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1 Allegato alla Delib.G.R. n. 49/17 del PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Settembre 2013

2 INTRODUZIONE Nel precedente decennio, la strategia di Lisbona per la crescita e l occupazione è stata la risposta comune dell Europa per affrontare le sfide della globalizzazione, del mutamento demografico e della società della conoscenza. Essa era rivolta a creare un Europa più dinamica e competitiva per assicurare un futuro prospero, equo ed ambientalmente sostenibile per tutti i cittadini. Nonostante gli sforzi compiuti questi obiettivi sono stati raggiunti solo in parte e la dura crisi economica ha reso queste sfide ancora più pressanti Per emergere dalla crisi e preparare l Europa al prossimo decennio la Commissione europea ha proposto nel 2010 la strategia Europa , che succede a quella approvata a Lisbona. Essa propone un progetto per l economia sociale sulla base di tre obiettivi prioritari strettamente interconnessi che si rafforzano a vicenda: crescita intelligente, attraverso lo sviluppo di un economia basata sulla conoscenza e sull innovazione: crescita sostenibile, attraverso la promozione di un economia a basse emissioni inquinanti, efficiente sotto il profilo dell impiego delle risorse e competitiva; crescita inclusiva, attraverso la promozione di un economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale. 2 L obiettivo che la Commissione europea si è posta nel campo dell occupazione è far si che entro il 2020 il 75% della popolazione in età lavorativa (fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni di età) abbia un impiego. Per poter aumentare sostanzialmente i tassi di occupazione, in particolare di donne, giovani e anziani, e disporre di una forza lavoro qualificata, condizione essenziale per sviluppare un economia competitiva, sostenibile ed innovativa, sarà necessario soffermarsi su quattro priorità fondamentali: 1. Un migliore funzionamento del mercato del lavoro. 2. Una forza lavoro più qualificata, per cui sarà fondamentale investire nei sistemi di istruzione e formazione, anticipare le esigenze del mercato del lavoro in termini di competenze e fornire adeguati servizi di collocamento e di orientamento. 3. Una maggiore qualità del lavoro e migliori condizioni di lavoro. 1 Comunicazione della Commissione Europa 2020 una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, Com(2010) 2020.

3 4. Politiche più incisive per promuovere la creazione di posti di lavoro e la domanda di lavoro. In tal senso non sarà sufficiente garantire che i cittadini rimangano sul mercato del lavoro e acquisiscano le competenze necessarie per ottenere un posto, ma è necessario favorire una crescita sostenibile delle attività, dei settori e delle PMI, attraverso il sostegno alla creazione di posti di lavoro, alla distribuzione della manodopera, all imprenditorialità e al lavoro autonomo. In linea con gli orientamenti comunitari l Amministrazione regionale intende promuovere una strategia per l occupazione e la creazione di posti di lavoro volta a determinare un innalzamento della dinamicità del sistema lavoro e creare opportunità di reddito, collocando al centro degli interventi il tessuto imprenditoriale del territorio. In particolare, intenderà concentrare gli sforzi per qualificare e attivare l offerta di lavoro, supportando la rete di piccole medie imprese che nel nostro territorio di fatto costituiscono il tessuto che permette la sopravvivenza e la qualità competitiva del nostro territorio IL CONTESTO 3 Nella logica di quanto raccomandato dall Unione Europea, sarebbe compito arduo avviare, nel contesto regionale attuale, percorsi di inserimento lavorativo senza contemplare un sostegno diretto alle imprese. La grave persistenza della crisi occupazionale, infatti, non è solo il frutto dell attuale situazione economica, che ovviamente l ha aggravata trasformandola in crisi strutturale, ma è anche il frutto di un lungo periodo di mancato sviluppo e di assenza di creazione di nuove opportunità di lavoro. In sostanza, non si è riusciti ad attivare un processo di sviluppo che consentisse la crescita di nuovi settori produttivi a compensazione della decrescita dell attuale sistema industriale della Regione. La nascita e lo sviluppo di nuove opportunità occupazionali è, infatti, possibile solo nell ambito di comparti settoriali che crescono e investono nuove risorse, condizione resa assai critica dall attuale situazione di crisi. In assenza di un complessivo processo di diversificazione del sistema produttivo da tempo non più in grado di creare nuova occupazione e in presenza di una grave crisi internazionale, è necessario operare per incentivare nuovi processi occupazionali agendo a supporto delle esigenze del sistema impresa. Ciò è possibile sostenendo le imprese

4 nello sforzo di uscire dalla crisi e intervenendo per animare il mercato del lavoro, al fine di evitare un ulteriore aggravamento della situazione di carenza di opportunità occupazionali. Nella realtà, la crisi industriale genera crisi occupazionale e conseguente calo dei consumi, innescando meccanismi recessivi che si autoalimentano; le dinamiche dell incontro domanda e offerta diventano critiche; la staticità della domanda fa calare inevitabilmente la qualità dell offerta. Cosi come l impresa in momenti di difficoltà è portata a non investire e a non innovare, anche chi deve entrare nel mercato del lavoro non investe per qualificarsi e specializzarsi. Non a caso, il nostro Paese ha un enorme e assai critico numero di soggetti che non studiano e che non cercano occupazione, in quanto scoraggiati, privi di motivazione perché convinti di non poter trovare lavoro. E necessario pertanto attivare un meccanismo che ridia dinamicità al sistema, che attivi il mercato del lavoro agendo sul tessuto imprenditoriale e sociale. Andando a ritroso nel tempo, in momenti di crisi come quelli attuali, sono state adottate in questa logica varie misure di intervento (come i lavori socialmente utili, i cantieri di lavoro, ecc.), che hanno comunque sempre avuto l Ente Locale quale soggetto attuatore. 4 Tali strumenti hanno avuto e hanno il pregio di attivare lavoro, distribuire reddito di sostegno, e, se ben gestiti, creare nuove imprese di servizio. Gli stessi non hanno tuttavia quasi mai coinvolto il sistema imprese, ovvero non hanno mai sostenuto la rete imprenditoriale, soprattutto delle piccole e medie imprese, l artigianato, il commercio, ecc. (che nel nostro territorio rappresentano il vero tessuto occupazionale), se non in modo indiretto, dando un poco di fiato ai consumi, ma generando distorsioni spesso evidenti, come l incremento del lavoro nero. L obiettivo è perseguire le medesime finalità, vale a dire contribuire all innalzamento della dinamicità del sistema lavoro e creare opportunità di reddito, ma con maggiore efficacia e collocando al centro degli interventi il tessuto imprenditoriale del territorio. Si precisa che il meccanismo proposto non si sostituisce ai processi, assolutamente indispensabili, di investimento e supporto allo sviluppo dei nuovi settori industriali. La crisi può però essere risolta solo attraverso specifici investimenti di diversificazione, ovvero attraverso piani di sviluppo che richiedono tempi medio lunghi e l avvio di azioni concertate tra più soggetti.

