Idea Progetto FLAHY. First Laboratory in Alps for Hydrogen. Ing. Giovanni Pino -Dr. Francesco Geri-Ing. Solaria Venga-Ing.

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1 Idea Progetto FLAHY First Laboratory in Alps for Hydrogen Ing. Giovanni Pino -Dr. Francesco Geri-Ing. Solaria Venga-Ing. Riccardo Marceca APAT Settore Innovazione Tecnologica 1

2 FLAHY: First Laboratory in Alps for Hydrogen L idea progetto FLAHY (First Laboratory in Alps for Hydrogen), nata in APAT, aveva come obiettivo principale quello di promuovere un utilizzo sostenibile dell idrogeno nel sistema di trasporto nelle zone alpine. 2

3 Costo Previsto: max 3 Milioni Euro Possibile Contributo Europeo: max 50% Area Tematica Riduzioni dei gas ad effetto serra. Sviluppo di tecniche o metodi innovativi in grado di ridurre in modo significativo e quantificabile le emissioni di gas ad effetto serra (in particolare nella generazione di energia, nei trasporti e nella gestione dei rifiuti). 3

4 PROBLEMA Aumento emissioni inquinanti OBIETTIVO AZIONI DIMOSTRATIVE Impianto pilota Diffondere la conoscenza del vettore idrogeno Riduzione delle emissioni di GHG e di altri inquinanti RISULTATI ATTESI Valori quantitativi: % o t CO 2 eq 4

5 Obiettivo L obiettivo principale di questo progetto era contribuire alla riduzione di Gas Serra nell area Alpina tramite la promozione di tecnologia ad idrogeno Area di studio: La zona montana servita dal passo del Tarvisio (Italia-Austria-Slovenia) / passo del Brennero (Italia-Austria) Azioni principali del progetto: Realizzazione di un sistema integrato ad idrogeno: impianto di risalita alimentato ad idrogeno con Fuel Cell/Turbina a gas/motori Combustione Interna, Riscaldamento di strutture attigue con il calore residuo. Produzione di idrogeno tramite fonti energetiche rinnovabili disponibili in loco quali: idroelettrico e mini-idraulico. Analisi economiche e di mercato per il superamento delle barriere alla diffusione di questa tecnologia in altre aree. 5

6 6

7 Project Planning Project Management e Reporting con Commissione Europea Azione dimostrativa: Realizzazione Impianto di risalita e Veicoli alimentati ad idrogeno Valutazione e monitoraggio delle emissioni di GHG evitate Riproducibilità Diffusione dei risultati 7

8 Project Management Rapporti con la Commissione Europea ATTIVITA Questa attività ha lo scopo di gestire il progetto e coordinare i partners. Inoltre dovrà fornire supporto amministrativo e curare la comunicazione tra i partners e la Commissione Europea. RISULTATI ATTESI Corretto svolgimento del progetto Rispetto della tempistica 8

9 Azione Dimostrativa: Realizzazione di un impianto di risalita alimentato ad idrogeno ATTIVITA Analisi delle risorse rinnovabili disponibili nella zona per la produzione di idrogeno Selezione del sito più adatto alla realizzazione dell impianto pilota Realizzazione dell impianto Utilizzazione del calore residuo per il riscaldamento di strutture ricettive RISULTATI ATTESI Quantità di risorse disponibili Quantità di idrogeno prodotto Ore funzionamento impianto Calore prodotto 9

10 L energia idroelettrica prodotta durante la notte viene utilizzata nell elettrolizzatore per ottenere green hydrogen. L idrogeno viene utilizzato in Celle a Combustibili (FC) o Turbine a gas (TG) o MCI per produrre l energia sufficiente ad alimentare un impianto di risalita. Il calore residuo derivato da FC/Turbine/ MCI può essere utilizzato per il riscaldamento di strutture attigue all impianto di risalita (Rifugi, Alberghi). L eventuale idrogeno in eccesso può essere utilizzato direttamente nei motori a combustione interna sui vari mezzi da neve (es. gatto delle nevi, motoslitte) utilizzati sulle piste da sci, altamente inquinanti poiché alimentati normalmente con combustibili fossili. 10

