Rifiuti RIFIUTI. Unità di misura. Fonte dei dati. Anno di riferimento. Copertura geografica. Indicatore/Indice DPSIR. Osservatorio Provinciale Rifiuti
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- Gerardina Pala
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3 Rifiuti RIFIUTI Le problematiche connesse alla produzione di rifiuti hanno assunto negli ultimi decenni proporzioni sempre maggiori in relazione al miglioramento delle condizioni economiche, al veloce progredire dello sviluppo industriale, all incremento della popolazione e delle aree urbane. La produzione dei rifiuti è, infatti, progressivamente aumentata quale sintomo della crescita economica e dell aumento dei consumi, e rappresenta una delle principali pressioni che l uomo esercita sul proprio territorio. Per questo motivo il tema dei rifiuti è tra quelli di maggiore interesse e attualità. Esso coinvolge direttamente i cittadini e principalmente a questi è demandato il compito di rendere in pratica i principi per la riduzione della pressione antropica sull ambiente. Per questo aggiornamento si è scelto di mantenere gli indicatori di tipo DPSIR già utilizzati nel 2001 nella precedente Relazione Stato Ambiente e descritti nella seguente tabella. Indicatore/Indice DPSIR Fonte dei dati Unità di misura Copertura geografica Anno di riferimento Produzione di rifiuti solidi urbani P Osservatorio le Rifiuti t/anno Kg/ ab-anno Comune 2003/2010 Raccolta differenziata R Osservatorio le Rifiuti t/anno Kg/ ab-anno Comune 2003/2010 Composizione merceologica dei rifiuti da raccolta differenziata R Osservatorio le Rifiuti t/anno Kg/ ab-anno % Comune 2010
4 Produzione di rifiuti solidi urbani RIFIUTI La quantità totale dei rifiuti urbani è determinata dalla somma dei rifiuti indifferenziati e della raccolta differenziata di provenienza domestica a cui si aggiungono i rifiuti assimilati autonomamente avviati a recupero dalle utenze non domestiche a fronte di uno sconto sulla tariffa rifiuti. Il pro-capite è calcolato suddividendo la produzione totale di rifiuti urbani per il numero di residenti, in questo modo si evidenzia il contributo del singolo cittadino alla produzione dei rifiuti urbani Tabella 1 Rifiuti solidi urbani Comune di Rifiuti solidi urbani RSU in t/anno RSU per abitante in Kg/anno Figura 1 Rifiuti solidi urbani in t/anno e in Kg/anno per abitante: trend Comune di t/a Kg/a per abitante RSU RSU per abitante Dopo il significativo calo registrato nel 2009, la produzione dei rifiuti urbani ha ripreso a crescere, nel 2010 si registra un incremento per un totale di tonnellate prodotte (+ 840 t. rispetto al 2009, + 5,5%), in parte legato all aumento della popolazione (+293 abitanti residenti, + 1,2%) e in parte all aumento della produzione pro-capite, che raggiunge i 645 Kg per abitante (+26 kg/ab, + 4,2%). Il dato 2010 conferma il trend per i RSU totali sostanzialmente in aumento, caratterizzato tuttavia dall alternarsi di anni
5 contraddistinti da forti incrementi rispetto all anno precedente (2003, 2004, 2005, 2006, 2008, 2010) e di anni segnati al contrario da significativi decrementi (2007, 2009), analogamente a quanto registrato a livello le. La produzione pro-capite, che è legata agli stili di vita e alle abitudini di consumo, risulta in sintonia con l andamento della produzione totale. Figura 2 Rifiuti solidi urbani per abitante in Kg/anno: trend Comune di e Kg/a per abitante La produzione pro-capite, nella quasi totalità degli anni oggetto di indagine, è in linea con la media provinciale. Fa eccezione il 2006 per il quale si registra un valore superiore alla media provinciale, attribuibile ad significativo incremento nella produzione dei RSU totali rispetto al 2005 ( 8%) rispetto ad un più contenuto aumento registrato a livello provinciale (3%). In relazione agli obiettivi di contenimento della produzione dei rifiuti urbani fissati dal PPGR 2005, il valore previsto di incremento della produzione pro-capite a partire dal 2006, pari al 1% annuo, risulta verificato per il comune di così come per la per gli anni 2007 e 2009, caratterizzati anzi da un calo della produzione procapite, ma non per gli anni 2006, 2008 e 2010, proprio a causa dell andamento altalenante più sopra descritto
6 Raccolta Differenziata La raccolta differenziata è calcolata sommando i quantitativi di rifiuti urbani raccolti in frazioni merceologiche omogenee o in aggregati di frazioni merceologiche (multimateriale) effettivamente destinati al recupero ed i quantitativi di rifiuti speciali assimilati agli urbani raccolti autonomamente e destinati al recupero. Tabella 2 Raccolta differenziata Comune di Raccolta differenziata Rifiuti in t/anno Rifiuti per abitante in Kg/anno Rifiuti in % sul totale RSU 30,8 31,1 34,1 37,6 32,4 40,4 43,4 45,4 Rifiuti in % avviati al recupero 20,5 24,1 27,2 32,4 28,9 38,9 43,0 45,0 Rifiuti in % smaltiti 10,3 7,0 6,9 5,2 3,5 1,4 0,3 0,4 La percentuale di rifiuti urbani avviati a raccolta differenziata ha avuto una continua crescita, dal 30,8% nel 2003 al 45,4% nel 2010 (+2% rispetto al 2009); con solo una leggera flessione registrata nel 2007 (- 5% rispetto al 2006). Tali percentuali non consentono tuttavia al Comune di di raggiungere l obiettivo del 55% previsto dal Piano Rifiuti Ricordiamo a tale proposito che la L. 296/06 fissa per il 2011 l obiettivo del 60% mentre il D.Lgs 152/06 individua il 65% quale obiettivo da raggiungere entro il 2012.
