UFFICIO ISTRUZIONE E CULTURA. Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 2 del

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1 COMUNE C DI CALCI (Prov.( di Pisa) UFFICIO ISTRUZIONE E CULTURA Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 2 del

2 CAP. 1 - FINALITA DEL SERVIZIO E RESPONSABILITA DELL ORGANIZZAZIONE ART. 1 Al fine di rimuovere gli ostacoli di ordine economico, sociale e culturale che si frappongono alla partecipazione di ogni cittadino alla comunità scolastica e ne ostacolano il pieno sviluppo della persona, il Comune interviene mediante l istituzione del servizio di refezione per le scuole materna statale, primaria e secondaria di primo grado. ART. 2 L Ufficio Istruzione e Cultura è responsabile dell organizzazione del servizio. CAP. 2 - DESTINATARI DEL SERVIZIO ART. 3 Destinatari del servizio di refezione sono gli alunni delle scuole materna statale, elementare e media. Inoltre, sono destinatari del servizio gli insegnanti di cui all art. 1, comma 2 del Decreto Interministeriale 18/11/1991 e nella fattispecie, visti gli orari di lezione presso dette scuole, coloro che sono assegnati al turno pomeridiano. CAP. 3 - REQUISITI E PRESUPPOSTI PER L ACCESSO AL SERVIZIO ART. 4 Il requisito per l accesso al servizio è quello di essere iscritti alla Scuola Materna Statale che prevede il proseguimento delle attività scolastiche e educative in orario pomeridiano. Il medesimo requisito vale per gli alunni iscritti alla Scuola dell Obbligo nei giorni in cui sono previsti rientri pomeridiani curricolari. ART. 5 I presupposti per l accesso al servizio sono: a) la presentazione della domanda all Ufficio Protocollo entro la fine dell anno scolastico precedente l anno per cui viene richiesto il servizio o comunque entro la scadenza di cui verrà data comunicazione ai potenziali utenti del servizio; b) il regolare versamento della tariffa di contributo, deliberata dall Organo Competente, da effettuarsi entro la scadenza riportata sul bollettino di c/c postale inviato all utente.

3 CAP. 4 - MODALITA DI GESTIONE DEL SERVIZIO E TIPOLOGIA DI GESTIONE ART. 6 Il servizio di refezione sia per la Scuola Materna Statale che per la Scuola dell Obbligo è affidato in appalto mediante esperimento di gara pubblica ai sensi delle disposizioni legislative vigenti ed il capitolato speciale d appalto deve prevedere sia lo sporzionamento, che la monorazione, che il self-service, da adottarsi secondo le necessità contingenti, nei refettori allestiti presso le scuole interessate. Le suindicate modalità di gestione possono essere cambiate, per sopravvenute nuove situazioni nell ambito scolastico, apportando le relative modifiche al presente Regolamento. ART. 7 Per tutte le scuole il menu è predisposto dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell Azienda U.S.L. 5 di Pisa il quale deve autorizzare anche eventuali variazioni successive. Il menu deve essere articolato su quattro settimane e prevedere variazione fra il periodo autunno/inverno e quello primaverile. Copia del menu deve essere affissa in ciascun refettorio ed all Albo di ogni scuola interessata. ART. 8 Come previsto dal precedente art.6, comma 1, la fornitura dei pasti avviene secondo le necessità giornaliere e sulla base della presenza effettiva degli aventi diritto. All ordinazione provvede, a mezzo fax, il personale A.T.A. in servizio presso ciascuna delle tre scuole interessate, dopo aver proceduto al controllo delle presenze mediante le schede di cui al successivo art. 13, comma 3. ART. 9 Come previsto dal precedente art. 7 la tabella dietetica e il menu sono predisposti dal Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell Azienda USL 5 di Pisa con il quale deve instaurarsi un proficuo rapporto di collaborazione per garantire un alto grado di soddisfacimento da parte dell utenza, teso sempre a migliorare la qualità del servizio. CAP. 5 - PARTECIPAZIONE DEGLI UTENTI AL COSTO ED EVENTUALI ESONERI ART. 10 L'Organo competente, come indicato al precedente Art. 5, lett. b), delibera la quota di contributo degli utenti al servizio, da determinarsi in relazione all'indicatore ISEE, e all indicatore di benessere descritto al capitolo 10 art. 26. La quota di contributo, valida per tutta la durata dell anno solare, sarà determinata rispetto all effettivo costo del servizio stesso in percentuale non inferiore a quella stabilita dalla legge finanziaria per le contribuzioni previste per i servizi a domanda individuale. Se la deliberazione suddetta è adottata dopo l inizio dell anno solare, ove richiesto, gli utenti sono tenuti al versamento delle quote relative alle mensilità arretrate o al