5 Non si tratta di iniziative in contrasto, il tentativo è anzi quello di contribuire allo sviluppo di questi interventi agendo per qualificare e attivare l offerta di lavoro, in particolare supportando la rete di piccole medie imprese che nel nostro Paese di fatto costituiscono il tessuto che permette la sopravvivenza e la qualità competitiva del nostro sistema produttivo. Il Progetto proposto mira al coinvolgimento di un bacino di circa mille piccole imprese del territorio con l obiettivo di attivare non meno di cinquecento giovani disoccupati/inoccupati. 5

6 IL PROGETTO In coerenza con l analisi proposta, il Progetto si pone l obiettivo di creare nuova occupazione sostenendo le imprese, attivando progetti integrati di politiche attive del lavoro e rendendo protagoniste le imprese stesse. Il soggetto attuatore dei processi occupazionali è l impresa che viene sostenuta nei suoi bisogni e nello sviluppo di nuova occupazione. L approccio che regola l intervento è improntato alla creazione di un circolo virtuoso fra politiche di sviluppo locale, politiche dell occupazione e dell occupabilità e politiche di sostegno al reddito, attuando un sistema di azioni mirate e integrate, attraverso le quali vengono implementate congiuntamente politiche attive per il lavoro, politiche di sostegno al reddito, politiche di incentivazione e politiche della formazione. L obiettivo è realizzare una sinergia fra settore pubblico e privato, promuovere una migliore cooperazione tra il mondo del lavoro e quello dell istruzione e formazione, al fine di sperimentare una nuova metodologia per l inserimento sociale e lavorativo dei giovani disoccupati/inoccupati. Gli elementi di innovazione rispetto ad interventi di tale categoria sono diversi. 6 Innanzitutto, si intende intervenire sull inserimento lavorativo dei giovani disoccupati/inoccupati sostenendo la domanda e agendo sull incentivo ad assumere. L incrocio tra domanda e offerta sarà realizzato ricercando i profili professionali indicati dalle imprese coinvolte, privilegiando le piccole imprese che non riescono ad accedere ad altri incentivi più complessi, ma che hanno un ruolo significativo nel mercato del lavoro. Il valore aggiunto del Progetto deriva dall ideazione di interventi integrati, ognuno con una propria specificità e al contempo con un forte potenziale combinatorio, pur tuttavia senza sovrapposizioni rispetto agli interventi destinati alle aree di crisi e a settori specifici. Si prevede di realizzare azioni contestuali e parallele sul fronte della domanda, dell offerta e del territorio, in sinergia con tutti i soggetti che sono deputati all attivazione e all attuazione delle politiche del lavoro. L impresa coinvolta diventa lo spazio formativo di inserimento dove il giovane disoccupato può costruirsi una propria specificità lavorativa e contemporaneamente lo strumento di accesso al mercato del lavoro.

7 Nello stesso tempo l impresa beneficia di un sostegno all occupazione che la agevola nella creazione di nuovi spazi competitivi. Per poter garantire una efficace interazione tra il mondo del lavoro e quello dell istruzione e formazione, si intenderà costituire un partenariato che vede come protagonisti dell azione i centri servizi per il lavoro a sostegno dei giovani disoccupati/inoccupati, le agenzie formative per supportare l acquisizione/adeguamento delle competenze, le associazioni delle piccole e medie imprese per l individuazione degli spazi occupazionali. Il Progetto è complesso, ovvero consente di integrare differenti strumenti di incentivazione conferendo specificità ad ogni singolo percorso occupazionale e garantendo flessibilità e potenzialità di successo nelle azioni da attivare in sinergia con tutte le iniziative di sostegno esistenti. Si intende, infatti, garantire alle imprese coinvolte nel Progetto e ai singoli destinatari degli interventi di inserimento lavorativo l attivazione concertata di più strumenti finanziari di sostegno allo sviluppo occupazionale richiamandosi a quelle che saranno le potenzialità/possibilità delle aziende target (es. tirocini; contratti di apprendistato; Piani di Inserimento Professionale; sostegno al reddito; supporto all autoimpiego-creazione d impresa; supporto allo start up; percorsi di formazione mirata più bonus inserimento con finanziamento diretto ai beneficiari; bonus per l assunzione; finanziamenti per processi di esternalizzazione; finanziamenti per processi di internazionalizzazione, ovvero finanziamenti agevolati per iniziative, anche in Paesi non appartenenti all Unione Europea). 7 Gli strumenti finanziari individuati per le singole realtà economiche e i contributi concessi saranno erogati nel rispetto della normativa vigente (regionale, nazionale e comunitaria) e non saranno cumulabili con altre forme di sostegno. Al fine di garantire la buona riuscita del Progetto, è necessario individuare le risorse umane attraverso opportune selezioni mirate, per soddisfare al meglio le esigenze espresse dalle imprese ed integrare le competenze con percorsi di formazione in linea con gli effettivi fabbisogni emersi nella singola impresa. I giovani beneficiari del Progetto avranno accesso ad un percorso di inserimento che integra politiche attive del lavoro, politiche di incentivazione e politiche della formazione. Ogni impresa coinvolta sarà supportata attraverso azioni formative specifiche rivolte ai beneficiari tramite le agenzie formative, al fine di creare/adeguare le professionalità richieste dall azienda stessa, non in grado di formarle adeguatamente con mezzi propri.

