AUA -AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ED EMISSIONI IN ATMOSFERA

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Virginia Calo
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1 AUA -AUTORIZZAZIONE UNICA AMBIENTALE ED EMISSIONI IN ATMOSFERA

2 NORME VIGENTI DPR 59/13: Regolamento recante la disciplina dell'autorizzazione unica ambientale e la semplificazione di adempimenti amministrativi in materia ambientale gravanti sulle piccole e medie imprese e sugli impianti non soggetti ad autorizzazione integrata ambientale. D.Lgs. n. 152/06 Parte V: Norme in materia ambientale Norme in materia di tutela dell aria e di riduzione delle emissioni in atmosfera.

3 D.Lgs. 152/2006 Parte V Oggetto della norma è la regolamentazione dell inquinamento atmosferico attraverso il controllo preventivo e successivo delle diverse forme di rilascio degli inquinanti da un processo industriale o da un attività produttiva (emissioni convogliate, diffuse e fuggitive).

4 CONDIZIONI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA I gestori degli impianti di cui al paragrafo precedente presentano domanda di autorizzazione unica ambientale nel caso in cui i propri stabilimenti necessitino di uno delle seguenti autorizzazioni (o un loro rinnovo o aggiornamento): Autorizzazione agli scarichi; Comunicazione preventiva per l'utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste; Autorizzazione alle emissioni in atmosfera ai sensi dell art. 269 del D.Lgs. 152/06; Autorizzazione generale di cui all'articolo 272 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;

5 CONDIZIONI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA comunicazione o nulla osta di cui all'articolo 8, commi 4 o comma 6, della legge 26 ottobre 1995, n. 447 (inquinamento acustico); autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura; comunicazioni in materia di rifiuti di cui agli articoli 215 e 216 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152;

6 L AUA NON SI APPLICA agli impianti soggetti all'autorizzazione integrata ambientale (A.I.A.); agli impianti la cui autorizzazione sia regolamentata da un procedimento che si caratterizza per specialità ed unicità ossia che comprenda al proprio interno tutti gli atti autorizzativi o abilitativi per l'autorizzazione e l'esercizio dell'impianto come i seguenti: procedimento autorizzativo unico per impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti (art. 208 del D.Lgs. 152/06) procedimento di autorizzazione unica alla costruzione e all'esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile di cui all'articolo 12 del D.Lgs. 29 dicembre 2003, n. 387;

7 QUANDO L AUA E FACOLTATIVA Sulla base delle previsioni di cui all'articolo 3, comma 3, e dell'articolo 7, del regolamento, se l'attività è soggetta solo ad una o più comunicazioni, ovvero ad autorizzazione di carattere generale, il gestore può non avvalersi dell'a.u.a., bensì delle procedure previste dalle vigenti normative di settore, fermo restando la presentazione delle relative comunicazioni o delle istanze di adesione alle autorizzazioni generali al S.U.A.P.;

8 GLI OBBLIGHI DELL AUA In ogni caso, l'autorizzazione unica deve comprendere tutte le autorizzazioni ed i titoli richiesti ai fini dell'esercizio dell'impianto. Pertanto, alla scadenza del primo titolo abilitativo, ricompreso tra quelli indicati all'articolo 3, comma 1, del regolamento, il gestore richiede l'a.u.a. e, a tal fine, presenta la documentazione necessaria per l'istruttoria del titolo in scadenza, indicando gli altri titoli, ancora validi, di cui è in possesso.

9 LA TRASMISSIONE DELLE DOMANDE DI AUTORIZZAZIONE AL SUAP AVVIENE OBBLIGATORIAMENTE Attraverso il Portale Infocamere: impresainungiorno.gov.it

10 ATTIVITA ESENTI DA AUTORIZZAZIONE Allegato IV parte I: Gli stabilimenti in cui sono presenti esclusivamente impianti e attività elencate nel suddetto allegato non sono sottoposti ad autorizzazione alle emissioni in atmosfera in quanto sono da considerarsi scarsamente rilevanti. In particolare: v-bis) impianti di essiccazione di materiali vegetali impiegati da imprese agricole o a servizio delle stesse con potenza termica nominale, per corpo essiccante, uguale o inferiore a 1 MW, se alimentati a biomasse o a biodiesel o a gasolio come tale o in emulsione con biodiesel, e uguale o inferiore a 3 MW, se alimentati a metano o a gpl o a biogas. dd) Impianti di combustione alimentati a metano o a GPL, di potenza termica nominale inferiore a 3 MW.