7 Figura 3 Raccolta differenziata in t/anno e in Kg/anno per abitante: trend Comune di t/a Kg/a per abitante Raccolta differenziata Raccolta differenziata per abitante Il grafico illustra l andamento con un tasso di crescita della raccolta differenziata totale sostanzialmente parallelo a quello riferito alla popolazione Figura 4 Rifiuti da raccolta differenziata recuperati e smaltiti in percentuale: trend Comune di % 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Recupero Smaltimento Un dato positivo è rappresentato dall aumento della Raccolta Differenziata avviata al recupero (20,5 % nel ,0% nel 2010) e dalla contestuale diminuzione della quota avviata allo smaltimento (10,3 % nel ,4% nel 2010). Il trend in diminuzione dei rifiuti conferiti agli impianti di smaltimento provinciali, dopo i significativi decrementi registrati già a partire dal 2007 ( -1,7% ) e soprattutto nel 2008 ( -2,1% ) e nel 2009 ( -1,1%), presenta valori sostanzialmente stabili nel 2010.
8 Figura 5 Raccolta differenziata in Kg/anno per abitante: trend Comune di e Kg/a per abitante Figura 6 Rifiuti da raccolta differenziata recuperati in percentuale: trend Comune di e % 55% 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Relativamente alla raccolta differenziata per abitante ed alla raccolta differenziata avviata al recupero, dal raffronto tra i dati comunali e i dati provinciali emerge un sostanziale allineamento che evidenzia un trend in crescita eccezion fatta per l anno 2007 per il quale come già per altri indicatori va registrato una flessione.
9 Composizione merceologica dei rifiuti da raccolta differenziata RIFIUTI L indicatore è utile per valutare le rese di intercettazione delle frazioni raccolte in modo differenziato al fine di valutare i margini di miglioramento ancora possibili. Tabella 3 Tipologia di rifiuti da raccolta differenziata avviati al recupero: 2010 Comune di Composizione merceologica Raccolta differenziata - Kg Kg/ab % Carta/Cartone ,1 21,1 Vetro ,2 8,7 Lattine ,2 0,1 Plastica ,2 6,3 Frazione organica ,5 12,9 Potatura sfalci ,7 31,6 Legno ,3 8,0 Metalli ,5 1,2 Oli ,2 0,1 Accumulatori/batterie ,5 0,2 RAEE ,9 1,4 Abiti prodotti tessili ,5 0,5 Pneumatici ,5 0,2 Inerti ,3 3,5 Ingombranti a recupero ,5 4,2
10 Figura 7 Tipologia di rifiuti da raccolta differenziata avviati al recupero in percentuale: 2010 Comune di e RAEE 1% Metalli 1% Legno 8% Ingombranti a Inerti recupero 4% 4% Altro(*) 1% Carta/Cartone 21% Vetro 9% Potatura sfalci 32% Frazione organica 13% Plastica 6% Legno 9% Metalli 2% RAEE 2% Inerti 7% Ingombranti a recupero 4% Altro(*) 2% Carta/Cartone 21% Vetro 10% Potatura sfalci 20% Frazione organica 17% Plastica 6% Nella voce Altro(*) sono inclusi: lattine, oli, accumulatori/batterie, abiti prodotti tessili, pneumatici Le tipologie che incidono maggiormente sulla composizione merceologica dei rifiuti raccolti in modo differenziato sono la frazione verde (sfalci e potature), la carta e cartone e la frazione organica umida, seguite in ordine dal vetro, dal legno e dalla plastica.
11 Figura 8 Tipologia di rifiuti da raccolta differenziata avviati al recupero per abitante in percentuale: 2010 Comune di e 100% 90% 80% 70% 60% % 50% 40% 30% 20% 10% 0% Carta Vetro Lattine Plastica Organico Potatura Legno Metalli Oli Batterie RAEE Tessili Pneumatici Inerti Ingombranti Sintesi finale La produzione di rifiuti urbani si mantiene su livelli alti, il trend in aumento è in parte dovuto all aumento della popolazione e in parte all aumento della produzione pro-capite. La percentuale di rifiuti urbani avviati a raccolta differenziata è in crescita, come risulta in crescita la quantità di rifiuti urbani avviati a recupero. Tale percentuale (45,4%) non consente tuttavia al Comune di di raggiungere l obiettivo del 55% previsto dal Piano Rifiuti La L.296/06 fissa per il 2011 l obiettivo del 60% mentre il D.Lgs 152/06 individua il 65% quale obiettivo da raggiungere entro il 2012.
CER IMBALLAGGI IN CARTONE R.P.P. 2013
Kg Kg RACCOLTA DIFFERENZIATA 213 percentuale frazioni percentuale raccolta CODICE TOTALE differenziate differenziata primo semestre 213 secondo semestre 213 CER 1511 IMBALLAGGI IN CARTONE R.P.P. 4.7 51.6
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