4 versamento della quota di conguaglio se i bollettini sono stati già emessi con l importo dell anno precedente. ART. 11 L attribuzione della tariffa per il primo figlio si applica secondo quanto risulta dalle tabelle deliberate ogni anno dalla Giunta Comunale. Ad ogni ulteriore figlio iscritto alla scuola materna o dell obbligo, si applica la tariffa immediatamente inferiore (ad esempio primo figlio in fascia 5, il 2 va in fascia 4, il 3 va in fascia 3 e così via). Nel caso di famiglie numerose (6 o più componenti), l attribuzione della tariffa non tiene conto del punto 1 dell indicatore di benessere. Per situazioni socio-economiche particolarmente disagiate, documentate con relazione del servizio sociale dell ASL, può essere disposto l esonero tariffario, a discrezione della Giunta Comunale. ART. 12 E aperto apposito conto corrente postale per i versamenti delle quote di contributo per il servizio di refezione scolastica. Il pagamento del contributo relativo ai pasti effettivamente consumati, per tutti gli utenti del servizio di refezione, avviene in base alle presenze registrate dal personale A.T.A. in servizio presso ciascuna scuola. L Ufficio Istruzione e Cultura provvederà a inviare agli utenti i bollettini di conto corrente postale predisposti con il relativo importo da versare, il periodo cui il contributo si riferisce e la data entro la quale effettuare il versamento. Il primo versamento viene effettuato all atto dell iscrizione sulla base dei giorni effettivi di refezione del primo mese. Nei mesi successivi i bollettini vengono predisposti con il conguaglio relativo ai pasti effettivamente consumati nel mese precedente. E così per ogni mese, compreso l ultimo. ART. 13 L Ufficio Istruzione e Cultura provvede alla registrazione delle ricevute e al calcolo dei conguagli dei versamenti effettuati pervenuti al Servizio Finanziario tramite il Tesoriere Comunale,. ART. 14 L utente della Scuola Materna Statale può richiedere la temporanea sospensione dal servizio. Se la sospensione comprende uno o più mesi interi, l utente è esonerato dal versamento della quota fissa mensile di contributo, purché la comunicazione scritta pervenga entro i primi 15 giorni del mese a cui la sospensione si riferisce o dal quale la sospensione ha inizio. CAP. 6 - UTENTI INADEMPIENTI ART. 15 Se entro quindici giorni dalla scadenza indicata sul bollettino di c/c postale inviato per il versamento della quota di contributo risulta che questo non sia stato ancora effettuato, l Ufficio Istruzione e Cultura sollecita per scritto, per posta ordinaria, l utente

5 ritardatario invitandolo a produrre, entro dieci giorni dalla data del sollecito, la ricevuta dell avvenuto pagamento avvertendolo che è stata avviata la procedura per la riscossione coatta. Se il sollecito non sortisce effetto positivo esso viene ripetuto con lettera raccomandata con avviso di ricevimento, concedendo quindici giorni di tempo dal suo ricevimento per effettuare il versamento e presentare la ricevuta all Ufficio suddetto. ART. 16 Decorsi infruttuosamente i quindici giorni l Ufficio incaricato procederà al recupero della somma dovuta oltre agli aggi di legge, gli interessi per ritardato pagamento e le spese postali sostenute. L ufficio potrà provvedere anche alla sospensione temporanea dal servizio che permarrà fino a che la posizione di inadempienza non sarà sanata. CAP. 7 - MODALITA DI UTILIZZO DEL SERVIZIO ART. 17 Nel refettorio, durante l ora della mensa, di norma non è consentito consumare cibi diversi rispetto a quelli forniti per la refezione scolastica. ART. 18 I criteri da seguire per l erogazione del servizio sono quelli contenuti nel Capitolato Speciale d Appalto. ART. 19 Gli insegnanti di cui all art. 3 lett. a) aventi diritto alla refezione scolastica consumano il pasto nello stesso refettorio ed ai medesimi tavoli degli alunni, provvedendo, se necessario, anche alla loro assistenza in quanto questo momento, essenzialmente educativo, non potrebbe esplicarsi coerentemente ed appieno se non venisse vissuto realmente insieme da alunni e insegnanti. ART. 20 Alla Scuola Materna Statale gli insegnanti che sono in servizio con turno antimeridiano, i quali non hanno diritto al servizio di refezione, provvedono anch essi alla vigilanza ed assistenza degli alunni. ART. 21 Nell interesse del Comune e dei bambini e delle bambine viene favorita la partecipazione dei genitori attraverso la costituzione delle Commissioni Mensa. Una per la scuola materna e una per la scuola dell obbligo. Le funzioni della Commissione mensa riguarda gli articoli del successivo capo 8). I nominativi dei componenti le Commissioni devono essere comunicati al Comune e per conoscenza alle scuole.