8 Inoltre, in riferimento alla Disciplina transitoria per la certificazione delle competenze, i progetti formativi realizzati potranno prevedere la certificazione di singole competenze o gruppi di competenze non corrispondenti ad una intera qualificazione in previsione della realizzazione del Sistema Regionale per la certificazione delle competenze, così come previsto dai principi sanciti dall Accordo siglato tra governo, regioni e province autonome per la definizione di un sistema nazionale di certificazione delle competenze. Il Progetto prevede l avvio di circa 500 Piani di inserimento lavorativo. Il percorso di inserimento lavorativo è riferito sia all inserimento all interno delle imprese virtuose individuate sia all inserimento nelle neo-imprese costituite nell ambito del Progetto. Destinatari Destinatari dell azione sono le medie e piccole imprese che saranno coinvolte nell attivazione di inserimenti professionali di circa 500 giovani disoccupati/inoccupati. In particolare, le imprese saranno individuate nell ambito dei comparti che hanno potenzialità di crescita e sviluppo. Sarà solo ed esclusivamente con riferimento a tali comparti e alle relative aziende afferenti che verranno individuate le aree territoriali nelle quali verranno organizzate le attività a livello operativo. Si precisa infatti che il Progetto si riferisce a tutto il territorio regionale in generale ed ai comparti innovativi in particolare, mentre non saranno oggetto d interesse le aree di crisi né specifici settori produttivi. 8 L azione di promozione del Progetto avverrà anche con il coinvolgimento attivo delle associazione delle piccole e medie imprese. Ulteriore azione di animazione sarà rivolta agli Enti locali protagonisti dell area presa in considerazione. Le politiche di sviluppo e le stesse azioni di programmazione dei servizi locali dei singoli Comuni dell area, infatti, dovranno necessariamente tener conto dei cambiamenti che la crisi inevitabilmente comporta. L obiettivo è quello di armonizzare le esigenze dei singoli Comuni coinvolti, cogliendo le opportunità generate dal Piano e sviluppando sinergie positive tra tutte le azioni previste sia dal Piano stesso che dai singoli strumenti di programmazione a disposizione dei Comuni.

9 Sistema di intervento Attuare azioni di politiche attive per massimizzare gli esiti occupazionali; Effettuare un analisi, anche con riferimento ad esperienze europee già realizzate, dell impatto e del relativo bilancio sociale delle azioni di intervento previste dal Piano; Creare momenti di approfondimento per la definizione di strategie per il consolidamento di Reti, per lo scambio di conoscenze e competenze e la collaborazione tra le imprese per migliorare la posizione competitiva nel mercato; Elaborare un piano di intervento che metta a sistema i progetti in essere di animazione economica; Costruire un sistema di monitoraggio/intervento dei processi di riconversione; Facilitare l incontro domanda/offerta di lavoro rafforzando le ricadute in termini di occupazione a livello locale; Attivare processi di creazione d impresa. Soggetti beneficiari I soggetti beneficiari del Piano saranno giovani inoccupati/disoccupati individuati con il coinvolgimento diretto dei Centri Servizi per il Lavoro. I Centri saranno chiamati a svolgere un azione di individuazione e preselezione dei potenziali destinatari riferendosi ai propri elenchi anagrafici, sulla base dei profili professionali individuati dalle aziende stesse, avendo cura di monitorare il processo di selezione, svolto direttamente dalle aziende interessate, garantendo l offerta delle professionalità richieste con la presentazione di una rosa di candidati, indicativamente nella proporzione di cinque per ogni profilo ricercato per ogni singola selezione e comunque fino alla avvenuta conclusione della stessa. Qualora attraverso i CSL non si riuscisse ad intercettare le professionalità ricercate, si provvederà alla individuazione dei beneficiari mediante avviso ad evidenza pubblica, come previsto dalla normativa di riferimento integrando, se necessario, specifici percorsi formativi di qualificazione e adeguamento/potenziamento delle competenze. 9 Aspettative e risultati attesi Creazione, messa a punto e trasferimento di un modello di intervento, in termini di metodologie e strumenti, per la realizzazione di percorsi di inserimento lavorativo che contemplino azioni di servizi all offerta, alla domanda e al territorio e che tengano conto della specificità delle aziende coinvolte; Applicazione sul territorio del modello progettato; Inserimento al lavoro almeno del 60% dei beneficiari diretti dell intervento;

10 Aumento dell occupabilità per tutti i soggetti beneficiari. Il Progetto consta di vari step operativi che si differenziano per specificità ma che contribuiscono sinergicamente alla realizzazione di obiettivi comuni per il perseguimento delle finalità dell intervento. Nelle aree target, gli interventi possibili sono strettamente legati agli strumenti di incentivazione e di sostegno alla domanda che gli attivatori locali mettono in atto per programmare la riattivazione positiva dei processi occupazionali. In questa logica, l azione sull offerta deve essere concentrata sull individuazione di strumenti in grado di intercettare i piani di sviluppo, attivando tutti i meccanismi utili ad accelerare e facilitare i processi occupazionali. Si tratta di effettuare azioni di inserimento guidato su specifici comparti. I piani di inserimento sono settoriali e hanno come obiettivo l intercettazione dei relativi piani di sviluppo occupazionale. Caratteristica principale dell intervento è l individuazione di meccanismi di inserimento che saranno definiti ad hoc rispetto alle peculiarità del sistema di riferimento delle imprese target, ovvero sulla base dell analisi: della rete di relazioni proprie dei singoli comparti individuati; 10 delle specificità territoriali e dei soggetti forti a livello locale; dei progetti operativi e dei progetti cantierabili; delle opportunità di auto impiego; delle barriere all entrata; delle competenze ricercate/fabbisogni professionali. La metodologia proposta è rafforzata inoltre dalle seguenti condizioni operative: centralità dell area di intervento Tutte le attività saranno dedicate e riferite a specifici comparti rispetto ai quali saranno individuate le aree che costituiranno, a livello operativo, il sistema di riferimento della formazione, dell orientamento e dei processi d inserimento. Una delle principali caratteristiche di questo Progetto è data proprio dalla particolarità di attuare complessi processi di impiego basandosi sullo sviluppo delle potenzialità che nascono dall attivazione di un ampio processo di animazione.

