stato effettuato con il metodo dei percorsi ; il metodo è iterativo e in sintesi consiste in quanto segue: posta la 6

8 condizione di progetto di contemporaneo funzionamento dei tre idranti, scelti fra quelli idraulicamente più sfavoriti, conosciamo il valore di portata richiesto; si sconnette la maglia e si fa una prima ipotesi di distribuzione della portata nei semi anelli; si calcolano le perdite distribuite; le iterazioni procedono variando la distribuzione della portata fino a verificare la continuità nel punto di sconnessione, garantendo che le perdite nei due semi anelli differiscano per un prefissato d. I due idranti più sfavoriti sono certamente quelli posti al piano secondo, a causa delle loro posizioni geodetiche. COLLEGAMENTO DELLE AUTOPOMPE DEI VV. F. L'impianto sarà tenuto sotto pressione e munito di un attacco DN 70 UNI 804 per il collegamento alle autopompe dei Vigili del Fuoco, installato all'esterno dell'edificio, in prossimità del gruppo pompe e serbatoio antincendio. ESTINTORI Come attrezzature mobili di estinzione saranno installati a parete, distribuiti nei locali dell'edificio e nelle aree a rischio specifico, in prossimità degli accessi, lungo i corridoi e nei disimpegni, estintori portatili del tipo approvato dal Ministero dell'interno, disposti come nei disegni di progetto. CONCLUSIONI Tenuto conto di quanto riportato ai precedenti paragrafi e soprattutto del fatto che: - la scuola media occupa i locali di un immobile per assolvere alla destinazione specifica in questione; - l'affollamento ipotizzabile massimo è di 442 fra alunni, professori e personale di servizio; 7

9 - sono già in atto o verranno attuati tutti i sistemi di protezione passiva ed attiva di prevenzione incendi; - vengono rispettate le normative di sicurezza del lavoro e prevenzione degli infortuni in ambienti destinati a pubblici uffici; - le aree a rischio specifico e gli impianti sono protetti nel rispetto della normativa vigente; si può concludere che l'immobile si trova nelle condizioni di poter aver rilasciato il certificato di prevenzione incendi. Aci S. Antonio li, I progettisti Ing. Salvatore Catalano Ing. Orazio Urso 8

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