6 I genitori componenti le Commissioni Mensa possono partecipare direttamente al servizio di fruizione dei pasti per poter esprimere il proprio parere all Amministrazione Comunale con lo scopo di contribuire al miglioramento del servizio stesso. CAP. 8 - MODALITA DI VALUTAZIONE SULL EFFICIENZA/EFFICACIA DEL SERVIZIO IN TERMINI DI FUNZIONALITA ED ECONOMICITA ART. 22 Il servizio, per rispondere ai criteri di efficienza e di efficacia, deve essere inserito in una programmazione che attiene al complesso di politiche scolastiche che il Comune intende sviluppare nel proprio territorio tenuto conto delle risorse disponibili. La coerenza rispetto ad una strategia più globale di programmazione culturale ed educativa presuppone, anche per il servizio di refezione, l applicazione di una logica progettuale e, pertanto, la rispondenza ad obiettivi che devono essere esplicitati e che informeranno di conseguenza le scelte organizzative. In questo senso la centralità dell alunno con i suoi diritti ed i suoi bisogni rappresenta un istanza imprescindibile che finalizza gli interventi per il diritto allo studio al benessere complessivo degli utenti. ART. 23 Il servizio deve dare risposte anche ai bisogni relazionali ed affettivi e ad esigenze sempre più personalizzate. Deve essere inserito all interno della programmazione educativa e didattica della comunità scolastica, affinché i relativi tempi di svolgimento trovino armonica collocazione nella giornata dell alunno e siano caratterizzati come momento formativo. Questo richiede una precisa azione di coordinamento tra il settore competente del Comune e le istituzioni scolastiche coinvolte nel servizio, con un azione sinergica e coordinata di tutti gli operatori coinvolti con pari dignità, anche se con ruoli e compiti diversi.. ART. 24 Nell erogazione del servizio sono da tener presenti non soltanto criteri quantitativi, vale a dire la consistenza numerica degli utenti su cui ricadono gli effetti dell intervento medesimo, ma anche e soprattutto criteri qualitativi: grado di soddisfacimento dei bisogni degli utenti, organizzazione dei tempi e delle modalità di svolgimento del servizio, clima relazionale tra personale ed utenza, rendimento delle risorse impiegate in termini di efficienza ed efficacia rispetto agli obiettivi prefissati. La determinazione di standards di qualità si completa con la sistematica ricognizione e valutazione dei livelli organizzativi raggiunti dal servizio in rapporto ai costi sostenuti ed alle diverse risorse impiegate. In questo modo si avviano correttamente azioni di razionalizzazione e di miglioramento del servizio erogato che devono essere costruite rispetto alle specifiche e peculiari caratteristiche della situazione locale. Garantire un miglior servizio all utenza significa assicurare maggiore visibilità sociale alla gestione, non soltanto per promuovere la trasparenza del servizio pubblico ma anche per costruire consapevolezze comuni intorno ad una cultura della fruizione del servizio offerto.

7 CAP. 9 - DISPOSIZIONI FINALI ART. 25 Il presente Regolamento è messo a disposizione degli utenti presso l Ufficio Istruzione e Cultura, sul sito internet del Comune nella sezione Regolamenti, nonché affisso nella bacheca informazioni delle scuole del Comune. CAP. 10 INDICATORE DI BENESSERE ART. 26 Scopo dell istituzione dell indicatore è far emergere le famiglie che dichiarano un reddito più basso del loro tenore di vita. INDICATORE DI BENESSERE 1) Intestazione e/o noleggio a lungo termine e/o familiare di più di due autovetture e/o motoveicoli (quest ultimi di cilindrata superiore a 500cc), a prescindere dalla data di immatricolazione 2) Intestazione e/o noleggio a lungo termine e/o familiare, di motoveicolo di cilindrata pari o superiore a 1000cc immatricolato nei quattro anni precedenti 3) Intestazione e/o noleggio a lungo termine e/o familiare, di autoveicolo di cilindrata pari o superiore a 2500cc immatricolato nei quattro anni precedenti 4) Intestazione e/o noleggio a lungo termine e/o familiare, di una imbarcazione iscritta al Pubblico Registro Nautico CONSEGUENZA

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