11 Idrogeno da gassificazione di biomasse Il processo di gassificazione consente la conversione di un combustibile solido in un combustibile gassoso: Syngas. Syngas è una miscela costituita principalmente da Idrogeno (H 2 ) e monossido di Carbonio (CO) insieme ad altri gas ed impurità. Le attuali tecnologie di gassificazione della biomassa derivano da quelle sviluppate per la gassificazione del carbone ed opportunamente modificate per tener conto delle differenti caratteristiche. E in fase di sperimentazione un gassificatore di nuova concezione a doppio stadio capace di trattare biomasse e parte dei RSU. Il perfezionamento di questa tecnologia potrebbe portare alla produzione di H 2 a minor costo. 11

12 Il Syngas prodotto dalla gassificazione delle biomasse (e di parte dei rifiuti) può essere utilizzato dopo un opportuno trattamento di cleaning in una cella a combustibile di tipo MCFC (cella a carbonati fusi). Questo tipo di Fuel Cell riesce ad utilizzare ed a tollerare la presenza di CO e CO 2 nel flusso di alimentazione. Temperatura di esercizio: C Efficienza: % Taglia: 100 kw 3 MW Produzione di energia elettrica e calore per Co-generazione 12

13 Una delle possibili azioni dimostrative collegate alla produzione di idrogeno da biomasse, è l utilizzo di una cella a MCFC per fornire energia a mezzi di trasporto pubblico. Un ipotesi allo studio è quella di alimentare il Tram storico che collega la città di Trieste ad Opicina. 13

14 Monitoraggio Green House Gases Poiché lo scopo del Progetto è la riduzione dei GHG, è fondamentale prevedere una fase di monitoraggio per verificare che le tecnologie adottate producano una effettiva riduzione delle emissioni ATTIVITA RISULTATI ATTESI Analisi indicatori ambientali (emissioni di GHG evitate, inquinanti atmosferici, rumore etc.) Riduzione delle emissioni: CO 2eq g/h 14

15 Riproducibilità Studi e Strategie Verranno effettuati studi e valutazioni tecniche/economiche per identificare le barriere alla diffusione di queste tecnologie ATTIVITA Stima delle risorse rinnovabili disponibili Analisi economiche e di mercato Verifica della normativa di settore RISULTATI ATTESI Valutazione dei costi di produzione dell idrogeno Possibili ripercussioni sull economia locale delle nuove tecnologie Focalizzazione dei punti critici del sistema ad idrogeno 15

16 Diffusione dei Risultati Un corretto ed efficiente scambio di informazioni tra tutti gli attori coinvolti è fondamentale per il successo del progetto. ATTIVITA Costruzione di un sito web per la diffusione dei risultati Organizzazione di una campagna di informazione (stampa e meeting) Costruzione di una piattaforma per lo scambio di informazioni sulle nuove tecnologie per gli operatori e gli utilizzatori RISULTATI ATTESI Partecipazione di tutti i soggetti coinvolti Maggiore scambio internazionale di informazione Maggiore visibilità e risonanza internazionale per le zone coinvolte 16

17 PROJECT MANAGEMENT Coordinamento e comunicazione tra Partners ed Enti esterni (EC, etc.) 17

18 STUDI E ANALISI PRELIMINARI DI PROGETTO Attività - Analisi delle risorse rinnovabili disponibili nella zona - Individuazione del sito più adatto per la realizzazione dell impianto 18

19 REALIZZAZIONE DELL IMPIANTO DI RISALITA E DI UN VEICOLO AD IDROGENO Attività - Realizzazione dell impianto di risalita alimentato ad idrogeno e possibile cogenerazione (elettricità e calore) -Realizzazione di un veicolo ad idrogeno (es. gatto delle nevi, motoslitte, ecc.) -Descrizione dello stato dell arte e delle innovazioni apportate - Corretta integrazione delle infrastrutture necessarie 19

20 MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI Attività - Valutazione di alcuni indicatori ambientali (livello di rumore, risparmio risorse fossili, ecc.) - Misura della emissioni di CO 2eq. per verificarne l effettiva riduzione 20

21 RIPRODUCIBILITA ANALISI DELLE BARRIERE ALLA DIFFUSIONE Attività - Stima delle risorse rinnovabili disponibili in altre aree - Analisi economiche e di mercato - Verifica della normativa 21

22 DIFFUSIONE DEI RISULTATI Attività - Realizzazione di un sito web - Organizzazione di una campagna informativa per operatori e utilizzatori (Stampa e Meeting) - Organizzazione di un sistema per lo scambio delle informazioni 22

23 GRAZIE PER L ATTENZIONE 23

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