11 concretezza esecutiva Per governare e monitorare i percorsi di inserimento, si costituirà un vero e proprio sistema di gestione al fine di accompagnare ogni singolo soggetto nei processi di qualificazione o di adeguamento/potenziamento delle competenze e di inserimento che potrà avvenire attraverso l individuazione dei relativi spazi professionali previsti nei Piani strategici e di sviluppo realizzati per le singole imprese o attivando modalità di creazione d impresa. Il coinvolgimento attivo e consapevole delle imprese è infatti finalizzato all ottenimento della disponibilità ad un possibile inserimento lavorativo. L obiettivo perseguito è quello di stipulare una sorta di Patto Sociale, sul modello di progetti simili realizzati in altri Paesi Europei, che coinvolga e responsabilizzi le imprese e gli altri stakeholder coinvolti, e la costituzione di una Rete di progetto che includa in particolare imprese private. Le imprese potenzialmente idonee saranno raggiunte dagli operatori, con l obiettivo di individuare la disponibilità alla partecipazione al progetto. Lo scopo è stimolare la domanda e determinare il fabbisogno complessivo occupazionale, evidenziando, nel contempo, la disponibilità delle imprese all inserimento di nuove unità lavorative. 11 Le aziende coinvolte beneficeranno di servizi specialistici erogati dagli operatori che consistono in: Assistenza nella rilevazione dei fabbisogni occupazionali; Assistenza e definizione dei progetti di adeguamento-potenziamento delle competenze; Assistenza e definizione dei Piani di Inserimento Lavorativo; Assistenza per l accesso al sistema degli incentivi nazionali e regionali e con riferimento a quelli definiti specificamente dal Progetto. I giovani disoccupati/inoccupati coinvolti nel Progetto avranno accesso ad un percorso di inserimento che integra politiche attive del lavoro, politiche di incentivazione e politiche della formazione. La formazione, intesa come azione di adeguamento e/o potenziamento delle competenze, è parte integrante e saliente dei percorsi di inserimento e potrà essere svolta prevalentemente nell azienda di riferimento. Il processo di inserimento, in sintesi, sarà organizzato secondo le seguenti modalità:

12 Individuazione del potenziale lavoratore Piano d inserimento individuale Piano di formazione per l inserimento I percorsi di adeguamento/potenziamento delle competenze rappresenteranno la dote formativa dei giovani coinvolti. Saranno inoltre erogati servizi specialistici quali orientamento, counseling, ecc. 12

13 PIANO OPERATIVO 13

14 Il processo di realizzazione dell intero Progetto è articolato in varie azioni che, attraverso lo sviluppo di un energica attività di coinvolgimento dei diversi protagonisti del territorio (attori pubblici e privati e tutti i soggetti interessati),saranno finalizzate a generare un importante ricaduta positiva in termini di sviluppo e occupazione. Il Progetto si basa,infatti, su una strategia che promuove un costante processo di partecipazione attiva, collaborazione e concertazione tra gli attori-chiave pubblici e privati del territorio al fine di creare un elevata condivisione delle scelte di sviluppo, realizzando un sistema di azioni fondato sull adozione di un approccio bottom-up per una politica attiva di sviluppo integrato, ovvero con un approccio che coinvolga proattivamente i vari soggetti (es. imprese, disoccupati, ecc.) nello stesso processo esecutivo. Chi è interessato nel Progetto, viene coinvolto in modo da partecipare attivamente nella sua implementazione in maniera coordinata e finalizzata al perseguimento degli obiettivi individuati. Il coordinamento del Progetto sarà a livello regionale e, solo ai fini operativi, si procederà ad un decentramento organizzativo per aree territoriali che saranno individuate con riferimento agli specifici comparti innovativi e con maggiori potenzialità di sviluppo che emergeranno dall analisi. Il Progetto si articola in Fasi, declinate in Misure che rappresentano la prima espressione 14 della sua realizzazione operativa. Ogni Misura è poi articolata in singole Attività, ognuna delle quali suddivisa in specifiche Azioni che rappresentano il maggior livello di dettaglio di ogni Fase, indispensabile per comprendere a fondo le concrete modalità di attuazione del Progetto. Il Piano Operativo si concretizza nello specifico in quattro fasi: 1. FASE I: Animazione del sistema impresa 2. FASE II: Inserimento lavorativo 3. FASE III: Comunicazione e diffusione 4. FASE IV: Monitoraggio Il Progetto e la sua elaborazione sono stati pensati al fine di creare e rendere disponibile, al termine del periodo previsto, un modello organizzativo e procedurale in grado di realizzare, in modo sistematico e continuo, azioni per incrementare la dinamicità dei territori e creare i presupposti per la crescita e lo sviluppo. Le Fasi, le Misure, le Attività e le Azioni, da implementare per perseguire gli obiettivi progettuali, che saranno dettagliate nel seguito, andranno lette e intese come concatenate all interno di una cornice comune e condivisa. L intento è di mettere a