11 AUTORIZZAZIONE DI CARATTERE GENERALE L art. 272 comma 2 del D.Lgs. 152/06 prevede che l autorità competente, per specifiche categorie di stabilimenti, individuate in relazione al tipo e alle modalità di produzione, può adottare apposite autorizzazioni di carattere generale, relative a ciascuna singola categoria, nelle quali sono stabiliti i valori limite di emissione, le prescrizioni, ecc. In particolare sono state adottate per le attività previste dall All. IV parte II (attività in deroga) Il testo dell autorizzazione generale deve essere rinnovato dall autorità competente almeno ogni 10 anni. L adesione al procedimento semplificato è facoltativa per la ditta e deve avvenire almeno 45 giorni prima dell installazione dell impianto In alternativa, si segue il procedimento ordinario (art. 269), obbligatorio nel caso in cui nello stabilimento siano esercitate anche attività non in deroga

12 TIPOLOGIE DI ATTIVITA PREVISTE Tutte le tipologie di attività comprese nell All. IV parte II (ex attività a ridotto inquinamento atmosferico), come ad esempio carrozzerie, tipografie, lavorazioni del legno, incollaggio, saldature, ecc. all interno delle soglie di consumo materie prime ivi stabilite. Ulteriori attività particolarmente frequenti sul territorio (ad esempio la Provincia di Venezia ha inserito le Lavorazioni superficiali dei metalli, infatti le officine meccaniche spesso svolgono, assieme a operazioni meccaniche esenti dall obbligo di autorizzazione o a saldature, anche operazioni meccaniche e/o chimiche di trattamento superficiale dei metalli che dovrebbero essere autorizzate in procedura ordinaria.

13 AIA Autorizzazione Integrata Ambientale

14 Autorizzazione Integrata Ambientale (IPPC: Integrated Pollution Prevention and Control) Il provvedimento che racchiude in un unico atto amministrativo l'autorizzazione all'esercizio di uno stabilimento che presenta un elevato potenziale inquinante a determinate condizioni in grado di garantire che l'installazione operi applicando le migliori tecnologie disponibili per il proprio settore produttivo. In fase istruttoria viene quindi valutato l'installazione nel suo complesso diversamente da quanto avviene per l'aua (Autorizzazione Unica Ambientale) che è una mera raccolta di diversi atti autorizzativi, spesso di competenza di Enti diversi. L AIA inoltre intende garantire al pubblico il diritto di informazione sul funzionamento degli impianti e sui possibili effetti sull ambiente e la possibilità di trasmettere osservazioni, analogamente a quanto avviene per la VIA.

15 D.Lgs.152/06 Parte II titolo III-bis La parte II del titolo III-bis del D.Lgs. 152/06 regola il rilascio, la modifica, l aggiornamento ed il rinnovo dell Autorizzazione Integrata Ambientale. L AIA comprende tutte le autorizzazioni ambientali perché valuta l installazione nel suo complesso. L'autorizzazione integrata ambientale si applica: a) alle installazioni che svolgono le attività previste dall'allegato VIII alla Parte Seconda; b) alle modifiche sostanziali degli impianti di cui al p.to a)

16 Devono ottenere l AIA gli impianti per l allevamento intensivo di suini e pollame con potenzialità produttiva massima superiore a: posti pollame posti suini da produzione(di oltre 30 kg) 750 posti scrofe da riproduzione Allevamenti intensivi Con DGRV n del 28 aprile 2009 sono state approvate le linee guida per l autorizzazione degli allevamenti. In particolare: All. A: Linee guida per la valutazione della domanda di AIA per gli allevamenti zootecnici All. 1A: Sintesi delle prescrizioni contenute nelle normative sul benessere animale All. A2: Raccolta delle principali norme inerenti la Direttiva nitrati All. A3: numero di capi che determina il superamento della soglia limite di NH3 > 10 t/anno in relazione alle diverse strutture stabulative All. B: Piano di Monitoraggio e Controllo per gli allevamenti

17 AUTORIZZAZIONI SOSTITUITE DALL AIA (dell'all. IX alla Parte II) Autorizzazione alle emissioni in atmosfera(d.lgs. 152/06 parte V) Autorizzazione allo scarico (D.Lgs. 152/06 parte III Capo II del Titolo IV) Autorizzazione unica per gli impianti di smaltimento e recupero dei rifiuti(d.lgs. 152/06 parte IV articoli 208 e 210) Autorizzazione allo smaltimento degli apparecchi contenenti PCB- PCT(D.Lgs. 209/99 art. 7)

18 AUTORIZZAZIONI SOSTITUITE DALL AIA (dell'all. IX alla Parte II) Autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura(d.lgs. 99/92 art. 9) Autorizzazione allo scarico rilasciata dal Magistrato alle Acque di Venezia, limitatamente alle condizioni di esercizio degli scarichi idrici e alle modalità di controllo di tali condizioni (L. 206/95 art. 2, comma 2) Sostituisce inoltre la comunicazione semplificata del recupero di rifiuti di cui all'articolo 216

19 Autorità competenti La Regione Veneto con LR 26/2007 ha modificato la LR 33/85 stabilendo la ripartizione delle competenze autorizzative in materia di AIA tra Regione e Province. In particolare erano di competenza regionale: Attività energetiche Industrie chimiche, escluse la produzione di sostanze coloranti e pigmenti e di tensioattivi e agenti di superficie la cui competenza era provinciale Gestione dei rifiuti, esclusi gli impianti per il recupero di rifiuti pericolosi con capacità di oltre 10 t/g e le discariche per rifiuti urbani che ricevono più di 10 t/g o con capacità totale di oltre t Impianti per l'eliminazione o il recupero di carcasse e di residui di animali con una capacità di trattamento di oltre 10 t/g

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