CHI SONO I BES? Referenti Progetto: Dipartimento Psicologia Università della Campania L.Vanvitelli.
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1 CHI SONO I BES? Referenti Progetto: Dipartimento Psicologia Università della Campania L.Vanvitelli Angela Borrone Maria Concetta Miranda angelaborrone@gmail.com mariac.miranda@libero.it
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3 CHI SONO I BES? Ritardo mentale lieve Disturbi dello spettro autistico Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività Disturbi Specifici dell Apprendimento Disturbi Emotivo-Relazionali
4 MANUALE DIAGNOSTICO E STATISTICO DEI DISTURBI MENTALI DELL AMERICAN PSYCHIATRIC ASSOCIATION (QUINTA VERSIONE) il termine ritardo mentale è stato ufficialmente sostituito da disabilità intellettiva Tale termine evidenzia meglio la molteplicità delle varie forme con cui si manifestano le disabilità che coinvolgono l intelligenza. Si prendono in considerazione le differenze anche qualitative e non solo quelle quantitative. La disabilità intellettiva include deficit sia del funzionamento intellettivo che adattivo nelle aree concettuali, sociali e pratiche.
5 LA DISABILITÀ INTELLETTIVA Le capacità intellettive del bambino sono inferiori a ciò che ci si aspetterebbe per l età cronologica. Per capacità intellettive si intende un ampio numero di funzioni cognitive: ragionamento, pianificazione, soluzione di problemi, astrazione, comprensione di idee complesse, apprendimento rapido, apprendimento dall esperienza. In quest ottica l intelligenza riflette le abilità di rappresentazione della realtà, di comprensione e di attribuzione di significati al fine di realizzare un efficace adattamento all ambiente.
6 CARATTERISTICHE DELLA DISABILITÀ INTELLETTIVA Quoziente intellettivo al di sotto della media: QI di 70 o inferiore Deficit o compromissioni del funzionamento adattivo attuale Insorgenza in età evolutiva
7 IL QUOZIENTE INTELLETTIVO Gradi di compromissione lieve: QI da a circa 70 moderato: QI da a grave: QI da a gravissimo: QI al di sotto di La misurazione del QI può essere effettuata a partire da 2 anni e 6 mesi, mediante un test standardizzato (WISC Wechsler Intelligence Scale Children) somministrato individualmente, in linea con l età cronologica.
8 LA DISABILITÀ INTELLETTIVA A SCUOLA QI da a circa 70: L età mentale è pari a quella di un bambino di 8-11 anni Sono in grado di svolgere compiti di quinta elementare QI da a 50-55: L età mentale è pari a quella di un bambino di 6-8 anni Sono in grado di svolgere compiti di seconda elementare QI da a 35-40: L età mentale è pari a quella di un bambino di 4-6 anni Molto ridotti i livelli di autonomia e da adulti potranno condurre attività molto semplici sotto supervisione QI al di sotto di 20-25: L età mentale è pari a quella di un bambino di 0-2 anni Non autonomia, necessitano di assistenza infermieristica e di supervisione costante
9 Età 0-6 anni Età 6-18 anni Età adulta Gravissimo Ritardo motorio grave. Nessuno sviluppo delle funzioni simboliche. Nessuno sviluppo del linguaggio. Sviluppo sensomotorio limitato. Assenza del linguaggio relazionale. Nessuna autonomia. Arresto alla fase dell intelligenza sensomotoria (0-2anni). Necessità di assistenza e sorveglianza totale. Grave Sviluppo motorio elementare con schemi relazionali poveri. Linguaggio molto ridotto. Acquisizione di abitudini elementari ma senza apprendimenti scolastici. Limitata comunicazione verbale;qualche interesse affettivo e relazionale. Autonomia scarsa. Arresto alla fase dell intelligenza rappresentativa pre-operatiria (2-6anni). Autonomia parziale,necessità di ambiente protetto. Moderato Sviluppo motorio sufficiente. Linguaggio e funzioni simboliche povere e in lenta maturazione. Acquisizioni scolastiche iniziali. Persistenza di immaturità espressiva. Autonomia sufficiente. Arresto alla fase delle operazioni concrete semplici (7-9 anni), apprendimento di un lavoro elementare. Discreta autonomia sociale. Necessità di aiuto in situazioni traumatizzanti. Lieve Ritardo senso motorio e del linguaggio lievi. Apprendimento scolastico discreto nella scuola primaria. Difficoltà di apprendimento nelle classi secondarie. Autonomia sufficiente. Arresto alla fase dell intelligenza operatoria concreta (9-11anni) Capacità di adattamento sociale e professionale discrete con appropiato addestramento. Bisogno di aiuto in situazioni difficili e traumatizzanti.
10 IL FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE Non è un vero Disturbo dell Intelligenza, ma una situazione intermedia tra disturbo e intelligenza normale Il QI è compreso tra 71 e 84 Può essere determinato in base alla minore capacità della persona di rispondere agli stimoli ambientali, cioè di assumere comportamenti adeguati al contesto: limitazione del funzionamento adattivo dell individuo.