15 sistema i vari interventi in funzione dei diversi obiettivi perfettamente riconducibili ad una specifica visione del futuro desiderabile dell intero territorio di riferimento, fornendo l adeguato supporto per affermare la propria forte identità, rendendo le imprese e i soggetti coinvolti protagonisti e attivatori di opportunità sia di sviluppo che occupazionali. In tale visione di complementarietà delle azioni previste, si evidenzia che il Progetto è caratterizzato da una modalità di realizzazione fortemente flessibile. Si precisa inoltre che la sequenza descrittiva non va intesa in senso cronologico ma quale espressione della necessità di semplificazione dell esposizione. Per la realizzazione di tutte le attività, il Progetto prevede la costituzione di un Gruppo tecnico di quindici esperti specificamente coinvolti a seconda delle azioni. Il Gruppo tecnico sarà composto da: - n. 3 esperti in tematiche socio-economiche - n. 3 esperti in raccolta ed elaborazione dati - n. 2 esperto in politiche attive del lavoro - n. 2 esperti in marketing territoriale - n. 2 esperti in statistica - n. 2 esperti in sociologia - n. 1 esperti in psicologia sociale 15 A livello operativo, si procederà ad un decentramento per aree territoriali che saranno riferite ai comparti individuati. Nelle azioni saranno inoltre interessati i Team territoriali che rappresenteranno il braccio operativo a supporto del Gruppo tecnico e che potranno coinvolgere anche giovani beneficiari dell intero intervento appositamente selezionati e tutte le altre risorse (persone fisiche/società) che sarà necessario attivare per il perseguimento degli obiettivi ed il successo del Progetto. Al fine di definire, coordinare e realizzare il Piano di comunicazione e promozione del Progetto (Fase III) verrà costituito un Team comunicazione, formato da n. 3 esperti del Gruppo tecnico di lavoro e n. 1 esperto in comunicazione/informatica e/o Società esterna che opera nel settore. Le azioni di monitoraggio (Fase IV) saranno invece realizzate in particolare da un Team Monitoraggio, costituito da n. 3 esperti del Gruppo tecnico di lavoro e n. 2 esperti in monitoraggio/società esterna. Il Gruppo tecnico di lavoro, la/e Società esterna/e e tutti gli altri soggetti che collaboreranno nell attuazione del Progetto, saranno individuati con procedura ad evidenza pubblica e comunque secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento.

16 FASE I: Animazione del sistema imprese Elemento caratterizzante del Progetto è l inserimento lavorativo di circa 500 disoccupati/inoccupati attraverso il coinvolgimento attivo e consapevole di imprese target appositamente selezionate tra quelle del territorio con maggiori potenzialità di sviluppo. Si intende, infatti, promuovere l occupazione di risorse all interno di realtà imprenditoriali che, seppur attualmente non falcidiate dalla crisi economica in atto, saranno comunque adeguatamente supportate in un processo di sviluppo finalizzato alla crescita in un mercato così difficile e critico, al fine di perseguire dei risultati quantificabili positivamente anche in un ottica di lettura a medio-lungo termine. Si individueranno pertanto aree di intervento sulle quali si faranno confluire le azioni integrate di progetto in un ottica di concertazione e di ottimizzazione. Emerge chiaro e determinante come l individuazione delle imprese target costituisca una fase delicata e particolarmente importante dell intero percorso. Le suddette imprese rappresenteranno il nucleo del Progetto, sia in qualità di beneficiarie di finanziamenti diretti e combinati finalizzati allo sviluppo aziendale, sia quali destinatarie dell inserimento dei disoccupati/inoccupati, fruitori a loro volta di ulteriori contributi e/o di percorsi formativi progettati sulla base del fabbisogno espresso dalle stesse imprese. 16 In egual modo, saranno strettamente connessi alle imprese target e ai loro fabbisogni, gli interventi più direttamente mirati all autoimpiego, allo start up di nuove imprese o a favorire processi di esternalizzazione e internazionalizzazione, laddove possibile. Individuare i fabbisogni delle imprese in modo efficace e puntuale, risulta pertanto un ulteriore passaggio cruciale dell intero intervento. Affinché ciò avvenga, è necessario costituire una fitta rete tra i vari attori del processo: in primis le imprese, ma sarà importante coinvolgere anche associazioni datoriali e del terzo settore e in generale tutti gli stakeholder interessati. Gli obiettivi di questa Fase sono: individuazione dei comparti imprenditoriali d interesse da coinvolgere nel percorso e delle corrispondenti aree territoriali ai fini del decentramento organizzativo per un efficace ed efficiente implementazione operativa del Progetto; costituzione di una Rete di progetto e stipula di un Patto Sociale tra tutti gli attori del territorio;

17 individuazione delle opportunità di sviluppo e occupazionali attraverso il coinvolgimento attivo e consapevole delle imprese del territorio. Ognuno di questi obiettivi rappresenta una Misura esecutiva di riferimento del Progetto. L individuazione dei comparti imprenditoriali e delle aree di riferimento da coinvolgere consente di indirizzare in modo mirato l azione di coinvolgimento e di animazione occupazionale. La non corretta identificazione dei sistemi produttivi inficerebbe invero le azioni dedicate alla promozione dei processi occupazionali e indebolirebbe l effetto positivo delle politiche attive del lavoro. Al fine di evitare tali criticità, sarà determinante attivare un vero e proprio percorso di scouting operando non sui trend macro economici ma agendo: sui singoli comparti con potenzialità di crescita e sviluppo che caratterizzano il territorio; sul relativo sistema delle subforniture; sul sistema distributivo; sulla rete dei servizi; sulle relative reti commerciali. 17 Potranno inoltre essere potenziate le opportunità di crescita del sistema di PMI del territorio di riferimento, ricorrendo a processi di esternalizzazione o di sviluppo di nuovi servizi. Ulteriore peculiarità del Progetto è infatti quella di promuovere l autoimpiego anche con riferimento alla creazione di imprese strettamente correlate al sistema economico di riferimento delle imprese target individuate. Contestualmente, sarà attivato un percorso di approfondimento sul sistema degli Enti locali che gestiscono il territorio al fine di individuare i servizi potenziabili, le opportunità di rafforzamento del terzo settore ed il correlato sistema di forniture. E verosimile pensare che i territori che si andranno ad indagare siano già da tempo oggetto di ricaduta di strumenti di finanziamento pubblici delle più svariate tipologie finalizzati alla crescita e allo sviluppo. Si realizzerà quindi un analisi riferita a tali strumenti disponibili sul territorio a livello regionale, con l obiettivo di evidenziarne i possibili fattori critici e/o le eventuali incongruenze riscontrate dai potenziali beneficiari che hanno condotto in passato ad un loro parziale e/o fallimentare utilizzo.

18 Anche in questo caso sarà fondamentale un azione sinergica con le aziende che saranno fattivamente coinvolte. L obiettivo ultimo di tale azione è quello di riuscire ad intervenire in modo mirato ad integrazione e ottimizzazione degli strumenti già esistenti. Il lavoro sul sistema produttivo regionale e sull organizzazione dei servizi offerti dal territorio consentirà di definire una mappa delle opportunità di sviluppo occupazionale che potenzialmente l intero territorio esprime e, conseguentemente, di individuare un piano di promozione mirato. La mappa delle opportunità non è solo di comparto, ma evidenzia i protagonisti del sistema produttivo ed in particolare le imprese che lo compongono, individuando, fra queste, quelle che hanno reali potenzialità di sviluppo e che necessitano di supporto specialistico. Collaborazione con le reti esterne In linea con le attuali politiche della R.A.S., il Progetto prevede lo sviluppo di iniziative in stretta collaborazione con le imprese coinvolte in circuiti di scambio complementare. La mancanza di liquidità, infatti, spesso riduce notevolmente il potenziale di crescita e di sviluppo delle imprese e non consente al sistema di incrementare l offerta di beni e servizi e ai disoccupati/inoccupati di lavorare, mentre con la moneta complementare si cerca di arginare tale carenza e si accompagna la comunità verso sentimenti di fiducia e un meccanismo di mutua solidarietà. 18 Al fine di dare maggiore valenza alla sperimentazione di sistemi innovativi di occupazione, attraverso la collaborazione con le oltre mille aziende aderenti a tali circuiti, saranno individuate nuove forme di inserimento lavorativo e di autoimpiego, riferendosi in particolare alla realizzazione di tirocini e alla creazione di nuove realtà imprenditoriali che saranno adeguatamente supportate dalle aziende che diverranno gli effettivi incubatori delle neo-imprese avviate. Molteplici gli obiettivi di una siffatta tipologia di intervento. A partire dalla possibilità di interfacciarsi con una rete già consolidata di imprese che impegnano le loro risorse per la realizzazione di azioni innovative, che rappresenterà un significativo valore aggiunto per il Progetto per giungere alla sperimentazione di nuove forme di inserimento lavorativo e di supporto alla creazione di impresa rafforzeranno il carattere di innovatività di tutta l azione progettuale.

19 La precedente Misura fornisce l ambito strategico nel quale muovere i passi successivi, al fine di creare una Rete di Progetto permanente sul territorio di riferimento in grado di ottimizzare le iniziative e meglio contestualizzarle rispetto alle peculiarità ed alle esigenze emerse, producendo delle ricadute importanti in termini di nuove opportunità occupazionali. Attraverso la mappatura del territorio si giunge, invero, all individuazione, dei comparti innovativi e delle correlate aree territoriali nelle quali si rilevano opportunità di sviluppo in quanto sono presenti imprese che hanno dato evidenza di un trend positivo e che identificano le imprese deputate a giocare il vero ruolo di attivatori della ripresa. In tale contesto, mediante la combinazione di strumenti di incentivazione e sostegno (attivati con il diretto coinvolgimento delle stesse imprese), verranno realizzati concreti processi di sviluppo occupazionale, che si concretizzeranno nell inserimento lavorativo di soggetti disoccupati/inoccupati anch essi direttamente coinvolti nel processo di individuazione ed attivazione della Rete. Si persegue così l obiettivo di innescare un meccanismo che consenta di ridare dinamicità al territorio, attivando il mercato del lavoro attraverso un azione combinata sul tessuto imprenditoriale e sociale a livello regionale, individuando opportunità di sviluppo e occupazionali. Gli interventi saranno posti in essere coinvolgendo adeguatamente, rispetto agli obiettivi perseguiti, tutti gli stakeholder di riferimento, come i Centri Servizi per il Lavoro locali, le associazioni datoriali, ecc. 19 I principali strumenti/azioni che verranno attivati per la creazione della Rete sono: Informazione e diffusione del Progetto La mappa delle opportunità permette di individuare le imprese e i soggetti coinvolgibili ai quali va indirizzata un azione mirata di informazione sul Progetto e sulle sue finalità, tramite materiale informativo specificamente ideato. Realizzazione di iniziative pubbliche di incontro-confronto con le imprese, le associazioni di categoria e gli altri stakeholder del territorio Queste iniziative permettono di costruire momenti di approfondimento sulle modalità di funzionamento del Progetto sempre più mirati, coinvolgendo gli specifici comparti produttivi del territorio di riferimento e i suoi operatori. In sintesi: mentre il primo strumento-azione coinvolge le imprese individuate come soggetti attivi di un territorio, il secondo le attiva quali appartenenti ad una specificità produttiva.

20 Interazione Imprese per individuare le possibili disponibilità Si prevede di costituire un servizio permanente a cui le imprese possano singolarmente rivolgersi per approfondire le opportunità offerte dal Progetto e le modalità di funzionamento. Questo servizio, realizzato con varie modalità, oltre che rispondere alle necessità di chiarimenti, svolge anche la funzione di primo contatto con le imprese individuate dalla mappa delle opportunità. L azione fondamentale del Piano è l attivazione di un sistema costituito dai soggetti attivi di un territorio in grado di ipotizzare e di sostenere un progetto di sviluppo. Tutte le imprese, a vario titolo coinvolte nella Rete operativa del progetto, diventano soggetti promotori protagonisti dell intero Piano. All interno di ogni Rete territoriale, sarà identificato un Polo d Azione, ovvero un nodo di riferimento per tutta la singola Rete, rappresentato dall impresa che viene designata da tutti i componenti come la più rappresentativa della realtà economica di riferimento e trainante nel processo di sviluppo attivato. Al fine di responsabilizzare e coinvolgere attivamente gli attori-chiave individuati, si procederà inoltre alla stipula di un Patto Sociale anche sul modello di progetti simili realizzati in altri Paesi Europei. In particolare, saranno predisposti specifici documenti atti a definire le aspettative ed il ruolo che ogni attore coinvolto si impegna a ricoprire per il perseguimento degli obiettivi comuni. Il Patto Sociale scaturirà da precipui incontri di confronto (focus group, workshop, OST, ecc.) organizzati nel corso delle varie attività. Nell ambito del Progetto, sarà inoltre garantita la massima condivisione dei suddetti documenti ai fini di una maggiore partecipazione e concertazione di tutti i soggetti coinvolti a livello regionale. 20