11 IL FUNZIONAMENTO INTELLETTIVO LIMITE Può determinare difficoltà di apprendimento: più spiegazioni rispetto ai compagni per risolvere il compito assegnato tempi più lunghi per acquisire nuove conoscenze e abilità problemi nella lettura e nella comprensione del testo il linguaggio appare piuttosto povero ridotte capacità logiche e di astrazione. Non è applicabile la legge 104/92, ma è applicabile la legge 170/10
12 LE POSSIBILI CAUSE DELLA DISABILITÀ INTELLETTIVA
13 DEFICIT O COMPROMISSIONI DEL FUNZIONAMENTO ADATTIVO Il deficit intellettivo è associato a un deficit delle capacità di adattamento alle richieste dell ambiente. L ambiente può mitigare o accentuare le difficoltà di adattamento. Non vanno trascurate le problematiche affettive e sociali che possono associarsi alla disabilità intellettiva e sfociare in sintomi ansiosi, ossessivi o fobici, ma anche in sintomi più gravi di tipo psicotico, condizionando profondamente il funzionamento dell individuo.
14 CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO DELLA DISABILITÀ E DELLA SALUTE Considera di fondamentale importanza la qualità della vita della persona, soprattutto se affetta da patologia, evidenziando come un individuo con disabilità convive con la sua condizione e soprattutto come è possibile migliorarla L ICF considera l intero contesto all interno del quale l individuo con disabilità vive, quindi, non solo la famiglia, ma anche la scuola, i servizi socio-assistenziali, il contesto sociale d appartenenza.
15 LA SCUOLA COME FACILITATORE La scuola può fungere da ambiente facilitatore per l apprendimento dell alunno rendendolo protagonista attivo del processo educativo e non solo soggetto passivo. Il docente diviene un insegnante facilitatore che va oltre l idea di lezione frontale e che si pone in maniera nuova nei confronti dell alunno, creando occasioni di apprendimento attraverso dei particolari contesti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi programmati.
16 L AUTONOMIA Il ritardo mentale, anche lieve, ha conseguenze sul piano delle autonomie, con carenza di comportamento strategico e adattivo. Autonomia Sociale Permette al soggetto una normale vita di relazione e un uso sufficiente delle strutture messe a disposizione dal sistema sociale Autonomia Personale Prevede la cura di sè e la gestione autonoma dei propri spazi e dei propri tempi
17 AREE DI COMPROMISSIONE Memoria Pensiero astratto Sviluppo comunicativo e linguistico. Organizzazione motoria Percezione
18 MEMORIA difficoltà disomogenee Persone con ritardo mentale medio lieve possono non ricordare quello che hanno visto in televisione, ma possono ricordare facilmente episodi e storie che hanno contenuti fortemente emotivi. Difficoltà sia nella memoria a breve termine, sia nella memoria a lungo termine legate alla carenza nell uso spontaneo di strategie come quella della reiterazione.
19 SVILUPPO COMUNICATIVO E LINGUISTICO Le abilità di comprensione e di espressione si evolvono con un ritardo più o meno marcato. è presente una povertà lessicale, estrema semplicità, scorrettezze nella struttura sintattica, difficoltà ad usare il linguaggio in modo adeguato rispetto ai diversi contesti comunicativi.
20 PERCEZIONE è evidente un incapacità a collegare e integrare diversi dati percettivi in unità strutturate, a cogliere la relazione fra diverse parti di una configurazione nonché i rapporti fra le parti ed il tutto.
21 PENSIERO ASTRATTO Tutti i contenuti del pensiero rimangono, anche dopo la pubertà, ancorati al concreto, all esperienza, alle impressioni sensoriali, manca inoltre la proiezione di sé nel tempo o la prevedibilità dell atto.
22 ORGANIZZAZIONE MOTORIA incapacità di programmare il movimento nello spazio e nel tempo; persistono fino ad età avanzata i comportamenti parassiti (tonici e cinetici) della motricità che rendono i soggetti spesso torpidi o instabili.
23 IMPLICAZIONI SCOLASTICHE Si considera l insegnamento di abilità funzionali di lettura, scrittura e calcolo, dove il bambino non è impegnato nell apprendimento di tutti i processi implicati, ma nell acquisizione di quelli più funzionali al suo adattamento. La letto-scrittura diventa funzionale alla ricerca di informazioni. La matematica è funzionale all uso del denaro e alla capacità di utilizzare la calcolatrice.
24 STRUMENTI DIAGNOSTICI: IL PROFILO COGNITIVO ETA PRESCOLARE (2 anni e 6 mesi ai 7 anni e 3 mesi) WPPSI - Wechsler Preschool and Primary Scale of Intelligence ETA SCOLARE (6 anni ai 16 anni e 11 mesi) WISC Wechsler Intelligence Scale Children (3 anni a 11 anni) CPM Coloured Progressive Matrices
25 STRUMENTI DIAGNOSTICI: IL PROFILO COGNITIVO ETA (3 anni ai 75 anni) WAIS Wechsler Intelligence Adult Scale ETA ADULTA (16 anni ai 90 anni) LEITER - Leiter International Performance Scale
26 STRUMENTI DIAGNOSTICI: IL FUNZIONAMENTO ADATTIVO GMDS - Griffiths Mental Development Scales (da 0 a 5 anni e 11 mesi) VABS - Vineland Adaptive Behavior Scale (dai 6 ai 60 anni) ABAS - Adaptive Behavior Assessment System (da 0 a 89 anni e 11 mesi)
27 La scuola fornisce al bambino diversamente abile una vastità di stimoli sia cognitivi che sociali, consentendogli un contatto continuo con i coetanei.
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