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23 Attività 1.1 Mappatura imprese Azione Analisi Desk Metodologia/Strumenti Individuazione fonti documentali e raccolta dati socioeconomici Analisi di studi e ricerche statistiche da fonti esistenti: - Statistiche della Regione Sardegna; - Osservatori Mercato del lavoro; - dati Istat; - elaborato Crenos; - dati Unioncamere; - dati Excelsior; - ecc. Analisi esperienze e best practice di altre realtà (nazionali/estere) n. 7 esperti del Gruppo tecnico specificamente incaricati Report di sintesi con una prima individuazione delle aziende, potenziale target di progetto 40 giornate 23 Azione Indagini sul campo Approfondimento delle conoscenze rispetto alle aziende Metodologia/Strumenti Interviste strutturate Realizzazione di interviste telefoniche di primo contatto Interviste semistrutturate Realizzazione di interviste in loco al gruppo di aziende n. 5 esperti del Gruppo tecnico specificamente incaricati Team territoriali Sintesi interviste telefoniche Report interviste semistrutturate 80 giornate

24 Azione Elaborazione dati e informazioni Metodologia/Strumenti Definizione delle strutture produttive Elaborazione quantitativa e qualitativa delle informazioni raccolte nel corso delle attività precedenti n. 9 esperti del Gruppo tecnico specificamente incaricati Team territoriali Elaborato di sintesi sulle caratteristiche delle aziende che rappresentano il potenziale target di Progetto Database aziende/mailing list 40 giornate 24

25 Attività 1.2 Individuazione Sistema Enti Locali Azione Indagini sul territorio Metodologia/Strumenti Individuazione caratteristiche degli Enti locali dell area di riferimento Analisi delle iniziative esistenti sul territorio: - Piani di sviluppo locale; - Bandi/Avvisi rivolti alle imprese; - Azioni di animazione territoriale; - Fiere, manifestazioni, eventi, ecc.; - ecc. n. 5 esperti del Gruppo tecnico specificamente incaricati Team territoriali Report di sintesi Elenco Comuni potenzialmente coinvolgibili 20 giornate Azione Mappatura Enti locali 25 Incrocio dati e informazioni Metodologia/Strumenti Analisi comparativa dei dati di tipo quantitativo e qualitativo n. 7 esperti del Gruppo tecnico specificamente incaricati Team territoriali Individuazione dei comuni virtuosi Realizzazione DataBase/mailing list 20 giornate

26 Attività 1.3 Reticolo Strumenti finanziari Azione Individuazione Strumenti finanziari Individuazione di tutti gli strumenti finanziari disponibili sul territorio Metodologia/Strumenti Raccolta dati (a livello quantitativo e qualitativo) n. 5 esperti del Gruppo tecnico specificamente incaricati Report di sintesi-reticolo Strumenti finanziari 20 giornate Azione Rilevamento criticità Metodologia/Strumenti Individuazione elementi critici che impediscono l impiego efficiente degli strumenti in essere Confronto dati raccolti (Desk) Testimonianze raccolte sul campo (imprese) Interviste strutturate alle imprese 26 n. 5 esperti del Gruppo tecnico specificamente incaricati Report di sintesi criticità 40 giornate Azione Pianificazione interventi correttivi Intervenire rispetto agli strumenti di politica attiva esistenti con la programmazione di un sistema di strumenti finanziari integrati più funzionali alle esigenze delle imprese Metodologia/Strumenti Gruppi di lavoro per Studio della documentazione relativa ai finanziamenti disponibili (criticità) e per individuazione Strumenti integrativi n. 13 esperti del Gruppo tecnico specificamente incaricati Piani di finanziamento integrati 20 giornate

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28 Attività 2.1 Individuazione imprese virtuose Azione Azioni informative di diffusione rivolte alle imprese Promuovere il Progetto e stimolare la partecipazione/adesione da parte delle imprese Allestimento Punti informativi: - Punto informativo fisso nella sede del Comune più rappresentativo dell area di riferimento (l Info Point fisso si appoggia ai punti informativi comunali esistenti/centro servizi per il lavoro-cesil) - Info point mobili (dehor) per promozione itinerante Metodologia/Strumenti Newsletter alle mailing list realizzate nella Misura precedente (aziende, Enti locali) Contatto porta a porta per consegna materiale informativo Aggiornamento sito web/social network, ecc. - n. 7 esperti del Gruppo tecnico specificamente incaricati - Team territoriali 28 - Consegna di circa brochure (tra Info Point e consegna porta a porta); - Trasmissione di newsletter ai destinatari individuati con versione digitale brochure; - Caricamento di video/immagini/testi sul sito web dedicato al Progetto e su YouTube/social network; - Primo elenco imprese virtuose da coinvolgere nella Rete. 100 giornate

29 Azione2.1.2 Incontro-confronto con gli stakeholder del territorio Coinvolgimento stakeholder Trasmissione nota informativa/brochure digitale via Metodologia/Strumenti Realizzazione iniziative di pubblico incontro con tecniche innovative per la facilitazione dei gruppi e la partecipazione attiva (es. OST, focus group) Contatto diretto/centri Servizi per il Lavoro/Cesil, associazioni datoriali, Enti Locali, ecc. Organizzazione convegni - n. 8 esperti componenti del Gruppo tecnico di esperti specificamente incaricati - Team territoriali - Società esterna per organizzazione eventi selezionata con procedura ad evidenza pubblica 29 - database stakeholder del territorio - almeno 1 convegno per area territoriale - almeno 1 incontro con tecniche innovative - almeno un incontro con tecniche tradizionali - caricamento di video/immagini/testi sul sito web dedicato al Progetto e su YouTube/social network - Report di ciascun incontro ed evidenziazione proposte/opportunità 60 giornate Azione Interazione imprese e attivazione Rete Coinvolgimento attivo della rosa di imprese individuate (e degli stakeholder)e realizzazione di un Programma comune per il conseguimento di obiettivi strategici condivisi che permettano, sia alla singola impresa, sia collettivamente alla Rete, crescita della competitività e sviluppo occupazionale

30 Metodologia/Strumenti Realizzazione incontri tra le imprese virtuose individuate per ogni area territoriale con tecniche di facilitazione e coinvolgimento attivo Contatto porta a porta - n. 8 esperti componenti del Gruppo tecnico di esperti specificamente incaricati - Team territoriali - Almeno 2 incontri per ogni area territoriale - Report di ogni incontro (evidenza proposte) - Attivazione Rete (stipula Convenzione di Rete per area territoriale) - Caricamento di video/immagini/testi sul sito web dedicato al Progetto/social network 80 giornate 30

31 Attività 2.2 Individuazione Poli d Azione Azione Stipula Patto Sociale Metodologia/Strumenti Sottoscrizione di un Patto Sociale fra imprese, Enti Locali, parti economiche e sociali coinvolte Tavoli per la definizione dei termini del Patto (redazione documento) - n. 3 esperti componenti del Gruppo tecnico specificamente incaricati per area territoriale - Team territoriali (per la convocazione dei soggetti che partecipano agli incontri, logistica, ecc.) - n. 4 Tavoli per area territoriale - Sottoscrizione Patto Sociale per ogni area territoriale 20 giornate Metodologia Azione Designazione Poli d Azione Identificazione dell impresa designata Polo d Azione (che rappresenta l impresa trainante dei processi di sviluppo per area territoriale) Analisi Desk (Incrocio dati documentali) Realizzazione incontri tra le imprese della Rete (territoriale) con tecniche di facilitazione e coinvolgimento attivo per l emersione delle proposte provenienti dalle singole aziende Scheda di proposta/autocandidatura (Polo d Azione) Evento di condivisione delle proposte (imprese/enti Locali/CSL/Stakeholder in generale) Commissione composta da n. 5 esperti del Gruppo tecnico per la valutazione ed individuazione del singolo Polo d Azione 31 - n. 8 esperti componenti del Gruppo tecnico specificamente incaricati - Team territoriali - Designazione n. 8 Poli d Azione 40 giornate

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33 Attività 3.1 Situazione di partenza delle imprese Azione Interazioni con le imprese Raccolta informazioni sulla situazione dell arte all interno dell impresa in termini di opportunità di sviluppo e occupazionali con evidenza delle criticità Metodologia/Strumenti Strumenti integrati-questionari, interviste semistrutturate, ecc. per raccolta dei dati in merito a: - Caratteristiche dell azienda; - Assetti organizzativi; - umane; - Punti di forza/debolezze. - n. 8 esperti componenti del Gruppo tecnico specificamente incaricati - Team territoriali - Questionari compilati - Schede di sintesi giornate Azione3.1.2 Individuazione e descrizione degli obiettivi perseguibili Studio della situazione aziendale al fine di individuare gli obiettivi perseguibili Metodologia/Strumenti Analisi Desk dati raccolti Gruppi di studio - n. 10 esperti componenti del Gruppo tecnico specificamente incaricati - Report 20 giornate

34 Attività 3.2 Piano di sviluppo Attività Definizione Piano di sviluppo Metodologia/Strumenti Definizione strategie, strumenti e procedure per il miglioramento del posizionamento dell impresa nel mercato e verifica delle opportunità occupazionali Elaborazione dati Colloqui e consulenze individuali - n. 8 esperti componenti del Gruppo tecnico - Consulenti senior/società esterna - Piani di sviluppo aziendali 60 giornate Attività Avvio Piano di sviluppo Supporto consulenziale alle imprese per inserimento lavorativo beneficiari progetto 34 Metodologia/Strumenti Consulenze individuali - n. 8 esperti componenti del Gruppo tecnico - Consulenti senior/società esterna - Implementazione Piani di sviluppo aziendali 80 giornate

35 FASE II:Inserimento lavorativo L obiettivo prioritario di questa Fase consiste nella realizzazione degli inserimenti lavorativi nelle imprese della Regione di almeno il 60%dei 500 beneficiari individuati. Le mappe del territorio, le azioni di promozione realizzate nel corso della prima Fase, permetteranno infatti di individuare le realtà produttive dove poter effettuare gli inserimenti guidati dei diretti beneficiari del Progetto. Gli Operatori di Progetto verificheranno con i soggetti coinvolti le reali opportunità di sviluppo e le modalità per capitalizzare al massimo gli effetti positivi apportati dal Piano sia per l impresa che per il giovane disoccupato interessato. La strategia di intervento risponderà alle indicazioni della Commissione europea che, nel dicembre del 2008 ha adottato la comunicazione Nuove competenze per nuovi lavori volta a migliorare, sia su scala europea che su scala nazionale, la capacità di previsione e di anticipazione delle competenze richieste da parte dei cittadini e delle imprese, in cui si suggerisce agli Stati membri di adottare una strategia centrata sulla capacità di riorientare l offerta di istruzione e formazione alla domanda delle imprese ed ai fabbisogni professionali richiesti dal sistema produttivo. 35 Inoltre, nell ambito della strategia europea Europa 2020 per l occupazione, le imprese rivestono quindi un ruolo fondamentale. Esse dovranno essere attivamente coinvolte nei vari processi di definizione delle necessità di competenze e diventerà pertanto necessario promuovere un dialogo costante tra le imprese e i soggetti erogatori di istruzione e formazione al fine di stabilire, attraverso la costituzione di partenariati ben strutturati, una stabile cooperazione che soddisfi nel medio termine il fabbisogno di competenze. In tale contesto diventerà altrettanto importante rafforzare la conoscenza, la consapevolezza e il coinvolgimento delle imprese nella definizione del fabbisogno di competenza, attraverso ad es. studi qualitativi. Poter offrire la giusta combinazione di competenze comporterà altresì importanti implicazioni sull operato di tutti i soggetti coinvolti nell offerta di servizi per il lavoro. In particolare, sarà importante supportare le imprese a sviluppare e a sfruttare al meglio le competenze presenti sul mercato del lavoro, attraverso dei servizi di assistenza e consulenza personalizzati.

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